ILLUMINAZIONE
Sezione di Medicina del Lavoro
Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute
Dott. Guido Lacca
INTRODUZIONE
• Favorisce l’incremento della
produttività
• Contribuisce alla prevenzione degli
infortuni
• Effetto benefico sullo stato psico-fisico
del lavoratore
Capacità
visive
Compito
visivo
Ambiente
Buona
visibilità
Comfort
visivo
Sicurezza
PRESTAZIO
NE VISIVA
AFFIDABILE
Effetti di una scorretta
illuminazione
• Disfunzioni irreversibili dell’organo
visivo
• Sindromi conflittuali e depressive
• Fughe dal lavoro
• Scadimento della produzione
• Aumento della frequenza degli
infortuni
Luce naturale
• Azione germicida (componente
ultravioletta)
• Buona conservazione dell’ambiente di
lavoro
• Prosciugamento dell’umidità
• Migliore visione degli oggetti
Legislazione di riferimento (art. 10, D.P.R. 303/56)
Tipo di lavoro
Iluminaz. generale
Minimi di
legge
303/56
Livelli
standard
europei
Depositi
10
100-200
Passaggi
10
100-200
Lavori media
finezza
20
200-400
Lavori grossolani
20
200-400
Lavori fini
40
400-800
Lavori finissimi
60
800-1200
100
1000-2000
Lavori fini
200
2000-4000
Lavori finissimi
300
4000-6000
Illuminaz. localizzata Lavori media
finezza
Tabella dei livelli standard europei di illuminamento
(valori in Lux)
Condizioni sub-ottimali di
illuminazione
• Predisposizione
alla fatica
• Minor rendimento
lavorativo
• Deficiente qualità
produttiva
Condizioni di illuminazione
insufficiente
• Disturbi della
convergenza e
dell’accomodazione
• Miopia
• Cefalea
• Dolore oculare
• Bruciore agli occhi
Aspetti biologici della luce
• Regolatore della
secrezione di un
gruppo di ormoni in
particolare la
melatonina (sistema
immunitario e
neoplastici)
Aspetti psicologici della luce
• In grado di influenzare
la condizione
psicologica
dell’individuo
Richiami di fisica
• La luce è energia raggiante costituita da onde
elettromagnetiche che colpendo l’occhio umano,
determinano la sensazione della visione.
• I Parametri di riferimento:
- frequenza: n. di onde complete che passano in un
certo punto dello spazio in un secondo
- Lungh. d’onda: distanza fra i due punti di ampiezza
massima di 2 onde successive
Richiami di fisica
• Un corpo irradia energia termica e luminosa nello
spazio circostante sotto forma di onde
elettromagnetiche, qualunque sia la temperatura,
purchè superiore allo zero assoluto (-273°C)
• Le sensazioni luminose entrano nel campo di
lunghezza d’onda del visibile (0.4-0.8 µ) tra il rosso
ed il violetto
• Luce bianca: presenza contemporanea di tutte le
frequenze
Grandezze ed unità fotometriche
• Intensità luminosa:
Quantità di energia e di luce emessa da una sorgente
luminosa
• Flusso luminoso: quantità di luce emessa nell’unità
di tempo (lumen)
• Illuminazione: flusso luminoso che incide sull’unità
di area illuminata (lux)
• Luminanza: cd/mq
FOTOMETRO: strumenti che servono a determinare
l’intensità luminosa di una sorgente
Il meccanismo della visione
• L’acuità visiva o visus:
capacità dell’occhio di percepire dettagli fini di un
oggetto
L’acuità migliora:
• con l’intensità luminosa e con il contrasto
• peggiora con l’età e con I difetti dell’occhio
• aumenta con il colore della luce con un max nella
campo giallo-verde e un minimo a luce blu
Il meccanismo della visione
• L’accomodamento:
- È il sistema di messa a fuoco dell’occhio (cristallino
e muscoli)
L’accomodamento decresce
- con l’età
- con il decrescere della luminosità
- è disturbato dalla lucentezza dell’oggetto e delle
immagini riflesse
Il meccanismo della visione
• L’abbagliamento:
- Sensazione generata da valori eccessivi di
luminanza
Conseguenze:
- riduzione dell’acuità visiva
- riduzione della percezione del contrasto
- affaticamento
- stanchezza
- discomfort
Il meccanismo della visione
• L’abbagliamento:
- Provoca un peggioramento istantaneo reversibile
delle funzioni visive da cui derivano:
• Difficoltà di concentrazione
• Riduzione della capacità attentiva
• Aumento della probabilità di errore
• Riduzione del rendimento
ILLUMINAZIONE NATURALE
• Proviene dalla luce solare diretta o riflessa dalla
volta celeste
• L’entità luminosa varia da 500-1.000 Lux (es.
davanzale di una finestra) a 50.000 Lux (es. terreno
in piena stagione estiva)
ILLUMINAZIONE NATURALE
• La luce solare diretta non è consigliabile negli
ambienti di lavoro per l’eccessiva brillanza che essa
determina
• L’illuminazione naturale è tanto più intensa quanto
maggiore è la quota di volta celeste visibile
dall’interno e quanto più è ampio l’angolo secondo
cui la luce giunge all’interno dell’ambiente.
ILLUMINAZIONE NATURALE
•
1)
2)
3)
4)
Parametri dell’illuminazione naturale:
Numero ed ampiezza delle finestre (mai < 1.50-2.00
mq)
Posizione e forma della finestra (parte più
illuminante vicina al soffitto)
Altezza dell’architrave
Larghezza della strada
ILLUMINAZIONE NATURALE
•
Applicazioni in ambito industriale
Illuminazione zenitale (dall’alto)
-
Coperture piane o inclinate
Coperture a shed
Copertura a lucernario
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
1)
2)
3)
4)
5)
Caratteristiche dell’illuminazione artificiale:
Proporzionata al tipo di lavorazione
Non oscillante
Non abbagliante
Non pericolosa per incendi, esplosioni o
inquinamento
Non producente calore, vapore acqueo o calore
radiante
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
a)
b)
c)
Tipo di illuminazione:
Uso storico (luce ad acetilene, gas illuminante,
petrolio, candele steariche)
Lampade ad incandescenza (riscaldamento
elettrico di un filo di tungsteno immerso in gas
inerte rarefatto)
Lampade ad arco voltaico (impiegate solo per I
riflettori)
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
Tipo di illuminazione:
d)
Lampade a luninescenza (“neon”: emettono luce al
passaggio di una scarica elettrica fra due elettrodi in un tubo
a gas rarefatto): luce monocromatica (rosso per il neon,
giallo per l’azoto, verde per il tallio, blu per I vapori di
mercurio, giallo per i vapori di sodio)
Lampade a fluorescenza ( I raggi ultravioletti che vi si
producono rendono fluorescenti I fosfori spalmati all’interno
e lungo le pareti del tubo)
Es. Lampade fluorescenti a tonalità calda (“warmwhite”)
e)
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
Modalità di distribuzione della luce:
-
Requisiti igienistici di illuminazione degli ambienti di lavoro:
1)
Sufficiente ( non provocanti fenomeni di
abbagliamento)
Uniforme (corretta proporzione tra luce ed ombra)
Composizione spettrale simile alla luce naturale
2)
3)
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
Illuminazione diretta: sistema nel quale il flusso
luminoso incide direttamente sugli oggetti
illuminati senza riflessioni
-
Colpisce direttamente l’oggetto da illuminare
Svantaggio: abbagliamenti
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
-
Illuminazione indiretta: il flusso luminoso incide
sugli oggetti solo dopo riflessioni sulle pareti o al
soffitto
Illumina un ambiente con luce completamente
riflessa (luce verso il soffitto o parete)
Svantaggi: onerosità per gli ambienti industriali,
basso rendimento, eliminazione dei contrasti tra gli
oggetti in lavorazione con perdita della
stereoscopia
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
•
Illuminazione mista o semidiretta:
-
È formata da sistemi in parte diretti ed in parte
indiretti, avvalendosi di schermi, diffusori, rifrattori
-
Vantaggi: eliminazione dei fenomeni di
abbagliamento, di forte contrasto, e di assenza di
contrasto
Strumenti di misura
•
Luxmetri
-
Utilizzati nella misura dei valori di illuminamento
Costituiti da una fotocellula che converte il flusso
luminoso incidente in corrente elettrica
Strumenti di misura
•
Luminanzometro
-
Utilizzati nella misura dei valori di luminanza
Normativa di riferimento
•
•
•
Art. 2087 Cod. Civ.: obbligo del datore di lavoro di
adottare le misure che secondo la particolarità del
lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a
tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei
lavoratori.
Locali sotterranei o semisotterranei: (art. 8 D.P.R.
303/56)
Dormitori stabli o temporanei: (art. 45 e 46 D.P.R.
303/56)
Indicazioni operative
L’impianto di illuminazione influisce sulla capacità
visiva, sull’attività, sulla sicurezza e sul benessere
della persona
a) Locali di lavoro: l’illuminazione deve permettere un
facile riconoscimento degli oggetti e favorire
l’attività da svolgere limitando l’insorgere
dell’affaticamento e rendendo chiaramente
percepibili le situazioni pericolose
Indicazioni operative
b) Locali di vendita e di esposizione: l’i. deve facilitare
l’esame delle merci e dare risalto agli oggetti
esposti tenendo in particolare considerazione la
resa cromatica
c) Locali adibiti ad uso scolastico: l’i. deve favorire
l’attenzione e la concentrazione, permettere di
riconoscere facilmente il materiale didattico
d) Zone di transito: l’i. deve permettere il chiaro
riconoscimento del percorso e di punti di pericolo
Indicazioni operative
e) Illuminazione localizzata del sigolo posto di lavoro:
-
coordinata con l’i. generale del locale
per attività in cui sono presenti compiti visivi
impegnativi
per compiti visivi che richiedono l’identificazione
dei contrasti, contorni, forme e strutture
Illuminamento medio raccomandato
Illuminamento (Lux)
30
Tipo di area, compito visivo,
attività
Aree esterne industriali
100
Aree di transito o per brevi soste
200
Locali usati saltuariamente: corridoi,
scale, atri, guardaroba
300
Lavori con esigenze visive semplici:
lavorazioni grossolane a macchina
500
Lavori con esigenze visive medie:
macchine utensili, uffici
750
Lavori con esigenze visive elevate:
cucitura, ispezione e prova materiali,
disegno
1000
Lavori con esigenze visive difficili:
meccanica fine, esame dei colori
1500
Lavori con esigenze visive particolari:
incisioni a mano, verifica tolleranze
2000
Lavori con esigenze visive eccezionali:
assemblaggio di componenti elettronici,
interventi chirurgici e dentistici
Prescrizioni ISO 8995
ISO 8995 – Aree, compiti, attività
Intervallo di illuminamento (Lux)
Aree esterne di circolazione e di
lavoro
20-30-50
Aree di circolazione
50-100-150
Locali non usati con continuità per
scopi di lavoro
100-150-200
Compiti con requisiti visivi semplici
200-300-500
Compiti con requisiti visivi medi
300-500-750
Compiti con requisiti visivi di
precisione
500-750-1.000
Compiti con requisiti visivi difficili
750-1.000-1.500
Compiti con requisiti visivi speciali
1.000-1.500-2.000
Svolgimento di compiti visivi molto
precisi
> 2.000
Principali tipologie lavorative: indicazioni di illuminamento medio di
esercizio (UNI 10380, Maggio 1994)
Industrie
Grossolano
(50-300 lux)
Medio
(150-500 lux)
Fine
(300-750 lux)
Finissimo
(750-2.000)
Metalmeccanica
Grosse fusioni,
trafilatura, forgiatura,
pulizia grossolana
Fusioni piccole, torni,
frese, montaggi semplici
Fusioni complesse,
trafilatura fine,
regolazione di macchine,
montaggi fini,
stampaggio
Incisione, cesellatura,
bobiatura ecc.
Chimica
Lavoro al forno,
macinazione,
sedimentazione,
essiccazione
Distillazione, filtrazione,
cristallizzazione,
essiccatura meccanica,
Filtrazioni delicate,
estrazioni, celle
elettrolitiche
Misure colorimetriche
Ceramica
Lavori al forno
Formatura di grossi pezzi
Formatira di piccoli pezzi,
pittura, tagliatura e
pulitura del vetro
Lavori di precisionesu
pezzi piccoli e sottili
Legno
Segatura meccanica
Segatura a mano,
piallatura, fresatura,
unione
Segatura di precisione,
tornitura, scultura,
finitura
Scultura di precisione
Lavori di preparazione
Filatura, tessitura, taglio e
cucitura di stoffe, tintura,
lavaggio, stiratura
Rammendo
Sala macchine,
trasformatori
Sala quadri di comando
Tessile
Elettrica
Caldaie, frantoi,
trattamento ceneri
Stampa
Grafica
Carta
Preparazione di cellulosa,
e pasta di legno
Finitura, controllo
macchine
Alimentare
Locali di lavoro
Verifiche, pesatura,
imballaggio, lavori di
laboratorio, pesatura
Regolazione stampanti,
composizioni, controllo
bozze
Scarica

Illuminazione MDL - Corso di laurea in tecniche della prevenzione