IL SECONDO TEMPO Andante con moto LIED A VARIAZIONI UNITE 1 Dopo la grande energia sviluppata nel primo tempo, ora è il momento della distensione come per riprendere fiato e forze. Tutta via Beethoven ci vuole ricordare che non è possibile ancora adagiarsi e cullarsi nella tranquillità: è necessario andare avanti, non arrendersi, perché il cammino è ancora lungo. Qui sotto il tema A eseguito da viole e violoncelli Grazie al ritmo «puntato» (cioè con molte note allungate dal punto di valore) questo tema racchiude in sé una forte vitalità tanto da assomigliare ad una marcia Appare quindi il secondo tema suonato da clarinetti e fagotti Osservandoli bene si può arrivare a dire che i due temi sono simili perché hanno in comune: il tempo musicale, la tonalità e il ritmo puntato. Ora i due temi nel corso di tutto il tempo si alternano regolarmente. Il secondo (B) rimane sempre uguale diventando per lo più trionfale mentre il primo viene VARIATO cioè cambiato nel ritmo, nella melodia e nell’armonia Ecco a voi le tre variazioni del tema A: Andiamo ad analizzare meglio le tre variazioni del tema A: A1: La variazione del tema A1 rispetto al tema A è di tipo ritmicomelodico; ritmico perché il ritmo puntato scompare lasciando il posto ad un ritmo omogeneo determinato dalle 6 crome presenti in ogni battuta ; melodico perché l’autore ha aggiunto 8 suoni. A2 : La variazione del tema A2 rispetto al tema A è di tipo ritmicomelodico; ritmico perché usa le semi-crome avendo così un ritmo più veloce; melodico perché aggiunge 45 note A3 : Appare infine A3, la terza variazione, assai simile ad A con un’unica differenza: A3 è in tonalità di SOLm (A era in SOLM) Il tema A con le sue 3 variazioni si alternano con B in questo modo: A B A1 B A2 B A3. Quindi dopo l’apparizione di A3 si ripresenta ancora il tema A nella sua veste originale dando vita ad una coda per chiudere in maniera grandiosa il discorso. *LIED: canzone È una forma di composizione in 3 parti con due temi diversi per carattere e tonalità. Nelle prime due parti venivano presentati i due temi mentre nella terza, il rimo tema veniva ripreso e variato. Si aveva quindi lo schema A, B, A1. Questa forma viene usata nei tempi lenti delle Sinfonie, dei Concerti delle Sonate. Le VARIAZIONI potevano essere di tipo: MELODICO: Aggiunge o toglie note ARMONICO: Spostando la melodia in un’altra tonalità o alterando alcuni suoni RITMICO: Allungando o sopprimendo valora ai suoni TIMBRICO: facendo suonare la melodia o l’accompagname nto da altri strumenti in modo da cambiarne il carattere espressivo