Storia medievale prof. Marco Bartoli 6. Il senso della storia Cfr. R. Manselli, La “lectura super Apocalipsim” di Pietro di Giovanni Olivi, Roma 1955 Il senso della storia • impletum est tempus et adpropinquavit regnum Dei paenitemini et credite evangelio • “Il tempo è compiuto e il regno dei cieli è vicino, convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15) • tempus breve est reliquum est ut qui habent uxores tamquam non habentes sint • il tempo è ormai abbreviato; da ora in poi, anche quelli che hanno moglie, siano come se non l' avessero • "In quei giorni ci sarà una grande tribolazione, la più grande che ci sia stata fino ad oggi, e non ce ne sarà più una uguale. E se Dio non accorciasse il numero di quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma Dio li accorcerà a causa di quegli uomini che si è scelto" (Matteo: 24, 21-22). Ap 21. 1- 8 "Allora io vidi un nuovo cielo e una nuova terra: il primo cielo e la prima terra erano spariti, e il mare non c’era più. E vidi venire dal cielo, da parte di Dio, la santa città, la Nuova Gerusalemme, ornata come una sposa pronta per andare incontro allo sposo. Una voce possente che veniva dal trono esclamò: "Ecco l’abitazione di Dio tra gli uomini: essi saranno il suo popolo, ed egli sarà Dio con loro. Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto, né pianto, né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre". Allora Dio dal suo trono disse: "Scrivi, perché ciò che dico è vero e degno di essere creduto". E aggiunse: "È fatto. Io sono l’inizio e la fine, il primo e l’ultimo. A chi ha sete io darò gratuitamente l’acqua della vita. Ai vincitori toccherà questa parte dei beni. Io sarò Dio ed essi saranno miei figli. Ma i vigliacchi, i miscredenti, i depravati, gli assassini, gli svergognati, i ciarlatani, gli idolatri e tutti bugiardi andranno a finire nel lago ardente di fuoco e zolfo. Questa è la seconda morte". Visione cristocentrica • Tutta la storia precristiana è “preparazione evangelica”, preannuncio della venuta di Cristo. (Eusebio di Cesarea (cfr. p .128) Le età della storia • • • • • Infantia da Adamo a Noè Pueritia da Noè ad Abramo Adulescentia da Abramo a Davide Iuventus da Davide alla cattività babilonese Aetas senilis dalla cattività babilonese alla nascita di Cristo • Aetas decrepita dalla nascita di Cristo alla fine dei tempi Agostino • De civitate Dei, XX, 7 • Lettera ad Esichio, De fine saeculi • L’escatologia rinviata • La critica del millenarismo Giovanni evangelista ancora, nel libro intitolato l'Apocalisse, ha parlato delle due risurrezioni in termini tali che la prima di esse, non compresa da alcuni dei nostri, è stata anche per di più volta in favole grottesche. Dice appunto nel libro menzionato l'apostolo Giovanni: Ho visto poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico, soprannominato il diavolo e Satana, e lo incatenò per mille anni, lo gettò nell'abisso, ve lo chiuse e ne sigillò la porta affinché non traesse più in errore le nazioni fino al compimento di mille anni; dopo questi avvenimenti dovrà essere sciolto per un po' di tempo. Poi ho visto alcuni troni e alcuni che vi si sedettero e fu dato il potere di giudicare. E le anime degli uccisi a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio e coloro che non hanno adorato la bestia e la sua statua e non hanno ricevuto il marchio sulla fronte o sulla mano regnarono con Gesù mille anni; gli altri non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo chi ha parte in questa prima risurrezione. Su di essi non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni. Coloro, che sulla base delle parole di questo libro hanno congetturato che la prima risurrezione sarà dei corpi, sono stati spinti soprattutto dal numero di mille anni. Sembrò loro opportuno che nei santi in quella condizione avvenisse la celebrazione del sabato di un sacrale grande periodo di tempo, cioè con un periodo di riposo dopo seimila anni, da quando è stato creato l'uomo e per la pena del grande peccato fu espulso dalla felicità del paradiso nelle tribolazioni dell'attuale soggezione alla morte. Poiché si ha nella Scrittura: Un solo giorno nel Signore come mille anni e mille anni come un sol giorno, passati seimila anni come sei giorni, dovrebbe seguire il settimo del sabato negli ultimi mille anni per celebrare, cioè, il sabato con la risurrezione dei santi. L'opinione sarebbe comunque ammissibile se in quel sabato fosse riservato ai santi qualche godimento spirituale. Anch'io una volta ho avuto questa opinione. Ma essi dicono che coloro, i quali risusciteranno in quel tempo, attenderanno a sfrenate orge carnali, nelle quali sarebbe così abbondante il cibo e le bevande non solo da violare la moderazione, ma da sorpassare perfino la misura dell'incredibile. Ma queste storie possono essere credute soltanto dai carnali. Gli spirituali definiscono coloro che le credono con la parola greca che noi, derivando parola da parola, potremmo denominare i "millenaristi". Gregorio Magno La fine del mondo è vicina (in Ezechiele, II,6): “Dovunque vediamo lutti, dovunque sentiamo gemiti. Distrutte le città, invasi i villaggi, devastate le campagne, la terra è stata ridotta a un deserto. Non è rimasto nessun abitante nei villaggi; quasi nessuno nelle città; e tuttavia anche questi piccoli resti del genere umano sono colpiti continuamente ogni giorno. E i flagelli della giustizia celeste non hanno termine, perché neppure in mezzo ai flagelli si emendano le colpe. Vediamo alcuni deportati come schiavi, alcuni mutilati, altri uccisi… voi vedete come è ridotta Roma stessa, che un tempo sembrava la dominatrice del mondo. Schiacciata in tanti modi da immensi dolori, dalla desolazione dei cittadini, dall’assedio dei nemici, dalle continue rovine.” • Isidoro di Siviglia, Etymologiae, lib. V, capp. 38-39 • Le sei età del mondo • Beda il Venerabile, De temporum ratione, cap. X: « de ebdomada aetatum saeculi. » • Sette giorni della settimana • Tre età del mondo: – ante legem, sub lege, sub gratia Pseudo Metodio La Doctrina Metodii : operetta scritta probabilmente in Siria nel VII secolo Tradotta da Pietro Commestor nel XII secolo in latino – Tre periodi di duemila anni ciascuno – Nell’ultimo si succedono 4 imperi: • • • • Babilonesi Persiani Alessandro Magno Romani – Alla fine, Dio darà mano libera agli Arabi, che tutto distruggeranno, preceduti da 4 piaghe (interitus, perditio, corruptio, desolatio) Adsonis Epistola ad Gerbergam Reginam de ortu et tempore Antichristi Gerberga è moglie di Luigi IV re di Francia (954 d.C.) «Cristo è venuto umile, [l'Anticristo] verrà superbo. Cristo è venuto a sollevare gli umili e rendere giusti i peccatori, quello al contrario scaccerà gli umili, farà grandi i peccatori, esalterà gli empi e insegnerà sempre i vizi, cioè il contrario delle virtù. Dissiperà la legge evangelica, richiamerà nel mondo il culto dei demoni, cercherà la propria gloria e si chiamerà Dio onnipotente [...]. Chiunque, laico canonico o monaco, vive contro la giustizia e si oppone alla regola del proprio rango e bestemmia ciò che è bene, è un Anticristo, ministro di Satana» «questo tempo non è ancora venuto perché , benché vediamo che l'impero romano è distrutto per la maggior parte, tuttavia finché dureranno i re dei Franchi che debbono tenere l'impero romano, la dignità del regno romano non perirà [...]. Uno dei re dei Franchi terrà integralmente l'impero romano, sarà nell'ultimissimo tempo il più grande e l'ultimo di tutti i re [...]» Sibilla Tiburtina • Operetta formatasi nel sec. IV-V, in ambiente bizantino (originale in greco) • Dopo le più terribili persecuzioni, un re greco, Costante, verrà a Roma, imporrà la pace per 120 anni, si convertiranno anche gli ebrei. • Allora apparirà l’Anticristo, dalla tribù di Dan e con lui Gog e Magog e le genti che Alessandro Magno aveva chiuso ad oriente. • Verranno allora Enoch ed Elia ma l’Anticristo li ucciderà. • Infine l’arcangelo Michele ucciderà l’Anticristo ed inizierà il giudizio finale. Oddone di Cluny (+942) • Collationes • Occupatio – La Chiesa era pura quando la tormentavano le persecuzioni – La pace successiva ha aperto la strada alla corruzione – Il drago satanico, con la superbia e la lussuria pervadono il mondo, compresi i monasteri – La venuta dell’Anticristo è imminente, con Behemot, rex malorum La crociata • Quando Urbano II a Clermont, nel 1095 proclamò la crociata, il popolo sembra abbia risposto col grido: « Dio lo vuole! » • Alcuni predicatori, che si unirono a Pietro l’Eremita, presentano numerosi elementi di ordine escatologico. • Uno di essi, Emich di Lonheim, si diceva investito di una missione divina: condurre a Gerusalemme l’”intero Israele” per ingaggiare, sotto il comando del Messia degli ultimi giorni, la lotta contro l’Anticristo e i suoi seguaci, inaugurando il tempo della fine. La vittoria di Cristo e dei suoi fedeli avrebbe dato inizio ad un millennio di pace. Cfr. Flori, la guerra santa Emich di Flonheim • Un cronista ebreo, Bar Simson lo dipinge così: Si fece capo dell’orda e rimuginò una storia secondo cui un apostolo del crocifisso era venuto da lui e gli aveva impresso un segno nella carne per indicargli che, quando fosse giunto nella parte greca dell’Italia, sarebbe apparso lui stesso ed avrebbe posto la corona sulla sua testa, e che Emich avrebbe trionfato su tutti i suoi nemici. Bernardo di Morval • Attorno al 1150, monaco poeta di Cluny , De contemptu mundi Hora novissima, tempora pessima sunt, vigilemus. Ecce minaciter imminet arbitrer, ille supremus. La decadenza dei suoi tempi: la gerarchia ecclesiastica è nelle mani di inetti; tutto crolla, anche Roma: Fas mihi dicere, fas mihi scribere: « Roma fuisti. » Bernardo di Clairvaux VI Sermone sul Salmo XC XXXIII Sermone sul Cantico dei Cantici 4 tentazioni colpiranno il Corpo di Cristo: – – – – Timor nocturnus (= persecuzioni) Sagitta volans in die (= le eresie) Negotium deambulans in tenebris (= l’ipocrisia) Daemonium meridianum (= l’Anticristo) Anselmo è premostratense (san Norberto) Anselmo di Havelberg, Dialogi 7 stati della storia della Chiesa, come i 7 sigilli dell’Apocalisse: 1. 2. 3. 4. 5. Il candore dei miracoli Il sangue dei martiri La nera dottrina degli eretici Il pallore dei falsi fratres La preghiera dei santi perché il giudizio venga presto 6. Il terremoto. La persecuzione dell’Anticristo 7. Il gran silenzio, la pace dopo il giudizio Ottone di Frisinga Chronica sive historia de duobus civitatis « Nos enim circa finem eius [dell’impero] positi id, quod de ipso predictum est, experimur futurumque in proximo quod restat timendo expectamus. » Il contesto: la lotta per le investiture Geroh di Reichersberg • • De investigatione Antichristi De quarta vigilia noctis 1. le persecuzioni (Nerone - Pietro e Paolo) 2. Eresie (Giuliano l’Apostata - Giovanni e Paolo) 3. Corruzione dei costumi (Enrico IV - Gregorio VII) 4. Avarizia (Anticristo - poveri di spirito) Ildegarde di Bingen Scivias; Liber divinorum operum 5 bestie, 5 regni degli ultimi tempi: – – – – – Un cane Un leone Un cavallo Un maiale Un lupo Le premesse della venuta dell’Anticristo: – – – – Ecclesiastici indegni si divideranno i beni della chiesa L’Impero si dividerà in tanti regni autonomi Di conseguenza anche la Chiesa di frantumerà Gli eretici negheranno del tutto Dio Nessuna determinazione cronologica della venuta dell’Anticristo • • Riccardo di San Vittore in Apocalipsim libri Septem Le 7 visoni dell’Apocalisse: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Le 7 lettere alle chiese dell’Asia I 7 sigilli Le 7 trombe La mulier amicta sole Le 7 fiale L’eterna dannazione dei malvagi Il premio eterno destinato ai giusti La caduta di Gerusalemme • Nel 1095 a Clermont, il popolo aveva risposto all’invito alla Crociata, con il grido: « Dio lo vuole! » • Nel 1187 con la battaglia di Hattin il Saladino riconquistava la città santa. • Si poneva una domanda teologica: Dio non voleva più la vittoria degli eserciti cristiani? • Si potevano sempre evocare i peccati dei cristiani per trovare una spiegazione, ma non di meno rimaneva una domanda di fondo sul senso della storia. Gioacchino da Fiore • Le tre persone della Trinità: – al Padre compete il Vecchio Testamento - da Adamo a Cristo – al Figlio il Nuovo Testamento - da Cristo al presente – allo Spirito Santo il mistico intelletto (= la concordia) - il futuro [di quest’ultima età l’initiatio coincide con San Benedetto mentre la fructificatio si avrà dalla 22ma generazione dopo Benedetto fino alla fine dei tempi] Expositio in Apocalipsim Tutta l’Apocalisse è divisa in 7 parti (che diventano poi 8, con la divisione dell’ultima in due), cui corrispondono 7 età della chiesa. Ma ognuna di queste parti può essere ulteriormente divisa per 7. Il risultato è sette settenari. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Apostoli Martiri Padri Monaci Perfezione dei santi e perversità dei malvagi Condanna di Babilon e premio degli eletti Il gran Sabato della fine del mondo R. Manselli, La 'Lectura super Apocalipsim', p. 97 L’età dei martiri (2) La seconda visione è quella dell’apertura dei 7 sigilli, ad ogni sigillo corrisponde una persecuzione della storia della chiesa: “il cavallo rosso è la forza politica romana che sanguinosamente combatte i primi cristiani, il cavallo nero è l'arianesimo che si diffuse per ogni dove contro la Chiesa cattolica, il cavallo pallido sono i saraceni, fattore importantissimo della storia per Gioacchino da Fiore, che più volte ne ricorda il peso come quelli che massacrarono i cristiani, li costrinsero all'abiura e restrinsero l'estensione geografica della Chiesa stessa. Se poi il quinto sigillo indica una tregua ed una pace per i fedeli, il sesto invece con il suo terremoto ricorda Babylon, la collettività dei malvagi, che sarà finalmente condannata dopo aver tormentato i fedeli, probabilmente, un santo pontefice, designato nell'angelus ascendens ab ortu solis habens signum Dei vivi. Seguirà poi, con l'apertura del settimo, l'eterna pace" Il ruolo escatologico dell’Ordine Il francescanesimo Giacomo da Vitry, Historia orientalis II, 32: «Però, se osserviamo attentamente la maniera di vivere della Chiesa primitiva, dobbiamo concludere che [Dio] non tanto aggiunse una nuova Regola, quanto piuttosto rinnovò quella antica, rialzò quella che giaceva per terra, e ravvivò la religione che era quasi morta, in questa sera del mondo avviato al tramonto, mentre urge il tempo del figlio della perdizione. Ed ha così preparato nuovi atleti per lo scontro con i tempi dell’Anticristo pieni di pericoli, premunendo e rafforzando la sua Chiesa. » Escatologia politica Il Super Hieremiam Il testo si presenta come una profezia, scritta alla fine del XII secolo, sugli avvenimenti che si sarebbero realizzati la generazione successiva, durante il regno di Federico II. In realtà si tratta di un vaticinio ex eventu. La versione più lunga allude all’attacco navale del 1241 durante il quale vennero fatti prigionieri diversi presuli diretti al Concilio. Mentre non si fa cenno né all’elezione di Innocenzo IV né alla detronizzazione di Federico (1245). Escatologia francescana Gerardo di Borgo San Donnino • 1254: La terza età avrà un suo Evangelo Eterno, formato da tre opere di Gioacchino: – – – La Concordia Novi et Veteri Testamenti L’Expositio in Apocalipsim Il Psalterium decem chordarum Francesco è l’angelus qui habet signum Dei vivi 1255 Innocenzo IV, con la Libellum quidam condanna Gerardo La risposta dei maestri secolari Guglielmo di Saint-Amour • De periculis novissimorum temporum • Gli ordini mendicanti sono la Sinagoga di Satana perché sovvertono l’ordine della Chiesa, che è di istituzione divina • In particolare la mendicità, che priva dei beni i veri poveri, è segno dell’ipocrisia dei servi dell’Anticristo La sintesi di Bonaventura Bonaventura da Bagnoregio Collationes in Hexaemeron la storia è divisa in 4 età: – – – – ante legem o tempus naturae tempus legis tempus prophetiae tempus revelatae gratiae [quest’ultimo si divide a sua volta]: • Redenzione : il Padre manda il Figlio [Vangeli] cui si contrappone Giuda • Diffusione dei carismi : il Figlio [Atti degli Apostoli] cui si contrappone Simon Mago • Apertura delle Scritture : lo Spirito [Apocalisse] cui si contrappone la bestia che sale dall’abisso. Le divisioni della storia • 6 giorni della creazione del mondo = 6 età dell’uomo [Agostino] • 5 chiamate degli operai nella vigna [Gregorio Magno] • 3 età; tempus naturae, tempus legis, tempus gratiae • 7 angeli dell’Apocalisse. “Infatti i tempi vengono distinti secondo la ragione del ternario, cioè secondo le tre leggi: scritta internamente, disposta esternamente, infusa dal di sopra; secondo la ragione del quinario: all’alba, all’ora terza, la sesta, la nona, l’undicesima, che rappresentano le cinque vocazioni fino alla fine del mondo. – E, a partire da ciò si distinguono sei età, la settima, secondo il parere di tutti, corre con la sesta. – Dopo il Nuovo Testamento non vi sarà un altri Testamento, né può venir eliminato un qualunque sacramento della nuova Legge, poiché quel Testamento è eterno.” Coll. In Hex. XVI, 1 Il tempo della chiara dottrina inizia da Adriano. Ma quanto alla sua durata chi può dirlo o chi ne ha detto qualcosa? La cosa sicura è che noi siamo in questo periodo, e inoltre è sicuro che questo tempo durerà fino all’abbattimento della bestia che sale dall’abisso, quando Babilonia sarà confusa e verrà rigettata, e dopo vi sarà la pace. Prima però è necessario che venga la tribolazione. Ma qui non può essere posto un termine, perché nessuno sa quanto durerà quel tempo di grande pace. Non fissa un termine cronologico Coll. In Hexaemeron XVI, 19 Il ruolo di Francesco d’Assisi La grazia di Dio, nostro salvatore, in questi ultimi tempi è apparsa nel suo servo Francesco, a tutti coloro che sono veramente umili e veramente amici della santa povertà… E perciò si afferma, a buon diritto, che egli viene simboleggiato nella figura dell’angelo che sale dall’oriente e porta in sé il sigillo del Dio vivo, come ci descrive l’altro amico dello sposo, l’apostolo ed evangelista Giovanni, nel suo vaticinio veritiero. Dice infatti Giovanni nell’Apocalisse, al momento dell’apertura del sesto sigillo. Vidi poi un altro angelo salire dall’Oriente, il quale recava il sigillo del Dio. Legenda Maior, Prologus Alle origini degli Spirituali Pietro di Giovanni Olivi • Lectura super Genesim: – 6 giorni della creazione, 6 età del mondo “ut in septima speretur quies” • Postilla super Lamentationes Ieremiae – 4 cattività del popolo di Dio 1. Caldei; 2. Romani; 3. Tempo finale della Chiesa; 4. Giudizio universale • Commento al Pater noster – 7 petizioni del Pater Apostoli, martiri, concili, monachesimo, debolezza verso il male, ordine francescano , fine del mondo Francesco “Perché Francesco, in mirabile pienezza dello Spirito Santo fu fatto da Cristo patriarca dello stato evangelico e di tutti coloro che vi si uniformano dall’apertura del sesto sigillo fino alla fine del mondo. Per cui si può anche dire… che lo Spirito Santo volle suggerire che in questo rinnovatore della vita di Cristo, come nell’angelo del sesto sigillo, cominciava il sesto tempo della Chiesa in cui doveva cominciare lo stato evangelico”. Declaratio fr Johanis super Regulam, cap. 1 Il ruolo escatologico dell’Ordine è assunto da una parte di esso. • Già nel Commento a Matteo, Olivi identifica gli ipocriti: • “Con il termine ipocriti possono essere identificati tutti i malvagi, dato che preferiscono l’apparenza alla verità… due sono i tipi di malvagi che spiccano fra gli altri: i prelati carnali e tirannizzanti e gli psudoreligiosi che vivono ipocritamente; i primi sono la bestia ascendens de abysso ed i secondi la bestia ascendens de terra… e poiché questi sono di gran lunga peggiori dei primi si dice che hanno il primato nella pena” Cfr. Manselli, L’Expositio , p.158 Da quanto è stato detto appaiono chiare alcune ragioni per cui, prima dello sterminio temporale della nuova Babilonia, la verità della vita evangelica deve essere solennemente impugnata e condannata dai reprobi e, per converso, deve essere più fervidamente difesa e osservata dagli uomini spirituali allora suscitati e più chiaramente compresa e predicata, perché appunto allora vi sia il solenne inizio della sesta apertura. Pur avendo udito da diversi testimoni fededegni che il nostro santo padre Francesco più volte ha predetto questa tentazione, persino che debba essere malignamente e principalmente esercitata da quanti professano il suo stato, tuttavia aggiungo brevemente qualche ragione… Olivi, Lectura super Apocalipsim, trad. it. Vian, p. 120 … perché lo spirito intiepidito e quasi estinto e sopito negli uomini evangelici sia riscosso ed energicamente acceso e così essi siano disposti e incitati a sostenere potentemente e a vincere trionfalmente la seguente tentazione che verrà con l’Anticristo proprio… … perché conviene che le reclute siano addestrate e provate tra loro prima di essere inviate lontano a sostenere guerre on popoli estranei… … quasi tutti i chierici e regolari che possiedono qualcosa in comune sembrano non comprendere la rinuncia evangelica di questi stessi beni comuni. Molti poi, pur optando per questa rinuncia (effettiva o apparente) amano e stimano a tal punto la vita rilassata arrivando a sostenere che l’uso povero o moderatamente ristretto è escluso dal voto di perfezione evangelica e che tutti dunque ne debbono essere esclusi. Tutti costoro e altri ancora sembrano così ambire le alte e ricche prelature ecclesiastiche, sembrano così anelare a ottenere e procurare privilegi che contraddicono le restrizioni regolari istituite all’inizio, che è veramente cieco chi non si accorge che da simile radice del serpe esce la vipera che divora il volatile, cioè il volo della vita evangelica e diversi che volano con le sue ali. La necessità della sofferenza • 1294: lettera ai figli di Carlo II d’Angiò: • Coraggio, dunque, cavalieri generosi, preparatevi al combattimento; il tempo della prova è venuto, la voce della tortora che sospira e che geme invece di cantare è stata udita nella nostra terra. E’ infatti necessario che nella piena apertura del sesto sigillo il sole e la luna si oscurino, che le stelle cadano dal cielo, che avvenga un terremoto così violento da smuovere tutti i monti e le isole dalle loro sedi… Commento all’Apocalisse, VII, trad. in Vian, p. 121. Ecclesia carnalis, ecclesia spiritualis Allora gli eletti saranno distinti dalla chiesa carnale come lo furono gli apostoli e gli altri cattolici dalla Sinagoga al tempo di Cristo sino alla sua sovversione compiuta da Tito e Vespasiano, per cui più in là, nel cap. XVIII ove si tratta della futura cadura di Babilonia, una voce dal cielo dice: « Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. Perché i suoi peccati si sono accomulati fino al cielo. »