Wildmer Daniel Gregori
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https://sites.google.com/site/wdgregori/teaching
orario di ricevimento:
A fine lezione
PIL-Prodotto Interno Lordo
Il PIL misura la produzione di nuova ricchezza:
Definizioni:
1.
Spesa totale in beni e servizi finali prodotti nel paese in un anno.
2.
Reddito totale prodotto dai fattori di produzione localizzati nel
Paese durante un anno (salari e profitti).
3.
Valore aggiunto totale di tutte le imprese che operano nel paese
in un anno.
I ESERCITAZIONE
2
Quali transazioni entrano nel computo del PIL?
 Beni usati? No, perché è un trasferimento di ricchezza già esistente.
 Le scorte di magazzino? Sì, perché rappresentano produzione di nuova
ricchezza (anche se verranno vendute in futuro).
 Beni intermedi? No. Viene calcolato il valore dei beni finali (quindi il
pane ma non la farina venduta per produrlo).
Misure alternative della ricchezza
Prodotto interno e prodotto nazionale
 Prodotto nazionale lordo (PNL):
Reddito totale ottenuto dai fattori di produzione nazionali
localizzati anche all’estero
 Prodotto interno lordo (PIL):
Reddito totale ottenuto dai fattori di produzione
localizzati in Italia anche se esteri
PNL = PIL + redditi esteri di residenti
- redditi interni di non residenti
(Il PIL è «preferibile» in quanto siamo interessanti a capire la
quantità di beni e servizi prodotti da una certa economia)
Capitolo 2: I dati della
macroeconomia
PIL = Spesa aggregata finale
Le componenti della spesa aggregata
 Consumo
 Investimenti
 Spesa pubblica
 Esportazioni nette
Capitolo 2: I dati della
macroeconomia
(C)
(I)
(G)
(NX)
Multiple choice:
1) Nel calcolo del PIL di una nazione NON viene considerato:
a)
b)
c)
d)
e)
Il taglio dei capelli dal parrucchiere
La vendita di un computer ad un residente a San Marino
L’acquisto di una casa di nuova costruzione da parte di una famiglia
La vendita di scorte di pneumatici nel magazzino della Pirelli S.p.A.
Un investimento statale per la costruzione di una nuova strada
I ESERCITAZIONE
6
Multiple choice
2) Nel calcolo del Pil di una nazione NON viene considerato:
a)
b)
c)
d)
e)
L’aumento delle scorte di pneumatici nel magazzino della Pirelii
S.p.a.
L’acquisto di una nuova automobile da parte di una famiglia.
L’acquisto di un computer da parte della pubblica amministrazione.
L’acquisto di un appartamento in un palazzo antico da parte di una
famiglia.
La vendita di gelato ad un turista tedesco a Rimini.
I ESERCITAZIONE
7
Multiple choice
3) Che cosa NON fa parte del Pil italiano di quest’anno?
a)
b)
c)
d)
e)
L’acquisto di computer per la Segreteria Didattica di Facoltà.
La vendita da Feltrinelli del testo di Macroeconomia ad uno studente
Erasmus bulgaro.
L’acquisto di un impianto di climatizzazione per l’aula Magna della
Facoltà.
La costruzione di una villa a Porto Rotondo.
L’acquisto da parte del professore del corso di Macro di una Ferrari
Testarossa del 1990.
I ESERCITAZIONE
8
Multiple choice
4) Quali delle seguenti transazioni economiche non comporta un
aumento del PIL?
Aumentano a fine anno le scorte di pneumatici dell'impresa
Pirelli S.p.A.
b) La tutor di Macro vola a Parigi con Alitalia.
c) La copisteria "Copia copia che ti becco" aumenta in prezzi del
5% in seguito ad un aumento della domanda del 3%.
d) Il Prof. di Macro supera finalmente l'esame della patente ed
acquista una moto BMW R GS 80 del 1985.
a)
I ESERCITAZIONE
9
Continuo Cap. 2
 Deflattore del PIL: Indice dell’andamento del
livello generale dei prezzi in un sistema
economico.
PIL nominale
PIL reale
Defl PIL 

P
PAnno Base
I ESERCITAZIONE
10
TASSO D’INFLAZIONE
Variazione percentuale del livello generalizzato dei prezzi.
Se si utilizza il Deflatore del PIL come misura del livello dei prezzi
il tasso d’inflazione può essere così calcolato:
N.B. Defl PIL anno base = 1 (sempre, perchè Pa.b./Pa.b. = 1)
Defl PIL t  Defl PIL t 1
πt 
Defl PIL t 1
I ESERCITAZIONE
11
IPC- Indice dei Prezzi al Consumo
 Misura i prezzi dei soli beni e servizi acquistati dai
consumatori, in base ad un paniere rappresentativo per il
consumatore medio.
 E’ un altro indicatore del livello generalizzato dei prezzi.
Costo del Paniere nel Periodo in Corso
IPC 
Costo del Paniere nel Periodo Base
I ESERCITAZIONE
12
ESERCIZIO 1
PIZZA
Q
P
CD
Q
P
2004 110 €10 90
€15
2005 112 €12 95
€18
2006 125 €15 98
€15
I ESERCITAZIONE
In un’economia sono prodotti solo
2 beni: pizza e cd.
Per ogni anno calcolare
 Pil nominale e Pil reale
 Il tasso d’inflazione annuo
 IPC nei diversi anni
(anno base 2004), se il paniere
rappresentativo contiene 20
pizze e 10 cd
13
Soluzione
 Pil nominale ( PxQstesso anno)
2004: P(p)04Q(p)04+P(cd)04Q(cd)04 = 10 x 110 + 15 x 90 = €2450
2005: P(p)05Q(p)05+P(cd)05Q(cd)05 = 12 x 112 + 18 x 95 = €3054
2006: P(p)06Q(p)06+P(cd)06Q(cd)06 = 15x 125 + 15 x 98 = €3345
 Pil reale ( Panno base x Qanno corrente)
2004: P(p)04Q(p)04+P(cd)04Q(cd)04 = PIL nominale 200 = €2450
2005: P(p)04Q(p)05+P(cd)04Q(cd)05 = 10 x 112 + 15 x 95 = €2545
2006: P(p)04Q(p)06+P(cd)04Q(cd)06 = 10 x 125 + 15 x 98 = €2720
I ESERCITAZIONE
14
Soluzione
 Defl.2004 = 2450/2450 = 1
Defl.2005 = 3054/2545 = 1.2
Defl.2006 = 3345/2720 = 1.23
 π2005 = (1.2-1)/1 = 0.2 = 20%
π2006 = (1.229-1.196)/1.196=0.027=2.7%
I ESERCITAZIONE
15
Soluzione
 Costo del paniere nell’anno base:
20x10€ +10x15€ = 200 + 150 = € 350
 Costo del paniere nel 2005:
20x12€ +10x18€ = 240 + 180 = € 420
 Costo del paniere nel 2006:
20x15€ +10x15€ = 300 + 150 = € 450
 IPC2004 = 350/350 = 1
 IPC2005 = 420/350 = 1,2
 IPC2006 = 450/350 = 1,28
 π 2005 = (IPC2005 - IPC2004 )/ IPC2004==(1,2-1)/1 = 0,2
 π 2006 = (IPC2006 - IPC2005 )/ IPC2005 = (1,28-1,2)/1,2 = 0,066
I ESERCITAZIONE
16
Confronto Defl PIL-IPC
Il deflatore del PIL riflette i prezzi di tutti i beni e i servizi prodotti
internamente mentre l’IPC quelli di tutti i beni e i servizi acquistati dai
consumatori. Perciò:
a) Prezzi dei capitali produttivi (es. farina per i fornai)
- Defl PIL: inclusi (se prodotti nel paese)
- IPC: esclusi (solo consumo)
b) Prezzi dei prodotti di consumo importati (es. abiti made in China)
- Defl PIL: esclusi
- IPC: inclusi
c) Il paniere del:
- Defl PIL: varia ogni anno
- IPC: «fisso»
(fine capitolo 2)
I ESERCITAZIONE
17
Capitolo 3
Domanda di Beni e Servizi
Le componenti della domanda aggregata sono:
C = Domanda per Consumo di Beni e Servizi
I = Domanda di Beni di Investimento
G = Domanda di beni e servizi dello Stato
(In Economia chiusa: le esportazioni nette sono pari a zero NX=0 )
L’equilibrio si ottiene quando la domanda è uguale all’offerta aggreagata:
Y=C+I+G
I ESERCITAZIONE
18
Consumo
Il consumo delle famiglie dipende dal reddito disponibile dopo il pagamento
delle tasse al governo.
Reddito Disponibile: (Y – T )
La funzione di Consumo indica quanta parte del reddito
disponibile viene destinata al consumo:
C = c (Y – T )
Per propensione marginale al consumo si indica l’aumento
di C indotto da un aumento unitario di reddito disponibile.
I ESERCITAZIONE
19
Investimenti
Gli investimenti delle imprese dipendono dal costo di prendere a prestito i
capitali necessari
Il costo di prendere a prestito è dato dal
Tasso di Interesse Reale: r
Tasso di interesse Nominale Corretto per l’inflazione
La Funzione di
investimento mette in relazione la quantità di
investimenti con il tasso di interesse reale:
I = I (r )
I ESERCITAZIONE
20
La spesa pubblica G e le tasse T
La Spesa Pubblica G include tutte le spese pubbliche
per l’aquisto di beni e servizi ed esclude i pagamenti per
trasferimenti
Le Tasse T rappresentano le entrate per il governo
Il Bilancio Pubblico è dato da (G-T) ed è:
–
–
–
In pareggio se
In avanzo se
In disavanzo (deficit) se
I ESERCITAZIONE
G=T
G<T
G>T
21
Il Mercato Finanziario
Il mercato dei capitali di prestito
Il prezzo di questo mercato è il tasso di interesse reale r che
rappresenta la remunerazione per coloro che danno a prestito capitali
e il costo da pagare per coloro che prendono a prestito capitali.
A livello macroeconomico aggregato:
L’offerta totale di capitali è data dal Risparmio Nazionale
La domanda totale di capitali deriva dagli Investimenti
Quando si ottiene l’equilibrio nel mercato finanziario?
I ESERCITAZIONE
22
Il mercato finanziario
Equilibrio e determinazione del tasso di Interesse
L’offerta di capitali è data da
r
S=Y–C–G
non dipende dal tasso di
interesse reale
La domanda di capitali è data
dalla funzione degli investimenti
ed è negativamente correlata al
tasso di interesse
I = I(r)
S, I
Capitolo 3: Il reddito nazionale: da dove viene e
dove va
Il mercato finanziario
Equilibrio e determinazione del tasso di interesse
r
L’uguaglianza tra domanda e
offerta determina il tasso di
interesse reale di equilibrio
r
I = I(r)
S, I
Capitolo 3: Il reddito nazionale: da dove viene e
dove va
Multiple choice:
1) Quale delle seguenti affermazioni sul risparmio nazionale è FALSA?
a) Il risparmio nazionale è la somma di risparmio privato e risparmio
pubblico.
b) Il risparmio nazionale è uguale al prodotto residuo, dopo che la
domanda pubblica e privata di beni di consumo è stata soddisfatta.
c) Il risparmio nazionale eguaglia gli investimenti al tasso di interesse di
equilibrio.
d) Il risparmio nazionale è dato dalla somma dei depositi a risparmio
bancari.
2) Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal tasso
di interesse, un aumento della spesa pubblica fa crescere:
a) Il risparmio nazionale.
b) Il risparmio pubblico.
c) Il tasso di interesse di equilibrio
d) Il risparmio privato.
I ESERCITAZIONE
25
Multiple choice:
3) Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal tasso di
interesse, un aumento della tassazione determina:
a) Uno spostamento a sinistra della curva verticale di risparmio.
b) Una diminuzione degli investimenti.
c) Una crescita dei consumi.
d) Una diminuzione del tasso di interesse di equilibrio e un aumento degli
investimenti
4) Se il risparmio nazionale dipende positivamente dal tasso di interesse, un
miglioramento tecnologico che determini un incremento della domanda di
investimenti:
a)
b)
c)
d)
Non ha alcun effetto sul risparmio nazionale.
Sposta a sinistra la curva di domanda di investimenti.
Porta ad un aumento sia degli investimenti che del saggio di interesse di
equilibrio.
Non ha effetti sui consumi.
ESERCITAZIONE I
26
ESERCIZIO 2
Aumento della spesa pubblica
Considerate un sistema economico caratterizzato dal
seguente sistema di equazioni:






Y=C+I+G
Y = 250
I = 100 – 20r
G = 150
C = 20 + 0,2(Y –T)
T = 80
I ESERCITAZIONE
27
continua
a) Calcolate:
- risparmio privato e pubblico
- tasso d’interesse di equilibrio
b) Ipotizziamo poi una politica fiscale espansiva, cioè
un aumento di G pari a 30.
- Calcolate reddito e tasso di interesse di equilibrio.
- Offrite poi una rappresentazione grafica del mercato del
credito prima e dopo tale manovra fiscale.
I ESERCITAZIONE
28
Soluzione
a)
- Risparmio privato
Sprivato = Y – C – T
Sprivato = 250 – (20+0,2(250-80)) – 80 = 116
- Risparmio pubblico
Spubblico = T – G = 80 – 150 = -70
- L’equilibrio dei mercati finanziari
S = Spriv + Spubbl = I
116 – 70 = 100 – 20r
46 – 100 = -20r
r = 54/20 = 2,7
I ESERCITAZIONE
29
continua
b) Ipotizzando un aumento di G pari a 30
( ΔG = 30)
- il reddito non varia in quanto in questo modello
esso non dipende da G (la spesa pubblica è esogena)
Il risparmio pubblico passa da -70 a -100, dato che TG=80 – (150+30); di conseguenza la condizione di
equilibrio S = I diviene:
116 – 100 = 100 – 20r
-84 = -20r
r = 4,2 (r è aumentato)
I ESERCITAZIONE
30
continua
- Una variazione positiva di G implica uno spostamento della curva
di risparmio a sinistra. Il risparmio totale diminuisce in seguito
alla riduzione del risparmio pubblico.
In corrispondenza del vecchio tasso d’interesse r osserviamo un
eccesso di domanda rispetto all’offerta, quindi il “prezzo” dei fondi
(il tasso d’interesse) deve aumentare fino a r2 in corrispondenza
del quale l’equilibrio del mercato del credito è ripristinato. Perchè
Y rimanga invariato all’aumentare di G, è necessario che un’altra
componente della domanda aggregata diminuisca. Vediamo infatti
che in corrispondenza del nuovo equilibrio gli investimenti sono
diminuiti e la spesa pubblica è aumentata. ( Y = C + I(↓) + G(↑) )
Il reddito di equilibrio è lo stesso, ma la sua composizione è
variata.
I ESERCITAZIONE
31
continua
r
S
S
r2
r1
Il livello di investimenti
è inferiore. La spesa
pubblica “spiazza”
l’investimento
privato perché
Y è fisso.
I ESERCITAZIONE
I1
S, I
32
ESERCIZIO 3
Aumento delle Imposte.
 Se le tasse T aumentano di 100 (mln di euro) e la
propensione marginale al consumo è pari a 0,6 come
cambiano:
 Risparmio Pubblico?
 Risparmio Privato?
 Risparmio Nazionale?
 Investimenti?
I ESERCITAZIONE
33
Soluzione
 Snazionale = Spubblico + Sprivato
Var Risparmio Pubblico: VarT - VarG = 100-0 = 100
Var Risparmio Privato: Var(Y-T) - VarC =
= -100 – c(Y-T)= -100 – 0,6x(-100) = -100+60 = - 40
Quindi Var Risparmio Nazionale = 100 – 40 = + 60
oppure anche: Var [Y - c(Y-T) – G] = -0,6(-100) = 60
perchè Y e G restano invariati.
I ESERCITAZIONE
34
continua
 E gli Investimenti come reagiscono?
Identità Reddito Nazionale:
 Y= C(Y-T)+I( r)+G da cui otteniamo
 Y- C(Y-T) - G = I( r) ovvero:
 Risparmio Nazionale = Investimento
L’ Investimento deve aumentare, per farlo è necessario
che r si riduca.
I ESERCITAZIONE
35
continua
r
…dimunisce il
tasso di interesse
r1
r2
L’aumento
di S
aumenta
l’offerta di
fondi
I1
Il livello di
investimenti può
aumentare
I ESERCITAZIONE
36
Esercizio 4
 Modello Capitali di Prestito ed Equilibrio Macroeconomico
1 - Costruite il grafico completo del modello dei capitali di prestito.
Identificate ogni curva con la rispettiva equazione e commentate il
significato economico di ogni curva.
2 – Qual è l'effetto di una riduzione della spesa pubblica G su tassi di
interesse ed investimenti in equilibrio? Discutete il significato
economico.
3 - Qual è l'effetto congiunto di una riduzione delle tasse T
contemporanea ad una riduzione della domanda di investimenti I?
Spiegate economicamente.
ESERCITAZIONE I
37
Soluzione
1) La domanda di capitali di
prestito è rappresentata da
I=I(r),
la funzione degli
investimenti, che dipende
negativamente dal tasso di
interesse reale. Se r aumenta
gli investimenti diminuiscono
perché diventa più oneroso
finanziarli.
r
S
r1
Id
S, I
L’offerta di fondi è rappresentata dal risparmio nazionale S che è esogeno, perché dipende
positivamente dal reddito Y e negativamente da consumi e spesa pubblica, che sono tutte
variabili esogene. S = Y – C(Y-T) – G non dipendendo da r, perciò la rappresentiamo
graficamente come una retta verticale.
ESERCITAZIONE I
38
continua
2) Se G diminuisce,
r
Spb= T-G aumenta
e di conseguenza anche
il risparmio nazionale. r
1
In corrispondenza di r1
iniziale l’offerta di fondi
è maggiore della
r2
domanda di investimenti,
quindi il loro valore, r,
diminuirà, facendo
Id
aumentare gli
investimenti (perché
diviene meno costoso
G diminuisce e I aumenta. Il reddito Y è fisso, ma
finanziarli) fino a che
la composizione della spesa è variata.
I = S’.
ESERCITAZIONE I
39
Continua
3) Diminuzione di T
e
Diminuzione di I(r)
r
S
S
 T   C   S nazionale:
Eccesso di Domanda:
r aumenta
r1
 I(r):
Eccesso di Offerta:
r diminuisce
ESERCITAZIONE I
I3
I2
I1
S, I
40
Commento
3) EFFETTO su r: AMBIGUO
 Tasse   C   S nazionale
Questo porterebbe a  r (< offerta fondi) e ad  I
Contemporaneamente
 I(r) [si sposta verso il basso!]   r
Impossibile determinare quale effetto domina, senza quantificare I(r)!
Potremmo essere nel caso I2 o I 3..
ESERCITAZIONE I
41
Effetto su I: (non ambiguo!)
Il nuovo livello di equilibrio degli investiementi
invece sarà sicuramente inferiore, perchè il
risparmio nazionale è diminuito.
  S nazionale   I
ESERCITAZIONE I
42
Esercizio 4 bis
Cambiamento delle ipotesi del modello e cambiamento
delle predizioni sulle politiche pubbliche.
- Se il Consumo (e quindi anche il Risparmio) dipende dal
tasso di Interesse:
In che modo cambiano le conclusioni sugli effetti della
politica fiscale?
ESERCITAZIONE I
43
L’equilibrio macroeconomico
Statica comparata: aumento della domanda di investimenti
Il risparmio è positivamente correlato al tasso di interesse (come accade
nella realtà)
r
Se i risparmi crescono con il
tasso di interesse (che
rappresenta la remunerazione
dei fondi mutuabili).
La curva di offerta ha pendenza
positiva
r1
I = I(r)
I1
Capitolo 3: Il reddito nazionale:
da dove viene e dove va
Soluzione
 Un aumento del tasso di interesse aumenta il risparmio e riduce
il consumo. C dipende negativamente da r.
 S dipende positivamente da r. Quindi l’offerta di Fondi non è
verticale ma positivamente inclinata.
 Un aumento di G riduce il risparmio nazionale per ogni livello
del tasso di interesse (come prima.. ) e cambia anche
l’investimento di equilibrio:
ESERCITAZIONE I
45
Continua
r
S(r)
r1
Il livello di
Investimenti
è inferiore, ma
l’effetto di
spiazzamento
è parziale.
ΔI < ΔG
Var G
I(r)
ESERCITAZIONE I
S, I
46
Scarica

Esercitazione1SL