1. Standard internazionali e norme comunitarie • FATF-GAFI … raccomandazioni • direttiva 91/308/CEE … sistema bancario e finanziario; • direttiva 2001/97/CE … attività non finanziarie e professionisti; • nuove raccomandazioni del GAFI (2/2012) e prevenzione del finanziamento del terrorismo • direttiva consolidata 2005/60/CE Percorso disciplinare nazionale impianto originario della legge 197/91 novità del d.lgs. 153/1997 (nuove SOS) le attività non finanziarie: il d.lgs. 374/1999 i professionisti: il d.lgs. 56/2004 decreto legislativo n. 231 del 2007 la quarta direttiva 2. Autorità Comitato di Sicurezza Finanziaria Ministero dell’economia e delle finanze Unità di informazione finanziaria autorità di vigilanza di settore amministrazioni interessate ordini professionali forze di polizia (DIA e NSPV) Unità di informazione finanziaria • Financial Intelligence Units (natura amministrativa, investigativa, giudiziaria o mista) • soppressione dell’UIC e nascita della UIF • rapporti con BI: autonomia e indipendenza • il Direttore della UIF e il Comitato di esperti • la UIF nell’apparato antiriciclaggio I compiti della UIF • approfondimento finanziario delle SOS e delle ipotesi di omesse SOS • analisi e studio • analisi statistica dei dati aggregati • predisposizione indicatori di anomalia e modelli o schemi operativi • collaborazione internazionale e con l’AG • verifica anche ispettiva di SOS 3. Destinatari intermediari finanziari (art. 11, co. 1 e 2) altri esercenti attività finanziaria (11, 3) professionisti (12) revisori contabili (13) altri soggetti (14) altri destinatari (10, 2) (solo SOS) professionisti (art. 12) iscritti albo dottori commercialisti ed esperti contabili iscritti albo dei consulenti del lavoro ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti ed altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati notai e avvocati prestatori di servizi relativi a società e trust ad esclusione dei soggetti indicati precedentemente professionisti limite oggettivo per notai e avvocati in nome o per conto dei clienti compiono operazioni finanziarie o immobiliari assistono i clienti nella predisposizione o realizzazione delle seguenti operazioni: trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su immobili o attività economiche gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni apertura o gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti titoli organizzazione degli apporti per la costituzione, gestione o amministrazione di società costituzione, gestione o amministrazione di società, enti o trust professionisti limite per SOS l’obbligo non si applica per le informazioni ricevute dal cliente o ottenute nel corso dell'esame della posizione giuridica o nell’esercizio dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull'eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso professionisti: una comparazione analisi di un campione di 8 ordinamenti europei (eterogenei per natura della FIU) •omogeneità delle categorie professionali considerate •in molti Paesi, ruolo di filtro degli organi professionali con partecipazione a emanazione indicatori e controlli •attribuzione di un certo grado di valutazione soggettiva e discrezionale per la rilevazione di SOS •scarsa quantità delle segnalazioni •in generale, ricopiare più che recepire direttiva professionisti: una comparazione contenzioso sulla compatibilità tra applicazione della normativa e diritto alla difesa e al processo giusti (professionisti legali) ricorsi nazionali ed europei (Corte di Giustizia CE, 26 giugno 2007; Consiglio di Stato francese) in generale, compatibilità tra obbligo di segnalazione e diritto di difesa in direttiva per esclusione di attività giudiziaria in Francia, filtro degli Ordini nei rapporti con la FIU 4. Adeguata verifica CDD procedure in caso di instaurazione rapporto, esecuzione operazioni, sospetto o dubbio identificazione e verifica di identità del cliente e del titolare effettivo (presenza, documento valido, richiesta al cliente o in altro modo) informazioni sullo scopo e la natura del rapporto o della prestazione controllo costante del rapporto o della prestazione (analisi compatibilità di operazioni) adeguata verifica rafforzata e semplificata Adeguata verifica approccio basato sul rischio •cliente, operazione, rapporto, prestazione •criteri generali (20) e autorità di vigilanza obbligo del cliente di fornire informazioni obbligo di astensione o di porre fine al rapporto se manca adeguata verifica o sospetto di riciclaggio o terrorismo Obbligo di astensione obbligo di astensione (artt. 23 e 41) per carenze nell’adeguata verifica > valutare SOS per sospetto riciclaggio > obbligo SOS prima di invio di SOS obbligo di astensione e sanzioni astensione art. 23, comma 1 bis “Nel caso in cui non sia possibile rispettare gli obblighi di adeguata verifica relativamente a rapporti continuativi già in essere, operazioni o prestazioni professionali in corso di realizzazione, gli enti o le persone soggetti al presente decreto restituiscono al cliente i fondi, gli strumenti e le altre disponibilità finanziarie di spettanza, liquidandone il relativo importo tramite bonifico su un conto corrente bancario indicato dal cliente stesso. Il trasferimento dei fondi è accompagnato da un messaggio che indica alla controparte bancaria che le somme sono restituite al cliente per l'impossibilità di rispettare gli obblighi di adeguata verifica della clientela.” 5. Registrazione conservazione e registrazione dati archivio unico informatico archivio formato e gestito a mezzo di strumenti informatici registro della clientela (cartaceo) sistemi informatici per propria attività trasmissione dati aggregati alla UIF 6. Segnalazione operazioni sospette art. 3 della 197/91 … “ogni operazione che … induca a ritenere” provenienza delittuosa del denaro o dei beni art. 41 della 231/07 … “sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare … in corso, compiute o tentate operazioni di riciclaggio” nozione amministrativa di riciclaggio (provenienza criminosa e autoriciclaggio) ampliamento dell’obbligo Procedura di segnalazione mantenuto il doppio vaglio di valutazione (locale e centrale) maggiore durata sospensione (48 ore > 5 gg.) ribadito obbligo di segnalare “senza ritardo, ove possibile prima di eseguire l’operazione” … ritardo significativo equivale a omissione adeguamento della procedura di segnalazione dal maggio 2011 (RADAR) > dal floppy a internet Analisi finanziaria delle SOS aumento di dati e informazioni > collocazione in Banca d’Italia e “protocollo d’intesa” accesso all’anagrafe dei conti e depositi (e all’anagrafe tributaria) prossimo adeguamento di procedure di segnalazione approfondimenti ispettivi delle SOS e delle ipotesi di omesse SOS procedura per archiviazione delle SOS infondate percorso di analisi SOS Intermediari e altri soggetti obbligati GF (Reparti territoriali) SOS GF (NSPV) selezione UIF (filtro) Esame prioritario Esame ordinario analisi finanziaria Relazione tecnica DIA approfondimenti cartolari o ispettivi AG Archiviazione (10 anni di evidenza) Archiviazione AG in ipotesi di reato (ex art. 331 cpp) Attività investigativa 7. Dati sulle SOS prima della nascita della UIF (2007) > n. 12.554 nel 2008 si arriva a n. 14.602, nel 2009 a n. 21.069 nel 2010 a n. 37.321, nel 2011 a oltre 49.000, nel 2012 a quasi 65.000 > trend crescente incremento settore bancario e postale scarsa attenzione da settore finanziario, assicurativo, altri operatori e professionisti adeguamento delle procedure di segnalazione dal maggio 2011 > dalla carta a internet ripartizione per categoria Categoria di intermediari 2008 2009 2010 2011 2012 Banche 78,5 65,1 73,1 79,9 74,9% Poste Italiane S.p.A. 11,5 18,4 9,3 7,6 16,1% Intermediari finanziari 8,7 15,1 16,6 11 6,9% Imprese di assicurazione 1,1 1,1 0,4 0,6 0,5% Altri 0,2 0,3 0,6 0,9 1,6% 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale aumento delle SOS normativa … più ampia nozione dell’obbligo … intervento sul “contante” … incertezze su adeguata verifica e astensione maggiore attenzione ai fenomeni criminali economici, con indagini della magistratura e accertamenti delle autorità di controllo sanzioni amministrative pecuniarie … carenze di feedback … aumento generatori per maggiori indici consapevolezza o deresponsabilizzazione? 8. Indicatori di anomalia indicatori … art. 41 d.lgs. 231/07 … iter di emanazione lungo e complesso (intermediari, professionisti, operatori non finanziari) iter > predisposizione con altre autorità … esame comparato internazionale … integrazione “decalogo” con casistica ampia … consultazione informale delle associazioni di categoria … esame del CSF contenuti > “parte generale” con principi e regole e “allegato” con indicatori e sub-indici finalità e principi agevolare valutazione, ridurre margini incertezza, contenere oneri, corretto e omogeneo adempimento (co. 1 e 2) non esaustività (commi 3 e 5) non automaticità (commi 4 e 7) concreta applicazione in base all’attività (co. 8) rapporti tra indicatore e sub-indice (co. 6) rapporti tra indicatori generali e specifici (co. 8) estensione dell’obbligo non esaustività > rinvio a schemi di anomalia e a proliferazione armi distruzione di massa segnalazione operazioni a prescindere da importo operazioni rifiutate, non concluse, tentate operazioni regolate presso altri intermediari operatività con altri intermediari di dubbio profilo reputazionale o in territori a rischio valutazione per intera durata dal rapporto procedure > obbligo di procedure interne di valutazione > possibilità di procedure di selezione automatica … ma obbligo per canali telefonici o telematici per servizi di tramitazione per conti di corrispondenza e assimilabili (att. conti di passaggio e assimilabili) per società di art. 10, comma 2 ripartizione indicatori cliente (informazioni, comportamento e profilo soggettivo) operazioni (illogiche, inusuali o incoerenti o da/per terzi) modalità di pagamento (contante, frazionamento, monetica, money transfer) specifici (servizi di investimento, assicurazioni sulla vita e finanziamento del terrorismo) D.M. professionisti definizioni … ambito di applicazione … principi generali … norme finali gli indicatori non hanno carattere esaustivo … assenza di indicatori non esclude il sospetto … esigenza di prestare attenzione a ulteriori comportamenti … rinvio a schemi di anomalia indicatori sono articolati in sub-indici, che costituiscono una esemplificazione operativa (vanno letti congiuntamente) D.M. professionisti due principi di fondo mera ricorrenza di operazioni o comportamenti descritti in uno o più indicatori non è motivo di per sé sufficiente per la segnalazione … è necessario valutare in concreto la rilevanza del comportamento della clientela (art. 3, comma 5) selezione degli indicatori rilevanti è effettuata alla luce della concreta attività prestata (art. 3, co. 8) D.M. professionisti All. 2 > “manuale del buon segnalatore” … nessun contenuto prescrittivo … richiamo di principi normativi … opportunità di procedure interne per il corretto adempimento degli obblighi assenza di soglie minime per la segnalazione segnalazione di operazioni o prestazioni rifiutate sospensione dell’operazione con canali informali mantenere traccia dell’iter valutativo seguito comunicazione dell’avvenuta archiviazione ruolo degli ordini professionali nella formazione 9. schemi o modelli di anomalia schemi di possibili anomalie soggettive e oggettive comportamenti specifici, ricorrenti nella prassi, caratterizzati da concatenazione logica e/o ripetitività nel tempo contenuto più tecnico degli indicatori non tutti i comportamenti dello schema necessari per SOS no SOS (automaticamente) per singolo comportamento gli “schemi” emanati • • • • • • • • • Imprese in crisi Conti dedicati Frodi informatiche (phishing) Frodi Iva intracomunitaria Frodi fiscali internazionali Frodi nelle fatturazioni Abuso finanziamenti pubblici Frodi nel leasing e nel factoring Attività di gioco (“a terra” e “on line”) 10. Limitazioni contante e titoli divieto di trasferire denaro contante o libretti o titoli al portatore di valore superiore a euro 1.000 obbligo di rilasciare moduli o assegni con clausola di non trasferibilità clausola di non trasferibilità e beneficiario per assegni e vaglia di importo superiore a euro 1.000 girare solo per l’incasso gli assegni m/m divieto di rilasciare assegni circolari di importo superiore a euro 1.000 divieto di mantenere il saldo dei libretti al portatore superiore a euro 1.000 11. Sanzioni penali fattispecie penali generiche e poco punite incerta applicazione per assenza dolo e veloce prescrizione formulazioni errate e incoerenza con approccio al rischio definire fattispecie penali con determinatezza e tassatività, applicabili e adeguatamente punite depenalizzare casistica di minore rilievo, da punire con efficaci sanzioni amministrative pecuniarie introdurre il reato di auto-riciclaggio Sanzioni amm per omesse SOS dall’1 al 40% dell’importo per persona fisica > ruolo del responsabile di primo livello con inefficacia e conflitti > contestazione importi sproporzionati con verifiche complesse o impossibili responsabilità della persona giuridica, con obbligo di rivalsa se effettiva carenza importi elevati ma prestabiliti e sanzioni alternative 12. Approfondimento “usura” “operatività estremamente frazionata, con transazioni di importo unitario contenuto …, ripetitiva nel tempo e basata su un intenso ricorso al contante e agli assegni” “movimentazione vorticosa, con operazioni contestuali o ravvicinate nel tempo, di segno contabile opposto e di importo identico o simile” elevati volumi movimentati, notevole frequenza di operazioni di importo limitato, modalità operative inusuali (anche per mezzi di pagamento utilizzati) divieti e controlli rapporti con famiglie consumatrici (cod. 600) con movimentazione non personale rapporti di “portafoglio commerciale” con clienti censiti come famiglie consumatrici pluralità deleghe su rapporti intestati a persone fisiche o ditte individuali rapporti con andamento irregolare (non utilizzo / intensa operatività) operazioni extra conto o per cassa rilevanti o ricorrenti (cd occasionali) contante e assegni ripetuti versamenti o prelevamenti per importi inferiori (prossimi) alle soglie a “cifra tonda” coincidenti in “dare” e “avere” ripetuti nel tempo prelevamenti di contante con carte ricaricate in contanti e per importi complessivi vicini al plafond prelevamento con assegni m/m assegni versati e tratti per importi coincidenti / analoghi assegni richiesta carnet di assegni in numero eccessivo ripetuta richiesta assegni liberi elevata incidenza assegni non utilizzati sul totale versamento assegni bancari con richiesta di assegni circolari, specie se frazionati o con “resto in contanti” versamento assegni con contestuale prelievo in contanti ripetuti assegni impagati a prima presentazione, specie se di analogo importo assegni assegni circolari emessi in data molto antecedente assegni con “segni di riconoscimento” assegni sotto-soglia con pluralità di girate poco leggibili assegni con beneficiario che appare inserito da persona diversa dal traente richiami o ritorni effetti presentati o impagati pagamenti tardivi per evitare iscrizione CAI finanziamenti e relazioni numerosi finanziamenti con pagamento della rate in contanti erogazione di finanziamenti a terzi … rimborsi delle rate di finanziamento da terzi attenzione a operatività posta in essere da collaboratori esterni e in alcuni settori di attività rapporti con nominativi ricorrenti rapporti con nominativi in condizioni di difficoltà tenore di vita incoerente con profilo del cliente 13. Approfondimento carte Sviluppo delle carte … riduzione dei costi, comodità di utilizzo, nuove fasce di clientela Clientela private e corporate Numerosità delle carte a stesso nominativo Autofinanziamento (c/credito e tabaccai) Rimborso anticipato delle carte Fenomeno del “cash in – cash out” comunicazione carte di credito La carta di credito, di norma, ha la funzione di consentire il regolamento telematico posticipato delle transazioni Il prelevamento di contante tramite carta va considerato un servizio accessorio volto a ottenere liquidità in caso di necessità E’ emerso un fenomeno di utilizzo anomalo di carte di credito (anche estere) per prelevamenti di denaro contante, ripetuti e di importo rilevante, presso gli sportelli ATM della banca La collaborazione con l’A.G., gli accertamenti ispettivi e la comunicazione UIF del 16.2.2012 criticità organizzative Profilatura della clientela carente o del tutto assente Canali distributivi di estrazione commerciale Finestra temporale tra l’attivazione della carta (immediata) e il perfezionamento dell’adeguata verifica (differito) Debolezza dei controlli volti a verificare la diversità tra il titolare della carta e l’esecutore delle ricariche presso punti di vendita elementi di anomalia Ricariche in contanti prevalenti o esclusive Prelievi di contante come modalità assorbente degli utilizzi Numerosità delle carte o elevato turnover di carte in capo ad un medesimo titolare A fronte della pluralità di intestatari, focus su altri elementi “aggreganti” come: punto vendita che effettua le ricariche; modalità di concatenazione temporale e geografica delle operazioni; (più raramente) esercente presso il quale utilizzata la carta Bonifici in entrata seguiti da bonifici in uscita Il reato di usura (base) dazione o promessa di interessi o altri vantaggi usurari in corrispettivo della prestazione di denaro o di altra utilità il tasso usurario è fissato nel tasso medio praticato dal sistema legale aumentato di un quarto, cui si aggiunge un margine di quattro punti percentuali (max otto punti percentuali) … da 2011 … prima aumentato della metà legge 24/2001 … soluzione a problematica di sopravvenuta usurarietà dei mutui … supero al momento della promessa non del pagamento la soglia d’“usura” a favore: facilitare l’accertamento del reato; favorire l’uniformità applicativa; ridurre l’aleatorietà del “tasso usurario”; volontà di incidere in senso equitativo sui tassi praticati e di ridurre il divario dei tassi tra il Nord e il Sud contro: effetti distorsivi sul mercato; aumento dei tassi e razionamento dell’accesso al credito; usurarietà non solo da tasso; più possibilità per l’usuraio di precostituire prove a favore; vittima è costretta a ricostruire con maggior precisione le operazioni rilevazione dei TEGM rilevazione trimestrale a cura della Banca d’Italia … dati da banche e intermediari finanziari apposite “istruzioni per la rilevazione” due macro categorie di operazioni … tutti i rapporti in essere / solo i finanziamenti accesi le formule di calcolo del tasso … ex post interessi rapportati ai saldi liquidi maggiorati degli oneri in percentuale sull’accordato / ex ante TAEG aggregazioni dei dati trasmessi … (25 tassi) … impossibilità del tasso unico problematiche applicative calcolo del tasso con metodologie delle istruzioni per la rilevazione certezza operativa e trasparenza … univocità dei comportamenti e confrontabilità dei tassi decreti ministeriali … gli intermediari bancari e finanziari, al fine di verificare il rispetto del limite si attengono ai criteri di calcolo delle istruzioni … visti e nota metodologica assenza di punti di riferimento alternativi … soprattutto nella valutazione del comportamento delle banche problematiche applicative i prestiti degli “usurai” … categoria residuale … vecchia distinzione dei tassi tra banche e finanziarie le modifiche delle “istruzioni” rinnovo del prestito … rinegoziazione delle condizioni … nuovo incontro di volontà … rivalutazione dell’“usurarietà” con nuove soglie esigenza di avere la documentazione … copia assegni, conto del finanziatore con anagrafe dei rapporti, estratti conto durata finanziamento e aumento del tasso problematiche “usura bancaria” oneri inclusi ed esclusi … • commissione di massimo scoperto (a parte in vecchie istruzioni, circolare B.I. 2005, caso “Palmi”) • interessi di mora (rilevazione del 2002, decreti ministeriali, circolare ABI) esatta qualificazione del rapporto i rapporti esclusi dalla rilevazione … modifica istruzioni nel tempo … esigenza … acquisire estratti conto scalare o piano di ammortamento … problematiche “usura bancaria” individuazione del soggetto attivo … realtà complesse … modelli organizzativi … delega di funzioni principi Corte Appello Reggio Calabria … responsabilità organi apicali (se delega generica e senza controlli) e semiapicali … minore responsabilità di preposti (in assenza di margini di autonomia) esigenza di verificare previsioni dello statuto ed effettiva organizzazione interna … attenzione a processi di concentrazione e a continue modifiche elemento soggettivo … impossibile? Usura residuale o in concreto interessi inferiori al limite di legge, altri vantaggi o compensi sproporzione rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità (alla luce delle concrete modalità del fatto e al tasso medio per operazioni similari) … tra massimo legale e tasso medio condizioni di difficoltà economica o finanziaria della vittima … non estremo condizionamento ma impegni rilevanti usura “reale” il concetto di “altra utilità” e la punibilità dell’“usura reale” … operazioni con beni immobili, servizi o attività professionali … è applicabile la tabella? … il ricorso alla fattispecie di usura residuale … sproporzione e condizioni difficoltà … comincia a esserci casistica … mediazione usuraria procurare una somma di denaro o altra utilità facendo dare o promettere, a se o ad altri, un compenso usurario si prescinde da finanziamento e da sua liceità … come si valuta compenso? istruzioni del 2009 … rilevazione di compenso di mediazione … da luglio 2010 indicazione nel comunicato stampa trimestrale della Banca d’Italia (n. 3 compensi)