“Inclusione Sociale e Lavoro: l’esperienza del Progetto Sperimentale di Inserimento Lavorativo a Termoli e nel Molise” Termoli, 22 giugno 2012 Antonio Lalli Chi siamo La Cooperativa Sociale “Il Mosaico” è una cooperativa di tipo B e ha lo scopo di perseguire il generale obiettivo dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, tali considerate a norma dell’art.4 della legge 381/91. La Cooperativa può svolgere attività diverse: agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, le quali costituiscono il 30% della forza lavoro. Con chi lavoriamo: Rete e Partnership Da sempre la Cooperativa “Il Mosaico” cerca di sviluppare azioni di sinergia e di implementazione della rete delle collaborazioni per migliorare l’efficacia complessiva con le quali mette in campo diverse proposte progettuali. Per realizzare un progetto personalizzato di inserimento sull’utente è necessario un uso strategico delle risorse sul territorio, tale da avviare un dialogo istituzionale allo scopo di individuare metodologie adeguate alle diverse e articolate situazioni che presentano le fasce deboli. Centro di Salute Mentale di Termoli Centri Per l’Impiego Enti Locali Servizi per le Tossicodipendenze Uffici dei Piani Sociali di Zona Associazioni di Categoria (datoriali e dei lavoratori) Associazioni Altre Cooperative Sociali del territorio La Cooperativa aderisce alla Confcooperative Molise ed al Consorzio della Cooperazione Sociale “Molise Solidarietà” La Cooperativa “Il Mosaico” OGGI Nuove prospettive: nella “società della decrescita” un’altra economia è possibile “Siamo ancora in tempo per immaginare, serenamente, un sistema basato su un’altra logica: quella della società della decrescita” Serge Latouche Il circolo virtuoso delle 8 R: rivalutare – riconcettualizzare – ristrutturare – ridistribuire – rilocalizzare - ridurre – riutilizzare - riciclare Le nuove prospettive sono legate alla prevalenza della vita sociale sul consumo illimitato, del locale sul globale, del relazionale sul materiale, del piacere del tempo libero sull’ossessione del lavoro, etc. In questo nuovo contesto la cooperazione sociale deve concentrare il proprio impegno ad offrire nuovi servizi alla comunità, legati alla qualità della vita. Progettazione di servizi legati a eventi culturali, sportivi, di turismo – e tempo libero in genere. Nuove prospettive: la crisi dello Stato Sociale e il Welfare Community Si parla di “comunità solidale” o di Welfare community, per indicare un modello di politica sociale, che garantisca maggiore soggettività e protagonismo alla società civile, aiutandola nella realizzazione di un percorso di auto-organizzazione e di autodeterminazione fondato sui valori comunitari della solidarietà, della coesione sociale e del bene comune. Così il radicamento del privato sociale, e quindi delle cooperative sociali, rappresenta la chiave di volta delle nuove strategie di lotta contro l’esclusione sociale. Favorire l’autoimprenditorialità, attraverso la microimpresa e il microcredito; (laboratori di simulazione e creazione di impresa seguendo le persone dallo start – up alla fase di concretizzazione, etc.) Erogazione di servizi legati a percorsi partecipativi in aree rurali fragili (servizi per la prima infanzia, attività rigenerative per adulti e anziani, attività di aggregazione e socializzazione, etc.) Collaborazione e sviluppo progetti con altre Coop. B del territorio UNIRE LE FORZE: Per dare maggiore forza ai progetti, per avere più forza contrattuale è necessaria una collaborazione sistematica e continuativa tra tutte le cooperative di tipo b del territorio regionale. LAVORO CONDIVISO: Lavorare insieme al fine di ottenere dagli Enti Pubblici la stipula di un atto di indirizzo condiviso per l’affidamento di forniture di beni e servizi, con riserva alle Cooperative sociali di tipo B (Es. Provincia di Udine e Quota di Riserva del 10% degli appalti, attraverso la “clausola sociale” ). La Cooperativa Cooperativa “Il La “Il Mosaico” Mosaico” DOMANI DOMANI Centri per l’Integrazione Socio-Lavorativa di Pazienti Psichiatrici: Il Progetto Cooperativa «il Mosaico» Progetto Sperimentale «Centri per l’integrazione socio-lavorativa» Inserimenti Lavorativi Centro Socio Lavorativo Alcuni dati 12 Inserimenti Lavorativi attraverso lo strumento delle Borse Lavoro 6 Inseriti in Aziende 2 In Enti Locali (comuni) 4 In Cooperativa Il Lavoro sul Territorio Lavoro preliminare sul territorio per la ricerca della rete lavoro Aziende/ditte individuali, nei settori di Artigianato, Commercio e Industria, Enti Locali Centro per l’Impiego di Termoli Cooperative Sociali di tipo B del territorio Associazioni di categoria (datoriali e dei lavoratori) Associazioni di Volontariato Agenzie regionali di formazione ecc. Il Lavoro sul Territorio Lettera di Presentazione: Richiesta di collaborazione al progetto (chi siamo, cosa vogliamo fare, come, quando) Accordo quadro: Predisposizione di un accordo tra le parti (obiettivi generali, attivazione e gestione delle borse lavoro, destinatari, progetto personalizzato, durata, obblighi assicurativi, compensi, tutoraggio, diritti e doveri delle parti, attivazione borse lavoro) Creazione di una banca dati in cui veniva rappresentata la disponibilità delle Aziende/Enti Sensibilizzazione delle Aziende e degli Amministratori locali Azione di sensibilizzazione legata alle opportunità degli inserimenti lavorativi Inserimenti lavorativi monitorati da una struttura tecnica Oltre la borsa lavoro: la stabilizzazione 1. Aziende 2. Enti Locali affidamento commesse lavorative affidamento servizi Il lavoro e gli Amministratori locali È stato necessario quindi illustrare i riferimenti normativi che consentono alle Pubbliche Amministrazioni di affidare servizi a cooperative sociali di tipo “b” in regime di convenzioni di affidamento diretto, in deroga alla disciplina in materia di contratti della P. A. (ai sensi dell’ex art. 5 L. 381/91). L’aspetto che si vuole sottolineare è quello di un salto di qualità nel percorso di inserimento lavorativo, cha passerebbe da una forma “assistenzialistica” , come quella connaturata nello strumento delle borse lavoro ad una forma di inclusione lavorativa a tutti gli effetti normale, regolata dal CCNL. Cosa ci chiedono le Aziende Necessità di un tutor “fidato” a disposizione per la risoluzione di ogni problematica riguardante l’inserimento lavorativo con caratteristiche precise: dinamicità, presenza costante, reperibilità continua, fiducia etc. Necessità di una minima preparazione, formazione - informazione del tutor aziendale legata alle problematiche dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Le Fasi del Progetto 1 Selezione dei candidati Creazione di una long list di persone pronte per l’esperienza lavorativa. Bilancio delle competenze (colloqui di orientamento). Attraverso un percorso che ha permesso la messa a punto di un progetto lavorativo -professionale attraverso l’analisi delle caratteristiche personali - Caratteristiche della persona (es. capacità, interessi, conoscenze, preferenze, ecc.) - Propensione per un determinato lavoro ( attitudini, caratteristiche del lavoro, prospettive ecc.) - Stato di salute Selezione: Attraverso un lavoro di macro-equipe (CSM – Coop), dando grande valore alla Volontà del Candidato. Le Fasi del Progetto 2 Matching Il Matching è la fase dell’incontro tra la domanda (persone pronte al lavoro) e l’offerta ( Aziende ed Enti disponibili) Questa fase è cruciale per giungere all’obiettivo del cosiddetto collocamento mirato e cioè all’inserimento di quella determinata persona in quel determinato posto di lavoro: La persona giusta al posto giusto. Le Fasi del Progetto 3a Progetto personalizzato di Inserimento Lavorativo L’equipe della Cooperativa e del CSM, lavorano alla stesura del progetto personalizzato di inserimento lavorativo: Dati del borsista Dati Azienda/Ente Contesto di inserimento Tutor interno e esterno Polizze assicurative Progetto Obiettivi del progetto Profilo professionale Attività previste Competenze professionali di base da sviluppare Competenze trasversali che si intende sviluppare Valutazione (gli strumenti utilizzati) Valutazione (da chi viene effettuata) Compensi Obblighi del borsista Firma degli interessati Le Fasi del Progetto 3b Progetto personalizzato di Inserimento Lavorativo L’equipe della Cooperativa e del CSM, lavorano alla stesura del verbale di valutazione iniziale del paziente: Dati del borsista Analisi della situazione attuale del paziente Punti di forza Elenco delle problematiche aperte Punti di debolezza Piano di lavoro Obiettivi a breve termine Obiettivi a medio termine Obiettivi a lungo termine Firma dell’equipe Le Fasi del Progetto 4 Inserimento Lavorativo > Firma del Contratto di borsa lavoro con la Coop > Presentazione della persona in Azienda/Ente (colleghi di lavoro, personale, dirigenti ecc.) > Spiegazione delle mansioni/compiti da svolgere > Illustrazione degli attrezzi/apparecchiature da utilizzare > Illustrazione delle regole presenti in quella organizzazione lavorativa (orari, pause ecc.) Le Fasi del Progetto 5 Il lavoro dei Tutors Il Tutor dell’Inserimento Comunicare e lavorare in squadra Costruire la fiducia Consapevolezza di sé Empatia Realizzare il progetto Determinazione al risultato Far crescere Trovare le soluzioni Flessibilità Immaginazione Il Tutor Aziendale Sviluppare la relazione con la persona Favorire l’integrazione sul posto di lavoro Mediazione dei conflitti Leadership Favorire la permanenza sul posto di lavoro Determinazione al risultato Giusta distanza Le Fasi del Progetto 6 Monitoraggio L’equipe della Coop si è dotata di una serie di strumenti per il monitoraggio del percorso di inserimento lavorativo Il monitoraggio è stato possibile anche grazie al contatto costante tra il tutor aziendale e il tutor dell’inserimento 1. 2. Compilazione “a quattro mani” delle schede di osservazione delle attività lavorative (a cadenza mensile, con assegnazione di un punteggio del livello di I. L.); Scheda di valutazione delle abilità lavorative ( a cura del tutor dell’inserimento, a cadenza trimestrale con assegnazione punteggio); 3. 4. Scheda per l’automonitoraggio ( a cura del lavoratore, a cadenza quindicinale); Scheda per il monitoraggio del funzionamento sociale e personale (a cadenza mensile, a cura dei tutors dell’inserimento) Riunioni d’équipe Riunioni d’equipe: (con gli operatori della Cooperativa) A cadenza settimanale, con la partecipazione di tutti i tutors dell’inserimento, del coordinatore del progetto, del presidente della Cooperativa e del referente del Centro di Salute Mentale per il progetto. Riunioni di Macro-equipe (quindi con gli operatori del CSM): A cadenza stabilita per le verifiche dei progetti di I.L. A cadenza non prestabilita, ma dettata dalla necessità della situazione, con l’interazione stretta tra l’equipe di riferimento del paziente del Centro di Salute Mentale e quella della Cooperativa, perché il progetto di inserimento lavorativo si incardini costantemente nel Progetto Terapeutico Individualizzato complessivo dell’utente. Le Fasi del Progetto 7a Verifiche Le verifiche degli andamenti delle borse lavoro, sono state prestabilite nel progetto personalizzato: Verifiche trimestrali con l’equipe di riferimento del Centro di Salute Mentale e della Coop, attraverso la stesura del verbale di verifica Le Fasi del Progetto 7b Verifiche Verbale di verifica Verbale di verifica Strumenti utilizzati: 1. 2. 3. 4. 5. Verbale di valutazione iniziale Scheda di valutazione delle abilità lavorative Scheda per le osservazioni delle attività lavorative Scheda per l’automonitoraggio Scheda di osservazione del funzionamento personale sociale Obiettivi raggiunti Elenco delle problematiche aperte Decisioni riguardanti l’eventuale modifica del progetto iniziale di I.L. Obiettivi da raggiungere Per un buon Inserimento Lavorativo … Il collocamento mirato: l’importanza del Matching L’importanza dei Tutors: determinazione al risultato Gradualità Le regole del gioco chiare e condivise Oltre l’inserimento: il mantenimento in azienda Un’ ultima avvertenza