Impianti del ciclo del combustibile in decommissioning ENEA - CORA EUREX SALUGGIA (VC) operation: 1965 - 1987 ENEA - ITREC ROTONDELLA (MT) operation: 1964 - 1978 ENEA - IPU CASACCIA - ROME operation: 1963 - 1986 RAD-IPU IPU Caratteristiche generali Attività svolte rifiuti prodotti radionuclidi contaminanti IPU Linea Analitica SaG- Lab.40 IPU - deposito rifiuti alta attività Quadro normativo ed Organismi di riferimento Consorzio SICN: ENEA-SOGIN-FN funzioni del SICN: - coordinamento e controllo attività di smantellamento - coordinamento iniziative ANPA Programma attivita’ di smantellamento e di gestione dei rifiuti di IPU Soggetto a vincoli per tempi e modi Soggetto a controlli Programma articolato in 2 fasi: - 1° fase : attività propedeutiche allo smantellamento ( 2010) (trattamento e condizionamento rifiuti liq. e sol. in deposito) - 2° fase : dismissione di IPU e pertinenze (2016) Attività di Smantellamento delle SaG obsolete ASSO ASSO • struttura progettata ad hoc (tenuta alfa) • l’attività si articola in due fasi distinte e complem. : - realizzazione dell’infrastruttura e dei sistemi - gestione dell’infrastruttura per lo smantell. SaG e nel rispetto delle disposizioni di legge (Reg. Esercizio e Presc. Tecn., ecc.) Realtà Virtuale: forse una buona idea • contatti con CAMO • contratto triennale ENEA-IFE/HRP • contesto internazionale: - esperienza giapponese e russa - interesse di Francia • “finestra temporale” in HRP : 2001-2003 • coincidenza con attività programmiche di IPU • ricambio generazionale in atto dal 2001 • nuove risorse umane con attitudine alla IT • entusiasmo dei giovani di recente acquisizione VRT: si o no? Analisi costi/benefici • valutazione degli scopi e della reale utilità per IPU • risorse necessarie disponibili: - umane - strumentali - economiche • tempi di attuazione compatibili con le attività prog. • “compatibilità ambientale” : non sottrae risorse e favorisce la collaborazione tra v/g • introduzione di un nuovo approccio metodologico basato sul metodo di lavoro e non sulle persone • integrazione con le altre attività di IPU (v. ISOCS) • tendenza allo standard SOGIN “VIRTUALDECOM” • Collaborazione tra IPU e CAMO in ambito IFE/HRP (accordo bilaterale) • Limitato alla fase di planning (no training) • Limitato nel tempo e nell’impegno di risorse • Stadi avanzamento fornitura tool: - Modello VR di ASSO e SaG (environment) - integrazione ambienti, manichini, VR-dose 3D - movimentazione SaG in ASSO, collisioni, dose - scenari, smantellamento SaG, estraz. E mov. componenti interni, ottimizzaz., taglio e confez. waste. ASSO - modello CAD vista SaG Glove Box modello CAD Esempio di Scenario “VIRTUALDECOM”: tra 1 anno (1) • disponibilità del tool VR su semplici PC • modello dose 3D (primi!) • verifica delle fasi operative e risparmio di tempo • individuazione dei task • verifica degli scenari (minima dose/riduzione rischio) • stima delle dosi e data reporting • definizione procedure operative • iter autorizzativo facilitato “VIRTUALDECOM”: tra 1 anno (2) • sviluppo competenze per altre applicazioni RAD • raccolta dati storici • maggiore collaborazione tra le diverse competenze • limitato ricorso ai mock-up • sviluppo di un approccio operativo metodico • equipara agli standard internazionali • pone al passo con i tempi e lascia aperta l’opzione VRT • facilita la diffusione delle informazioni sul decomm. Dose-rate Visualisation 3D Map Scenario Recording &Playback A scenario is recorded as a set of routes with action markers. Each of these routes or work tasks belongs to a manikin. The manikin is also pausing on markers where it has been synchronized to wait for other manikins to finish their tasks. On playback the manikin will walk the route as recorded, doing work or handling objects on the markers where the user has recorded such actions. The Database Interface Conclusioni e possibili futuri sviluppi (1) • Proposta : è tecnica ed è attuale nel panorama internazionale del decommissioning • Particolarità: modello VR-dose 3D & imp. ciclo comb. • Contribuisce a creare una nuova cultura basata su un nuovo metodo di lavoro • Il data reporting automatico, favorirebbe la documentazione delle attività e quindi la GQ del processo di decommissioning • E’ necessario valutare le reali potenzialità dell’impiego della VRT anche per il training • E’ necessario approfondire gli aspetti discussi e confrontarsi con le esperienze di altri per valutare le possibilità di impiego della VRT per ulteriori applicazioni sugli impianti RAD. • Importanza della partecipazione all’HRP • Particolarità degli impianti RAD e particolarità del momento Conclusioni e possibili sviluppi futuri(2) • Per conseguire gli obiettivi è necessario: - spirito di collaborazione all’interno degli impianti - chiarezza di ruoli • I tool VRT devono lavorare per gli impianti e non il viceversa • Nel caso la VRT fosse adottata in RAD l’esperienza sarebbe interessante perchè sarebbe la prima del caso nel mondo • Analogia della VRT con il software gestionale Primavera: aiutano a gestire al meglio le informazioni e i processi utilizzando un unico tool • Auspicabile un maggiore coinvolgimento del SRPO