In generale … “Errore della natura”(Aristotele),”uomo mancato”(Tommaso d’ Aquino), “ genere debole”:queste definizioni dimostrano come quasi sempre la donna sia stata considerata inferiore all’uomo. Per secoli è stata sottomessa all’autorità maschile,lasciata nell’ambito domestico ed esclusa dai campi più rilevanti del sapere e del fare. Questa esclusione si riflette anche nella lingua : la parola “uomo” significa sia totalità degli esseri umani sia genere maschile,come se questo rappresentasse tutta l’umanità o ne fosse la parte più significativa. Solo di recente le donne hanno cominciato a rivendicare il loro diritto di “esserci “e di contare in territori che in passato erano loro vietati . Nelle prime società umane la donna godeva di una grande considerazione per la sua facoltà di procreare. L’ipotesi del matriarcato non è accettata da tutti , ma sembra che nelle prime comunità umane non vi fosse una significativa differenza tra uomini e donne . La donna nell’antichità Nelle prime grandi città dei Sumeri e dei Babilonesi, la donna ha un indipendenza quasi assoluta . Può disporre dei propri beni, firmare contratti e fare testamento. Presso gli Egizi e gli Assiri le donne possono partecipare alla politica .Nella cultura ebraica, invece la donna viene sottomessa ed esclusa dalla vita politica e viene relegata nella sfera domestica. Donna nell’antica Grecia Nell’ antica Grecia la donna è totalmente sottomessa all’ uomo. Quando ha raggiunto l’ età per sposarsi una ragazza passa dall’autorità del padre a quella del marito. Una donna ateniese, a differenza di suo marito, trascorre l’ intera giornata in casa svolgendo i lavori domestici e uscendo soltanto per partecipare alle feste religiose. Nel famoso “ teatro greco” i maschi sono gli unici che possono recitare, infatti quando devono interpretare una parte femminile si travestono da donna. Donna a Roma A Roma la donna ha sempre occupato una posizione inferiore rispetto a quella dell’uomo. Sottomessa prima al pater familias e poi al proprio marito, la donna, nell’antica Roma è totalmente esclusa da «virilia officia», come attestano molti documenti dell’epoca. Appena dopo la nascita, i bambini, in maggioranza femmine, vengono sottoposte all’ abbandono per malformità, malattia o impossibilità, da parte della famiglia, di garantirgli condizioni di vita adeguate e la dote per un eventuale matrimonio. La donna nel medioevo Nel Medioevo le donne non hanno alcuna considerazione. Data la posizione della Chiesa Cattolica la donna viene considerata infedele e volubile e inoltre viene paragonata alla porta dell’Inferno. La nascita di una bambina è considerata una disgrazia, l’educazione femminile è trascurata infatti le bambine devono restare in casa, vengono accolte, nutrite e vestite in cattivo modo e non viene lasciato loro tempo libero . Alla giusta età le ragazze hanno due possibilità: essere portate in convento o sposarsi con un uomo scelto dai genitori. L’adulterio delle donne è punito con la morte di queste ultime, mentre i mariti possono avere relazioni con schiave o amanti . La donna nel ‘600 Nel ‘600 la storia politicocostituzionale è rappresentata come il regno per eccellenza degli uomini, pertanto gli storici si sono interessati ben poco delle figure femminili considerate esclusivamente come mogli o madri parlandone solo per qualche storia fosca a sfondo sentimentale. Spesso si racconta di omicidi o violenze di donne causati dai mariti o viceversa; inoltre sono descritte come frivole e amanti del lusso. La donna durante la Rivoluzione Francese Il contributo delle donne nella rivoluzione francese del 1789 avviene su due livelli: quello popolare e di massa, in cui le donne sono coraggiosamente presenti nelle rivolte popolari; le donne intellettuali invece aderiscono alle idee di libertà e di uguaglianza che la borghesia oppone ai privilegi della nobiltà e del clero e contribuiscono alla loro diffusione. Molte sono le donne che lottano per avere gli stessi diritti degli uomini ad esempio Theroigne de Merricurt che ha proposto la formazione di un battaglione militare femminile. In questo periodo molte donne come Emieline Panknurst hanno combattuto attivamente per ottenere l’uguaglianza e il diritto al voto. La donna al giorno d’oggi Alla fine del 19^ secolo, nei paesi occidentali le donne incominciano ad ottenere le prime lauree, ma non possono esercitare le libere professioni ed sono ancora escluse dai diritti civili a partire da quello dell’uguaglianza di fronte alla legge. Oggi per lo meno nel mondo occidentale le donne costituiscono una fetta consistente della popolazione attiva. Il diritto delle donne al voto è stato riconosciuto dopo tante lotte tra queste ultime e gli uomini. Gli stereotipi Gli stereotipi sono un modo per semplificare la realtà. Spesso per inquadrarla ci serviamo di schemi precostituiti che diventano l’unico filtro attraverso cui guardare quello che ci circonda. Alcuni esempi di stereotipi possono essere:”gli italiani sono chiassosi, i francesi hanno la puzza sotto il naso e gli americani sono gradassi”. Nei casi in cui gli stereotipi sono negativi si parla di pregiudizio cioè un giudizio basato sull’ idea generale che si ha di una persona senza conoscerla. Gli stereotipi di genere … Un tipo di stereotipo molto diffuso è lo stereotipo di genere, la prima differenza riguarda l’ ambito in cui la donna o l’ uomo deve muoversi, infatti per la donna viene ritenuto più consono l’ ambito domestico, mentre per l’ uomo quello pubblico. Un astronauta o un ingegnere viene per tradizione considerato maschio, mentre se pensiamo a un insegnante della scuola materna ci viene subito in mente una donna . Ecco degli esempi di pregiudizi contro le donne: “La donna è stata il secondo errore di Dio” Friedrich Nietzsche “Fragilità: il tuo nome è donna” William Shakespeare “Le donne immorali ti irritano, le donne buone ti annoiano” Oscar Wilde “Non c’è niente di peggio delle donne impudiche, tranne forse le donne” Aristofane Cleopatra fu l’ultimo membro del regno tolemaico d’Egitto e una dei nemici più temuti per la Repubblica romana. Riuscì a sedurre Giulio Cesare e Marco Antonio, da cui ebbe ben 3 figli che servirono in ambito politico. Cleopatra si guadagnò il titolo di ‘REGINA DEI RE’. Nel 31 a.C. la flotta tolemaica e quella romana si scontrarono, siccome la battaglia era ormai persa la regina si rifugiò nel mausoleo dei Tolomei dove si suicidò facendosi mordere da un aspide. Cleopatra era una donna davvero bella e molto intelligente. Parlava molte lingue e si interessava alle arti e delle scienze. SANT’ELENA Elena, (248-329) fu sovrana dell’Impero Romano, moglie dell’imperatore Costanzo Cloro, in seguito ripudiata per ordine dell’imperatore Diocleziano, e madre dell’imperatore Costantino I. Si dice che abbia avuto un ruolo importante nella conversione dell’imperatore suo figlio,che ,dopo la vittoria attribuita alla protezione di cristo, concesse ai cristiani la libertà di culto. I cattolici la venerano come Sant’Elena, in quanto la sua figura risulta legata, nella tradizione cristiana, al suo presunto ritrovamento della "vera croce", il patibolo su cui morì Gesù, in occasione del suo viaggio in Palestina. Probabilmente non fu lei ad effettuare la scoperta, ma il fatto che Eusebio di Cesarea abbia descritto il suo viaggio in Oriente come un pellegrinaggio e quindi abbia attestato la presenza di Elena a Gerusalemme, fece probabilmente collegare la madre del primo imperatore romano cristiano al ritrovamento della reliquia. Testimoniò un grande fervore religioso compiendo opere di bene e contribuendo alla costruzione di basiliche nei luoghi santi. La santità di Elena si trasfuse nel figlio Costantino e resta affidata nei secoli alla celebre frase che predisse a Costantino l’esito felice della battaglia che fece trionfare il cristianesimo in Europa”in hoc signo vinces”. GIOVANNA D'ARCO Giovanna nacque a Domrémy da Jacques Darc ed Isabelle Romèe,in una famiglia di contadini della Lorena, era una ragazzina molto devota e caritatevole. All'età di tredici anni iniziò ad udire voci celestiali spesso accompagnate da un bagliore da visioni dell'Arcangelo Michele,di Santa Margherita e di Santa Caterina. Era da poco iniziato l'anno 1429 quando gli inglesi erano ormai prossimi ad occupare completamente Orléans,cinta d'assedio sin dall'Ottobre del 1428. Per Giovanna ,che sarebbe diventata una figura emblematica della storia di Francia, fu quello il momento per correre in aiuto di Carlo,Delfino di Francia e futuro re ,estromesso dalla successione al trono a beneficio della dinastia inglese nella guerra che sosteneva contro gli inglesi ed i loro alleati Borgognoni. ELISABETTA I D’INGHILTERRA Elisabetta I Tudor (Greenwich, 7 settembre 1533 a Londra, il 24 marzo 1603 ) fu regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte. Il suo lungo regno (45 anni ) vide sorgere e l’affermarsi della potenza economica inglese. L’invocazione “Dio salva la regina “ veniva ripetuta dai sudditi delle varie classi sociali e la sincerità della loro devozione non chiedeva ulteriori prove. Poche volte nella storia una regina ,aveva saputo conquistare l’ affetto e la stima da parte del suo popolo. Elisabetta non perse occasione a ricordare a tutti che si era negata le gioie dell’ amore pur di appartenere sempre e solo all’ Inghilterra e si definì ‘’Regina Vergine’’. Angela Verocai era una donna che lavorava il vetro, in particolare le perle perché era entrata a far parte della corporazione dell’arte dei vetrai grazie al marito capo-maestro della corporazione. Inoltre fu una delle poche donne che riuscirono a lavorare in questo settore. Si è battuta per far avere diritti alle donne che prima erano riservati solo agli uomini. Angela per noi è stata una donna di grande coraggio e forza di volontà ed è riuscita un po’ con l’aiuto del marito capo-maestro e un po’ per la sua audacia a raggiungere i suoi obiettivi. Una delle poetesse più sensibili dell’ottocento, (Amherst 10 dicembre 1830- Amherst 1886) scoprì la sua vocazione durante gli anni 1840 -1850. Concepì l’idea di diventare poetessa avendo come riferimento la lotta di Giacobbe con l’angelo, usando un riferimento biblico. Visse la maggior parte della sua vita nella casa dove era nata. Amava la natura ed era costantemente ossessionata dalla paura della morte. Vestiva solo di bianco, in segno di purezza. Si innamorò di un pastore protestante, ma il suo rimase solo un amore platonico. Dedicò molte sue opere a questo amore. Gran parte della sua produzione poetica riflette e coglie non solo i piccoli momenti di vita quotidiana, ma anche temi e battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società. Una delle sue frasi più famose: …Dì tutta la verità ma dilla obliqua Mio padre mi compra molti libri ma mi prega di non leggerli perché ha paura che scuotano la mente COCO CHANEL Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel, è stata una celebre stilista francese, capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design e della cultura popolare del XX secolo. Nacque il 19 agosto 1883 in un ospizio di poveri a Sumur da Henry Albert Chanel e Jeanne de Volle. Dopo un infanzia e un adolescenza difficile negli anni trenta scoprì il suo talento realizzando gioielli. Partì poi alla volta di Hollywood per un ingaggio come costumista. Attraverso la moda rappresentò il nuovo modello femminile che si stava sviluppando nel’ 900: una donna dinamica, che lavorava e che non poteva più essere schiava dell’abbigliamento costrittivo della Belle Epoque. Rivisitando gli abiti maschili dando loro una piega femminile da poter essere indossati dalle donne, diede un importante contributo al movimento femminile, anche se non si volle mai descrivere come femminista, ma la sua rivoluzione nel disegno dell’abito femminile coincise con l’esplosione del movimento femminista. «La moda passa lo stile resta…» AMELIA EARHART Nata il 24 luglio del 1897, fu una delle prime aviatrici statunitensi che riuscì a realizzare il sogno di compiere il giro del mondo attraversando anche l’Oceano Atlantico, che diventò una delle sue più importanti imprese. Il mondo rimase sbalordito dal fatto che una donna per la prima volta tentasse questa impresa con l’aiuto di un semplice co-pilota. Purtroppo Earhart e Noonan, quando arrivarono nei pressi dell’isola di Howland, a corto di carburante, affondarono e annegarono nell’Oceano Pacifico il 2 luglio 1937. «Il modo più efficace di fare qualcosa è… farlo». «Il coraggio è il prezzo che la vita esige per l’assegnazione della pace». «Mai interrompere qualcuno che sta facendo ciò che han detto che non poteva essere fatto» MARIA EVA DUARTE de PERON E’ da molti considerata, prima della signora Thatcher, ed anche dopo,come la donna più importante della storia del secolo appena scorso. E’ impossibile raccontare il personaggio senza inserirlo all’interno della storia dell’Argentina, nazione ricchissima, in cui però gran parte della popolazione era in condizioni di povertà. Evita nacque il 7 maggio del 1919 a “La Union”, vicino al villaggio di Los Toldos, in provincia di Buenos Aires. Era l’ultima di cinque figli illegittimi di un piccolo proprietario terriero. Nel 1944 Eva incontrò Juan Pèron,si sposarono e Pèron si candidò alla presidenza dell’ Argentina .Quando fu eletto presidente, Juan nominò Eva presidente del Partito Peronista. Eva lottò per il diritto al voto anche per le donne e ci riuscì. Nel 1948 fu fondata la Foundacion Maria Eva Duerte de Peron,. L’attività della Fondazione consisteva nel distribuire ogni anno enormi quantità di macchine per cucire, nel sostenere le famiglie più bisognose, nel trovare alloggi per gli anziani, e donne, nell’ospitare in case scuole moltissimi bambini. Ad Eva poi venne diagnosticato un tumore all’ utero e il 18 luglio 1952 Eva morì. Mi è piaciuto il coraggio di questa donna perché non è da tutti portare avanti una lotta così dura come il diritto al voto per le donne. MARILIN MONROE Norma Jeane Mortenson fu un’ attrice, una cantante, una modella e una produttrice cinematografica . All’ età di 16 anni si sposò con James Dougherty, nel frattempo però Marilin divenne un’ importante modella e le sue foto arrivarono alla più importante agenzia pubblicitaria di Hollywood; Nel 1948 conobbe il produttore Jhonny Hyde, il quale riuscì a farla recitare in 2 film importanti e a firmare un contratto con la Metro Goldwyn Mayer e successivamente con la Fox. Dopo la morte per infarto del suo produttore Hyde , Marilin tentò il suicidio. Nel 1951 recitò in parecchi film che poi riscossero molto successo grazie a lei . Nel 1954 vinse il Golden Globe. Nel 1956 si sposò con Arthur Miller e si convertì all’ ebraismo, si trasferì in Connecticat dove cercò di avere un bambino, ma in realtà si dice che ebbe 12 aborti. Infine morì nel 1962 il 5 agosto nella sua casa di Los Angeles a soli 36 anni . «Le persone dolci non sono ingenue né stupide, né tanto meno indifese. Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare nessuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici» NILDE IOTTI Leonilde Iotti (Reggio nell’Emilia, 10 aprile 1920-Poli,4 dicembre 1999), laureata in lettere all’Università Cattolica di Milano, nell'Assemblea Costituente fece parte della ‘Commissione dei 75’ incaricata della stesura della Costituzione. E’ stata una politica italiana, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei Deputati, nonché prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle cinque più alte cariche dello Stato. Occupò lo scalino più alto di Montecitorio per tre legislature, dal 1972 al 1979, conseguendo un primato finora incontrastato nella Repubblica italiana. «E’ necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è ‘altro’ da noi.» ANNA FRANK Anna Frank (Francoforte sul Meno 12 giugno 1929Bergen-Belsen 1945), era una ragazza ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah grazie al suo diario, regalatole il giorno del suo tredicesimo compleanno, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano in un piccolo locale, insieme ad altre quattro persone, dai nazisti e per la sua tragica morte avvenuta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, in cui trascorse gli ultimi suoi giorni. Visse parte della sua vita ad Amsterdam nei Paesi Bassi, dove la famiglia si era rifugiata dopo l'ascesa al potere dei nazisti in Germania. Fu privata della cittadinanza tedesca nel 1935, divenendo così apolide e nel proprio diario scrisse che ormai si sentiva olandese e che dopo la guerra avrebbe voluto ottenere la cittadinanza dei Paesi Bassi, Paese nel quale era cresciuta. Sabato 15 luglio 1944 «E’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’ uomo…» Benazir Bhutto è nata a Karachi il 21 giugno del 1953. E’ stata la prima donna governatore del Pakistan. Tante volte avvertiva accanto a sè lo spettro della morte, la paura però non l’aveva fatta desistere dal suo desiderio di vedere un giorno il Pakistan ritrovare la pace. Durante un comizio in vista delle elezioni politiche la “ mano oscura” l’ha colpita con un colpo di pistola e l’attentatore si è fatto esplodere tra la folla provocando la morte di tante persone. Chi ha voluto la morte di Benazir Bhutto manca di lungimiranza, potrà uccidere uno per uno coloro che lottano per la pace in Pakistan, ma non potrà fermare l’inesorabile processo culturale e popolare di formazione della democrazia che passa inevitabilmente attraverso la morte e l’oppressione di coloro che in essa ci credono fino in fondo. Questi sono alcuni pensieri che Benazir ha detto molte volte al suo popolo: “Come leader donna, penso di aver espresso un diverso tipo di leader ship. Ero interessata alle questioni femminili, a ridurre il tasso di crescita della popolazione e come donna, ho portato in politica una nuova dimensione supplementare, quella di una madre.’’ Quando fu eletta per la prima volta, disse:” Una donna ha usurpato il posto a un uomo, dovrebbe essere uccisa, dovrebbe essere assassinata… ho commesso un’ eresia”. Madre Teresa di Calcutta Madre Teresa di Calcutta è nata a Skopje il 26 agosto del 1910. La sera del 10 settembre partì in treno ed ebbe una «chiamata nella chiamata» e decise di uscire dal convento per mettersi a servizio dei più poveri. Nel 1979 ottenne il Premio Nobel per la Pace. Le sue condizioni peggiorarono nel 1989; morì il 5 settembre all'età di ottantasette anni. La sua scomparsa suscitò grande commozione nel mondo intero. «Non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare» «Le parole gentili sono facili da dire… ma il loro eco è eterno» «Le cose belle insegnano ad amare la vita, quelle brutte a saperla vivere» SAMANTHA CRISTOFORETTI Samantha Cristoforetti è nata a Milano il 26 aprile 1977, è un’aviatrice, ingegnere e astronauta molto astuta e intelligente. Prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea e nello spazio, cosa che non era mai successa prima d’ora…! Conosce molte lingue, tra cui il tedesco, il francese e il russo. Il suo primo lancio è avvenuto il 23 novembre 2011, un altro partendo dalla terraferma pochi mesi fa. Adesso si trova nello spazio per circa 4 mesi. Le è stato dedicato un asteroide particolare: 15006 Samcristoforetti a cui lavorerà bene per la sua missione che compirà positivamente. «Non farti dare limiti artificiali. E soprattutto non darteli tu stesso, ma se hai dei sogni e delle ambizioni prova a trovare una strada. Tante volte un ostacolo è solo un messaggio che la vita ti dà. Devi trovare un’altra strada, ma non vuol dire che non puoi arrivare a destinazione». MALALA YOUSAFZAY Malala era una ragazzina che voleva andare a scuola, un diritto che le era stato tolto ingiustamente, e che ha avuto il coraggio di raccontare la sua situazione nel suo blog. Per farla tacere due talebani le hanno sparato, ma lei non si è arresa e dopo una lenta guarigione ha continuato a far sentire la sua voce in tutto il mondo parlando anche davanti alle Nazioni Unite e nel 2014 ha vinto il premio Nobel per la pace. ‘’la mia battaglia per il diritto di voto delle donne’’ ’‘un bambino un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo’’ 28 GRAZIE A … Montaggio : FABRIZIO, MATTEO & SIMONE Prefazione: VALENTINA & GIORGIA ricerche : AKHTAR SOBAN BOSCOLO MATTIA BRAMATI AURORA CARPINO MARIA DIAZ MARCELO DILEO ALBERTO GALBUSERA MARCO MARCHIO ILARIA MASSA MATTEO MAST ALESSANDRO MELLA VALENTINA MERONI ALICE MONTEPIANI SIMONE OGGIANU FABRIZIO PEZZOLI DANIELA PIRRO DEBORA TOGNACCA ALESSANDRO