Facoltà di Economia Università degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 4 Anno Accademico 2015-2016 Monopolio e Impresa Dominante Quesiti di base • Cosa è un monopolio e quali differenze presenta rispetto alla concorrenza? • Quali sono gli effetti del monopolio sul benessere? • Quali variabili sono alla base della nascita di un monopolio? • Cosa accade quando in un mercato monopolistico entrano piccole imprese? Def. Monopolio • Un impresa è monopolista quando è l’unica produttrice di un prodotto per il quale non esistono sostituti diretti Comportamento del monopolista • Il monopolista massimizza il profitto adottando politiche di prezzo discrezionali. Comportamento del monopolista • Il monopolista massimizza il profitto adottando politiche di prezzo discrezionali. • Il monopolista ha libertà nella fissazione del prezzo perché non è minacciato dall’entrata di nuove imprese Comportamento del monopolista • Il monopolista massimizza il profitto adottando politiche di prezzo discrezionali. • Il monopolista ha libertà nella fissazione del prezzo perché non è minacciato dall’entrata di nuove imprese • Il prezzo non è dato, ma è il risultato di una scelta autonoma dell’impresa Comportamento del monopolista • Il monopolista massimizza il profitto adottando politiche di prezzo discrezionali. • Il monopolista ha libertà nella fissazione del prezzo perché non è minacciato dall’entrata di nuove imprese • Il prezzo non è dato, ma è il risultato di una scelta autonoma dell’impresa • Il monopolista ha sempre di fronte una domanda con inclinazione negativa Comportamento del monopolista • Il monopolista massimizza il profitto adottando politiche di prezzo discrezionali. • Il monopolista ha libertà nella fissazione del prezzo perché non è minacciato dall’entrata di nuove imprese • Il prezzo non è dato, ma è il risultato di una scelta autonoma dell’impresa • Il monopolista ha sempre di fronte una domanda con inclinazione negativa • Il monopolista fissa un prezzo superiore ai costi marginali Comportamento del monopolista • Il monopolista massimizza il profitto adottando politiche di prezzo discrezionali. • Il monopolista ha libertà nella fissazione del prezzo perché non è minacciato dall’entrata di nuove imprese • Il prezzo non è dato, ma è il risultato di una scelta autonoma dell’impresa • Il monopolista ha sempre di fronte una domanda con inclinazione negativa • Il monopolista fissa un prezzo superiore ai costi marginali • In equilibrio la quantità prodotta dal monopolista è inferiore alla produzione in regime di concorrenza Def. Ricavo Marginale (1) • Il ricavo marginale (MR) corrisponde alla variazione dei ricavi derivante dalla vendita di una unità aggiuntiva di prodotto I ricavi marginali • Ipotizziamo una riduzione di prezzo identica (P1P2=P3P4) in corrispondenza di due diversi tratti della curva di domanda e misuriamo la variazione dei ricavi I ricavi marginali P D 0 Q I ricavi marginali P P1 D 0 Q1 Q I ricavi marginali P P1 P2 D 0 Q1 Q2 Q I ricavi marginali P P1 P2 D 0 Q1 Q2 Q I ricavi marginali P P1 P2 D 0 Q1 Q2 Q I ricavi marginali P P3 D 0 Q3 Q I ricavi marginali P P3 D P4 0 Q3 Q4 Q I ricavi marginali P P3 D P4 0 Q3 Q4 Q I ricavi marginali P P3 D P4 0 Q3 Q4 Q I ricavi marginali P P1 P2 P3 D P4 0 Q1 Q2 Q3 Q4 Q Def. Ricavo Marginale (2) • Il ricavo marginale (MR) corrisponde alla variazione dei ricavi derivante dalla vendita di una unità aggiuntiva di prodotto generata dalla riduzione dei prezzi. • Ricavo totale =RT(Q)=P(Q)Q • MR=RT(Q+ Q)-RT(Q)/ Q Il ricavo marginale • In caso di curva di domanda lineare: • D=Curva di domanda p=a-bQ • R=Ricavi totali pQ=aQ-bQ2 • derivando R rispetto a Q abbiamo: • MR=a-2bQ Ricavi marginali e elasticità della domanda Ricavi marginali e elasticità della domanda P P1 P2 P3 P4 0 D Q1 Q2 Q3 Q4 Q Ricavi marginali e elasticità della domanda P P1 Domanda elastica P2 D 0 Q1 Q2 Q Ricavi marginali e elasticità della domanda P * Domanda a elasticità unitaria D 0 Q Ricavi marginali e elasticità della domanda P P1 P2 Domanda anelastica P3 P4 0 D Q1 Q2 Q3 Q4 Q Ricavi marginali e elasticità della domanda P Domanda elastica * Domanda a elasticità unitaria Domanda anelastica D 0 Q Ricavi marginali e elasticità della domanda • Ne consegue • RM=p(1+(1/ )) Implicazioni (1) • Se è elastica ( <-1), MR è positivo e il ricavo totale aumenta all’aumentare della produzione • Con =-5 • RM=p(1+(1/ ))=p(1-0,2) RM>0 Implicazioni (1) • Se è anelastica ( >-1), MR è negativo e il ricavo totale diminuisce all’aumentare della produzione • Con =-0,5 • RM=p(1+(1/ ))=p(1-2) RM<0 Implicazioni (2) • Il monopolista max quando il ricavo aggiuntivo derivante dalla vendita di una unità in più è uguale al costo di produzione di quell’ultima unità • max quando i ricavi marginali uguagliano i costi marginali • MR=MC Implicazioni (3) • • • • • • RM=p(1+(1/ )) (1) RM=MC (2) Sostituiamo la (1) nella (2): p(1+(1/ ))=MC (p-MC)/p=-1/ (p-MC)/p=margine prezzo-costo (indice di Lerner) Implicazioni (3) • In equilibrio di concorrenza (p-MC)/p=0 • Se in monopolio l’elasticità della domanda è molto elevata (per es. -50) : (p-MC)/p=0,02 • Se in monopolio l’elasticità della domanda è invece relativamente poco elastica (per es. -3): • (p-MC)/p=0,333 Illustrazione grafica • Assunto: in regime di concorrenza e in regime di monopolio l’impresa max il profitto: • RM=MC • In concorrenza: • RM=P=MC Il Monopolio P 30 25 S 20 P*=RM 15 10 D 5 0 10 20 30 Qc Q Illustrazione grafica • In monopolio, l’impresa decide le quantità offerte e quindi la max del profitto: • RM=MC Monopolio P 30 25 S 20 15 10 D 5 0 MR 10 20 30 Q Monopolio P 30 25 S 20 15 10 D 5 0 MR 10 Qm 20 30 Q Monopolio P 30 25 S Pm 20 15 10 D 5 0 MR 10 Qm 20 30 Q Monopolio P 30 25 S Pm 20 Pc 15 10 D 5 0 10 Qm 20 30 Qc Q • La quantità prodotta in monopolio è inferiore a quella realizzata in concorrenza (Qm<Qc) • Il prezzo in monopolio è superiore a quello praticato in concorrenza • (Pc<Pm) Monopolio P 30 25 S Pm 20 15 DWL 10 D 5 0 10 Qm 20 30 Q • Il monopolio dà origine ad una perdita secca positiva Variazione della elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 15 10 D 5 0 10 Qm 20 30 Q Monopolio e elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 15 10 5 0 10 Qm 20 30 D Q Monopolio e elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 15 10 D 5 0 10 Qm 20 30 Q Monopolio e elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 15 10 D 5 0 10 Qm 20 30 Q Monopolio e elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 Pm’ 15 10 D 5 0 10 Qm 20 Qm’ 30 Q Monopolio e elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 DWL Pm’ 15 10 D 5 0 10 Qm 20 Qm’ 30 Q Monopolio e elasticità della domanda P 30 25 S Pm 20 DWL Pm’ 15 10 D 5 0 10 Qm 20 Qm’ 30 Q Potere di mercato • Quando l’impresa è in grado di influenzare il prezzo (portandolo tendenzialmente al di sopra dei costi marginali), l’impresa dispone di potere di mercato (potere di monopolio) All’origine dei monopoli • Innovazione esclusiva di prodotto (non imitabile) All’origine dei monopoli • Innovazione esclusiva di prodotto (non imitabile • Innovazione esclusiva di processo (non imitabile) All’origine dei monopoli • Innovazione esclusiva di prodotto (non imitabile • Innovazione esclusiva di processo (non imitabile) • Innovazione di prodotto o di processo imitabile, ma protetta da brevetto All’origine dei monopoli • Innovazione esclusiva di prodotto (non imitabile • Innovazione esclusiva di processo (non imitabile) • Innovazione di prodotto o di processo imitabile, ma protetta da brevetto • Restrizioni istituzionali all’entrata All’origine dei monopoli • Innovazione esclusiva di prodotto (non imitabile • Innovazione esclusiva di processo (non imitabile) • Innovazione di prodotto o di processo imitabile, ma protetta da brevetto • Restrizioni istituzionali all’entrata • Creazione intenzionale (strategica) di barriere all’entrata Effetti dell’introduzione di una innovazione di processo • L’impresa Alfa opera in regime concorrenziale e vende il proprio output a P1=Mc1 Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo P1=MC1 Q1 Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo • Nel lungo periodo, tutte le imprese operano con MC=MC1 • Ne consegue che P1=MC1=Ps • Quindi per Alfa, la curva di domanda residuale fino a Q1 risulta piatta Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo • L’impresa Alfa introduce una innovazione di processo a cui corrispondono costi marginali pari a MC2<MC1 Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo P1=MC1 MC2 Q1 Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo • Oltre Q1 la curva di domanda dell’impresa Alfa è identica a quella del settore. Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo P1=MC1 MC2 MR2 Q1 Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo P1=MC1 P2 MC2 MR2 Q1 Curva di domanda residuale e condotte dell’innovatore di processo P1=MC1 P2 MC2 MR2 Q1 Q2 Conseguenze • • • • Escono dal mercato le imprese concorrenti Il prezzo diminuisce La quantità prodotta aumenta Il profitto per Alfa è positivo Il monopolio naturale P D S1 Q Il monopolio naturale P D S2 Q Il monopolio naturale P D S3 Q Benefici del monopolio • Incentivi all’innovazione di prodotto • Incentivi all’innovazione di processo Benefici del monopolio • Incentivi all’innovazione di prodotto • Incentivi all’innovazione di processo • Valorizzazione di economie di scala (monopolio naturale) Costi del monopolio • Perdita secca • Perdita secca+Rent seeking L’impresa dominante L’impresa dominante • Una impresa è definita dominante quando detiene una elevata quota di mercato ed è in grado di influenzare il prezzo. L’impresa dominante • Una impresa è definita dominante quando detiene una elevata quota di mercato ed è in grado di influenzare il prezzo. • L’impresa dominante è circondata da imprese più piccole, definite imprese marginali (o di frangia). L’impresa dominante • Una impresa è definita dominante quando detiene una elevata quota di mercato ed è in grado di influenzare il prezzo. • L’impresa dominante è circondata da imprese più piccole, definite imprese marginali (o di frangia). • Le imprese marginali sono price taker e individualmente controllano quote di mercato molto contenute. L’impresa dominante • Una impresa è definita dominante quando detiene una elevata quota di mercato ed è in grado di influenzare il prezzo. • L’impresa dominante è circondata da imprese più piccole, definite imprese marginali (o di frangia). • Le imprese marginali sono price taker e individualmente controllano quote di mercato molto contenute. • La somma delle quote di mercato delle imprese marginali, però, può essere rilevante All’origine dell’impresa dominante • Vantaggi di efficienza • Vantaggi collegati all’apprendimento • (Vantaggi da differenziazione e/o reputazione) • Vantaggi da coordinamento (cartello) Quesiti • Quale coppia prezzi-quantità massimizza il profitto dell’impresa dominante? • Perché l’impresa dominate non pratica prezzi che determino l’uscita delle imprese marginali? • Quali sono le differenza tra una impresa dominante e una impresa monopolista? Hp1 Impresa dominante con assenza di entrata • Assunzioni: • 1) La presenza di profitti positivi non genera nuove entrate (n. imprese fisso) • 2)Tutte le imprese ad esclusione dell’impresa dominate sono price taker • 3)L’impresa dominante ha informazioni perfette sulla curva di domanda del settore e sulla curva di offerta delle imprese marginali Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali MCf ACf Sf P1=Ps D Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata • MCf=Costi marginali dell’impresa di frangia rapprensentativa • ACf= Costi medi dell’impresa di frangia rapprensentativa • Sf=Curva di offerta delle imprese marginali Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf P1=Ps D Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P1=Ps D MCd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P1 P1=Ps D MCd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P2 P1 P1=Ps D MCd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf MCd1 P1 P1=Ps Dd D Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf MCd1 P1 P1=Ps MR D MR Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P1 P1=Ps MR D MR Q*=nQf Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P1 P1=Ps MR D MR Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P2 P1=Ps P1 MR D MR Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P2 P1=Ps P1 MR D MR Qf Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P2 P1=Ps P1 MR D MR Qf Q*=nQf Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P2 P1=Ps P1 MR D MR Qf Q*=nQf Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P2 P1=Ps P1 MR D MR Qf Q*=nQf Qd1 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P1 P1=Ps MR D MR MCd2 ACd2 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P1 P1=Ps MR MCd2 D ACd2 MR Qd3 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P2 P1 P3 P1=Ps MR MCd2 D ACd2 MR Qd3 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P2 P1 P3 P1=Ps P3 MR MCd2 D ACd2 MR Qd3 Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P2 P1 P3 P1=Ps P3 MR MCd2 D ACd2 MR Qd3 Hp2 Impresa dominante con entrata • Assunzioni: • 1) La presenza di profitti positivi determina nuove entrate (n. imprese variabile) • 2)Tutte le imprese ad esclusione dell’impresa dominate sono price taker • 3)L’impresa dominante ha informazioni perfette su la curva di domanda del settore e sulla curva di offerta delle imprese marginali Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali Impresa dominante MCd1 P1=Ps AC1 D Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante MCd1 Sf AC1 D Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf MCd1 D-Sf AC1 D Dd Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf D MCd1 MR Dd Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf MCd1 D-Sf D MR Qd1 Dd Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf D nQf MCd1 MR Qd1 Dd Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf D nQf MCd1 MR Qd1 Dd Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf Dd MCd1 D MR ACd2 Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf Dd MCd1 D MR ACd2 Qd2 Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf P2 Dd MCd1 D MR ACd2 Qd2 Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf P2 P2 Dd MCd1 D MR ACd2 Qd2 Hp2.Impresa dominante con entrata Imprese marginali P1=Ps Impresa dominante Sf D-Sf P2 P2 Dd MCd1 D MR ACd2 Qd2 Conclusioni • 1)Nel caso in cui l’entrata sia bloccata e il differenziale di efficienza rispetto alle imprese marginali è modesto, l’impresa dominante vende a un prezzo inferiore a quello di monopolio. L’output offerto è superiore a quello di monopolio. Le imprese di frangia conseguono un profitto positivo. • L’impresa dominante non ha interesse a fare uscire dal mercato le imprese di frangia, se ciò comporta la riduzione dei prezzi. Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf MCd1 D-Sf P2 P2 P1=Ps P1 MR D MR Qf Q*=nQf Qd1 Conclusioni • 2) Nel caso in cui l’entrata sia bloccata e il differenziale di efficienza sia notevole, l’impresa dominante si comporta come una impresa monopolista. • Le imprese marginali conseguono un profitto negativo e escono dal mercato Hp1.Impresa dominante con assenza di entrata Imprese marginali Impresa dominante MCf ACf Sf D-Sf P2 P1 P3 P1=Ps P3 MR MCd2 D ACd2 MR Qd3 Conclusioni • 3)Nel caso di entrata libera e di differenziali di efficienza contenuti, l’impresa dominante è price taker. • A differenza delle imprese marginali, l’impresa dominante ottiene un profitto positivo dalle vendite • Prezzo e quantità di equilibrio sono identici a quelli di concorrenza • Conclusioni • 4) Nel caso di entrata libera e di differenziali di efficienza rilevanti, l’impresa dominante assume un comportamento simile a quello dell’impresa monopolista. Temi trattati • • • • • • • • • Il monopolio e il comportamento del monopolista I ricavi marginali Il rapporto tra ricavi marginali e l’elasticità della domanda Potere di mercato Fattori all’origine del monopolio Costi e benefici del monopolio L’impresa dominante L’impresa marginale L’impresa dominante con e senza entrata