Come è fatto internamente
un computer?
Come è fatto internamente un computer?
Come è fatto internamente un computer?
Come è fatto internamente un computer?

Bios

Attacchi per schede di tipo ISO

Attacchi per schede di tipo PCI

Porte di I/O

Presa di alimentazione

Attacco per il microprocessore

Attacchi per la RAM

Prese per i cavi dei dischi

Attacchi per scheda video di tipo AGP
Come è fatto internamente un computer?
Quali sono le componenti di un
computer?
Le componenti di un computer;
Le componenti di un computer:

Monitor

Joystick

Modem/Router

Web-Cam

Mouse

Photo camera

Altoparlanti

Camera

Tastiera

Microfono

Mouse

Stampante

Scanner
Che cos’è
l’hardware?
Che cos’è l’hardware?
Con il termine hardware, in ingegneria
elettronica e informatica, si indica la parte fisica di
un computer, ovvero tutte quelle parti elettroniche,
elettriche, meccaniche, magnetiche, ottiche che ne
consentono il funzionamento. L'insieme di tali
componenti è anche
detto strumentario o componentistica.
Più in generale il termine si riferisce a
qualsiasi componente fisico di una periferica o di
una apparecchiatura elettronica.
Che cos’è l’input e
l’output?
Che cos’è l’input e l’output?
In informatica con il termine input/output o I/O si
intendono tutte le interfacce messe a disposizione
dal sistema operativo, o più in generale da
qualunque sistema di basso livello, ai programmi per
effettuare uno scambio di dati o segnali con altri
programmi, (a livello sensoriale), col computer o con lo
stesso sistema. Sono anche i due componenti
fondamentali del lavoro effettuato. Collegate a queste
interfacce nell'interazione con l'utente ci sono le
varie periferiche di I/O.
Gli input sono i dati che il programma riceve in
ingresso mentre gli output sono i dati che il programma
trasmette verso un soggetto terzo. Anche i dati salvati
su disco rigido sono output dato che vengono inviati al
gestore delle periferiche che provvede a memorizzarli
nella memoria magnetica.
Che cos’è l’input e l’output?
Anche l'utente utilizza dispositivi di I/O infatti, per
esempio il mouse, la tastiera, il gamepad lo
scanner, i lettori ottici e il microfono sono
dispositivi di Input mentre il monitor,
la stampante e le casse audio sono dispositivi di
Output.
Oltre a dispositivi di carattere fisico i programmi e
il sistema operativo hanno dei dispositivi di I/O che
sono a loro volta dei componenti software. Questi
consentono la comunicazione tra processi e quindi
consentono agli applicativi di scambiarsi dati e di
sincronizzarsi se necessario.
In elettronica questo termine viene usato per
designare dei pin dei circuiti integrati (ed in
particolar modo dei microprocessori) che hanno
funzioni sia di ingressi che di uscite.
Che cos’è un bus?
Che cosa è un bus?
Viene detto bus, in informatica, un insieme di
collegamenti fisici (cavi, piste di circuiti stampati,
ecc.) che possono essere utilizzati in comune da
più elementi hardware per comunicare.
I bus hanno lo scopo di ridurre il numero di «vie»
necessaire alla comunicazione dei differenti
componenti, raggruppando le comunicazioni su
una sola via di dati. Ragione per cui la metafora
«autostrada di dati » è talvolta utilizzata .
Nel caso in cui la linea serve unicamente alla
comunicazione di due componenti hardware, si
parla di porta hardware (seriale, parallela, ecc .)
Che cosa sono le
interfaccia?
Che cosa sono le interfaccia?
Le periferiche possono essere collegate all’interno del
computer mediante delle interfacce utilizzando
delle schede di espansione, attraverso degli slot, come ad
esempio la scheda di rete. Per collegare delle periferiche
esterne si utilizzano invece delle altre interfacce delle quali
le più importanti sono l’USB, la parallela (chiamata anche
LPT ed utilizzata per collegare le vecchie stampanti), la
seriale (COM), la FireWire (che si pronuncia fàiruer),
la PS/2 (utilizzata per collegare le vecchie tastiere e
mouse), la VGA (utilizzata per collegare i vecchi monitor
alla scheda video), l’ethernet(utilizzata per
collegare router o altre periferiche) e gli spinotti (chiamati
mini jack, che si pronuncia gièc) per collegare ad esempio
microfono, cuffie ed altoparlanti stereo.
Queste interfacce esterne possono essere anche chiamate
porte: ad esempio porta PS/2, porta USB, porta seriale,
porta parallela, eccetera.
Che cosa sono le interfaccia?
Da cosa dipendono le
prestazioni di un computer?
Da cosa dipendono le prestazioni di
un computer?

Le prestazioni di un computer, ossia la velocità
nel risolvere le operazioni richiesta, dipendono
da alcuni fattori che andiamo a spiegare.
La velocità del processore, il quantitativo di
RAM a disposizione e il numero di applicativi
contemporaneamente in esecuzione influiscono
sulle capacità di calcolo e sulla reattività di un
computer. Vediamo, nel dettaglio, come e
perchè:

Velocità della CPU: tanto più la cpu è veloce,
tanto maggiore sarà la prestazione generale del
computer
Da cosa dipendono le prestazioni
di un computer?
Dimensione della RAM: questa memoria, come
abbiamo già detto, contiene i dati ed i
programmi coinvolti nell’elaborazione corrente.
Prima di elaborare un dato, il computer deve
trasferirlo nella memoria RAM. Lo stesso vale per
il programma che dovrà utilizzarlo. Quindi una
RAM veloce e capiente rende le performance
del computer migliori
 Numero di applicazioni in esecuzione: La
velocità del computer dipende anche da quanti
programmi stanno funzionando attivamente. Se
il computer sta eseguendo molti programmi
contemporaneamente, le prestazioni saranno
minori

Da cosa dipendono le prestazioni di
un computer?

Le componenti che abbiamo visto hanno
performance che si misurano attraverso delle
unità di misura specifiche, ovvero:

CPU: la velocità della CPU si misura
in Hz (deriva dal fisico Hertz che ha trovato il
modo di misurare la frequenza) o attraverso
un suo multiplo:

KHz (KiloHertz) = 1.000 Hz

MHz (Mega Hertz) = 1.000.000 Hz

GHz (Giga Hertz) = 1.000.000.000 Hz
Da cosa dipendono le prestazioni
di un computer?

Attualmente i microprocessori in commercio
hanno una velocità che oscilla tra i 2 e i 3 GHz, a
seconda delle sue caratteristiche costruttive

RAM: è caratterizzata dalla capacità, ossia la
quantità di informazioni che può contenere e si
misura in Byte o meglio, in multipli del byte, come
riportato di seguito:

Kb (Kilo Byte) = 1.000 byte

Mb (Mega Byte) = 1.000.000 byte

Gb (Giga Byte) = 1.000.000.000 byte

Tb (Tera Byte) = 1.000.000.000.000. byte
Da cosa dipendono le prestazioni
di un computer?

Le attuali memorie ram che vengono generalmente
installate sui comuni computer oscilla tra i 2 e i 4
Gbyte, come capacità massima supportata del
computer, a meno che non si tratti di computer con
architettura a 64 bit (ossia la CPU può calcolare 64
bit alla volta, anziché 32) . In questo caso il
computer potrebbe essere dotato di RAM fino a 16
Gb.

Ricordiamo che il byte misura anche la capacità di
un supporto di archiviazione di massa, come l’Hard
disk, i CD e i DVD, le Pendrive USB, le memorie delle
fotocamere digitali (Compact flash, Securdigital ,
ecc…)
Da cosa dipendono le prestazioni di
un computer?

Occorre tenere conto però anche di alcune
variabili che possono influenzare le prestazioni di
un computer, primo tra tutti il calore. In un PC ci
sono moltissime componenti elettroniche di
piccolissime dimensioni attraversate dalla
corrente elettrica. Questa genera calore e tanto
più il componente è piccolo, tanto più tende a
surriscaldarsi. I moderni processori, oltre alla
ventola di raffreddamento esterna, hanno un
sistema integrato di controllo della temperatura
della CPU stessa. Se questa supera una certa
soglia, questo dispositivo, limita la velocità del
processore (in altre parole lo rallenta ).
Da cosa dipendono le prestazioni di
un computer?

In questo modo viene attraversato da meno
corrente e tenderà di conseguenza a
raffreddarsi. La stessa cosa vale anche per la
memoria RAM. Quelle di ultima generazione
sono dotate di dispositivi metalli che le
circonda per estrarre più velocemente il
calore che verrà espulso dalla ventola di
raffreddamento esterna. Tanto più queste
placche metalliche riesco ad estrarre calore,
tanto più performante sarà la prestazione
della memoria.
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Microprocessore
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Microprocessore
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Microprocessore
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Ram
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Ram
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Ram
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Cooler
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Cooler
Da cosa dipendono le prestazioni di un
computer?

Cooler
Fonti:

http://www.informaquiz.it/

http://www.informaticapertutti.com/

http://paolo-informatica.blogspot.it/

http://www.skuola.net/informatica/

https://it.wikipedia.org/wiki/
Che cos’è il sistema binario
Cosa è il sistema binario

Il codice binario è un sistema di codifica posizionale, simile a quello decimale ma
che utilizza la base 2 per la rappresentazione dell’informazione.

Il Bit (Binary Digit– codice binario) è l’unità elementare dell’informazione trattata da
un elaboratore, e possiamo considerare quindi il Bit una variabile che può assumere
solo due valori:

0

1

L’ importanza del codice binario nei sistemi informatici è grazie al contributo
di George Boole, che per primo è riuscito a semplificare i processi logici a delle
espressioni formate da 0 ed 1.

Questo sistema di rappresentazione dell’informazione, ci permette di esprimere
tramite questi due soli numeri qualsiasi cosa, seguendo delle convenzioni chiamate
codifiche.

Nei computer infatti, ogni cosa viene salvata come una sequenza di zero ed uno: era
sicuramente più chiaro prima dell’avvento dell’interfaccia grafica ovvero quando
l’unica cosa che era possibile usare era una CUI ( Character user interface
conosciuta anche come CLI – interfaccia da linea di comando).
Rappresentazione binaria di
un numero decimale
Rappresentazione binaria di un
numero decimale

Ovvero: cambio di base

Da piccoli, ci insegnano a contare in modulo 10:
contiamo 0, 1,2,3,4,5,6,7,8,9 e poi ricominciamo il conto,
aggiungendo una decina.

Il conto in binario, è simile: essendo però in modulo 2, i
numeri sono solo 0,1. Quindi invece che 2, avremo 10,
invece che 3, avremo 11 e così via.

Dato il nostro numero in base 10, lo dividiamo per 2
finchè non finisce il resto. Il numero binario sarà dato
proprio dai resti presi dalla fine all’inizio.

Quindi:
Rappresentazione binaria di un
numero decimale
RISULTATO
RESTO
5234
2
2617
0
1308
1
654
0
327
0
163
1
81
1
40
1
20
0
10
0
5
0
2
1
1
0
0
1

5234, in binario, equivale a 1010001110010.(nella
tabella, il due in alto a destra è per impostare la
divisione).

Possiamo immaginare la memoria del computer
come una fila di scatole che possono contenere
o zero o uno. Ogni scatola, rappresenta un bit.

Se con “cn” intendiamo una stringa binaria lunga
n bit, l’ultimo bit a destra in posizione c0 viene
chiamato LSB (Less Significant Bit – Bit meno
significativo) mentre quello in posizione cn
(ovvero il primo) viene chiamato MSB (Most
Significant Bit – Bit più significativo).
Operazioni aritmetiche: addizioni e sottrazioni,
prodotto e divisioni in binario
Operazioni aritmetiche: addizioni e
sottrazioni, prodotto e divisioni in binario

Le addizioni in binario sono
identiche a quelle in decimale:

E’ ovviamente più facile farle, se le
impostiamo in colonna

1+1 = 10

0001 +

10+10 = 100

0001 =

11 +10 = 101

0010

1

1

2

2

3

3

1+1 = 10

0001 +

10+10 = 100

0001 =

11 +10 = 101

0010
Operazioni aritmetiche: addizioni e
sottrazioni prodotto e divisioni in binario

Lo stesso vale per le sottrazioni.

Le moltiplicazioni:

1-1 = 0

1*0 = 0

10-10=0

1*1 = 1
0*0 =0

11-10=1


1

1

2

2

3

3

1*0 = 0

1-1 = 0

1*1 = 1

10-10=0

0*0 =0

11-10=1

E le divisioni:

1/1=1

0/1=0

1
Operazioni aritmetiche: addizioni e
sottrazioni prodotto e divisioni in binario

E le divisioni:

1/1=1

0/1=0

1

2

1/1=1

0/1=0
Conversione da binario a
decimale
Conversione da binario a decimale

Dato un numero binario ad esempio
111, l’equivalente in decimale è
dato dalla somma:
La posizione del bit, contando da
destra verso sinistra, indica a che
potenza di due equivale. In questo
caso:

il primo bit è in posizione 2 quindi
equivale a 22 ovvero 4

22+ 21 + 20 = 4+2+1 = 7


Effettivamente 111 in binario
equivale a 7.
Il secondo bit vale zero quindi non si
conta (altrimenti sarebbe 21 ovvero
2)

Attenzione però: questo vale solo
per i bit che valgono uno!

Il terzo bit è in posizione zero quindi
vale 20 ovvero 1

Vediamo un altro esempio per
chiarire meglio le idee:

101= 22 + 0 + 20 = 5

La conversione contraria, ovvero da
un numero binario a decimale, è la
seguente:

Conversione da binario a decimale

Vediamo un’altro esempio:

10101110: sono 8 bit. L’
equivalente in decimale è dato
dalla somma di:

27 + 0 + 25 + 24 + 23 + 22 + 21 + 0
= 348

Sapendo il numero di bit,
possiamo anche predire che
range di numeri possiamo
rappresentarci: il calcolo è
semplice, dati n bit possiamo
rappresentare al massimo 2n -1
numeri.

Nell’ ultimo esempio, usavamo 8
bit: il massimo numero che
possiamo rappresentare con 8 bit
è 28-1 ovvero 256.

In informatica, quando parliamo
di 8 bit ci riferiamo più
semplicemente ad 1 byte.

Per essere precisi, dovremmo
riferirci ad 8 bit col nome
di Ottetto in quanto con byte ci si
riferisce per definizione all’ unità
minima trasferibile: esistono infatti
(vecchi) computer che con 1 byte
si riferiscono a 7 bit.
Che differenza c’è tra bit e byte
Che differenza c’è tra bit e byte

Una piccola precisazione di notazione: con kB ci si riferisce a KiloByte,
con kb si riferisce a kilobit. La differenza stà nella “b” minuscola (bit) o
maiuscola (byte).

Domanda: perchè nelle pubblicità delle promozioni per internet
dicono che “navighi a 20 MEGA”?

Mega cosa? Ma bit ovviamente! Che come ormai avrai capito, è
molto più piccolo di un byte.

Quindi, se navighiamo a 20 megabit un file da 20 megabyte non lo
scaricheremo in 20 secondi
Che cos’è il software?
Che cos’è il software

Il termine software deriva dall’unione dei 2 termini
inglesi soft (morbido) e ware (componente). Con il termine software
ci si riferisce ai programmi di un computer ovvero ad una sequenza
di istruzioni messe insieme per svolgere un determinato compito.
Grazie al software, l’hardware del computer “prende vita”
infatti, senza software, non sarebbe proprio possibile utilizzare
l’hardware di un computer, di uno smartphone , di un tablet, di
una smart TV e, in generale, di qualsiasi tipo di
dispositivo tecnologico.
In commercio esistono diversi tipi di programmi per il computer ma
quelli più usati sono di solito:

l’elaboratore di testi, come ad esempio Word, che consente di
“trasformare” il computer in una macchina da scrivere mediante la
quale è possibile creare testi anche molto complessi;
Che cos’è il software

l’elaboratore di fogli elettronici, come ad esempio Excel , che
consente al computer di fargli fare qualsiasi tipo di calcolo (pure in
maniera automatica) rappresentando i risultati anche mediante
grafici o diagrammi;

i programmi per creare delle presentazioni, come ad
esempio PowerPoint;

i programmi per creare e gestire grandi quantità di dati (che in
inglese si chiama database come ad esempio Access ;

i programmi che permettono di navigare in Internet e che si
chiamano browser come ad esempio Internet
Explorer ,Google Chrome e Mozilla Firefox;
Che cos’è il software

i programmi che si chiamano client e che consentono di inviare e
ricevere mediante Internet dei messaggi di posta elettronica
chiamati electronic mail o più semplicemente email ;

i programmi che consentono di guardare filmati, di ascoltare la
radio o la propria musica preferita o di creare, modificare e gestire
immagini e fotografie;

i programmi che permettono di divertirsi interagendo con immagini
in movimento e suoni (ovvero i videogiochi);

i programmi chiamati antivirus che consentono appunto di
proteggersi dai virus;
Quante tipologie di software
esistono?
Quante tipologie di software esistono?

In generale i software, possono essere classificati in base alla loro
funzione, al tipo di licenza (gratuita o a pagamento), al tipo
di sistema operativo sul quale possono essere installati, al tipo
di interfaccia con la quale interagire per usarli, al fatto se
devono essere installati o meno ed anche in base al fatto se i
software possono essere eseguiti su un unico computer oppure
attraverso una rete.
Se invece si guarda il grado di utilizzabilità e prossimità rispetto
all’utente, generalmente i software possono essere
classificati in 4 tipologie ben distinte:

il firmware, che permette all’hardware di dialogare con il software;

il software di base (chiamato anche software di sistema), come ad
esempio il sistema operativo che è necessario per usare l’hardware
di un PC;
Quante tipologie di software esistono?

il driver che permette al sistema operativo di dialogare col software;

i software applicativi (chiamati più semplicemente programmi) che,
mediante il sistema operativo, consentono di utilizzare il computer
(come ad esempio Word, Excel, Internet Explorer, l’antivirus,
eccetera).

Insieme a questi, in genere, su Internet è possibile trovare programmi
di tipo freeware , di tipo shareware, chiamati a volte anche trial
cioè che scadono dopo un determinato periodo di tempo e di
tipo demodall’inglese demonstration cioè programmi che
permettono di essere provati gratuitamente ma che
hanno funzionalità ridotte.
Quante tipologie di software esistono?

C’è da dire anche che ogni software ha dei requisiti hardwareche
sono le caratteristiche che deve avere il computer affinché quel
determinato software possa essere almeno installato (rispettando
i requisiti minimi), o essere eseguito in maniera ottimale (rispettando
anche i requisiti raccomandati). Purtroppo, col passare del tempo,
questi requisiti aumentano sempre di più (soprattutto per quanto
riguarda i videogiochi) per questo motivo non è possibile utilizzare,
ad esempio, l’ultima versione di Word su un computer che ha come
sistema operativo Windows XP o l’ultima versione di Windows su un
computer molto vecchio. Adesso dovresti essere in grado di
sapere che cos’è il software e, soprattutto, quante tipologie ne
esistono.
Cosa è un pixel?
Cosa è un pixel?

Un pixel (termine derivato dalla lingua inglese, contrazione della
locuzione picture element), nella computer grafica, indica ciascuno
degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di
una immagine raster digitale, ad esempio su un dispositivo di
visualizzazione o nella memoria di un computer. In termini poveri il
pixel é l'elemento più piccolo che costituisce un'immagine.

Nelle immagini rappresentate da dati informatici, solitamente, i
punti riprodotti sono così piccoli e numerosi da non essere
distinguibili ad occhio nudo, apparendo fusi in
un'unica immagine quando vengono stampati su carta o visualizzati
su un monitor. Ciascun pixel, che rappresenta il più piccolo
elemento dell'immagine, è caratterizzato dalla propria posizione e
da valori quali colore e intensità, variabili in funzione del sistema di
rappresentazione adottato.
Cosa è un pixel?

Il pixel propriamente è un insieme di "dati" cromatici che sono
riconducibili all'ambito software, mentre quando si tratta di
componenti elementari d'immagine rappresentati su supporti fisici,
tangibili, sui quali questi formano un'immagine completa (monitor,
carta o dispositivi di proiezione), si è in ambito hardware. Qui il più
piccolo elemento dell'immagine è più corretto chiamarlo «dot» o
punto. L'insieme di questi punti (componenti elementari
d'immagine), dotati ognuno di valore cromatico omogeneo
(derivante da un preciso valore cromatico dato dal pixel), va a
formare l'immagine. Nel linguaggio corrente spesso questa
distinzione non viene fatta, creando ambiguità nelle comunicazioni.
Cosa è un pixel?

Il pixel propriamente è un insieme di "dati" cromatici che sono
riconducibili all'ambito software, mentre quando si tratta di
componenti elementari d'immagine rappresentati su supporti fisici,
tangibili, sui quali questi formano un'immagine completa (monitor,
carta o dispositivi di proiezione), si è in ambito hardware. Qui il più
piccolo elemento dell'immagine è più corretto chiamarlo «dot» o
punto. L'insieme di questi punti (componenti elementari
d'immagine), dotati ognuno di valore cromatico omogeneo
(derivante da un preciso valore cromatico dato dal pixel), va a
formare l'immagine. Nel linguaggio corrente spesso questa
distinzione non viene fatta, creando ambiguità nelle comunicazioni.
Cosa è un pixel?
Cosa è un pixel?
Cosa è un pixel?
La risoluzione
La risoluzione
Il numero di pixel in un'immagine (talvolta impropriamente detto
"risoluzione" dell'immagine) determina la quantità di dettagli fini che
possono essere rappresentati. Sebbene il concetto di pixel si applichi in
tutti i contesti con il medesimo significato, per l'indicazione del numero
di pixel da cui è costituita una immagine sono in uso diverse
convenzioni per diverse tecnologie specifiche. Per esempio, il numero
di pixel di cui è costituita l'immagine prodotta da una fotocamera
digitale viene espresso come un singolo valore, in megapixel (milioni di
pixel), mentre il numero di pixel di un display viene in genere espresso
come un prodotto (pixel in larghezza per pixel in altezza), per esempio
640 × 480.
 Nella riproduzione, ad esempio su un monitor, dei «dots», punti, colorati
che formano un'immagine digitale, questi vengono spesso chiamati
anch'essi pixel e possono non essere in corrispondenza uno-a-uno con i
dati dei pixel registrati nel file d'immagine digitale. Vi sono casi in cui
questa distinzione è importante, come nella determinazione della
risoluzione di una scheda video di un PC in funzione del numero di
«dots» del monitor ad essa collegato.

La risoluzione

Poiché la risoluzione del monitor può essere regolata dal sistema
operativo del computer, un pixel è una misura relativa. I moderni
schermi per computer sono progettati con una risoluzione nativa,
che si riferisce al perfetto accoppiamento tra pixel e triadi. La
risoluzione nativa darà origine all'immagine più netta tra quelle che
lo schermo è in grado di produrre. Comunque, l'utente può
aggiustare la risoluzione, il che si ottiene disegnando ogni pixel
usando più di una triade. Questo processo normalmente dà origine
a una immagine sfuocata. Ad esempio, uno schermo con
risoluzione nativa di 1280×1024 produrrà le migliori immagini se
impostato a quella risoluzione, mostrerà la risoluzione a 800×600 in
modo adeguato, disegnando ogni pixel con più di una triade, e
non sarà in grado di mostrare immagini a 1600×1200 a causa della
mancanza di un numero sufficiente di triadi.

Normalmente, una risoluzione non nativa viene mostrata meglio su
uno schermo CRT che su un LCD.
Bits per Pixel (gamma dei colori)
Bits per Pixel (gamma dei colori)

Il numero di colori distinti che possono essere rappresentati da un pixel
dipende dal numero di bit per pixel (BPP). Valori comuni sono:

8 bpp (256 colori);

16 bpp (65.536 colori, noto come Highcolour);

24 bpp (16.777.216 colori, noto come Truecolour).

Immagini composte da 256 colori o meno, vengono normalmente
immagazzinate nella memoria video del computer, in
formato chunky o planar, dove un pixel in memoria è l'indice di una lista
di colori chiamati palette (tavolozza). Queste modalità sono quindi
chiamate modalità indicizzate. Mentre vengono mostrati solo 256
colori, questi sono presi da una tavolozza molto più ampia, tipicamente
di 16 milioni di colori. Cambiare i valori della tavolozza permette una
specie di effetto animato. Il logo animato di avvio di Windows
95 e Windows 98 è probabilmente il più noto esempio di questo tipo di
animazione.
Bits per Pixel (gamma dei colori)

Per profondità di colore più ampie di 8 bit, il numero è il totale dei tre
componenti RGB (rosso, verde e blu). Una profondità di 16 bit viene di
solito divisa in cinque bit di rosso e blu e sei di verde, (il verde ha più bit
perché l'occhio è più sensibile a quel colore). Una profondità di 24 bit
permette 8 bit per componente. Su alcuni sistemi è disponibile una
profondità di 32 bit: questo significa che ogni pixel a 24 bit ha 8 bit extra
per descrivere l'opacità. Sui sistemi più vecchi è comune il formato a 4
bpp (16 colori).

Quando un file immagine viene mostrato a video, il numero di bit per
pixel viene espresso separatamente per il file raster e per lo schermo.
Alcuni formati di file raster, hanno una grande profondità in bit rispetto
ad altri. Il formato GIF, ad esempio, ha una profondità massima di 8 bit,
mentre il TIFF può gestire pixel a 48-bit. Non ci sono monitor che
possano rappresentare colori a 48 bit, e quindi questa profondità viene
di solito usata per applicazioni professionali specializzate che lavorano
con scanner d'immagini o stampanti. Questi file vengono "renderizzati"
su schermo con 24-bit di profondità.
Fonti:

http://www.informaquiz.it/

http://www.informaticapertutti.com/

http://paolo-informatica.blogspot.it/

http://www.skuola.net/informatica/

https://it.wikipedia.org/wiki/

http://www.sapere.it/
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