FONDI STRUTTURALI E FORMAZIONE
CONTINUA IN LOMBARDIA.
IL RUOLO DELLA FLC
Gli strumenti operativi a disposizione delle
scuole statali
Accreditamento (DM 166/2001 MLPS)

L'accreditamento è un atto con cui l'amministrazione pubblica competente riconosce
ad un organismo la possibilità di proporre e realizzare interventi di formazione orientamento
finanziati con risorse pubbliche. ;

Per attività di orientamento si intendono gli interventi di carattere informativo,
formativo, consulenziale, finalizzati a promuovere l’auto-orientamento e a supportare
la definizione di percorsi personali di formazione e lavoro e il sostegno all’inserimento
occupazionale

Per attività di formazione si intendono gli interventi di prequalificazione, qualificazione,
riqualificazione, specializzazione, aggiornamento realizzati con sistemi che utilizzano
metodologie in presenza e/o a distanza.

Sono tenute all'accreditamento le sedi operative di organismi, pubblici e privati, che
organizzano
ed erogano attività di orientamento e formazione professionale, finanziate con risorse
pubbliche, nel rispetto degli obiettivi della programmazione regionale.

Le sedi operative devono disporre di risorse gestionali, logistiche ed umane, aver
maturato livelli di efficacia ed efficienza in attività pregresse e mantenere interazioni
con il sistema sociale e produttivo locale secondo predefiniti standard.
Gli strumenti operativi a disposizione delle scuole
- 23 aprile 2007
Accreditamento (DM 166/2001 MLPS)
 Regione Lombardia:
 3 fasi: 2001 (sperimentazione) – 2003 – 2004
 +1 fase (rating - sperimentazione)
 Struttura accreditamento:
 SF1 (formazione in DDIF, formazione superiore, formazione
continua e permanente)
 SF2 (formazione superiore, formazione continua e
permanente)
 SF3 (formazione continua e permanente)
 SO1 (servizi orientativi di base)
 SO2 (servizi orientativi specialistici)
 SO3 (accompagnamento lavoro)
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- 23 aprile 2007
Accreditamento Regione Lombardia
 I requisiti di accreditamento si riferiscono a due aree:
 A. Requisiti relativi alle prestazioni e ai processi di
erogazione
 A.1. Sistema per la Gestione della Qualità certificato
 A.2. Indici di efficienza
 A 3. Indici di efficacia
 B. Requisiti relativi ai soggetti titolari delle sedi
operative
 B.1. Dotazione logistica e gestionale
 B.2. Situazione economico – finanziaria
 B.3. Disponibilità di competenze professionali
 B.4. Relazioni con il territorio
Gli strumenti operativi a disposizione delle scuole
- 23 aprile 2007
Sistema di Accreditamento
A.2
A.3
B.1
B.2
B.3
B.4
Adeguatezza
degli spazi
Capacità
produttiva
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- 23 aprile 2007
Tempo dedicato
A.1
Tipo rapporto
Indice di
relazione col
territorio
% donne/uomini
Indice di
competenza
professionale
Esperienza
lavorativa
Età media
Indice di
situazione
economica
Liv. istruzione
Indice di
dotazione
logistica
Indice di costo
Indice di
efficacia
logistica
Operatività
Capacità di
spesa
Indice di
efficienzal
stica
Attuazione
Indicatori
Indice di
qualità
Possesso di
certificato di
qualità
Criteri
Tasso di
successo
SISTEMA DI ACCREDITAMENTO
Rating
Rating
RATING COMPLESSIVO
B.1
B.2
B.3
B.4
Capacità
produttiva
1
2
Tipo rapporto
A.3
Tempo dedicato
Rapporto con
sogg.
competenti in
materia di
Lavoro
Radicamento
della sede
Tasso
formalizzazione
stage
Accordi con altri
attori
A.2
% donne/uomini
Indice di
relazione col
territorio
Esperienza
lavorativa
Età media
Indice di
competenza
professionale
Liv. istruzione
Indice di
situazione
economica
Soddisfazione
occupazionale
Indice di
dotazione
logistica
Tasso di
successo
Customer
Satisfaction
Indice di
efficacia
logistica
Indice di costo
Attività
Indicatori
Indice di
efficienzal
stica
Operatività
Capacità di
spesa
Indice di
attività
Attuazione
Criteri
Indicatore sintetico di
accreditamento
Adeguatezza
degli spazi
Indicatore sintetico di
valutazione
3
Il sistema di accreditamento è basato sul criterio della “soglia minima” definita per ciascun indicatore
dalla d.g.r. 19867/2004.
Al fine del governo complessivo del sistema dell’offerta formativa il sistema di accreditamento è stato
sviluppato con un modello di rating, quale strumento di valutazione e di monitoraggio in grado di
misurare periodicamente le performance delle sedi operative accreditate a partire dagli indicatori
definiti per l’accreditamento.
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Accreditamento Regione Lombardia
 Strutture accreditate in RL


Per SF circa 800 sedi operative
Per OS circa 700 sedi operative
 Enti accreditati in RL


Per SF circa 600
Per OS circa 500
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- 23 aprile 2007
Bandi
 I bandi sono emanati
dall’Autorità di Gestione
 Individuano:
 Ambiti di intervento (misure)
 Priorità di intervento
 Operatori ammissibili
 Destinatari
 Struttura del progetto
 Criteri di valutazione
 Tempi
 Finanziamenti e
riparametrizzazione
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Bandi
La presentazione e la gestione di progetto di un bando avviene
attraverso il portale MONITOR WEB
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IFTS
 Il sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)
nasce all'interno della Formazione tecnico-professionale superiore
integrata (FIS) e rappresenta un esempio di integrazione fra scuola,
formazione professionale e università. Essa infatti, in attuazione del
D.lgs. n.112/98, si sviluppa tramite accordi con le Regioni, che
assicurano l'integrazione dei diversi soggetti quali scuole, università,
centri ed agenzie di formazione, imprese e luoghi di lavoro.
 Questo segmento formativo, rivolto a giovani e adulti in possesso del
diploma di scuola media superiore, ha come missione principale
quella di sviluppare un sistema di offerta formativa aggiuntiva in grado
di rispondere alle specifiche esigenze di quei settori produttivi
caratterizzati da una profonda e rapida trasformazione tecnologica.
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IFTS
 Strutturati su 1200 ore (2400 ore) di cui almeno 30% in
attività di stage
 Presenza di: scuola, università, ente di formazione ed
aziende
 Sviluppato su “figure professionali” definite a livello
nazionali (ISFOL – comitato di controllo) e adottate in
conferenza unificata
 Sviluppato per Unità di Competenza (di base, trasversali e
tecnico – professionali) con l’ausilio di un software
specifico di progettazione della BDP
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IFTS
 Certificazione crediti da parte dell’Università
(criticità)
 Qualifica di II livello (UE)
 Programmazione regionale (criticità)
 Finanziato tramite FSE, L.497/97 e 53/2003
 Corsi per 20-25 allievi
 Costi da circa 250.000 € a 120.000 €
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IFTS
 Dati IFTS in Regione Lombardia




2000-2001 63 IFTS ammessi e finanziati
(16 Meuro)
2002-2003 68 IFTS ammessi e finanziati
(16 Meuro)
2003-2004 81 IFTS ammessi e finanziati
(19.5 Meuro)
2004-2005 36 IFTS ammessi e finanziati
(6.6 Meuro)
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POLI FORMATIVI – REGIONE
LOMBARDIA
 La regione Lombardia ha realizzato una prima fase
sperimentale dei POLI FORMATIVI attraverso l'istituzione
dei CAMPUS. Con l' intesa siglata l' 11 gennaio 2005 tra
regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale erano
stati avviati due progetti Campus:


settore meccanica avanzata e automazione industriale
(Milano)
settore ICT (Milano)
 Altri due progetti Campus sono nati da una autonoma
iniziativa locale alla fine del 2005:


progetto Campus nel settore vitivinicoltura, enogastronomia
e marketing da sperimentare nella provincia di Pavia ;
progetto Campus nel settore moda e marketing da
sperimentare nella provincia di Milano.
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POLI FORMATIVI – REGIONE
LOMBARDIA
 Scopo dell’intesa fra RL e USR era la progettazione, dall’anno formativo
2004/2005, e la realizzazione, a partire dal 2005/2006, di una offerta
formativa sperimentale di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)
raccordata con i percorsi di istruzione e di formazione professionale.
Per i due progetti CAMPUS iniziali sono stati stanziati circa 660.000 €, tali
risorse derivavano dalle economie conseguenti alla mancata o parziale
attuazione dei corsi IFTS finanziati con i bandi degli anni precedenti (fondi
CIPE e L.440/97).
 Gli enti coinvolti erano:


CAMPUS meccanico/automazione industriale: gli Istituti scolastici IPSIA di
Monza (capofila) e ITIS “Spinelli” di Sesto San Giovanni, i CFP “Pertini” di
Seregno e dei Salesiani CNOSFAP di Sesto S.Giovanni;
CAMPUS per il settore delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione¸ gli Istituti scolatici ITIS “E.Conti” (capofila) ed ITIS “Feltrinelli”
di Milano, l’Istituto “Bachelet” di Abbiategrasso; i CFP Consorzio ScuolaLavoro Milano ed EMIT- Feltrinelli di Milano, e la Fondazione Clerici anche per
Abbiategrasso.
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POLI FORMATIVI – REGIONE
LOMBARDIA


A seguito dell’accordo Stato Regioni del 25.11.2005 in sede di
Conferenza Unificata, RL emana il 17.02.2006 un Bando per
l’attivazione di “POLI FORMATIVI”. Secondo RL i PF sono una rete
stabile fra i diversi operatori che erogano formazione, istruzione,
formazione continua, formazione permanente e che dia valenza
strategica ai temi della ricerca e dell’innovazione. Caratteristiche dei
Poli Formativi, secondo RL, devono essere:

durata (almeno triennale);

definizione chiara delle competenze di ogni patner e
organizzazione razionale delle risorse a disposizione;

rete formatata solo da patner portatori di competenze;
Al bando vengono ammessi circa 106 POLI FORMATIVI con una
forte polarizzazione su MILANO (circa 60 POLI FORMATIVI
ammessi).
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POLI FORMATIVI – REGIONE
LOMBARDIA

Successivamente RL emana il 06.06.2006 un bando per la realizzazione
delle attività dei PF, attività che prevedono per ogni polo:




Nel bando sono elementi di premialità:



due percorsi formativi IFTS, da attuarsi nel biennio 2006-2008;
le misure di accompagnamento all’inserimento lavorativo
le azioni di sistema per la governance del polo e la formazione dei
formatori, da attuarsi nel 2006-2007;
la presenza del cofinanziamento privato (anche dei destinatari finali)
la presenza di elementi di innovazione tecnologica – in termini di nuove
competenze – derivanti da attività di ricerca – sviluppo;
Per la realizzazione delle attività dei Poli RL ha a disposizione circa
11.600.000,00 €: 6.615.550,73 € assegnati dal MIUR (in base all’Accordo
Territoriale tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale,
sottoscritto in data 22 marzo 2006), all’USR della Lombardia, cui fanno
capo tutti gli adempimenti relativi alla erogazione di tali risorse e per il
finanziamento delle azioni di sistema e 5.000.000,00 € a valere sulla misura
C1 del POR Ob. 3 FSE della Regione Lombardia.
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POLI FORMATIVI – REGIONE
LOMBARDIA
 Risultano ammessi al finanziamento 31 Poli Formativi. Di seguito l'elenco,
suddiviso per provincia, dei 31 Poli, con l'indicazione del corso:










Bergamo: agrindustria, meccatronica;
Brescia: sviluppo territorio, innovazione tecnologica e internazionalizzazione
per le Pmi;
Como: tessile;
Cremona: cosmesi, liuteria;
Lecco: turismo;
Lodi: agro alimentare, tecnologie avanzate;
Mantova: chimico;
Milano: turismo, tecnologie informatiche, spettacolo, grafica, costruzioni,
gestione d'impresa, fieristico, moda, beni culturali, meccanica strumentale,
filiera produttiva della Brianza Pmi, materiali innovativi, socio-assistenziale,
prodotti e servizi tecnologici, habitat; Pavia: calzature, logistica integrata;
Sondrio: sviluppo integrato della provincia;
Varese: logistica intermodale, servizi per le imprese.
 Nel 2006-2007 risultano iniziati solo 6 dei 62 percorsi IFTS ipotizzati.
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POLI TECNICO PROFESSIONALI
 Finalità
promuovere in modo stabile e organico la diffusione della cultura
scientifica e tecnica
 sostenere le misure per la crescita sociale, economica e produttiva
del Paese
 Soggetti
 istituti tecnici e istituti professionali
 strutture della formazione professionale accreditate (per percorsi
triennali?)
 IFTS riorganizzati dalla finanziaria in "istituti tecnici superiori"
 Vincoli
 salvaguardia dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e rispetto
delle competenze degli enti locali e delle regioni

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Poli tecnico-professionali
 Ambito
 provinciale o sub-provinciale
 Ruolo Regioni
 programmano l’offerta formativa (compresi IFTS) sulla base
della quale sono costituiti i poli
 concorrono alla loro realizzazione con le strutture formative
di competenza regionale
 Forma giuridica
 natura consortile
 sono dotati di propri organi da definire nelle relative
convenzioni.
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- 23 aprile 2007
Le opportunità dei Poli
 Programmazione dell’offerta formativa
professionalizzante
 rilevare i fabbisogni formativi in relazione ai
piani di sviluppo dei territori
 definizione
di figure professionali rispondenti
alle esigenze di trasformazione del tessuto
economico locale
Gli strumenti operativi a disposizione delle scuole
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Le opportunità dei poli
 Rafforzano l’offerta formativa
 concentrazione risorse e competenze
 organizza, governa e rende visibile l’offerta formativa
tecnico professionale
 integrazione delle risorse e interlocuzione con i soggetti
territoriali
 valorizzazione sapere informale presente nel mondo del
lavoro
 raccordo di istruzione e formazione professionale con la
formazione superiore
 formazione competenze più spendibili nel mercato del
lavoro
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Offerta formativa dei Poli
 Percorsi professionalizzanti post obbligo di istruzione
 Qualifiche triennali e quadriennali, diplomi professionali
 Percorsi integrati post obbligo di istruzione
 Percorsi IFTS
 Percorsi formazione continua per lavoratori e disoccupati
 Percorsi formativi per l’apprendistato
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Altre attività dei Poli
 Formazione dei docenti e degli altri operatori
 Orientamento universitario e al lavoro
 Ricerca e innovazione
 Sperimentazione didattica
 Organizzazione e gestione dell’alternanza
 Gestione di progetti finanziati
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Rischi
 Riprodurre parallelo e alternativo all’istruzione
 Subalternità alla domanda a breve delle imprese
 Legarsi strettamente ai fabbisogni formativi
specifici di un determinato territorio
 Confusione dei ruoli tra i vari soggetti
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Nodi
 Tipologia dei poli: settoriali, politecnici, campus
 Governance
 Competenze Stato-Regioni
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Poli settoriali
 Concentrazione di competenze specialistiche
qualificate per settore produttivo (meccanica,
meccatronica, grafica, nautica, …)
 Centri di riferimento per tutta attività formativa del
settore (iniziale, IFTS, apprendistato, formazione
continua, ricerca)
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Campus e politecnici
 Politecnici: specializzazione non univoca
 Campus: anche licei
 Baricentro più spostato sul sistema scolastico e
sulle metodologie educative
 Minore efficacia per progetti di sviluppo locale
 Figure professionali polivalenti
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Governance, i soggetti
 Per realizzare rapporti efficaci tra programmazione dello
sviluppo economico, fabbisogno di professionalità delle
imprese e percorsi formativi è opportuno che partecipino:




Istituzioni scolastiche e strutture formative
Autonomie locali (Regione, Provincia, Comune)
Parti sociali
Associazioni, stakeholders
 Evitare il localismo attraverso una visione prospettica
delle conoscenze e delle professionalità necessarie allo
sviluppo settoriale e territoriale
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Governance, le regole
 Garantire la regia pubblica
 Definire ruoli e funzioni dei diversi soggetti
 Salvaguardia, riconoscimento e valorizzazione
dell’autonomia delle istituzioni formative
 Può essere utile distinguere tra


organi di progettazione e gestione (istituzioni scolastiche e
formative, autonomie locali)
organi di indirizzo (parti sociali, singole imprese,
associazioni, …)
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Stato/Regioni sui Poli
 Stato: Istruzione Tecnica e professionale
 Regioni:
 Formazione Professionale
 IFTS
 Programmazione offerta formativa



Ambiti territoriali
Tipologia
Governance
 Conferenze Unificata Stato Regioni
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Poli tecnico professionali – da chi sono
costituiti
 Istituti tecnici e istituti professionali
 Strutture formative accreditate per i percorsi
triennali
 IFTS rinnovati (istituti tecnici superiori)
 Problema

negli IFTS ci sono anche università e imprese
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strumenti per le scuol