NOTTUE
A cura di:
Danieli Carlo
Grego Francesco
Anno scolastico 2012 2013
Genere:
Agrotis
(= Scotia)
Specie:
A. ipsilon Hfn.
Genere:
Sesamia
Specie:
S. nonagrioides
Lef.
Classe: Insetti
Ordine:
Lepidotteri
Sottordine:
Eteroneuri
Famiglia:
Nottuidi
Genere:
Heliothis
Specie:
H. armigera
(Hb.)
Genere:
Agrotis
(=Scotia)
Specie:
A. segetum
Den. et Schiff.
 Diffusione:
• prevalentemente regioni mediterranee, è comunque presente in tutti gli
ambienti
 Descrizione morfologica (insetto adulto):
• corpo e ali ricoperte da squamette
• torace molto sviluppato in genere di colore bruno
• ali sviluppate e adatte a compiere lunghi voli con 30-40 mm di apertura (alcune
specie sono migratrici), quelle anteriori di tonalità grigio-bruna, (con maculature
e variegature scure) quelle posteriori presentano invece tonalità più chiare
• Le larve, invece, sono corte, robuste e portano generalmente cinque paia di
pseudozampe
• presentano striature longitudinali con punteggiature
• sono quasi sempre prive di peli e hanno una colorazione che va dal giallastro al
grigio-verde
• possiedono apparato boccale masticatore

Agrotis ipsilon: i principali ospiti sono foraggere, mais, piante
ortive, barbabietole, soia, tabacco, vite in vivai

Agrotis segetum: le piante ospiti sono piante ortive, mais, soia,
foraggere, tabacco e piante forestali
 Heliothis armigera: colpiscono principalmente piante ortive, mais,
cotone, tabacco, piante ornamentali e conifere
 Sesamia nonagrioides: Le principali piante ospiti sono mais, sorgo e
alcune graminacee
 Agrotis ipsilon: i danni sono causati sia agli stadi larvali giovanili che a
quelli biologicamente più sviluppati e consistono, nel primo caso, in piccole
erosioni delle foglie, mentre in presenza di larve maggiormente sviluppate si
hanno danni profondi al colletto e agli organi ipogei
 Agrotis segetum: i danni, determinati da larve localizzate sotto la superficie
del terreno in prossimità delle piante ospiti, consistono in un primo momento in
erosioni sulle foglioline di giovani piante e, successivamente, erosioni al colletto e
all’apparato radicale, compresi gli organi sotterranei
• Su giovani piante di seminativi gli attacchi possono provocare gravi fallanze per la
distruzione ad opera delle larve, con collasso rapido e distaccamento dalle radici per
l'erosione in prossimità del colletto
 Heliothis armigera:
• causa danni alle foglie, a fiori e principalmente sui frutti
• questi sintomi sono dovuti ad attacchi larvali agli organi aerei della pianta, in
particolare su foglie e fiori queste larve provocano erosioni
• sui frutti vengono scavate percorsi e gallerie nella polpa che causano
deterioramento e deperimento degli stessi (l’ospite più diffuso è il pomodoro)
 Sesamia nonagrioides:
• provoca danni causati dall’azione trofica delle larve a guaine fogliari, foglie, culmi e
alle cariossidi
• I danni causati sono ad opera di larve di prima e seconda generazione: le prime
attaccano foglie e guaine rodendole e scavando gallerie nei culmi causandone la
rottura per l'azione del vento, le seconde attaccano in particolar modo spighe e
cariossidi causandone la rottura (distruzione)
“Nottua dei seminati”
“Nottua delle messi”
Agrotis ipsilon
Agrotis segetum
Fig. Danni Agrotis ipsilon al colletto
Fig. Larva di Agrotis segetum
Fig. Danni Agrotis ipsilon sulle foglie
Fig. Adulto di Agrotis segetum
“ Nottua del pomodoro”
“Sesamie del mais”
Heliothis armigera
Sesamia nonagrioides
Fig. Heliothis armigera
Fig. Adulto di Sesamia del mais
Fig. Danni Heliothis armigera su pomodoro
Fig. Danni sul mais Sesamia nonagrioides
• L'Agrotis ipsilon è una nottua soggetta a fasi
migratorie stagionali
con spostamenti degli adulti da zone secche a zone più umide
“Nottua dei seminati” • può svernare come larva o come crisalide
• gli adulti ovidepongono nel terreno oppure alla base delle piante
Agrotis ipsilon
ospiti; da queste uova si origina la 1a generazione larvale, attiva da
fine primavera-inizio estate
• da queste larve, concluso il ciclo di sviluppo, prende origine la 2a
2 generazioni all'anno
generazione di adulti che sfarfallano in giugno-luglio e che saranno
(in particolari condizioni
attivi in piena estate
possono divenire 4)
• a queste due generazioni può seguire, a seconda delle condizioni
climatiche, una 3a ed una 4a generazione
“Nottua delle messi”
Agrotis segetum
2-3 (raramente 4)
generazioni all'anno
• Gli adulti ovidepongono
nel terreno o sulle parti basali delle
piante ospiti o delle infestanti, dove le larve neonate iniziano la
loro attività sulle giovani foglie; successivamente scendono nella
rizosfera dove provocano danni maggiori
• queste larve maturano in piena estate e gli adulti di questa
generazione compaiono da fine giugno
• questi adulti ovidepongono ed originano una seconda
generazione larvale che può svernare oppure originare una 3a
generazione (a volte pure una 4a generazione, anche se rara)
“ Nottua del pomodoro”
Heliothis armigera
da 2 a 3-4
generazioni/anno
• La “Nottua del pomodoro” sverna nel terreno allo stadio
di crisalide mentre gli adulti sfarfallano in primavera,
ovidepongono sui germogli apicali, sui fiori e frutti
• Questa nottua possiede abitudini migratorie e completa
in un anno da 2 a 3-4 generazioni
• I danni causati avvengono nel periodo del ciclo biologico
in cui questa nottua si trova sotto forma di larva neonata
• La “Sesamia del mais” sverna come larva matura dentro agli
“Sesamie del mais”
Sesamia nonagrioides
2-3
generazioni/anno
stocchi e si incrisalida in primavera
• gli adulti sfarfallano in primavera a seconda del clima
• le femmine depongono le uova all'interno delle guaine fogliari
dove si origina la prima generazione larvale
• gli adulti originati da larve incrisalidate nei culmi iniziano a
sfarfallare nel periodo estivo
• da questi adulti nascono le larve (seconda generazione) che
attaccano le spighe
• nelle regioni più calde sviluppano anche una terza generazione
nell’ anno
“Nottua dei seminati” e “Nottua delle messi”
Principalmente la lotta è di tipo chimico e segue i criteri della lotta guidata ed
integrata, possibile pure l’ impiego di mezzi biotecnologici
• Interventi: su larve di circa 2 cm
• Mezzi biotecnologici: è previsto un monitoraggio con trappole sessuali da
installare a fine marzo, in base a picchi di presenza e sfarfallamenti e l’ uso di
trappole per cattura massiva
• Rilevamento diretto nelle prime fasi di sviluppo delle piante con soglia di
intervento alla presenza di 1-2 larve di 3a o 4a età o 1-2 piante con danni rilevabili
per metro quadro
• Mezzi chimici: in pieno campo con insetticidi su larve giovani
(< 2cm),
migliore efficacia del trattamento se in abbinamento con prodotti zuccherini
(melassa o saccarosio)
• Trattamento all'imbrunire, con terreno umido e con molto liquido veicolante per
raggiungere il colletto
• Si utilizzano esche avvelenate contro
le larve già sviluppate e già interrate
“ Nottua del pomodoro”
La lotta può essere di tipo chimico
(segue i criteri di lotta guidata e
integrata) e con l’ uso di mezzi
biologici e biotecnologici
• interventi diretti tempestivi,
(inizio della schiusa delle uova o ai
primi attacchi)
 Lotta biotecnologica:
installazione di trappole sessuali
ad imbuto o a rete, con densità di
una trappola per ambiente in
aprile-maggio per stabilire i
momenti a rischio e la consistenza
della popolazione
 Mezzi biologici: impiego del
“Bacillus thuringiensis ssp.
Kurstaki”
“Sesamie del mais”
La lotta contro la Sesamia può essere
di tipo agronomico, chimico e
biotecnologico
 Lotta agronomica:
• distruzione o interramento
profondo degli stocchi contenenti le
larve svernanti
• scelta di varietà resistenti
 La lotta chimica segue i criteri
della lotta guidata ed integrata
• non è molto efficace perché le larve
vivono all'interno degli organi
vegetali e le uova sono riparate dalle
guaine fogliari
 Lotta biotecnologica: interventi
effettuati con trappole sessuali
collocate dalla fine di marzo
• monitoraggio in base agli
sfarfallamenti
Tutti i principi attivi elencati in tabella (Alfa - cipermetrina , Ciflutrin,
Cipermetrina, Delta – metrina, Lambda - cialotrina e Etofenprox) risultano
essere attualmente autorizzati nel loro impiego
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