Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Facoltà di Giurisprudenza
Economia delle Aziende,
Pubbliche e Non Profit
Il Sistema di Contabilità Pubblico
Lezione del 26 marzo 2012
Prof. Luciano Hinna
Dott. Fabio Monteduro
Strumenti contabili principali del settore pubblico
CONTABILITÀ FINANZIARIA
Funzione autorizzativa (ex ante)
FINALITÀ PRINCIPALI
OGGETTO
MOMENTO DI RILEVAZIONE
TECNICA DI RILEVAZIONE
TECNICA DI COSTRUZIONE
DELLE SINTESI
CONTABILITÀ
ECONOMICO-PATRIMONIALE
(GENERALE)
Osservazione
della
gestione
e
Controllo sulle modalità di utilizzo delle valutazione dell’economicità (ex post)
risorse finanziarie
Disponibilità di informazioni di
carattere economico-patrimoniale sui
fenomeni di gestione
Valori numerari (certi, assimilati o Valori numerari e non numerari generati
stimati); fondo cassa e risultato di nello scambio; reddito di esercizio e
amministrazione
capitale di funzionamento
Fasi decisionali dei processi di entrata e Momento della variazione della moneta
spesa
e/o del credito
Partita semplice; ciascun fenomeno Partita doppia; ciascun fenomeno della
della gestione viene rilevato con vita aziendale viene rilevato sotto due
riferimento ad un solo aspetto, quello aspetti, sia con riferimento al profilo
numerario (entrate/uscite di cassa)
numerario che a quello economicopatrimoniale
Nessun ricorso a stime e congetture Ricorso a stime e congetture
nella costruzione delle sintesi
Configurazioni alternative di sistemi contabili delle
aziende pubbliche
CONFIGURAZIONE
MINIMALE /
CONTABILITÀ
CARATTERISTICHE
PERIODO
AMMINISTRATIVO
RILEVAZIONI DI FINE PERIODO
(partita Due tipologie di rettifiche e integrazioni:
-quelle finalizzate a ricondurre i valori rilevati
secondo competenza finanziaria a quelli
Rilevazione
extra-contabile
di rilevati per competenza “contabile”;
informazioni necessarie alla redazione
del prospetto di conciliazione alla fine -quelle finalizzate al passaggio dalla
competenza “contabile” alla competenza
del periodo amministrativo.
economica.
Sottintende la convinzione che la
contabilità
finanziaria
da
sola
garantisca la disponibilità di tutte le
informazioni necessarie alla redazione
del conto del patrimonio e del conto
economico.
Contabilità
semplice).
Nega che la contabilità finanziaria sia
in grado di contribuire alla costruzione
del conto del patrimonio e del conto
economico.
Rilevazioni di contabilità finanziaria Rettifiche e integrazioni di fine periodo
(in partita semplice) che alimentano finalizzate al passaggio dalla competenza
anche i conti della contabilità generale “contabile” alla competenza economica.
(in partita doppia).
FINANZIARIA ESTESA
SISTEMA INTEGRATO
RILEVAZIONI DURANTE IL
finanziaria
Mantenendo le specificità dei singoli
sistemi, è possibile sfruttare le
potenzialità della loro integrazione.
CONTABILITÀ
PARALLELE
Si
ritiene
non
auspicabile
l’integrazione tra i due sistemi, perché
il sistema di contabilità generale
potrebbe essere contaminato dalle
distorsioni che caratterizzano quello di
contabilità finanziaria.
Contabilità
semplice).
finanziaria
Contabilità
doppia).
generale
(in
(in
I due sistemi sono indipendenti.
partita Rettifiche e integrazioni di fine periodo
finalizzate al passaggio dalla competenza
“contabile” alla competenza economica.
partita
Il sistema delle rilevazioni economiche d’azienda è uno
dei sottosistemi del “sistema informativo d’azienda”.
A seconda che siano effettuate prima, durante o dopo
lo svolgimento delle operazioni aziendali, le rilevazioni
si possono classificare in:
• preventive o antecedenti;
•concomitanti;
•consuntive o successive.
Nell’azienda di produzione assumono particolare
rilevanza le rilevazioni concomitanti e consuntive;
nell’azienda pubblica quelle preventive.
Nell’azienda di produzione l’economicità, intesa come
l’autonomia e la capacità di perdurare nel tempo, richiede il
conseguimento di un equilibrio economico soddisfacente per i
diversi stakeholder.
L’equilibrio economico dipende dai valori generati dalle
operazioni di scambio; di conseguenza il sistema di rilevazione
ha come oggetto principale:
 i valori che
concomitanti);
si
formano
negli
scambi
(rilevazioni
il loro effetto sul reddito di esercizio, inteso come misura
dell’economicità, e sulla dimensione e composizione del
patrimonio, inteso come condizione per l’economicità futura
(rilevazioni consuntive).
Le aziende pubbliche, a differenza di quelle di produzione,
operano tramite l’esercizio di poteri sovraordinati in sistemi
decisionali “non di mercato”.
In queste aziende l’economicità non dipende tanto dai giudizi di
convenienza espressi nei singoli scambi, ma da decisioni che,
essendo legate a poteri sovraordinati, diventano obbligatorie sia
per gli organi che devono attuarle, sia per le aziende esterne.
METODO DELLA PARTITA
SEMPLICE
Si fonda sulla rilevazione di un solo valore che:
• consente di identificare la natura della decisione;
• viene seguito nelle varie fasi in cui la decisione si
sviluppa e produce i suoi effetti (fasi di entrata e
spesa);
• confluisce nelle sintesi d’esercizio senza rettifiche o
integrazioni.
Il ciclo finanziario delle
entrate
ACCERTAMENTO
RISCOSSIONE
VERSAMENTO
momento in cui sorge giuridicamente il diritto a
riscuotere una certa somma
momento in cui il debitore salda il proprio
debito nei confronti dell’azienda pubblica
momento in cui le somme riscosse vengono versate
al tesoriere
NB: Le aziende pubbliche affidano di norma il servizio di tesoreria a un’azienda
di credito, che assume la denominazione di tesoriere.
Se il debitore salda direttamente il proprio debito al tesoriere riscossione e
versamento coincidono!
Il ciclo finanziario delle
uscite
IMPEGNO
momento in cui sorge giuridicamente l’obbligo
a sostenere un’uscita
LIQUIDAZIONE
momento in cui si determina la somma certa e
liquida da pagare al creditore
ORDINAZIONE
consiste nella disposizione impartita al tesoriere di
provvedere al pagamento delle somme liquidate,
impartita mediante un documento denominato
“mandato di pagamento”
PAGAMENTO
momento in cui il tesoriere provvede al pagamento
delle somme indicate nel mandato, quindi il momento
in cui si verifica l’effettiva variazione monetaria
LE RILEVAZIONI PREVENTIVE
Nelle aziende pubbliche la fase della previsione non costituisce solo
una fase tecnica del processo decisionale con rilevanza puramente
interna, ma assume, invece, una rilevanza esterna, traducendosi in
un’indicazione vincolante di
allocazione delle risorse tra i diversi impieghi.
Rilevazioni preventive
Il sistema di rilevazione, dunque, per adempiere la funzione
autorizzativa che caratterizza la contabilità pubblica, assume il
ruolo di strumento di regolazione ex ante dei rapporti tra i diversi
poteri e i diversi organi aziendali. A questo scopo, lo strumento
tecnico fondamentale è rappresentato dal
BILANCIO DI PREVISIONE
Attraverso l’approvazione del bilancio di previsione l’organo
rappresentativo definisce le scelte relative alla natura e
provenienza delle entrate e impone un vincolo ex ante alla natura
e alla destinazione delle spese che l’azienda pubblica potrà
sostenere nell’esercizio di riferimento.
Il bilancio di previsione, inteso come sintesi a preventivo dei
valori che prefigurano l’andamento della gestione, acquisisce
così rilevanza giuridica esterna e rappresenta il documento
contabile fondamentale dell’azienda. A esso è riservata dalle
norme e dalla prassi la denominazione di bilancio per
antonomasia.
IL BILANCIO DI PREVISIONE
•Per ogni capitolo è definito l’ammontare dell’entrata o della spesa
prevista. Questo ammontare è detto “stanziamento”.
•Per ogni capitolo di spesa deve essere rispettato il vincolo
uscite effettive ≤ stanziamento
•Il successivo controllo economico non si concentrerà sulla
valutazione dei risultati conseguiti, bensì sulla verifica del rispetto dei
limiti di spesa definiti a preventivo.
•Può essere redatto in termini di competenza finanziaria e/o di cassa.
Rilevazioni preventive
SISTEMA DI COMPETENZA
FINANZIARIA
•Gli stanziamenti fanno riferimento ad accertamenti e
impegni e sono denominati stanziamenti di competenza. Il
sistema si concentra, infatti, sui momenti della decisione e
dell’assunzione di obbligazioni giuridiche verso terzi.
•Stanziamenti di competenza in entrata = accertamenti
previsti
•Stanziamenti di competenza in uscita = impegni previsti
Rilevazioni preventive
RISULTATO FINANZIARIO DI
COMPETENZA
Accertam enti previsti
im p egn i previsti
Rilevazioni preventive
>0
Avanzo fina nziario di
com petenza previsto
=0
Pareggio finan ziario di
com petenza previsto
<0
D isava nzo finanziario
di com peten za previsto
SISTEMA DI CASSA
•Gli stanziamenti fanno riferimento
a riscossioni e
pagamenti e sono denominati stanziamenti di cassa. Il
sistema si concentra, infatti, sul momento degli effettivi
movimenti monetari in entrata e in uscita.
•Stanziamenti di cassa in entrata = riscossioni previste
•Stanziamenti di cassa in uscita = pagamenti previsti
Rilevazioni preventive
RISULTATO FINANZIARIO DI
CASSA
Riscossioni previste
pagamenti previsti
Rilevazioni preventive
>0
Avanzo finanziario di
cassa previsto
=0
Pareggio finanziario di
cassa previsto
<0
Disavanzo finanziario
di cassa previsto
Attualmente la normativa prevede l’adozione congiunta di entrambi i
sistemi, quindi un duplice sistema di autorizzazioni. Fanno eccezione
solo gli enti locali, che redigono il bilancio di previsione solo secondo il
sistema di competenza finanziaria.
Il duplice sistema di autorizzazioni permette teoricamente di combinare
i benefici dei due sistemi, ma pone significative esigenze di coerenza. Tra
momento di diritto (impegno e accertamento) e momento di cassa
(pagamento e riscossione) trascorre infatti un certo lasso di tempo.
La durata di questo lasso di tempo dipende:
•dalle caratteristiche formali che l’azione amministrativa deve rispettare;
•dal grado di efficienza amministrativa;
•da un complesso di comportamenti non categorizzabili in termini rigorosi.
Rilevazioni preventive
Le altre due componenti del sistema di rilevazione sono:
• le rilevazioni concomitanti, cioè la rilevazione delle
operazioni durante il periodo, detta anche “gestione del
bilancio”;
• le sintesi di fine periodo. Nella logica della contabilità
pubblica, le sintesi di fine periodo sono il documento tramite
cui gli organi che hanno amministrato l’azienda “rendono
conto” alla comunità del corretto uso delle risorse. Da qui la
denominazione di “rendiconto”.
IL SISTEMA DI RILEVAZIONE DELLE OPERAZIONI
(GESTIONE DEL BILANCIO)
Nella normativa e nella prassi si parla non di “rilevazione delle
operazioni”, ma di “gestione del bilancio”, perché, nella logica
dell’azienda pubblica, le operazioni sono intese come attuazione
di decisioni assunte.
Il sistema di gestione del bilancio
•si fonda sul metodo della rilevazione o partita semplice;
•rileva le fasi in cui la decisione si sviluppa e produce i suoi
effetti;
•non prevede rettifiche o integrazioni di fine periodo.
Rilevazioni concomitanti
LE RILEVAZIONI CONSUNTIVE
Alla fine di ogni periodo amministrativo si procede alla
composizione di sintesi che consentano di:
•determinare i risultati effettivi della gestione;
•verificare se la gestione si è svolta nei termini prefigurati in
sede di preventivo e, in caso contrario, quali sono stati gli
scostamenti e quali fenomeni e fatti di gestione li hanno causati.
Rilevazioni consuntive
IL CONTO CONSUNTIVO O RENDICONTO
Il sistema dei documenti di sintesi della contabilità pubblica è
detto “conto consuntivo” o “rendiconto”.
Il rendiconto presenta innanzi tutto gli accertamenti (impegni) e
le riscossioni (pagamenti) effettuati nel corso dell’esercizio per
ogni capitolo o altra voce elementare di entrata e/o uscita.
Presenta inoltre altre due tipologie di valori:
•i residui (iniziali e finali);
•le economie o diseconomie.
Rilevazioni consuntive
I RESIDUI FINALI
I residui finali possono essere distinti in:
•residui presenti all’inizio dell’esercizio e che al termine dello
stesso non risultano ancora incassati (o pagati);
•residui derivanti da somme accertate (o impegnate) nel corso
dell’esercizio e che al termine dello stesso non risultano ancora
incassate (o pagate).
Rilevazioni consuntive
LE ECONOMIE E DISECONOMIE
Le economie e diseconomie sono di due tipi:
•in conto residui; derivano dalla rettifica dei valori dei residui
iniziali, con conseguente loro incremento (maggiori residui) o
diminuzione (minori residui);
•di stanziamento o in conto competenza; sono rappresentate
dalle differenze fra stanziamenti definitivi di competenza e
accertamenti (impegni).
Rilevazioni consuntive
GLI EQUILIBRI DI BILANCIO
Il bilancio di previsione ha lo scopo di garantire-imporre a
priori l’equilibrio dei valori. Con la sola eccezione dello
Stato, questo principio si traduce in norme che
impongono un obbligo di pareggio (o un divieto di
disavanzo) tra stanziamenti in entrata e in uscita.
Questo obbligo si declina in modo diverso a seconda del
sistema adottato dall’azienda.
Rilevazioni preventive
CALCOLO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
FONDO CASSA INIZIALE
Disponibilità liquide ad inizio esercizio
+
Riscossioni (in conto competenza o in
conto residui)
-
Pagamenti (in conto competenza o in
conto residui)
=
FONDO CASSA FINALE
Disponibilità liquide a fine esercizio
+
Residui attivi finali (in conto competenza
o in conto residui)
Residui passivi finali (in conto
competenza o in conto residui)
=
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
Disponibilità liquide + somme che si ha
diritto ad incassare – somme che si
devono pagare
Il Sistema contabile dello Stato
In base alle disposizioni della Legge 196/2009 (così come
modificata dalla Legge 39/2011), i principali documenti che
compongono il sistema contabilità dello Stato sono:
 Documento di economia e finanza (DEF) e la nota di
aggiornamento del DEF;
Manovra di finanza pubblica e gli eventuali disegni di legge
collegati alla manovra di finanza pubblica;
Disegno di legge di bilancio;
Budget Economico per Centri di Costo;
Rendiconto Generale dello Stato.
Documento di Economia e Finanza (DEF)
Il DEF è chiamato a sostituire la Decisione di finanza pubblica ed
il Documento di Programmazione Economico-finanziaria,
ampliandone i contenuti informativi, al fine di consolidare e
fortificare l’orientamento verso una programmazione di medio
periodo.
PRIMA SEZIONE: obiettivi di politica economica e quadro delle
previsioni economiche e di finanza pubblica per il triennio
successivo di riferimento
SECONDA SEZIONE: dati tendenziali a legislazione vigente del
conto economico, del saldo di cassa e del debito e informazioni
relative al tendenziale andamento della pressione fiscale
TERZA SEZIONE: elementi ed informazioni previsti dai
regolamenti dell’UE e dalla specifiche linee guida per il
Programma nazionale di riforma
Manovra di finanza pubblica
Si compone:
-del disegno di legge di stabilità (che sostituisce la Legge
finanziaria)
-del disegno di legge del bilancio dello Stato (con un ruolo
programmatorio e più sostanziale rispetto al passato).
In generale, la Manovra di finanza pubblica contiene, per il
triennio di riferimento, le misure qualitative e quantitative
necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici espressi nel
DEF.
Pertanto, la legge di stabilità è lo strumento attraverso il quale
dare attuazione degli obiettivi programmatici definiti con il
Documento di economia e finanza.
Il Disegno di legge di bilancio
Rappresenta lo strumento attraverso il quale determinare
l’allocazione delle risorse.
La novità principale è rappresentata dalla triennalità del bilancio,
attraverso la quale acquisisce lo status di documento di carattere
programmatico.
Inoltre, la suddetta riforma, rende definitiva la struttura del
bilancio per missioni e programmi (adottata con le leggi di
bilancio a partire dal 2008), ponendo, così, l’accento sull’aspetto
della finalità nell’esposizione dei dati contabili.
Il Disegno di legge di bilancio – Stati di
previsione della spesa
MISSIONI: esprimono le funzioni principali e gli obiettivi
strategici perseguiti con la spesa pubblica. Ogni missione si
realizza concretamente attraverso più programmi.
PROGRAMMI: rappresentano aggregati omogenei di attività
svolte all’interno di ogni singolo Ministero, allo scopo di
perseguire obiettivi ben definiti nell’ambito delle finalità
istituzionali. I Programmi sono a loro volta frazionati in
“Macroaggregati”, che evidenziano le diverse tipologie di spesa
attribuite a ciascun Programma.
Il Disegno di legge di bilancio – Stato di
previsione dell’entrata
Articolato in
TITOLI: entrate tributarie, entrate extra-tributarie, entrate
derivanti dall’alienazione e dall’ammortamento di beni
patrimoniali e dalla riscossione dei crediti, entrate derivanti
dall’accensione di prestiti
TIPOLOGIE: entrate ricorrenti ed entrate non ricorrenti
CATEGORIE: viene evidenziata la tipologia dell’entrata
CAPITOLI: vengono indicate le voci di dettaglio delle entrate
che rientrano nelle diverse tipologie di introiti esplicitate al terzo
livello
Il Budget economico
È articolato per centri di costo
Con la Legge 196/2009, il Budget diventa allegato al Disegno di
legge di bilancio, con lo scopo di arricchire il ruolo ed il valore
del documento contabile.
Il Budget dei costi deve:
-essere redatto per singolo Ministero
-contenere le previsioni economiche triennali formulate dai centri
di costo.
Inoltre, deve essere effettuato un monitoraggio costante dei costi
sostenuti dalle amministrazioni, attraverso un confronto tra il
budget dei costi con il corrispondente documento di consuntivo
(ossia l’allegato al Rendiconto generale dello Stato).
Il Rendiconto generale dello Stato
La Legge 196/2009, lascia inalterata la struttura del Rendiconto
generale dello Stato, che consta di due parti principali:
il conto del bilancio: ha la funzione «di evidenziare la
rispondenza della gestione finanziaria al preventivo e alle scritture
tenute nel corso dell’anno e di porre in luce i risultati finanziari
complessivi della gestione del bilancio»
il conto generale del patrimonio a valore: svolge una funzione di
contabilizzazione della «situazione patrimoniale dello Stato» e
degli «effetti che su tale posizione ha avuto l’attività finanziaria»
Il Rendiconto generale dello Stato
il conto del bilancio comprende:
a) le entrate di competenza dell'anno, accertate, riscosse o rimaste da
riscuotere;
b) le spese di competenza dell'anno, impegnate, pagate o rimaste da pagare;
c) la gestione dei residui attivi e passivi degli esercizi anteriori;
d) le somme versate in tesoreria e quelle pagate per ciascun capitolo del
bilancio distintamente in conto competenza e in conto residui;
e) il conto totale dei residui attivi e passivi che si tramandano all'esercizio
successivo.
il conto generale del patrimonio a valore comprende:
a) attività e passività finanziarie e patrimoniali con le variazioni derivanti dalla
gestione del bilancio e quelle verificatesi per qualsiasi altra causa;
b) la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio
e quella patrimoniale.
Il Sistema contabile degli Enti Locali
Il sistema di bilancio degli enti locali prevede i seguenti
documenti:
-la relazione previsionale e programmatica;
-il bilancio pluriennale;
-il bilancio annuale di previsione;
-il piano esecutivo di gestione;
-gli allegati al bilancio di previsione;
-rendiconto, a sua volta composto di:
conto del bilancio;
conto del patrimonio;
conto economico;
prospetto di conciliazione.
Il Sistema contabile degli Enti Locali
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
Suddivisa in sei sezioni:
1. caratteristiche generali della popolazione, del territorio,
dell’economia insediata e dei servizi dell’ente;
2. analisi delle risorse;
3. programmi e progetti;
4. stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti e
considerazioni sullo stato di attuazione;
5. rilevazione per il consolidamento dei conti pubblici;
6. considerazioni finali sulla coerenza dei programmi rispetto ai piani
regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore, agli atti
programmatici della regione.
PERIODO DI RIFERIMENTO: pari almeno a quello del bilancio
pluriennale (3 anni)
Il Sistema contabile degli Enti Locali
BILANCIO PLURIENNALE
Insieme alla relazione previsionale e programmatica, coadiuva il
governo dell’ente locale nella programmazione di medio termine.
•Mentre la relazione si preoccupa di formulare un piano generale degli
interventi dell’ente locale
•il bilancio pluriennale si occupa di verificarne la compatibilità
finanziaria, in un’ottica di mantenimento degli equilibri economicofinanziari.
Il bilancio pluriennale viene redatto secondo il criterio della
competenza finanziaria
PERIODO DI RIFERIMENTO: pari a quello del bilancio della
regione di appartenenza, in ogni caso non inferiore ai tre anni, e
coincide con quella della relazione previsionale e programmatica.
Il Sistema contabile degli Enti Locali
BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE
 Redatto anch’esso in termini di competenza, ma con riferimento
all’anno finanziario e nel rispetto dei principi contabili previsti dal
primo comma dell’art. 162 del TUEL.
Il bilancio annuale ha natura autorizzatoria, dal momento che,
approvandolo, il consiglio autorizza l’acquisizione delle entrate e
fissa un limite inderogabile agli impegni
ENTRATE: articolazione in TITOLI –CATEGORIE-RISORSE
USCITE: articolazione
INTERVENTI
in
TITOLI-FUNZIONI-SERVIZI-
Il Sistema contabile degli Enti Locali
PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE (PEG)
È di competenza dell’organo esecutivo di giunta
È facoltativo per gli enti con popolazione inferiore a 15.000
abitanti
Si occupa della definizione degli obiettivi di gestione; per questa
ragione esso consta di una parte descrittiva e di un’analisi
quantitativa fondata su elementi di natura extra-contabile, che si
affiancano agli elementi economico-finanziari previsti
Il Sistema contabile degli Enti Locali
CONTO DEL BILANCIO
È il documento nel quale vengono sintetizzati i risultati relativi
alla gestione finanziaria dell’ente
Svolge una duplice funzione:
da un lato permette di esercitare un controllo sulla giunta,
mediante il confronto obiettivi/risultati;
dall’altro consente di migliorare, per gli esercizi a venire, le
capacità di previsione finanziaria, capitalizzando le
conoscenze del passato
Si chiude con l’evidenziazione del risultato contabile di gestione
e con quello di amministrazione
Il Sistema contabile degli Enti Locali
CONTO DEL PATRIMONIO
ATTIVO
PASSIVO
Immobilizzazioni (immateriali,
materiali, finanziarie)
Patrimonio netto
Attivo circolante (rimanenze, crediti,
attività finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni,
disponibilità liquide)
Conferimenti (da trasferimenti in
c/capitale e da concessioni di
edificare)
Ratei e risconti
Debiti (di funzionamento, di
finanziamento, verso imprese
controllate, collegate ed altre)
Conti d’ordine
Ratei e risconti
Conti d’ordine
Il Sistema contabile degli Enti Locali
CONTO
ECONOMICO
CONCILIAZIONE
E
PROSPETTO
DI
COMPONENTI NEGATIVI (relativi all’utilizzo dei fattori
produttivi): ad esempio, acquisto di materie prime di consumo,
prestazione di servizi
COMPONENTI POSITIVI (proventi e ricavi conseguenti
all’affluire delle risorse che rendono possibile il processo di
consumo): ad esempio, tributi, trasferimenti correnti
Il Sistema contabile degli Enti Locali
CONTO
ECONOMICO
CONCILIAZIONE
E
PROSPETTO
DI
La necessità di allegare al conto economico un prospetto di
conciliazione nasce dal fatto che, in sede di rendicontazione, i fatti
di gestione sono considerati sia nel loro aspetto finanziario che in
quello economico-patrimoniale;
in tal senso il prospetto ha il compito di raccordare i risultati
finanziari, sintetizzati nel conto di bilancio, e quelli economicopatrimoniali, sintetizzati nel conto economico e nel conto del
patrimonio.
Il Sistema contabile degli Enti Locali
LA RELAZIONE AL RENDICONTO
Finalizzata a fornire informazioni complementari ed integrative
rispetto al rendiconto.
CONTENUTO
MINIMO
OBBLIGATORIO
DEL
DOCUMENTO (ART. 231 TUEL):
-esprimere le valutazioni in ordine all’efficacia dell’azione condotta
sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi
sostenuti;
-analizzare gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni;
-motivare le cause che li hanno determinati;
-evidenziare i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti
economiche.
Il Sistema contabile degli Enti Locali
LA RELAZIONE AL RENDICONTO
Sostituisce sostanzialmente la nota integrativa
nonostante il legislatore non abbia previsto schemi-tipo cui
attenersi nella redazione della relazione, il principio contabile n. 3,
relativo al rendiconto negli enti locali, consiglia l’adozione di uno
schema costituito da quattro sezioni principali:
l’identità dell’ente locale
la sezione tecnica della gestione
gli aspetti economico-patrimoniali
la sezione dell’ente ed andamento della gestione
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17_Juris_2011_2012 - Università degli Studi di Roma Tor Vergata