SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO A. DIAZ OLBIA A.S. 2011/2012 LA GUARDIA COSTIERA PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ Autrice : Francesca Peddio Presentazione di : Nicola Caddeo e Marco Sotgiu La guardia costiera si occupa di fare rispettare le regole del mare. Una delle regole e il divieto di pescare specie protette ad esempio se vediamo qualcuno pescare una stella marina (che è una specie protetta) dobbiamo chiamare il numero 1530 che è il numero della guardia costiera. Un’ altra regola e quella di rispettare i limiti dei parchi marini. Un altro compito della guardia costiera è garantire la sicurezza in mare. Se un’ imbarcazione perde la rotta o ha un guasto bisogna chiamare 1530 e la guardia costiera interviene. Ci è stato raccontato di un capitano che si è addormentato e la nave andò fuori rotta. Prontamente la guardia costiera intervenne,riportando l’imbarcazione alla sua rotta. Le boe • La boa rossa , dove le barche non possono passare. • La boa arancione segnala i «corridoi di lancio» per pedalò e surf. • La boa bianca serve per chi non sa nuotare bene ad indicare che lì l’acqua è alta 1,80 metri. Relazione di Alex Portoraro 1°E Il mare è considerato bello e unico per tutti, ad esempio mia madre lo adora, lo ama, è il suo migliore amico per eccellenza, perché lei dice che ascolta tutto anche stando in silenzio. Anche a me piace tanto, forse non lo amo quanto lei ma al mare mi diverto tanto e faccio anche tanti bei bagni. Solo quando è mosso, agitato, non mi piace perché ho paura, anche se mamma mi tranquillizza, dice di non preoccuparmi, che anche quando è permaloso bisogna amarlo, sempre rispettandolo ovviamente. Il mare dà l’impressione di essere colorato ma l’acqua in realtà non è colorata, la sua bellezza è proprio questa, è azzurra come il cielo. A volte li guardo entrambi, mi appaiono immensi, sembra quasi che non esistano, invece sono reali ma ci fanno sognare. L’altro giorno a scuola sono venuti un capitano e un sergente della Guardia costiera di Olbia per spiegarci cose molto importanti ed interessanti. Adesso vi racconto cosa ci hanno detto. Prima ci hanno spiegato che il mare è un amico, però se lo metti a disagio diventa permaloso e ci puoi rischiare la vita. Subito dopo ci hanno fatto vedere un filmato in cui volevano che guardassimo con attenzione il comportamento del capitano. Sapete tutti la storia della Costa Concordia? Bene, due anni fa successe una cosa così anche all’Isola della Maddalena a una nave che trasportava un carico di combustibili. NELLE FOTO, IL SIG. PESCE DURANTE LA LEZIONE SUL MARE. Il vice- comandante della nave si era addormentato e aveva lasciato la nave in balia delle onde. Il mare sappiamo essere permaloso, la nave rischiava quindi di finire sugli scogli. Il capitano, insospettito dai rumori, andò a vedere cosa fosse successo e, resosi conto del pericolo imminente, con una manovra da manuale, riuscì ad invertire la rotta di 180° evitando così il disastro e salvando la vita all’equipaggio. Una volta finito il filmato gli ufficiali della capitaneria ci hanno chiesto quale era stato il comportamento del comandante. Dopo hanno elencato le principali norme da rispettare per tenere il mare pulito: 1) buttare la spazzatura nel cestino; 2) dopo il tramonto non lasciare ombrelloni o sdraie sulla spiaggia; 3) non scaricare rifiuti in mare. Prima di andare via ci hanno parlato delle meduse, che sono presenti in tutta Italia e ci hanno spiegato che gli squali non esistono dove noi facciamo il bagno perché vivono nelle acque calde. Dopo aver risposto alle nostre domande se ne sono andati salutandoci ed invitandoci a visitare la capitaneria.