GLI STRUMENTI DI RICERCA Gli strumenti di ricerca scientifica in medicina derivano dalla integrazione di procedure e metodologie applicative di chimica, fisica, matematica con modalità logiche proprie; queste modalità, in linea generale, sono definite CLINICHE In cosa consiste il ragionamento clinico Il ragionamento clinico, in contesti individuali, ha le stesse caratteristiche della ricerca scientifica, anche applicata a contesti più generali La logica della scoperta scientifica si fonda inizialmente: su basi induttive su basi deduttive contro-deduttive retro-deduttive In cosa consiste il ragionamento clinico La variabilità dell’individuale in clinica viene ricondotta a generalità attraverso codifiche. Queste sono basate su criteri di tipo statistico-epidemiologico fisio-patologico nosologico-normativo La scoperta scientifica si perfeziona su basi: probabilistiche deterministichecausali logico-linguistiche Quale logica per la ricerca in E’ bene possibile che un sistema medicina di professionalità fortemente normato ed eteroguidato determini condizioni sfavorevoli a un processo di innovazione anche minimo e parcellizzato. In effetti, i sistemi chiusi hanno caratteri di involutività e di inibizione creativa. Il sistema attuale appare permeabile ad apporti esterni predefiniti, con i caratteri dell’eccellenza. Quale logica per la ricerca in medicina La contraddittorietà tra gli esiti di una prassi conforme a regole predefinite e le attese dell’utenza determina fenomeni di rigetto e di ricorso a opzioni diagnostiche e terapeutiche eterodosse. Umanesimo o illuminismo in medicina? Una Scuola si richiama a principi e a metodi. Una Ricerca richiede idee, creatività, strumenti e mezzi. Il distacco dalla concreta conoscenza della corporeità per la latitanza dell’esperienza anatomica induce alla adesione per modalità di conoscenza e di ragionamento troppo distanti dalla realtà anatomica sistematicamente osservata nel vivente. E’ la prima tappa verso un approccio medico virtuale, aperto alle suggestioni delle richieste professionali aliene dalla clinica e dalla deontologia. La rimozione della complessità del lavoro medico ridotto a categorie contabili coerenti con la biologia molecolare, la sociologia e l’economia, innesca una spirale sfavorevole per il rapporto costi/benefici. Il gatto impara ad osservare la realtà che lo circonda, intuendo “istintivamente” e apprendendo ciò che serve alla sua sopravvivenza e al suo benessere, e ciò che può minacciarli. Molti modelli neurofisiologici derivano proprio da studi sul gatto. Eppure permane una contraddizione profonda tra il carattere “qualitativo” della esperienza cognitiva, anche attuata nella iteratività, e il carattere “quantitativo” della conoscenza scientifica, inverato nella ripetibilità. Un uomo non è un gatto. Può osservare i gabbiani sul mare e ci riferisce di averne contati 57, tutti apparentemente uguali. I gabbiani restano in volo mediamente per 120 secondi. Sembrano in grado di pescare un pesce ogni 6 tuffi. In un’ora ogni gabbiano, in media, pesca quattro pesci. Quest’uomo è in grado di condurre una ricerca quantitativa. Un bambino guarda i gabbiani che volano sul mare. Ne è incuriosito, divertito e ce ne vuole parlare. Tra molti gabbiani alcuni sembrano avere solo voglia di volare. Altri, più affamati, si tuffano spesso per pescare. Quelli che si tuffano con il sole alle spalle quasi sempre prendono un pesce. Il bambino che racconta così ciò che vede non ha nessuna disposizione per la ricerca.