bande di energia in un conduttore g(E) va a zero sia al bordo inferiore che a quello superiore della banda La banda di energia più alta è parzialmente vuota livello di Fermi Overlap di bande di energia in un conduttore bande di energia nel magnesio bande di energia nel sodio EF la banda 3s è parzialmente vuota; l’overlap con la banda 3p estende la banda permessa in cui già cade EF la banda 3s è totalmente occupata, ma l’overlap con la banda 3p fa sì che EF cada in una zona di energie permesse bande di energia in un isolante EF energy gap bande di energia in un semiconduttore Energy gap EF diamante 5,3 eV isolante silicio 1,1 eV semiconduttore germanio 0,7 eV semiconduttore Modello classico: Drude e Lorentz, 1905 il problema: la legge di Ohm V=RI suggerisce una proporzionalità tra forza (campo elettrico) e velocità (intensità di corrente) moto “viscoso” conduzione elettrica nei metalli l I V il modello: • gli elettroni in un conduttore si comportano come un “gas” di particelle quasi libere che si muovono con velocità disordinata di agitazione termica in tutte le direzioni, secondo la distribuzione di Boltzmann (velocità termica vt ) • in presenza di un campo elettrico gli elettroni vengono accelerati in direzione opposta al campo, acquistando una velocità media ordinata in questa direzione (velocità di deriva vd ) • negli urti anelastici contro gli ioni del reticolo perdono l’energia in più acquistata nell’accelerazione e ripartono con l’energia termica media (il che spiega l’effetto Joule) • la velocità media di deriva è quindi la velocità media acquistata sotto l’azione del campo elettrico nel tempo medio fra un urto e il successivo (tempo di rilassamento) S legge di Ohm resistività V=RI l l El SJ ; El SJ S S 2 J nevd nea ne E m ne2 m 1 ; quanto vale ? m l urti vt l I S V cammino libero medio fra urti successivi ne2 conduzione elettrica nei metalli ; vt 2 Et 3k BT m m Nell’urto si ristabilisce l’equilibrio energetico, quindi in media l’elettrone cede all’atomo l’energia acquistata a spese del campo elettrico (effetto Joule) 3mkBT ne2l urti inoltre: e vd E E m ne e m mobilità 35 Il modello di Drude spiega perché si genera il moto viscoso e quindi la velocità limite di deriva • spiega perché la resistività aumenta con la temperatura • fornisce valori ragionevoli della resistività a temperatura ambiente però: • non spiega l’effetto forte della presenza di impurezze (regola di Mathiessen) • non riproduce la corretta dipendenza dalla temperatura (ad alta temperatura è lineare in T e non in T, a bassa temperatura è lineare in T5) • non è compatibile con il comportamento quantistico dell’elettrone nel solido 100*R/R(290) 30 25 20 15 secondo il modello di Drude 10 5 0 0 5 10 15 temperatura 20 R/R290 dati di misura 25 30 un calcolo di resistività secondo il modello di Drude lurti 1 nm ; n 1029 m-3 3mc2 k BT ne 2l urti c 3 0,5 106 eV 0,03 eV 10 29 m 3e 1,6 1019 C 109 m 3 108 ms 1 0,2 103 eV 5 109 eCm1s 1 4 108 VA 1m 4 10 8 m il modello quantistico di Sommerfeld L’elettrone è descritto da un “pacchetto di onde di Bloch” che si muove sotto l’azione del campo elettrico esterno secondo l’equazione classica del moto: dv d m eE dt e E E che, risolta rispetto a vd, fornisce la soluzione: vd m ottenuta con il modello di Drude. È lecito il calcolo classico purché: - si usi per m la “massa efficace”, 1 1 d 2E 2 m dk 2 - si verifichi che la larghezza del “pacchetto” in posizione e quantità di moto sia sufficientemente piccola, in modo che il moto possa essere trattato classicamente nel tratto fra due collisioni successive, sufficientemente grande, in modo che le interazioni fra elettrone e reticolo siano ben descritte dalla massa efficace il modello quantistico di Sommerfeld in assenza di campo elettrico esterno in presenza di campo elettrico esterno k k nello spazio k, la velocità di drift vd legata alla corrente elettrica genera uno spostamento k dell’intera distribuzione degli elettroni nel senso contrario alla direzione del campo elettrico: m*v e d k E il modello quantistico di Sommerfeld meccanismi di urto: - riguardano solo gli elettroni vicino al livello di Fermi, perché sono gli unici ad avere disponibili livelli energetici non occupati - preferenzialmente lo scattering è all’indietro dove ci sono più stati liberi a energia minore - l’urto non è contro gli ioni del reticolo, perché la funzione d’onda di Bloch tiene già conto del potenziale periodico - gli urti possibili sono con ciò che non è periodico: - urti con le impurità - urti con i fononi (vibrazioni reticolari) collisioni nel modello quantistico probabilità di collisione nell’unità di tempo: 1 1 vF vF Pcoll Pimp P fon imp fon limp l fon cammino libero medio per urti con le impurità imp fon velocità dell’elettrone di energia prossima a quella del livello di Fermi cammino libero medio per urti con i fononi m*vF 1 1 2 ne limp l fon (rispetto al calcolo di Drude, vF> vt però anche limp e lfon sono maggiori di lurti!) collisioni con le impurezze La probabilità di collisione con le impurezze, 1/limp -è direttamente proporzionale alla densità di impurità, nimp , (la costante di proporzionalità Simp è chiamata “sezione d’urto”): limp nim 1/l = S n S imp imp imp im p - è praticamente indipendente dalla temperatura - quindi anche il contributo delle collisioni con le impurezze è indipendente dalla temperatura (nei metalli, vF , m* , e la densità elettronica n sono praticamente costanti) imp p m*vF m*vF 2 n S 2 imp imp ne limp ne Es.: supponiamo una frazione di impurità dell’ordine di qualche parte su un milione e una sezione d’urto “geometrica” ( 10-20 m2) 1 limp nimp Simp 105 1029 m 3 10 20 m 2 104 m 1 ; vF c 2E F mc2 c 20eV 0,5 106 eV 6 103 c m*cvF 1 0,5 106 eV 6 10 3 imp 10 4 m 1 1011 m ne 2c limp 10 29 m 3e 1,6 10 19 C 3 108 ms 1 il contributo alla resistività delle impurità è dell’ordine del permille RRR = T=300K / T collisioni coi fononi probabilità di collisione con i fononi: -1/lfon è direttamente proporzionale alla densità di fononi, nfon,con costante di proporzionalità Sfon pari alla “sezione d’urto elettrone-fonone”: 1/lfon = Sfon nfon ' k el - nfon dipende dalla temperatura: la distribuzione in energia dei fononi a una data T si ottiene da quella dei fotoni (spettro di corpo nero) sostituendo “vfon” a “c” e tenendo conto che l’ max è limitato a Debye: Debye n fon e 0 g ( )d / k BT Debye 12 1 (v fon ) 3 e 0 / k BT ad alta temperatura: e n fon C Debye k BT d C 0 ( )2 d / k BT 1 Debye C k fon ( )2 d / k BT e 1 0 1 / kBT 2 k B Debye 2 urto elettrone-fonone T T quindi la densità numerica di fononi è proporzionale a T kel conservazione dell’energia ' E el Eel fon conservazione della quantità di moto ' kel kel k fon Si può determinare la costante di proporzionalità tenendo conto che, a differenza di ciò che avviene per i fotoni, il numero di oscillazioni possibili è fisso, pari a 3nat, cioè a 3 oscillazioni per atomo (due trasversali e 1 longitudinale) Debye 12 g ( )d (v )3 fon 0 Debye ( ) d C 2 0 da cui si ottiene, ad alta temperatura: Debye ( ) d 3nat 2 0 collisioni con i fononi ; C 9nat 3 2 Debye Debye 9 T n fon nat ; D 2 D kB quindi nfon, ad alta temperatura, è - direttamente proporzionale a T - direttamente proporzionale alla densità atomica nat - inversamente proporzionale alla temperatura di Debye D , che è caratteristica del cristallo (legata alla massima frequenza delle oscillazioni fononiche) a bassa temperatura (T < D ), nfon T 3 Introducendo 1/lfon nell’espressione della resistività, si ottiene (nei metalli, vF , m* , e la densità elettronica n sono praticamente costanti) dipendenza della resistività dalla temperatura m*vF m*vF fon (T ) 2 n fon (T ) S fon (T ) 2 ne l fon ne Ad alta temperatura, Sfon è costante, perché i fononi hanno praticamente la frequenza max, Debye, nfon è proporzionale a T, quindi d /dT = dfon /dT Sfon la variazione di con la temperatura misura l’accoppiamento elettrone-fonone accoppiamento debole buon conduttore un accoppiamento sufficientemente forte può indurre comportamenti superconduttivi A bassa temperatura (T < D ), nfon T 3, inoltre Sfon diminuisce come T2, quindi fon diminuisce come T5 le due componenti della resistività “temperatura di Debye” D Debye kB superconduttori B or86_ann700 0 ,8 0 ,7 0 ,6 R ( ) 0 ,5 temperatura critica Tc,onset = 34,5 K 0 ,4 0 ,3 RRR = 1,25 0 ,2 I = -500 A 0 ,1 Tc,zero = 31,1 K 0 -0 ,1 0 50 10 0 150 20 0 250 30 0 T (K) Esperimento storico di Kamerlingh Omnes (1911): transizione superconduttiva di Hg a 4,2 K transizione superconduttiva B2 della temperatura Figura 21. Grafico della resistenzadiinMg funzione (HTCS: High Critical Temperature Superconductor ) Caratteristiche a 0K: - banda di valenza completamente occupata - banda di conduzione completamente vuota - piccolo gap di energie proibite Eg= 1,1 eV (Si); 0,7 eV (Ge); 1,4 eV (GaAs) a T>0K: - un elettrone può essere eccitato dalla banda di valenza a quella di conduzione - ogni elettrone che passa in banda di conduzione lascia un posto vuoto (buca) in banda di valenza - anche la buca in banda di valenza è “mobile”, perché può essere occupata da un elettrone che lascia a sua volta una buca e così via - sotto l’azione di un campo elettrico esterno il moto di deriva avviene sia in banda di conduzione che in banda di valenza - l’elettrone in banda di valenza è in una zona “di massa efficace negativa” e il suo moto può essere equiparato a quello di una particella con massa positiva e carica elettrica positiva semiconduttori Ec Egap Ev buca conducibilità elettrica nei semiconduttori heavy hole light hole due contributi alla conducibilità: ne n pe p contributo degli elettroni in banda di conduzione contributo delle buche in banda di valenza masse efficaci molto piccole conducibilità elettrica nei semiconduttori semiconduttore intrinseco: n=p Calcolo di n e di p: 8 2me3 ( E Ec )dE n g ( E ) f F ( E , T )dE 3 ( E E F ) / k BT h e 1 Ec Ec 3 8 2me3 E F / k BT 8 2 m E / k BT e 3 / 2 E F / k BT x e e ( E E ) dE ( k T ) e e x dx c B 3 3 h h E 0 c me k BT n 2 2 2 3/ 2 e ( Ec E F ) / k BT mh k BT p 2 2 2 3 legge dell’azione di massa 3/ 2 e ( E F Ev ) / k BT me mh k BT E gap / k BT e np 4 2 2 Calcolo del livello di Fermi per il semiconduttore intrinseco Livello di Fermi - ni = pi - si assume me mh=m* 3/ 2 m*k BT n 2 2 2 m k T n 2 e B 2 2 3/ 2 e E gap / 2 k B T Egap EF e ( Ec E F ) / k BT dal rapporto: Ec-EF = Egap/2 EF = Ec - Egap/2 Stima di ni a 300K: m*c 2k BT ni 2 2 (c)2 16 10 m 3/ 2 0,2 0,5 106 3 10 2 (eV )2 E gap / 2k BT e 2 7 2 6 (2 10 eVm) 2 3 / 2 18 e 3/ 2 e 1.1 / 2310 2 1016 m 3 - da confrontarsi con 1029m-3 per i conduttori - inoltre dipendenza esponenziale dalla temperatura “drogaggio” EF livello del donatore donatore drogaggio tipo “n” con un atomo pentavalente (fosforo) accettore livello dell’accettore EF drogaggio tipo “p” con un atomo trivalente (Al) conducibilità elettrica in semiconduttori drogati EF “n” “p” livello del donatore livello dell’accettore EF con un drogaggio di tipo “n”, la conducibilità è dovuta praticamente solo alla densità nd dei donatori (portatori di maggioranza) n nd ee con un drogaggio di tipo “p”, la conducibilità è dovuta praticamente solo alla densità na degli accettori (portatori di minoranza) p naeh zona “estrinseca”: tutti i portatori di maggioranza sono in banda di conduzione, la resistenza elettrica cresce linearmente con T perché cala la mobilità resistenza elettrica in semiconduttori debolmente drogati zona “intrinseca”: i portatori “intriseci” cominciano a passare con crescente probabilità in banda di conduzione, la resistenza elettrica diminuisce esponenzialmente con T perché cresce la densità n di portatori (pn) la giunzione diodo (np) V=0 Ec p - i livelli di Fermi si allineano - la densità di elettroni con E>Ecp è la stessa nei due lati della giunzione essendo proporzionale a exp-(Ecp-EF)/kBT Ecn Ev p Evn - il flusso di cariche (pn) dal lato “p” verso il lato “n” è uguale al flusso (np) in senso opposto - la densità di corrente è nulla zona di “svuotamento” il diodo (pn) (np) V>0 (bias positivo) Ec p Ecn EFn EF Ep v p Evn zona di “svuotamento” - si riduce la differenza (Ecp - Ecn) fra i due livelli base della banda di conduzione; i livelli di Fermi non sono più allineati, il livello EFn dal lato n è più alto - la densità di elettroni con E>Ecp è maggiore nel lato n della giunzione che nel lato p: infatti nel lato n è proporzionale a exp-(Ecp-EFn)/kBT, mentre nel lato p è rimasta allo stesso valore che aveva in assenza di bias, proporzionale a exp-(Ecp-EFp)/kBT - il flusso di cariche (np) dal lato “n” verso il lato “p” è maggiore del flusso (pn) in senso opposto - c’è una densità netta di corrente da p a n il diodo (pn) V<0 (bias negativo) (np) Ec p EF Ecn Ep v EFn p - cresce la differenza (Ecp - Ecn) fra i due livelli base della banda di conduzione; i livelli di Fermi non sono più allineati, il livello EFn dal lato n è più basso - la densità di elettroni con E>Ecp è minore nel lato n della giunzione che nel lato p: infatti nel lato n è proporzionale a exp-(Ecp-EFn)/kBT, mentre nel lato p è rimasta allo stesso valore che aveva in assenza di bias, cioè proporzionale a exp-(Ecp-EFp)/kBT - il flusso di cariche (np) dal lato “n” verso il lato “p” è minore del flusso (pn) in senso opposto Evn zona di “svuotamento” - c’è una debole densità di corrente da n verso p La caratteristica del diodo Calcolo del flusso di elettroni: o ( p n) Ae (n p) Ae ( Ecp EFp ) / k BT ( Ecp EFn ) / k BT Calcolo della densità di corrente: J C ( o ) Co (eeV / k BT 1) Caratteristica del diodo: J J o (e eV / k BT 1) Ae ( Ecp EFp eV ) / k BT oeeV / k BT