Scrivere la scienza, scrivere di scienza Note bibliografiche: Eugenio Pellizzari, Crisi dei periodici e modelli emergenti nella comunicazione scientifica, Biblioteche Oggi (Novembre 2002) - Antonella De Robbio, Nuovi modelli di comunicazione scientifica nell’era digitale – periodici elettronici, banche dati e archivi aperti (Aprile 2002) - 27 gennaio 2003 La nascita del linguaggio scientifico: dalla lingua al linguaggio Lingua naturale: un sistema di segni vocali comuni ai membri di una medesima comunità una organizzazione strutturale che domina i soggetti parlanti, che sono incapaci di cambiarla lingue vive/morte lingue naturali: italiano, inglese, tedesco etc. livelli di lingua familiare colta tecnica gergo gerghi di laboratorio 2 La nascita del linguaggio scientifico: dalla lingua al linguaggio Linguaggio (1): la capacità di comunicare per mezzo di un sistema di segni vocali Linguaggio (2): come tema di ricerca di diverse discipline linguistica psicolinguistica sociolinguistica 3 Un esempio nella storia: Aristotele Scrive alcune opere di ambito “biologico” (anche se la parola biologia nasce solo nell’Ottocento con Lamarck) che rappresentano un terzo di quelle pervenute. Autore di grandi trattati zoologici (Historiae animalium, Partes animalium, De generatione animalium, Parva naturalia) La loro influenza del corpus biologico aristotelico permarrà, come si è detto, nei secoli dei secoli, fino al Seicento e oltre, segnando indelebilmente, e anche condizionando, nel bene come nel male, la speculazione moderna. 4 Un esempio nella storia: Aristotele Aristotele utilizza normalmente i nomi di animali in uso nella lingua corrente; non si riscontra alcun tentativo, a questo livello, di introdurre dei termini 'scientifici'. Quando Aristotele parla degli animali, egli ricorre alla lingua volgare, perché il suo scopo è che l'uditore (il lettore) possano identificare senza ambiguità l'oggetto di cui sta trattando. Se l'animale è meno familiare, Aristotele fa ricorso al nome dato ad esso dalla gente del mestiere (pescatori, cacciatori, allevatori). Ciò sembra valere anche per la terminologia botanica di Teofrasto 5 Un esempio nella storia: Aristotele Ma Aristotele tiene a battesimo gli insetti, creando ex novo il nome di entoma, che verrà poi ricalcato nel latino insecta, passando di qui alle altre lingue europee. "Designo col nome di insetti (entoma) gli animali che presentano nel corpo delle incisioni (entomas), nella parte ventrale e/o in quella dorsale“ "fra gli animali alati e senza sangue (= gli insetti), ve ne sono di koleoptera, cioè che hanno le ali racchiuse in una guaina (elytron), altri che sono privi di guaina (anelytra)" il nuovo composto, koleoptera, è linguisticamente del tutto "trasparente" (koleos è termine di largo uso, sempre nel significato di "fodero della spada"); ciò vale anche per elytron, benché questa voce possa avere valori diversi (guscio, capsula, faretra...).. 6 Un esempio nella storia: Aristotele E ancora: denominazioni come zootokounta / ootokounta ("vivipari"/"ovipari"), malakostraka ("dal guscio molle", i nostri "crostacei"), steganopoda (i "palmipedi"), chondrakantha ("dalla spina cartilaginea" - i nostri "selaci", che peraltro hanno questo nome anche in greco). Tutte voci di creazione aristotelica, che concorrono a formare un vero e proprio lessico dell'innovazione, a costituire lo scheletro di un linguaggio scientifico specializzato. Specializzato, tecnico, ma accessibile e decodificabile a qualunque parlante greco di media cultura. 7 Con la scienza nasce il inguaggio scientifico Matematizzazione e formalizzazione dei saperi scientifici Specializzazione delle discipline Addottare un formalismo che di per se’ e’ una scienza Specializzazione nel lessico (botanica, anatomia, medicina, chimica, fisica, ecc.) Specializzazione nella sintassi Allontamento dal senso comune Retorica tacita Estinzione della filosofia naturale Nasce una babele di linguaggi scientifici specialistici non piu’ decodificabili dai non addetti ai lavori (e in alcuni casi da scienziati appartenenti a diverse discipline) 8 I livelli strutturali del linguaggio: l’uso corrente nella scrittura scientifica Il testo e la sua retorica: scelta dei fondamenti e delle strutture argomentative, ampiezza, giustificazione e validità del testo Il lessico e il suo significato: ricerca di precisione/neutralità Il corredo iconografico: massima selezione, chiarezza, contenuto di informazione, orientamento argomentativo Il sistema dei dati: numerici, strumentali, osservativi; selezione, chiarezza, contenuto di informazione, orientamento argomentativo La bibliografia: fonti, confronto, dialogo, contrasto, polemica L’adesione all’uso corrente è inevitabile, data la necessità di comunicare. Gli scarti rispetto all’uso corrente hanno quindi un significato tanto più rilevante quanto più l’autore è importante (nella comunità di riferimento) 9 I livelli strutturali del linguaggio: l’analisi linguistica analisi testuale: disposizione, gerarchie argomentative, coerenza e coesione analisi intertestuale: citazioni, principio di autorità, struttura dialogica, appartenenza a scuole analisi retorica: discorsi sul metodo, modi dell’argomentazione, uso della metafora analisi lessicale: pratiche veridittive, appartenenza a scuole, usi idiosincratici analisi semantica: questioni referenziali, impegno ontologico, polisemia, ambiguità 10 I livelli strutturali del linguaggio: l’analisi retorica – il discorso sul metodo Il discorso sul metodo è lo strumento principale di lotta per il dominio e il privilegio all'interno della scienza, non meno che nell'ambito dell'intera società • Le norme di Merton hanno un effetto anche sulla struttura lessicale, sintattica, semantica dei testi scientifici • • • Grande uso della terza persona, del riflessivo, del passivo. Rarissima la prima persona (in conflitto con il comunitarismo e il disinteresse) Allo stesso tempo, l’universalismo implica la necessità di mettere chiunque in condizioni di verificare o falsificare: descrizione completa, step by step, tanto dei passaggi concettuali quanto delle procedure sperimentali Ma l’originalità vuole che abstract e conclusioni mettano in evidenza il contributo Il discorso sul metodo emargina i ricercatori che non hanno accesso alla strumentazione più sofisticata quasi che il valore conoscitivo dei risultati dipendesse solo dall'ottenimento di migliori o inedite prestazioni strumentali 11 I livelli strutturali del linguaggio: l’analisi testuale – la piramide della comunicazione "The preparation of a scientific paper has almost nothing to do with literary skill. It is a question of organization." (Robert A. Day, How to Write and Publish a Scientific Paper) 12 I livelli strutturali del linguaggio: l’analisi testuale – la struttura di un report Titolo: diretto, breve, informativo CONTENUTO SUGGERIMENTI - Il titolo deve descrivere con chiarezza e precisione il contenuto. - Il lettore deve poter decidere se leggere o meno il report. - Fornire parole chiave per l’indicizzazione. - Evitate termini inflazionati (“studio di”, “un’investigazione su”, ecc. - Evitatre gergo e sigle - Evitate titoli ad effetto o evocativi Esempi NO Si - Una investigazione sulla secrezione ormonale e sul peso nei ratti - Ratti grassi: i loro ormoni sono diversi? - La relazione fra l’ormone luteinizzante e l’obesita’ nel ratto Zucker 13 I livelli strutturali del linguaggio: l’analisi testuale – la struttura di un report Abstract (sommario): scopo dell’esperimento, risultati principali, loro significato, conclusioni Introduzione: background sull’esperimento e sulla teoria connessa (equazioni, modelli, ecc.) Metodi, materiali, strumentazione Procedura sperimentale: cosa abbiamo fatto Risultati: cosa abbiamo osservato Discussione: cosa significano i nostri risultati Conclusioni: implicazioni... sogni nel cassetto Referenze: la bibliografia base Appendici: eventuali dimostrazioni, grafici, immagini, ecc. 14 I livelli strutturali del linguaggio: l’analisi testuale – la struttura di un report di laboratorio in formato IMRAD Introduzione Metodi (e materiali) Risultati and Discussione 15 Un esempio nella letteratura: Nature and http://www.nature.com/nature/dna50/index.html Articoli di review storica Sulla vicenda umana (paternita’ della scoperta) Sulla vicenda scientifica (tempi di accettazione della scoperta) Quiet debut for the double helix (X) Ten years of tension: single-molecule DNA mechanics Portrait of a molecule Articoli di approfondimento scientifico Conseguenze della scoperta (il cambiamento del paradigma nella biologia) The double helix and immunology Controlling the double helix Life after the helix DNA replication and recombination (X) Nuove frontiere della ricerca (Human Genome Project e progetti di ricerca collegati) The double helix and the 'wronged heroine‘ Rosalind Franklin and the double helix The double helix: a personal view Discovering genes are made of DNA The digital code of DNA (X) The double helix and immunology Articoli di impatto sociole della scoperta: The Mona Lisa of modern science Life after the helix 16 Finalita’ della produzione letteraria scientifica • registrazione: una funzione simile a quella del brevetto, finalizzata all’attribuzione del merito di una idea, di un concetto o di una ricerca • certificazione: una funzione di controllo della qualità del risultato scientifico, che nel caso delle pubblicazioni è svolta attraverso il meccanismo del peer-review • disseminazione: una funzione che assicura la diffusione dei risultati scientifici tra scienziati • conservazione: una funzione che assicura la trasmissione dei risultati scientifici tra generazioni di scienziati 17 Finalita’ della produzione letteraria scientifica: il ruolo delle biblioteche risultati scientifici R & S risultati scientifici Biblioteca Agenti comunità scientifica • nel duplice ruolo di produttore e fruitore biblioteca • La biblioteca si inserisce in questo circuito quando il volume dell’informazione scientifica prodotta non è più “a dimensione d’uomo” e nasce quindi l’esigenza di istituzioni e figure professionali specifiche per migliorare le prestazioni della comunicazione scientifica. Valutazione peer-review 18 Alterazioni della comunicazione scientifica risultati scientifici Biblioteca R & S Editoria commerciale Industria dell’informazione elettronica risultati scientifici SCI (prodotto commerciale) Agenti comunità scientifica biblioteca industria dell’informazione editoria commerciale Valutazione peer-review impact factor 19 Alterazioni della comunicazione scientifica: gli industriali dell’informazione Il valore economico dell’informazione Fritz Machlup, The production and distribution of Knowledge in the United States (1962) Eugene Garfield: ISI - Inst. of Scientif. Inform. (1958) Information Industry Associat. (1968) Gli industriali dell’informazione sono i precursori degli odierni fornitori di informazione elettronica Sono gli eredi dei primi produttori di letteratura secondaria in formato elettronico (da Indexing & Abstracting Services da Chemical abstract in poi) Nasce un prodotto commerciale: Science Citation Index - Strumento per valutare la produttivita’ scientifica - Misura dell’influenza di un articolo nel suo settore disciplinare - E’ limitato quando gli studi bibliometrici individuano un insieme ristretto di riviste scientifiche (e quindi di editori) quali depositarie delle migliori pubblicazioni scientifiche, al punto da influire sui criteri di selezione nelle carriere scientifiche 20 Alterazioni della comunicazione scientifica: I fattori di crisi La consapevolezza del valore economico dell’informazione, che influenza i costi delle riviste scientifiche, riducendo il potere di acquisto delle biblioteche La valutazione della qualita’ della ricerca basata su un prodotto commerciale quale lo SCI 21 Alterazioni della comunicazione scientifica: le dimensioni del mercato Quanti articoli di Chimica sono pubblicati in un anno in tutto il mondo (il dominio dei Chemical Abstracts) Sono disponibili 19 milioni di riassunti 3 milioni del periodo 1907-1966 16 milioni del periodo 1967-2001 > 2.000 riassunti al giorno > 750.000 all’anno, da 8000 fonti diverse 34 milioni di sostanze Quanti articoli di Biologia sono pubblicati in un anno in tutto il mondo (il dominio dei Biological Abstracts e il super-dominio dei Biosis Previews) 5,8 milioni di riassunti disponibili a partire dal 1980 360.000 riassunti all’anno 4000 fonti diverse recensite Recensisce 5.500 periodici 22 Alterazioni della comunicazione scientifica: le dimensioni del mercato – l’esempio dei Chemical Abstracts Come suddividere 19 milioni di articoli in 10 aree disciplinari? Scienze agrarie: 511,000 articoli Scienze della terra: 710.000 articoli Scienze della vita: 3.9 milioni di articoli Scienza dei materiali: 1,9 milioni di articoli Ingegneria: 6,4 milioni di articoli Scienze biomediche: 3,4 milioni di articoli Scienze dell’alimentazione: 580.000 articoli Informazione chimica generale: 5,0 milioni di articoli Fisica: 4,5 milioni di articoli Scienza dei polimeri: 3,0 milioni di articoli Le 10 aree disciplinari ospitano 30,4 milioni di articoli: Due articoli su tre appartengono a due aree tematiche 23 Alterazioni della comunicazione scientifica: il punto di vista dei protagonisti Gli scienziati Le biblioteche accademiche e di ricerca: Non possono materialmente conoscere tutte le pubblicazioni Non hanno il tempo per leggere e rielaborare una cosi’ vasta rete di informazioni di carattere scientifico Non prediligono l’interdisciplinarita’ degli argomenti e dei contenuti trattati negli articoli Si limita generalmente a seguire una decina di generi Ha difficolta’ a reperire le informazioni a causa dell’inadeguatezza della distribuzione dell’informazione scientifica stessa Sono interlocutori e allo stesso tempo produttori della letteratura Sono il principale mercato per le riviste scientifiche Non sono piu’ in grado di affrontare la costante crescita dei prezzi degli abbonamenti (institutional rate) Hanno difficolta’ a gestire (in termini di conservazione soprattutto) il numero di pubblicazioni anche estremamente specifiche nelle diverse branche scientifiche Sono l’interfaccia tra gli scienziati e gli editori Gli editori: Non vogliono perdere i guadagni che il mercato garantisce loro ogni anno Vogliono mantenere la gestione dei diritti di copyright 24 Alterazioni della comunicazione scientifica: il modello scardinato La letteratura scientifica cosi’ prodotta e diffusa e’ un modello di comunicazione che non regge piu’ culturalmente: ritardi notevoli nella pubblicazione delle scoperte innovative non pubblicità delle ricerche negative in quanto non tutto può essere pubblicato, in particolare le ricerche "negative" su farmaci, composti chimici, ...non trovano ospitalità nei contenitori cartacei costi elevati delle riviste e quindi impossibilità di raggiungere il sapere laddove i mezzi economici scarseggiano Alcune riviste arrivano a costi proibitivi (esempi nel 2001): Brain Research rivista pubblicata da Elsevier costava 15.000 euro (13.000 nel 1996) Journal of Comparative Neurology rivista pubblicata da Wiley costava 13.500 euro Sono oltre una ventina i periodici in ambito chimico-fisico che superavano gli 8.000 euro, quasi tutti di proprieta’ Elsevier o Wiley il 97% degli articoli scientifici è prodotto da autori provenienti dai sette paesi più industrializzati, e solo il 3% degli articoli prodotti dagli scienziati dei paesi in via di sviluppo trova spazio nella stampa internazionale contro una presenza attiva del 25% di ricercatori di paesi in via di sviluppo aumento esponenziale dei prodotti cartacei, titoli di riviste, con conseguenti problemi di spazi nelle biblioteche (e relative spese gestionali) un aumento del 140% negli ultimi 10 anni per la spesa delle riviste nelle università a fronte di un minor numero di titoli acquisiti 25 Verso una soluzione? Un quadro anomalo - Cosa c'è di sbagliato in questa descrizione? tratto da un lavoro di Stevan Harnad liberamente tradotto da Antonella De Robbio 1. Un novello dottore di ricerca tutto sfavillante si reca da sua madre e con orgoglio le dice che un suo lavoro è stato appena pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica. Lei gli chiede quanti soldi gli hanno dato per questo lavoro. Lui fa una faccia strana e le risponde "niente!" e allora comincia un lungo e complicato discorso nel tentativo di una plausibile spiegazione 2. Un collega ricercatore della stessa università vede il riferimento a quell'articolo. Si reca allora in biblioteca per recuperare il testo, ma alla sua richiesta il bibliotecario gli spiega che tal periodico non rientrava tra gli abbonamenti della loro biblioteca, visti gli alti costi di quel giornale "Non possiamo permetterci di acquistare quella rivista. Il nostro budget per subscription/license/loan/copy è limitato e ovviamente è già tutto impegnato“ 3. Uno studente della stessa università vede lo stesso articolo citato sul Web. Clicca quindi sull'invitante citazione. Il sito dell'editore risponde alla chiamata con richiesta di una password: "Access Denied: Only pre-paid subscribing/licensed institutions have access to this journal .“ 4. Lo studente perde la pazienza, si incavola, e clicca su Napster per scaricarsi un file MP3 del suo CD bootleg preferito per consolarsi. 26 Verso una soluzione? 5. Anni dopo, lo stesso dottore di ricerca è sul punto di essere preso in considerazione per un posto accademico. Le sue pubblicazioni sono buone, ma non sono citate abbastanza; i suoi lavori non hanno raggiunto sufficiente impatto sulla ricerca. Il posto gli viene rifiutato. 6. Stessa cosa succede quando lui prova ad accedere ad un fondo di ricerca. Le sue scoperte scientifiche non hanno avuto sufficiente impatto. Troppo pochi i ricercatori che hanno letto, costruito e rielaborato lavori a partire dai suoi e li hanno citati. Il fondo gli viene rifiutato. 7. Decide allora di scrivere un libro. La casa editrice declina la proposta di pubblicarglielo "Non si venderebbero abbastanza copie perchè non vi è un numero sufficiente di università con sufficienti soldi per acquistarlo. I loro fondi per le acquisizioni sono tutti impegnati per coprire le spese relative ai periodici, per tener testa all'inflazione delle sottoscrizioni annuali, agli aumenti dei costi delle licenze...." 8. Allora prova a mettere i suoi articoli sul Web, liberamente accessibili a tutti, al fine di incrementare il loro impatto. Il suo editore minaccia di citare in giudizio lui, il server provider che ospita i suoi lavori per violazione del copyright. 9. Chiede al suo editore: "Il copyright CHI intende proteggere?" Il suo editore serio risponde: "Proprio te" 27 Verso una soluzione? I giornali elettronici L’eta’ della trasparenza che prende il posto del paternalismo (Richard Smith) L’avvento di Internet ha cambiato l’atteggiamento dei fruitori e produttori della comunicazione scientifica primaria Per migliorarne (se non sostituirne) il sistema di diffusione dell’informazione scientifica Per boicottare le politiche economiche degli editori dei periodici cartacei 28 Natura e definizione di periodico elettronico Electronic journals o e-journals Oggetti di difficile definizione univoca a causa della natura effimera e difficilmente ingessabile entro definizioni ristrette (Antonella De Robbio) Pubblicazione seriale in formato digitale Contenitore informativo, organizzato, in continuo aggiornamento Agli inizi del 1990 il numero dei periodici era una decina Oggi oltrepassa i 10.000 titoli (incluse anche le riviste a carattere non prettamente scientifico) 29 Natura e definizione di periodico elettronico: modalita’ di accesso, genere, tipologie Modalita’ di accesso Gratuito Accesso a pagamento Genere Periodici scientifici/accademici (generali e specializzati) Dotati di peer-review Senza peer-review Periodici popolari (giornali, quotidiani, settimanali, e-zine) Categorie: 1. 2. 3. E-journals nati dalla posta elettronica, nell’ambito delle liste di discussione e dei newsgroup Versione elettronica dei periodici originali a stampa Periodico elettronico “post-moderno” o multimediale (Ann Okerson) con struttura linguistico/iconografica diversa dal modello canonico per l’uso di link ipertestuali o immagini/animazioni tridimensionali Impone un cambiamento nella piramide della costruzione del testo di un articolo 30 Natura e definizione di periodico elettronico: vantaggi e svantaggi possono giungere direttamente al desktop dell'utente (sebbene per far ciò sia necessario avere a disposizione un computer) possono essere consultati da più di un utente per volta, in quanto ne esiste una versione digitale presente in un server remoto (a anche locale) che ne consente l'accesso in multiutenza indipendentemente da questioni di spazio o di tempo il testo contenuto può essere ricercabile possono includere grafici e fotografie a colori a costi decisamente abbordabili possono contenere multimedialità, quali suoni, video, immagini in movimento o filmati la pubblicazione avviene in tempi più veloci rispetto al tradizionale processo a stampa possono essere interattivi e questo a tutto vantaggio di uno scambio collettivo e in tempo quasi reale di idee ed esperienze se disponibili in formato WWW, possono offrire tutti i vantaggi della connessione di contenuti attraverso il sistema dei link sia interni sia esterni verso altre risorse (altre pubblicazioni, banche dati) il contenuto può esser riprodotto, inoltrato ad altri, modificato, e questo è un grande vantaggio sebbene ciò possa comunque essere un problema serio dal punto di vista della protezione intellettuale dei contenuti in relazione sia ai diritti di proprietà intellettuale sia alla tutela dell'autenticità e integrità dell'opera (e questo può rientrare negli svantaggi) richiedono necessariamente strumenti hardware adeguati per la loro consultazione, e in ogni caso una buona infrastruttura. 31 Sviluppi delle pubblicazioni on-line 32 Nuovi modelli di gestione e fruizione dei periodici elettronici Esempi di modelli alternativi a medio termine che cercano di porsi come valide soluzioni ai problemi del modello canonico SPARC (Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition) Riduzione dei costi dei periodici da 10 a 100 volte di meno Alleanza di biblioteche sostenute dalla ARL (Association Research Library) per creare partnership con editori e sviluppare conseguenti alternative economiche a esistenti periodici in formato cartaceo Esperienza che ha avuto effetti diretti sulle politiche dei prezzi di importanti editori Ha come corrispondente europeo SPARCEurope Modelli free access Modello di editoria scientifica radicalmente decentralizzata (Steven Harnard) Gli autori sono chiamati ad autopubblicare e autoarchiviare i propri contenuti scientifici Tali contenuti non necessariamente passano al vaglio della peer-review Costi sostenuti dagli stessi autori L’autore mira alla massima diffusione del suo lavoro Los Alamos arXiv: archivio di e-print (pre-print e post-print) nato nel 1991 Contenitore di piu’ di 150.000 articoli autoarchiviati Alcune statistiche parlano di quasi 150.000 connessioni giornaliere (comprese quelle ai mirror sparsi nel mondo) 33 Nuovi modelli di gestione e fruizione dei periodici elettronici Open Archive Initiative (OAI) Sviluppare strumenti in grado di consentire lo scambio di metadata usando un’unica interfaccia standard (Building-blocks) Gli autori hanno il diritto di autoarchiviare i propri articoli on-line Intende favorire lo sviluppo di un: Universal service for author self-archived scholarly literature (…) by identifying or creating inter-operable technologies and frameworks for the dissemination of author self-archived documents PubMed Central Nasce nel febbraio 2000 da un’idea del premio Nobel Varmur A proposal for electronic publication in the biomedical sciences E’ un aggregatore di contenuti sviluppati da editori gia’ esistenti Processo di peer-review esterno ai NIH Processo di revisione di qualita’ per gli articoli non peer-reviewed esterno ai NIH Copyright puo’ rimanere agli editori Non vi e’ un tempo massimo per il deposito degli articoli Public Library of Science (PLoS) Pubblica biblioteca di scienze on-line Would provide the full contents of published records of research and scholarly discourse in medicine and the life sciences in a freely accessible, fully searchable, interlinked form Distribuzione libera e gratuita della letteratura scientifica dopo sei mesi dalla pubblicazione High Wire Press (1995, Stanford University) Piattaforma per editori di alta qualita’ e per riviste con limitata diffusione Ruolo significativo confermato dalla fiducia espressa sia da editori sia da biblioteche 34 E’ forse una possibile soluzione Tutti gli attori coinvolti nel processo di produzione e diffusione della comunicazione scientifica, dagli autori ai bibliotecari, alle societa’ scientifiche, agli editori, concordano sul fatto che le relazioni tra loro sono divenute estremamente sbilanciate, in seguito all’avvento dell’editoria elettronica, delle biblioteche digitali e delle reti di elaboratori, con le connesse ripercussioni su prezzi, proprieta’ intellettuale e altri aspetti Ostacoli al cambiamento della comunicazione scientifica: Controllo di qualita’, Impact Factor e temi connessi alla protezione del diritto d’autore Conservazione della produzione scientifica Accesso libero e competizione con i periodici esistenti Manca un consenso sul riequilibrio della situazione Non e’ detto che con questo nuovo modello cambieranno le funzioni dei bibliotecari e degli editori rispetto a quello svolto fino ad adesso. 35