ALCUNI SEMPLICI TRUCCHI INFORMATICA E NON SOLO Il tasto stamp • Stamp è una funzione secondaria. Per attivarla occorre premere il tasto fn che si trova in basso a sinistra a fianco di ctrl e il tasto stamp che si trova sulla prima riga in alto della tastiera vicino a f12. • L’ effetto del comando stamp è quello di fare una fotografia di quanto compare sullo schermo in quel momento. Per poter osservare quanto riprodotto occorre avviare paint e clickare sul tasto incolla. • Nella slide successiva è mostrato cosa succede azionando il comando stamp al termine del paragrafo precedente. • Come si vede ciò che era sullo schermo in quel momento è stato riprodotto. • A cosa serve stamp • L’ utilità di stamp è fondamentalmente quella di poter scaricare immagini che non possono essere salvate direttamente. • Esempio • Un fotogramma di un video di Utube. • In questo caso si procede ovviamente come segue • 1) si arresta il video i corrispondenza del fotogramma di interesse • 2) si aziona il comando stamp • 3) Si apre paint e si clicka su incolla • 4) Dall’ opzione «seleziona» si sceglie «selezione rettangolare» • 5) Si seleziona la parte di schermo contenente il fotogramma e si clicka su «ritaglia». A quel punto si può salvare l’ immagine. • Il fotogramma in questo caso è tratto da una scena di «Inception». Ho lasciato volutamente la linea rossa nel taglio per mostrare che effettivamente si tratta di un video Utube. • Alla medesima maniera si possono scaricare immagini tratte da una sequenza che procede in automatico ad esempio con un sottofondo musicale (tipo video di movie maker). • Un’ altra applicazione del comando stamp sta nel poter trasformare in immagini quanto riprodotto nel visualizzatore applet di java. Quando si scrive un applet java che dà un esito grafico questo viene rappresentato in una finestra di questo tipo. • Con il comando stamp posso isloare la zona che mi interessa ed abbellirla con qualche funzione di paint. • Un’ altra applicazione di stamp è quello di poter ricavare immagini dalla navigazione tramite google earth • Un’ altra utilità è quella di trasferire immagini da un programma qualsiasi a paint in maniera rapida senza dover salvare e poi riaprire. Per esempio potrei desiderare di operare con paint su degli istogrammi excel • Originale 8 7 6 5 4 Series1 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 MODIFICATO CON PAINT • MANOVRARE DUE IMMAGINI IN CONTEMPORANEA • CON PAINT • Con questa tecnica è possibile affiancare immagini o sovrapporle. Per esempio potrei essere interessato ad apporre lo stemma del mio comune sull’ istogramma di prima. In questo caso di procede come segue. • 1) Si apre l’ immagine principale (in questo caso l’ istogramma). • 2) Si clicka su incolla e si seleziona l’ opzione «incolla da». • 3) Una volta fatto questo si sceglie la seconda immagine da aprire. Questa comparirà sullo schermo e potrà essere trascinata e modificata in dimensione ovunque si voglia. • Il risultato è il seguente • Allo stesso modo si possono affiancare immagini • • • • • • INCLINARE UN’ IMMAGINE Pain permette unicamente di capovolgere oggetti di 180° o di rutotarli di 90°. Se necessito di rotazioni intermedie, per esempio ruotare di 45° un bastoncino da sci posso procedere come segue. 1) Apro una word 2) su una pagina bianca inserisco l’ immagine che voglio inclinare (opzione inserisci immagine) 3) l’ immagine è inserita in un rettangolo tratteggiato con un puntino verde a mo di perno. Agendo su questo è possibile ruotare l’ immagine fino a raggiungere l’ inclinazione voluta. 4)Una volta fatto questo trasferisco l’ immagine inclinata su paint tramite il comando stamp e la ritaglio • Ottengo l’ effetto voluto. RISOLVERE I SISTEMI DI EQUAZIONI CON EXCEL • Quanto qui esposto risulterà essere chiaro a coloro che sono in possesso di nozioni di calcolo matriciale. Procediamo con un esempio. • Si tratta di un sistema di 5 equazioni in 5 incognite. • 1)Per prima cosa occorre aprire un foglio excel e creare una tabella 5 per 5 che contiene la matrice dei coefficienti del sitema. Occorre ricordare che quando un’ incognita non compare significa che il suo coefficiente è zero • (le parti scritte in blu sono delle aggiunte fatte con paint a scopo esplicativo) 2)Si seleziona un’ altra matrice 5 per 5 che in questo caso ha per vertici le celle D9-H13. Si clicka sul tasto F2. 3)Si schiaccia il tasto =e successivamente la fuznione MATR.INVERSA . Una volta chiamata la funzione essa di presenta in questa forma =MATR.INVERSA( 4)Si seleziona la matrice dei coefficienti e si chiude la parentesi La formula diviene questa : =MATR.INVERSA(D3:H7) 5)Si clicka contemporaneamente ctrl, maiuscolo (la freccia) e invio. Si ottiene una matrice 5 per 5 con cifre che appaiono prive di significato. Si tratta della matrice inversa. 6) Si crea una colonna di 5 caselle nella quale vengono inseriti i termini noti. In questo caso li inseriamo nelle caselle che vanno da J9 a J13. 7) Si seleziona un’ altra colonna di 5 caselle in questo caso scegliamo K9 a K13 8) Si clicka su F2 9) Si schiaccia il tasto = e la funzione MATR.PRODOTTO 10)Si evidenzia la matrice inversa 11) Si mette un ; 12) Si evidenzia la colonna dei termini noti e si chiude la parentesi Se tutto si è svolto correttamente la formula è la seguente =MATR.PRODOTTO(D9:H13;J9:J13) 13) Si clicka contemporraneamente ctrl miuscolo invio La soluzione del sistema si trova nella colonna K9 K13 • La situazione finale è la seguente. Una volta inserite queste formule è possibile modificare la matrice dei coefficienti ed i termini noti ed avere immediatamente la nuova soluzione del sistema (a parte il caso in cui il sistema sia impossibile o indeterminato) . La matrice inversa può essere occultata (per esempio scrivendone le cifre in bianco). Occorre però porre attenzione nel non andare a modificare le celle della matrice inversa. • • • • • • • LE MACRO DI EXCEL Le Macro permettono di definire un’ unica volta una serie di operazioni. Queste saranno poi svolte in automatico una volta richiamata la macrro. Esempio. Abbiamo una lista di 12 nomi che occupano le celle da D3 a D14. Ogni volta che utilizziamo questo foglio di lavoro dobbiamo metterli in ordine alfabetico e colorare le celle di 3 in 3 dei coloro rosso,verde,giallo e blu partendo dall’ alto. Dal momento che questa operazione deve essere svolta tante volte conviene definire una macro. Selezionando visualizza sulla barra in alto compare in alto all’ estrema destra l’ icona macro. Facciamo che nel foglio siano già inseriti i 12 nomi nelle celle D3 D12 (mettete i nomi che volete) Cliccando sull’ icona macro viene visualizzata l’ opzione «registra macro». Fecendo click su «regitra macro» ci viene chiesto il nome che intendiamo assegnare alla macro, la chiamiamo ORDINA ed una sua descrizione che per ora tralasciamo. Una volta che clickiamo su OK tutto quello che facciamo viene registrato. • • • • • • • • Eseguiamo quindi la procedura seguente. 1) Selezioniamo le celle D3 D14 2) Clickiamo su Dati e quindi su Ordina 3) Viene già specificata la colonna D ed il criterio (dalla A alla Z) clickiamo su OK. A questo punto la nostra lista è ordinata 4) Coloriamo i nomi della lista in rosso verde e giallo partendo dall’ alto 5) Andiamo ancora su «visualizza» e poi su «macro» ed interrompiamo la registrazione A questo punto la macro ORDINA è definita. Per provarla cancelliamo il foglio sia dei nomi che dei colori e riempiamo le celle D3 D14 con altri nomi . Andiamo su «visualizza» e poi su «macro» e ancora su «visualizza macro». Compare l’ elenco delle macro definite nel foglio di lavoro. In questo caso ce ne è una sola, la macro ORDINA. Clickiamo su «esegui». Se tutto è stato fatto esattamente la nuova lista sarà messa in ordine e colorata secondo i criteri specificati. In caso di qualche problema si può eliminare la macro e ripetere la procedura. • Per salvare un foglio di lavoro con delle macro occorre clickare su «file» «salva come» «cartella di lavoro con attivazione macro excel». • È possibile assegnare una macro ad un pulsante sul foglio di lavoro in maniera da poterla richiamare più comodamente. Per disegnare il pulsante si va su «inserisci» (barra in alto nel foglio di lavoro) e si disegna ad esempio un rettangolo. All’ interno del rettangolo scriviamo «ORDINA» per indicare la macro associata al pulsante. Si clicka con il pulsante con il tasto destro del mouse e nel menù che compare si seglie «assegna macro». Dall’ elenco delle macro (che in questo caso ha un solo elemento) si sceglie la macro ORDINA e si clicka OK. A questo punto la macro può essere eseguita direttamente clickando sul pulsante. Si presenterà una • situazione di • questo tipo. Per • verificare basta • togliere i colori, • inserire altri nomi • e clickare sul • pulsante. • Se andiamo su «visualizza» «macro» e poi clickiamo su «modifica» possiamo osservare il codice con il quale vengono scritte le macro (linguaggio VBA). COME OTTENERE UN FOGLIO EXCEL CON CELLE QUADRETTATE Un foglio Excel con celle quadrettare può essere utile ad esempio se vogliamo realizzare alcuni giochi (sudoku od un nostro schema di parole crociate) oppure trasferito su paint con il comando stamp ci permette di fare dei disegni su carta quadrettata. Per ottenre questo si esegue questa procedura 1) Si apre un foglio Excel 2) Si va sull’ opzione registra macro e si inizia la registrazione. Come nome della macro va bene quello predefinito (macro1). 3) Si restringe la prima colonna (la A) fino a darle una larghezza di 20 pixel (che corrisponde alla distanza tra 2 righe) 4) Si interrompe la registrazione. A questo punto la colonna A è formata da celle perfettamente quadrettate. Occorre estendere la cosa a tutte le altre celle del foglio. • • • • • • • • • • • • 5) Su «visualizza» «macro» selezioniamo la macro che abbiamo definito e clickiamo su «modifica». Compare il codice seguente Sub Macro1() ‘ Macro1 Macro ‘ ‘ Columns(«A:A).ColumnWidth=2,14 End Sub. La prima e ultima istruzione (Sub e End Sub) indicano unicamente l’ inizo e la fine della Macro. Le parti verdi sono semplicemente commenti, parti di codice messe per comprenderlo meglio ma che sono ignorate in esecuzione. L’ istruzione chiave è la Columns(«A:A).ColumnWidth=2,14 Il significato è : Metti la larghezza (ColumnWidth) delle colonne che vanno da A a A al valore 2,14 (che corrisponde a 20 pixel). Per estendere il procedimento a tutte le colonne del foglio basta modificare quest’ istruzione: Columns(«A:CZ).ColumnWidth=2,14. In questo modo il procedimento viene esteso fino alla colonna CZ • L’ esecuzione della macro ci dà il foglio quadrettato sul quale possiamo sbizzarrirci.