Rifugiati: l'emergenza non esiste!
Esperienze e proposte per un
Sistema Integrato di Accoglienza
Cristina Molfetta
Emergenza Nord Africa: i nodi vengono
al pettine
10 novembre 2012 | dalle 9.30 alle 13.00
Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64, Torino
Torino, 10 novembre 2012 – Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64
Snodi problematici
e occasioni mancate
dell’emergenza Nord Africa in Piemonte
•Si sono trasformate tutte le persone in arrivo dalla Libia in
richiedenti asilo (dare subito la protezione temporanea o umanitaria
sarebbe stato uno strumento più adeguato, che avrebbe lasciato
comunque la possibilità di fare domanda d’asilo a chi lo avesse
voluto)
•Non si è messo in campo uno strumento reale e flessibile di
rimpatrio volontario di queste persone (irrisori i 200 euro cadauno).
Non aveva senso proporgli di tornare nel loro paese di origine ma
forse in altri paesi africani dove avrebbero potuto lavorare
•La suddivisione territoriale, se forse ha funzionato a livello di
numeri, a livello regionale non ha portato invece a un’equa
suddivisione di persone nelle province (in Piemonte ci sono
province dove non è stato inserito nessuno, mentre le persone sono
state concentrate nella provincia di Torino)
Coordinamento “Non Solo Asilo”
Torino, 10 novembre 2012 – Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64
Snodi problematici
e occasioni mancate
dell’emergenza Nord Africa in Piemonte
•Non c’è stata un’accoglienza decentrata, ma si è permessa la
nascita di grandi centri con 100 o 200 persone, alcuni di questi in
posti isolati dove si sapeva già che l’integrazione non avrebbe potuto
essere facilitata: per esempio Pra Catinat e Prato Nevoso, Settimo
(Centro Croce Rossa e Hotel Il Giglio), Torino (Centri in Corso Calabria,
nella Circoscrizione 4, nel quartiere Falchera)
•Non si sono realmente coinvolti i territori e le reti territoriali (grossa
differenza tra informare e coinvolgere)
•Si è trasformata l’accoglienza di richiedenti asilo in un accordo
privato tra chi si dava disponibile e offriva un posto dove metterli e “la
triade” Protezione civile, Prefettura della città capoluogo e Regione,
senza tenere conto se chi si dava disponibile ad accoglierli non aveva
alcuna esperienza nel mondo della migrazione e dell’asilo (coinvolti
albergatori, case di riposo, strutture con esperienza di disagio mentale)
Coordinamento “Non Solo Asilo
Torino, 10 novembre 2012 – Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64
Snodi problematici
e occasioni mancate
dell’emergenza Nord Africa in Piemonte
•Non si capisce perché si sia riconosciuta una quota più alta
giornaliera per l’accoglienza (simil-CARA) di quella riconosciuta
dentro lo SPRAR che offre più servizi e costa meno! (40-46 euro a
fronte dei 32-33)
•Non c’è stato un reale sistema di monitoraggio e controllo, né a
livello nazionale né della “triade regionale”, sulle cose davvero messe
in campo dalle strutture e quindi una capacità di chiuderle o
supportare nelle loro gravi carenze (strutture che hanno impiegato
moltissimo tempo a iscrivere le persone al sistema sanitario nazionale,
a mettere in piedi il minimo servizio di corsi di lingua o di mediazione
culturale, che non avevano idea della procedura da seguire per le
domande d’asilo)
Coordinamento “Non Solo Asilo”
Torino, 10 novembre 2012 – Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64
Snodi problematici
e occasioni mancate
dell’emergenza Nord Africa in Piemonte
•Si è persa l’occasione, dopo i primi sei mesi di accoglienza, di far firmare
una nuova convenzione che vincolasse le strutture a mettere in campo
percorsi di inserimento e non solo delle forme di accoglienza (qualcuno lo ha
fatto, ma la cosa è stata lasciata alla buona volontà e visione dei singoli)
•Vi è stata una brutta storia riguardante i minori non accompagnati.
A livello regionale è stata fatta un’esplorazione dei posti disponibili nelle
comunità convenzionate per i minori e ne sono arrivati si e no 12, a fronte di
una maggiore disponibilità di posti.
Nel frattempo sono state aperte comunità per i minori in deroga alle convenzioni
in 4 regioni italiane, in cui si sono assommati tutti i minori non accompagnati
(Calabria 122, Lazio 420, Lombardia 144 e Sicilia 648): nell’interesse di chi?
Coordinamento “Non Solo Asilo”
Torino, 10 novembre 2012 – Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64
Snodi problematici
e occasioni mancate
dell’emergenza Nord Africa in Piemonte
•I tempi di attesa per un colloquio in commissione territoriale
sono arrivati a un anno e tre mesi, a cui sono seguiti ritardi
spaventosi nella comunicazione degli esiti tra commissione e questure
e poi nei tempi di notifica delle questure alle persone
•Risultati: dopo un anno e mezzo, con un mare di soldi spesi, ci
troviamo di nuovo con niente di strutturato e durevole e con il risultato
che circa il 30% di persone ha al momento un permesso umanitario,
sussidiario o come rifugiato, mentre circa il 70% è ancora in attesa di
una risposta o ha avuto un esito negativo ed è nella fase dei ricorsi (e i
tempi degli appuntamenti in tribunale sono lunghissimi, per quelli già
avviati si parla di marzo/aprile 2013)
Coordinamento “Non Solo Asilo”
Torino, 10 novembre 2012 – Salone di Idea Solidale, Corso Novara 64
Snodi problematici
e occasioni mancate
dell’emergenza Nord Africa in Piemonte
•E’ uscita il 30 ottobre l’ordinanza sulla procedura per i diniegati scegliendo
la via del riesame in commissione! L’ipotesi peggiore che si poteva mettere
in campo
•A fine dicembre 2012, in Piemonte, 1550 persone rischiano di rimanere
per strada, di cui 177 risultano vulnerabili (persone con malattie infettive,
patologie croniche, donne incinte, minori accompagnati da un solo genitore,
persone con problemi psichici)
•Quali strumenti abbiamo? 145 posti ordinari SPRAR, 28 posti straordinari
SPRAR (verranno chiusi anche questi a dicembre?), circa 200 posti del
Comune di Torino finanziati con i fondi Morcone per le città metropolitane (in
scadenza ad aprile 2013) e tre progetti Fer, di cui uno per persone vulnerabili
e due per persone non vulnerabili, che non potranno comunque prendere in
carico persone con il permesso umanitario
Coordinamento “Non Solo Asilo”
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Cristina Molfetta