Mobilità
internazionale e
conversione dei voti
Maria Sticchi Damiani
Università della Calabria
8 febbraio 2013
www.bolognaprocess.it
1
LA VOTAZIONE NEI PAESI EUROPEI
Diversi sistemi nazionali di votazione
 Diverse scale dei voti
 Diverso uso di una stessa scala dei voti in
contesti diversi
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1. Diverse scale dei voti
Scale con un maggiore/minore numero di voti
positivi:
• da un minimo di 1 (es., pass or fail)
• a un massimo di 14 (es., da 18 a 30 e lode nel
sistema italiano)
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2. Diverso uso della stessa scala dei voti
in contesti diversi
“Si usano di più i voti alti o quelli bassi della scala?”
• Diversi tipi di istituzione
• Diverse aree disciplinari (corsi di studio o
facoltà)
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Obiettivo chiave della mobilità
internazionale:
Interpretare correttamente
e trasferire equamente
i voti conseguiti presso istituzioni di
altri paesi
Come fare?
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Un percorso in due fasi:
I.
Trasparenza: descrivere la propria scala
nazionale dei voti ed il suo effettivo uso in uno
specifico corso di studio, per consentire una
corretta interpretazione dei voti conseguiti dai
singoli studenti.
II. Conversione: elaborare un meccanismo comune a
livello internazionale per consentire un’equo
trasferimento, da un corso di studio a un altro,
dei voti conseguiti dai singoli studenti
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La vecchia scala dei voti ECTS: procedura in due fasi
I.
Trasparenza – Descrivere in termini statistici come la
propria scala nazionale sia usata in determinati gruppi di
riferimento della propria istituzione (singolo corso di
studio o gruppo di corsi di studio omogenei), elaborando
le percentuali dei voti attribuiti agli studenti su un
periodo di due/tre anni (curve di distribuzione).
II. Conversione automatica – Suddividere in 5 segmenti,
chiamati A, B, C, D, E, le curve di distribuzione statistica
dei voti (10% più alto; successivi 25%, 30%, 25%;
10%più basso). Indicare tali lettere accanto al voto
originale conseguito in un corso di studio di una data
istituzione, per consentire la conversione automatica nel
voto corrispondente alla stessa lettera in uno analogo
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corso di un altra istituzione.
Valutazione della procedura – I fase: nessun problema
Paese/Istit. A
30 lode 5.6%
30
15.7%
29
0.5%
28
12.3%
27
11.8%
26
9.0%
25
8.3%
24
11.3%
23
2.7%
22
6.0%
21
2.3%
20
5.7%
19
1.9%
18
6.9%
Paese/Istit. B
10
5%
9
10%
8
35%
7
30%
6
20%
Paese/Istit. C
1
20%
2
35%
3
25%
4
20%
8
Valutazione della procedura – II fase: problemi
Paese/Ist A
30 lode 5.6%] A
30
15.7%] B
29
0.5%]
28
12.3%]
27
11.8%]C
26
9.0%]
25
8.3%]
24
11.3%]D
23
2.7%]
22
6.0%]
21
2.3%]
20
5.7%]E
19
1.9%]
18
6.9%]
Paese/Ist B
10
5%]A
9
10%]B
8
35%]C
7
30%]D
6
20%]E
Paese/Ist C ?
1
20%
2
35%
3
25%
4
20%
9
Valutazione della procedura - II fase: problemi
La scala articolata in 5 segmenti con percentuali fisse
 si applica abbastanza bene ai sistemi di votazione con un alto
numero di voti positivi (ad es., il sistema italiano)
 si applica meno bene ai sistemi con 5 voti positivi, la cui
distribuzione
statistica
potrebbe
non
coincidere
con
percentuali fisse della scala rappresentate da A, B, C, D, E
 non si può applicare ai sistemi con meno di 5 voti positivi
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le
Valutazione della procedura – Conclusioni:
La seconda fase della procedura ECTS
sperimentata in passato sembra difficilmente
applicabile a tutti i sistemi di votazione
europei. Di fatto, in molti paesi è stata
scarsamente applicata
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Sulla base di queste considerazioni, la nuova
Guida ECTS raccomanda alle istituzioni:
Per la trasparenza,
continuare l’attuazione della prima fase, con la produzione
di una tabella di distribuzione dei voti per ogni corso di studio o
gruppo di corsi di studio omogenei, per indicare il livello dei
risultati accademici di uno studente con riferimento al gruppo cui
appartiene e consentire alle istituzioni partner di interpretare
correttamente i voti attribuiti
Per la conversione
comparare direttamente le due tabelle di distribuzione dei voti
dei corsi di studio di accoglienza e di appartenenza per
identificare di volta in volta i voti corrispondenti.
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Uso della tabella dei voti per i paesi A and B
Paese/Ist. A
30 lode 5.6%
30
15.7%
29
0.5%
28
12.3%
27
11.8%
26
9.0%
25
8.3%
24
11.3%
23
2.7%
22
6.0%
21
2.3%
20
5.7%
19
1.9%
18
6.9%
Paese/Ist. B
10
5%
9
10%
8
35%
7
30%
6
20%
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Uso della tabella dei voti per i paesi B and C
Paese/Ist. B
10
5%
9
10%
8
35%
7
30%
6
20%
Paese/Ist. C
1
20%
2
35%
3
25%
4
20%
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Vantaggi della nuova procedura:
• si può applicare a tutti i sistemi nazionali di
votazione, con qualsiasi numero di voti positivi;
• offre dati trasparenti su come i voti sono
effettivamente usati in uno specifico corso di studio
e consente la loro corretta interpretazione ;
• consente un’equa conversione dei voti da un corso
di studio ad un altro.
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Svantaggi?
• non è più un meccanismo di conversione
automatica (A in un sistema = A in un altro
sistema)
• richiede la considerazione individuale di ogni
singolo caso
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Per risolvere questo problema
si sta realizzando il progetto
EGRACONS
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Obiettivi del progetto:
Produrre un software per la conversione
automatica dei voti
Sperimentarne l’uso con un numero limitato di
Università. Per l’Italia partecipa la Sapienza
di Roma
Promuovere in ogni paese la rilevazione della
distribuzione statistica dei voti basata sullo
stesso livello di aggregazione dei corsi di
studio. Per l’Italia, si fa riferimento alle classi
dei corsi di laurea e laurea magistrale.
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Sito degli esperti di Bologna
www.processodibologna.it
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Conversione dei voti