Come è fatto internamente un computer? Come è fatto internamente un computer? Come è fatto internamente un computer? Come è fatto internamente un computer? Bios Attacchi per schede di tipo ISO Attacchi per schede di tipo PCI Porte di I/O Presa di alimentazione Attacco per il microprocessore Attacchi per la RAM Prese per i cavi dei dischi Attacchi per scheda video di tipo AGP Come è fatto internamente un computer? Quali sono le componenti di un computer? Le componenti di un computer; Le componenti di un computer: Monitor Joystick Modem/Router Web-Cam Mouse Photo camera Altoparlanti Camera Tastiera Microfono Mouse Stampante Scanner Che cos’è l’hardware? Che cos’è l’hardware? Con il termine hardware, in ingegneria elettronica e informatica, si indica la parte fisica di un computer, ovvero tutte quelle parti elettroniche, elettriche, meccaniche, magnetiche, ottiche che ne consentono il funzionamento. L'insieme di tali componenti è anche detto strumentario o componentistica. Più in generale il termine si riferisce a qualsiasi componente fisico di una periferica o di una apparecchiatura elettronica. Che cos’è l’input e l’output? Che cos’è l’input e l’output? In informatica con il termine input/output o I/O si intendono tutte le interfacce messe a disposizione dal sistema operativo, o più in generale da qualunque sistema di basso livello, ai programmi per effettuare uno scambio di dati o segnali con altri programmi, (a livello sensoriale), col computer o con lo stesso sistema. Sono anche i due componenti fondamentali del lavoro effettuato. Collegate a queste interfacce nell'interazione con l'utente ci sono le varie periferiche di I/O. Gli input sono i dati che il programma riceve in ingresso mentre gli output sono i dati che il programma trasmette verso un soggetto terzo. Anche i dati salvati su disco rigido sono output dato che vengono inviati al gestore delle periferiche che provvede a memorizzarli nella memoria magnetica. Che cos’è l’input e l’output? Anche l'utente utilizza dispositivi di I/O infatti, per esempio il mouse, la tastiera, il gamepad lo scanner, i lettori ottici e il microfono sono dispositivi di Input mentre il monitor, la stampante e le casse audio sono dispositivi di Output. Oltre a dispositivi di carattere fisico i programmi e il sistema operativo hanno dei dispositivi di I/O che sono a loro volta dei componenti software. Questi consentono la comunicazione tra processi e quindi consentono agli applicativi di scambiarsi dati e di sincronizzarsi se necessario. In elettronica questo termine viene usato per designare dei pin dei circuiti integrati (ed in particolar modo dei microprocessori) che hanno funzioni sia di ingressi che di uscite. Che cos’è un bus? Che cosa è un bus? Viene detto bus, in informatica, un insieme di collegamenti fisici (cavi, piste di circuiti stampati, ecc.) che possono essere utilizzati in comune da più elementi hardware per comunicare. I bus hanno lo scopo di ridurre il numero di «vie» necessaire alla comunicazione dei differenti componenti, raggruppando le comunicazioni su una sola via di dati. Ragione per cui la metafora «autostrada di dati » è talvolta utilizzata . Nel caso in cui la linea serve unicamente alla comunicazione di due componenti hardware, si parla di porta hardware (seriale, parallela, ecc .) Che cosa sono le interfaccia? Che cosa sono le interfaccia? Le periferiche possono essere collegate all’interno del computer mediante delle interfacce utilizzando delle schede di espansione, attraverso degli slot, come ad esempio la scheda di rete. Per collegare delle periferiche esterne si utilizzano invece delle altre interfacce delle quali le più importanti sono l’USB, la parallela (chiamata anche LPT ed utilizzata per collegare le vecchie stampanti), la seriale (COM), la FireWire (che si pronuncia fàiruer), la PS/2 (utilizzata per collegare le vecchie tastiere e mouse), la VGA (utilizzata per collegare i vecchi monitor alla scheda video), l’ethernet(utilizzata per collegare router o altre periferiche) e gli spinotti (chiamati mini jack, che si pronuncia gièc) per collegare ad esempio microfono, cuffie ed altoparlanti stereo. Queste interfacce esterne possono essere anche chiamate porte: ad esempio porta PS/2, porta USB, porta seriale, porta parallela, eccetera. Che cosa sono le interfaccia? Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Le prestazioni di un computer, ossia la velocità nel risolvere le operazioni richiesta, dipendono da alcuni fattori che andiamo a spiegare. La velocità del processore, il quantitativo di RAM a disposizione e il numero di applicativi contemporaneamente in esecuzione influiscono sulle capacità di calcolo e sulla reattività di un computer. Vediamo, nel dettaglio, come e perchè: Velocità della CPU: tanto più la cpu è veloce, tanto maggiore sarà la prestazione generale del computer Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Dimensione della RAM: questa memoria, come abbiamo già detto, contiene i dati ed i programmi coinvolti nell’elaborazione corrente. Prima di elaborare un dato, il computer deve trasferirlo nella memoria RAM. Lo stesso vale per il programma che dovrà utilizzarlo. Quindi una RAM veloce e capiente rende le performance del computer migliori Numero di applicazioni in esecuzione: La velocità del computer dipende anche da quanti programmi stanno funzionando attivamente. Se il computer sta eseguendo molti programmi contemporaneamente, le prestazioni saranno minori Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Le componenti che abbiamo visto hanno performance che si misurano attraverso delle unità di misura specifiche, ovvero: CPU: la velocità della CPU si misura in Hz (deriva dal fisico Hertz che ha trovato il modo di misurare la frequenza) o attraverso un suo multiplo: KHz (KiloHertz) = 1.000 Hz MHz (Mega Hertz) = 1.000.000 Hz GHz (Giga Hertz) = 1.000.000.000 Hz Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Attualmente i microprocessori in commercio hanno una velocità che oscilla tra i 2 e i 3 GHz, a seconda delle sue caratteristiche costruttive RAM: è caratterizzata dalla capacità, ossia la quantità di informazioni che può contenere e si misura in Byte o meglio, in multipli del byte, come riportato di seguito: Kb (Kilo Byte) = 1.000 byte Mb (Mega Byte) = 1.000.000 byte Gb (Giga Byte) = 1.000.000.000 byte Tb (Tera Byte) = 1.000.000.000.000. byte Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Le attuali memorie ram che vengono generalmente installate sui comuni computer oscilla tra i 2 e i 4 Gbyte, come capacità massima supportata del computer, a meno che non si tratti di computer con architettura a 64 bit (ossia la CPU può calcolare 64 bit alla volta, anziché 32) . In questo caso il computer potrebbe essere dotato di RAM fino a 16 Gb. Ricordiamo che il byte misura anche la capacità di un supporto di archiviazione di massa, come l’Hard disk, i CD e i DVD, le Pendrive USB, le memorie delle fotocamere digitali (Compact flash, Securdigital , ecc…) Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Occorre tenere conto però anche di alcune variabili che possono influenzare le prestazioni di un computer, primo tra tutti il calore. In un PC ci sono moltissime componenti elettroniche di piccolissime dimensioni attraversate dalla corrente elettrica. Questa genera calore e tanto più il componente è piccolo, tanto più tende a surriscaldarsi. I moderni processori, oltre alla ventola di raffreddamento esterna, hanno un sistema integrato di controllo della temperatura della CPU stessa. Se questa supera una certa soglia, questo dispositivo, limita la velocità del processore (in altre parole lo rallenta ). Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? In questo modo viene attraversato da meno corrente e tenderà di conseguenza a raffreddarsi. La stessa cosa vale anche per la memoria RAM. Quelle di ultima generazione sono dotate di dispositivi metalli che le circonda per estrarre più velocemente il calore che verrà espulso dalla ventola di raffreddamento esterna. Tanto più queste placche metalliche riesco ad estrarre calore, tanto più performante sarà la prestazione della memoria. Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Microprocessore Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Microprocessore Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Microprocessore Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Ram Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Ram Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Ram Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Cooler Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Cooler Da cosa dipendono le prestazioni di un computer? Cooler Fonti: http://www.informaquiz.it/ http://www.informaticapertutti.com/ http://paolo-informatica.blogspot.it/ http://www.skuola.net/informatica/ https://it.wikipedia.org/wiki/ Che cos’è il sistema binario Cosa è il sistema binario Il codice binario è un sistema di codifica posizionale, simile a quello decimale ma che utilizza la base 2 per la rappresentazione dell’informazione. Il Bit (Binary Digit– codice binario) è l’unità elementare dell’informazione trattata da un elaboratore, e possiamo considerare quindi il Bit una variabile che può assumere solo due valori: 0 1 L’ importanza del codice binario nei sistemi informatici è grazie al contributo di George Boole, che per primo è riuscito a semplificare i processi logici a delle espressioni formate da 0 ed 1. Questo sistema di rappresentazione dell’informazione, ci permette di esprimere tramite questi due soli numeri qualsiasi cosa, seguendo delle convenzioni chiamate codifiche. Nei computer infatti, ogni cosa viene salvata come una sequenza di zero ed uno: era sicuramente più chiaro prima dell’avvento dell’interfaccia grafica ovvero quando l’unica cosa che era possibile usare era una CUI ( Character user interface conosciuta anche come CLI – interfaccia da linea di comando). Rappresentazione binaria di un numero decimale Rappresentazione binaria di un numero decimale Ovvero: cambio di base Da piccoli, ci insegnano a contare in modulo 10: contiamo 0, 1,2,3,4,5,6,7,8,9 e poi ricominciamo il conto, aggiungendo una decina. Il conto in binario, è simile: essendo però in modulo 2, i numeri sono solo 0,1. Quindi invece che 2, avremo 10, invece che 3, avremo 11 e così via. Dato il nostro numero in base 10, lo dividiamo per 2 finchè non finisce il resto. Il numero binario sarà dato proprio dai resti presi dalla fine all’inizio. Quindi: Rappresentazione binaria di un numero decimale RISULTATO RESTO 5234 2 2617 0 1308 1 654 0 327 0 163 1 81 1 40 1 20 0 10 0 5 0 2 1 1 0 0 1 5234, in binario, equivale a 1010001110010.(nella tabella, il due in alto a destra è per impostare la divisione). Possiamo immaginare la memoria del computer come una fila di scatole che possono contenere o zero o uno. Ogni scatola, rappresenta un bit. Se con “cn” intendiamo una stringa binaria lunga n bit, l’ultimo bit a destra in posizione c0 viene chiamato LSB (Less Significant Bit – Bit meno significativo) mentre quello in posizione cn (ovvero il primo) viene chiamato MSB (Most Significant Bit – Bit più significativo). Operazioni aritmetiche: addizioni e sottrazioni, prodotto e divisioni in binario Operazioni aritmetiche: addizioni e sottrazioni, prodotto e divisioni in binario Le addizioni in binario sono identiche a quelle in decimale: E’ ovviamente più facile farle, se le impostiamo in colonna 1+1 = 10 0001 + 10+10 = 100 0001 = 11 +10 = 101 0010 1 1 2 2 3 3 1+1 = 10 0001 + 10+10 = 100 0001 = 11 +10 = 101 0010 Operazioni aritmetiche: addizioni e sottrazioni prodotto e divisioni in binario Lo stesso vale per le sottrazioni. Le moltiplicazioni: 1-1 = 0 1*0 = 0 10-10=0 1*1 = 1 0*0 =0 11-10=1 1 1 2 2 3 3 1*0 = 0 1-1 = 0 1*1 = 1 10-10=0 0*0 =0 11-10=1 E le divisioni: 1/1=1 0/1=0 1 Operazioni aritmetiche: addizioni e sottrazioni prodotto e divisioni in binario E le divisioni: 1/1=1 0/1=0 1 2 1/1=1 0/1=0 Conversione da binario a decimale Conversione da binario a decimale Dato un numero binario ad esempio 111, l’equivalente in decimale è dato dalla somma: La posizione del bit, contando da destra verso sinistra, indica a che potenza di due equivale. In questo caso: il primo bit è in posizione 2 quindi equivale a 22 ovvero 4 22+ 21 + 20 = 4+2+1 = 7 Effettivamente 111 in binario equivale a 7. Il secondo bit vale zero quindi non si conta (altrimenti sarebbe 21 ovvero 2) Attenzione però: questo vale solo per i bit che valgono uno! Il terzo bit è in posizione zero quindi vale 20 ovvero 1 Vediamo un altro esempio per chiarire meglio le idee: 101= 22 + 0 + 20 = 5 La conversione contraria, ovvero da un numero binario a decimale, è la seguente: Conversione da binario a decimale Vediamo un’altro esempio: 10101110: sono 8 bit. L’ equivalente in decimale è dato dalla somma di: 27 + 0 + 25 + 24 + 23 + 22 + 21 + 0 = 348 Sapendo il numero di bit, possiamo anche predire che range di numeri possiamo rappresentarci: il calcolo è semplice, dati n bit possiamo rappresentare al massimo 2n -1 numeri. Nell’ ultimo esempio, usavamo 8 bit: il massimo numero che possiamo rappresentare con 8 bit è 28-1 ovvero 256. In informatica, quando parliamo di 8 bit ci riferiamo più semplicemente ad 1 byte. Per essere precisi, dovremmo riferirci ad 8 bit col nome di Ottetto in quanto con byte ci si riferisce per definizione all’ unità minima trasferibile: esistono infatti (vecchi) computer che con 1 byte si riferiscono a 7 bit. Che differenza c’è tra bit e byte Che differenza c’è tra bit e byte Una piccola precisazione di notazione: con kB ci si riferisce a KiloByte, con kb si riferisce a kilobit. La differenza stà nella “b” minuscola (bit) o maiuscola (byte). Domanda: perchè nelle pubblicità delle promozioni per internet dicono che “navighi a 20 MEGA”? Mega cosa? Ma bit ovviamente! Che come ormai avrai capito, è molto più piccolo di un byte. Quindi, se navighiamo a 20 megabit un file da 20 megabyte non lo scaricheremo in 20 secondi Che cos’è il software? Che cos’è il software Il termine software deriva dall’unione dei 2 termini inglesi soft (morbido) e ware (componente). Con il termine software ci si riferisce ai programmi di un computer ovvero ad una sequenza di istruzioni messe insieme per svolgere un determinato compito. Grazie al software, l’hardware del computer “prende vita” infatti, senza software, non sarebbe proprio possibile utilizzare l’hardware di un computer, di uno smartphone , di un tablet, di una smart TV e, in generale, di qualsiasi tipo di dispositivo tecnologico. In commercio esistono diversi tipi di programmi per il computer ma quelli più usati sono di solito: l’elaboratore di testi, come ad esempio Word, che consente di “trasformare” il computer in una macchina da scrivere mediante la quale è possibile creare testi anche molto complessi; Che cos’è il software l’elaboratore di fogli elettronici, come ad esempio Excel , che consente al computer di fargli fare qualsiasi tipo di calcolo (pure in maniera automatica) rappresentando i risultati anche mediante grafici o diagrammi; i programmi per creare delle presentazioni, come ad esempio PowerPoint; i programmi per creare e gestire grandi quantità di dati (che in inglese si chiama database come ad esempio Access ; i programmi che permettono di navigare in Internet e che si chiamano browser come ad esempio Internet Explorer ,Google Chrome e Mozilla Firefox; Che cos’è il software i programmi che si chiamano client e che consentono di inviare e ricevere mediante Internet dei messaggi di posta elettronica chiamati electronic mail o più semplicemente email ; i programmi che consentono di guardare filmati, di ascoltare la radio o la propria musica preferita o di creare, modificare e gestire immagini e fotografie; i programmi che permettono di divertirsi interagendo con immagini in movimento e suoni (ovvero i videogiochi); i programmi chiamati antivirus che consentono appunto di proteggersi dai virus; Quante tipologie di software esistono? Quante tipologie di software esistono? In generale i software, possono essere classificati in base alla loro funzione, al tipo di licenza (gratuita o a pagamento), al tipo di sistema operativo sul quale possono essere installati, al tipo di interfaccia con la quale interagire per usarli, al fatto se devono essere installati o meno ed anche in base al fatto se i software possono essere eseguiti su un unico computer oppure attraverso una rete. Se invece si guarda il grado di utilizzabilità e prossimità rispetto all’utente, generalmente i software possono essere classificati in 4 tipologie ben distinte: il firmware, che permette all’hardware di dialogare con il software; il software di base (chiamato anche software di sistema), come ad esempio il sistema operativo che è necessario per usare l’hardware di un PC; Quante tipologie di software esistono? il driver che permette al sistema operativo di dialogare col software; i software applicativi (chiamati più semplicemente programmi) che, mediante il sistema operativo, consentono di utilizzare il computer (come ad esempio Word, Excel, Internet Explorer, l’antivirus, eccetera). Insieme a questi, in genere, su Internet è possibile trovare programmi di tipo freeware , di tipo shareware, chiamati a volte anche trial cioè che scadono dopo un determinato periodo di tempo e di tipo demodall’inglese demonstration cioè programmi che permettono di essere provati gratuitamente ma che hanno funzionalità ridotte. Quante tipologie di software esistono? C’è da dire anche che ogni software ha dei requisiti hardwareche sono le caratteristiche che deve avere il computer affinché quel determinato software possa essere almeno installato (rispettando i requisiti minimi), o essere eseguito in maniera ottimale (rispettando anche i requisiti raccomandati). Purtroppo, col passare del tempo, questi requisiti aumentano sempre di più (soprattutto per quanto riguarda i videogiochi) per questo motivo non è possibile utilizzare, ad esempio, l’ultima versione di Word su un computer che ha come sistema operativo Windows XP o l’ultima versione di Windows su un computer molto vecchio. Adesso dovresti essere in grado di sapere che cos’è il software e, soprattutto, quante tipologie ne esistono. Cosa è un pixel? Cosa è un pixel? Un pixel (termine derivato dalla lingua inglese, contrazione della locuzione picture element), nella computer grafica, indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine raster digitale, ad esempio su un dispositivo di visualizzazione o nella memoria di un computer. In termini poveri il pixel é l'elemento più piccolo che costituisce un'immagine. Nelle immagini rappresentate da dati informatici, solitamente, i punti riprodotti sono così piccoli e numerosi da non essere distinguibili ad occhio nudo, apparendo fusi in un'unica immagine quando vengono stampati su carta o visualizzati su un monitor. Ciascun pixel, che rappresenta il più piccolo elemento dell'immagine, è caratterizzato dalla propria posizione e da valori quali colore e intensità, variabili in funzione del sistema di rappresentazione adottato. Cosa è un pixel? Il pixel propriamente è un insieme di "dati" cromatici che sono riconducibili all'ambito software, mentre quando si tratta di componenti elementari d'immagine rappresentati su supporti fisici, tangibili, sui quali questi formano un'immagine completa (monitor, carta o dispositivi di proiezione), si è in ambito hardware. Qui il più piccolo elemento dell'immagine è più corretto chiamarlo «dot» o punto. L'insieme di questi punti (componenti elementari d'immagine), dotati ognuno di valore cromatico omogeneo (derivante da un preciso valore cromatico dato dal pixel), va a formare l'immagine. Nel linguaggio corrente spesso questa distinzione non viene fatta, creando ambiguità nelle comunicazioni. Cosa è un pixel? Il pixel propriamente è un insieme di "dati" cromatici che sono riconducibili all'ambito software, mentre quando si tratta di componenti elementari d'immagine rappresentati su supporti fisici, tangibili, sui quali questi formano un'immagine completa (monitor, carta o dispositivi di proiezione), si è in ambito hardware. Qui il più piccolo elemento dell'immagine è più corretto chiamarlo «dot» o punto. L'insieme di questi punti (componenti elementari d'immagine), dotati ognuno di valore cromatico omogeneo (derivante da un preciso valore cromatico dato dal pixel), va a formare l'immagine. Nel linguaggio corrente spesso questa distinzione non viene fatta, creando ambiguità nelle comunicazioni. Cosa è un pixel? Cosa è un pixel? Cosa è un pixel? La risoluzione La risoluzione Il numero di pixel in un'immagine (talvolta impropriamente detto "risoluzione" dell'immagine) determina la quantità di dettagli fini che possono essere rappresentati. Sebbene il concetto di pixel si applichi in tutti i contesti con il medesimo significato, per l'indicazione del numero di pixel da cui è costituita una immagine sono in uso diverse convenzioni per diverse tecnologie specifiche. Per esempio, il numero di pixel di cui è costituita l'immagine prodotta da una fotocamera digitale viene espresso come un singolo valore, in megapixel (milioni di pixel), mentre il numero di pixel di un display viene in genere espresso come un prodotto (pixel in larghezza per pixel in altezza), per esempio 640 × 480. Nella riproduzione, ad esempio su un monitor, dei «dots», punti, colorati che formano un'immagine digitale, questi vengono spesso chiamati anch'essi pixel e possono non essere in corrispondenza uno-a-uno con i dati dei pixel registrati nel file d'immagine digitale. Vi sono casi in cui questa distinzione è importante, come nella determinazione della risoluzione di una scheda video di un PC in funzione del numero di «dots» del monitor ad essa collegato. La risoluzione Poiché la risoluzione del monitor può essere regolata dal sistema operativo del computer, un pixel è una misura relativa. I moderni schermi per computer sono progettati con una risoluzione nativa, che si riferisce al perfetto accoppiamento tra pixel e triadi. La risoluzione nativa darà origine all'immagine più netta tra quelle che lo schermo è in grado di produrre. Comunque, l'utente può aggiustare la risoluzione, il che si ottiene disegnando ogni pixel usando più di una triade. Questo processo normalmente dà origine a una immagine sfuocata. Ad esempio, uno schermo con risoluzione nativa di 1280×1024 produrrà le migliori immagini se impostato a quella risoluzione, mostrerà la risoluzione a 800×600 in modo adeguato, disegnando ogni pixel con più di una triade, e non sarà in grado di mostrare immagini a 1600×1200 a causa della mancanza di un numero sufficiente di triadi. Normalmente, una risoluzione non nativa viene mostrata meglio su uno schermo CRT che su un LCD. Bits per Pixel (gamma dei colori) Bits per Pixel (gamma dei colori) Il numero di colori distinti che possono essere rappresentati da un pixel dipende dal numero di bit per pixel (BPP). Valori comuni sono: 8 bpp (256 colori); 16 bpp (65.536 colori, noto come Highcolour); 24 bpp (16.777.216 colori, noto come Truecolour). Immagini composte da 256 colori o meno, vengono normalmente immagazzinate nella memoria video del computer, in formato chunky o planar, dove un pixel in memoria è l'indice di una lista di colori chiamati palette (tavolozza). Queste modalità sono quindi chiamate modalità indicizzate. Mentre vengono mostrati solo 256 colori, questi sono presi da una tavolozza molto più ampia, tipicamente di 16 milioni di colori. Cambiare i valori della tavolozza permette una specie di effetto animato. Il logo animato di avvio di Windows 95 e Windows 98 è probabilmente il più noto esempio di questo tipo di animazione. Bits per Pixel (gamma dei colori) Per profondità di colore più ampie di 8 bit, il numero è il totale dei tre componenti RGB (rosso, verde e blu). Una profondità di 16 bit viene di solito divisa in cinque bit di rosso e blu e sei di verde, (il verde ha più bit perché l'occhio è più sensibile a quel colore). Una profondità di 24 bit permette 8 bit per componente. Su alcuni sistemi è disponibile una profondità di 32 bit: questo significa che ogni pixel a 24 bit ha 8 bit extra per descrivere l'opacità. Sui sistemi più vecchi è comune il formato a 4 bpp (16 colori). Quando un file immagine viene mostrato a video, il numero di bit per pixel viene espresso separatamente per il file raster e per lo schermo. Alcuni formati di file raster, hanno una grande profondità in bit rispetto ad altri. Il formato GIF, ad esempio, ha una profondità massima di 8 bit, mentre il TIFF può gestire pixel a 48-bit. Non ci sono monitor che possano rappresentare colori a 48 bit, e quindi questa profondità viene di solito usata per applicazioni professionali specializzate che lavorano con scanner d'immagini o stampanti. Questi file vengono "renderizzati" su schermo con 24-bit di profondità. Fonti: http://www.informaquiz.it/ http://www.informaticapertutti.com/ http://paolo-informatica.blogspot.it/ http://www.skuola.net/informatica/ https://it.wikipedia.org/wiki/ http://www.sapere.it/