A cura di: Federico Piras Il Nilo ogni anno dal mese di luglio e fino ad ottobre straripava e inondava le terre intorno, inondandole di un fango nero: il limo rendeva le terre così fertili che gli Egiziani riuscivano a fare tre raccolti all'anno! Per regolare le acque, che avrebbero potuto diventare anche una forza distruttrice, gli Egizi costruirono canali, argini e dighe. Le piene del Nilo hanno avuto sempre del prodigioso per gli Egiziani antichi perchè avvenivano in estate, un periodo di grande siccità per l'Egitto. Gli Egizi, adoravano il Nilo come un dio buono che permetteva loro di coltivare la terra. Anticamente l'Egitto era diviso in Alto e Basso Egitto. L'Alto Egitto era la zona in cui si verificavano le alluvioni e, quindi, i suoi abitanti erano dediti all'agricoltura. La zona del Basso Egitto, invece, era quella sul delta del fiume, per cui gli abitanti erano dediti all'artigianato e al commercio.Le due popolazioni erano spesso in conflitto anche se avevano bisogno gli uni degli altri. Dopo il 3000 a.C. Menes, il re dell'Alto Egitto, riunì i due regni in un unico Stato, governato da un sovrano chiamato Faraone. Il Faraone non era semplicemente un re, ma era considerato dagli Egizi un dio vivente, figlio di Amon-Ra, il dio del Sole. Era il padrone assoluto della Terra, degli uomini e degli animali; imponeva ai suoi sudditi la propria volontà e rimaneva al potere fino alla sua morte: allora gli succedeva il maggiore dei figli maschi. Il faraone viveva nel lusso, viveva nel lusso, vestiva abiti preziosi, teneva nelle mani lo scettro ricurvo e la frusta. Sul capo indossava la doppia corona rossa e bianca, simbolo dell'unità dell'Egitto. La società egizia era divisa in classi sociali chiuse, infatti non era possibile migliorare la propria condizione e passare da una classe all'altra. Al vertice c'era il Faraone; a lui seguivano per importanza i nobili che lo aiutavano nell'amministrazione dello Stato e i sacerdoti che si occupavano del culto degli dei e si occupavano di astronomia,matematica e medicina. A loro, nella piramide sociale, seguivano gli scribi, esperti nella scrittura e i guerrieri che si esercitavano continuamente al combattimento. Seguivano gli artigiani e i mercanti che godevano di un certo prestigio e benessere ma pagavano le tasse. I contadini, poi, erano molto numerosi, si occupavano della lavorazione della terra ma, nei periodi di piena del Nilo, erano occupati nella costruzione delle grandi opere e pagavano le tasse. Infine, c'erano gli schiavi che erano prigionieri di guerra o persone che non erano riuscite a saldare i loro debiti. Essi facevano i lavori più duri. La scrittura utilizzata dagli Egizi era la scrittura geroglifica costituita da più di 5000 piccoli disegni che rappresentavano elementi della vita di tutti i giorni. I geroglifici erano degli ideogrammi, perchè rappresentavano non solo persone, animali, oggetti ma anche azioni e idee. Con il tempo, però, i geroglifici indicarono sillabe e suoni. Solo gli scribi avevano il privilegio di imparare questa difficile scrittura. Gli Egizi, dapprima scrivevano incidendo sulla pietra o sulle pareti, poi, cominciarono a scrivere su papiro, una sorta di lungo foglio di carta ottenuto lavorando la pianta del papiro molto diffusa lungo il Nilo. La scrittura egizia rimase un mistero fino al 1799 quando uno studioso francese, Jean Francois Champollion riuscì a decifrarla grazie al ritrovamento della stele di Rosetta. Gli Egizi erano politeisti e adoravano molti dei per lo più legati alla natura e all'agricoltura. Il più importante era AmonRa, il Sole; altre divinità era Osiride, Iside, Horo, Anubi e Thot. Inoltre gli Egizi adoravano molti animali come ad esempio il gatto che salvava i granai dai topi. Gli Egizi credevano possibile la vita dopo la morte, ma soltanto se il corpo non si decomponeva. Per questo lo imbalsamavano, trasformandolo in mummia. Il corpo, secondo la tecnica dell'imbalsamazione, veniva privato del cervello e delle viscere che venivano conservati in vasi detti canopi; il cuore rimaneva nel corpo. Successivamente il corpo veniva riempito di mirra e di altre spezie, ricucito e deposto nel natron, una sostanza simile al sale, per settanta giorni. Trascorso questo periodo,veniva avvolto nelle bende e deposto nel sarcofago. Gli Egizi credevano che l'anima dopo la morte, raggiungesse, sulle ali del dio Ibis, Osiride pronto a giudicarlo davanti a tutti gli dei. Qui avveniva la pesatura del cuore, simbolo della vita e della saggezza del defunto: se pesava più della piuma voleva dire che la persona aveva commesso molti peccati e allora veniva dato in pasto ad un mostro. Se, invece, pesava di meno della piuma, perchè in vita il suo proprietario si era comportato bene, volava in incantevoli giardini per l'eternità. Le piramidi erano le colossali tombe dei Faraoni. Furono fatte costruire dai sovrani che regnarono dal 2700 a.C. al 2500 a.C. Le più famose sono quelle di Cheope, Chefren e Micerino . A guardia delle tombe dei Faraoni fu costruita la Sfinge. All'interno, lunghe gallerie, portavano fino alla stanza dove veniva accolto il sarcofago del Faraone. In una stanza, poi, venivano conservati tutti gli oggetti posseduti dal Faraone durante la sua vita. Dopo il 2500 a.C. i Faraoni furono sepolti in tombe scavate nella roccia in una località chiamata "La Valle dei re. Nella società egizia le donne erano tenute in gran considerazione: erano libere di muoversi, commerciare, frequentare luoghi pubblici. Alcune donne delle classi più elevate divennero addirittura regine che governarono il paese. Le donne egizie erano note per la loro eleganza, infatti, indossavano vesti dai colori splendidi e si coprivano le spalle con lunghi sciali lunghi fino ai piedi. Portavano collane di perle e fermavano i capelli con bende dorate. In seguito a lotte interne, l'Egitto si indebolì e fu conquistato prima dai Persiani, poi da Alessandro Magno. Infine, nel 31 a.C., i Romani lo occuparono e lo fecero diventare una provincia del loro impero. Cleopatra fu l'ultima regina.