4.2 Alimentazione, obesità e disturbi alimentari pag. 142 Obesità L’OMS definisce l’obesità come una “condizione caratterizzata da eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire sullo stato di salute”. Il sovrappeso e l’obesità sono la conseguenza dello squilibrio protratto nel tempo del bilancio tra apporto e dispendio energetico. Su scala mondiale il sistema più utilizzato nella valutazione del peso corporeo (pur non identificando il peso ideale) è l’indice di massa corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI). pag. 143 Tipi di obesità In base alle cause che stanno alla base dell’obesità, si distinguono: - obesità essenziale o primitiva, di natura multifattoriale - obesità secondaria, conseguenza di altre patologie, perlopiù di tipo endocrino. Rappresenta un tipo di obesità piuttosto raro In base alla distribuzione nel corpo del tessuto adiposo, si distinguono: - obesità gluteo-femorale (“a pera”), che si presenta di solito nelle donne (obesità ginoide) - obesità di tipo addominale o centrale (“a mela”), più tipica nei maschi (obesità androide) In base all’età in cui si manifesta l’obesità, si distinguono: - obesità infantile o giovanile, di tipo ipertrofico - obesità dell’età matura, di tipo iperplastico pag. 144 Prevenzione e trattamento dell’obesità Il miglior trattamento dell’obesità è la prevenzione: adozione di stili di vita sani (alimentazione corretta e attività fisica adeguata), con controllo del proprio peso, per evitare che superi i livelli a rischio. La terapia dell’obesità consiste nell’indurre un bilancio energetico negativo, mediante una dieta ipocalorica o dimagrante (ridotte entrate caloriche) ed esercizio fisico (aumento delle uscite caloriche). La dieta non dovrebbe fornire meno di 1200 kcal/die, per evitare carenze di micronutrienti, e deve avere un adeguato apporto di macronutrienti. Raggiunto il peso forma, è fondamentale mantenerlo a lungo, ed evitare il cosiddetto effetto yo-yo. Il ricorso a interventi chirurgici è raccomandato solo in casi estremi, per quei soggetti che presentino obesità con BMI > 40 (grandi obesi) e altre patologie associate. pag. 145 Integratori alimentari e perdita di peso Le varie tipologie di integratori alimentari aventi come finalità il controllo e la riduzione del peso corporeo sono prodotti che basano la loro azione sugli effetti di uno o più dei seguenti componenti: - fibra alimentare solubile e insolubile - chitosano - acido linoleico coniugato (CLA) - carnitina - caffeina e altre sostanze termogeniche - inibitori enzimatici - estratti vegetali pag. 146 Disturbi alimentari I disturbi del comportamento alimentare o semplicemente disturbi alimentari sono malattie multifattoriali, in cui si intrecciano componenti di natura genetica, psichica e sociale, che incidono negativamente sul corpo e sulla vita relazionale del soggetto. Altre caratteristiche dei disturbi alimentari: - il fattore scatenante è quasi sempre l’inizio di una dieta restrittiva - insorgono prevalentemente nell’adolescenza - affettano soprattutto ragazze e giovani donne, dai 15 ai 25 anni I disturbi alimentari sono complesse malattie di origine multifattoriale. pag. 147/1 Tipologie di disturbi alimentari Anoressia nervosa È diagnosticata in base ai seguenti criteri: - rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra di quello minimo normale per l’età e l’altezza (IMC < 17,5) - paura di acquistare peso - alterazione dell’immagine corporea per ciò che riguarda forme e dimensioni pag. 147/2 Tipologie di disturbi alimentari Bulimia nervosa È diagnosticata in base ai seguenti criteri: - crisi di alimentazione incontrollata (abbuffate, ovvero episodi di rapida ingestione di grandi quantità di cibo) - condotte di compensazione mirate a eliminare le calorie assunte in eccesso (vomito autoindotto, uso e abuso di lassativi o diuretici, ecc.) Disturbo da alimentazione incontrollata Noto anche come Binge Eating Disorder, è un disturbo che interessa gran parte degli obesi. Si caratterizza per le abbuffate, non accompagnate da condotte compensatorie inappropriate.