ASSEMBLEA
PUBBLICA
19 luglio 2013
TARES e
BILANCIO 2013
TA.R.E.S
Cos’è la TARES ?
La TARES ("Tassa Rifiuti E Servizi”) è un tributo in tema di
gestione dei rifiuti introdotta dal Decreto Legge 6 dicembre
2011 n. 206 (decreto salva Italia) e convertita con Legge 22
dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di Igiene
ambientale (TIA) e della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani (TARSU).
Il nuovo tributo è in vigore dal 1° gennaio 2013 e consiste in
un'imposta calcolata sulla base di parametri quali: la
superficie dell'immobile, il numero dei residenti, l’attività
svolta ed ha come obiettivo la copertura economica per
intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del
comune.
Come è suddiviso il tributo ?
Con la TARES tutti i Comuni devono applicare la
suddivisione in classi prevista dal DPR 158/99 n. 158
(decreto Ronchi). Tale suddivisione era in uso nei comuni
nei comuni che negli anni precedenti erano passati da
TARSU a TIA (Tariffa di igiene ambientale).
Pertanto, le utenze dei comuni che utilizzavano la TIA
non subiscono ora grosse differenze (le differenze sono
subentrate al momento del passaggio da TARSU a TIA)
mentre per quelli con TARSU le differenze sono ora
notevoli.
Quante sono le classi di Utenze Domestiche ?
Le utenze domestiche sono suddivise in 6 categorie sulla
base del numero dei componenti il nucleo famigliare, o dei
nuclei famigliari che hanno la residenza nella stessa unità
immobiliare, come risulta dall’anagrafe Comunale.
Le utenze domestiche detenute a qualsiasi titolo da
persone che non hanno ivi la residenza sono assimilate ad
un nucleo famigliare di due persone.
Quante sono le classi di Utenze Non Domestiche ?
Il decreto Ronchi classifica le utenze non domestiche, per
i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, in 21
categorie. L’attribuzione dell’utenza ad una categoria è
effettuato sulla base del codice ISTAT dell’attività o da
quanto risulti dall’iscrizione alla C.C.I.A.A.. Nel caso di
svolgimento nella stessa utenza di più attività tra loro
scindibili la superficie assoggettabile è frazionata tra le
varie categorie in base alla destinazione prevalente.
Per cosa è dovuto il tributo ?
Il tributo è dovuto per il possesso, l’occupazione o la
detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte che
insistono interamente o prevalentemente sul territorio del
Comune, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre
rifiuti urbani.
Un locale o un’area si intende occupato o detenuto quando è
attivo almeno uno dei servizi di erogazione (acqua, gas,
energia elettrica) e/o vi è presenza di mobilio o macchinari.
Come si calcolano le superfici degli immobili residenziali ?
La legge prescrive che la superficie delle unità immobiliari
residenziali (iscritte o iscrivibile nel catasto edilizio urbano
nelle categorie A, B e C ) da utilizzare per il calcolo della
tariffa è pari all’80% della superficie catastale.
Per il calcolo della TARSU si utilizzava la superficie
calpestabile.
Poiché attualmente non sono disponibili tutte le superfici
catastali la legge prevede che per l’anno 2013, ai fini del
calcolo del tributo, si possano considerare le superfici
calpestabili già dichiarate o accertate ai fini della TARSU.
Come si calcolano le superfici degli immobili non
residenziali ?
La legge prescrive che la superficie delle unità
immobiliari non residenziali (iscritte o iscrivibile nel
catasto edilizio urbano nelle categorie D ed E) da
utilizzare per il calcolo della tariffa è la superficie
calpestabile.
Chi deve pagare il tributo?
Il tributo è dovuto dalla persona fisica o giuridica che a
qualsiasi titolo occupa o detiene i locali e le aree, con vincolo
di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra
coloro che ne fanno uso comune.
a) Per le utenze domestiche è tenuto al pagamento
l’intestatario della scheda di famiglia anagrafica e in
solido con lui i componenti del nucleo famigliare;
b) per le utenze non domestiche è tenuto al pagamento il
titolare dell’attività o il legale rappresentante della
società o il presidente degli Enti ed Associazioni prive di
personalità giuridica in solido con i soci.
Come è calcolata la tariffa ?
La tariffa è commisurata alle quantità di rifiuti prodotti
per unità di superficie, in relazione agli usi e alla
tipologia di attività svolte, sulla base dei coefficienti
minimi /massimi riportati nel regolamento del D.P.R. 27
aprile 1999, n. 158 (decreto Ronchi) La tariffa è
suddivisa nelle parti fissa e variabile deve garantire
l’integrale copertura dei costi risultanti dal piano
finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
copertura
prevista
copertura
effettiva
2008
2009
2010
2011
2012
2013
98,69 %
99,15 %
99,88 %
90,91 %
97,64 %
100,00 %
98,53 %
90,29 %
99,20 %
97,22 %
97,84 %
100,00 %
La percentuale del grado di copertura effettivo 2013, che
sarà calcolato alla fine dell’anno, se diverso da 100,00%
dovrà essere così trattato:
• se inferiore a 100 si dovrà richiedere agli utenti il
versamento della percentuale mancante da pagare con le
rate TARES 2014;
• se superiore a 100 si dovrà rimborsare agli utenti la
percentuale eccedente con le rate TARES 2014.
Quali sono i coefficienti delle utenze domestiche ?
per le utenze domestiche è definito un coefficiente per la
quota fissa e uno per la quota variabile per ognuna delle sei
categorie.
a) Coefficiente quota fissa: Il decreto fissa un
coefficiente univoco per ognuna delle sei categorie (non
c’è minimo e massimo tra cui poter scegliere) con cui
moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare;
b) Coefficiente quota variabile: il decreto definisce un
valore minimo e uno massimo per ognuna delle sei
categorie. Tale coefficiente non va moltiplicato per la
superficie dell’unità immobiliare.
Quali coefficienti sono stati adottati per le utenze
domestiche ?
N° componenti
nucleo famigliare
1
Coefficiente quota fissa
Previsto
dalla legge
0,84
adottato
0,84
Coefficiente quota variabile
Minimo
legge
0,6
Massimo
legge
1,0
adottato
1,0
2
0,98
0,98
1,4
1,8
1,7
3
1,08
1,08
1,8
2,3
2,0
4
1,16
1,16
2,2
3,0
2,4
5
1,24
1,24
2,9
3,6
2,9
6 o più
1,30
1,30
3,4
4,1
3,4
Quali sono i coefficienti delle utenze non domestiche ?
per le utenze non domestiche è stato definito un
coefficiente per la quota fissa e uno per la quota variabile
per ognuna delle categorie.
a) Coefficiente quota fissa: Il decreto definisce un
coefficiente minimo e uno massimo per ogni categoria
con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare
b) Coefficiente quota variabile: il decreto definisce un
coefficiente minimo e uno massimo per ogni categoria
con cui moltiplicare la superficie dell’unità immobiliare.
Tipo attività
Coeff. quota fissa
Coeff. quota variabile
Minimo
Massimo
adottato
Minimo
Massimo
adottato
Biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto
0,32
0,51
0,51
2,60
4,20
4,20
distributori carburante
0,67
0,80
0,80
5,51
6,55
6,55
Esposizioni, autosaloni
0,30
0,43
0,43
2,50
3,55
3,55
Uffici, agenzie, studi professionali
1,00
1,13
1,13
8,21
9,30
9,30
Banche e istituti di credito
0,55
0,58
0,58
4,50
4,78
4,78
Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze
1,07
1,52
1,295
8,80
12,45 10,625
Attività industriali
0,43
0,91
0,72
3,50
7,50
5,90
Attività artigianali di produzione beni specifici
0,55
1,09
0,72
4,50
8,92
5,90
Attività artigianali (falegname,idraulico,fabbro,
0,72
elettricista, parrucchiere)
1,04
0,72
5,90
8,50
5,90
Carrozzerie, autofficina, elettrauto
0,92
1,16
0,92
7,55
9,48
7,55
negozi
0,87
1,11
0,87
7,11
9,12
7,11
Ristoranti, trattorie, pizzerie
4,84
7,42
4,84
39,67 60,88 39,67
Bar, caffè, pasticcerie
3,64
6,28
3,64
29,82
51,47
29,82
Supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e
1,76
formaggi, generi alimentari
2,38
1,76
14,43
19,55
14,43
21,41
12,59
Plurilicenze alimentari
1,54
2,61
1,54
12,59
Ortofrutta, pescherie, fioristi
6,06
10,44
6,06
49,72 85,60 49,72
Quali sono i costi del servizio ?
Il prospetto economico-finanziario riassuntivo del piano
finanziario preventivo per l’anno 2013 elaborato dal
competente ufficio, determina il costo complessivo di
gestione del servizio in 706.440,00 euro. Tale costo che
negli anni passati, come abbiamo visto prima, non è stato
completamente messo a carico dell’utenza dovrà, nel rispetto
della legge 214/2011, essere integralmente coperto
dall’utenza.
Il grafico mostra l’andamento negli anni del solo costo del
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che nel 2013 si
prevede si incrementi del 7,02% rispetto al 2012. Dal 2008
al 2012 l’incremento complessivo medio annuo del costo è
stato del 11,73 %.
600,000
500,000
400,000
300,000
200,000
100,000
0
Series1
2008
470,000
2009
471,228
2010
480,000
2011
588,598
2012
560,629
2013 Prev.
600,000
A fronte dell’incremento complessivo nei quattro anni del
46,92% del costo del servizio la tassa pagata dai cittadini
utenti, invece, è rimasta inalterata (nessun aumento) grazie
all’intervento di regolarizzazione contributiva messo in atto
nel 2010 e successivamente con i controlli al 100% delle
superfici tassabili delle utenze non domestiche.
I controlli delle utenze domestiche sono ancora in corso.
I controlli finora effettuati hanno portato alla luce superfici
precedentemente non dichiarate consentendo non solo di
mantenere inalterata la tassa ma anche rimborsare nel 2011
una quota agli utenti che erano in regola con i pagamenti
dimostrando, se c’era bisogno, che pagando tutti si paga di
meno.
A quanto ammonterà il tributo per le utenze domestiche ?
Applicando i coefficienti prima visti per le sei categorie le
tariffe sono le seguenti:
N° componenti nucleo
famigliare
1
2
3
4
5
6 o più
Tariffa fissa (€/mq)
Tariffa variabile (€)
0,42
0,49
0,54
0,58
0,62
0,65
43,24
73,51
86,49
103,78
125,40
147,03
componenti
Superficie
nucleo
N° utenze media per TARES (€)
famigliare
utenza
1
540
103,30
86,63
TARSU
(€)
Differenz
a
103,30
-16,14%
2
680
141,85
143,02
141,85
+0,82%
3
458
129,23
156,28
129,23
+20,93%
4
389
140,26
185,13
140,26
+31,99%
5
110
161,72
225,67
161,72
+39,54%
6 o più
68
242,40
304,59
242,40
+25,66%
L’aumento medio complessivo è del 10,95 % ma sconta
differenze notevoli. Si va infatti da riduzioni del 16,14%
ad aumenti del 39,54% nonostante si siano applicati i
coefficienti massimi alle utenze che hanno riduzioni e minimi
alle utenze che subiscono gli aumenti più alti.
A quanto ammonterà il tributo per le utenze non
domestiche ?
Applicando i coefficienti prima visti per le 16 categorie le
tariffe hanno un incremento medio dell’ 8,46 % ma con
differenze notevolissime.
Si va infatti da riduzioni del 51,95 % ad incrementi del
665,47 % nonostante si siano applicati i coefficienti massimi
alle attività che hanno una riduzione rispetto a quanto pagato
con la TARSU e coefficienti minimi alle altre attività ad
esclusione di tre categorie alle quali sono stati applicati
coefficienti medi.
Tariffa
Tipo attività
fissa
(€/mq)
Biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto
0,76
Tariffa
variabile TARES TARSU
(€/mq)
0,87
1,63
2,64
Diff.
1,22
2,54
1,37
3,60
1,85
4,12
2,29
2,29
2,55
2,57
3,85
3,85
3,85
2,20
2,20
-38,25%
-0,39%
-46,69%
-6,49%
-51,95%
+7,01%
+4,09%
+4,09%
1,07
1,22
2,29
2,25
+1,77%
Carrozzerie, autofficina, elettrauto
1,37
1,55
negozi
1,30
1,47
Ristoranti, trattorie, pizzerie
7,21
8,18
Bar, caffè, pasticcerie
5,43
6,15
2,92
2,77
15,39
11,58
2,20
2,68
3,85
3,85
+32,7%
+3,35%
+299,74%
+200,78%
Supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e
formaggi, generi alimentari
2,62
2,98
5,60
3,85
+45,45%
Plurilicenze alimentari
2,3
2,6
Ortofrutta, pescherie, fioristi
9,03
10,26
4,90
19,29
2,20
2,52
+122,72%
+665,47%
distributori carburante
1,19
1,35
Esposizioni, autosaloni
0,64
0,73
Uffici, agenzie, studi professionali
1,68
1,92
Banche e istituti di credito
0,86
0,99
Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze
1,93
2,19
Attività industriali
1,07
1,22
Attività artigianali di produzione beni specifici
1,07
Attività artigianali (falegname, idraulico, fabbro,
elettricista, parrucchiere)
Quanto va aggiunto per Provincia e Stato ?
Alle tariffe che ho illustrato dovrà essere sommata
l’addizionale provinciale che nel 2013 è pari al 3,80%. In
totale le utenze domestiche e non domestiche di Cellatica
verseranno alla Provincia di Brescia poco più di 14 mila
euro.
Oltre all’addizionale provinciale va aggiunta la quota da
versare allo Stato (prevista dall’art. 14 comma 13 del DL
6/12/2011 n° 201) pari a 0,30 euro per ogni metro
quadrato di superficie soggetta al tributo.
In totale le utenze domestiche e non domestiche di Cellatica
verseranno allo Stato poco più di 44 mila euro.
Quando si paga ?
Il versamento del tributo è effettuato in quattro rate
trimestrali scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e
ottobre con facoltà del contribuente di effettuare il
pagamento in unica soluzione entro la scadenza della prima
rata.
Per il solo 2013, in virtù della proroga stabilita con il D.L. 14
gennaio 2013, n. 1, il tributo è liquidato con le seguenti
scadenze:
 “acconto”: entro il 30.09.2013 si paga l’importo pari al
50% di quanto pagato nel 2012 ai fini TARSU, oltre il
tributo provinciale;
 “saldo/conguaglio”: entro il 30.11.2013 si paga l’importo
annuo dovuto a titolo di TARES 2013 detraendo quanto
pagato con la rata di acconto.
Quanto si paga per le due rate ?
Con la prima rata (30 settembre 2013) il 50% della TARSU
pagata nel 2012 (escluse le voci exECA (10%) e contributo
provinciale (5%). Sull’importo cosi’ ottenuto si applica il
contributo provinciale 2013 che è pari al 3,8%.
In pratica: Un contribuente che nel 2012 ha pagato in
totale
100,00 euro paga con la rata di acconto 45,13
euro (cioe’ il 45,13% del totale pagato nel 2012).
Con il saldo (30 novembre 2013) si paga l’importo annuo
dovuto al Comune a titolo di TARES 2013 e il contributo
provinciale del 3,8% al netto di quanto pagato con la prima
rata.
In aggiunta all’importo del saldo così calcolato per il tributo,
il contribuente sarà tenuto al versamento allo Stato della
maggiorazione standard pari a 0,30 euro per mq di
superficie dell’immobile.
In quale forma si paga l’acconto ?
Per il pagamento dell’acconto il Contribuente riceverà tramite posta
ordinaria un Avviso di Liquidazione contenente il MAV precompilato. Il
pagamento del MAV può essere effettuato in uno dei tre seguenti
modi:
1- presentando il MAV presso qualsiasi sportello bancario pagando in
contanti o con utilizzo del proprio conto corrente. Non sono
previste spese e la banca rilascia la ricevuta del pagamento.
2- inserendo il codice identificativo del MAV presso gli sportelli
bancomat. Non sono previste spese ed è sufficiente conservare lo
scontrino stampato dallo sportello bancomat come dimostrazione
del pagamento.
3- attraverso i servizi di online banking della propria banca,
inserendo il codice identificativo MAV. Non sono previste spese e
la stampa della ricevuta dipende dal sistema e-banking utilizzato.
In quale forma si paga il saldo/conguaglio ?
Per il pagamento del saldo/conguasglio il Contribuente
riceverà, tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno,
l’avviso di Liquidazione contenente un modello F24
precompilato sia per la quota da versare al Comune che per
quella da versare allo Stato.
Il pagamento dell’F24 si effettua presso qualsiasi sportello
bancario o ufficio postale pagando in contanti o con utilizzo
del proprio conto corrente. Non sono previste spese e la
banca o la Posta rilasciano la ricevuta del pagamento.
ECCO ALCUNI ESEMPI
PER LE UTENZE
DOMESTICHE e NON
DOMESTICHE
HAI DUBBI ???
Vuoi un esempio specifico ?
CHIEDI !
BILANCIO 2013
ENTRATE
PREVISTE
2013
TOTALE ENTRATE
3,500,000
2,849,058
2,778,782
2,988,495
2,000,000
2,723,343
2,500,000
3,080,089
3,000,000
1,500,000
1,000,000
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
Il totale delle entrate previste cui corrispondono pari valore di uscite, è
sostanzialmente allineato a quello medio dei quattro anni precedenti. La
composizione è però notevolmente diversa e sconta significative incertezze tra le
quali: la disciplina dell’IMU e della TARES per le quali il Governo si è impegnato ad
adottare una riforma entro il 31 agosto, la conferma della riduzione di 58.000 euro
di trasferimenti nel 2012 e di una probabile pari cifra per il 2013, le segnalazioni
effettuate all’Agenzia delle entrate devono trasformarsi in almeno 371.000 di
accertamenti e/o pagamenti.
ICI - IMU
1,000,000
900,000
300,000
2009
2010
200,000
599,573
400,000
560,000
500,000
560,000
600,000
956,000
700,000
866,354
800,000
100,000
2011
2012
2013 Pre.
Nella previsione 2013 abbiamo mantenuto le stesse aliquote base
applicate nel 2012 (0,4% e 0,76%) e non abbiamo introdotto
l’addizionale comunale sull’IRPEF. L’incremento 2013 deriva solo dal
cambio di impostazione previsto dalla legge di stabilità 2013 che ha
ridisegnato l’applicazione dell’IMU disponendo che nel 2013 tutta l’IMU
rimanga ai Comuni, tranne il gettito derivante dagli immobili del Gruppo
catastale D (ovvero le categorie produttive). Nel 2012 l’IMU per le
abitazioni diverse dall’abitazione principale rimaneva per il 50% al
comune e il rimanente 50% andava allo Stato.
Trasferimenti dallo Stato
1,400,000
200,000
431,000
400,000
720,136
600,000
1,266,011
800,000
1,081,061
1,000,000
1,251,208
1,200,000
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
I trasferimenti dello Stato diminuiscono di circa 290 mila
euro, di cui 90.000 sono per compensare l’aumento dell’IMU.
Nel 2012 erano già stati ridotti di 546 mila euro dei quali
267 mila per compensare gli incassi maggiori dell’IMU
rispetto all’ICI.
Totale trasferimenti dallo Stato + ICI / IMU
1,900,000
1,800,000
1,200,000
1,100,000
1,387,000
1,300,000
1,586,490
1,400,000
1,641,061
1,500,000
1,811,208
1,600,000
1,865,584
1,700,000
1,000,000
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
L’andamento delle entrate per trasferimenti dallo Stato+Ici (fino
al 2011 e IMU dal 2012) registra un taglio di 279.094 euro nel
2012 e di ulteriori 199.490 euro nel 2013. Un totale di
riduzioni in due anni di 478.584 euro.
250,000
Oneri di Urbanizzazione
2011
30,000
2010
35,727
50,000
145,000
100,000
137,600
150,000
216,396
200,000
2009
2012
2013 Pre.
L’andamento delle entrate per oneri di urbanizzazione registra una
drastica riduzione negli ultimi due anni in conseguenza della crisi
economico finanziaria che ha, di fatto, bloccato gli interventi di
ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio privato esistente. Un
totale di riduzioni in due anni di oltre 260.000 euro.
Gli incassi sono pari al 18% di quelli registrati in media nel periodo
precedente.
Sanzioni CDS
Interessi attivi - Dividendi
120,000
100,000
20,000
45,985
46,132
40,000
53,405
60,000
52,140
106,600
80,000
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
Le entrate per sanzioni e interessi attivi che nel 2012 avevano registrato
un incremento del 100% (+ 53 mila euro principalmente dovuti a interessi
per ritardato pagamento) si prevede ritornino al livello medio del periodo
precedente.
Recupero evasione
Tarsu - ICI - IMU
450,000
400,000
350,000
400,100
300,000
100,000
50,000
95,967
150,000
108,949
200,000
18,617
282,850
250,000
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
Come si vede dal grafico è previsto un significativo aumento delle
entrate derivanti dal recupero dell’evasione fiscale (i valori sono al netto
dei compensi da corrispondere alle società incaricate di effettuare le
verifiche). Tali entrate sono costituite da recupero di evasione TARSU e
ICI per un totale lordo di 244.000 euro e da riconoscimento del gettito
derivante dalla segnalazione alla Agenzia delle entrate e all’INPS di
elementi utili per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e
contributivi rispetto a quelli risultanti dalle dichiarazioni presentate da
contribuenti.
350,000
Concessioni e contributi vari
300,000
152,093
100,000
181,322
150,000
148,019
200,000
235,090
328,082
250,000
50,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
Come si vede dal grafico, il 2012 è stato un anno in cui questa voce ha
registrato un considerevole aumento a seguito di concessioni
cimiteriali. Quest’anno l’importo è previsto è ancora sopra la media,
(vendita di una cappella cimiteriale) tuttavia inferiore di circa 92 mila
euro rispetto al 2012.
DEBITI
DEBITI RESIDUI DA RIMBORSARE
€ 1.80
€ 0.40
€ 1.17
€ 0.60
€ 1.26
€ 0.80
€ 1.29
€ 1.00
€ 1.36
Milioni
€ 1.20
€ 1.62
€ 1.40
€ 1.71
€ 1.60
€ 0.20
€ 0.00
31/12/2008
31/12/2009
31/12/2010
31/12/2011
31/12/2012
31/12/2013
Nei cinque anni si sono rimborsate quote di mutui, assunti da
precedenti amministrazioni, per un totale di 542mila euro. Il
debito residuo alla fine dell’anno sarà pari a 1,17 milioni di euro
che dovrà essere rimborsato negli anni a venire. Il debito
procapite che nel 2009 era pari a 349 euro, alla fine del 2013
sarà di 233 euro (riduzione del 33%).
SPESE PREVISTE
2013
Spese funzionamento macchina comunale e spese per servizi al
cittadino
600,000
1,290,104
1,542,954
1,631,185
1,238,055
800,000
1,325,787
1,000,000
1,627,199
1,200,000
1,238,649
1,400,000
1,968,564
1,600,000
1,038,447
1,800,000
1,866,105
2,000,000
400,000
200,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Pre.
Come si vede dal grafico nei cinque anni si è operato
prioritariamente per la riduzione delle spese di funzionamento
dell’apparato comunale. Tali spese si sono ridotte di poco meno di
324 mila euro (- 17,31%). A seguito di ciò si è potuto incrementare
la dotazione per i servizi ai cittadini di 252 mila euro
(+24,27%). Vediamo ora le principali voci delle due tipologie di spese
partendo dalle spese di funzionamento.
PRINCIPALI SPESE
DI
FUNZIONAMENTO
APPARATO
COMUNALE
18
17.5
17.21
17
16.71
16.21
16
15
15.71
ANDAMENTO N° DIPENDENTI RAPPORTATI A TEMPO PIENO
14
2008
2009
2010
2011
2012
Il grafico evidenzia l’andamento del numero dei dipendenti comunali
effettivi rapportati alle 36 ore settimanali contrattuali di lavoro al netto
delle lunghe assenze. La riduzione subita è pari all’8,5%.
Spese per il Personale
700,000
695,459
625,936
300,000
661,586
400,000
639,353
500,000
633,796
600,000
200,000
100,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
E’ la principale voce di spesa di funzionamento. L’andamento
del costo non registra una riduzione proporzionale a quella del
numero dei dipendenti in quanto le lunghe assenze e le
maternità sono pagate dal comune.
Spese di rimborso Mutui e Interessi
160,000
147,306
138,431
140,000
98,540
120,000
98,326
94,041
100,000
80,000
60,000
40,000
20,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
La decisione di rimborsare parte dei mutui, oltre ad aver
ridotto il debito, ha permesso di ridurre le spese di 53 mila
euro all’anno rispetto all’inizio del mandato.
Spese Energetiche
400,000
330,700
333,200
350,000
361,752
312,145
300,000
215,547
250,000
200,000
150,000
100,000
50,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
La decisione di installare impianti fotovoltaici per la produzione di
energia elettrica, oltre ad aver ridotto l’impatto ecologico,
consente fino al 2031 un risparmio annuo di circa 130 mila euro. Ciò
sta permettendo una riduzione delle spese pur a fronte di un
incremento di oltre notevolissimo del costo dell’energia elettrica.
L’aumento registrato nel 2012 è relativo al pagamento di conguagli
prezzo relativi agli anni precedenti.
Spese Manutenzione Ordinaria
600,000
532,255
473,188
429,690
500,000
412,628
386,900
400,000
300,000
200,000
100,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
La riduzione progressiva e continua delle spese di
manutenzione non è a scapito del mantenimento del
patrimonio (strade, immobili, verde) ma è stata ottenuta
attraverso una selezione delle imprese soprattutto
attraverso bandi di evidenza pubblica.
Spese Amministratori
50,000
45,189
45,000
40,000
33,737
35,000
30,000
25,000
20,000
13,709
13,417
11,143
11,143
15,000
10,000
5,000
0
2008
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
Da giugno 2009 si sono consuntivati 157 mila euro di
risparmio a fronte della rinuncia alla percezione o riduzione
dell’emolumento da parte dei componenti la Giunta comunale.
Spese di Rappresentanza
13,205
14,000
12,000
10,000
8,000
6,000
2,363
4,000
1,354
821
0
2,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
Le spese di rappresentanza (pranzi e cene di servizio, bande
musicali, rinfresco manifestazioni, ecc.) sono state pressoché
azzerate durante il mandato.
PRINCIPALI SPESE
PER SERVIZI AI
CITTADINI
Servizi Sociali
306,965
350,000
280,695
300,000
270,075
236,002
250,000
200,000
167,117
150,000
100,000
50,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
La spesa per servizi sociali è una delle voci più rilevanti. La
dotazione media nei 4 anni è stata di 273 mila euro con un
incremento di oltre 122 mila euro all’anno (+82%) rispetto al
periodo precedente.
Servizio Scolastico
176,708
200,000
180,000
171,925
152,155
160,000
132,469
140,000
120,000
97,475
100,000
80,000
60,000
40,000
20,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
Le spese per il servizio scolastico sono state potenziate nei
quattro anni con un incremento medio di 61 mila euro
(+62,88%).
Cultura e Manifestazioni Culturali
120,000
108,636
105,505
106,514
94,073
100,000
71,898
80,000
60,000
40,000
20,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
Le spese per la cultura e manifestazioni culturali hanno subito
nel 2012 una riduzione dell’11,32% e una ulteriore riduzione
del 24% è prevista per il 2013.
Contributi ad Enti e Associazioni
90,000
78,066
80,649
74,848
69,973
80,000
69,794
70,000
60,000
50,000
40,000
30,000
20,000
10,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
I contributi per lo sviluppo di attività istituzionali delle
Associazioni che hanno sede sul territorio comunale si sono
mantenuti pressoché costanti nel quadriennio. La riduzione di
11 mila euro degli 2012 e 2013 è dovuta esclusivamente al
cambio
dell’associazione
che
gestiva
le
attività
pallavolistiche.
Attività Giovanili
26,993
30,000
26,264
23,500
25,000
17,597
20,000
15,580
15,000
10,000
5,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
La riduzione delle spese a partire dal 2010 è stata ottenuta
garantendo il medesimo servizio ma cambiando la cooperativa
che lo sviluppava.
A partire dal 2011 sono in aggiunta erogati contributi ai
minori di 18 anni per la partecipazione a corsi sportivi, di
formazione musicale, per la partecipazione al GREST e a
campi scuola.
Servizio Informazione ai Cittadini
18,945
20,000
16,140
18,000
16,000
14,000
11,199
12,000
9,021
9,448
10,000
8,000
6,000
4,000
2,000
0
2009
2010
2011
2012
2013 Prev.
Nonostante l’incremento del numero di pubblicazioni del Notiziario
comunale la spesa è stata contenuta e dal 2012 ridotta. Nel 2013, per
contenere la spesa, si è passati da una pubblicazione bimensile ad una
trimestrale.
INVESTIMENTI
PREVISTI
2013
Investimenti Attuati
3,000,000
2,500,000
2,000,000
1,500,000
1,000,000
500,000
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Series1 203,29 777,93 2,590, 436,87 839,71 1,102,
2010
2,007,
2011
2,563,
2012
2,573,
2013
1,551,
Nei tre esercizi 2010-2012 sono stati effettuati
investimenti per 7,1 milioni di euro con una media di 2,3
milioni all’anno contro una media di 0,6 milioni del periodo
precedente. Per realizzare tali investimenti non si è fatto
ricorso ad accensioni di mutui, né si è cementificato una
parte significativa del territorio che era prevista dal P.I.I.
Cosa si prevede di realizzare nel 2013 ?
Nel 2013 saranno realizzati i seguenti investimenti:
Parcheggio di via XXV Aprile, le opere di urbanizzazione del
PEEP, messa a norma dei restanti 250 punti luce illuminazione
pubblica, illuminazione strada collegamento vie MontebelloGramsci, sostituzione serramenti scuola materna e
ristrutturazione servizi igienici, video sorveglianza isole
ecologiche stradali - cimitero e area scuola materna/nido,
rifacimento del campo di inumazione “C” nel cimitero,
sistemazioni marciapiede Viale Risorgimento.
A questi investimenti, se entreremo in graduatoria del bando
nazionale impianti sportivi, potranno aggiungersi la
riqualificazione del centro tennis, la copertura di parte della
tribuna del campo di calcio, la riqualificazione dell’area
manifestazioni, il rifacimento del manto sintetico del campo di
calcio a 5 giocatori.
DOMANDE ???
CHIARIMENTI ???
70%
2012
68%
66%
PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA
64%
61.11%
62%
59.26%
60%
58%
55.87%
56%
55.09%
53.59%
55.53%
54%
50.61%
52%
50%
49.82%
47.59%
48%
45.83%
47.62%
44.54%
46%
45.59%
44%
44.61%
42%
39.28%
40%
37.68%
37.39%
38%
36.13%
36%
32%
30.92%
29.85%
32.09%
30%
28%
31.29%
26.39%
28.52%
26%
24%
22%
20%
37.27%
36.29%
32.88%
34%
26.72%
25.55%
24.67%
24.35%
2007
20.78%
2008
2009
2010
2011
2012
2013
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
18%
4,500
4,000
Totale rifiuti
3,500
2,500
raccolta indifferenziata
2,000
TONNELLATE
ANNUE
3,000
1,500
1,000
raccolta differenziata
500
2009
2010
2011
2012
0
pre 2013
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Presentazione Tares e Bilancio 2013