La parabola dei tre anelli è raccontata dal ricco usurario Melchisedech. Viene realizzata nella prima giornata del Decamerone dove il tema delle novelle è libero, diretta da Pampinea. Questa novella affronta come temi, la tolleranza religiosa e la laicità. I personaggi principali sono il Saladino e l’usurario Melchisedech, i personaggi secondari sono il padre e i tre figli. La novella è ambientata nella dimora del sultano di Babilonia Il Saladino aveva bisogno urgentemente di un prestito di denaro e l’unico che poteva fargli avere il denaro era l’usurario ebreo : Melchisedech, talmente avaro che non gli avrebbe concesso nulla contro la sua volontà. Così il saladino lo invitò nella sua dimora, e gli pose un tranello per fargli estorcere la somma di denaro. Il saladino gli chiese: quali delle tre religioni, tra ebrea, musulmana e cristiana, reputasse vera. Melchisedech sapendo che il saladino lo stesse traendo in inganno, rispose raccontando la novella dei ‘’ tre anelli’’. Questa novella narra di un uomo grande e ricco il quale possedeva un anello bellissimo e prezioso che per attribuirgli importanza volle tramandarlo ai suoi discendenti; il figlio che avrebbe trovato l’anello era considerato suo erede e capofamiglia. L’anello fu tramandato di tradizione in tradizione finchè l’anello lo ebbe un uomo che considerava i suoi tre figli importanti in ugual misura cosi ebbe la brillante idea di duplicare l’anello in modo tale che nessuno notasse la differenza con l’originale. Essendo sul punto di morte segretamente consegnò a ognuno dei tre figli l’anello. La questione su quale fosse il vero erede del padre rimase aperta poiché nessuno notò la differenza tra gli anelli per dimostrare quali fossero i falsi, così Melchisedech afferma per le tre religioni date da Dio padre ai tre popoli, ciascuna religione ha il diritto di avere e di compiere la sua eredità, la sua vera legge e i suoi comandamenti, ma rimane ancora aperta la questione su chi effettivamente l’abbia come nel caso degli anelli. Il Saladino avendo riconosciuto l’astuzia di Melchisedech nell’uscire dalla sua trappola, ammise a Melchisedech di aver bisogno urgentemente di un prestito e gli confessò cosa avrebbe fatto se non avesse risposto così astutamente e saggiamente alla propria domanda. Melchisedech sovvenzionò tutto il denaro al Saladino e costui successivamente gli restituì tutta la somma di denaro e oltre a questo lo onorò di grandissimi doni , considerandolo suo amico. Questa parabola insegna che nessuna religione ha una tesi rilevante da affermare che una religione è più importante di un’altra. Che per ottenere qualcosa non bisogna trarre in inganno ma essere sinceri dal principio.