“Alla mensa degli antichi Romani” Progetto di storia e alimentazione Anno scolastico 2012/13 Scuola primaria VIII Circolo <<Don Milani>> Classi Quinte Progetto alimentare e storia dei Romani a Salerno • Questo è l’ultimo anno delle classi quinte e vogliamo chiudere con un laboratorio veramente originale. Soprattutto vogliamo parlare dei Romani e delle tracce che hanno lasciato a Salerno. • Intanto ci sediamo alla loro tavola e, senza “coricarci” di sghembo su uno scomodo triclinio, proviamo a capire come mangiavano. • Dopo andremo in giro per Salerno a scoprire dove sono stati e in quali luoghi possiamo ancora trovare le tracce della loro presenza. • La maestra Maki ha avuto un’idea molto originale: ci farà assaggiare dei cibi che mangiavano i romani e ci farà bere delle tisane fatte con erbe. • Siamo tutti eccitati per quest’esperienza straordinaria e non vediamo l’ora di cominciare. • Cominciamo con delle diapositive sull’alimentazione ai tempi dei Romani e poi altre sulle proprietà curative delle erbe; per fare questo ci trasferiamo nell’aula computer dove le maestre hanno preparato sul tavolo centrale tante cose per noi. Purtroppo c’è un problema: il mouse si blocca; allora proviamo a vedere le diapositive in un’aula Siamo tanti e siamo molto curiosi di sapere cosa accadrà ma anche qui c’è un problema: il computer non legge il programma PowerPoint con cui è stata creata la presentazione delle diapositive … … marcia indietro, si ritorna nell’aula computer! Finalmente si comincia; abbiamo perso un po’ di tempo ma riusciamo a vedere le presentazioni e, con l’aiuto delle immagini, sembra tutto molto chiaro Appena finita la proiezione, le maestre fanno girare bustine con legumi, erbe fresche e secche in modo che possiamo vedere, toccare e odorare mentre le insegnanti preparano gli assaggi. Come sarà il “famigerato” garum? Dobbiamo assaggiarlo o possiamo rifiutarci? Le maestre ci tranquillizzano: provate, se non vi va lì c’è il cestino dei rifiuti. Ma noi, come tutti i bambini, siamo troppo curiosi e così proviamo. … Sorpresa! Il garum è buono … Maestre,vogliamo la ricetta!!! È proprio vero, bisogna assaggiare prima di dire che una cosa non è buona. Dopo il garum andiamo avanti con gli assaggi “salati” C’è l’olio purissimo di oliva aromatizzato con aglio, rosmarino e origano: buonissimo! Un po’ più strano, ma niente male, anche l’agrodolce fatto con miele e aceto. Adesso un break con le tisane: una è al finocchietto e menta, l’altra alla camomilla Entrambe sono dolcificate col miele perché i romani non conoscevano lo zucchero Anche le tisane hanno molto successo! Che divertimento! E poi il dolce! Ebbene sì, c’è anche il dolce che è un pezzo di pane bianco condito con latte, miele e uvetta. Che esperienza! Tutti pazzi per la cucina romana! Chi l’avrebbe mai detto! Abbiamo mangiato come i romani e ci è anche piaciuto! I legumi Ora non ci resta che scoprire Salerno-romana e certamente sarà un’altra bella esperienza!!! Il primo gruppo con le Quinte A e B ha appuntamento venerdì 8 marzo davanti alla chiesta di San Pietro in Camerellis. Purtroppo piove … ma che fare? Si va lo stesso, ormai è tutto organizzato Risaliamo via Velia e via San Benedetto e davanti alla chiesa di San Benedetto Attraversiamo per entrare nel Museo Archeologico Provinciale Prima di entrare la maestra ci spiega qualcosa del Lapidario e poi facciamo un giro tra le statue Queste sono tutte di epoca romana Leggiamo le targhe che spiegano dove sono state ritrovate Notiamo la vasca celebrativa scolpita per l’arrivo a Salerno di un personaggio importantissimo E poi entriamo a visitare il museo Ci sono reperti antichissimi molto importanti Alcuni video e dei pannelli spiegano come sono stati trovati i reperti e come vivevano gli antichi abitanti di Salerno. La maestra Maki ci spiega alcune cose più importanti e ci mostra i vasi utilizzati per miscelare il vino Ci fa notare i gioielli, le lucerne, le armi e ci spiega che venivamo messe nelle sepolture delle persone importanti. Lucerne e anfore da trasporto Pannello con la ricostruzione storica dei reperti ritrovati e Urne cinerarie Vediamo la bellissima testa di Apollo Ed ascoltiamo la storia del suo ritrovamento in mare raccontata anche dal poeta Giuseppe Ungaretti Raccogliendo le reti, una sera, a una maglia restò presa non la gola d'un pesciolino, ma a un cernecchio, una testa d'Apollo [...]. L'ho veduta al Museo di Salerno, e sarà prassitelica o ellenistica, poco importa; ma questo volto, che per più di duemil'anni fu lavorato dal mare nel suo fondo, ha nella sua patina tutti i colori che oggi abbiamo visto, ha conchigliette negli orecchi e nelle narici: ha nel suo sorriso indulgente e fremente, non so quale canto di giovinezza risuscitata! Oh! tu sei la forza serena e la bellezza. Quale augurio non ci reca quest'immagine che fra gli ulivi, è finalmente tornata fra noi. Giuseppe Ungaretti Ma, dopo un po’ il nostro orologio biologico reclama la merenda E in quel momento non esiste museo abbastanza importante … … da farci desistere! Così, appena fuori, ci sediamo sui gradini della Chiesa di San Benedetto e “sfoderiamo” le nostre micidiali MERENDONE Entriamo nella chiesa di San Benedetto Il parroco ci invita a visitarla e comincia a spiegare la sua storia Non abbiamo molto tempo e dobbiamo continuare il nostro giro sulle tracce dei romani, così riprendiamo il cammino Facciamo solo una breve sosta al “Castello che non c’è” Infatti il Castel Terracena, fatto costruire da Roberto il Guiscardo, è stato completamente inglobato nelle mura di una civile abitazione come potete vedere dalla foto. Riprende a piovere perciò ascoltiamo la spiegazione dei due templi romani, di cui abbiamo dei resti, al riparo sotto l’arco che porta al Duomo La maestra ci ricorda la leggenda dei tre santi martiri: Caio, Ante e Fortunato Poi raggiungiamo largo Abate Conforti dove doveva essere il foro e dove fu ritrovata la vasca celebrativa che abbiamo visto al museo Entriamo a Santa Sofia per vedere i ruderi del Foro ma sono chiusi. Allora percorriamo un tratto del decumano e scendiamo per via dei Canali Per raggiungere San Pietro a Corte Dove ci aspetta la guida del gruppo archeologico e dove vedremo i resti delle antiche terme romane. L’archeologa ci spiega tante cose interessanti E noi possiamo farle delle domande … ci piace tanto fare domande! Ci spiega che le tracce dei Romani a Salerno sono poche e nel nostro giro le abbiamo viste tutte Ormai sono quasi le 12 perciò scendiamo a via Roma Dove troviamo pronto ad attenderci il nostro pullman davanti al Palazzo di Città Salutiamo la maestra Maki e andiamo via, piuttosto bagnati ma con la consapevolezza di aver imparato tante cose importantissime. Il giorno 15 marzo il secondo gruppo con le classi V C e D raggiunge il centro di Salerno per fare lo stesso giro È una giornata gelida, piove e le montagne intorno a Salerno sono piene di neve Purtroppo è tutto prenotato e quindi, nonostante il tempo meteorologico avverso, il nostro giro comincia Visitiamo il lapidarium E poi il museo proprio come i nostri compagni la settimana scorsa Usciamo e, per fortuna, non piove più. E immediatamente l’orologio biologico ci ricorda che è ora della merenda Sfoderiamo le MERENDONE e non ci fermiamo più fino a quando non le abbiamo finite! Facciamo anche noi tappa al Castello che non c’è Per proseguire verso il tempio di Pomona Stessa tappa per ricordare la leggenda dei tre Santi Martiri E poi proseguiamo per largo Abate Conforti dove c’era il Foro Quindi percorriamo un tratto del decumano E attraverso via dei Canali raggiungiamo San Pietro a Corte Qui una guida del gruppo archeologico ci spiega come erano le terme E quante trasformazioni ha subito questo importante sito archeologico Affreschi della Chiesa paleocristiana nelle terme di San Pietro a Corte La visita è finita e il pullman ci aspetta già davanti al Palazzo di Città La pioggia è stata clemente ma il freddo terribile, non vediamo l’ora di metterci al calduccio! Lasciamo San Pietro a Corte e riprendiamo il pullman per rientrare, infreddoliti ma contenti di aver imparato tante cose nuove e interessanti! Fine