Sara Meda Guardiamo gli artisti per conoscere i colori primari Obiettivi • Di conoscenza: colori primari e loro caratteristiche • Di competenza: imparare a riconoscere i colori primari imparare a utilizzare i colori primari imparare a usare acquarelli, tempere, collage, pittura materica Metodo • Guardo i pittori per imparare come usano il colore 1. I bambini, insieme a un adulto, osservano le opere dei pittori e attraverso un’esperienza ne scoprono le caratteristiche 2. I bambini utilizzano il colore primario proprio di ciascuna opera e con diverse tecniche ricostruiscono ognuno un pezzo dell’opera 3. Si uniscono i lavori dei bambini per ricostruire l’intera opera 4. Costruzione di ambienti coi colori primari ROSSO Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attesa, 1965 Attività 1 • Si appende all’ingresso di un’aula una grande tela rossa in cui la maestra fa un piccolo taglio da cui i bambini possono guardare cosa c’è oltre • Poi la maestra ingrandisce il taglio così da far entrare i bambini. Questi hanno ciascuno una pila perché è buio. Con la pila iniziano a scoprire cosa c’è nella stanza: stoffe rosse morbide e soffici • Si accende una luce (meglio se rossa) e i bambini si trovano immersi in un ambiente rosso in cui possono giocare tra le stoffe Attività 2 • In classe si riprende l’esperienza fatta chiedendo ai bambini cosa conoscono di rosso e associando il rosso a una sensazione di calore (fuoco, sole, ecc.) • La maestra prepara una scatola chiusa da una stoffa rossa con un taglio al centro che contiene stoffe, carte, cartoncini, lustrini di colore rosso • I bambini pescano i materiali dalla scatola e li utilizzano per colorare la propria sagoma • Unendo tutte le sagome dei bambini si ricostruisce la tela di Fontana, la si fotografa per mandarla al conte Umberto che può, così, riavere il suo quadro colorato Attività 3 • Ogni bambino viene fotografato con davanti la propria sagoma rossa • Le sagome dei bambini sono usate per creare l’angolo rosso: angolo della classe o scatolone che rimane in classe per tutto il tempo in cui si lavora con il rosso. In questo tempo i bambini possono usarlo per giocare, per aggiungere nuove parti rosse e per «entrare nel rosso» Attività 4 • Ogni bambino fa un piccolo disegno di qualcosa che per lui è bello o importante o prezioso. E’ come un piccolo tesoro • Si attacca il disegno (che può avere anche parti a collage e può essere fatto con la tecnica che il bambino preferisce) sul fondo di una piccola scatola rettangolare che viene chiusa con una stoffa rossa in cui c’è un taglio che permette di sbirciare il «tesoro» BLU Juan Mirò, Blue II, 1961 Attività 1 • Si guarda con i bambini il quadro di Mirò e si fanno ipotesi su cosa siano gli strani segni presenti inventando così una piccola storia • Con la plastilina si ricostruiscono i «personaggi» • Si riempie d’acqua una vasca e si versa del colore blu che trasformerà l’acqua nello sfondo del quadro. Sul fondo si collocano i «personaggi» come ha fatto Mirò Attività 2 • Si stendono una sopra all’altra due grandi stoffe blu leggere: i bambini passano in mezzo • Alcuni bambini tengono la stoffa sopra e la fanno muovere come onde, gli altri ci giocano sotto • Tutti i bambini tengono e fanno muovere una delle due stoffe su cui si collocano le sagome di cartone dei personaggi di Mirò che vengono, così, fatte saltare Attività 3 • In classe si riprende l’esperienza fatta chiedendo ai bambini cosa conoscono di blu e associando il blu a una sensazione di freddo • Ogni bambino con i colori a dito dipinge di blu un foglio da disegno • Si uniscono tutti i dipinti dei bambini e si fotografano per mandare il blu al conte Umberto • Ogni bambino sul suo foglio ricostruisce con la plastilina i personaggi di Mirò Attività 4 • Ogni bambino colora di blu un foglio da disegno con la tecnica del collage utilizzando la carta velina • Con la plastilina inventa i propri personaggi e li incolla sullo sfondo • Ogni bambino viene fotografato con davanti la propria opera • L’angolo/scatolone rosso viene sostituito da quello blu GIALLO Van Gogh, Mietitura Attività 1 • Si proietta il quadro di Van Gogh e i bambini a piccoli gruppi (2 o 3) provano a entrare nel dipinto diventandone un personaggio (possono tagliare il grano, raccoglierlo, sdraiarsi al sole, saltare sui covoni, ecc) • Si ragiona insieme su perché è tutto giallo e che cosa trasmette questo colore Attività 2 • I bambini a piedi nudi provano a camminare lungo un percorso a 3 tappe: – Stoffa gialla trasparente tipo tulle (ci camminano sopra, guardano attraverso scoprendo che è trasparente, la percorrono nella modalità che preferiscono) – Stoffa gialla morbida tipo panno lenci – Farina gialla In ogni tappa possono tornare, fermarsi e sperimentare Attività 3 • Insieme ai bambini si preparano 3 tipi di giallo che corrispondono al percorso sperimentato: tulle – acquarello panno lenci (o simile) – tempera farina – pittura materica (tempera gialla, vinavil, farina gialla) • Ogni bambino colora tre strisce con le tre tecniche • Si mettono tutte insieme creando una gradazione di giallo (come una sorta di strada): si nota, così, che non esiste un unico giallo, ma lo stesso colore può essere più chiaro o più scuro • Le strisce (tranne 3, una per tipo) servono poi a decorare l’angolo giallo che sostituirà quello blu Attività 4 • Ogni bambino con i tre tipi di giallo dipinge il proprio campo di grano illuminato dal sole • Ogni bambino viene fotografato con davanti il proprio dipinto giallo • Si fanno i 3 tipi di giallo da mandare al conte Umberto e, come etichetta, si attaccano le 3 strisce dipinte dai bambini non utilizzate per l’angolo Attività finale Si riproiettano i 3 dipinti del conte Umberto che hanno ritrovato, grazie ai bambini, i loro colori Lo sfondo dei dipinti di Fontana e di Mirò è creato con le foto dei lavori fatti dai bambini