ADA
NEGRI
Cade la neve
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade...
Valentino Francesca Pia
INDICE :
La vita:

- le sue origini,
- l'infanzia,
- il periodo lavorativo

Le opere.
- Il dono,
- Cade la neve,
- Il colloquio.
Le sue origini :
Ada Negri nacque il 3 febbraio 1870 a Lodi, e morì
l'11 gennaio 1945 a Milano. Ella è stata una poetessa
e una scrittrice italiana, inoltre è ricordata come
prima e unica donna di essere stata ammessa
all'Accademia d'Italia.
Le sue origini erano umili: suo padre
Giuseppe era vetturino e sua madre,
Vittoria Cornalba, tessitrice;
L'infanzia :
Ada passò l'infanzia nella portineria del palazzo dove la nonna,
Peppina Panni, lavorava come custode presso la nobile
famiglia Barni, legata un tempo al celebre mezzosoprano
Giuditta Grisi, fino alla morte della quale era stata
governante Peppina: sul rapporto tra Grisi e la sua famiglia,
Ada costruirà il mito della propria infanzia.
In portineria Ada passava molto tempo sola, osservando il
passaggio delle persone, come descritto nel romanzo
autobiografico Stella Mattutina;
Ad appena un anno dalla nascita rimase
orfana del padre.
Il periodo lavorativo :
Grazie ai sacrifici della madre Ada potè frequentare la scuola
normale femminile di Lodi, ottenendo il diploma di insegnante
elementare.
Il suo primo impiego fu al collegio femminile di Codogno, nel
1887. La vera esperienza d'insegnamento che segnò la sua
vita e la produzione artistica, però, fu intrapresa a partire
dal 1888, nella scuola elementare di Motta Visconti, un paese
in provincia di Milano nel quale Ada passò il periodo più felice
della sua vita; al mestiere di maestra è legata l'attività di
poetessa: fu in questo periodo che iniziò a pubblicare i suoi
scritti su un giornale lombardo, il Fanfulla di Lodi. A questo
impegno lavorativo ne seguono altri, come la sua attività di
poetessa.
Le opere :

Ada ci ha lasciato molte opere, tra poesie e testi di
narrativa.
Alcune poesie :
- Fatalità,
- Il dono,
- Il colloquio,
- Dal profondo,
- Pensiero d'Aprile,
- Cade la neve,
e tante altre.
Il dono :
Il dono eccelso che di giorno in giorno
e d’anno in anno da te attesi, o vita,
(e per esso, lo sai, mi fu dolcezza
anche il pianto) non venne: ancor non venne.
Ad ogni alba che spunta io dico: – E’ oggi: –
ad ogni giorno che tramonta io dico:
– Sarà domani.- Scorre intanto il fiume
del mio sangue vermiglio alla sua foce:
e forse il dono che puoi darmi, il solo
che valga, o vita, è questo sangue: questo
fluir segreto nelle vene, e battere
dei polsi, e luce aver dagli occhi; e amarti
unicamente perché sei la vita
Cade la neve
Sui campi e sulle strade;
silenziosa e lieve,
volteggiando la neve cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa
poi sul terren si posa stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo
indifferente il mondo tace.
Il colloquio :
Quando ti avrò raggiunto
sulla sponda del fiume di luce
e tu mi chiederai
che ho fatto tant’anni senza di te,
io ti risponderò:
“Ho continuato il colloquio”.
Tu riderai per dolcezza
tutto il riso d è tuoi bianchi denti,
e cingerai le mie spalle
col tuo gesto sicuro di despota.
E lungo i prati di viole
che fioriscono solo per morti
continueremo il colloquio.
Scarica

ADA NEGRI (Valentino F.)