Le politiche di sviluppo rurale
nelle regioni Obiettivo 1 in Italia
Tesi di dottorato
di
Fiorenzo Cazzato
Obiettivi
• Identificazione delle diversità territoriali
all’interno delle regioni Obiettivo1
• Comparazione delle strategie regionali per lo
Sviluppo delle Aree Rurali
• Individuazione di uno strumento per
l’orientamento dei finanziamenti comunitari
nella programmazione 2007-2013
• Individuazione dei territori (Province) che
rispondono positivamente agli investimenti
per lo sviluppo delle aree rurali
Contesto finanziario e programmatico delle
politiche comunitarie in Italia per S.R.
2000-2006 (1)
Intervento Comunitario
7
P.O.R
21
P.S.R.
22 I.C.
Leader+
Contesto finanziario e programmatico delle
politiche comunitarie in Italia per S.R.
2000-2006 (2)
Fondo FEOGA
FEOGA
Orientamento
P.O.R.
I.C. Leader+
FEOGA
Garanzia
P.S.R.
Contesto finanziario e programmatico delle
politiche comunitarie in Italia per S.R.
2000-2006 (3)
• Regioni Non Obiettivo 1
– P.S.R.
– Leader+
• Regioni Obiettivo 1
– P.O.R.
– P.S.R. (4 misure)
– Leader+
Spesa pubblica programmata 2000-2006
fondo FEOGA (Meuro)
Spesa progr. pubblica
Regioni fuori
Obiettivo 1
Regioni
Obiettivo 1
Totale Meuro
P.S.R
6.626,0
2.144,2
8.770,0
P.O.R
-
5.592,0
5.592,0
210,6
482,2
Leader+
Fonte: Elaborazioni Inea su dati AGEA- Mipaf
271,6
Struttura QCS Obiettivo 1
• 7 P.O.R. + P.O.Nazionali
• Collocazione Misure FEOGA nei P.O.R.
– Asse I (Risorse naturali)
– Asse II (Risorse culturali) (Puglia)
– Asse IV (Sviluppo locale)
• Attuazione misure
– Verticale
– Orizzontale Pit (Programmi integrati territoriali)
Attuazione finanziaria pubblica dei
Programmi Operativi al Dicembre 2004 (Meuro)
fondo FEOGA
Spesa
progr. (a)
P Molise
Impegni
(b)
Pagamenti
(c)
(b)/(a)
(c)/(a)
(c)/(b)
88,3
58,1
36,8
65,9
41,7
63,4
1.097,7
604,7
370,8
55,1
33,8
61,3
P Puglia
814,0
358,0
231,0
44,0
28,4
64,5
P Basilicata
386,5
148,1
105,5
38,3
27,3
71,2
P Calabria
852,9
397,9
280,3
46,7
32,9
70,5
1.515,9
642,5
409,0
42,4
27,0
63,7
P Sardegna
837,2
423,3
270,4
50,6
32,3
63,9
Totale POR
5.592,5
2.632,7
1.704,0
47,1
30,5
64,7
P Campania
P Sicilia
Fonte: elaborazione su dati IGRUE
5.057,2
Avanzamento Finanziario al 31 Dicembre
2004 Reg. Obiettivo 1 (%)
45
Molise
40
Calabria
Anzamento Pagamenti
35
Campania
30
Sardegna
Sicilia
Puglia
Basilicata
25
20
15
10
5
0
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
Avanzamento Impegni
70
75
80
85
90
95
100
Obiettivi specifici QCS per S.R. (1)
• Il miglioramento della competitività dei
sistemi agricoli ed agro-industriali in un
contesto di filiera
• Il sostegno allo sviluppo dei territori
rurali e la valorizzazione delle risorse
agricole, ambientali e storico-culturali.
Obiettivi specifici QCS (2)
• Il miglioramento della competitività dei
sistemi agricoli ed agro-industriali in un
contesto di filiera
• Il sostegno allo sviluppo dei territori
rurali e la valorizzazione delle risorse
agricole, ambientali e storico-culturali.
• Ambiente
Sottogruppi obiettivi specifici QCS
• Obiettivo Competitività in un contesto di filiera:
sottogruppi (Ammodernamento aziendale ed
agroindustriale, Servizi per aziende agricole ed
agroindustriali, Infrastrutture a favore delle competitività)
• Obiettivo Sviluppo delle aree rurali: sottogruppi
(Ammodernamento delle aree rurali, Servizi per le aree
rurali, Infrastrutture nelle aree rurali, Diversificazione
delle attività agricole)
• Obiettivo Ambiente: sottogruppi (Tutela ambientale,
Infrastrutture forestali, Servizi ambientali).
Ripartizione contributo totale pubblico
P.O.R fondo FEOGA
al 31-12-2004
Ambiente
13%
Sviluppo aree rurali
24%
Competitività
63%
Ripartizione contributo totale pubblico
al 31-12-2004
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sicilia
Sardegna
Miglioramento
55,1
68,3
43,2
53,3
67,9
69,4
70,2
Svil. rurale
29,2
20,6
31,8
26,4
21,6
26,6
18,2
Ambiente
15,7
11,1
25,0
20,3
10,6
4,0
11,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Ripartizione contributo totale pubblico
al 31-12-2004 (2)
Sviluppo delle aree rurali %
35
30
25
20
Miglioramento della competitività (%)
15
10
80
70
5
60
0
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia
Puglia
Sardegna
Sicilia
50
40
Ambiente %
30
20
30
10
25
0
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia
20
15
10
Nuova Programmazione (minimo):
5
Competitività-Sviluppo aree Rurali (10%)
0
Ambiente (25%)
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Composizione contributo totale pubblico 20002006 per gruppi di misure Regioni Obiettivo 1
(Competitività)
Inf rastrutture per f av orire la
Serv izi per aziende
competitiv ità
9%
4%
Ammodernamento aziende
87%
Composizione contributo totale pubblico 20002006 per gruppi di misure Regioni Obiettivo 1
(Sviluppo rurale)
Ammodernamento delle aree
rurali
9%
Div ersif icazione attiv ità
Serv izi per le aree rurali
6%
31%
Inf rastrutture nelle zone rurali
54%
Composizione contributo totale pubblico 20002006 per gruppi di misure Regioni Obiettivo 1
(Ambiente)
Inf rastrutture f orestali
3%
"Ammodernamento"
Ambientale
1%
Serv izi Ambientali
1%
Tutela Ambientale
95%
Conclusioni (1)………..
• Diversa strategia di attuazione dei programmi
comunitari da parte delle regioni
• Scarso peso delle misure di sviluppo rurale (misure
riguardanti i servizi alle popolazioni rurali
scarsamente finanziate)
• Rapida attivazione delle misure che prevedono
facilità nei meccanismi di erogazione dei pagamenti
• Rapida attivazione delle misure tradizionali
Identificazione delle diversità territoriali nel
Mezzogiorno
• Analisi delle componenti principali
• Cluster analysis
• Analisi di Sensitività
Analisi delle componenti
principali (1)
• Metodologia statistica multivariata che permette di ricavare da
una matrice di dati un nuovo set di variabili ortogonali ed
elencati in ordine decrescente secondo la varianza spiegata.
• Le variabili ottenute sono combinazioni lineari degli indicatori
originali.
• La determinazione della prima componente y1  Χa1 richiede
l’individuazione del vettore p-dimensionale a1
• La prima CP è per definizione la combinazione lineare di
massima varianza a' Sa
• L’analisi può essere eseguita su S o su R
Analisi delle componenti
principali (2)
• Totale (144)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Variabili demografiche (8)
Struttura aziende agricole (12)
Produzioni agricole e zootecniche (16)
Produttività (8)
Aziende agroindustriali (32)
Ricchezza della popolazione (11)
Variabili di rottura ed impatto (3)
Occupazione (8)
Sviluppo delle aree rurali ed ambientali (8)
Variabili finanziarie comunitarie (38)
Analisi delle componenti
principali (3)
• Metodi di applicazione
– In blocco
– Per blocchi
• Criteri decisionali per il numero delle
componenti
– Regola di Kaiser (componenti con autovalori >1)
– Scree diagram
– Percentuale di varianza spiegata >75%
Analisi delle componenti
principali (4)
• 10 Componenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Industria alimentare (var 19,6%)
Occupazione (12,2%)
Abbandono occupazionale settore agricolo (9,3)
Finanziamenti diversificazione S.R. (7,5)
Occupazione in agricoltura (6,2)
Ricambio generazionale in agricoltura (5,3)
Produzioni agricole industriali (4,7)
Altre misure FEOGA (4,3)
Potenziamento zone irrigue (3,9)
Apertura dei mercati agroalimentari (3,1)
Cluster analysis (1)
• L’analisi si basa sulla matrice di dissimilarità delle
unità statistiche
• Calcolo effettuato attraverso misure di distanze
• Metodi di formazione dei cluster
– Gerarchico
– Non Gerarchico
– “Sovrapposto”
Cluster analysis (2)
• Metodo gerarchico
• Tutti i livelli di distanza
• Impossibilità di separare due unità già unite
– Metodo del legame singolo, completo, medio,
medio nei gruppi, del centroide, di Ward
• Metodo non gerarchico
• Unica partizione delle unità in g gruppi con g fissato a
priori
– Metodo k-medie
• Metodo Clumping
Cluster analysis (3)
• Analisi
– Doppia applicazione dei criteri di
classificazione.
• Gerarchico (Ward e legame medio)
• Non Gerarchico (k-medie)
Cluster analysis (4)
• 1) Province in
difficoltà economica
• 2) Province
Campane
agroalimentari
• 3) Bari
• 4) Province in forte
sviluppo
• 5) Napoli
• 6) Cagliari-Foggia
Cluster analysis (5)
• 1) Profondo Sud
• 2) Sicilia Nord –
Orientale
• 3) Sicilia SudOccidentale
• 4) Salento
• 5) Calabria in via di
sviluppo
• 6) Ragusa
1
2
3
4
5
6
Cluster analysis (6)
• 1) Province in difficoltà economica.
– Basso reddito pro capite; alto tasso di
disoccupazione totale, giovanile, femminile;
distribuzione dei finanziamenti comunitari
disomogeneo.
• 2) Caserta, Salerno
– Peso elevato del settore agroindustriale, Province
“cuscinetto”;
• 3) Bari
– Alto livello di ricchezza ed elevato livello di
industrializzazione, forte integrazione con i
mercati internazionali; ottime performance
finanziarie nel settore della competitività agricola
Cluster analysis (6)
• 4) Province in forte sviluppo
– Alto livello di ricchezza pro-capite; bassa densità
abitativa; basso livello di disoccupazione; forte
intervento comunitario
• 5) Napoli
– Altissimi livelli di disoccupazione giovanile e
femminile (64% e 33%); altissima densità
abitativa; settore terziario dinamico; settore
agroindustriale in crescita.
• 6) Cagliari, Foggia.
– Forte investimenti nel settore agroindustriale;
forte ricambio generazionale, grosso investimento
infrastrutture rurali.
Analisi multicriteriale
e di sensitività (1)
• AMC
– Attributi (Variabili)
– Alternativa (Progetto)
• AMA (in caso di impossibilità di elaborare
graduatoria delle alternative, funzioni di utilità degli
attributi)
• Analisi di sensitività (effetti determinati dalle
modifiche delle variabili)
Analisi multicriteriale
e di sensitività (2)
• Scenario 1 (Competitività)
• Scenario 2 (Sviluppo aree rurali)
• Scenario 3 (Ambiente)
Analisi multicriteriale
e di sensitività (3)
Scenario 1 graduatoria delle alternative
Somma pesata
Cluster
0,22
4
0,20
6
0,18
5
0,16
3
0,12
1
0,10
2
Analisi multicriteriale
e di sensitività (4)
Scenario 2 graduatoria delle alternative
Somma pesata
Cluster
0,32
2
0,22
4
0,22
6
0,12
1
0,06
5
0,04
3
Analisi multicriteriale
e di sensitività (5)
Scenario 3 Graduatoria delle alternative
Somma pesata
Cluster
0,36
4
0,23
1
0,17
2
0,13
6
0,08
3
0,01
5
Analisi multicriteriale
e di sensitività (6)
• Sensitività dei cluster
– Scenario 1 (cluster 4-6)
– Scenario 2 (cluster 4-2-1)
– Scenario 3 (cluster 4-6)
……Conclusioni 2…..
• Eterogeneità del territorio meridionale e della
distribuzione degli interventi.
• Settore agroindustriale “forte” sul territorio
• Mancanza di ampio sviluppo di filiera
• Maggiore sviluppo nelle aree in cui
l’intervento comunitario ha interessato i 3
scenari (probabile strategia)
• Interventi comunitari parziali hanno prodotto
risultati insoddisfacenti.
……Conclusioni 3
• Rischio di due o più velocità di crescita dei
territori.
• Mancanza di integrazione degli scenari
indice di una più generale mancanza di
integrazione dei fondi.
• Mancanza di politiche di sviluppo
interregionali come ostacolo alla crescita.
• Rafforzamento di una sviluppo integrato
rurale-competitività-ambientale.
Scarica

Scenario 1