L’impegno di Confindustria per l’efficienza energetica A. Clerici Vice Presidente Commissione Energia di Confindustria e coordinatore Task Force “Efficienza Energetica” Workshop Confindustria - Modena, 11 ottobre 2007 1 Contenuto • Introduzione • Task Force “Efficienza Energetica” di Confindustria • Consumi in Italia e nel settore industriale • Tecnologie per l’efficienza energetica ed alcune applicazioni per le industrie • Le proposte di MSE alla CE basate sullo studio di Confindustria • Osservazioni conclusive 2 Introduzione L’Italia, con i suoi consumi di circa 0,32 kg PE per 1 $ di PIL e con emissioni di CO2 pari a 7,7 ton/persona per anno, può considerarsi un paese “virtuoso” energeticamente; vi sono tuttavia ancora notevoli spazi per un’efficienza energetica, la cui diffusione è fondamentalmente legata ad aspetti informativi e culturali. Per una “efficiente efficienza” è indispensabile arrivare ad una estesa applicazione del concetto “life cycle cost”. 3 Introduzione EFFICIENZA ENERGETICA = produrre gli stessi prodotti e servizi con meno energia e quindi: minor impatto sull’ambiente minori costi (per le aziende e per il sistema Italia) 4 Introduzione • Totale consumi finali in Italia ~ 145 MTEP. • CE ritiene possibili con efficientizzazioni risparmiare il 20% di energie primarie. Ciò equivale per Italia a ~ 30 MTEP. • 30 MTEP corrispondono all’energia primaria richiesta in un anno da 35.000 MW di centrali a ciclo combinato funzionanti 5.500 ore/anno per fornirci oltre 190 TWh/anno di energia elettrica. Totale energia immessa in rete in Italia ~ 330 TWh 5 Introduzione Sulla base di tali indicazioni preliminari la dott.ssa Emma Marcegaglia -Vice Presidente di Confindustria per Ambiente, Energia ed Infrastrtutture- nel luglio 2006 ha deciso di costituire, nell'ambito della Commissione Energia di Confindustria, una Task Force ad hoc sull'efficienza energetica coinvolgendo tutte le associazioni e strutture locali facenti riferimento a Confindustria stessa e considerando tutte le varie applicazioni (dagli edifizi ai macchinari ed apparecchi degli utenti, dai trasporti ai vari servizi del terziario ed alle infrastrutture). Nel luglio 2007 è stato presentato il rapporto preliminare alle Istituzioni. 6 Task Force “Efficienza Energetica” 7 Task Force “Efficienza Energetica” Principali obiettivi: valutare effettivamente i risparmi energetici conseguibili evitando oneri addizionali alle imprese, individuando quei settori che per dimensione e per potenziali risparmi risultino i più interessanti per interventi specifici; evidenziare le tecnologie disponibili per implementare programmi di efficienza energetica sulla base di analisi di costi/benefici; indirizzare i competenti Ministeri verso uno stimolo all'efficienza energetica e relative leggi inserite organicamente in un quadro coerente di politica energetica di medio - lungo termine; definire ed implementare azioni di comunicazione e informazione, fondamentali per il successo delle iniziative. 8 9 10 11 12 13 Task Force “Efficienza Energetica” Per il miglior funzionamento della Task Force sono stati definiti quattro clusters con relativi team leaders: CLUSTER TEAM LEADER – – – – G. Bertholet N. Ruozzi G. de Giovanni / A. Guerrini P. Carrea INDUSTRIALE TERZIARIO (*) RESIDENZIALE INFRASTRUTTURE/TRASPORTI (*) inteso come "attività di erogazione di servizi, quelli non vendibili offerti dal settore pubblico e quelli vendibili quali commercio, ristorazione, credito ed assicurazioni, comunicazione ed altri" (Enea). 14 Task Force “Efficienza Energetica” L’analisi per cluster è integrata per tecnologie. Le tecnologie rilevanti ai fini dell’efficienza energetica individuate ad ora sono: MOTORI ELETTRICI / INVERTERS COIBENTAZIONE E/O ALTRI INTERVENTI EDILI ELETTRODOMESTICI / CLIMATIZZAZIONE RESIDENZIALE CLIMATIZZAZIONE COGENERAZIONE / TRIGENERAZIONE ILLUMINAZIONE RIFASAMENTO HOME AND BUILDING AUTOMATION AUTOMAZIONE DI PROCESSI CONTINUI ICT SISTEMI DI PROPULSIONE 15 Le analisi effettuate • • • • Dopo una prima analisi preliminare per cluster ci si è focalizzati su l’approfondimento delle tecnologie rilevanti Per ciascuna tecnologia si è considerato come periodo iniziale il 2005 e il prevedibile andamento del mercato al 2016 Con ipotesi specifiche per ciascuna tecnologia sono stati elaborati scenari di possibili risparmi in funzione di diverse politiche di incentivazione ed analisti costi/benefici Per lo svolgimento dei lavori è stata stabilita una fattiva collaborazione con ENEA e CESI Ricerca 16 I Consumi in Italia nel 2005 17 I Consumi in Italia nel 2005 • • I consumi finali di ~146 MTEP sono così suddivisi: Trasporti ~ 30% Industria ~ 28% Residenziale ~ 21% Trend al 2030: +20%=+30MTEP Terziario ~ 11% Altri ~ 10% I consumi lordi di ~ 198 MTEP sono così suddivisi per fonte: Petrolio Gas Carbone Elettricità primaria Altri ~ 43% ~ 36% ~ 9% ~ 6% ~ 6% 85% di energia è importata: dipendenza è in crescita Fonte: Cesi Ricerca 18 Consumi Finali Italiani per Settore e per Fonti nel 2005 Consumi (MTEP) Prodotti Petrolif. Gas Combustibil i Solidi Elettricità Trasporti ~44 97% 0,70% -- 2% Industria ~41 19% 41% 11% 29% Residenziale ~30 16% (76%) 60% -- 20% Terziario ~16 10% -- 41% Altri ~15 Totale 49% ~146 Fonte: Cesi Ricerca 19 Consumi Finali Italiani per Settore e per Fonti Risulta evidente nei trasporti il pratico dominio ( 98%) dell'utilizzo dei prodotti petroliferi (trasporto su gomma) e l'importanza dell'efficientizzazione dei sistemi di propulsione (a parte il cambiamento strutturale delle modalità di trasporto nelle quali la Task Force non si è addentrata in questa prima fase). Per l'industria, gas ed elettricità risultano i consumi dominanti sui qualli dover agire, mentre per il residenziale i 3/4 dei consumi sono per usi termici (grande preponderanza per impianti di riscaldamento ambientale) ed il 20% per consumi elettrici (elettrodomestici, apparecchi TV/ HiFi/ICT ed illuminazione); nel terziario gas ed elettricità si spartiscono praticamente la quasi totalità del consumo. 20 Principali Emissioni in Mt di CO2 per settore in Italia Industrie energetiche ~ 160 Trasporti ~ 125 Industrie manifatturiere e costruzioni ~ 85 Altri settori (commerciale, domestico, agricoltura) ~ 85 21 Consumi di energia elettrica in Italia nel 2005 per settori Nel 2005 il settore industriale ha assorbito il 49% del consumo italiano di energia elettrica pari a circa 153.727GWh. Secondo un rapporto CESI l’80% dei consumi del settore è assorbito da motori elettrici. 22% 2% 27% 49% AGRICOLTURA INDUSTRIA TERZIARIO DOMESTICO [Fonte Terna] Nota: La tabella fa riferimento ai consumi globali nazionali al netto delle perdite di trasmissione e distribuzione pari a 309.817 GWh 22 Consumi Elettrici Finali Italiani • I principali consumi elettrici sono così suddivisi: Motori Illuminazione Elettrodomestici ~ 45-50% ~ 13-17% ~ 12-15% Nota bene: ICT, stand by, carica batterie, etc. > 4%! 23 Consumi combustibili per settoriindustriale industriali [Mtep] Consumi perperfonte e peresettore [Mtep] 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 Tessile e Metalli non Agroaliment Materiali da Meccanica Abbigliamen ferrosi are costruzione to Chimica e Altre Vetro e Cartaria e Petrolchimic manufatturie Ceramica grafica a re Siderurgia Estrattive Energia elettrica 1,7 0,1 0,5 2,3 1,1 1,0 0,7 0,5 2,3 0,9 0,6 0,1 Prodotti petroliferi 0,1 0,0 0,1 0,8 0,8 0,5 2,9 0,4 1,2 0,2 0,6 0,1 Gas 1,9 0,0 0,4 2,2 1,9 1,4 1,1 2,6 3,0 1,7 0,9 0,0 Combustibili solidi e Fonti Rinnovabili 3,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 [Fonte Ministero Sviluppo Economico estratti dal Rapporto ENEA 2005 e rielaborati da Assoutility] Edilizia 24 Consumi per fonte e per settore industriale Si nota chiaramente come per consumi totali la Siderurgia sia in testa seguita da Chimica e Petrolchimica, Materiali da costruzione e Meccanica, mentre per quanto riguarda i consumi elettrici la Chimica e Petrolchimica risulta la principale consumatrice seguita da Meccanica, Siderurgia, Agroalimentare, Tessile e Abbigliamento e Cartaria e grafica. 25 Consumi del Settore Terziario Relativamente al settore terziario quelli che presentano i maggiori consumi sono alberghi, ristoranti e bar (~ 25%), commercio (~ 17%), comunicazioni (~ 16%), sanità ed altri servizi sociali (~ 10%). 26 Tecnologie per l’efficienza energetica 27 Cogenerazione Le possibili applicazioni riguardano i seguenti settori: • • • • • • • • • • Concerie Cartiere Industrie galvaniche e trattamento metalli Industrie tessili Lavanderie tintorie Industrie chimiche Essiccazione legno, cereali Fornaci e laterizi Industrie alimentari Impianti di depurazione e trattamento acque Totale numero impianti 473 Depurazione; 127; 27% Terziario; 91; 19% Altri; 73; 15% Industria; 182; 39% Importante che l’utilizzo del calore prodotto sia bilanciato sulle necessità di calore dello stabilimento durante tutto l’anno. [Fonte CRF e Rapporto AEEG del 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility] 28 Cogenerazione Uno studio del CESI, considerando le aziende con fabbisogni di potenza elettrica inferiori a 1 MW, stima una penetrazione della cogenerazione entro il 2010 del 5-6% (2500-3200 aziende circa), corrispondente ad una potenza di circa 900-1150 MW complessivi. Un ulteriore potenziale di 2000-4000 MW riguarderebbe le taglie medio-grandi (sopra 1 MW). Potenza installabile al 2010 N° aziende coinvolte Numero Potenza el media Indice term / el Intensità en. [kWh/€ v.a.] Tessile e Abbigliamento 75-90 MW 250-300 7055 300 kW 1,6 1,6 Materiali da costruzione 95-105 MW 295-330 7736 320 kW 5,9 5,9 Raffinerie e Cokerie 55-70 MW 230-290 945 240 kW 6,6 6,6 Plastica e Gomma 75-85 MW 180-200 4372 420 kW 1,2 1,2 Mezzi di trasporto 40-90 MW 100-225 1196 400 kW 1,45 1,45 140-160 MW 465-530 13726 300 kW 1,3 1,3 15-20 MW 70-100 4479 205 kW 1,5 1,5 Alimentare 115-125 MW 360-390 6451 320 kW 2,3 2,3 Carta ed Editoria 235-260 MW 500-550 2072 470 kW 2,3 2,3 Chimica 65-140 MW 130-280 1898 500 kW 3 3 TOTALE 910-1145 MW 2585-3200 49930 Settore Meccanica Legno e Mobilio [Fonte CRF e Rapporto AEEG del 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility] 29 Illuminazione • Consumi totali Italia ~ 50 TWh Settore industriale contribuisce per ~ 25-% • Potenziali risparmi fino al 40-45% (15 TWh) ottenibili con sorgenti luminose, apparecchi di illuminazione ed alimentatori di ultima generazione abbinati ad appropriati sistemi di regolazione/controllo Anche negli stabilimenti, piazzali ed uffici c’é spazio per interessanti risparmi [Fonte CRF e Rapporto AEEG del 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility] 30 Motori Elettrici ed Inverters Potenziale risparmio di 20 TWh / anno 7% di totali consumi elettrici italiani 31 Motori elettrici Il settore con i consumi maggiori dovuti all’utilizzo dei motori è il settore Chimico e Petrolchimico seguito dai settori Meccanica e Metallurgia (siderurgia e metalli non ferrosi). Settore Consumo motori divisi per settore industriale Agroalimentare Cartaria e grafica [GWh] 25.000 D2000/2 010 29% 27% 20.000 Chimica e Petrolchimica 19% 15.000 edilizia Energia ed Acqua Estrazione cuoio - pelli legno Gomma Materiali da costruzione e vetro Meccanica Metallurgia Tessile Abbigliamento altri 15% 23% 16% 17% 31% 36% 10.000 5.000 ltr i A to en rg ia ig A Te ss i le st co da er ia li [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility] lia m lu ic a al ca n ru zi bb e on M et ve t e om G M ec m ro a o gn Le o -p el li e on uo i ia En er g C ua cq A ed ol tr Pe e M at C hi m ic a Es tr az i zi a Ed ic m ch i ili a a ic af gr e ria ar ta C A gr o al im en ta re 0 25% 31% 9% 13% 37% 32 Motori elettrici in Italia Consumo motori [GWh] • N° motori (75% industria) ~ 20 milioni 140.000 120.000 100.000 80.000 • Potenza installata (75% industria) ~ 100 GW 60.000 40.000 20.000 • - Consumo motori (85% industria) ~ 155 TWh/anno N.B.: meno del 2% delle ordinazioni in Italia sono per motori ad alta efficienza (1/5 di media europea ed 1/40 di paesi scandinavi). Agricoltura Industria Terziario e usi civili Ascensori TOTALE GWh 139.786 Agricoltura Industria Terziario e usi civili Ascensori Numero motori [mln] 16.000.000 14.000.000 12.000.000 N.B.: un motore nella sua vita costa il 2-3% per l’investimento iniziale ed il 95% per la relativa bolletta elettrica! 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 Agricoltura Industria Terziario e usi civili Ascensori TOTALE 18,492 mln Agricoltura [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility] Industria Terziario e usi civili Ascensori 33 Motori elettrici asincroni trifase in BT Se entro il 2010 si sostituissero tutti i motori installati fino a 90 kW con motori ad alta efficienza, si otterrebbe un risparmio energetico pari a 7,2 TWh/anno. Per il settore industriale si avrebbe una riduzione di ~ 6 TWh/anno. Taglia motore Energia consumata [GWh] Energia risparmiata [GWh] 0,76-3 kW 13.873 1.500 3,01-7,5 kW 12.166 1.977 7,51-22 kW 15.828 1.315 22,01-90 kW 19.131 985 5.778 I motori con taglie fino a 22 kW hanno i maggiori potenziali di risparmio e sono quelli maggiormente utilizzati. [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility] 34 Motori elettrici asincroni trifase in BT Quadro di incentivazione vigente • La Finanziaria 2007 prevede per i motori: Detrazione dall’imposta lorda del 20% degli importi a carico del contribuente per l’installazione e sostituzione di motori elettrici ad alta efficienza di potenza tra 5 e 90 kW (fino a 1.500 € per motore). Fondo rotativo per la sostituzione tra l’altro di motori elettrici industriali con potenza superiore a 45 kW con motori ad alta efficienza. • Decr. 20 luglio 2004 sull’efficienza energetica prevedono una scheda tecnica (n. 9) per la valorizzazione del risparmio energetico al fine dell’ottenimento dei Titoli di efficienza energetica. [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility] 35 Preoccupiamoci anche dei motori elettrici “nascosti” nei macchinari che acquistiamo 36 Inverter • Quando un motore alimenta • • macchine fluidodinamiche (es.: pompe/ventilatori) si varia usualmente la portata con valvole e serrande. E’ come guidare l’auto con acceleratore al massimo e ridurre la velocità agendo sui freni. Inverter inserito a monte del motore ne varia la velocità ed i consumi in funzione del carico. In Italia utilizzati inverter per meno del 6% delle possibili applicazioni (paesi scandinavi per oltre l’70%). Distribuzione della potenza dei motori per applicazione [MW] 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0,76-3 kW P&F 3,01-7,5 kW 7,51-22 kW Compressori 22,01-90 kW Altre applicazioni Distribuzione dei motori per applicazione [migliaia] 250 200 150 100 50 0,76-3 kW P&F [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility] 3,01-7,5 kW Compressori 7,51-22 kW 22,01-90 kW Altre applicazioni 37 Inverter 0,76-3 kW 3,01-7,5 kW 7,51-22 kW 22,01-90 kW TOTALE TOTALE Consumi attuali GWh P&F Compressori Altre applic. 5.711 2.705 6.613 9.526 4.512 11.030 11.716 5.550 13.566 14.296 6.772 16.553 41.249 19.539 47.762 108.550 Risparmi potenziali in GWh P&F Compressori Altre applic. 1.039 101 476 1.734 169 794 2.132 208 977 2.602 254 1.192 7.507 732 3.439 11.678 I risparmi ottenibili con l’applicazione dell’inverter sono pari a: Potenziale risparmi nel settore industriale [GWh] • • • 35% P&F (pome e ventilatori) 15% Compressori 15% Altre Applicazioni 2.500 2.000 Il potenziale risparmio in Italia con l’applicazione economicamente giustificabile di inverter è di oltre 12 TWh (10 per il settore industriale) GWh 1.500 1.000 500 0,76-3 kW P&F [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility] 3,01-7,5 kW Compressori 7,51-22 kW 22,01-90 kW Altre Applicazioni 38 Inverter La Finanziaria 2007 prevede per gli inverter: • Detrazione dall’imposta lorda del 20% degli importi a carico del contribuente per l’installazione inverter su motori elettrici di potenza tra 7,5 e 90 kW (fino a 1.500€ per applicazione). • Decr. 20 luglio 2004 sull’efficienza energetica prevedono due schede tecniche (n.11 e 16) per la valorizzazione del risparmio energetico al fine dell’ottenimento dei Titoli di efficienza energetica. [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility] 39 Rifasamento • Possibili risparmi (da cosf=0,9 a cosf =0,95): stima Enel=1TWh/a • Stima ANIE: Cosφ finale [iniziale 0,9] Risparmio TWh/anno Risparmio Olio combustibile [ton/anno] Risparmio Energetico [GWh/anno] Minor emissione CO2 [ton/anno] Potenza da installare [Gvar] Costo [M€] 0,95 1 225.000 900 450.000 5 75 0,98 1,35 340.000 1300 700.000 7 105 1 1,6 400.000 1600 800.000 16 240 • Stato dell’arte: 140 mln €/a in penali per rifasamento (2/3 da BT) per la sola Enel Distribuzione 40 Rifasamento Proposta di policy Procedura da AEEG che permetta l’ottenimento dell’obiettivo dei risparmi conseguibili senza costi a carico degli utenti finali. 41 Home and Building Automation • • Il sistema di controllo, automazione e supervisione deve comprendere tutti gli impianti interessati dell’edificio realizzando un sistema integrato. I risparmi stimati sono il valore potenzialmente raggiungibile costruendo i nuovi impianti, ed adeguando quelli esistenti; ci si accosterà tanto di più quanto più efficaci potranno essere gli incentivi e/o le azioni adottate in favore delle nuove tecnologie: Controllo delle condizioni climatiche Controllo impianto di illuminazione Controllo motorizzato delle tapparelle Programmi di occupazione oraria Termoregolazione e contabilizzazione dei consumi negli impianti di riscaldamento centralizzati in edifici di nuova costruzione o già esistenti. Gestione carichi elettrici Conduzione e manutenzione programmata • • L’implementazione di un sistema di Automazione può comportare una riduzione dei consumi di energia primaria fino al 25% rispetto ad impianti sprovvisti di tale sistema. Considerando una percentuale del 17% si ottiene un risparmio energetico al 2014 di circa 6 Mtep/a 42 Documento MSE a CE basato anche su studio di Confindustria Sulla base delle prescrizioni contenute nella Direttiva 2006/32/CE sono stati determinati i seguenti obiettivi di risparmio energetico: Consumo medio degli ultimi 5 anni (GWh) 1.316.261 Obiettivo di risparmio energetico del 9% nel 2016 GWh) 118.464 Tenuto conto dei compiti attribuiti all’Italia dalla citata direttiva è stata individuata una serie di misure di efficienza energetica riportata nella sottostante tabella, che permette di raggiungere e superare l’obiettivo assegnato di 118.500 GWh/anno nel 2016 mediante interventi nei settori Residenziale, Terziario, Industriale e dei Trasporti. Risparmio energetico annuale al 2016 per settore di consumo Misure di miglioramento dell’efficienza energetica per settore Risparmio energetico annuale atteso al 2016 (GWh/anno) Residenziale 56.830 Terziario 24.700 Industria 21.537 Trasporti 23.260 TOTALE 126.327 Fonte MSE - Cesi Ricerca 43 Risparmio energetico annuale al 2016 per tecnologia Misure di miglioramento efficienza energetica per tecnologia Motori elettrici/inverters Risparmio energetico annuale atteso al 2016 (GWh/anno) Dettaglio sostituzione motori elettrici di potenza 1-90kW da classe Eff2 a classe Eff1 3.400 installazione di inverters su motori elettrici di potenza 0 75-90 kWh 6.400 Risparmio energetico annuale atteso al 2016 (GWh/anno) Totale 9.800 coibentazione superfici opache edifici residenziali Coibentazione ante 1980 sostituzione di vetri semplice con doppi vetri 930 impiego di condizionatori efficienti 540 impiego impianti di riscaldamento efficienti Climatizzazione Elettrodomestici e Climatizzazione termica, frigorifera residenziale e assimilata 12.800 43.350 camini termici e caldaie a legna 3.480 incentivazione all’impiego di condizionatori efficienti 2.510 sostituzione lavastoviglie con apparecchiature in classe A 1.060 sostituzione frigoriferi e congelatori con apparecchiature in classe A+ e A++ 3.860 sostituzione lavabiancheria con apparecchiature in classe A superlativa sostituzione scalda acqua elettrici efficienti Fonte MSE - Cesi Ricerca 49.880 7.530 410 2.200 6.280 Cogenerazione Illuminazione 13.730 lampade efficienti e sistemi di controllo 6.500 lampade efficienti e sistemi di regolazione del flusso luminoso (illuminazione pubblica) 1.290 sostituzione lampade ad incandescenza (GLS) con lampade a fluorescenza CFL 4.800 12.590 44 Osservazioni generali [Fonte Assoutility] 45 Osservazioni generali • Efficienza energetica: un’opportunità non solo per i fornitori di tecnologie ma specialmente per il sistema paese e le sue industrie. • Deve essere sottolineato il ruolo delle PPAA, che dovrebbero fissare propri obiettivi strategici di efficienza energetica • Per le Istituzioni, definire certificazioni e controlli atti a tutelare il consumatore finale ed effettivi risparmi energetici. • Concentrarsi su settori che danno da subito i maggiori ritorni con le tecnologie esistenti e con il supporto di leggi/incentivi che non creino al sistema industriale ed al paese oneri aggiuntivi. Ma … vari interventi non devono attendere incentivi dati i loro ritorni a breve. • Approccio diverso per nuovo e installato per minimizzare costi dell’efficientamento a carico degli utilizzatori [Fonte Assoutility] 46 Osservazioni generali • Informazione e comunicazione sono strumenti essenziali: Ruolo fondamentale delle Unioni Industriali Dialogo continuo fornitori/utilizzatori/operatori/ESCO • L’attività di audit energetico può avere importanti effetti e deve essere supportata dalle istituzioni. L’approccio integrato al problema, tipico dell’audit energetico, può costituire uno strumento importante anche nella realizzazione degli interventi (servizi energetici, contratti a risultato) • Azioni “innovative” da parte di traders/ESCO verso le industrie con interventi finanziari supportati da un sistema bancario “efficiente per l’efficienza energetica” [Fonte Assoutility] 47 Osservazioni generali • Posizione “proattiva” e “non oppositiva” delle varie funzioni aziendali per rianalisi della globale efficienza energetica nei siti produttivi/uffici e per lo sviluppo di nuove tecnologie. • Fare sistema per soluzioni che danno un vantaggio comune (es. cogenerazione centralizzata per più siti vicini), mettere in comune le esperienze positive, premiare i campioni. • Va valutato non solo l’investimento iniziale, ma anche i costi di O&M e quelli della bolletta energetica che sarà sempre più salata! “Life Cycle Cost” (motori nella loro vita costano il 2-3% per l’investimento iniziale ed il 95% per la relativa bolletta elettrica!). • Stretta collaborazione tra responsabile degli acquisti, responsabile tecnico, responsabile di esercizio e manutenzione … ed un “efficiente” energy manager. [Fonte Assoutility] 48 Osservazioni generali • Come incidere sull'efficienza energetica agendo sia sul parco installato sia sul "nuovo" senza creare oneri al consumatore e considerando orizzonti temporali adeguati? • Sebbene i differenti settori tecnologici abbiano ciascuno le proprie caratteristiche occorrerà cercare di arrivare ad una linea di condotta il più possibile "omogenea e coerente" sfruttando le leve di: incentivi ai consumatori certificati bianchi eventuali requisiti normativi per il nuovo da installare eventuali sgravi fiscali per fornitori di prodotti “high efficiency” • Gli incentivi proposti dovrebbero essere portati a carico della fiscalità generale, senza incidere sulle tariffe • Occorre notare che tali politiche debbono essere inquadrate in un orizzonte almeno di medio periodo (5-10 anni). 49 Grazie per l’attenzione 50