ASSEMBLEA PUBBLICA 19 luglio 2013 TARES e BILANCIO 2013 TA.R.E.S Cos’è la TARES ? La TARES ("Tassa Rifiuti E Servizi”) è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotta dal Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 206 (decreto salva Italia) e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di Igiene ambientale (TIA) e della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU). Il nuovo tributo è in vigore dal 1° gennaio 2013 e consiste in un'imposta calcolata sulla base di parametri quali: la superficie dell'immobile, il numero dei residenti, l’attività svolta ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune. Come è suddiviso il tributo ? Con la TARES tutti i Comuni devono applicare la suddivisione in classi prevista dal DPR 158/99 n. 158 (decreto Ronchi). Tale suddivisione era in uso nei comuni nei comuni che negli anni precedenti erano passati da TARSU a TIA (Tariffa di igiene ambientale). Pertanto, le utenze dei comuni che utilizzavano la TIA non subiscono ora grosse differenze (le differenze sono subentrate al momento del passaggio da TARSU a TIA) mentre per quelli con TARSU le differenze sono ora notevoli. Quante sono le classi di Utenze Domestiche ? Le utenze domestiche sono suddivise in 6 categorie sulla base del numero dei componenti il nucleo famigliare, o dei nuclei famigliari che hanno la residenza nella stessa unità immobiliare, come risulta dall’anagrafe Comunale. Le utenze domestiche detenute a qualsiasi titolo da persone che non hanno ivi la residenza sono assimilate ad un nucleo famigliare di due persone. Quante sono le classi di Utenze Non Domestiche ? Il decreto Ronchi classifica le utenze non domestiche, per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, in 21 categorie. L’attribuzione dell’utenza ad una categoria è effettuato sulla base del codice ISTAT dell’attività o da quanto risulti dall’iscrizione alla C.C.I.A.A.. Nel caso di svolgimento nella stessa utenza di più attività tra loro scindibili la superficie assoggettabile è frazionata tra le varie categorie in base alla destinazione prevalente. Per cosa è dovuto il tributo ? Il tributo è dovuto per il possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte che insistono interamente o prevalentemente sul territorio del Comune, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Un locale o un’area si intende occupato o detenuto quando è attivo almeno uno dei servizi di erogazione (acqua, gas, energia elettrica) e/o vi è presenza di mobilio o macchinari. Come si calcolano le superfici degli immobili residenziali ? La legge prescrive che la superficie delle unità immobiliari residenziali (iscritte o iscrivibile nel catasto edilizio urbano nelle categorie A, B e C ) da utilizzare per il calcolo della tariffa è pari all’80% della superficie catastale. Per il calcolo della TARSU si utilizzava la superficie calpestabile. Poiché attualmente non sono disponibili tutte le superfici catastali la legge prevede che per l’anno 2013, ai fini del calcolo del tributo, si possano considerare le superfici calpestabili già dichiarate o accertate ai fini della TARSU. Come si calcolano le superfici degli immobili non residenziali ? La legge prescrive che la superficie delle unità immobiliari non residenziali (iscritte o iscrivibile nel catasto edilizio urbano nelle categorie D ed E) da utilizzare per il calcolo della tariffa è la superficie calpestabile. Chi deve pagare il tributo? Il tributo è dovuto dalla persona fisica o giuridica che a qualsiasi titolo occupa o detiene i locali e le aree, con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che ne fanno uso comune. a) Per le utenze domestiche è tenuto al pagamento l’intestatario della scheda di famiglia anagrafica e in solido con lui i componenti del nucleo famigliare; b) per le utenze non domestiche è tenuto al pagamento il titolare dell’attività o il legale rappresentante della società o il presidente degli Enti ed Associazioni prive di personalità giuridica in solido con i soci. Come è calcolata la tariffa ? La tariffa è commisurata alle quantità di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei coefficienti minimi /massimi riportati nel regolamento del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 (decreto Ronchi) La tariffa è suddivisa nelle parti fissa e variabile deve garantire l’integrale copertura dei costi risultanti dal piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. copertura prevista copertura effettiva 2008 2009 2010 2011 2012 2013 98,69 % 99,15 % 99,88 % 90,91 % 97,64 % 100,00 % 98,53 % 90,29 % 99,20 % 97,22 % 97,84 % 100,00 % La percentuale del grado di copertura effettivo 2013, che sarà calcolato alla fine dell’anno, se diverso da 100,00% dovrà essere così trattato: • se inferiore a 100 si dovrà richiedere agli utenti il versamento della percentuale mancante da pagare con le rate TARES 2014; • se superiore a 100 si dovrà rimborsare agli utenti la percentuale eccedente con le rate TARES 2014. Quali sono i coefficienti delle utenze domestiche ? per le utenze domestiche è definito un coefficiente per la quota fissa e uno per la quota variabile per ognuna delle sei categorie. a) Coefficiente quota fissa: Il decreto fissa un coefficiente univoco per ognuna delle sei categorie (non c’è minimo e massimo tra cui poter scegliere) con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare; b) Coefficiente quota variabile: il decreto definisce un valore minimo e uno massimo per ognuna delle sei categorie. Tale coefficiente non va moltiplicato per la superficie dell’unità immobiliare. Quali coefficienti sono stati adottati per le utenze domestiche ? N° componenti nucleo famigliare 1 Coefficiente quota fissa Previsto dalla legge 0,84 adottato 0,84 Coefficiente quota variabile Minimo legge 0,6 Massimo legge 1,0 adottato 1,0 2 0,98 0,98 1,4 1,8 1,7 3 1,08 1,08 1,8 2,3 2,0 4 1,16 1,16 2,2 3,0 2,4 5 1,24 1,24 2,9 3,6 2,9 6 o più 1,30 1,30 3,4 4,1 3,4 Quali sono i coefficienti delle utenze non domestiche ? per le utenze non domestiche è stato definito un coefficiente per la quota fissa e uno per la quota variabile per ognuna delle categorie. a) Coefficiente quota fissa: Il decreto definisce un coefficiente minimo e uno massimo per ogni categoria con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare b) Coefficiente quota variabile: il decreto definisce un coefficiente minimo e uno massimo per ogni categoria con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare. Tipo attività Coeff. quota fissa Coeff. quota variabile Minimo Massimo adottato Minimo Massimo adottato Biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,32 0,51 0,51 2,60 4,20 4,20 distributori carburante 0,67 0,80 0,80 5,51 6,55 6,55 Esposizioni, autosaloni 0,30 0,43 0,43 2,50 3,55 3,55 Uffici, agenzie, studi professionali 1,00 1,13 1,13 8,21 9,30 9,30 Banche e istituti di credito 0,55 0,58 0,58 4,50 4,78 4,78 Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze 1,07 1,52 1,295 8,80 12,45 10,625 Attività industriali 0,43 0,91 0,72 3,50 7,50 5,90 Attività artigianali di produzione beni specifici 0,55 1,09 0,72 4,50 8,92 5,90 Attività artigianali (falegname,idraulico,fabbro, 0,72 elettricista, parrucchiere) 1,04 0,72 5,90 8,50 5,90 Carrozzerie, autofficina, elettrauto 0,92 1,16 0,92 7,55 9,48 7,55 negozi 0,87 1,11 0,87 7,11 9,12 7,11 Ristoranti, trattorie, pizzerie 4,84 7,42 4,84 39,67 60,88 39,67 Bar, caffè, pasticcerie 3,64 6,28 3,64 29,82 51,47 29,82 Supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e 1,76 formaggi, generi alimentari 2,38 1,76 14,43 19,55 14,43 21,41 12,59 Plurilicenze alimentari 1,54 2,61 1,54 12,59 Ortofrutta, pescherie, fioristi 6,06 10,44 6,06 49,72 85,60 49,72 Quali sono i costi del servizio ? Il prospetto economico-finanziario riassuntivo del piano finanziario preventivo per l’anno 2013 elaborato dal competente ufficio, determina il costo complessivo di gestione del servizio in 706.440,00 euro. Tale costo che negli anni passati, come abbiamo visto prima, non è stato completamente messo a carico dell’utenza dovrà, nel rispetto della legge 214/2011, essere integralmente coperto dall’utenza. Il grafico mostra l’andamento negli anni del solo costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che nel 2013 si prevede si incrementi del 7,02% rispetto al 2012. Dal 2008 al 2012 l’incremento complessivo medio annuo del costo è stato del 11,73 %. 600,000 500,000 400,000 300,000 200,000 100,000 0 Series1 2008 470,000 2009 471,228 2010 480,000 2011 588,598 2012 560,629 2013 Prev. 600,000 A fronte dell’incremento complessivo nei quattro anni del 46,92% del costo del servizio la tassa pagata dai cittadini utenti, invece, è rimasta inalterata (nessun aumento) grazie all’intervento di regolarizzazione contributiva messo in atto nel 2010 e successivamente con i controlli al 100% delle superfici tassabili delle utenze non domestiche. I controlli delle utenze domestiche sono ancora in corso. I controlli finora effettuati hanno portato alla luce superfici precedentemente non dichiarate consentendo non solo di mantenere inalterata la tassa ma anche rimborsare nel 2011 una quota agli utenti che erano in regola con i pagamenti dimostrando, se c’era bisogno, che pagando tutti si paga di meno. A quanto ammonterà il tributo per le utenze domestiche ? Applicando i coefficienti prima visti per le sei categorie le tariffe sono le seguenti: N° componenti nucleo famigliare 1 2 3 4 5 6 o più Tariffa fissa (€/mq) Tariffa variabile (€) 0,42 0,49 0,54 0,58 0,62 0,65 43,24 73,51 86,49 103,78 125,40 147,03 componenti Superficie nucleo N° utenze media per TARES (€) famigliare utenza 1 540 103,30 86,63 TARSU (€) Differenz a 103,30 -16,14% 2 680 141,85 143,02 141,85 +0,82% 3 458 129,23 156,28 129,23 +20,93% 4 389 140,26 185,13 140,26 +31,99% 5 110 161,72 225,67 161,72 +39,54% 6 o più 68 242,40 304,59 242,40 +25,66% L’aumento medio complessivo è del 10,95 % ma sconta differenze notevoli. Si va infatti da riduzioni del 16,14% ad aumenti del 39,54% nonostante si siano applicati i coefficienti massimi alle utenze che hanno riduzioni e minimi alle utenze che subiscono gli aumenti più alti. A quanto ammonterà il tributo per le utenze non domestiche ? Applicando i coefficienti prima visti per le 16 categorie le tariffe hanno un incremento medio dell’ 8,46 % ma con differenze notevolissime. Si va infatti da riduzioni del 51,95 % ad incrementi del 665,47 % nonostante si siano applicati i coefficienti massimi alle attività che hanno una riduzione rispetto a quanto pagato con la TARSU e coefficienti minimi alle altre attività ad esclusione di tre categorie alle quali sono stati applicati coefficienti medi. Tariffa Tipo attività fissa (€/mq) Biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,76 Tariffa variabile TARES TARSU (€/mq) 0,87 1,63 2,64 Diff. 1,22 2,54 1,37 3,60 1,85 4,12 2,29 2,29 2,55 2,57 3,85 3,85 3,85 2,20 2,20 -38,25% -0,39% -46,69% -6,49% -51,95% +7,01% +4,09% +4,09% 1,07 1,22 2,29 2,25 +1,77% Carrozzerie, autofficina, elettrauto 1,37 1,55 negozi 1,30 1,47 Ristoranti, trattorie, pizzerie 7,21 8,18 Bar, caffè, pasticcerie 5,43 6,15 2,92 2,77 15,39 11,58 2,20 2,68 3,85 3,85 +32,7% +3,35% +299,74% +200,78% Supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 2,62 2,98 5,60 3,85 +45,45% Plurilicenze alimentari 2,3 2,6 Ortofrutta, pescherie, fioristi 9,03 10,26 4,90 19,29 2,20 2,52 +122,72% +665,47% distributori carburante 1,19 1,35 Esposizioni, autosaloni 0,64 0,73 Uffici, agenzie, studi professionali 1,68 1,92 Banche e istituti di credito 0,86 0,99 Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze 1,93 2,19 Attività industriali 1,07 1,22 Attività artigianali di produzione beni specifici 1,07 Attività artigianali (falegname, idraulico, fabbro, elettricista, parrucchiere) Quanto va aggiunto per Provincia e Stato ? Alle tariffe che ho illustrato dovrà essere sommata l’addizionale provinciale che nel 2013 è pari al 3,80%. In totale le utenze domestiche e non domestiche di Cellatica verseranno alla Provincia di Brescia poco più di 14 mila euro. Oltre all’addizionale provinciale va aggiunta la quota da versare allo Stato (prevista dall’art. 14 comma 13 del DL 6/12/2011 n° 201) pari a 0,30 euro per ogni metro quadrato di superficie soggetta al tributo. In totale le utenze domestiche e non domestiche di Cellatica verseranno allo Stato poco più di 44 mila euro. Quando si paga ? Il versamento del tributo è effettuato in quattro rate trimestrali scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre con facoltà del contribuente di effettuare il pagamento in unica soluzione entro la scadenza della prima rata. Per il solo 2013, in virtù della proroga stabilita con il D.L. 14 gennaio 2013, n. 1, il tributo è liquidato con le seguenti scadenze: “acconto”: entro il 30.09.2013 si paga l’importo pari al 50% di quanto pagato nel 2012 ai fini TARSU, oltre il tributo provinciale; “saldo/conguaglio”: entro il 30.11.2013 si paga l’importo annuo dovuto a titolo di TARES 2013 detraendo quanto pagato con la rata di acconto. Quanto si paga per le due rate ? Con la prima rata (30 settembre 2013) il 50% della TARSU pagata nel 2012 (escluse le voci exECA (10%) e contributo provinciale (5%). Sull’importo cosi’ ottenuto si applica il contributo provinciale 2013 che è pari al 3,8%. In pratica: Un contribuente che nel 2012 ha pagato in totale 100,00 euro paga con la rata di acconto 45,13 euro (cioe’ il 45,13% del totale pagato nel 2012). Con il saldo (30 novembre 2013) si paga l’importo annuo dovuto al Comune a titolo di TARES 2013 e il contributo provinciale del 3,8% al netto di quanto pagato con la prima rata. In aggiunta all’importo del saldo così calcolato per il tributo, il contribuente sarà tenuto al versamento allo Stato della maggiorazione standard pari a 0,30 euro per mq di superficie dell’immobile. In quale forma si paga l’acconto ? Per il pagamento dell’acconto il Contribuente riceverà tramite posta ordinaria un Avviso di Liquidazione contenente il MAV precompilato. Il pagamento del MAV può essere effettuato in uno dei tre seguenti modi: 1- presentando il MAV presso qualsiasi sportello bancario pagando in contanti o con utilizzo del proprio conto corrente. Non sono previste spese e la banca rilascia la ricevuta del pagamento. 2- inserendo il codice identificativo del MAV presso gli sportelli bancomat. Non sono previste spese ed è sufficiente conservare lo scontrino stampato dallo sportello bancomat come dimostrazione del pagamento. 3- attraverso i servizi di online banking della propria banca, inserendo il codice identificativo MAV. Non sono previste spese e la stampa della ricevuta dipende dal sistema e-banking utilizzato. In quale forma si paga il saldo/conguaglio ? Per il pagamento del saldo/conguasglio il Contribuente riceverà, tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, l’avviso di Liquidazione contenente un modello F24 precompilato sia per la quota da versare al Comune che per quella da versare allo Stato. Il pagamento dell’F24 si effettua presso qualsiasi sportello bancario o ufficio postale pagando in contanti o con utilizzo del proprio conto corrente. Non sono previste spese e la banca o la Posta rilasciano la ricevuta del pagamento. ECCO ALCUNI ESEMPI PER LE UTENZE DOMESTICHE e NON DOMESTICHE HAI DUBBI ??? Vuoi un esempio specifico ? CHIEDI ! BILANCIO 2013 ENTRATE PREVISTE 2013 TOTALE ENTRATE 3,500,000 2,849,058 2,778,782 2,988,495 2,000,000 2,723,343 2,500,000 3,080,089 3,000,000 1,500,000 1,000,000 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. Il totale delle entrate previste cui corrispondono pari valore di uscite, è sostanzialmente allineato a quello medio dei quattro anni precedenti. La composizione è però notevolmente diversa e sconta significative incertezze tra le quali: la disciplina dell’IMU e della TARES per le quali il Governo si è impegnato ad adottare una riforma entro il 31 agosto, la conferma della riduzione di 58.000 euro di trasferimenti nel 2012 e di una probabile pari cifra per il 2013, le segnalazioni effettuate all’Agenzia delle entrate devono trasformarsi in almeno 371.000 di accertamenti e/o pagamenti. ICI - IMU 1,000,000 900,000 300,000 2009 2010 200,000 599,573 400,000 560,000 500,000 560,000 600,000 956,000 700,000 866,354 800,000 100,000 2011 2012 2013 Pre. Nella previsione 2013 abbiamo mantenuto le stesse aliquote base applicate nel 2012 (0,4% e 0,76%) e non abbiamo introdotto l’addizionale comunale sull’IRPEF. L’incremento 2013 deriva solo dal cambio di impostazione previsto dalla legge di stabilità 2013 che ha ridisegnato l’applicazione dell’IMU disponendo che nel 2013 tutta l’IMU rimanga ai Comuni, tranne il gettito derivante dagli immobili del Gruppo catastale D (ovvero le categorie produttive). Nel 2012 l’IMU per le abitazioni diverse dall’abitazione principale rimaneva per il 50% al comune e il rimanente 50% andava allo Stato. Trasferimenti dallo Stato 1,400,000 200,000 431,000 400,000 720,136 600,000 1,266,011 800,000 1,081,061 1,000,000 1,251,208 1,200,000 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. I trasferimenti dello Stato diminuiscono di circa 290 mila euro, di cui 90.000 sono per compensare l’aumento dell’IMU. Nel 2012 erano già stati ridotti di 546 mila euro dei quali 267 mila per compensare gli incassi maggiori dell’IMU rispetto all’ICI. Totale trasferimenti dallo Stato + ICI / IMU 1,900,000 1,800,000 1,200,000 1,100,000 1,387,000 1,300,000 1,586,490 1,400,000 1,641,061 1,500,000 1,811,208 1,600,000 1,865,584 1,700,000 1,000,000 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. L’andamento delle entrate per trasferimenti dallo Stato+Ici (fino al 2011 e IMU dal 2012) registra un taglio di 279.094 euro nel 2012 e di ulteriori 199.490 euro nel 2013. Un totale di riduzioni in due anni di 478.584 euro. 250,000 Oneri di Urbanizzazione 2011 30,000 2010 35,727 50,000 145,000 100,000 137,600 150,000 216,396 200,000 2009 2012 2013 Pre. L’andamento delle entrate per oneri di urbanizzazione registra una drastica riduzione negli ultimi due anni in conseguenza della crisi economico finanziaria che ha, di fatto, bloccato gli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio privato esistente. Un totale di riduzioni in due anni di oltre 260.000 euro. Gli incassi sono pari al 18% di quelli registrati in media nel periodo precedente. Sanzioni CDS Interessi attivi - Dividendi 120,000 100,000 20,000 45,985 46,132 40,000 53,405 60,000 52,140 106,600 80,000 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. Le entrate per sanzioni e interessi attivi che nel 2012 avevano registrato un incremento del 100% (+ 53 mila euro principalmente dovuti a interessi per ritardato pagamento) si prevede ritornino al livello medio del periodo precedente. Recupero evasione Tarsu - ICI - IMU 450,000 400,000 350,000 400,100 300,000 100,000 50,000 95,967 150,000 108,949 200,000 18,617 282,850 250,000 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. Come si vede dal grafico è previsto un significativo aumento delle entrate derivanti dal recupero dell’evasione fiscale (i valori sono al netto dei compensi da corrispondere alle società incaricate di effettuare le verifiche). Tali entrate sono costituite da recupero di evasione TARSU e ICI per un totale lordo di 244.000 euro e da riconoscimento del gettito derivante dalla segnalazione alla Agenzia delle entrate e all’INPS di elementi utili per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e contributivi rispetto a quelli risultanti dalle dichiarazioni presentate da contribuenti. 350,000 Concessioni e contributi vari 300,000 152,093 100,000 181,322 150,000 148,019 200,000 235,090 328,082 250,000 50,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. Come si vede dal grafico, il 2012 è stato un anno in cui questa voce ha registrato un considerevole aumento a seguito di concessioni cimiteriali. Quest’anno l’importo è previsto è ancora sopra la media, (vendita di una cappella cimiteriale) tuttavia inferiore di circa 92 mila euro rispetto al 2012. DEBITI DEBITI RESIDUI DA RIMBORSARE € 1.80 € 0.40 € 1.17 € 0.60 € 1.26 € 0.80 € 1.29 € 1.00 € 1.36 Milioni € 1.20 € 1.62 € 1.40 € 1.71 € 1.60 € 0.20 € 0.00 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 Nei cinque anni si sono rimborsate quote di mutui, assunti da precedenti amministrazioni, per un totale di 542mila euro. Il debito residuo alla fine dell’anno sarà pari a 1,17 milioni di euro che dovrà essere rimborsato negli anni a venire. Il debito procapite che nel 2009 era pari a 349 euro, alla fine del 2013 sarà di 233 euro (riduzione del 33%). SPESE PREVISTE 2013 Spese funzionamento macchina comunale e spese per servizi al cittadino 600,000 1,290,104 1,542,954 1,631,185 1,238,055 800,000 1,325,787 1,000,000 1,627,199 1,200,000 1,238,649 1,400,000 1,968,564 1,600,000 1,038,447 1,800,000 1,866,105 2,000,000 400,000 200,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Pre. Come si vede dal grafico nei cinque anni si è operato prioritariamente per la riduzione delle spese di funzionamento dell’apparato comunale. Tali spese si sono ridotte di poco meno di 324 mila euro (- 17,31%). A seguito di ciò si è potuto incrementare la dotazione per i servizi ai cittadini di 252 mila euro (+24,27%). Vediamo ora le principali voci delle due tipologie di spese partendo dalle spese di funzionamento. PRINCIPALI SPESE DI FUNZIONAMENTO APPARATO COMUNALE 18 17.5 17.21 17 16.71 16.21 16 15 15.71 ANDAMENTO N° DIPENDENTI RAPPORTATI A TEMPO PIENO 14 2008 2009 2010 2011 2012 Il grafico evidenzia l’andamento del numero dei dipendenti comunali effettivi rapportati alle 36 ore settimanali contrattuali di lavoro al netto delle lunghe assenze. La riduzione subita è pari all’8,5%. Spese per il Personale 700,000 695,459 625,936 300,000 661,586 400,000 639,353 500,000 633,796 600,000 200,000 100,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. E’ la principale voce di spesa di funzionamento. L’andamento del costo non registra una riduzione proporzionale a quella del numero dei dipendenti in quanto le lunghe assenze e le maternità sono pagate dal comune. Spese di rimborso Mutui e Interessi 160,000 147,306 138,431 140,000 98,540 120,000 98,326 94,041 100,000 80,000 60,000 40,000 20,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. La decisione di rimborsare parte dei mutui, oltre ad aver ridotto il debito, ha permesso di ridurre le spese di 53 mila euro all’anno rispetto all’inizio del mandato. Spese Energetiche 400,000 330,700 333,200 350,000 361,752 312,145 300,000 215,547 250,000 200,000 150,000 100,000 50,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. La decisione di installare impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, oltre ad aver ridotto l’impatto ecologico, consente fino al 2031 un risparmio annuo di circa 130 mila euro. Ciò sta permettendo una riduzione delle spese pur a fronte di un incremento di oltre notevolissimo del costo dell’energia elettrica. L’aumento registrato nel 2012 è relativo al pagamento di conguagli prezzo relativi agli anni precedenti. Spese Manutenzione Ordinaria 600,000 532,255 473,188 429,690 500,000 412,628 386,900 400,000 300,000 200,000 100,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. La riduzione progressiva e continua delle spese di manutenzione non è a scapito del mantenimento del patrimonio (strade, immobili, verde) ma è stata ottenuta attraverso una selezione delle imprese soprattutto attraverso bandi di evidenza pubblica. Spese Amministratori 50,000 45,189 45,000 40,000 33,737 35,000 30,000 25,000 20,000 13,709 13,417 11,143 11,143 15,000 10,000 5,000 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. Da giugno 2009 si sono consuntivati 157 mila euro di risparmio a fronte della rinuncia alla percezione o riduzione dell’emolumento da parte dei componenti la Giunta comunale. Spese di Rappresentanza 13,205 14,000 12,000 10,000 8,000 6,000 2,363 4,000 1,354 821 0 2,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. Le spese di rappresentanza (pranzi e cene di servizio, bande musicali, rinfresco manifestazioni, ecc.) sono state pressoché azzerate durante il mandato. PRINCIPALI SPESE PER SERVIZI AI CITTADINI Servizi Sociali 306,965 350,000 280,695 300,000 270,075 236,002 250,000 200,000 167,117 150,000 100,000 50,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. La spesa per servizi sociali è una delle voci più rilevanti. La dotazione media nei 4 anni è stata di 273 mila euro con un incremento di oltre 122 mila euro all’anno (+82%) rispetto al periodo precedente. Servizio Scolastico 176,708 200,000 180,000 171,925 152,155 160,000 132,469 140,000 120,000 97,475 100,000 80,000 60,000 40,000 20,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. Le spese per il servizio scolastico sono state potenziate nei quattro anni con un incremento medio di 61 mila euro (+62,88%). Cultura e Manifestazioni Culturali 120,000 108,636 105,505 106,514 94,073 100,000 71,898 80,000 60,000 40,000 20,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. Le spese per la cultura e manifestazioni culturali hanno subito nel 2012 una riduzione dell’11,32% e una ulteriore riduzione del 24% è prevista per il 2013. Contributi ad Enti e Associazioni 90,000 78,066 80,649 74,848 69,973 80,000 69,794 70,000 60,000 50,000 40,000 30,000 20,000 10,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. I contributi per lo sviluppo di attività istituzionali delle Associazioni che hanno sede sul territorio comunale si sono mantenuti pressoché costanti nel quadriennio. La riduzione di 11 mila euro degli 2012 e 2013 è dovuta esclusivamente al cambio dell’associazione che gestiva le attività pallavolistiche. Attività Giovanili 26,993 30,000 26,264 23,500 25,000 17,597 20,000 15,580 15,000 10,000 5,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. La riduzione delle spese a partire dal 2010 è stata ottenuta garantendo il medesimo servizio ma cambiando la cooperativa che lo sviluppava. A partire dal 2011 sono in aggiunta erogati contributi ai minori di 18 anni per la partecipazione a corsi sportivi, di formazione musicale, per la partecipazione al GREST e a campi scuola. Servizio Informazione ai Cittadini 18,945 20,000 16,140 18,000 16,000 14,000 11,199 12,000 9,021 9,448 10,000 8,000 6,000 4,000 2,000 0 2009 2010 2011 2012 2013 Prev. Nonostante l’incremento del numero di pubblicazioni del Notiziario comunale la spesa è stata contenuta e dal 2012 ridotta. Nel 2013, per contenere la spesa, si è passati da una pubblicazione bimensile ad una trimestrale. INVESTIMENTI PREVISTI 2013 Investimenti Attuati 3,000,000 2,500,000 2,000,000 1,500,000 1,000,000 500,000 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Series1 203,29 777,93 2,590, 436,87 839,71 1,102, 2010 2,007, 2011 2,563, 2012 2,573, 2013 1,551, Nei tre esercizi 2010-2012 sono stati effettuati investimenti per 7,1 milioni di euro con una media di 2,3 milioni all’anno contro una media di 0,6 milioni del periodo precedente. Per realizzare tali investimenti non si è fatto ricorso ad accensioni di mutui, né si è cementificato una parte significativa del territorio che era prevista dal P.I.I. Cosa si prevede di realizzare nel 2013 ? Nel 2013 saranno realizzati i seguenti investimenti: Parcheggio di via XXV Aprile, le opere di urbanizzazione del PEEP, messa a norma dei restanti 250 punti luce illuminazione pubblica, illuminazione strada collegamento vie MontebelloGramsci, sostituzione serramenti scuola materna e ristrutturazione servizi igienici, video sorveglianza isole ecologiche stradali - cimitero e area scuola materna/nido, rifacimento del campo di inumazione “C” nel cimitero, sistemazioni marciapiede Viale Risorgimento. A questi investimenti, se entreremo in graduatoria del bando nazionale impianti sportivi, potranno aggiungersi la riqualificazione del centro tennis, la copertura di parte della tribuna del campo di calcio, la riqualificazione dell’area manifestazioni, il rifacimento del manto sintetico del campo di calcio a 5 giocatori. DOMANDE ??? CHIARIMENTI ??? 70% 2012 68% 66% PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA 64% 61.11% 62% 59.26% 60% 58% 55.87% 56% 55.09% 53.59% 55.53% 54% 50.61% 52% 50% 49.82% 47.59% 48% 45.83% 47.62% 44.54% 46% 45.59% 44% 44.61% 42% 39.28% 40% 37.68% 37.39% 38% 36.13% 36% 32% 30.92% 29.85% 32.09% 30% 28% 31.29% 26.39% 28.52% 26% 24% 22% 20% 37.27% 36.29% 32.88% 34% 26.72% 25.55% 24.67% 24.35% 2007 20.78% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 18% 4,500 4,000 Totale rifiuti 3,500 2,500 raccolta indifferenziata 2,000 TONNELLATE ANNUE 3,000 1,500 1,000 raccolta differenziata 500 2009 2010 2011 2012 0 pre 2013