Commento musicale
Debussy: «Images I»
al pianoforte
Arturo Benedetti Michelangeli
La Chiesa ha fatto una opzione per i poveri
intesa come una «forma speciale di
primazia nell’esercizio della carità cristiana,
della quale dà testimonianza
tutta la tradizione della Chiesa».
[Evangelii Gaudium,198]
Siamo poveri religiosi, dimenticati e poco considerati
dal mondo: solo i poveri ci cercheranno perché essi,
disposti a ricevere le nostre istruzioni,
possono offrirci solo il loro cuore.
[M 86, Natale]
Voi siete obbligati a istruire i figli dei poveri.
[M 80, S. Nicola]
Gesù ha chiamato anche voi a compiere il suo
ministero insegnando il Vangelo ai poveri; [M 86, Natale]
A voi tocca spesso riconoscere Gesù sotto i poveri stracci dei bambini che
vengono alla nostra scuola.
[M 96, Epifania]
Regola del 1705
I Fratelli terranno da per tutto le scuole
gratuitamente, e questo è essenziale al loro Istituto.
Regola del 1968
San Giovanni Battista de La Salle ha fondato l’Istituto
dei Fratelli delle Scuole Cristiane per formare
insegnanti-apostoli interamente dediti all’istruzione
e all’educazione cristiana dei figli dei lavoratori e dei
poveri.
Regola del 1987
Il fine di questo Istituto è di procurare un’educazione umana e cristiana ai
giovani, specialmente poveri, secondo il ministero affidatogli dalla Chiesa.
La 5ª Commissione del Capitolo Generale del 1946 ha raccomandato:
a) In ogni Distretto la maggioranza dei Fratelli sia destinata a questo
insegnamento [dei poveri].
b) Nei prossimi dieci anni [1946-1956] non sia aperta nessuna nuova scuola,
salvo autorizzazione speciale del Regime, che non sia in favore dei ceti
popolari, scuole che si avvicinino, per quanto possibile,
alla gratuità proposta dalla Regola e dalla Bolla.
Il 44° Capitolo Generale del 2007 ha proposto:
Promuovere la delocalizzazione di alcune comunità perché siano più vicine
alle persone che hanno un modesto tenore di vita e vivano come loro.
(1.3.3 pag. 31)
Le comunità e le opere lasalliane, in particolare quelle dei paesi a forte
flusso migratorio, elaborino programmi e risposte di tipo educativo in
favore delle persone coinvolte.
(6.3.2 pag. 35)
• Dare maggiore visibilità e riconoscibilità
alla nostra opera educativa e all’azione
a favore dei più svantaggiati.
• Potenziare in ogni Istituzione l’impegno educativo-pastorale
a favore dei poveri,
con azioni concrete collegate ad attività apostoliche già
esistenti, come loro emanazione e/o con nuove iniziative,
anche in rete.
• L’attenzione agli svantaggiati
è una caratteristica delle nostre Istituzioni lasalliane
e si manifesta nella creazione di opere completamente gratuite,
nell’accoglienza fraterna e nel sostegno a chi è in difficoltà.
• Le Istituzioni lasalliane realizzano progetti
per l’educazione alla giustizia, alla pace e alla solidarietà.
In Italia, il VOLONTARIATO, in unità con le Istituzioni lasalliane,
ha svolto il compito di attuare iniziative a favore dei più poveri.
Nel volontariato, abitualmente avviato dai Fratelli,
oggi operano quasi esclusivamente Laici
con la collaborazione dei Fratelli:
è l’espressione più evidente dalla positiva collaborazione
tra Fratelli e Laici lasalliani.
Fratelli e Lasalliani,
ci sentiamo interpellati dalla convinzione
che il servizio educativo dei poveri
è parte integrante della nostra identità,
della nostra vocazione
e della missione educativa lasalliana.
L’impegno nel trasformare
le opere educative in strumenti
per il servizio educativo dei poveri,
per la difesa dei diritti dell’infanzia,
per l’educazione alla giustizia nella società,
ci riguarda da vicino. [44° Capitolo Generale, pag.31]
ne sei convinto?
in che modo?
riguarda anche te?
[email protected]
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2 Fratelli e Laici INSIEME per il servizio educativo dei poveri