SCARABOCCHI DI SCRITTURA Viaggio nell’alfabetizzazione emergente: segnare disegnare scrivere Adriano Grossi Sorbolo, 17.6.2014 INDICE La scoperta della scrittura come oggetto culturale che richiama l’attenzione del bambino molto presto, senza aspettare l’ingresso nella scuola primaria. Gli «scarabocchi di scrittura» nascono nel momento in cui il grafismo si differenzia dal disegno. Quindi, prima dello scrivere, occorre passare dal segnare (scarabocchiare) al di-segnare (Alfabetizzazione iconica: segni, forme e colori). La simbolizzazione e il gioco simbolico e di finzione. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 2 • “I bambini hanno un brutto vizio: non chiedono mai il permesso agli adulti per imparare” (Ferreiro, 2003) Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 3 4 Incontri ravvicinati con la lingua scritta Dov’è oggi la lingua scritta? E i bambini, fin dalla prima infanzia, come si comportano? La costruzione della lingua scritta, la sua concettualizzazione inizia molto prima dell’insegnamento sistematico. L’insegnante non comincia, ma può solo inserirsi nell’apprendimento spontaneo. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 5 Continuità 3-7 L’itinerario di alfabetizzazione non è scandito da date burocratiche. Chi impara a leggere e a scrivere nei primi mesi della prima è un bambino che ha già percorso gli stadi della sequenza psicogenetica , anche per l’influenza di ambienti familiari alfabetizzati: ha superato la fase preconvenzionale. Occupiamoci della sequenza psicogenetica che inizia a tre anni con l’avvio della fase preconvezionale. Continuità 3-7anni Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 6 Scrittura spontanea Per conoscere il livello di concettualizzazione occorre utilizzare la scrittura spontanea Disegna e scrivi come sei capace Il necessario sostegno: «non sono capace» Scoprire i livelli di concettualizzazione (tratti costruttivi) e tipologia dei grafemi (tratti esecutivi). Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 7 Fasi e livelli del sitema di scrittura L. Ferreiro ed A. Teberosky: «La costruzione della lingua scritta» Giunti, 1979. Per spiegare le scritte il bambino seguono una successione ordinata di modelli concettuali : sequenza psicogenetica Assumere l’età come indicatore di massima (scrivere anche i mesi: 3,0; 3,7 ecc.) Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 8 Fase preconvezionale Assenza di ogni riferimento fonico. Scrivere imitando il gesto dell’adulto. Staccarsi dal disegno: scrivere è un «disegnare altro»: tracciare il logo. Le prime scritture sono logografiche Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 9 Differenziazione dal disegno Le prime forme di scrittura spontanea si rilevano nei bambini tra i tre e i quattro anni quando la rappresentazione grafica non riproduce più le caratteristiche formali dell’oggetto a cui si riferisce (il grafismo si differenzia dal disegno). Nascono gli «scarabocchi di scrittura»: pallini, ghirigori, ovvero stampato e corsivo e una lettera o pseudo lettera. Questi caratteri definiscono il logo: disegno stilizzato che rappresenta la realtà Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 10 Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 11 Livello presillabico Idea del nome: scrivo solo le parole che si riferiscono a realtà Due regole: Quantità minima: 3-7 segni. Variabilità figurale. Rilettura in un solo fiato. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 12 Presillabico evoluto o di transizione Il bambino sembra scrivere le parole secondo la lu nghezza media delle parole che incontra: utilizza un numero standardizzato di grafemi che può vari are di circa 4 segni in più o in meno. Una parola per il bambino più significativa e famili are, sebbene non scritta in modo convenzionale, viene scritta sempre nello stesso modo. Il bambino scrive le parole in modo notevolmente diversificato tra loro, avvalendosi di vari segni. Il bambino fa l’analisi fonologica dell’iniziale e usa le iniziali convenzionali in alcune parole. Nella rilett ura l’iniziale viene accentuata. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 13 Fase convenzionale Scrittura dipendente dai costituenti fonici Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 14 Livello sillabico Il bambino rappresenta ogni suono sillabico tramite un segno grafico che non coincide necessariamente con le lettere della scrittura adulta. In caso di corrispondenza viene spesso preferita la vocale. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 15 Livello sillabico-alfabetico Le parole vengono scritte con un numero di lettere superiore a quello delle sillabe, ma a ogni suono non corrisponde una lettera. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 16 Livello alfabetico La competenza metalinguistica e fonologica che il bambino ha raggiunto gli permette di isolare i singoli suoni delle parole e convertire ogni fonema in un grafema; tuttavia non scrive ancora in modo convenzionale perché le lettere usate non corrispondono necessariamente ai suoni. Questo potrà avvenire in un passaggio successivo per l’insegnamento. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 17 scarabocchio MARCO 15 MESI è nel livello dello scarabocchio. Il controllo motorio è ancora limitato,mentre la carica di energia è grande. Alle origini l’attività grafica è essenzialmente un fatto organico,puro piacere del movimento. il segno è la conseguenza del gesto che descrive la sua traiettoria su una superficie. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 18 scarabocchio LUCA 22 MESI Siamo ancora nella fase dello scarabocchio. Il bambino dopo aver tracciato segni attribuisce un significato. scarabocchiare rappresenta una forma di gioco. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 19 scarabocchio PAOLA 28 mesi Aumenta il controllo motorio . Dopo circa sei mesi che il bambino ha iniziato a scarabocchiare scopre che c’è un rapporto tra i sui movimenti e i segni ottenuti. La traccia diventa il motivo del gesto. Il bambino è in grado di sperimentare visivamente ciò che prima aveva sperimentato cenesteticamente. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 20 scarabocchio Leonardo (3,6) Vi è intenzionalità rappresentativa ma non differenzia. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 21 Livello logografico: scarabocchi di scrittura ALESSANDRA (3,1) Differenzia con idea logografica, scrivere è come disegnare, ma non è solo disegno. Compaiono alcune pseudo-lettere Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 22 Livello logografico: scarabocchi di scrittura CHIARA (3,5) Differenzia con idea logografica. compaiono semplici croci, spazi chiusi,configurazioni a sbarre. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 23 Livello logografico: scarabocchi di scrittura ANDREA (3,9) I bambini iniziano a disegnare figure somiglianti a quelle reali e sotto la spinta della maturazione intellettiva inizia il processo di differenziazione. Il bambino sa che disegno e scrittura sono due attività grafiche ben distinte. La scrittura non è ancora convenzionale, è formata da segni:rotondini ,ghirigori, pseudo-lettere. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 24 Livello logografico: scarabocchi di scrittura MASSIMO (3,9) Il bambino inizia a produrre disegni che contengono differenziazione rappresentativa. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 25 Livello presillabico globale Martina (3,6) sa differenziare il disegno dalla scrittura. Le scritte significano oggetti o idee,non ha più bisogno del disegno per rappresentare. Si può solo scrivere. La sua scrittura è rappresentata da pseudo-lettere. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 26 Livello presillabico normato Massimo (4,0) E’ entrato nel livello presillabico normato in quanto utilizza 3 caratteri per la parola aereo, 12 caratteri per la parola coccinella e 5 per uccellino. Vi è varietà dell’ordine delle lettere e varietà dei caratteri. Martina (3,9) Utilizza 3 gruppi di caratteri staccati tra loro, da 3 segni per scrivere coccinella. 7 segni per scrivere aereo ( parola corta che rappresenta un oggetto lungo ) 5 segni per scrivere uccellino. Vi è una varietà di 5 segni che vengono alternati tra loro. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 27 Predisporre protocollo osservativo che evidenzi tratti costruttivi ed esecutivi di ogni scrivente Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 Gli sviluppi del grafismo Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 28 La scrittura è l’ultimo gradino di un lento e graduale sviluppo che dallo scarabocchio passa attraverso il disegno. Cioè: la protoscrittura richiede il passaggio dal segnare per scarabocchiare (sono solo scarabocchi !) al disegnare fino a pervenire agli «scarabocchi di scrittura». L’insieme delle abilità percettive e motorie conquistate in questi primi tentativi di produzione grafica viene a costituire il bagaglio di competenze di cui il bambino dispone per affrontare l’ulteriore tappa di sviluppo: la scrittura. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 29 Il segnare come piacere motorio: prima disordinato poi controllato A un anno e mezzo circa il bambino comincia ad esplorare l’ambiente e le sue tracce si fanno più insistenti. Troviamo traccia delle sue manine sui muri, lo vediamo alla ricerca di oggetti scriventi. In questo periodo le esperienze che il bambino fa non hanno ancora intento rappresentativo, appaiono più che altro come manipolazioni. E’ a 18 mesi che si pone in genere l’inizio dell’attività grafica. La penna, o qualsiasi strumento grafico, tenuto forte con impugnatura a pugno, viene guidata in modo casuale dalla mano. I primi scarabocchi sono creati da gesti ampi e rapidi, senza controllo. La motricità non è ancora sufficientemente controllata, dunque il bambino fatica nel rimanere dentro i margini. E’ un’attività che, spinta dal principio del piacere, per il bambino è fonte di piacere sia a livello motorio che visivo. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 30 Le prime testimonianze segniche Verso i due anni, due anni e mezzo, l’impugnatura digitale diviene usuale, il bambino organizza meglio la coordinazione occhio-mano, ora è l’occhio che guida la mano verso la direzione voluta, il movimento appare più controllato, i gesti si fanno più piccoli e meno rapidi. Il gomito comincia ad appoggiarsi al tavolo, ma il polso, ancora rigido, lascia poca liberta’. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 31 Primo tentativo di disegnare " Il primo tentativo di disegnare del bambino , puo' essere molto importante non solo per il bambino stesso, quale suo primo simbolo di espressione, ma anche per l'adulto, sensibile e consapevole, il quale puo' vedere in questi segni il primo sforzo individuale di esprimere se stesso. Quei primi segni, e il modo in cui saranno accolti dagli adulti possono avere molta importanza per il successivo sviluppo del bambino. Gli adulti, spesso prestano scarsa attenzione ai primi tentativi artistici dei fanciulli. Anche la parola stessa scarabocchio, puo' suggerire l'idea di una perdita di tempo, o per lo meno di una mancanza di contenuto. In realta' e' proprio vero il contrario. " Lowenfeld Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 32 Scarabocchio disordinato Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 33 Scarabocchio ordinato Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 34 Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 35 Le prime forme grafiche verso i tre anni Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 36 Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 37 Segnare-di-segnarescrivere Predisponiamo setting che aiutino la manipolazione di materiali vari (sabbia con strumenti più disparati (pennarelli, matite colorate) per produrre grafismi (lasciar segni) Utilizzare colori per consentire l’espressione del piccolo artista. Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014 38 La simbolizzazione Sviluppare simboli, ovvero produrre rappresentazioni che in qualche modo evochino l’oggetto, la realtà percepita I segni sono simboli potenti in cui l’aggancio al significato è puramente convenzionale e stabilito dal codice Piaget «Al termine del periodo senso motorio, verso i 1218 mesi si manifesta una funzione fondamentale che consiste nel rappresentare qualcosa per mezzo di un significante differenziato che serve a questa rappresentazione : linguaggio, immagine gioco simbolico» .La psicologia del bambino Evidenze della simbolizzazione Parlare in modo familiare di fatti e persone con i quali in quel momento si è distanti, manipolare materiale per raffigurare qualcosa o qualcuno e nel contempo usare le parole per accompagnare i movimento delle mani, tracciare segni e figure su fogli di carta e attribuire nomi, attuare il gioco di finzione (o simbolico) e insieme cercare di assimilare il reale al loro io e di usare il linguaggio da loro costruito. Far finta….. Interagire con oggetti anche su di un piano emozionale per arricchire le relazioni con igenitori, per rassicurarsi anche quando questi non ci sono Oggetto sostituto o «transizionale» Winnicott Coperta di Linus Il gioco simbolico Dall’utilizzo creativo di oggetti con azioni, verbale inventato ma collegato all’oggetto alle vere e propie finzioni nell'angolo della casetta o dei travestimenti, del materiale ricco di opportunità diversificate di esercizio, per consentire al bambino giochi di finzione, di identificazione e di immaginazione. Riferimenti bibliografici Emilia Ferreiro, Ana Teberosky, La costruzione della lingua scritta nel bambino, presentazione e cura dell'ed. italiana di Clotilde Pontecorvo e Grazia Noce; Firenze, Giunti Barbèra, 1985. Emilia Ferreiro - Alfabetizzazione: teoria e pratica: Milano, Cortina, 2003 Il bambino inventa la scrittura: l'alfabetizzazione in una prospettiva piagetiana; a cura di Giacomo Stella e Francesco Nardocci; Milano, Angeli, 1987 Riferimenti bibliografici Lowenfeld Viktor L'arte del vostro bambino, 1979, La Nuova Italia. Lowenfeld Viktor, La natura dell'attività creatrice , 1977, La Nuova Italia. Piaget La psicologia del bambino, con Bärbel Inhelder, Torino, Einaudi, 1970.