LIUC
Università Carlo Cattaneo
Facoltà di Economia
Laurea specialistica
in Amministrazione Aziendale e Libera Professione
CORSO DI
Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici
Docenti: Sergio Zucchetti e Michelangelo Nigro
Castellanza, 9 ottobre 2007
Programma della giornata
1. Il territorio e i processi di sviluppo
economico locale: la Programmazione
Negoziata
Decentramento della Spesa
Finanza
Derivata
142/90
riordino
autonomie locali
Decentramento delle Entrate
(Autonomia Impositiva)
1994:
- creazione del Comitato
delle Regioni;
- Congresso di Strasburgo e
Carta delle Autonomie Locali;
- impatto sui bilanci entrata in
vigore dell’ICI.
Finanza
Autonoma
2003
662/96 misura di razionalizzazione
della finanza pubblica
D.L. 104/95
interessi
compensativi
Attuazione delle
Bassanini
Anello di
congiunzione
tra la finanza
locale ed i mercati
finanziari
Testo Unico
Enti locali
Delibera CIPE
22 dicembre ‘98
724/94 misure di razionalizzazione
della finanza pubblica
421/92 (art.4)
finanza degli
enti locali
81/93
elezione diretta
del Sindaco
504/92
riordino della finanza
degli enti locali
59/97
delega al governo per il
85/95
conferimento di funzioni e
fabbisogno
standardizzato compiti agli enti locali per
la riforma della p.a. e
per la semplificazione
D.L. 77/95
ordinamento finanziario
e contabile degli enti locali
265/99
legge di
riforma
della
142/90
La Programmazione negoziata
Metodo (negoziale) attraverso cui istituzioni,
soggetti pubblici e privati concorrono ad
individuare determinati obiettivi di sviluppo
locale, a concentrare i relativi interventi e le
risorse impiegabili, a stabilire con forza
contrattuale i tempi e i modi delle
realizzazioni, le responsabilità e gli obblighi
reciprocamente derivanti dagli impegni
assunti.
Che cosa si propone
Un approccio di tipo pattizio nella
determinazione e nella gestione delle
politiche locali può mutare radicalmente il
concetto
di
programmazione
non
affidandosi a piani previsionali statici, ma
ad un incessante e articolato processo di
verifica, confronto, verifica e rinegoziazione
che investe obiettivi, risorse, procedure e
risultati
Gli effetti positivi




Responsabilizzazione dei partner
Razionalizzazione: identificazione di obiettivi
circoscritti
Flessibilità: prefigurazione di un percorso
ottimale di azioni, sia di tipo amministrativo che
operativo
Semplificazione: snellimento di procedure, tempi
ed effetti certi nelle decisioni amministrative
ISTITUTI NEGOZIALI DELLA
PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

Intesa Istituzionale di programma;
 Accordi di Programma quadro;
 Patti Territoriali e Contratti d’area;
 Patti Territoriali comunitari.
I vari livelli

1° livello: concertazione degli obiettivi e delle
risorse, intesa istituzionale di programma tra Stato e
Regioni

2° livello: attivazione di strumenti operativi, patti
territoriali e contratti d’area

livelli intermedi: l’attivazione dei livelli intermedi di
programmazione (patti e accordi di programma) e
degli strumenti operativi (contratti e accordi di
programma) apre un processo diffusivo che investe
enti pubblici territoriali ed economici, forze sociali,
imprese, banche
Primo livello


L’intesa
istituzionale
di
programma
coinvolge Stato e Regioni per una
ricognizione delle risorse disponibili e un
orientamento globale e integrato degli
interventi locali
Con gli Accordi di Programma Quadro si
specificano i progetti su raggruppamenti
tematici (sanità, trasporti, …) o territoriali o
su entrambi
Secondo livello


Patti Territoriali, Contratti d’area e Contratti di
programma: entrano in gioco anche i soggetti
non istituzionali, quali promotori e attuatori di
azioni specifiche e circoscritte sul territorio
Accordi di Programma: rappresenta un livello
autonomo e trasversale in cui si coordina l’azione
di più enti pubblici con esiti di accelerazione e
semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Tali accordi implicano una posizione ben definita
dell’intervento di soggetti privati
Aumentano le sedi di confronto

Obiettivi di sviluppo

Formule organizzative e gestionali

Integrazione delle risorse imprenditoriali e
finanziarie

Adattamento
amministrativa
funzionale
della
macchina
L’efficacia della programmazione
negoziata

La buona riuscita della P.N. dipende dalla
capacità di risolvere due ordini di problemi:



identificazione dello strumento più appropriato
identificazione delle risorse più appropriate
il rischio è quello di attivare procedure
sovradimensionate e dispendiose oppure
insufficienti a far fronte ad una serie più
complessa di interventi
Semplificazione amministrativa
L’iscrizione dei progetti locali all’interno di
uno
schema
concertato
a
livello
istituzionale ha il proprio vantaggio di
attivare
risorse
procedimentali,
impegnando la P.A. (a qualsiasi livello) a
garantire la massima semplificazione e
accelerazione di tutti gli adempimenti
normativi e amministrativi
Requisiti minimi e premianti
 Requisiti minimi:
 maturità progettuale e non generiche istanze di
sviluppo settoriale o locale. Indicazione di obiettivi,
localizzazione, attuatori, struttura del finanziamento,
oneri e responsabilità, opere, scadenze, criteri di
verifica
 coerenza dei progetti presentati con le priorità
espresse nei documenti regionali di programmazione
(Programma Regionale di Sviluppo e Documento di
programmazione Economico-Finanziaria Regionale
 Requisiti premianti:
 prospettive certe di cooperazione tra enti locali
(accordi di programma)
 piani di investimento ben strutturati (concorrenza di
soggetti pubblici e privati, banche, fondi comunitari)
La fase della selezione


Le risorse a disposizione della P.N. sono
già stabilite, rispetto a queste lo Stato
dovrà valutare e selezionare.
Le Regioni si presentano alla trattativa su
posizioni “concorrenziali” con un vantaggio
competitivo in termini di migliore qualità
progettuale
La garanzia della qualità progettuale

Garanzia ex-ante: in relazione all’uso delle
risorse destinate e l’esito degli interventi
previsti

Verifica ex-post: diviene la base della
negoziazione di nuovi obiettivi
Accordo di Programma Quadro

Particolarità;

struttura contrattuale dell’accordo;

profilo progettuale e finanziario di un accordo;

processo di realizzazione
Particolarità


L’accordo è uno strumento che consente
partecipazione dei soggetti privati;
esso deve specificare, ai sensi della L. 662/96:





la
il programma d’interventi, articolato nei singoli progetti
attuativi;
le azioni dirette o indirette volte alla realizzazione del
programma;
i soggetti responsabili delle procedure di attuazione che
facilitano la partecipazione degli investitori privati;
il fabbisogno finanziario e la sua articolazione temporale;
i soggetti responsabili del monitoraggio e della verifica dello
stato di avanzamento degli interventi.
Struttura contrattuale dell’Accordo



Tale struttura viene sviluppata attraverso la redazione di
articoli che definiscono gli impegni delle parti, le funzioni
dei soggetti, le modalità di erogazione delle risorse e le
modalità di attuazione degli interventi;
deve essere determinato il responsabile dell’accordo
quadro che rappresenti in modo unitario gli interessi dei
soggetti sottoscrittori;
i responsabili dei singoli interventi, invece, organizzano,
valutano e controllano la messa a punto del processo
operativo teso alla realizzazione dell’intervento.
Profilo progettuale e finanziario di un
Accordo

La dimensione progettuale e finanziaria
dell’accordo individua:






i soggetti coinvolti (promotori e attuatori);
il grado di sviluppo progettuale;
le
azioni
finanziarie,
amministrative
e
procedurali;
le fasi attuative di ogni azione;
la distribuzione dei costi da sostenere nel primo
triennio
i soggetti finanziatori e le fonti di finanziamento.
Processo di realizzazione

Le fasi attraverso cui si attua tale processo
sono:






espressione di volontà, concerne la ricognizione
delle risorse finanziarie a disposizione o attivabili;
ricognizione delle risorse;
negoziato, che consiste in una trattativa
multilaterale tra Ministero del tesoro, Regione e
Ministeri competenti circa le materie promosse;
Approvazione da parte del Cipe;
controllo e gestione da parte dei comitati di
gestione;
individuazione delle motivazioni che portano alla
sottoscrizione dello stesso.
Patti territoriali
Il patto territoriale è l'accordo tra soggetti
pubblici e privati per l'individuazione, ai fini
di una realizzazione coordinata, di
interventi finalizzati alla promozione dello
sviluppo locale nelle aree depresse del
territorio nazionale.
L'elemento caratterizzante è costituito
dalla concertazione tra i diversi attori
sociali.
Idea forza di sviluppo del territorio
La condizione fondamentale affinchè l'idea
forza possa avere successo è la presenza
di imprenditori che siano in grado di
renderla credibile e realizzabile, rischiando
risorse finanziarie proprie e innervando
filiere imprenditoriali locali.
Rapida eseguibilità
Il patto deve essere costituito da un insieme di
progetti che si rafforzano reciprocamente avendo
come obiettivo il raggiungimento di una
dimensione di sviluppo integrato.
L'eseguibilità in tempi contenuti contribuisce a
selezionare i progetti e offre garanzia di idee di
sviluppo che siano poi effettivamente praticabili.
I soggetti interessati

enti locali;

altri soggetti pubblici che operano a livello locale;

rappresentanze
locali
delle
imprenditoriali e dei lavoratori;

soggetti privati.
categorie
I soggetti sottoscrittori






rappresentanze
locali
delle
categorie
imprenditoriali e dei lavoratori interessati;
dalla regione o dalla provincia autonoma nel cui
territorio ricadono gli interventi previsti;
soggetti privati;
istituti bancari e da finanziarie regionali;
consorzi di garanzia collettiva fidi;
consorzi di sviluppo industriale operanti nel
territorio oggetto del patto.
Struttura contrattuale dell’accordo
Il patto territoriale si caratterizza proprio
per la sua natura di vero contratto
sottoscritto tra le parti, e per questo motivo
deve anche espressamente prevedere e
indicare quali sono le assunzioni di
responsabilità dei singoli contraenti.
Contratto d’Area
E’ l'espressione del principio del partenariato sociale
e costituisce lo strumento operativo funzionale alla
realizzazione di un ambiente economico favorevole
all'attivazione di nuove iniziative imprenditoriali e alla
creazione di nuova occupazione nei settori
dell'industria, agroindustria, servizi e turismo,
attraverso condizioni di massima flessibilità
amministrativa e in presenza di investimenti
qualificati da validità tecnica, economica e finanziaria,
nonché di relazioni sindacali e di condizioni di
accesso al credito particolarmente favorevoli.
Aree interessate
Il
contratto
d'area
interessa
fondamentalmente
aree
industriali
interessate da gravi crisi di tipo
occupazionale o zone del territorio in cui
siano
in
atto
processi
di
deindustrializzazione.
Soggetti promotori e soggetti
sottoscrittori
I
soggetti
promotori
sono,
d'intesa,
le
rappresentanze dei lavoratori e i datori dei lavoro.
L'iniziativa va successivamente comunicata alle
regioni interessate.
Per quanto riguarda i soggetti sottoscrittori, questi
sono i rappresentanti delle amministrazioni statali e
regionali interessate e degli enti locali competenti a
livello territoriale, i rappresentanti dei lavoratori e
dei datori di lavoro, i soggetti imprenditoriali titolari
dei progetti di investimento proposti.
…segue:
Soggetti promotori e soggetti sottoscrittori
Il contratto d'area può anche essere sottoscritto da
altri enti pubblici, anche economici, da società a
partecipazione pubblica e da banche o altri tipi di
operatori finanziari.
Tra i soggetti pubblici sottoscrittori viene individuato il
responsabile unico del contratto d'area che svolge
un'importante funzione di coordinamento delle
singole
attività
e
degli
interventi
previsti,
preoccupandosi di assumere i provvedimenti
necessari ad impedire disfunzioni o ritardi
nell'esecuzione.
Dove?
Perché un contratto d'area possa essere attivato
è richiesta la disponibilità di aree attrezzate per
insediamenti produttivi, di progetti di investimento
che siano in grado di accrescere in modo
consistente il patrimonio produttivo dell'area e
dell'intera regione, un soggetto intermediario che
abbia i requisiti per attivare sovvenzioni globali
da parte dell'Unione Europea.
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