PECULIARITA’ DEI TUMORI OSSEI • Polimorfismo istologico • Variabilità radiologica • Incertezza prognostica • La distinzione fra benigni e maligni non è sempre netta • T. benigni possono evolvere in t. maligni Neoplasie dell’apparato muscolo-scheletrico STADIAZIONE sec. Enneking (1980) STADIAZIONE, si basa su: • Grado chirurgico (G) • Entità diffusione locale (T) • Metastasi (M) GRADO CHIRURGICO (G) Valuta l’aggressività del tumore (caratteristiche istologiche) G 0 : benigno G 1 : bassa malignità G 2 : alta malignità ENTITÀ DIFFUSIONE LOCALE (T) Valuta il tipo di localizzazione primitiva T 0 : Intracapsulare, capsula intatta formata da tessuto fibroso o osseo reattivo T 1 : Extracapsulare intracompartimentale, confinato nel compartimento intraosseo, intrafasciale, intramuscolare periostale T 2 : Extracapsulare extracompartimentale, - esteso al di fuori del compartimento di origine - insorto in regioni anatomiche incompletamente delimitate (cavo ascellare, regione inguinale, cavo popliteo) TUMORI BENIGNI G0/T0 Stadio 1 inattivo G0/T0 Stadio 2 attivo Stadio 3 aggressivo Recidive più frequenti G0/T1 TUMORI MALIGNI : Stadio I • Bassa malignità ( G 1), mitosi rare, modeste atipie cellulari • Tendenza alla recidiva locale G1/T1 Stadio IA G1/T2 Stadio IB Infiltra corticale o i confini del compartimento TUMORI MALIGNI : Stadio II • Alta malignità ( G 2), mitosi numerose, elevata atipia nucleare, alto rapporto cellule/matrice, molto indifferenziato, spesso metastasi G2/T1 Stadio IIA G2/T2 Stadio IIB Infiltra corticale o i confini del compartimento TUMORI MALIGNI : Stadio III Metastasi regionali o a distanza INDAGINI STRUMENTALI • SCINTIGRAFIA • TAC • RMN • PET • ANGIOGRAFIA • ESAME ISTOLOGICO Scintigrafia : Indica attività o quiescenza della neoplasia Evidenzia le localizzazioni multiple (« total body ») Skip metastasi Osteoma osteoide Osteoma osteoide Scintigrafia Scintigrafia T.A.C. : Osteoma osteoide • analisi topografica • rapporti con il fascio e l’articolazione • consente valutazione dell’efficacia di chemio o radioterapia Osteoma osteoide TAC Osteosarcoma TAC Tumore a cellule giganti RM : analisi osso – parti molli bilancio di estensione Condrosarcoma RM Condroblastoma PET • Si positivizza in funzione del metabolismo del glucosio • Molto attiva nelle neoplasie maligne • Attiva anche in alcuni benigni, pertanto non distingue bene maligni da benigni • Indirizza la biopsia nel sito metabolicamente + attivo • La necrosi da chemioterapia abbassa la PET • Non evidenzia le piccole metastasi polmonari • Costosa Angiografia: vascolarizzazione massa neoplastica, infiltrazione fascio neurovascolare ( conservazione arto?) Osteosarcoma Angiografia anche nei t. Benigni indica al chirurgo i rapporti con i vasi BIOPSIA TUMORALE • INCISIONALE • AD AGO Biopsia tumorale BIOPSIA INCISIONALE • Resezione intralesionale • Diagnosi affidabile • Rischio contaminazione (ematoma da dissezione) BIOPSIA INCISIONALE • Incisione longitudinale e diretta anche attraverso il muscolo. Non vanno usati piani di clivaggio anatomico • Taglio netto con minimo scollamento t. molli • Massimo risparmio di strutture neurovascolari e capsule articolari • Laccio emostatico ed emostasi accurata • Il prelievo va fatto nella zona più periferica della neoplasia (strato cambiale), dove il tumore cresce Biopsia tumorale Biopsia tumorale BIOPSIA INCISIONALE • Chiusura capsula tumorale , prima di rimuovere il laccio • Chiusura ev. fori ossei con cemento • Non si posiziona drenaggio • Sutura accurata e serrata della ferita Biopsia tumorale BIOPSIA AD AGO • Biopsia chiusa • Assenza di contaminazione • Frammenti sottili di tessuto • Anatomopatologo esperto SINTOMATOLOGIA CLINICA • Incostante • Dolore (sede , irradiazione, età del paziente, ecc.) • Aumento di volume di un segmento corporeo TERAPIA • MEDICA • CHIRURGICA CURATIVA • RADIANTE PALLIATIVA TERAPIA MEDICA • Antracicline (Adriamicina, Farmorubicina) • Alchilanti ( Endoxan, Holoxano) • Sali di platino (Cisplatino, Carboplatino) • Tassani (Taxolo ) • Ormonoterapia ( K. Prostatico, K. Mammario, metastasi ) Margini Chirurgici • Benigno inattivo : nessun trattamento • Benigno attivo: escissione intralesionale • Benigno aggressivo: escissione ampia • Maligni: sempre escissione ampia +/- chemio/radioterapia AMPUTAZIONE • Esteso coinvolgimento V-N/arto non funzionante • Recidive importanti • Infezione postoperatoria • Impossibilità di ampi margini Trattamenti chirurgici Escissione corticale – Innesti auto, eteroplastici • T. Benigni • T. Maligni a malignità locale Escissione corticale – Cemento - Sintesi • T. Maligni a malignità locale • Metastasi Trattamenti chirurgici TRAPIANTI AUTOPLASTICI • Artrodesi • Trattamento gap ossei Trattamenti chirurgici Trattamenti chirurgici Innesto di perone vascolarizzato Trattamenti chirurgici Protesi modulari • Da comporre in sala operatoria • Insoddisfacente l’attacco dei tessuti molli alla protesi • Durano anche 10 anni Tumori maligni : chirurgia d’exeresi e di ricostruzione Resezione Ricostruzione con protesi Osteosarcoma La resezione deve passare a distanza dalle lesioni D - 25 anni Osteosarcoma Protesi da ricostruzione Mancone protesico + trapianto osseo del perone INNESTI OSSEI MASSIVI (ALLOTRAPIANTI) OSTEOARTICOLARI • Alta percentuale di complicazioni ( 30 – 50% ) INNESTI OSSEI MASSIVI (ALLOTRAPIANTI) INTERCALARI • “Golden Standard” per i tumori diafisari PROTESI COMPOSITE: INNESTI MASSIVI + PROTESI • Migliore reinserzioni tendinee • Ripristino del bone stock • Maggior stabilità dell’anca OSTEOMA OSTEOIDE • Età: seconda decade • Sesso M/F 3:1 • Sedi : ossa lunghe (80%) spec. femore e tibia nel 50 % • Dolore molto intenso, ben localizzato , esacerbazioni notturne , recede con l’acido salicilico e derivati Osteoma osteoide Rx : • Piccola lisi rotonda ( “nidus”) • Orletto di osteosclerosi. • Al centro del nidus spesso ossificazione. Trattamento : asportazione del nidus OSTEOBLASTOMA •Seconda decade •Sesso: M/F: 3/1 •Sede : spec. Rachide (archi vertebrali). Molto meno frequente in ossa lunghe •Dolore localizzato, spesso di lunga durata. • Rx : aspetto variabile, ossificazioni nel 50 %dei casi •D.d.: osteoma osteoide, cisti aneurismatica, osteosarcoma. •Trattamento: curettage o resezione ed innesti ossei OSTEOSARCOMA •Età: seconda decade •Sesso: M/F : 1,4/1 •Sede : spec. Metafisaria( femore distale, tibia prossimale, omero prossimale. •Evoluzione : si estende all’interno del canale midollare e poi supera la corticale per infiltrare le parti molli. • Sintomatologia: Dolore, tumefazione, reticolo venoso dilatato osteosarcoma Rx : • la lesione può essere litica, blastica, con zone di distruzione e di produzione ossea, spesso apposizione periostale • D.d.:sarcoma di Ewing , osteomielite, condrosarcoma, istiocitoma fibroso maligno • Trattamento: Resezione chirurgica dopo polichemioterapia Osteosarcoma Frequente al femore distale: 32/98 Osteosarcoma Frequente al femore distale: 32/98 ESOSTOSI SOLITARIA (OSTEOCONDROMA) • Età: seconda decade • E’il più frequente t.benigno • Sesso: M/F: 1,7/1 • Sedi: Spec. metafisi (femore distale, tibia prossimale, omero prossimale) • Rx: sessile o peduncolata Esostosi solitaria • Spesso asintomatica, talvolta sintomatologia secondaria a limitazioni articolari o a compressioni neuro-vascolari. • Trattamento: exeresi spec. nei casi complicati o sospetti. Esostosi solitaria •Degenerazione in condrosarcoma nell’1 % dei casi ( spec. nel bacino, 30-35 anni) MALATTIA ESOSTOSANTE • Proliferazioni di esostosi in più sedi (spec. vicino al ginocchio, lontano dal gomito) • Rara , autosomica dominante •Trattamento: exeresi spec. nei casi complicati o sospetti sorveglianza annuale MALATTIA ESOSTOSANTE +++ ++ + Malattia esostosante Sesso maschile 70% Insufficienza staturale Deformità metafisarie Compressioni cerebrali: esostosi sella turcica e sintomatologia oculo ipofisaria Compressioni midollari : esostosi vertebrali Compressioni di tronchi nervosi (spec. S.P.E.) Malattia esostosante Dopo 8 anni Dopo 8 anni CONDROMA • Età :seconda decade • Sesso M/F: 1/1 • Sedi: spec. Piccole ossa delle mani ( a volte femore ed omero ) • Spesso asintomatico; talvolta dolore per frattura patologica Condroma Rx: • localizzazione midollare, margini netti, calcificazioni •D.d.: infarto osseo, condrosarcoma •Trattamento: curettage ed innesti ossei . ENCONDROMATOSI • Malattia da condromi multipli patologia rara, non ereditaria •M/F: 1/1 • An. Patologica: ammassi di cartilagine si estendono dall’epifisi a gran parte della diafisi • Caratteristiche cliniche: gravi deformità e ipometrie • Rx: estese lisi ossee. A volte calcificazioni Encondromatosi • Affezione congenita non ereditaria • Presenza di tessuto cartilagineo endoosseo metafisario o diafisario • Tessuto cartilagineo parzialmente ossificabile • Alterazioni assiali e ipometrie – bassa statura • La malattia tende a regredire dopo la pubertà Encondromatosi Classificazione A) Acroforma B) Forma a raggio C) Forma emilaterale (Ollier) D) Forma oligotopa E) Forma oligotopa F) Forma generalizzata encondromatosi • Rischio di degenerazione sarcomatosa ( 1-2%) • Trattamento : correzioni assiali, allungamenti. CONDROBLASTOMA • Età :seconda decade • M/F: 1,5/1 • Sedi: omero prossimale, femore distale, tibia prossimale ( epifisi o apofisi) • Dolore localizzato • Talvolta asintomatico Condroblastoma • Rx: osteolisi con orletto sclerotico. Nel 25 % dei casi calcificazioni •D.d.: t. acellule giganti, necrosi avascolare, cisti ossea aneurismatica •Trattamento: curettage con innesti ossei. Recidiva fino al 38% dei casi CONDROSARCOMA • Età: quarta - sesta decade •M/F:1,5/1 •Sedi : spec. tronco, omero prossimale, femore, acetabolo. •Tumefazione dolorosa Condrosarcoma • Rx: spec. localizzazione metadiafisaria; spesso (66%) parziali calcificazioni ; Frequente erosione o distruzione corticale con infiltrazione dei tessuti molli. • D.d: osteosarcoma, metastasi da carcinoma • TUMORE CHIRURGICO (exeresi totale, amputazione) TUMORE A CELLULE GIGANTI (TCG) • Età :terza decade • M/F: 1/1 • Sedi: spec. femore distale , tibia prossimale , radio distale e sacro. Localizzazione epifisaria fino alla cartilagine articolare. • Massa tenera e dolorosa, ev. fratture patologiche • Rx: lesione osteolitica senza orletto sclerotico e reazione periostale Tumore a cellule giganti •D.d: condroblastoma, osteosarcoma, •Trattamento: curettage, cemento, crioterapia, cauterizzazione chimica Recidive nel 40 -60 %) Tumore a cellule giganti maligno SARCOMA DI EWING •Età :seconda decade •M/F :1/1 • Sede :spec. cingolo pelvico, arti inferiori. Localizzazione estesa diafisaria, apposizione ossea periostale ( “bulbo di cipolla”) Sarcoma di Ewing •Dolore, tumefazione ( massa palpabile e tenera) per frequente coinvolgimento dei tessuti molli, febbre, VES aumentata, anemia, leucocitosi • Rx: estesa lesione diafisaria, aree di osteolisi o osteosclerosi, apposizione ossea periostale; Sarcoma di Ewing D.d.:linfoma maligno, osteosarcoma, osteomielite •Trattamento: chemio e radioterapia. Exeresi chirugica. •Evoluzione :metastasi ( polmonari, ossee nel 20%dei casi CISTI OSSEA ANEURISMATICA •Età :seconda decade •M/F:1/1 •Sedi:vertebre , femore, tibia(metafisi) •Dolore, tumefazione Cisti ossea aneurismatica •Rx: espansione cistica a “bolla” dell’osso;presenza di orletto sclerotico ;talvolta aspetto aggressivo simile al sarcoma •Trattamento: escissione, curettage Omero prossimale Cisti ossea aneurismatica Branca ileopubica CISTI OSSEA SEMPLICE • Età : • M/F: • Sedi: prime due decadi di vita 1/1 circa omero prossimale femore prossimale tibia prossimale •Di solito asintomatica. Scoperta accidentale con rxgr. • dolore da fr. patologiche •Rx: area di lisi a margini netti, metafisaria, non supera la cartilagine di accrescimento • D.d: displasia fibrosa Cisti ossea semplice Cisti ossea semplice Dopo fr. patologica Cisti ossea semplice Trattamento: aspirazione del liquido cistico ed iniezione di cortisone DIFETTO FIBROSO METAFISARIO (FIBROMA) • Età: seconda decade • M/F: 1/1 • Sedi: metafisi femorale e tibiale distale • Asintomatica; una frattura patologica può essere il primo segno • Rx: margini netti, orletto sclerotico, concamerata Fibroma (difetto fibroso metafisario) • D.d: displasia fibrosa,fibroma condromixoide • Trattamento: osservazione DISPLASIA FIBROSA • Benigna rara; l’osso è sostituito da t. fibroso (e t. cartilagineo ) • Mono o poliostotica, metafisaria o diafisaria • Età : 2a - 3a decade . M/F: 1/1,3 • Sedi: cranio, ossa mascellari, coste e collo femorale • Rx: lesione litica simile al vetro smerigliato. Margini netti, può avere orletto sclerotico •D.d.:fibroma, cisti ossea o aneurismatica •Trattamento: curettage , innesti . Displasia fibrosa TRIADE DI ALBRIGHT (forma poliostotica) 1. deformazioni ossee (da fr.malconsolidate) 2. pseudopubertà precoce 3. macchie cutanee a caffè- latte METASTASI OSSEA • Il più frequente dei tumori ossei (60%) • Adulti o anziani • Tumore primitivo spesso sconosciuto (rivelatore nel 30 % dei casi ) Metastasi ossee In Italia: • Metastasi ossee: 1,2 milioni di nuovi casi /anno • Tumori ossei primitivi: 2900 nuovi casi /anno • Approccio multidisciplinare (guidato dall’oncologo) • 1° obiettivo del trattamento : la qualità della vita Metastasi ossee Diagnosi delle metastasi ossee In presenza di osteolisi in paziente con più di 60 anni, 3 ipotesi. In ordine di frequenza: 1. Metastasi ( il 20% delle metastasi rappresenta il primo segno di un tumore) 2. Mieloma 3. Tumore primitivo Clinica • Scoperta da esami di routine • Dolore intenso, 1° sintomo nel 95% dei pazienti • Fratture patologiche • Tumefazione Tumefazione Metastasi ossee Tumefazione Metastasi ossee Metastasi ossee Segni Generali : astenia, dimagrimento VES aumentata Anemia Metastasi ossee Le neoplasie primitive o metastatiche producono citochine che attivano il riassorbimento osteoclastico osteolisi Localizzazioni midollari più frequenti N.B.: lisi senza reazione periostale Forme condensanti (cancro della prostata, molto meno cr. mammella) • Non hanno reazione periostale • Più rare • Evoluzione più lenta • Sedi frequenti pelvi o colonna dorso-lombare Vertebra di avorio Diagnosi delle metastasi ossee • Per una corretta stadiazione: 1. Scintigrafia “total body” 2. RM 3. Biopsia Scintigrafia ossea RILEVA ALTRE METASTASI OSSEE e precisa l’estensione locale Indagini strumentali TAC RX RMN Rileva il restringimento del canale vertebrale e la compressione degli elementi nervosi Biopsia +++ RICERCA DEL FOCOLAIO PRIMITIVO l’aspetto istologico mima il tumore primitivo Metastasi scheletriche frequenti da tumori di mammella, polmone, prostata Seno : (50% a 75%) localizzazioni multiple Il sistema venoso vertebrale di Batson passa lungo il canale vertebrale é in rapporto con venule mammarie e plesso venoso prostatico Localizzazione delle metastasi Rachide (80 %) (schiacciamento, tr. neuro.) Bacino Localizzazione delle metastasi Complicazioni proprie di ogni localizzazione • Fratture • Compressione vascolo-nervosa • Paraplegia (fr.vertebrali) Trattamento chirurgico Osteosintesi preventiva o palliativa ± cemento metastasi ossee Trattamento con protesi Indicazioni: • lesioni solitarie in neoplasie con prognosi migliore (mammella, prostata) • Estesa perdita ossea • fallimento di precedenti interventi di osteosintesi Obiettivi: • Controllo del dolore • Miglioramento della funzione Chirurgia radicale curativa o Chirurgia palliativa metastasi ossee Chirurgia radicale “curativa” con megaprotesi Con o senza trapianto osseo • Localizzazione unica • Specialmente indicata negli arti infer. • Almeno 3 anni dall’escissione del primitivo • Istologia Trattamento chirurgico Vertebrectomia Ricostruzione con trapianti ossei o cemento acrilico Trapianto osseo cemento cemento Trattamento chirurgico Vertebroplastica Iniezione di polimetilmetacrilato (PMMA) nel corpo vertebrale Approccio percutaneo TAC guidato Scopo: Stabilizzare il corpo v. riducendo il dolore. Prevenzione di nuove fratture Rischio, raro ma grave, di stravaso di PMMA nel canale midollare Trattamento chirurgico Cifoplastica Radioterapia • Trattamento sintomatico del dolore • Prevenzione e terapia delle fratture patologiche • Trattamento della compressione midollare Terapia medica • Bifosfonati: Sono inibitori del riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti Nelle forme addensanti ne rallentano l’evoluzione