Cosa studia la demografia oggi
Les menaces sur l'environnement
Soudaineté des changements démographiques
La croissance démographique rapide dans les pays e
La baisse de la fécondité dans les pays en dévelop
La diffusion des moyens modernes de contraception
L'épidémie de SIDA
Le changement du rôle des femmes
Le développement des systèmes de santé
La fréquence des maternités parmi les adolescentes
La procréation médicalement assistée (PMA)
Le recul de l'État et de la planification économiq
L'augmentation des unions hors mariage
La crise de l'État Providence
La montée du chômage
Le développement du système éducatif
Les restructurations liées à la dette des PVD
Les nouvelles formes de pauvreté
L'exploration du génome humain
La mondialisation économique et financière
Les revendications des minorités ethniques
Le développement des migrations internationales
L'effondrement du bloc soviétique
L'unité européenne
La basse fécondité persistante des pays développés
L'allongement de l'espérance de vie aux grands âge
Le vieillissement des populations
Demos
- Storia 1e
Ined,
2000
scenari - lezione 1
Quante sono le demografie nel mondo?
SIAMO DI FRONTE A UNA FORTE COMPARTIMENTAZIONE DELLE DEMOGRAFIE REGIONALI,
DISTINTE PER NATURA DEI PROBLEMI PERCEPITI E PER IL MODO PER AFFRONTARLI.
Nord America e paesi scandinavi: «migrazioni internazionali e
minoranze»; approccio micro-economico familiare.
Europa centrosettentrionale. “ruolo donne
– unioni di fatto – maternità precoci”.
Europa centromeridionale: “stagnazione fecondità – invecchiamento – longevità a età estreme”. Famiglia e transizione a età adulta.
America latina: registro macrosociale e macropolitico. “Disoccupazione – crisi del Welfare–
mondializzazione – nuove
povertà”, Temi contigui:
disuguaglianza e sottosviluppo.
Africa sub-sahariana: registro
epidemiologico e medico.
“Contraccezione – Aids –
salute riproduttiva”. Temi
contigui: “modernitàcambiamento culturale”.
2
[1] Demografia scienza del demos
Demos in greco significa molte
cose: territorio, moltitudine o
popolo (in opposizione alla
aristocrazia), i liberi e lo stato
democratico e - variante ostile
alla democrazia - la folla. Mai
indica una massa indistinta di
popolazione [demos deriva da
una
radice
che
significa
dividere!].
Solo
nella
sua
definizione
più
riduttiva
e
angusta la "demografia" descrive
la dinamica della popolazione
come
massa
(indistinta
e
minacciosa).
Le scienze della popolazione
("demologia") hanno come loro
oggetto il demos, in tutta la sua
articolazione
in
comparti,
territori, segmenti separati tra
loro ma tra loro comunicanti.
Demos - Storia e scenari - lezione 1
"Ogni società generale comprende numerose
società particolari. In qualsiasi tipo di società
la vita dell'individuo consiste nel passare successivamente da un'età all'altra, da una occupazione all'altra. Ogni mutamento di situazione
dell'individuo comporta azioni e reazioni tra
profano e sacro che devono essere regolamentate e controllate perché la società
generale non subisca né disagi né danni.
E' il fatto stesso di vivere che rende necessario il passaggio da una società speciale a un’
altra, da una situazione all’altra, cosicché la
vita dell’individuo si svolge in una successione
di tappe in cui il termine ultimo e l’inizio costituiscono degli insiemi dello stesso ordine: nascita, pubertà sociale, matrimonio, paternità,
progressione di classe, specializzazione di occupazione, morte” (A. van Gennep, Les rites de
passage, 1909).
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[2] D.scienza degli assi del tempo
Per i demografi GENERAZIONE è un gruppo
di individui nati in uno stesso periodo di
tempo (di solito un anno di calendario). In
senso lato COORTE è un gruppo di persone
identificate da un comune evento-origine
vissuto nello stesso anno. Si può parlare di
coorte di nati ma anche di coorte di
matrimoni o di insorgenze di malat-tia o di
ritiro dal lavoro (tutti passaggi!) etc.
La Demografia si occupa del formarsi e
manifestarsi di passaggi o transizioni non
solo analizzandoli trasversalmente (tutte le
età in un dato istante del tempo, o lungo il
tempo al raggiungimento di una certa età) ma
anche longitudinalmente lungo i corsi di
vita, e lungo le generazioni.
Studia quindi "come i mutamenti socio-storici si riflettano sul modo in cui le
diverse coorti sviluppano le proprie strategie di vita e passano da un'età all'altra
definendo i confini tra le età, e caratteristiche di coorti diverse possano a loro
volta produrre mutamento sociale“ (Ryder,1965) .
Demos - Storia e scenari - lezione 1
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[3] D. scienza dei passaggi
"Ogni società generale comprende numerose società particolari. In qualsiasi tipo
di società la vita dell'individuo consiste nel passare successivamente da un'età
all'altra, da un'occupazione all'altra.
Ogni mutamento di situazione
dell'individuo comporta azioni e reazioni tra profano e sacro che devono essere
regolamentate e controllate perché la società generale non subisca né disagi né
danni.
E' il fatto stesso di vivere che rende necessario il passaggio da una società
speciale a un’altra, da una situazione all’altra, cosicché la vita dell’individuo si
svolge in una successione di tappe nelle quali il termine ultimo e l’inizio
costituiscono degli insiemi dello stesso ordine: nascita, pubertà sociale,
matrimonio, paternità, progressione di classe, specializzazione di occupazione,
morte” (A. van Gennep, Les rites de passage, 1909).
Comportamenti transizionali sono l’oggetto di una scienza della
popolazione. Ciascuno di essi è comprensibile solo alla luce dell’intero
quadro dei passaggi cruciali di vita. Ma quali azioni/comportamenti sono
così rilevanti da rientrare nei ‘passaggi’?
Demos - Storia e scenari - lezione 1
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Se vuoi capire il mondo dei passaggi
usa il «macroscopio»
Ogni cambio in un passaggio di vita si riverbera su tutti gli altri (effetto farfalla).
Ci occorre uno strumento logico per tenere insieme i cambiamenti nei passaggi di
vita che avvengono nel mondo e capirli nella loro complessità, in modo sistemico.
Il microscopio ci ha messi in grado di immergerci in profondità in un organismo
vivente, il telescopio ci ha aperto la mente all’immensità dell’universo. Oggi abbiamo a che fare con un altro tipo di infinito, l’infinitamente complesso, e l’unico strumento che abbiamo è la nostra intelligenza, e una logica disarmata. Ci occorre un
altro strumento. Lo chiamerò macroscopio: uno strumento virtuale che filtri i dettagli, amplifichi le connessioni, moltiplichi le similarità. Per afferrare un mondo
complesso è stato fin qui indispensabile individuarne le unità elementari. Ma nella
società, le particelle elementari siamo noi (De Rosnay, 1977).
Per comprendere senso e tendenze nei passaggi di vita non basta analizzarli separatamente : occorre, in un’ottica macroscopica, collegare tra loro distinti snodi di
vita per coglierne il filo rosso che dà loro senso, situandoli nello spirito del tempo.
Ma attenzione: lo stesso esercizio al «macroscopio» occorre per collegare quel che
avviene nelle nostre confortevoli case occidentali a quel che avviene nel resto del
mondo oggi, o a quel che è avvenuto nelle nostre case nel tempo andato.
Quattro strade per contestualizzare e
dar senso a dinamiche ‘macroscopiche’
La lezione della storia passata
(ch. 1, 4)
La contestualizzazione
geopolitica planetaria
(ch. 5, 6)
L’approfondimento delle
categorie interpretative
(ch. 4, 7)
L’argomentazione per modelli
(logico-matematici) (ch. 2, 8)
Come per un pittore
(anche astratto) è
basilare studiare l’anatomia, per capire le
dinamiche di popolazione occorre l’«analisi
demografica» (ch.2,3)
Quel che la
demografia non è
(né deve essere) è
esercizio retorico per
épater les bourgeois,
disegnando fondali e
sparando numeri
Esempio 1: l’invecchiamento è un
fenomeno di massa o di élite?
L’accresciuta longevità è un lascito generoso a tutti o a pochi? Vanno tenuti ben
distinti due modi di ‘invecchiamento dall’alto’ di una popolazione:
Un primo modo si ha quando, a parità di
nuove entrate, più persone vivono più a
lungo, sopravvivendo alle età critiche per
affollarsi ‘in massa’ ad età più avanzate (e
alzando la vita media), lasciando immutata la soglia limite della vita umana.
Invecchiamento per
slittamento del limite
Invecchiamento per
‘rettangolarizzazione
’
Un secondo modo si ha quando, prescindendo dai destini della massa – un’élite
e solo un’élite della popolazione allunga
la propria traiettoria oltre le tradizionali colonne d’Ercole della durata di vita.
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Esempio 2: viviamo in una società di
liberi o cresce l’ombra lunga della
dipendenza sociale?
«Nelle società occidentali il processo biologico dell’ageing è concepito come un doppio rito di passaggio: il neutrale scorrere degli
anni è prima una lenta preparazione a dive-nire adulti (growing
up) e indipendenti, poi a scivolare in una vecchiaia (growing old)
inoperosa e dipendente. Le categorie di ageing e di dipendenza
sono costrutti cultura-li, frutto del sedimentarsi di rappresentazioni simboliche e pratiche sociali. ..” (Hockey, James, 1993)
Un tratto comune nell’Italia del nuovo secolo è costituito dal collasso dei gradi di
libertà a disposizione degli individui, per l’espansione delle fasi di vita in cui pesa il
rischio di dipendere dagli altri. Il vecchio, growing old, dipende da familiari, comunità,
agenzie di cura. Il giovane adulto, growing up, non riesce a divenire pienamente
adulto e finché non si emancipa dipende dai familiari, dalla comunità, dalle agenzie
di somministrazione lavoro.. “Le giornate divennero man mano più lunghe finché il
sole di nuovo girò al di sopra dell’orizzonte per tutte le ventiquattr’ore (..) benché non
s’innalzasse mai molto e le ombre rimanessero lunghe per via dell’inclinazione dei
raggi” (H. Ruesch, Paese dalle ombre lunghe,1964).
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Esempio 3: viviamo magnifiche sorti e
progressive o una breve parentesi di
copertura microbica del mondo?
Ricomparsa e scomparsa della peste in
Europa non trova ragione nel progresso
della conoscenza medica. Anche il crollo di mortalità a fine ‘700 in Europa
dipende da una somma di microazioni di
igiene pubblica più che dalla scienza.
Solo dagli anni ‘70 dell’800 piccoli accorgimenti tecnici sui microscopi svelano il mondo dei microrganismi. Nel 1910
Ehrlich sintetizza una molecola che cura alcune forme di sifilide. E solo nel
1945 in Sicilia è sperimentata sui
marines la penicillina. Gli anni 19452015 sono forse i «Settanta Gloriosi»
della copertura microbica del mondo?
Vedi agenzia del 1/12/13 :
Antimicrobial Resistance. Si diffondono
superbatteri come i CRE , resistenti ai carbapenemi, i superantibiotici anni ‘80-’90
usati negli ospedali. Ceppi resistenti di Escherichia Coli e Klebsiella Pneumoniae che
in ospedale uccidono il 50% degli infettati
sono aumentati dal 2% al 27% tra il 2009 e
il 2011. Anche lo Staphylococcus Aureus
resiste ormai alla meticillina e mette a
rischio la preparazione sterile preoperatoria. Le cause: uso/abuso scorretto di
famaci, mobilità di massa, crisi economica,
igiene degli ospedali, Big-Pharma che investe ricerca su patologie croniche e non acuzie. Il governo inglese ha dato al mondo
20 anni di tempo per trovare nuovi farmaci.
Ma per capire il mondo dei passaggi
serve anche familiarizzare con
l’esercizio dello slittamento di Gestalt
Gestalt indica l’essenza o forma di un’entità
presa nel suo insieme. Ogni oggetto percepito mostra una struttura riconoscibile, non
riducibile alla somma delle sue parti. Si ha
effetto Gestalt quando lo stesso set di input informativi può produrre due o più pattern tra loro distinti e incompatibili.
Gestalt-switch è un mutamento percettivo
tipico dell’esperienza di Gestalt, potenziale
produttore di idee nuove. Se le teorie sono
strumenti per riconoscere Gestalt, distinte
teorie posson discendere da distinte percezioni di Gestalt, incommensurabili tra loro,
che possono prendere la forma di paradossi
È attingendo a domini della realtà differenti dal proprio campo di osservazione e
trasponendone delle leggi apparentemente «contrarie ai fatti», che le scienze
fisiche e biologiche hanno fatto passi da11gigante. È il caso di Servet (1553) che
scopre la circolazione sanguigna da una lettura letterale della bibbia, o di Keplero
(1609) che trova le leggi ‘controfattuali’ di circolazione ellissoide dei pianeti.
Esempio 2: non si comprende il mutare
dei modelli familiari se non li si vede
come ponti tra generazioni
La tipologizzazione dei modelli familiari è ingessata negli schemi tassonomici degli
storici di Cambridge, che fotografano un pulviscolo di modelli locali in base all’età
di formazione, senza nulla dire sul loro funzionare nel tempo. Eppure già 150 anni fa
Le Play identificava tipi familiari secondo le strategie da loro messe in atto di
gestione e solidarietà tra generazioni. E nel 1998 David Reher cambia Gestalt:
“In the Western world it is
not difficult to identify
areas where families and
family ties are relatively
BA
CB
DC
“strong” and others where
they are relatively “weak”.
La ‘famiglia forte’ SudEuropea non è marcata da geneAB
BC
CD
rici legami forti, ma da una
catena di obblighi reciproci
tra generazioni, differiti
A
B
C
D
nel tempo. “IO SO CHE RICE- Il patto di reciprocità differita è una catena che
VERÒ, IN QUANTO HO DATO”. coinvolge a regime tre generazioni allo stesso tempo.
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Esempio 3: il principio di reciprocità,
che le socialdemocrazie nordeuropee riscoprono, è attraversato da incrinature
[I]
Esenzione octroyée dal carico più
greve del patto, quello di futuro
accudimento dei propri vecchi
“Noo, io non ricovero mia madre,
verso di lei ho un debito mor[t]ale”
[II]
Degenerazione della eterotopia di
crisi in eterotopia di controllo. Bruch
(1996): “Se i genitori ti danno
molto si aspettano anche molto”.
Bertolucci: “Confesso di sentirmi
[III]
La sostituzione del modello di attaccamento monotropico con una prima
socializzazione ad attaccamenti multipli porterà in futuro nuovi equilibri,
ma nella fase transitoria scuote le
certezze, ed emergono insicurezze
cognitivamente non controllabili. ”.
Covisco 2013 - 04 - Famiglia forte
ancora totalmente figlio. I miei
genitori hanno costruito un
incantesimo, nel quale mi sento
tuttora immerso. Anche per
questo, forse, non sono mai
diventato padre”.
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Paradosso 1: come può la nuova
economia emancipatrice africana
trovare le sue radici nel reaganismo?
Dambisa Moyo, 40 anni, nata in Zambia, master a Harvard, analista alla World Bank,
nel libro Dead Aid (La carità che uccide) scrive che gli aiuti fan più male che bene
all'Africa e il Live Aid (ma anche Jeffrey Sachs, Harvard, premio Nobel) pretendono di parlare a nome dei paesi africani. Scrive Peter Bauer, ispiratore della Nuova
Economia Africana: “i soldi fluiscono senza controllo: sottratti alle tasche dei poveri nei paesi ricchi per infilarli in quelle dei ricchi [compradores] nei paesi poveri».
Il paradosso dell’ispiratore reaganiano. Peter Bauer, ungherese laureato a
Cambridge di scuola austriaca liberista
(von Hayek), sostiene che la normalizzazione della crescita demografica e
economica può avvenire non con sussidi ma per mutamento culturale delle condotte; gli aiuti perpetuano un
circolo vizioso di dipendenza. La posizione di Bauer ispira la dottrina Reaganiana nei Novanta ma anche la nuova
Economia Adfricana di Dambisa Moyo.
Il paradosso delle zanzariere. In Africa
un fabbricante di zanzariere ne produce
500 a settimana, dando lavoro a 10 operai,
e ognuno mantiene 15 familiari. Ma la produzione non è sufficiente per debellare la
malaria. Un divo di Hollywood mobilita le
masse e i governi inviano 100mila zanzariere: davvero una buona azione! Ma saturato
il mercato la fabbrica locale chiude, i 10 operai non mantengono più i 150 dell’indotto
e, soprattutto, entro 5 anni le zanzariere
importate saranno vecchie e inutilizzabili.
Paradosso 2: come può la famiglia mediterranea produrre legami di sangue
che non siano ‘di consanguineità’’?
Cercando le radici delle forme familiari europee Reher scompone 3 zone di influenza
Al Nord lo ius romanum si mescola gradualmente con
le preesistenti tradizioni legali e sociali germaniche.
Al CentroSud prevalgono le radici romane e italiche.
E al Sud? “Dall’VIII secolo in avanti una serie di
incursioni Musulmane, in Spagna, Portogallo penisola
Balcanica e Sud Italia, si trascina dietro strutture
familiari, proprie delle società Islamiche, basate su
un’importanza preponderante dei legami di parentela”. MA CHE SIGNIFICA?
Ibn Khaldun: in
la Muqaddima
descrive ascesa
e declino della
civiltà islamica
guidate
dalla
categoria della
‘Asabiyyah’.
‘Asabiyyah è la solidarietà di
gruppo basata su legami di sangue, dove però il legame di sangue può nascere sì dalla «genealogia» ma anche da legami stringenti di aiuto reciproco, come
quelli di alleanza e patronaggio.
Ma allora un ‘legame di sangue’ non nasce solo da relazioni di parentela (‘di sangue’) ma anche da esperienze di reciprocazione ad alta
intensità relazionale (es ba15
danti, comunità riabilitaz.)
Paradosso 3: perché le giovani coppie
cinesi non reagiscono (facendo figli)
alla fine della politica del figlio unico?
La Cina conta oggi 194 milioni di over 60, nel 2050 saranno 430, più degli abitanti
Usa. Quest'anno 13.600 scuole chiudono per mancanza di i scritti, l'attesa per
un posto in casa di riposo è di cento anni. Lo squilibrio tra sessi nelle campagne raggiunge picchi di 135 maschi ogni 100 femmine: una popolazione maschile
pari a quella dell'Italia è condannata a non avere una compagna.
In questo quadro di stagnazione sociale ed economica, il Partito decide un’inversione epocale: bloccare il più grande esperimento di ingegneria sociale della
storia, convincendo i cinesi a mettere al mondo 1-2 milioni di neonati all'anno in
più. Ma la reazione non sembra favorevole: «Ci hanno fatto indebitare per una
casa da 3, abbiamo 4 genitori anziani da assistere, una macchina da pagare e il
marito lavora lontano. Questa è una Cina per figli unici: ci siamo rassegnati,
preferiamo avere i soldi per le vacanze». La pianificazione famigliare cinese
doveva durare una generazione. Ora non sembra facile invertire la tendenza.
Attenzione allora alla morale della faccenda in casa nostra: i Trenta Gloriosi
della crescita economica hanno moltiplicato incentivi a contenere le nascite,
in una logica da free rider. Ma incentivare ad avere figli non si può fare con
i bonus bebé, bensì ricostituendo stati d’animo di fiducia e disponibilità al
rischio. Non incentivi monetari, ma ricostruzione di una società giusta.
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Demo.Introduzione.1415 - Dipartimento di Sociologia