QUALE CURRICOLO PER
LA NOSTRA SCUOLA?
Partiamo dalle
NUOVE INDICAZIONI
“Definizione dei curricoli”
nel POF rivista dall’art. 8 del DPR n.275/’99
“Spetta alle singole istituzioni
scolastiche autonome definire ed attuare
un CURRICOLO DI SCUOLA, da
intendersi quale sintesi progettuale ed
operativa delle condizioni
pedagogiche,organizzative e didattiche
che consentono di realizzare un
insegnamento efficace ed adeguato agli
alunni, nel rispetto degli indirizzi
curriculari di carattere nazionale
La scuola predispone
il CURRICOLO,
all'interno del POF,
nel rispetto delle finalità,
dei TRAGUARDI DI COMPETENZA
e degli
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
posti dalle
NUOVE INDICAZIONI.
Curricolo
è il percorso che si fa insieme
per far evolvere le conoscenze
per sviluppare competenze
.. è lo specchio del modo di fare scuola
GPozzo, 2013
IL CURRICOLO …
è il percorso che l’insegnante fa con gli studenti
• si fonda sull’idea che i saperi della scuola non sono
estranei alle domande della vita
• è dinamico e attento ai processi di costruzione di
senso
• risponde all’esigenza di mettere al centro l’alunno
con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze e di
fornirgli strumenti concettuali dinamici adatti a
leggere in modo critico un mondo in continuo
cambiamento.
G.Pozzo, 2013
Il curricolo … è come un viaggio
La partecipazione dello studente alla
costruzione del curricolo è determinante;
l’itinerario dovrebbe essere
costruito insieme all'allievo:
in tal modo si riuscirebbe a coniugare nel
curricolo la pianificazione degli insegnamenti
con la pianificazione degli apprendimenti.
Il curricolo di scuola deve contenere:
• finalità e obiettivi di carattere educativo
• le mete che ci si propone di indicare agli
alunni in un contesto specifico
• le modalità, gli strumenti e tutto ciò che la
scuola riesce a mettere in campo per formare
un soggetto responsabile a attivo sul piano
intellettuale ed emotivo.
I curricoli non esistono
come qualcosa di “reale”,
in quanto non sono
“cose”, “sostanze”,
visibili o trascrivibili,
ma “modi” o “relazioni
Se il curricolo
è come un viaggio,
occorre prefigurare
sia una destinazione
sia un itinerario
Dalla didattica delle
conoscenze alla didattica per
competenze.
COSA CAMBIA?
CAMBIA LO SCENARIO
CAMBIANO LE PAROLE
•
•
•
•
DALLE MATERIE ALLE DISCIPLINE
DAL PROGRAMMA AL CURRICOLO
DALLE CONOSCENZE ALLE COMPETENZE
DA UNA DIDATTICA TRASMISSIVA A
UNA DIDATTICA LABORATORIALE
G. Pozzo, 2013
PRIMA E DOPO
NELLA SANITÀ
Cosa sarebbe
successo se non si
fosse attuato il
cambiamento?
PRIMA E DOPO
NELLA SCUOLA
PRIMA
il PROGRAMMA …
inteso come elenco di contenuti
relativi a un ambito disciplinare da
apprendere
ORA
le NUOVE INDICAZIONI e il
CURRICOLO
Cosa succede se
non si attua il
cambiamento?
AVREMO:
- CLASSI SEMPRE PIÙ INGESTIBILI
- CALO DI ATTENZIONE NEI RAGAZZI
- DISPERSIONE SCOLASTICA
- INSEGNANTI INSODDISFATTI
- FAMIGLIE INSODDISFATTE
- ………
QUINDI … DOBBIAMO CAMBIARE
- PER I BAMBINI
- PER LE FAMIGLIE …
- PER NOI
Un PROGETTO EDUCATIVO per la
scuola del ventunesimo secolo è fatto
di
“quattro pilastri:
imparare a essere,
imparare a conoscere,
imparare a fare,
imparare a vivere insieme”
(Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)
“sapere” “saper fare” saper essere”
“saper imparare”
SAPERI - Tipi di “conoscenza” : sul mondo (enciclopedia); delle
forme e funzioni; fonetica; generi testuali
SAPER FARE (abilità): ripetere una sequenza di operazioni in
modo da renderle automatiche
-scorrere rapidamente un testo per cogliere l’argomento,
individuare il genere testuale (skimming); praticare una
lettura selettiva (scanning); fare ipotesi sulla base di titolo e
immagini prima di leggere un testo; individuare le parole
chiave in un testo; indovinare una parola non nota dal
contesto; sfruttare elementi verbali e non verbali (immagini,
caratteri di stampa, segni diacritici) nella lettura di un testo a
carattere disciplinare; …
SAPER ESSERE: convinzioni, atteggiamenti,
disposizioni …
-Curiosità per il nuovo, disponibilità a correre rischi e
tolleranza per situazioni incerte : accettare la sfida,
cimentarsi; accettare di non capire subito;
-autoefficacia: pensare di farcela, percezione di
competenza
SAPER IMPARARE: consapevolezza dei propri punti
forti e deboli
G. Pozzo, 2013
LE NUOVE INDICAZIONI
PRIMA RACCOMANDAZIONE
“In un tempo molto breve, abbiamo vissuto
il passaggio da una società relativamente
stabile a una società caratterizzata
molteplici cambiamenti e discontinuità. […]
Gli ambienti in cui la scuola è immersa
sono più ricchi di stimoli culturali, ma
anche più contraddittori. […]”
[Incipit: Indicazioni per il curricolo]
SECONDA RACCOMANDAZIONE
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la
progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la
comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare,
elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e
valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento
nazionale.
Il curricolo di istituto è espressione della libertà
d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo
stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e
l’identità dell’istituto
[L’organizzazione del curricolo.
Indicazioni per il curricolo]
TERZA RACCOMANDAZIONE
L’orizzonte di riferimento verso cui tendere è delineato dal quadro
delle COMPETENZE-CHIAVE per l’apprendimento permanente definite
dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono:
1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue
straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza
e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6)
competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Queste, sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto
scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia
ha attivamente partecipato.
[Finalità generali. Indicazioni per il curricolo]
LE COMPETENZE
COMPETENZA È …
“ … la capacità di far fronte a un compito
riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le
proprie risorse interne, cognitive, affettive e
volitive, e a usare quelle esterne disponibili per
affrontare positivamente una tipologia di
situazioni sfidanti”.
M. Pellerey, 2004
Sapersela cavare con le risorse disponibili
G. Pozzo, 2013
Per sviluppare COMPETENZE e
mobilitare risorse …
Compiti contestualizzati, autentici, di realtà,
situazioni problematiche e progetti finalizzati a
che impegnino gli alunni ad agire e a prendere
decisioni in collaborazione con i compagni
per uno scopo e un destinatario precisi
DIDATTICA LABORATORIALE
G. Pozzo, 2013
Variabili per una
progettazione curricolare
•
•
•
•
•
•
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Obiettivi apprendimento
Dimensioni competenza disciplinare e trasversale
Compiti di apprendimento
Scelte metodologiche
Strumenti e criteri di valutazione
G. Pozzo, 2013
IL TESTO 2012
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La revisione del testo delle discipline è avvenuta in sostanziale continuità
con quello del 2007, con l’inserimento di elementi innovativi nella
prospettiva del curricolo verticale per le competenze
In Arte e immagine sono accentuate, come peculiarità della disciplina:
- la dimensione operativa, attraverso il rapporto stretto tra la produzione
espressiva-creativa e la fruizione di opere d’arte e messaggi visivi
©ermannomorelllo2013
- la laboratorialità, come metodologia per l’apprendimento attivo e
costruttivo e non come modalità limitata alle attività di produzione
concreta
• - l’evoluzione dell’ottica grammaticalista, nell’approccio con i testi visivi e
leopere d’arte, verso la pratica della lettura interpretativa
• - la coerenza tra testo introduttivo, obiettivi e traguardi
TRAGUARDI E OBIETTIVI AL TERMINE
DELLA SCUOLA PRIMARIA
Traguardi
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità
relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi,
rappresentativi e comunicativi) e rielaborare
in modo creativo le immagini con molteplici
tecniche e strumenti (grafico espressivi,
pittorici e plastici, ma anche multimediali)
obiettivi
• Esprimersi e comunicare
• Elaborare creativamente produzioni personali e
autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni;
rappresentare e comunicare la realtà percepita
• Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni
figurative originali
• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per
realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e
multimediali
• Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi
linguistici e stilistici scoperti osservando immagini ed
opere d’arte.
TRAGUARDI E OBIETTIVI AL TERMINE
DELLA SCUOLA SEC. I°GRADO
Traguardi
L’alunno realizza elaborati personali e creativi
sulla base di una ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole
del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti
anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi
obiettivi
• Esprimersi e comunicare
• Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali,
ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
• Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative
(grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione
visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo
stile espressivo personale.
• Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini
fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove
immagini.
• Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare
prodotti visivi, seguendo una precisa finalità operativa o
comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad
altre discipline
CURRICOLO IN VERTICALE
VARIABILI DA CONSIDERARE
Dimensioni della COMPETENZA
Situazioni, contesti, contenuti
Processi di comprensione orale e scritta
Processi di produzione orale e scritta
Caratteristiche dei testi
Al termine della SCUOLA DELL’INFANZIA, DELLA SCUOLA
PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO,
vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze
relative ai campi di esperienza ed alle discipline.
Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti,
indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la
valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione
temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione
scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia
dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le
scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di
scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il
miglior conseguimento dei risultati.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Lo STUDENTE al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti
sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute
in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in
autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le
sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza
gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per
riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i
sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in
modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri
per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali
opinioni e sensibilità.
[Finalità generali: profilo delle competenze al termine del primo ciclo.
Indicazioni per il curricolo]
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO individuano campi del sapere,
conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i
traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE.
Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di
progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto,
didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed
efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in
relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola
dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero
triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola
primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua
comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati
anche al termine della terza classe.
STRUTTURA DEL CURRICOLO
Un curricolo non deve essere un elenco di obiettivi, ma una
proposta formativa globale che parta da queste 4 domande:
TRAGUARDI
1) Perché insegnare/apprendere?
VALUTAZIONE
2) Come valutare il processo di insegnamento/apprendimento?
CONTENUTI
3) Che cosa insegnare/apprendere?
PROCESSI
4) Come insegnare/apprendere?
In rapporto alla struttura del curricolo
rappresentata dalla mappa di Kerr e alle
quattro domande chiave intorno a cui si
articola, si propongono alcune componenti
caratterizzanti una proposta curricolare di
Istituto orientata verso le competenze chiave di
CITTADINANZA:
OGGI LA SFIDA DELLA SCUOLA NON È TANTO QUELLA
DI LAVORARE SULLE CAPACITÀ COGNITIVE MA SU
QUELLE NON COGNITIVE
- PERSEVERANZA
- MOTIVAZIONE
- GESTIONE DEL RISCHIO
- STIMA DI SÉ
- CAPACITÀ DI AUTOCONTROLLO
- COSCIENZIOSITÀ E COMPORTAMENTO
LUNGIMIRANTE
COME?
• Attraverso metodologie di lavoro dedicate:
lavoro cooperativo, peer education, attività
laboratoriali, metacognizione (motivazione,
gestione del rischio)
• Attraverso modalità relazionali di rinforzo
positivo (stima del sé, capacità di autocontrollo)
• Attraverso l’attenzione al “ locus of control”
(perseveranza,coscienziosità e comportamento
lungimirante)
CONTESTI DI APPRENDIMENTO
Apprendimento
individuale
Apprendimento
collettivo
Apprendimento di
gruppo
Apprendimento connettivo
L’allievo
Allievo “diligente”
Allievo “competente”
Risorse
cognitive
Lettura; comprensione; relazioni
spaziali; orientamento; riconoscimento
figure; teorema di Pitagora; calcolo
mentale; stime; quadrato e radice
quadrata.
Lettura; comprensione; relazioni spaziali;
orientamento; riconoscimento figure; teorema
di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e
radice quadrata.
Euristiche
Si chiede: -Quando abbiamo fatto
queste cose a scuola?-
Legge la situazione e si chiede: - Come
“trasformo” le cose che conosco in questa
situazione nuova?
Controllo
Non trova soluzione. Panico. Rinuncia
a risolvere il problema (Non lo
abbiamo trattato a scuola!)
Belief
system
(sistema di
credenze)
Le discipline sono chiuse - “edite”
)
La trasformazione non porta ad una soluzione,
si applica, cerca trasformazioni alternative e
innovative (il desiderio della scoperta)
Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito”
Ischia 2010
Damiano Previtali
47
“Si impara meglio facendo.
Ma si impara ancora meglio
se si combina il fare
con il parlare di quello che si è fatto
e con il riflettere su quanto si è fatto”.
Seymour Papert
Scarica

(PRESENTAZIONE NUOVI CURRICOLI(1))