Chiara Ricci Frabattista 1 B
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Francesco Baracca
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Il monumento dedicato a Francesco Baracca
Il monumento situato a Lugo in Piazza Baracca è dedicato a Francesco Baracca
caduto in aereo a causa di un combattimento sulle alture del Montello, presso
Treviso nell’ estate del 1918 dopo aver conseguito 34 vittorie. È stato un asso dell’
aviazione della I guerra mondiale.
In memoria di Baracca lo scultore faentino Domenico Rambelli progettò il
monumento inaugurato il 21 giugno 1936.
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La vita
• Baracca nacque il 9 maggio del 1888 da una famiglia molto ricca ( il padre Enrico
era un uomo di affari e proprietario terriero, la madre Paolina de Biancoli era
una contessa).Baracca cominciò con il frequentare l’ accademia militare di
Modena scuola di cavalleria.
• Nel 1909 frequentò il corso di specializzazione presso la Scuola di Cavalleria di
Pinerolo e l'anno successivo venne assegnato al 2º Reggimento cavalleria
"Piemonte Reale" di stanza a Roma nella caserma "Castro Pretorio", dove
dimostrò le sue doti di cavaliere vincendo il concorso ippico di Tor di Quinto.
• Nel 1912, affascinato da un'esercitazione aerea presso li aeroporto di RomaCentocelle, passò in aviazione, che allora era parte dell'esercito. Frequentò i
corsi della scuola di pilotaggio in Francia. Il 9 luglio conseguì il brevetto di
pilota numero 1037.
• Nel 1914 venne assegnato al Battaglione Aviatori. Alla vigilia della prima
guerra mondiale, Baracca fu inviato a Parigi dove si addestrò sulla caccia di
aerei. ( Nieuport 10).
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Nieuport 10
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Morte
Il 19 giugno 1918 morì dai colpi di nemici a Nervesa della Battaglia
e il 27 giugno 1918 venne sepolto a Lugo.
Subito dopo la sua morte, la 91ª Squadriglia venne ribattezzata
"Squadriglia Baracca".
Anniversario
Il 19 giugno si festeggia l’ anniversario della morte di Baracca.
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La lapide posta all’ interno del tempio di Nervesa della Battaglia.
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La camera di Francesco Baracca
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La statua di Baracca
La statua in bronzo, alta sul piedistallo quasi sei metri, si sporge su un
basamento cilindrico di travertino, dove sono scolpite fiamme stilizzate
ed incise date, nome dei cieli delle vittorie. L’opera di Rambelli è oggi
considerata dalla maggior parte della gente come una delle massime
espressioni della scultura italiana del Novecento.
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L’ala
L’ala, alta 27 metri, presenta sui suoi fianchi
i rilievi raffiguranti il cavallino rampante e l’Ippogrifo, simbolo
della mitica 91a Squadriglia.( la 91a squadriglia: aeroplani da caccia costituita
il 16 aprile 1917 al comando del capitano Guido Tacchini).
Al suo interno, si trova una scalinata che porta al punto più alto dell’ ala.
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Il Cavallino Rampante
Il cavallino rampante scolpito sull’ ala è il simbolo che Francesco Baracca
incise sul suo aereo così da essere
riconoscibile in volo agli amici e, soprattutto, ai nemici.
Il destino ha voluto che quel Cavallino, simbolo di coraggio e
temerarietà, assumesse fama mondiale quale marchio del
prodotto italiano più vincente in assoluto: la Ferrari.
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Perché il cavallino rampante?
• Il cavallino era dipinto sulla carlinga dell’ aereo di
Francesco Baracca. L ’eroico aviatore caduto sul Montello
fu l’asso degli assi della Prima Guerra Mondiale.”
• Il cavallino era ed è rimasto nero; Ferrari aggiunse poi il
fondo giallo canarino che è il colore di Modena”.
L’emblema della Scuderia Ferrari apparve per la prima
volta nel 1929 su tutte le pubblicazioni, le insegne e le
carte ufficiali della Società.
La Ferrari decise poi di scegliere come simbolo
rappresentativo il Cavallino rampante così che
gli portasse fortuna come l’ aveva portata a
Francesco Baracca.
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IL SIMBOLO DELLA FERRARI
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L* ala di Baracca