VSM Value Stream Mapping "Whenever there is a product for a customer, there is a value stream. The Challenge lies in seeing it…” Introduzione Strumento di mappatura dello stato attuale di un processo produttivo che permette di visualizzare in modo chiaro e conciso la situazione di produzione attuale disegnando i flussi di materiale e di informazioni per poi elaborare uno stato futuro che abbia l’obiettivo di diminuire le scorte, i tempi di produzione e l’eliminazione della sovrapproduzione. La VSM permette di identificare ogni processo presente nel flusso del prodotto e “ricostruirlo” interamente in accordo con i “principi snelli” della Lean Production. Introduzione Il metodo VSM ha pertanto lo scopo di supportare la progettazione e l’implementazione di un sistema snello (i.e., produzione a flusso continuo o “flusso teso” ) al posto di un processo di produzione discreto (i.e., produzione a lotti), seguendo il flusso dei materiali/componenti di un dato prodotto all’interno del sistema produttivo (o logistico), fornendone una rappresentazione visuale descrittiva di ogni sua fase. Più in particolare, la VSM tende a mettere in risalto i punti di accumulo di materiale (i.e. scorte materie prime, prodotti finiti e WIP) lungo il processo di produzione, nonché le cause di tale accumulo. Introduzione La value stream map può essere realizzata a differenti livelli, dalla descrizione di un singolo processo (complesso) alla mappatura di una intera filiera. Conviene partire mappando, processo dopo processo, i flussi interni del proprio sistema produttivo in quanto: 1. è sotto nostro controllo 2. è più facile attivare velocemente i miglioramenti proposti Solo in seguito si potrà poi estendere lo studio della VSM ai livelli superiori. Process Level Single Plant (Door-to-door) Multiple Plants Across Companies Introduzione La mappatura dello stato corrente di un processo produttivo viene eseguita utilizzando una serie di semplici icone unificate predisposte allo scopo, in grado di rappresentare sia flussi fisici sia flussi di informazioni del sistema di pianificazione della produzione (per es., un sistema MRP). Introduzione FLUSSI INFORMATIVI FLUSSI FISICI Introduzione L’utilizzo di una serie di domande guida facilita la definizione di una mappa dello stato futuro che idealizza il modo in cui dovrebbe fluire il “valore” (i.e. il flusso del prodotto) secondo la logica della Lean Production al fine di diminuire le 7 forme di inefficienza (MUDA) accettate nella maggioranza delle aziende manifatturiere: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. SOVRAPRODUZIONE DIFETTI ATTESE ECCESSIVI TRASPORTI LAVORAZIONI INAPPROPRIATE SCORTE NON NECESSARIE MOVIMENTI NON NECESSARI (i.e. Ergonomia) Introduzione I 5 STEP della Metodologia VSM 1) Identificare le Famiglie di Prodotti 2) Selezionare le Famiglie Principali Analisi PQ-PR ICONE VSM 3) Mappare lo stato attuale (stato as-is) 4) Analizzare le inefficienze (i.e. perdite) 5) Mappare lo stato futuro (stato to be) 7 Strumenti Lean 8 Domande Identificare il Value Stream da migliorare Il flusso di valore consiste in tutto ciò (i.e. attività) che rende possibile (AVA e ANA) la realizzazione dei Prodotti Finiti: • • • • Gestione Informazioni (ordini, previsioni, ecc.). Trasporto e stoccaggio materiali. Pianificazione della produzione e dei trasporti. Realizzazione delle attività fisiche di trasformazione attraverso cui si determina il flusso di materiali e di informazioni all’interno dello stabilimento. Ma come scegliere il Value Stream da analizzare? • Spesso è il cliente che definisce il Value Stream • Product Quantity Analysis • Product Routing Analysis (o Product Flow Analysis, PFA) Identificare il Value Stream da migliorare: PQ Analysis PQ Analysis • L’analisi PQ (Prodotto-Quantità) si basa sull’assunzione che i primi processi produttivi da analizzare siano quelli legati a prodotti realizzati in grande quantità. • L’analisi PQ prevede che si riporti il mix produttivo di stabilimento su un diagramma di Pareto. Prodotto Q Q. Cumulata % % Cumulata #1 35000 35000 49,02% 49,02% #2 22000 57000 30,81% 79,83% #3 3000 60000 4,20% 84,03% #4 2700 62700 3,78% 87,82% #5 2200 64900 3,08% 90,90% #6 1900 66800 2,66% 93,56% 68300 2,10% 95,66% #8 1300 69600 1,82% 97,48% #9 1000 70600 1,40% 98,88% #10 800 71400 1,12% 100,00% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 1 2 3 4 5 6 Prodotto 7 8 9 10 % cumulata 1500 40000 Quantità #7 Diagramma di Pareto Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis PR Analysis L’analisi PR ha l’obiettivo di raggruppare i prodotti in famiglie omogenee sulla base del processo produttivo seguito. A tal fine è utile compilare una matrice che riporta, ad esempio, in colonna le macchine/stazioni presenti in stabilimento e sulle righe i prodotti realizzati. Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis La famiglia caratterizzata dal più elevato volume (totale) di produzione sarà normalmente scelta per l’analisi VSM. L’ideale sarebbe ottenere sempre una matrice perfettamente “a blocchi” che metta chiaramente in evidenza le famiglie di prodotti. M#1 P#1 1 P#2 P#3 P#4 M#2 1 1 1 M#3 M#4 M#5 1 1 1 1 1 1 M#6 M#7 1 1 M#8 M#9 1 P#5 1 1 1 P#6 1 1 1 P#7 1 1 1 Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis F E D C B A Products Questo non è purtroppo quasi mai possibile e spesso non è neanche semplice vedere una possibile forma a blocchi se non dopo avere effettuato una serie di appropriati movimenti fra le righe e le colonne della matrice “Prodotti-Macchine” anche detta Machine-Component Matrix (MCM). Assembly and Equipment 1 2 3 4 5 6 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X A Product Family Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis Questo tipo di problema di ottimizzazione è noto con il nome di Group Analysis (GA). Per ogni (macro) famiglia di prodotti individuata si cerca, analizzando il solo flusso produttivo, di suddividerlo in (sotto) famiglie di parti che posseggano un flusso produttivo il più possibile simile a quello di una linea (line flow). Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis Partendo dalle informazioni contenute nella MCM, gli algoritmi (euristici) proposti per creare le famiglie delle parti si basano generalmente su 2 differenti approcci: • sull'ordinamento della MCM (Rank Order Clustering, ROC) • sull’uso di appropriati coefficienti di similitudine Si presenta nel seguito un esempio di possibile algoritmo (euristico) di tipo ROC in grado di presentare la Machine-Component Matrix in una possibile forma “a blocchi”. Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis Step 1. Assegnare automaticamente dei pesi alle macchine/righe come potenze del 2 Step 2. Calcolare il peso per ogni parte sommando i pesi macchina per le stazioni utilizzate (per esempio, per il Prodotto 1, si ottiene 2 + 32 + 256 = 290) Machine Machine A Machine B Machine C Machine D Machine E Machine F Machine G Machine H Machine I Machine J Machine K Machine L Part Part 1 Part 2 Part 3 Part 4 Part 5 Part 6 Part 7 Part 8 Weighting 2 1 1 4 1 1 1 8 1 16 1 1 32 1 1 64 1 1 128 1 1 1 256 1 1 1 512 1024 2048 4096 Part Total 290 80 132 258 88 132 288 132 Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis Step 3. Ordinare in modo crescente le parti (i.e., le colonne) in funzione dei pesi calcolati allo Step 2 e associare nuovi pesi alle parti/colonne così ordinate come potenze del 2 Step 4. Calcolare un peso totale per ogni macchina sommando i nuovi pesi delle parti interessate Machine Machine A Machine B Machine C Machine D Machine E Machine F Machine G Machine H Machine I Machine J Machine K Machine L blank Part Part 2 Part 5 Part 3 Part 6 Part 8 Part 4 Part 7 Part 1 Weighting 32 64 128 256 512 1024 2048 4096 2 1 1 4 1 1 1 8 1 16 1 1 32 1 1 64 1 1 128 1 1 1 256 1 1 1 512 1024 2048 4096 blank 80 88 132 132 132 258 288 290 Machine Total blank 5120 896 64 96 6144 96 896 7168 0 0 0 0 blank Identificare il Value Stream da migliorare: PR Analysis Step 5. Ordinare in modo decrescente le macchine (i.e., le righe) in funzione dei pesi totali calcolati allo Step 4 Part Machine Weighting Machine C 8 Machine D 16 Machine F 64 Machine B 4 Machine G 128 Machine A 2 Machine E 32 Machine H 256 blank blank Part 2 Part 5 32 64 Part 3 128 Part 6 256 Part 8 512 Part 4 1024 Part 7 2048 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 80 88 132 132 132 1 258 1 1 288 Machine Total 4096 blank 64 96 96 896 896 5120 1 6144 1 7168 1 290 blank Part 1 Il processo di ordinamento può continuare per più passi. Il processo si ferma se, dopo gli ordinamenti negli Step 3 e 5, l'ordine delle righe o delle colonne dovesse rimane invariato. Progettazione dello Stato Presente (stato as is) Le icone del VSM Le Icone del VSM La mappatura del processo produttivo viene eseguita utilizzando una serie di semplici icone. Le icone permettono la rappresentazione sia flussi fisici che i flussi informativi. Le icone del VSM • Factory (outside source) • Stabilimento Fornitore • Stabilimento Cliente/Distributore • Processi Produttivi Esterni (Outsourcing) • Manufacturing Process Box • Una Macchina • Un Processo • Uno Stabilimento • Manufacturing Process Box Data Box • Posta in corrispondenza di altre icone • Riporta i dati specifici di “Factory” • Riporta i dati specifici di “Process Box” Data Box Le icone del VSM • Factory + Data Box • Frequenza spedizioni per turno • Informazioni sul materiale movimentato • Dimensioni del lotto acquisto • Domanda media per periodo • Manufacturing Process + Data Box • C/T: “Cycle Time” (intervallo fra 2 uscite successive di pezzi dalla stazione) • C/O: “Changeover Time” (Tempo di set-up) • Uptime (Disponibilità %-le della macchina) • EPE: “Every Part Every…” (lotto di produzione) • N° di operai coinvolti • Tempo disponibile • Tasso di scarto • Lotto di trasferimento Nota Bene: Uptime × Tempo di lavoro disponibile / Cycle Time = Capacità Produttiva Le icone del VSM • Inventory • Rappresenta il WIP • Indica il numero di pezzi e/o la durata equivalente • Deve essere ripetuta per ogni tipologia di WIP presente • Si usa anche per scorte di MP e di PF • Safety Stock • Rappresenta la presenza di scorte volontarie • Va sempre distinta dall’accumulo (involontario) di WIP generato dal sistema produttivo • Truck Shipment • Rappresenta la tipologia di trasporto adottata • Internamente si riporta la frequenza di approvvigionamento e/o consegna I 300 pezzi 2 Giorni 1 x day Le icone del VSM • • Striped Arrow Icons • Rappresenta il flusso materiale fra due stazioni • Indica un flusso di tipo “Push” Raw Material / Finished Goods • Rappresenta il movimento di MP dai fornitori • Rappresenta il movimento di PF ai clienti • Information Flow • Indica i flussi informativi (fax, e-mail, telefono, ecc.) • Indica i flussi informativi elettronici • Information • “Etichetta” che specifica la tipologia di informazioni • Viene riportato sopra le frecce del flusso informativo Schedulazione settimanale Le icone del VSM • • Go See Production Scheduling • Indica pianificazioni/aggiustamenti visuali • Indica pianificazioni basati su controllo a vista della scorta Operator • Indica il numero di operatori necessari • Time Line • Riporta il Lead Time complessivo dato dalla somma dei tempi di lavorazione, di movimentazione e di attesa in coda • Riporta il Tempo a Valore Aggiunto dato dalla somma dei soli tempi di lavorazione Le icone del VSM • • Shared Process • Indica un processo condiviso da più prodotti. In questo caso bisogna stimare la capacità produttiva destinata al flusso di valore sotto analisi e non la capacità produttiva disponibile per processare tutti i prodotti WORKCELL • Indica che processi multipli sono integrati in una cella (o linea) di lavorazione. Il prodotto si produce e si muove all’interno della cella in piccoli lotti o come singolo pezzo (one piece flow) DESCRIZIONE PROCESSO Le icone del VSM In molti casi il lead time attraverso un “Process box” coincide con il cycle time (C/T). Quando il “Process box” rappresenta un reparto composto da più macchine, il lead time di attraversamento LT risulta maggiore del C/T. In questo caso entrambi i valori devono essere rappresentati sulla Time Line. La mappatura dello Stato Attuale La Mappatura dello Stato Attuale • La mappatura del processo produttivo comincia sempre dalla definizione delle richieste del cliente. Si parte pertanto rappresentando la fabbrica del cliente tramite una “Factory icon” • Definiti i requisiti del cliente, si passa alla mappatura dei processi produttivi di base, partendo dai magazzini di PF risalendo a ritroso fino ai magazzini di MP. Bisogna cercare di mantenere la semplicità e la leggibilità della mappatura, includendo in un unico “Process box” tutte le macchine che risultano unite da un flusso praticamente continuo • Se il processo ha più rami produttivi, includere solo quelli più importanti senza duplicare le macchine condivise. In questo caso il valore del LT sarà dato dal tempo di attraversamento massimo dei vari rami produttivi La mappatura dello Stato Attuale • E’ fondamentale individuare i punti di accumulo di scorte in quanto in corrispondenza di essi si ha un disaccoppiamento dei centri produttivi e un’interruzione del flusso • Si conclude la rappresentazione del processo produttivo collegando con frecce le varie stazioni di lavorazione e i magazzini finali (e iniziali) con l’azienda clienti (e fornitori) • Rappresentare il flusso informativo collocando nella parte centrale e superiore del foglio un “Process Box” che rappresenta l’ufficio di programmazione e controllo della produzione dell’azienda, indicando il sistema di gestione utilizzato (generalmente un MRP) • Da tale icona si diramano i flussi informativi interni/esterni all’azienda inoltrati all’ufficio spedizione e alle singole unità produttive, specificando i tempi e le quantità da produrre Costruzione della Mappa Presente Esempio Disegnare le icone FACTORY relative al Cliente e al Fornitore, unitamente all’icona indicante il Sistema (informativo) di Controllo e Pianificazione della Produzione Fornitore Production Control MRP Cliente Inserire le richieste del Cliente nell’icona DATA BOX in termini di quantità totale da rifornire per un dato periodo e calcolare la produzione giornaliera necessaria e la tipologia/caratteristiche delle unità di carico Fornitore Production Control Cliente MRP 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX 12 container al giorno Costruzione della Mappa Presente Disegnare le icone per i collegamenti di movimentazione esterna (materia prima e prodotti finiti) dal magazzino (icona PROCESS BOX) verso Cliente e in ricezione dal Fornitore, insieme con l’icona rappresentante la modalità di trasporto utilizzata (e.g., TRUCK SHIPMENT) e indicante la frequenza delle spedizioni (giornaliere, settimanali, ecc.) Fornitore Production Control Cliente MRP 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX Spedizione Settimanale 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX 12 container al giorno Spedizione Giornaliera Spedizioni Costruzione della Mappa Presente Disegnare, da sinistra verso destra, i PROCESS BOX e i corrispondenti DATA BOX relativi alle operazioni/stazioni interne di lavorazione del componente sotto analisi (e.g., il flusso di produzione del componente) Production Control Fornitore Cliente MRP 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Spedizione Settimanale 12 container al giorno Spedizione Giornaliera Tornitura Fresatura Pulizia Confezionamento Spedizioni Costruzione della Mappa Presente Disegnare le icone rappresentative delle comunicazioni informatiche (INFORMATION FLOW) manuali e/o elettroniche, descrivendole la funzione/contenuto con l’icona INFORMATION Previsioni Mensili Production Control Fornitore Ordini Settimanali Programma Giornaliero Programma Giornaliero Fresatura Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero Programma Giornaliero Pulizia 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Spedizione Settimanale Cliente MRP Ordini Settimanali Tornitura Previsioni Mensili Confezionamento 12 container al giorno Spedizione Giornaliera Spedizioni Costruzione della Mappa Presente Identificare gli attributi delle varie operazioni (C/T, C/O, EPE, ecc.) osservandoli/valutandoli direttamente sul campo e compilare i DATA BOX di processo (PROCESS BOX) Previsioni Mensili Production Control Fornitore Ordini Settimanali Programma Giornaliero Programma Giornaliero Fresatura Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero Programma Giornaliero Pulizia 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Spedizione Settimanale Cliente MRP Ordini Settimanali Tornitura Previsioni Mensili Confezionamento C/T = 44 secondi C/T = 40 secondi C/T = 5 secondi C/T = 30 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti C/O = 0 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% Uptime = 80% Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s 12 container al giorno Spedizione Giornaliera Spedizioni Costruzione della Mappa Presente Inserire l’icona degli operatori con il relativo numero in ogni PROCESS BOX Previsioni Mensili Production Control Fornitore Ordini Settimanali Programma Giornaliero Programma Giornaliero 1 Fresatura 1 Programma di Spedizioni Giornaliero 12 container al giorno Programma Giornaliero Programma Giornaliero Pulizia 1 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Spedizione Settimanale Cliente MRP Ordini Settimanali Tornitura Previsioni Mensili Spedizione Giornaliera Confezionamento 2 C/T = 44 secondi C/T = 40 secondi C/T = 5 secondi C/T = 30 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti C/O = 0 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% Uptime = 80% Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Spedizioni 4 Costruzione della Mappa Presente Inserire le icone indicanti accumuli di materiale (INVENTORY ICON) quantificandone i livelli in termini temporali (i.e., giorni) in funzione del consumo giornaliero del prodotto Previsioni Mensili Production Control Fornitore Previsioni Mensili Ordini Settimanali Ordini Settimanali Spedizione Settimanale Programma Giornaliero 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero 12 container al giorno Programma Giornaliero Programma Giornaliero Tornitura Cliente MRP Spedizione Giornaliera Fresatura Pulizia Confezionamento Spedizioni I 2500 pz 5 Giorni 1 C/T = 44 secondi I 3500 pz 7 Giorni 1 C/T = 40 secondi I 2000 pz 4 Giorni 1 C/T = 5 secondi C/O = 0 minuti I 2000 pz 4 Giorni 2 C/T = 30 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% Uptime = 80% Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s C/O = 5 minuti I 2000 pz 4 Giorni 4 Costruzione della Mappa Presente Inserire le icone di flusso PUSH e PULL ove necessario Previsioni Mensili Production Control Fornitore Previsioni Mensili Ordini Settimanali Ordini Settimanali Spedizione Settimanale Programma Giornaliero 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero 12 container al giorno Programma Giornaliero Programma Giornaliero Tornitura Cliente MRP Spedizione Giornaliera Fresatura Pulizia Confezionamento Spedizioni I 2500 pz 5 Giorni 1 C/T = 44 secondi I 3500 pz 7 Giorni 1 C/T = 40 secondi I 2000 pz 4 Giorni 1 C/T = 5 secondi C/O = 0 minuti I 2000 pz 4 Giorni 2 C/T = 30 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% Uptime = 80% Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s C/O = 5 minuti I 2000 pz 4 Giorni 4 Costruzione della Mappa Presente Inserire eventuali ulteriori informazioni nella mappa ove necessario, quali, ad esempio, le ore/minuti di lavoro disponibili nell’intervallo di tempo di riferimento (i.e., la settimana) 1 Turno al Giorno (di 8.5 ore) 0.5 ore di Pausa Pranzo 0.5 ore di Break Tempo Disponibile = 460 min al giorno Previsioni Mensili Production Control Fornitore Previsioni Mensili Ordini Settimanali Ordini Settimanali Spedizione Settimanale Programma Giornaliero 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero 12 container al giorno Programma Giornaliero Programma Giornaliero Tornitura Cliente MRP Spedizione Giornaliera Fresatura Pulizia Confezionamento Spedizioni I 2500 pz 5 Giorni 1 C/T = 44 secondi I 3500 pz 7 Giorni 1 C/T = 40 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% I 2000 pz 4 Giorni 1 C/T = 5 secondi C/O = 0 minuti I 2000 pz 4 Giorni 2 C/T = 30 secondi C/O = 5 minuti Uptime = 80% Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s I 2000 pz 4 Giorni 4 Costruzione della Mappa Presente Disegnare una TIMELINE sotto i PROCESS BOX e le INVENTORY ICON riportandone i vari tempi di Lead Time e di Inventory Time 1 Turno al Giorno (di 8.5 ore) 0.5 ore di Pausa Pranzo 0.5 ore di Break Tempo Disponibile = 460 min al giorno Previsioni Mensili Production Control Fornitore Previsioni Mensili Ordini Settimanali Ordini Settimanali Spedizione Settimanale Programma Giornaliero 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero 12 container al giorno Programma Giornaliero Programma Giornaliero Tornitura Cliente MRP Spedizione Giornaliera Fresatura Pulizia Confezionamento Spedizioni I 2500 pz 5 Giorni 5 Giorni 1 C/T = 44 secondi I 3500 pz 7 Giorni 1 C/T = 40 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% I 2000 pz 4 Giorni 1 C/T = 5 secondi C/O = 0 minuti I 2000 pz 4 Giorni 2 C/T = 30 secondi Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s 7 Giorni 40 Secondi 4 Giorni 5 Secondi 2000 pz 4 Giorni C/O = 5 minuti Uptime = 80% EPE = 1000 pezzi 44 Secondi I 4 Giorni 30 Secondi 4 Giorni 4 Costruzione della Mappa Presente Calcolare il Value Added Time e il Production Lead Time totali di produzione 1 Turno al Giorno (di 8.5 ore) 0.5 ore di Pausa Pranzo 0.5 ore di Break Tempo Disponibile = 460 min al giorno Previsioni Mensili Production Control Fornitore Previsioni Mensili Ordini Settimanali Ordini Settimanali Spedizione Settimanale Programma Giornaliero 10080 pezzi/mese 6720 modello SX 3360 modello DX 504 pezzi/giorno 336 modello SX 168 modello DX Programmi di Produzione Settimanali Programma di Spedizioni Giornaliero Programma Giornaliero 12 container al giorno Programma Giornaliero Programma Giornaliero Tornitura Cliente MRP Spedizione Giornaliera Fresatura Pulizia Confezionamento Spedizioni I 2500 pz 5 Giorni 5 Giorni 1 C/T = 44 secondi I 3500 pz 7 Giorni 1 C/T = 40 secondi I 2000 pz 4 Giorni 1 C/T = 5 secondi 2000 pz 4 Giorni 2 C/T = 30 secondi C/O = 60 minuti C/O = 5 minuti Uptime = 87% Uptime = 99% Uptime = 80% Uptime = 99% EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi EPE = 1000 pezzi Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s Disponibilità 27600 s 44 Secondi 7 Giorni 40 Secondi 4 Giorni C/O = 0 minuti I 5 Secondi I 2000 pz 4 Giorni 4 C/O = 5 minuti 4 Giorni 30 Secondi 4 Giorni Production Lead Time 14 giorni e 2 min Value Added Time 120 sec Creazione di un Lean Value Stream Bisogna sempre tenere conto che l’obiettivo della VSM non è costruire un “bel disegno” ma scoprire le perdite lungo la value stream. Questo significa che nonostante le icone presentate siano ormai degli standard, l’analista deve sentirsi libero di utilizzare anche icone personalizzate o utilizzando anche solo semplici etichette adesive attaccate su cartelloni a muro. Creazione di un Lean Value Stream Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Esempio Il prodotto della Ditta Acme mappato è il braccio dello sterzo in acciaio stampato. Il braccio è prodotto in due versioni: per la parte DX e per la parte SX della macchina. Poiché non esiste una grande differenza a livello di prodotto, la famiglia risulta composta da 2 prodotti molto simili fra loro. Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Esempio Identificazione di Metriche Lean Identificazione di Metriche Lean • • • • • • • • Inventory Turnover Giorni di copertura di produzione/vendita Difettosità (PPM) WIP totale Tempo totale a valore aggiunto Lead Time totale Consegne puntuali Overall Equipment Effectiveness (OEE) Creazione di un Lean Value Stream Creazione di un Lean Value Stream Mappato il processo corrente e individuate le inefficienze la domanda che ora ci si pone è la seguente: Come creare un flusso (di valore) snello? In pratica, nei processi di produzione di massa a lotti (batch) uno dei principali problemi e cause di perdita (Muda) risiede nella sovrapproduzione (Overproduction). Creazione di un Lean Value Stream Ogni processo della value stream lavora come un’isola separata e isolata dalle altre, producendo e spingendo (pushing) prodotti sulla base di pianificazioni e schedulazioni ricevuti dagli uffici centrali di Programmazione e Controllo della Produzione di stabilimento. Non guardano, al contrario, le reali necessità di rifornimento del processo (cliente) a valle. Poiché il prodotto realizzato a monte non serve in quel momento a valle, esso deve essere necessariamente movimentato, contato e messo a scorta. Creazione di un Lean Value Stream Eventuali non conformità rimangono in tal modo nascoste a scorta fino a quando il processo a valle non utilizzerà quel materiale e scoprirà il problema (con gli associati problemi di rintracciabilità del lotto che poi questo comporta) in grave ritardo. Tutto questo comporta che a fronte di un value-added time di produzione molto ridotto, il tempo totale speso dal prodotto in stabilimento (lead time) risulta molto lungo. La sovrapproduzione rappresenta, quindi, la causa radice (root cause) di molte delle varie tipologie di perdite (i.e., i ben noti 7 Muda) registrati lungo la value stream. Creazione di un Lean Value Stream Realizzare un appropriato flusso continuo fra i vari processi di produzione costituenti la value stream rappresenta, quindi, un aspetto fondamentale per la riduzione degli sprechi prevista dalla Lean Production. Per aiutare l’analista ad ottenere tale flusso, è possibile seguire una Linea Guida basata su 7 punti che risultano fondamentali per la progettazione tramite mappatura VSM dello Stato Futuro. Prima, però, è necessario introdurre una serie di concetti che sono alla base di molti dei punti della Linea Guida sopracitata. Creazione di un Lean Value Stream Takt Time Una volta nota la richiesta giornaliera del prodotto o di una specifica famiglia di prodotti, è possibile calcolare il Takt Time (TT) ovvero il ritmo di produzione necessario per rendere disponibile al cliente un singolo prodotto TT = Tempo Disponibile per la Produzione/Domanda Esempio: Tempo disponibile: 8 ore x 3600 secondi meno due break di 10 minuti meno 30 minuti per pausa pranzo meno 10 minuti per cambio turno Disponibilità effettiva = Supponendo di dover produrre 420 componenti al giorno, risulta: Takt time = 25.200 / 420 = 60 secondi 28800 -1200 -1800 -600 25200 s Creazione di un Lean Value Stream Pitch Il flusso di un singolo prodotto attraverso tutto il sistema produttivo può non essere praticabile. Quando ciò accade è necessario convertire il Takt Time in un parametro denominato Pitch. Il Pitch è la quantità di tempo, basata sul valore di Takt Time, richiesta a una operazione a monte per rilasciare un determinato lotto (di trasferimento) di prodotti (detto Pack-out Quantity) all’operazione a valle Pitch = Takt Time × Dimensione Lotto = Takt Time × Pack-out Quantity Creazione di un Lean Value Stream Pacemaker Process Reparto che riceve gli input dalla programmazione della produzione definendo, in tal modo, la cadenza della linea mediante una gestione di tipo pull è il processo che determina la cadenza di produzione dei processi a monte. I trasferimenti di materiale dal “Pacemaker Process” verso le stazioni a valle avvengono, invece, a flusso continuo o in modalità FIFO (nessun Supermarket a valle). Per tale motivo, frequentemente si assegna il ruolo di Pacemaker Process all’unità produttiva più a valle nel flusso di valore dell’azienda e quindi più vicina al cliente finale (i.e., il reparto di montaggio del prodotto finito). Creazione di un Lean Value Stream Come mappatura dello stato futuro, il Pacemaker Process è individuato dal Process Box al quale sono direttamente inviati gli ordini dei clienti, opportunamente filtrati e/o aggregati dalla pianificazione della produzione. Nota Bene Il Pacemaker Process NON deve essere confuso con il processo collo di bottiglia (bottleneck) della value stream. E’ il Pacemaker Process che tira la produzione a monte secondo una cadenza che, evidentemente, dovrà tenere conto dei limiti imposti dalla processo bottleneck. I 2 processi possono però essere fatti coincidere, come suggerisce, ad esempio, la strategia (pull) Drum-Buffer-Rope (DBR) della Theory of Constraints (TOC). Creazione di un Lean Value Stream Paced Withdrawal Tecnica utilizzata per livellare la domanda. Corrisponde a inoltrare al pacemaker process ordini di produzione basati su piccoli lotti a intervalli di tempo regolari e costanti (che solitamente vanno dai 5 ai 60 minuti) con un intervallo di rilascio degli ordini pari o multiplo al Pitch Increment permette di movimentare piccoli lotti di prodotto da una stazione alla successiva, con intervalli regolari pari al Pitch Increment. Il Paced Withdrawal livella la produzione dividendo le richieste totali di ogni turno di lavoro in lotti uguali alle Pack-out Quantity di modo che l’intervallo di Pitch determini automaticamente la frequenza con cui i contenitori sono rilasciati per le spedizioni. LIMITE - Semplice come idea ma richiede valori di Pitch Increment tutti uguali per i vari prodotti. Creazione di un Lean Value Stream Esempio In figura l’addetto alla movimentazione esegue il giro completo in 20 minuti: (1) prende il kanban produzione dal Heijunka Box, (2) lo porta al processo di produzione come segnale di produzione, (3) preleva il PF dal processo e lo porta al supermarket, (4) preleva il kanban di produzione dal collection box e lo porta al Heijunka Box per l’inserimento nel giusto casellario e riprende il ciclo. Creazione di un Lean Value Stream Heijunka Tecnica alternativa per livellare la domanda su un fissato intervallo temporale quando il mix produttivo (ma anche i volumi) della Value Stream è piuttosto variegato. Utilizza un Paced Withdrawal basato sul Pitch, ma lo scompone in sotto unità, sulla base del volume e della varietà dei prodotti che vengono realizzati. Il carico viene comunque sempre livellato tenendo conto del più efficiente utilizzo del personale e delle attrezzature. Creazione di un Lean Value Stream Esempio Si supponga di ricevere come routine un ordine di 500 pezzi settimanali ma con consegne giornaliere significativamente diverse: 200 Lunedì, 100 Martedì, 50 Mercoledì, 100 Giovedì e 50 Venerdì. Al fine di livellare la produzione si può piazzare un piccolo buffer di PF in spedizione per rispondere al picco di domanda del Lunedì e livellare la produzione a 100 unità per giorno durante la settimana. Il piccolo stock di PF alla fine della value stream permette al produttore di livellare la domanda del suo impianto con grossi vantaggi in termini di efficienza di utilizzo. Creazione di un Lean Value Stream Esempio Si supponga di offrire la produzione di 4 modelli di magliette al pubblico (modelli A, B, C e D) e che la domanda settimanale sia di 5 di A, 3 di B, 2 di C e 2 di D. In una normale produzione di massa a lotti il probabile ordine di produzione sarebbe: AAAAABBBCCDD. In logica lean una sequenza di lancio ripetitiva tende invece a livellare la domanda nel seguente modo: AABCDAABCDAB. Creazione di un Lean Value Stream Heijunka Box (o Leveling Box) Strumento operativo utilizzato per livellare il mix e il volume di produzione distribuendo i kanban in una rastrelliera opportunamente divisa in box contenitori di kanban. In un tipico Heijunka Box le righe individuano i prodotti e le colonne verticali identici intervalli di tempo basato su un Paced Withdrawal di kanban. Creazione di un Lean Value Stream Nell’esempio precedente il tempo parte alle 7.oo AM e l’intervallo di prelievo del kanban è di 20 minuti. Questa è la frequenza con cui l’addetto alla movimentazione preleva kanban dalla rastrelliera per distribuirli ai processi di produzione presenti in stabilimento. I kanban presenti in uno slot rappresentano ciascuno un pitch di produzione per un tipo di prodotto. Nel caso del prodotto A, il pitch è pari a 20 minuti è c’è un solo kanban nello slot per ogni intervallo di tempo. Il prodotto B ha un pitch di 10 minuti così che i kanban in ogni slot sono 2. Il prodotto C ha un pitch di 40 minuti (multiplo di 20) così che si trova un kanban solo ma uno slot si e uno no. I prodotti D ed E condividono il processo di produzione in un rapporto di 2:1. La presenza di kanban per i 2 prodotti è pertanto alternata secondo il rapporto citato. Creazione di un Lean Value Stream Lo Heijunka box utilizza pertanto un Paced Withdrawal basato sul Pitch, ma lo scompone in sotto unità, sulla base del volume e della varietà dei prodotti che vengono realizzati. Il carico viene livellato tenendo conto del più efficiente utilizzo del personale e delle attrezzature. OXOX Icona VSM del LOAD LEVELING (HEIJUNKA BOX) L’icona LOAD LEVELING indica la presenza e la collocazione dell’Heijunka box che viene utilizzata per intercettare e raggruppare i vari kanban, al fine di livellare il volume di produzione e il mix su un determinato periodo di tempo. Creazione di un Lean Value Stream ESEMPIO Si consideri un mix produttivo come quello riportato in tabella P#1 P#2 P#3 P#4 Domanda giornaliera 300 200 100 100 Pack-out quantity 20 20 20 20 N° di Kanban 15 10 5 5 dove il numero di kanban è definito dividendo la domanda giornaliera di ciascun prodotto per la rispettiva Pack-Out Quantity. Supponendo un tempo disponibile giornaliero di 56000 secondi si ottiene un Takt Time di 80 secondi (= 56000 / 700) e un Pitch di circa 26.5 minuti (= 80 x 20 / 60). Questo significa che una POQ deve essere prodotta ogni 26.5 minuti. Creazione di un Lean Value Stream In termini di riduzione dei tempi di set-up la sequenza ottimale di lancio risulti essere la seguente: P#1; P#2; P#3; P#4 con lotti prodotti, rispettivamente, nella seguente numerosità 3:2:1:1 e con una conseguente dimensione totale del lotto (EPE, every part every …) di circa 2 ore e 12 minuti in quanto pari a 3 × 26.5 min + 2 × 26.5 min + 1 × 26.5 min + 1 × 26.5 min Creazione di un Lean Value Stream La corretta distribuzione dei kanban secondo la sequenza individuata viene gestita tramite l’impiego dello Heijunka box. Tale rastrelliera ha in colonna le aperture per i kanban per ogni intervallo di Pitch (26.5 min) e in riga le aperture per i kanban per ogni tipo di prodotto. P#1 P#2 P#3 P#4 6:30:00 6:56:30 7:23:00 1 1 1 7:49:30 1 8:16:00 8:42:30 9:09:00 1 1 1 9:35:30 10:02:00 1 …. Tempo Creazione di un Lean Value Stream Con questo sistema di gestione dei kanban viene indicata non solo la quantità che deve essere prodotta, ma anche per quanto tempo produrre tale quantità (basato sul takt time). I kanban sono posizionati nel box nella sequenza desiderata in base al tipo di prodotto. L’operatore preleva questi kanban e li porta uno alla volta, ad ogni incremento di tempo, al pacemaker process. Creazione di un Lean Value Stream Esempio di Heijunka box Contenitore per scheda kanban Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.1 - Produrre al proprio Takt Time (TT) Il TT rappresenta la cadenza produttiva al quale ogni stazione dovrebbe uniformarsi. Il TT deve dunque essere utilizzato come sincronizzatore delle attività di produzione presenti lungo tutto il flusso e, in particolare, questo deve valere per il Pacemaker Process. Produrre al ritmo del TT non è semplice in quanto richiede al sistema produttivo di: • adattarsi velocemente a variazioni del TT • eliminare i downtime non pianificati (i.e., guasti) • eliminare/ridurre i tempi di set-up (changeover time) Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.2 – Realizzare, quando possibile, un flusso continuo Per flusso continuo si intende la produzione (e il movimento) di un pezzo alla volta (one piece flow) senza stagnazioni (i.e., WIP) accumulato fra le varie stazioni. da … a … Flusso Continuo Creazione di un Lean Value Stream Il flusso continuo rappresenta il modo più efficiente di produrre e pertanto va continuamente ricercato. A livello di progettazione/mappatura dello stato futuro la ricerca del flusso continuo comporterà il passaggio da stazioni isolate a stazioni unite a formare una unica cella/linea di produzione. Risparmio 3 giorni Creazione di un Lean Value Stream Esempio cella per montaggio macchine da caffè Da vecchia linea di montaggio a nuova cella di lavorazione Creazione di un Lean Value Stream La realizzazione di un “puro” flusso continuo esteso a molti processi/stazioni risulta spesso irrealizzabile in quanto emergono immediatamente problemi legati ai differenti valori di lead time, down time, ecc., delle varie lavorazioni. Il processo di aggregazione delle stazioni in una unica linea deve dunque essere, prima o poi, necessariamente limitato. Un buon approccio è quello di cominciare con una combinazione di sistemi a flusso continuo (i.e., celle) collegate fra di loro da un sistema di comunicazione di tipo pull/FIFO come i sistemi di controllo flusso materiali kanban/JIT e CONWIP. Creazione di un Lean Value Stream Esempio di linea FIFO/pull Successivamente, una volta migliorate le affidabilità delle macchine (i.e., con il TPM), ridotti i tempi di set-up (i.e., con lo SMED), eliminate le cause di non conformità (i.e., con il 6 SIGMA) e così via, si potrà estendere il range di macchine/stazioni gestite a puro flusso continuo. Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.3 – Utilizzare dei supermarket per controllare la produzione quando il flusso continuo non è estendibile a monte Esistono spesso punti nella Value Stream dove un flusso continuo risulta irrealizzabile e si deve ripiegare sulla tradizionale produzione a batch. Questo si può riscontrare per vari motivi: (i) processi con tempi di lavorazione molto differenti fra di loro, (ii) il processo di rifornimento da un fornitore è irrealistico pensarlo eseguito un pezzo alla volta, (iii) processi con lunghi e/o inaffidabili lead time, (iv) alti tempi di set-up e, conseguentemente, lotti di produzione, (v) … Creazione di un Lean Value Stream In caso di disaccoppiamento di 2 processi consecutivi si deve evitare di effettuare schedulazioni indipendenti delle stazioni in quanto una schedulazione rappresenta solo una stima del cosa (e quando) il processo a valle realmente necessiterà nel prossimo futuro. Al contrario, la stazione a monte deve essere gestita da un sistema di controllo che permette di tirare la produzione direttamente dai consumi a valle secondo la filosofia pull. Questo può essere ottenuto adottando la tecnica basata sull’utilizzo di supermarket e sulla politica del ripristino da monte del magazzino a fronte di un consumo registrato a valle. Creazione di un Lean Value Stream KANBAN Produzione KANBAN Prelievo Processo “a monte” A NB: 3 Nuove ICONE Processo “a valle” Prodotto Prodotto B SUPERMARKET Descrizione di un sistema dove il reparto B preleva ciò che serve quando serve dal buffer (supermarket) mentre il reparto A produce per ripristinare la scorta. Controllo la produzione attraverso i flussi e NON attraverso una fase di pianificazione/schedulazione. Creazione di un Lean Value Stream L’obiettivo di piazzare un sistema pull tra 2 processi è dunque quello di ottenere accurate istruzioni di produzione per il processo a monte senza provare a predire la domanda del processo a valle e, sulla base di tale stima, a schedulare il processo di produzione del reparto a monte => sincronizzazione “sulla carta”. La gestione pull gestisce la produzione tramite i flussi. E’ il processo di prelievo del reparto a valle al supermarket che determina cosa, quando e quanto produrre a monte. E’ per tale motivo che il supermarket, come strumento di schedulazione delle attività di produzione a monte, viene normalmente dislocato in stabilimento vicino al reparto che provvede al rifornimento. Creazione di un Lean Value Stream Nota Bene Prima di introdurre i supermarket pull system l’analista deve essere sicuro di avere integrato i processi all’interno di un flusso continuo (i.e., celle o linee di produzione) al massimo delle possibilità concesse dalla value stream sotto esame. Le scorte associate alla presenza dei supermarket devono infatti essere previste solo se strettamente necessarie. Creazione di un Lean Value Stream CONWIP (FIFO LANE) I supermarket pull system non possono essere sempre impiegati come sistema di controllo e collegamento a flusso continuo fra due processi. Questo avviene, ad esempio quando il supermarket non può contenere tutte le possibili varianti di componenti. Si pensi alle personalizzazioni, alle parti a vita breve o estremamente costose e utilizzate raramente. Talvolta è allora possibile utilizzare il sistema pull CONWIP (anche noto col nome di FIFO Lane). Creazione di un Lean Value Stream Icona VSM del FIFO Lane/CONWIP La FIFO Lane può essere vista come uno scivolo che può contenere solo un dato ammontare di scorta di qualsivoglia componenti (i.e., non necessariamente tutti dello stesso tipo). Il reparto a monte alimenta questo scivolo mentre quello a valle ne provvede all’uscita (consumo). Quando lo scivolo è pieno il processo a monte si ferma fino a quando il processo a valle non provvede a consumare qualche componente a scorta. Creazione di un Lean Value Stream Esempio Si spediscono ogni giorno dei componenti esternamente al fine di eseguire un processo di placcatura. Il fornitore non riesce a placcare più di 50 pezzi al giorno. Per tale motivo si setta la capacità della FIFO Lane pari a 50. Raggiunta tale soglia il processo di produzione dei componenti a monte viene fermato (si è esaurita la disponibilità di kanban di produzione disponibili sulla FIFO Lane => sistema CONWIP). Si evita, in questo modo, il rischio di sovraproduzione da parte del reparto a monte pur non utilizzando supermarket o sistemi a flusso continuo. Creazione di un Lean Value Stream Esempio di rappresentazione VSM di FIFO Lane Creazione di un Lean Value Stream Sequenced Pull Ball (Golf Ball system) A volte è possibile istallare un “sequenced pull” tra 2 processi al posto di un supermarket completo che ha tutte le parti rappresentate in esso. Sequenced pull significa che il processo di rifornimento produce una predeterminata quantità (spesso un sub-assemblato) a fronte di un ordine diretto del processo (cliente) a valle. Il sistema funziona se il lead time di rifornimento è sufficientemente breve e se il cliente segue rigorosamente opportune regole nell’emissione degli ordini. Creazione di un Lean Value Stream Il sistema è anche detto Golf Ball system a causa delle palle/dischi colorati a volte utilizzati (grazie ad un apposito scivolo dove vengono fatti rotolare fino al processo di rifornimento a monte) per passare le istruzioni di produzione da valle a monte. Icona VSM del Sequenced Pull Ball system Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.4 – Utilizzare la schedulazione del cliente in un solo processo di produzione Utilizzando i Pull Supermarket system, è possibile e necessario schedulare solo un processo all’interno della value stream. Questo processo è il pacemaker process che a sua volta, grazie al sistema pull messo in piedi, comanderà a ritroso le produzioni dei processi a monte. Ad esempio, fluttuazioni nei volumi di produzione del pacemaker process influenzeranno le richieste di capacità produttiva dei processi a monte. Creazione di un Lean Value Stream La scelta di tale punto di schedulazione dell’intero flusso produttivo determina quali elementi (i.e., processi a valle) diventano parte del lead time esistente fra l’ordine cliente e la consegna dei prodotti finiti. A valle del pacemaker process non ci sono supermarket (al limite solo scorte di PF a magazzino) e pertanto la realizzazione a valle di tali prodotti avviene come un flusso libero di prodotti. E’ per tale motivo (ridurre il lead time di consegna) che il pacemaker process normalmente risulta essere l’ultimo processo di produzione coincidente, normalmente, con le linee di montaggio del PF. Creazione di un Lean Value Stream Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.5 – Livellare il mix di produzione Distribuire la produzione dei differenti prodotti in modo uniforme nel tempo al pacemaker process Come già affermato la realizzazione di grossi lotti di produzione a livello di assemblaggio finale crea seri problemi di gestione nel resto della value stream. Diventa complesso servire clienti che vogliono prodotti diversi da quelli che si stanno realizzando al momento e per poterli servire o si usano le scorte o si allungano le date di consegna. Creazione di un Lean Value Stream Livellare il mix di produzione significa distribuire la produzione di differenti prodotti uniformemente su un periodo di tempo mediante l’uso di sequenze di montaggio che prevedono il ripetersi più volte di lotti (più piccoli) appartenenti allo stesso prodotto. Più si livella al pacemaker process e maggiore sarà la capacità (velocità) di risposta del sistema a richieste del cliente finale con scorte finali sempre più basse. Anche le dimensioni dei supermarket presenti a monte risulteranno sempre più piccole con conseguente riduzione del WIP. E’ l’icona di load leveling che deve quindi essere inserita. Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.6 – Livellare il volume di produzione – Creare un sistema pull iniziale rilasciando e consegnando piccoli, consistenti incrementi di lavoro al pacemaker process Si tratta di progettare e inserire un appropriato Heijunka Box al fine di assicurare una corretta gestione dei kanban all’interno della value stream, e allo scopo di evitare la realizzazione di grossi lotti di produzione. Creazione di un Lean Value Stream Linea Guida N.7 – Sviluppare l’abilità di realizzare“every part every day” (se non ogni turno o ogni pallet …) nel processo di fabbricazione a monte del pacemaker process Riducendo i tempi di set-up e così realizzando piccoli lotti di produzione (i.e., il valore di EPE nel data box) nei processi di lavorazione a monte del pacemaker process, gli stessi processi risulteranno molto più veloci nell’adattarsi a potenziali cambiamenti della domanda (i.e. variazioni dei flussi a valle che tirano la produzione a monte). Tutto questo richiedendo supermarket sempre più piccoli e, quindi, meno costosi. Progettazione dello Stato Futuro (stato to be) Progettazione dello Stato Futuro Le 8 domande per la mappatura dello Stato Futuro I 7 punti delle Linee Guida per la realizzazione di un flusso snello possono essere riassunti nelle seguenti 8 domande che l’analista si deve fare durante la progettazione dello Stato Futuro: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Qual è il Takt Time? Si produrrà a magazzino o su ordine? Dove può essere implementato un flusso continuo? C’è la necessita di ricorrere a uno o più supermarket? Dove verrà collocato il pacemaker process? Come verrà livellato il flusso al pacemaker process? Quali incrementi di lavoro verranno rilasciati dal pacemaker process? Quali miglioramenti sono necessari? Le tre fasi per l’implementazione della Lean Production Le 3 fasi per l’implementazione della Lean Production 1. Comprensione (analisi) della domanda del cliente in termini degli attributi tecnico-qualitativi, dei tempi di consegna e dei prezzi richiesti, la cadenza temporale degli ordini, … 2. Implementazione di un flusso teso e quanto più continuo possibile attraverso le varie unità dello stabilimento produttivo, in grado di assicurare che i clienti ricevano il prodotto giusto al momento giusto e nella giusta quantità 3. Implementazione di un flusso livellato, che porti alla riduzione dei livelli di giacenze (di prodotti finiti e di WIP) e incrementi la flessibilità aziendale mediante il lancio in produzione di lotti di volume contenuto e differenziati secondo l’effettivo mix produttivo richiesto dal cliente Le tre fasi per l’implementazione della Lean Production Per ottenere quanto detto, si possono introdurre una serie di concetti, parametri, tecnologie e metodologie di gestione caratteristici della Lean Production che aiutano l’analista nella progettazione e raggiungimento del flusso continuo (teso) di produzione. DEMAND Takt time Pitch Takt image Buffer inventory Safety inventory Finished-goods supermarket Lights-out manufacturing FLOW Continuous flow Work cells Line balancing Standardized work Quick changeover Autonoumous maintenance In-process supermarkets Kanban system FIFO lanes Production scheduling LEVELING Paced withdrawal Heijunka (load leveling) Heijunka box The runner LEAN SYSTEM Comprensione della domanda Fasi relative alla comprensione della domanda • Definizione della cadenza della domanda del cliente: il Takt Time • Definizione del Pitch • Definizione dei Buffer (prodotti finiti a scorta per ovviare a improvvise variazioni della domanda) e delle Scorte di Sicurezza (prodotti finiti a scorta per rispondere alla domanda nonostante improvvise interruzioni del flusso produttivo o per sostituire prodotti difettosi) • Definizione della tipologia di soddisfazione della domanda: “MTO” o “MTS” Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Flusso continuo “one for one manufacturing”: produrre solo ciò che serve, quando è richiesto e secondo il mix richiesto Vantaggi Vincoli • Riduzione Lead Time • Differenti tempi cicli • Riduzione WIP • Elevati Down Time • Maggior controllo linea • Elevati Set-up • Evidenzia i problemi • Cattiva definizione Layout Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Bilanciamento della Linea Ripartire uniformemente i carichi di lavoro fra gli operatori nel rispetto del TT della linea Carta di bilanciamento carta di bilanciamento 120 100 90 100 80 70 secondi secondi 80 60 40 60 50 40 30 20 20 10 0 0 1 2 3 operazioni 4 5 1-2 1 3-4 2 35 operazioni 4 5 Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Ottimizzazione del layout Passaggio da layout per reparti (funzionali) a layout basati su Celle (linee) di Lavorazione Fasi relative all’introduzione di un flusso teso Ottimizzazione del ciclo di lavoro nelle Celle di Lavorazione Fasi relative all’introduzione di un flusso teso VSM “Fasi relative all’introduzione di un flusso teso” • Kanban a due cartellini • FIFO Lane (“Conwip”) Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili ROLLING KANBAN Quando il prelievo a valle è un sottomultiplo del lotto di produzione a monte (situazione assai frequentemente), si riscontra la necessità di complicare leggermente la gestione a vista basata sull’utilizzo di kanban e Heijunka Box. Nell’utilizzo del sistema kanban i tempi di set-up nei due reparti a valle e a monte possono essere differenti al punto tale da rendere incompatibile il ripristino “uno a uno” dal processo a monte di quanto prelevato dal processo a valle a causa della pratica necessità di produrre a monte secondo lotti diversi (i.e., maggiori) dei lotti di prelievo effettuati dal reparto a valle. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Per le produzioni caratterizzate da una certa regolarità di consumo da parte del reparto a valle, un sistema kanban che permetta un controllo visivo del consumo di ogni singolo codice si basa sull'utilizzo di una rastrelliera (Heijunka Box) dove i kanban di produzione rappresentativi dell'avvenuto consumo sono disposti in diverse file verticali ciascuna dedicata ad un particolare codice. KANBAN P1 P2 P3 P4 P5 PUNTO DI RIORDINO CONSUMO PREVISTO NEL LEAD TIME SCORTA DI SICUREZZA Rastrelliera per gestione kanban in presenza di elevati tempi di set-up Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Sulla rastrelliera, per ogni codice, vengono segnalati: 1. il punto di riordino, definito da un numero di cartellini cumulati (i.e., attesa) pari al lotto economico (o minimo) di produzione; 2. il consumo previsto nel lead time di produzione del lotto. II reparto a monte concorda che la sua produzione sarà innescata dal raggiungimento di un lotto minimo predefinito specifico per ogni codice prodotto. Tale lotto (multiplo di un certo numero di cartellini) dovrà essere opportunamente evidenziato sulla rastrelliera kanban in modo che, raggiunto tale limite, la produzione possa essere immediatamente presa in considerazione. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili II numero di cartellini in rastrelliera è predeterminato in funzione del consumo medio nell'unità di tempo prescelta (ora, turno o giorno), del lead time necessario a monte per ripristinare il consumo a valle (i.e., per realizzare il lotto economico di produzione) e del grado di regolarità del consumo (i.e., la variabilità della domanda) da cui dipende la presenza di una eventuale scorta di sicurezza. Il numero di cartellini può essere paragonato al numero di maglie di una catena di bicicletta. Le maglie saranno tanto più numerose quanto più è lunga la catena rappresentante il lead time impiegato dal reparto a monte per ripristinare il consumato. A lunghi lead time di ripristino corrispondono lunghe catene e, quindi, un numero di "maglie" (cartellini) che può risultare così elevato da sconsigliare l’utilizzo del sistema kanban stesso. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili In termini di precedenza, il reparto a monte programmerà il lancio in produzione dei lotti utilizzando la stessa sequenza cronologica con cui i vari codici hanno raggiunto i rispettivi punti di riordino. Essendo un sistema pull basato sul consumo "passato" e non su una previsione di utilizzo nell'immediato futuro si deve pertanto essere in grado di avere dei tempi di set-up indipendenti dalla sequenza di lancio, cosa questa non sempre possibile. Spesso il tempo di set-up può essere fortemente differenziato a seconda che si passi da una famiglia di codici all'altra, cosa che comporta un set-up completo di macchina, o da un codice ad un altro della stessa famiglia, legato a set-up parziale, corrispondente sostanzialmente a una semplice regolazione della stessa attrezzatura. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili La gestione a vista di questi concetti (famiglie di codici e sequenze ideali) può essere ottenuta mediante l'utilizzo di colori che evidenzino la famiglia di appartenenza e la numerazione dei cartellini a indicare la sequenza ottimale all’interno della famiglia e fra le famiglie. SEQUENZE OTTIMALI ALL'INTERNO DELLA FAMIGLIA SEQUENZA OTTIMALE FRA LE DIVERSE FAMIGLIE FAMIGLIA "A" P1 P2 FAMIGLIA "B" P4 P5 FAMIGLIA "C" P6 P7 P3 P8 P9 Codici e famiglie di prodotto: sequenze ottimali di lancio P10 Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Con set-up dipendenti dalla sequenza di lancio, la programmazione anticipata del reparto a monte risulta spesso l’unico mezzo per garantire una sequenza di lavorazione dei vari codici che permetta di ridurre al minimo i tempi totali di set-up. Infatti, pensare di istituire una produzione che preveda di passare da codice a codice, a seconda del raggiungimento del corrispondente punto di riordino e senza tenere conto del corrispondente tempo di set-up risulta improponibile. La metodologia "rolling kanban" cerca di coniugare la necessità di privilegiare sequenze di produzione ottimali come set-up con le logiche di una gestione “a vista” di tipo pull, senza ricorrere alla definizione di programmi di produzione (anticipata) del reparto a monte. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili La metodologia "rolling kanban" è applicabile nel caso in cui i consumi a valle risultino "abbastanza" costanti nel medio periodo, anche se "abbastanza" irregolari nel breve. La produzione viene avviata sempre e solo sulla base di quanto consumato a valle ma cercando, nel contempo, di individuare la migliore sequenza possibile tra i codici effettivamente consumati. In sostanza, l’idea fondamentale è la seguente. Nella metodologia kanban non è strettamente necessario produrre subito a monte quanto viene consumato a valle, aumentando inutilmente i tempi complessivi di set-up. Risulta invece necessario rispettare un lead time massimo di consegna che non metta in crisi le attività valle mandandole in rottura di stock. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Ma allora l'obiettivo diventa quello di progettare una sequenza di lancio in produzione che rispetti tale lead time massimo (valido per ogni codice) e riduca il tempo totale di set-up. Il tutto da realizzarsi con un sistema di gestione a vista che semplifichi le attività di schedulazione. II lead time massimo costituisce il tempo trascorso il quale la probabilità di trovarsi con una sequenza di produzione accettabile risulta molto elevata (cioè con un numero di cartellini per ogni codice a disposizione tale da potere costruire una idonea sequenza di lancio). La produzione del reparto a monte può dunque attendere l'avvenuto consumo di una sequenza favorevole di codici per un periodo massimo concordato (lead time massimo). Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili In questo caso, è il reparto a monte che stabilisce quando produrre e in quale sequenza ma sempre con il vincolo (pena il rischio di stock-out a valle) di rispettate il lead time massimo con il quale è stato dimensionato il numero di cartellini per i vari codici. In questo tipo di gestione, le colonne del Heijunka Box non identificano più un particolare codice componente/prodotto, ma una unità (periodo) temporale di riferimento (i.e., ora, turno, giorno, ecc.) con il quale viene misurato il tempo massimo di reintegro definito dal numero stesso di colonne in rastrelliera. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Nell'esempio, il lead time massimo risulta pari a 5 Unità di Tempo (UdT), che rappresenta il tempo massimo di approvvigionamento garantito dal reparto a monte rispetto a quello a valle. UNITA' TEMPORALE P1 P6 P1 P7 P4 P4 P5 P8 P3 P8 P7 P3 P1 P7 P9 P2 P3 P1 P4 P9 P7 P9 P5 P8 In ogni “colonna temporale” vengono deposti i cartellini di per ogni codice che sia stato "consumato" in quel specifico periodo. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili In ciascun periodo di tempo (i.e., colonna) il consumo di ogni codice può risultare fortemente irregolare ma, complessivamente sui 5 periodi/colonne della rastrelliera, abbastanza regolare. Essendo il rispetto del lead time massimo il vincolo sul quale viene calcolato il numero di cartellini presenti per ogni codice, il sistema di gestione “a vista” dei cartellini deve contenere l’informazione relativa a quante UdT sono passate dall’istante di posizionamento del cartellino in rastrelliera. La gestione visiva del trascorrere del tempo viene ottenuta mediante una segnalazione sull’ultima riga della rastrelliera che avverte l’operatore di quale sia la colonna/UdT corrente. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Alla fine di ogni periodo, la segnalazione avanzerà verso destra di una colonna, ricominciando da capo una volta che abbia raggiunto l’ultima colonna della rastrelliera. Si comincia, in tal modo, un nuovo "rolling". Con un tale sistema di gestione, i cartellini più urgenti da processarsi risultano essere quelli presenti nella colonna immediatamente a destra della colonna contrassegnata nell’ultima riga. Tali cartellini "tirano" la realizzazione di altri cartellini meno urgenti (presenti in colonne differenti) appartenenti a codici della stessa famiglia di prodotti che vengono messi in lavorazione al fine di realizzare una sequenza di produzione compatibile e ottimizzata con i tempi di set-up. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Tutto questo, evidentemente, senza dover eventualmente penalizzare il lead time dei cartellini prioritari. Quando lanciare la produzione della sequenza e quali e quanti cartellini “non critici” aggregare a quelli prioritari dipenderà, infatti, del lead time rimanente e della capacità produttiva ancora a disposizione nel reparto a monte. La priorità rimane sempre e comunque alla realizzazione dei cartellini presenti nella colonna immediatamente a destra di quella contrassegnata. P8 Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Esempio P1 P6 P1 P7 P4 P4 P5 P8 P3 P8 P7 P3 P1 P7 P2 P3 P9 P7 SEQUENZA DI LANCIO P1 P1 P1 P9 P4 P4 P5 P1 P4 P6 P7 P8 P9 P5 P7 P8 P1 P1 P1 P4 P4 P5 P6 P7 P8 P7 P3 P8 P2 P9 P8 P7 P9 P3 P1 P4 P7 P9 P5 P8 SEQUENZA DI LANCIO Il reparto a monte si trovi nella condizione di rastrelliera riportata in figura. P3 P3 P2 P9 P3 Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Supponendo, per semplicità, che il tempo di produzione rimasto sia sufficiente per produrre quanto necessario, il reparto deve assolutamente realizzare i 3 cartellini (corrispondenti ai codici P1, P4 e P7) della colonna successiva a quella marcata (la prima a SX della rastrelliera). Tuttavia, nella definizione dell’ordine di lancio, il responsabile considera anche gli altri cartellini presenti in rastrelliera che risultano sempre meno urgenti procedendo verso destra. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Durante le ottimizzazioni inerenti la sequenza di lancio risulterà necessario: 1. valutare l’opportunità di unire cartellini dello stesso codice (colore); 2. sequenziale i cartellini secondo le famiglie; 3. sequenziale i codici all'interno delle famiglie; tenendo conto che la capacità produttiva del reparto è limitata e che i cartellini della colonna successiva devono necessariamente essere pronti per l’inizio del turno successivo. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Una volta realizzati i cartellini selezionati, il tabellone si presenterà parzialmente svuotato. Nella successiva UdT il marcatempo si sposterà nella colonna di DX a indicare l'inizio di un nuovo ciclo con il conseguente arrivo di nuovi cartellini relativi ai prelievi da parte del reparto a valle. Nel caso in figura il reparto non ha richieste urgenti da evadere e può (i) dedicarsi ad altre lavorazioni, o (ii) selezionare nuovamente un certo numero di cartellini dalla rastrelliera a creare una nuova e ottimizzata sequenza di lancio. P3 P7 P5 P3 P8 P1 P7 P9 P8 P3 P1 P4 P9 P7 P9 P5 P8 Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Come si nota dall’esempio riportato, il sistema di gestione a vista funziona qualora il consumo dei vari codici mostri un andamento irregolare nel breve periodo (i.e., nella UdT) ma con un andamento sufficientemente regolare e prevedibile nel medio periodo (i.e., nelle 5 UdT rappresentate nel tabellone). In tali situazioni il reparto a monte deve garantire un rifornimento basato su consumi medi nel medio periodo. Pertanto, nell’ordine di lancio, si deve tenere conto dell'anzianità del consumo piuttosto che della sola quantità consumata, come farebbe un sistema kanban tradizionale basato unicamente su codici e quantità. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili La “set-up wheel” Un metodo alternativo per la gestione dei kanban di produzione in presenza di non trascurabili tempi di attrezzaggio è rappresentato dall’uso dalla cosiddetta “set-up wheel”. Tale ruota riporta la sequenza ottimale di produzione mediante settori diversamente colorati a indicare le differenti famiglie di prodotti. Ogni settore è poi a sua volta suddiviso in sotto-settori a indicare ogni singolo tipo di prodotto appartenente alla famiglia. Ogni sotto-settore sulla ruota risulta chiaramente individuato mediante il codice prodotto corrispondente. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili Esempio di “set-up wheel” Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili La ruota può ruotare unicamente in senso anti-orario mentre sulla lavagna di supporto viene indicato un punto corrispondente all’istante attuale di produzione (in altri termini, si identifica cosa si sta producendo in quel determinato momento). I cartellini di produzione vengono aggiunti alla ruota nella sotto-sezione corrispondente al prodotto in questione man mano che se ne registra un consumo nel magazzino a valle. L’operatore alla macchina/cella di produzione mette in produzione unicamente i cartellini presenti nel settore corrispondente all’istante attuale. Nel caso il settore risulti vuoto, l’operatore ruoterà in senso anti-orario la ruota fino a quando non si presenta un settore con nuovi cartellini di produzione. Caso speciale di Heijunka Box con SET-UP non trascurabili La rotazione anti-oraria assicura che la sequenza ottimale di lancio in produzione all’interno di ogni famiglia e fra le differenti famiglie venga sempre rispettata. Le Icone del VSM Le Icone del VSM Stato Futuro e Gestione pull • Supermarket • Pull Withdrawal • Fifo Lane • Production Kanban Le Icone del VSM • Withdrawal Kanban • Signal Kanban • Kanban Post • Heijunka Box Le Icone del VSM Esempio KANBAN Produzione KANBAN Prelievo Processo “a monte” A Processo “a valle” Prodotto Prodotto B SUPERMARKET Descrizione di un sistema dove il reparto B preleva ciò che serve quando serve dal buffer, mentre il reparto A produce per ripristinare la scorta VSM “Le otto domande per la mappatura dello stato futuro” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Qual è il Takt Time? Si produrrà a magazzino o su ordine? Dove può essere implementato un flusso continuo? C’è la necessita di ricorrere a uno o più supermarket? Dove verrà collocato il pacemaker process? Come verrà livellato il flusso al pacemaker process? Quali incrementi di lavoro verranno rilasciati dal pacemaker process? Quali miglioramenti sono necessari? VSM Un esempio di mappa dello stato attuale e … VSM … corrispondente esempio di mappa dello stato futuro Esempio Esempio Bibliografia Learning to See di Mike ROTHER John SHOOK Editore Lean Enterprise Institute ISBN: 0966784308 Value Stream Map - Current State Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Customer Data Demand = 45/day On-Time Delivery Takt Time = 18.2 min Competitive LT = 3 days Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Inventory Raw = 5 days WIP = 12.1 days FG = 6.5 days Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Flow of Value Lead Time = 23.6 days Lead Time Touch Time = 89 min Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Constraints OTD, Lead Time Max Wip = 7.6 days CT (67) > Takt Time (18) Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Setup Times OP Margin, Lead Time CO = 1 hour CO = 23 min CO = Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast Changeover MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Maintenance OTD, Lead Time Uptime = 70% Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min Quality FTY = 67% FTY = First Time (or scrap%) Suppliers 90/60/30 day Forecasts Production Control 6 WEEK Yield Forecast MRP Order Entry WEEKLY SCHEDULE Orders/day = 36 Queue = 1.5 Days Lead Time - 34 Days Customer Demand = 45 per day 2 shifts Takt Time = 18.2 Minutes Competitive Lead Time = 3 Days 1X Daily I Coils 5 days Stamping S. Weld # 1 I 342 CT=1sec Co=1 hr. Uptime=85% 1 shift 5 days Assembly Test I 81 CT=3 min Co=10 min. Uptime=70% 1 shift 7.6 days 1 sec I 1.8 days 3 min 90 202 CT= 67 min Co= 23 min CT= 4 min Co=0 FTY = 67% 2 shifts Uptime=100% 2 shifts 2.7 days 15 min I I 122 CT= 15 min Co=0 min. Uptime=100% 2 shifts Shipping 4.5 days 67 min Lead Time =23.6 days Touch Time = 89 min 2 days 4 min