per Strumenti e modalità di accoglienza in rete per il contrasto alla violenza La comunicazione interpersonale efficace Modalità comuni per l’accoglienza di vittime e maltrattanti A cura di Marina Farina Maggio 2014 L’importanza della relazione Ogni essere umano vive e cresce nella continua interazione con l’altro E’ attraverso lo scambio con gli altri che ognuno di noi dà significato a se stesso e alla sua esperienza 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 1 La relazione professionale con le vittime e i maltrattanti Due persone con pari dignità che vivono in una situazione di grande disparità 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 2 La relazione “d’aiuto” Da un ruolo “salvifico” (la relazione simbiotica) Da un distacco emotivo forte (la relazione assente) Alla relazione d'aiuto: la giusta distanza – – – – – Informazione / condivisione Ascolto non giudicante Accompagnamento Sostegno emotivo Presa in carico – ... 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 3 La relazione d’aiuto (segue) Processo relazionale e comunicativo che facilita nell’utente lo sviluppo di: consapevolezza opzioni capacità di gestione delle situazioni 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 4 Le abilità in gioco Sviluppare empatia Saper riconoscere le proprie emozioni Saper ascoltare 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 5 Umanizzare l’incontro: costruire l’alleanza Contatto psicologico (stare in relazione) Congruenza (essere se stessi, autentici, genuini) Accettazione positiva incondizionata (interesse per la persona in quanto tale, assenza di giudizio, trasmettere calore) Comprensione empatica (vedere il mondo dell’altro dal suo punto di vista, senza filtri personali) Comunicazione della comprensione empatica e dell’accettazione incondizionata 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 6 Comunicare 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 7 Una premessa: le mappe della relazione Che cosa succede quando due o più persone con personalità, valori e/o culture diverse comunicano? Disturbi Emittente CODIFICA (Canale) Ricevente DECODIFICA Trasmissione Feedback L’efficacia della comunicazione è determinata dalla mappa del singolo Ognuno attribuisce un preciso significato al messaggio dell’altro 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 8 La responsabilità di entrambi gli interlocutori E' una serie di mosse … … decise e giocate da due o più interlocutori … … dove ogni mossa tiene conto della precedente ed influenza la successiva L'evoluzione e l'esito della comunicazione è sotto la diretta responsabilità di entrambi gli interlocutori 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 9 I canali comunicativi Gli esseri umani comunicano su 3 livelli simultanei: verbale paraverbale non verbale Attenzione! Paraverbale e non verbale esprimono le nostre emozioni Questi due canali sfuggono, in parte, al nostro controllo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 10 La comunicazione non verbale Il Non Verbale ha prevalentemente un valore emotivo, in quanto è l’emergere immediato, spontaneo e involontario delle emozioni provate ed è governato da programmi neuromotori specifici e definiti 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 11 Leggere i comportamenti per costruire una relazione sintonica Con me stesso … “Ascoltandomi” Osservandomi … per capire: le mie emozioni se sto mandando messaggi che agevolano la relazione o la ostacolano se condivido o non condivido ciò che sta avvenendo nel contesto 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 12 Leggere i comportamenti per costruire una relazione sintonica (2) Con l’altro … Verificando il significato del comportamento osservato attraverso domande Costruendo una strategia coerente con il mio vissuto emotivo/ il mio obiettivo … per capire: le emozioni che prova il suo interesse verso l’argomento e il contesto eventuali omissioni di informazioni il suo livello di accordo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 13 La nostra personalità e i nostri comportamenti 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 14 La nostra personalità (secondo l’Analisi Transazionale) • • • • Modelli di comportamento … altrui (figure genitoriali) … appresi nel passato … per imitazione G A • • • • • Modelli di comportamento • … miei • … appresi e modificati ogni • giorno … con i quali ci relazioniamo • qui • ed ora Modelli di comportamento … miei … appresi nel passato … per "successo" B 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 15 Il nostro egogramma GA GN A BR BA BL 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 16 I nostri stati Sono risorsa quando ci permettono di vivere un’esperienza nel “qui e ora”, in connessione: con i nostri bisogni / desideri, valori, obiettivi con il contesto con i bisogni / desideri, valori, obiettivi degli altri Sono disfunzionali quando attivano degli automatismi che comportano svalutazione: di sé del contesto degli altri 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 17 Il Genitore Normativo GN E' risorsa Guida Dà contenimento Dà regole e valori … E' disfunzionale Impone “Perseguita” Critica … 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 18 Il Genitore Affettivo E' risorsa Si prende cura Si interessa Incoraggia GA E' disfunzionale E’ iperprottettivo Si sostituisce Dà consigli non richiesti 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 19 Il Bambino Adattato E' risorsa Accetta le regole Collaborativo Agisce per farsi accettare BA E' disfunzionale Si sottomette alle regole Passivo Si lamenta / compiange Subisce per non farsi rifiutare Si pone nel ruolo di vittima 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 20 Il Bambino Ribelle E’ risorsa Anticonformista Spirito di iniziativa Si oppone ai contenuti BR E’ disfunzionale Bastian contrario Boicotta Si oppone per principio Attua comportamenti “antisociali” 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 21 Il Bambino Libero BL E’ risorsa Esprime apertamente i propri bisogni / sentimenti / sensazioni Affettuoso E’ disfunzionale Giocoso Impulsivo Autoironico Autoindulgente Sempre pronto allo scherno Cinico Pigro 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 22 L'Adulto E' risorsa Informa Coinvolge Dà informazioni E' orientato alle soluzioni A E' disfunzionale Freddo Distaccato Trascura le relazioni Persegue il compito trascurando le emozioni 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 23 Gli Stati dell’Io si esprimono Con le parole Forme verbali, avverbi, sostantivi, aggettivi … Con la voce Intonazione, volume, ritmo … Con il corpo Espressioni, gesti, postura, prossemica … 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 24 Il GN comunica Atteggiamento autorevole “Bisogna” “Dobbiamo” “Bene … male …” Forme deontologiche + Atteggiamento autoritario • “Quante volte devo ripeterti” • “Devi … devi … devi” • Abbondanza di imperativi Linguaggio verbale • • • • Segnali paraverbali • Voce decisa • Sicura, ferma • Voce adirata • Critica, intollerante Gestualità • Essenziale • Accigliata • Secca, dura Atteggiamento • Sicuro • Ascolta per decidere • Interrompe l'altro • Non ascolta 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF - 25 Il GA comunica Atteggiamento prottettivo Stile positivo “Prova” “E' possibile” Congiuntivi esortativi Atteggiamento + iper-prottettivo - • “Caro/a da te proprio non me lo aspettavo” • “Dopo tutto quello che ho fatto per te …” • Linguaggio manipolativo Linguaggio verbale • • • • Segnali paraverbali • Voce rassicurante • Calda • Voce impicciona • Eccessivamente affettuosa Gestualità • Sorridente • Coinvolgente • Troppo premurosa • Soffocante Atteggiamento • Protettivo • Intrusivo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 26 L'A comunica Atteggiamento equilibrato + Atteggiamento calcolatore Linguaggio verbale • Chiaro / coinciso / concreto • Pochi oggettivi • Periodi semplici • Modo indicativo • Stile del “qui e ora” • “Corretto” • “Coerente” • “Utile” Segnali paraverbali • Voce serena • Tranquilla • Voce atona • Inespressiva Gestualità • Semplice • Rilassata • Controllata • Asettica Atteggiamento • Pensieroso • Aperto • Distaccato • Freddo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF - 27 Il BA comunica Atteggiamento collaborativo Linguaggio verbale • • • • + “Per favore” “Ci provo” “Lo farò” Abbondanza di condizionali Atteggiamento dipendente - • “Vorrei dire, devo dire” • Uso eccessivo delle parentetiche • Ridondanze Segnali paraverbali • Voce esitante • Tranquilla • Voce ansiosa, incespicante • Lunghi “mmmhh” Gestualità • Morbida • Contratta • Postura curva, ripiegata Atteggiamento • Disponibile • Sottomesso 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 28 Il BR comunica Atteggiamento innovativo “No!” “Invece” “Al contrario” Verbi al futuro + Atteggiamento controdipendente “Impossibile” “Sì, ma …” “Mai …” Stile negativo Linguaggio verbale • • • • Segnali paraverbali • Voce esigente • Vigorosa • Voce stridula • Ironica Gestualità • Ricca • Vivace • Povera • Provocatoria Atteggiamento • Deciso • Irruente • Testardo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF • • • • - 29 Il BL comunica Atteggiamento naturale + Atteggiamento narcisista Linguaggio verbale • “Voglio” • “Io dico che …” • Stile emotivo • “Io … io … io …” • “Capisci, mi segui?” Segnali paraverbali • Voce ricca di intonazioni • Voce seduttiva Gestualità • Energica • Varia • Aggressiva • Tic e manierismi Atteggiamento • Libero, felice • Egocentrico • Distruttivo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF - 30 Relazioni disfunzionali 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 31 Relazioni disfunzionali: i giochi psicologici Una sequenza ripetitiva di transazioni nelle quali entrambe le parti finiscono col provare una sensazione di malessere, si sentono confusi, non capiti e accusano se stessi o l’altro del malessere 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 32 Caratteristiche dei giochi Sono ripetitivi Sono giocati senza la consapevolezza dell’Adulto Sono giocati da una qualsiasi parte negativa degli Stati dell’Io Si basano su svalutazioni e grandiosità Comportano lo scambio di transazioni ulteriori Conducono a un momento di sorpresa nel quale avviene uno scambio di ruoli Terminano provando un’emozione negativa 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 33 Analizzare i giochi: il triangolo drammatico (Persecutore) P S (Salvatore) V (Vittima) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 34 I ruoli del triangolo drammatico Persecutore Chi si sente superiore agli altri e tende a dominarli e/o a sottolinearne i difetti Salvatore Chi si sente superiore agli altri e vuole aiutarli da una posizione di superiorità Vittima Chi attribuisce poco valore a sé e chiede conferma di questo ad un Persecutore o a un Salvatore 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 35 T’ho beccato, figlio di puttana! Azioni Mario e Anna s’innamorano, si sposano e vanno a vivere insieme. Tutto ok Passa un po’ di tempo e Mario comincia a far soffrire Anna Inveisce e qualche volta la picchia Anna si lamenta, ma minimizza e continua a rimanere con lui … Poi, a un certo punto, alle ennesime botte, Anna se ne va e chiede aiuto ai servizi Mario si infuria Azioni inconsapevoli Mario è stato violento Anna ha accettato il rischio Mario ha esagerato Tornaconto Per Anna : “Lo sapevo, gli uomini sono tutti uguali” 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 36 Prendetemi a calci … Azioni Mario continua ad essere violento Anna lascia correre, minimizza, lo scusa Mario “alza la posta” Anna lascia di nuovo correre Mario è violento … ancora, e ancora, e ancora Anna lo prende a calci Tornaconti Per Mario: “Dammi un calcio”, così mi sento rifiutato, abbandonato e privo di valore … e ricomincio! 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 37 Perché giochiamo? Per confermare le nostre opinioni su noi stessi e sugli altri Per rassicurarci: la realtà diventa prevedibile Per strutturare il tempo Per dare e ricevere “carezze” 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 38 Come uscire dai giochi Aumentare la consapevolezza Quali giochi faccio? Come cominciano? Cosa svaluto/cosa esagero? Quale è il mio tornaconto, il mio bisogno? Attivare l’Adulto: non interpretare ma fare domande dire esplicitamente ciò che si pensa cercare fatti concreti e dati di realtà Sperimentare modi alternativi per soddisfare i nostri bisogni 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 39 La competenza emotiva 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 40 La competenza emotiva Le emozioni sono una risorsa È possibile lavorare su se stessi per viverle come risorsa 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 41 Emozione: una definizione “Reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale. La sua comparsa provoca una modificazione a livello somatico, vegetativo e psichico.” (Enciclopedia di psicologia Garzanti a cura di U. Galimberti) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 42 Emozioni: perché? “Tutte le emozioni sono, sostanzialmente, impulsi ad agire; in altre parole piani di azione dei quali ci ha dotato l’evoluzione per gestire in tempo reale le emergenze della vita. La radice stessa della parola emozione è il verbo latino moveo, - muovere -, con l’aggiunta del prefisso -e- (- movimento da), per indicare che in ogni emozione è implicita una tendenza ad agire.” ("Intelligenza Emotiva" di D. Goleman) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 43 L’importanza delle emozioni Quando agisco provo emozioni diverse (rabbia, paura …) E’ importante … • riconoscerle • capire a quale rappresentazione della situazione sono collegate (paura di perdere cosa?, tristezza per aver perso che cosa?, rabbia perché qualcosa non va come mi aspettavo?, gioia per aver raggiunto q.sa? …) • esplorarle, rappresentandole come parti di me • accettarle • verificarne la loro adeguatezza (riducendo eventuali amplificazioni cognitive) • capirne la funzionalità positiva per me in quel momento e utilizzarle come energia creativa … (che cosa, questa emozione, mi suggerisce di fare?) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF Emozioni Gioia Tristezza Paura Rabbia Disgusto Invidia Felicità Gelosia Disprezzo Imbarazzo Noia 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF Nostalgia 45 La funzionalità biologica delle emozioni Paura Ciò che potrebbe essere male (e può essere evitato) Rabbia Ciò che non va bene (e può essere cambiato) Tristezza Ciò che è stato male (e può essere superato) Gioia Ciò che va bene per noi (e va ricercato) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 46 L’utilizzo funzionale delle emozioni Paura Serve ad evidenziare i rischi e decidere azioni di protezione Rabbia Serve a risolvere problemi e a decidere cambiamenti (per soddisfare i nostri bisogni e desideri) Tristezza Serve ad elaborare il lutto e a decidere di staccarci da ciò che non c’è più Gioia Serve ad evidenziare ciò che è bene per noi, a decidere cosa perseguire, e a "ricaricarci" (godendo di ciò che abbiamo e di ciò che abbiamo raggiunto) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 47 Le emozioni funzionali Si accompagnano a comportamenti coerenti e funzionali Hanno una specifica qualità temporale gioia presente paura futuro rabbia presente tristezza passato Sono tollerabili e transitorie 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 48 Quando le emozioni non sono funzionali ... Alla base c’è un rapporto rigido, di negazione, della vita emotiva che può produrre … il fenomeno dell’emozione sostitutiva “Non ho il permesso di sentire la tristezza e mi blocco nella rabbia” il fenomeno dell’intensificazione dell’emozione negata “Mi nego la paura e questa diventa ansia o panico” 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 49 Il dialogo interno e le emozioni G A Obbligo, divieto Permesso, rinforzo B Adattamento Inibizione Potenziamento Sviluppo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 50 Le dimensioni della competenza emotiva 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 51 L’allargamento della consapevolezza 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 52 La rabbia "Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi, e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò (così di Giove l'alto consiglio s'adempìa), da quando primamente disgiunse aspra contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille” (Omero - Iliade, I, 1-9) 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 53 Sotto la rabbia Qualcosa che ci riguarda Un nostro tema irrisolto Le nostre parti negate Qualcosa che invidiamo agli altri Qualcosa che gli altri ci tolgono 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 54 La rabbia vuole essere vissuta Rabbia repressa Modalità pericolose Rabbia agita Rabbia sfogata Rabbia elaborata Modalità funzionali Rabbia comunicata Rabbia canalizzata 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 55 I perché della rabbia Un ostacolo Un’ingiustizia … Ma anche Una perdita non elaborata Un modo per farsi notare Il modo per ottenere 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 56 La rabbia sfogata Buttarla fuori L’importanza di avere un amico emotivamente competente Il movimento del corpo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 57 La rabbia comunicata Assumersi la responsabilità del proprio stato emotivo Dare un feedback emotivo 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 58 La tristezza Dobbiamo imparare ad accettare, a dire sì al dolore per poterlo attraversare e per poter tornare ad attaccarci agli oggetti d’amore George A. Kohlrieser 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 59 La tristezza è l’emozione del lutto Attaccamento Legame Lutto Nuovo legame Perdita Rottura del legame Separazione Preparazione 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF Depressione 60 Gli stati del lutto • Negazione • Rabbia • Paura • Tristezza - mancanza • Razionalizzazione • Accettazione • Nuovo attaccamento • Perdono • Gratitudine 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 61 La paura La paura va situata tra i meccanismi di difesa dell'individuo Rappresenta uno stimolo per attivare reazioni che servono a difenderlo dai pericoli dell'ambiente Vittorino Andreoli 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 62 La paura e i suoi dintorni Preoccupazione C’è un oggetto Paura Ansia Non c’è oggetto Panico 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF Perdita di controllo 63 Lavorare sulla paura • Che cosa sento? • Come? • Che pensieri faccio? • La paura è un segnale di allarme: cosa mi sta dicendo? • Quali pericoli segnala? • Cosa posso fare per proteggermi? • • • • Perché penso ciò che penso? C’è un pericolo reale? E’ qualcosa che mi è già successo? Posso separarmi da vecchie esperienze? 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 64 La gioia La felicità non dimenticata diventa un modello inconscio che ne motiva di nuovo la ricerca. Questo nesso tra memoria della soddisfazione e ricerca della soddisfazione è l’essenza del “desiderio” ossia di quella macchina inconscia capace di trasformare un’esperienza in una méta. Umberto Galimberti 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 65 La gioia è legata alla soddisfazione dei bisogni profondi Sopravvivenza Attaccamento Crescita Autorealizzazione 149,2014,01 / 01 Prima giornata / MF 66