«Il processo globale attraverso il quale si diventa cristiani. Si tratta di
un cammino diffuso nel tempo e scandito dall’ascolto della Parola,
dalla celebrazione e dalla testimonianza dei discepoli del Signore,
attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della
vita cristiana e si impegna a una scelta di fede e a vivere da figlio di
Dio, ed è assimilato, con il Battesimo, la Confermazione e
l’Eucaristia, al mistero pasquale di Cristo nella Chiesa».
(Ufficio catechistico nazionale, Il catechismo per l’iniziazione
cristiana dei fanciulli e dei ragazzi)
Attraverso
un’esperienza
formativa
rivolta
direttamente ai ragazzi e adatta alla loro età, l’Ac
rende concreta quell’attenzione alla singola persona
che è scelta costitutiva dell’associazione.
Porre al centro i ragazzi significa guardarli nella
globalità della loro vita e come soggetti del cammino
formativo senza idee preconcette e stereotipi.
L’educatore, pertanto, deve avere delle attenzioni
costanti durante il cammino che propone ai ragazzi.
sull’ ilFar
essere
primato
crescere
dell’
nella
Fardegli
di stessi
accoglienza
delle
cura
relazioni
Avere
apparire
Valorizzare
dell’
interiorità
cura
sviluppare e se l’ altri
Far sviluppare
Far
Valorizzare
crescere
l’accoglienza
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primato
cura di se
Avere
cura
dell’essere
stessi
dell’interiorità
edelle
sull’apparire
deglirelazioni
altri
«La catechesi dell’Acr vuole caratterizzarsi come un
cammino di fede in gruppo: profondamente vitale,
esistenziale, incarnato nella vita dei ragazzi e a
partire da esso, in una parola, come catechesi
esperienziale che porta ad una graduale
maturazione di atteggiamenti evangelici e di una
mentalità di fede attraverso il tirocinio e l’esercizio
di azioni e atti capaci di incarnare il messaggio
evangelico».
(mons. Giuseppe Cavallotto, In cammino, 1974)
L’esperienza associativa dell’Ac offre ai ragazzi una
«esperienza concreta di fraternità, di amicizia, di
legame tra coetanei, persone, soci. L’associazione
non è infatti solo uno strumento funzionale
all’organizzazione del percorso formativo (gruppi,
sussidi, corsi di formazione per educatori…), ma è il
luogo in cui si aiutano i ragazzi a vivere più
profondamente l’esperienza di fede nella propria
comunità cristiana».
(Bella è l’Acr, p. 59)
Ecclesiale
Associativo
Ragazzi protagonisti
Aperto alla missione
Perché sempre attento all’annuncio
e alla condivisione delle scoperte e
della gioia di cui è portatore
Perché tutta la proposta formativa lo è
Perché è un’esperienza di ragazzi associati
dentro la grande famiglia dell’Ac
Perché chiede la partecipazione dei
ragazzi, ciascuno con la propria
originalità e storia personale
L’esperienza formativa in Acr è vissuta
dal ragazzo secondo una «dinamica che
parte sempre dalla vita e torna alla vita
attraverso
l’incontro
salvifico
e
trasformante con Dio, nella Parola, nei
sacramenti, nella testimonianza».
(Bella è l’Acr, p. 63)
Questa dinamica è strutturata in un itinerario
formativo che:
di questo annuncio fanno esperienza
attraverso
la
maturazione
di
ha
in
nella
questa
realtà
realtà
dei
ragazzi
i
ragazzi
il
punto
sono
all’interno di un cammino fatto didi
atteggiamenti
evangelici,
la
vita
partenza
chiamati
per
ad
accogliere
guardare
la
con
Parola
occhio
di
confronto con i compagni, con
la
dei come
ragazzi
pian
siriconoscere
trasforma
critico
Dio
a ciòcon
luce
che
sipiano
vive,
rivela,
propone
lain
comunità,
i che
documenti
della fede,
e
si
conforma
a
Gesù,
rivelandone
esso
bellezza
la
presenza
di
una
vita
di
Dio,
in
Cristo
le proprie
e la
di celebrazione e preghiera
di
il
volto
nella
quotidianità
semplice
difficoltà,
rinnova
i
con
doni
la
ricevuti;
sua
forza;
nutrimento nei sacramenti, di un
del
proprio
essere
ragazzi.
servizio ai fratelli che è missionarietà;
La proposta annuale prende in considerazione una
domanda di vita dei bambini e dei ragazzi
declinandola a seconda delle diverse età
La presenza costante, nel cammino, di questa
dimensione antropologica si articola nell’esperienza
dei ragazzi attorno a tre domande di fondo:
L’atteggiamento è un modo di essere nei confronti
di qualcuno o di qualcosa, è una disposizione
favorevole o sfavorevole che si esprime con parole
e gesti. Va da sé che nell’azione educativa si
consideri non tanto la quantità delle cose imparate
dal ragazzo quanto piuttosto il grado di
maturazione degli atteggiamenti evangelici.
Ogni anno gli obiettivi formativi vengono declinati e
tradotti in 4 atteggiamenti che possono offrire una
strada percorribile dai ragazzi, collegandosi alla
categoria catechistica dell’anno.
Il cammino formativo offerto ai ragazzi in Acr si
sviluppa in una prospettiva di ciclicità;
agganciandosi al progetto catechistico italiano e
alla vita liturgica della comunità parrocchiale, si
propone di affrontare le tre tematiche fondamentali
dette anche categorie che percorrono i 4 volumi del
cammino di Iniziazione Cristiana (cIC).
Ogni anno il cammino Acr viene costruito
alla vita della Chiesa: vita
attorno ad una di Iniziazione
queste
tre
prospettive per
comunione e di fraternità nella Chiesa
approfondire il mistero di Cristo
di
Conversione al Vangelo della vita: una nuova
visione dell’uomo e della storia, con scelte
concrete alla luce della venuta di Gesù Cristo
Iniziazione al mistero di Gesù Cristo: centralità
della figura di Gesù Cristo nella quale si rivela
il piano di salvezza voluto da Dio
Ogni tre anni, dunque, la mediazione torna alla
medesima categoria, con un maggiore grado di
Marco
approfondimento perché si Vangelo
prendonodi come
riferimento i successivi volumi del cIC.
di Luca
Ogni anno vengono affrontate Vangelo
le unità dei
cIC
che sviluppano i contenuti della categoria e
contemporaneamente si affianca la lettura del
Vangelo dell’anno
Vangelo di Matteo
Il cammino che si propone è un unico itinerario a tre
dimensioni nel quale si incontrano la realtà dei
ragazzi con le loro domande di vita e le fonti della
proposta cristiana e dell’esperienza associativa.
Per un’educazione liturgica dei ragazzi è
fondamentale partire dalla grande opportunità
che viene offerta dalla Chiesa a ogni fedele e che
segna in pratica la vita cristiana: l’anno liturgico.
Celebrare con i ragazzi l’anno liturgico non solo
costituisce il filo conduttore del cammino dell’Acr,
ma permette anche di sintonizzare il proprio
passo con il “respiro vitale” della Chiesa.
Il cammino di catechesi dell’Acr si fonda sul
Progetto formativo dell’Ac e sul documento
dei vescovi “Il rinnovamento della catechesi”
del 1970 con la specificità di essere vissuto
in ambito associativo.
L’itinerario di catechesi è suddiviso in tre tempi che
coincidono con i tempi “forti” della liturgia:
All’interno dell’itinerario di catechesi sono presenti la
PISTA A e la PISTA B, ossia una differenza di proposte
in base al cammino di fede dei ragazzi, cioè prima o
dopo aver celebrato una tappa sacramentale.
L’educazione alla carità, che rende
testimonianza della speranza che è in
noi, non è un optional, o la semplice
integrazione alla catechesi parrocchiale,
ma un aspetto qualificante ed
essenziale dell’esperienza firmata Acr.
L’Iniziativa annuale (I.A.) si suddivide in quattro “tappe”:
Ogni tappa dell’I.A. si sviluppa in:
Ciascuna tappa si conclude con una
festa che coinvolge più persone attorno
alle scoperte fatte e alle decisioni prese;
a fare da filo conduttore vi è la Storia
che fornisce spunti e idee per
l’ambientazione delle attività.
Il cammino è ritmato, nell’anno liturgico, in
quattro fasi:




Da fine settembre al Battesimo del Signore;
Da gennaio a Pasqua;
Da Pasqua a Pentecoste;
Estate
All’inizio di ogni fase si trovano:
un’idea di fondo: presenta la realtà dei
ragazzi e suggerimenti di esperienze da fare
tre obiettivi: uno per ogni itinerario
le unità catechistiche di riferimento
le attenzioni pedagogiche: suggerimenti
all’educatore sui giusti comportamenti e le
attenzioni durante le attività
A – di Mosè
B – di Maria
C – di Pietro
D – di Giacobbe
A – le paure
B – i limiti
C – le motivazioni
A – di sguardi
B – dei doni
C – di opinioni
A – Compagnia
B – Novità
C – Sequela
A – É nuovo?
B – Giochiamo insieme?
C – Conto anch’io?
A – parlare
B – incuriosirsi
C – agire
A – il viaggio
B – la musica
C – il gioco
Pendolari
Turisti
Pellegrini
Nomadi
Immigrati
Prima
Fase
Terza
Seconda Fase
Fase
Si Parte!!!
In Carrozza!!!
La stazione di Il Viaggio
partenza
Quarta
Fase
Si scende!!! Il ritorno!!!
L’arrivo
La mia Città
Prima Fase
Da Settembre
alla Domenica
del battesimo
di Gesù
Nella prima fase dell’anno i bambini e i ragazzi vivono un
tempo pieno di nuovi inizi, che a volte accolgono con
entusiasmo e altre con il disagio di ricominciare e desiderio di
evadere. Proprio in queste realtà possono intraprendere un
viaggio che le rivela belle e nuove, scegliendo di “alzarsi”,
come ha fatto Maria per recarsi dalla cugina Elisabetta.
Nel Mese del Ciao i bambini e i ragazzi si interrogano sul loro
desiderio di novità: sulla loro voglia di vivere nuove esperienze,
esplorare nuovi ambienti, conoscere nuove persone...mettersi
in viaggio a bordo di un… TRENO
Si accorgono che l’Acr e l’esperienza di Chiesa che stanno
vivendo è una “STAZIONE DI PARTENZA”, dove tante persone
diverse si incontrano con la gioia e l’entusiasmo di camminare
insieme.
PICCOLISSIMI: IO E IL VIAGGIO – IO E IL GRUPPO – IO E IL
NATALE
Seconda
Fase
Da Gennaio a
Pasqua
Nella seconda fase i bambini e i ragazzi intraprendono il loro
viaggio e constatano con meraviglia la bellezza delle persone
che incontrano nel loro cammino, scoprendo l’originalità e la
ricchezza di ognuno. Il mettersi in cammino significa anche
dare spazio alla condivisione e al confronto per scoprire le
potenzialità e la bellezza di chi ci è accanto.
Nel Mese della Pace, i ragazzi incontrano i tanti viaggiatori che
sul treno salgono e scendono condividendo con loro un tratto di
strada. Scoprirono che ognuno di loro ha una motivazione
diversa che li ha spinti a partire. C’è chi decide di fare un
viaggio di piacere, c’è chi è in ricerca di se stesso, chi
viaggia per necessità lavorative; c’è invece chi intraprende
un viaggio di salvezza per trovare una terra di pace.
PICCOLISSIMI: IO E DIO– IO E LA PREGHIERA
Terza Fase
Tempo di
Pasqua e
Pentecoste
Nella Terza Fase i bambini e i ragazzi raggiungono la loro
destinazione. Ora è il tempo di iniziare un’altra avventura
scoprire nuovi luoghi e incontrare nuove persone, facendo
memoria dell’esperienza vissuta. La stazione di arrivo è il
luogo di saluto dei compagni con i quali si è
condiviso un cammino e nello stesso tempo è il
luogo di incontro degli amici che aspettano di
accoglierli.
Nel Mese degli Incontri i bambini e i ragazzi dopo aver scoperto
qual è l’essenza del loro viaggiare, hanno il compito di pensare
al mondo, coinvolgere quanti ancora sono in cammino e in
ricerca di scoprire la cosa bella che invece ha dato senso alla
loro esperienza.
PICCOLISSIMI: IO E LA PASQUA
Quarta Fase
Tempo di
Estate
eccezionale
In questa QUARTA FASE del cammino i bambini e i ragazzi
idealmente ritornano a casa per raccontare il loro viaggio, la
gioia di aver fatto emergere la propria originalità aiutati dal
confronto con gli amici, con gli adulti e con Gesù.
Nel Tempo Estate Eccezionale, attraverso le esperienze
dei campi scuola, centri estivi e grest, si confrontano
con chi ha vissuto il proprio cammino alla scoperta
della novità bella di ognuno, guidati dalla figura di Maria
che ha lasciato che questa novità entrasse in lei e cambiasse la
sua vita per fare cose grandi.
PICCOLISSIMI: IO E IL CREATO
WORK IN
PROGRESS
Work in progress è uno strumento
pensato per accompagnare i catechisti
e gli
educatori
nella formazione
personale e nel servizio educativo.
Contiene approfondimenti sulla vita dei
ragazzi,
contributi
per
lasciarsi
interpellare dalla Parola, spunti per
crescere nella spiritualità e per riflettere
sul
servizio
educativo,
partendo
dall’Evangelii Gaudium.
Il testo offre infine una riflessione sul
tema del viaggio, che caratterizza la
proposta formativa dell’Acr per i bambini
e i ragazzi dai 3 ai 14 anni.
Un’agenda per la famiglia
scandita
dal calendario liturgico.
IL TEMPO…
… DELLA CHIESA: il tempo
liturgico
… DELLA CASA: impegni
concreti
… DEI GENITORI: Schede
d’approfondimento
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presentazione PPTX del tema annuale