PROGETTO MONDIALE BPCO
G lobal Initiative for Chronic
O bstructive
L ung
D isease
Linee-Guida Italiane
Modena 11-13 Marzo 2004
PROGETTO MONDIALE BPCO
Enti Partecipanti
National Heart, Lung and Blood Institute
(NIH, Bethesda USA)
Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS, Ginevra CH)
STRUTTURA INTERNAZIONALE
PROGETTO GOLD
GOLD Executive Committee
Romain Pauwels, MD, PhD - Chair
GOLD Science Committee
Leonardo Fabbri, MD - Chair
GOLD Dissemination
Committee
Peter Calverley, MD - Chair
GOLD NETWORK PARTNERS
 GOLD NATIONAL LEADERS
 WORLD ORGANIZATION OF FAMILY
PHYSICIANS (WONCA)
 INTERNATIONAL COPD COALITION
(Patient Organizations)
GOLD EXECUTIVE COMMITTEE
R. Pauwels, Belgium–Chair
S. Buist, US
P. Calverley, UK
B. Celli, US
L. Fabbri, Italy
Y. Fukuchi, Japan
C. Jenkins, Australia
C. Lenfant, US
J. Luna, Guatemala
W. MacNee, UK
E. Nizankowska, Poland
K. Rabe, Netherlands
R. Rodriguez-Roisin, Spain
C. van Weel, Netherlands
T. van der Molen, Netherlands
N. Zhong, China
PROGETTO MONDIALE BPCO
Sponsor Internazionali
ALTANA Pharma
Merck Sharp & Dohme
Andi-Ventis
Mitsubishi Pharma Corp
AstraZeneca
Nikken Chemicals Co., Ltd
Aventis
Novartis
Bayer
Pfizer
Boehringer-Ingelheim
Schering-Plough International
Chiesi Group
Zambon Group
GlaxoSmithKline
PROGETTO MONDIALE BPCO
Sponsor Nazionali
GOLD Website Internazionale
http://www.goldcopd.com
Sito GOLD - Italia
http://www.goldcopd.it
STRUTTURA DEL PROGETTO
MONDIALE BPCO-ITALIA
Chairmen: G. Di Maria, L. Corbetta
Delegato Nazionale: L. Corbetta
Responsabili Gruppi di Studio:
• R. De Marco: Epidemiologia
• S. Petruzzelli: Fattori di rischio e loro riduzione
• M. Pistolesi: diagnostica non funzionale, imaging
• A. Rossi: Fisiopatologia: Office spirometry e valutazione di gravità
• L.M. Fabbri: Obiettivi del trattamento
• G. Di Maria: Trattamento farmacologico di fondo
• A. Spanevello: Trattamento delle riacutizzazioni
• A. Corrado: Trattamento dell’insufficienza respiratoria cronica
riacutizzata
• F. Falcone: Ossigenoterapia e ventilazione domiciliare nella BPCO
• E. Clini: Riabilitazione ed home care
• V. Bellia: BPCO e comorbidità nell’anziano
STRUTTURA DEL PROGETTO
MONDIALE GOLD-ITALIA
Progetto promosso da:
• Fondazione UIP
• Unione Italiana per la Pneumologia (UIP)
• Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO)
• Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER)
• Federazione Italiana contro le Malattie Polmonari Sociali e la
Tubercolosi (FIMPST)
Con invito esteso a
• Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG)
• Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)
• Società Nazionale di Aggiornamento Medico Interdisciplinare
(SNAMID)
• Associazione Italiana Medici di Famiglia (AIMEF)
• Associazione Italiana Pazienti BPCO
• Federfarma
PROGETTO MONDIALE BPCO
La BPCO è la 4a causa di morte negli Stati
Uniti (dopo cardiopatie, neoplasie e
malattie cerebrovascolari).
Nel 2000 l’OMS ha stimato che ci siano state
2.8 milioni di morti per BPCO.
MORTALITÀ IN ITALIA
Le Malattie dell’ apparato respiratorio
rappresentano la 3a causa di morte in Italia.
Le BPCO rappresentano il 50-55% delle morti
per malattie dell’apparato respiratorio.
La mortalita’ interessa le fasce di età piu’
avanzate e maggiormente i maschi rispetto alle
femmine.
MORBIDITÀ
• La morbidità è prevista in notevole
aumento nel mondo con uno spostamento
dal 12 ° al 6° posto.
• In termini di ricoveri ospedalieri in Italia le
BPCO risultano al 7° posto.
PREVALENZA NEL MONDO
•
Colpisce tutte le popolazioni ma è maggiore
nei Paesi industrializzati rispetto a quelli in via
di sviluppo.
•
E’ in continuo aumento nei Paesi industrializzati .
•
Interessa entrambi i sessi ed è in aumento
soprattutto nel sesso femminile.
• Aumenta con l’età.
PREVALENZA IN ITALIA
E’ in aumento rispetto ai dati degli anni ’80.
E’ sottodiagnosticata rispetto alle diagnosi
formulate attraverso questionari
standardizzati negli studi epidemiologici
Viegi et al; Int J Tuberc Lung Dis 1999
EPIDEMIOLOGIA
La BPCO e` un problema non trascurabile
anche in età giovanile. E` stato
evidenziato da studi epidemiologici che il
10% di giovani tra i 20 e i 44 anni
presenta tosse ed espettorato senza
ostruzione bronchiale (Stadio 0 a rischio)
e 3,6% presenta sintomi con ostruzione
bronchiale (Stadio I-III)
de Marco at al Thorax 2004; 59:120-125
PRINCIPALI CAUSE
DI MORTE IN CINA 1998
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
CAUSA DI MORTE
N x 103
%
Neoplasie maligne
Malattie cerebrovascolari
Cardiopatie
BPCO
Traumi
Patologie gastroenteriche
Malattie metaboliche
Malattie genito-urinarie
Malattie psichiatriche
Malattie neurologiche
Tutte le altre cause
13.928
13.772
10.658
8.684
3.973
1.865
1.715
930
696
583
4.952
22,6
22,3
17,3
14,1
6,3
3,0
2,8
1,5
1,1
0,9
8,1
VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA
MORTALITÀ AGGIUSTATA PER L’ETÀ IN U.S.A.
Proporzione della frequenza del 1965
3.0
2.5
Coronaropatie
Infarto
Altre
Malattie
CV
BPCO
Tutte le
altre cause
-59%
-64%
-35%
+163%
-7%
1965 - 1998
1965 - 1998
1965 - 1998
1965 - 1998
1965 - 1998
2.0
1.5
1.0
0.5
0
VARIAZIONE PERCENTUALE
DELLE MORTI PER BPCO IN U.S.A.
Morti per 100.000
60
Maschi Bianchi
50
40
Maschi Neri
30
20
Femmine Bianche
Femmine Nere
10
0
1960
1965
1970
1975
1980
1985
1990
1995
2000
PROGETTO MONDIALE BPCO
Tra il 1985 ed il 1995 il numero di
visite mediche per BPCO negli
USA è aumentato da 9 a 16 milioni.
Nel 1995 i ricoveri per BPCO negli
USA sono stati 500.000 con una
spesa sanitaria di circa 15 miliardi
di dollari.
VISITE AMBULATORIALI PER BRONCHITE CRONICA
(O NON SPECIFICATA) IN U.S.A.
14
Numero (milioni)
12
10
8
6
4
2
0
1980
1985
1990
Anno
1995
1998
PROGETTO MONDIALE BPCO
Il fumo di sigaretta è la principale causa
della BPCO
Negli USA 47 milioni di persone fumano
(28% dei maschi e 23% delle femmine)
L’OMS stima nel mondo oltre 1 miliardo di
fumatori, con un aumento fino ad oltre 1,6
miliardi nel 2025. Nei Paesi a basso-medio tenore
di vita la percentuale di fumatori sta crescendo
in modo allarmante
PROGETTO MONDIALE BPCO
OBIETTIVI
Sensibilizzare gli operatori sanitari,
i politici e la popolazione generale
sulla BPCO
Migliorare la diagnosi, il trattamento
e la prevenzione
Stimolare la ricerca
PROGETTO MONDIALE BPCO
DOCUMENTI
Linee guida per la diagnosi, il
trattamento e la prevenzione
(aggiornamento 2003)
Versione ridotta delle Linee Guida
(Executive Summary)
(aggiornamento 2003)
Guida tascabile per gli operatori
sanitari
(aggiornamento 2003)
Guida per il paziente e la famiglia
PROGETTO MONDIALE BPCO
LINEE GUIDA
Basate sull’evidenza
Focalizzate su:
Risultati valutabili
diagnosi
terapia
prevenzione
LIVELLI DI EVIDENZA
CATEGORIA
FONTE
A
Studi randomizzati controllati:
elevato numero di studi
B
Studi randomizzati controllati:
scarso numero di studi
C
Studi non randomizzati e studi
osservazionali
D
Giudizio di un gruppo di esperti
SOMMARIO
1. Introduzione
2. Definizione e classificazione
3. Aspetti socio-economici
4. Fattori di rischio
5. Patogenesi, anatomia
patologica e fisiopatologia
6. Diagnosi e Trattamento
7. Ricerca futura
BPCO: DEFINIZIONE
La broncopneumopatia cronica ostruttiva
(BPCO) è un quadro nosologico caratterizzato
dalla progressiva ostruzione al flusso aereo,
non completamente reversibile.
Questa riduzione del flusso è di solito
progressiva ed associata ad una risposta
infiammatoria a seguito dell’inalazione di
particelle o gas nocivi.
BPCO: DEFINIZIONE
Tosse e catarro cronici spesso precedono
lo sviluppo di BPCO di molti anni e
questi sintomi identificano gli individui a
rischio di BPCO.
Per converso, alcuni pazienti sviluppano
una significativa ostruzione al flusso in
assenza di sintomi respiratori cronici.
BPCO: DEFINIZIONE
Asma e BPCO sono due patologie
con caratteristiche specifiche che
le differenziano.
Tuttavia c’è indubbiamente una
overlap tra asma e BPCO
BPCO: DEFINIZIONE
C’è evidenza che forme di asma duraturo
possono condurre a rimodellamento
delle vie aeree ed a ostruzione
bronchiale parzialmente irreversibile.
Individui con asma esposti a inalazione
di sostanze nocive possono sviluppare
una forma mista di infiammazione
“asthma-like”e “COPD-like”
CLASSIFICAZIONE DI
GRAVITA’ DELLA BPCO
STADIO
CARATTERISTICHE
0 A RISCHIO
Spirometria normale
sintomi cronici (tosse, escreato)
I LIEVE
VEMS/FCV < 70%; VEMS ≥ 80% del teorico con
o senza sintomi cronici (tosse, escreato)
II MODERATA
VEMS/FCV< 70%; 50% ≤ VEMS < 80% del
teorico con o senza sintomi cronici (tosse,
escreato, dispnea)
VEMS/FCV < 70%; 30% ≤ VEMS < 50% del
teorico con o senza sintomi cronici (tosse,
escreato, dispnea)
III GRAVE
IV MOLTO
GRAVE
VEMS/FCV < 70%; VEMS < 30% del teorico o
VEMS < 50% del teorico in presenza di
insufficienza respiratoria o di segni clinici di
scompenso cardiaco destro
FATTORI DETERMINANTI
DELLA GRAVITA’ NELLA BPCO
•Gravità dei sintomi
•Gravità della riduzione del flusso aereo espiratorio
•Frequenza e gravità delle riacutizzazioni
•Presenza di complicanze della malattia
•Presenza di insufficienza respiratoria
•Co-morbidità
•Stato di salute generale
•Numero di farmaci richiesti per controllare la malattia
SOMMARIO
1. Introduzione
2. Definizione e classificazione
3. Aspetti socio-economici
4. Fattori di rischio
5. Patogenesi, anatomia
patologica e fisiopatologia
6. Diagnosi e Trattamento
7. Ricerca futura
ASPETTI SOCIO-ECONOMICI
La BPCO è una malattia sottodiagnosticata
e la sua dimensione sul piano clinico e
sociale è sottostimata
Prevalenza, morbidità e mortalità variano in
modo significativo nei vari Paesi; dove
sono disponibili dati, la BPCO rappresenta
in entrambi i sessi un importante problema
di salute pubblica
DIMENSIONE SOCIALE ED
ECONOMICA
La dimensione globale della BPCO crescerà
enormemente oltre ogni logica previsione
quando si manifesteranno le conseguenze
dell’abitudine al fumo di tabacco nei Paesi
in via di sviluppo
I costi sono elevati ed aumenteranno
proporzionalmente all’invecchiamento della
popolazione, all’incremento della prevalenza
della BPCO ed al costo degli interventi medici
e di salute pubblica già esistenti
SOMMARIO
1. Introduzione
2. Definizione e classificazione
3. Aspetti socio-economici
4. Fattori di rischio
5. Patogenesi, anatomia
patologica e fisiopatologia
6. Diagnosi e Trattamento
7. Ricerca futura
MESSAGGI PRINCIPALI
• I fattori di rischio per la BPCO comprendono i fattori
individuali e l’esposizione ad agenti ambientali. La malattia di
solito deriva dall’interazione fra questi due diversi tipi di
fattori.
• Il fattore individuale che è meglio documentato è un raro
deficit ereditario di alfa-1 antitripsina. Altri geni
potenzialmente candidati nella patogenesi della BPCO sono
stati identificati.
• I principali fattori ambientali sono rappresentati dal fumo di
sigaretta, da polveri in ambiente professionale, da sostanze
chimiche (vapori, irritanti, fumi) e dall’inquinamento degli
ambienti interni ed esterni.
FATTORI DI RISCHIO
FATTORI LEGATI ALL’OSPITE:
• geni (ad esempio, deficit di a1 antitripsina)
• iperreattività bronchiale
• crescita del polmone
FATTORI LEGATI ALL’AMBIENTE:
• fumo di sigaretta
• fattori professionali
• inquinamento esterno e domestico
• infezioni
• stato socio-economico
Prevalenza (%) di fumatori in Italia:
anni 1993-1999, soggetti > 14 anni.
anni
fumatori
maschi
femmine
ex fumatori
maschi femmine
1993
35.1
16.4
26.5
12.4
1994
34.1
16.7
26.6
13.0
1995
33.9
17.2
27.4
13.1
1996
34.9
17.9
26.9
12.2
1997
33.1
17.3
27.5
13.6
1998
32.2
17.3
29.0
14.1
1999
32.4
17.1
27.2
12.5
Fonte: Indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” 1999. ISTAT 2000
PREVALENZA DI BPCO IN FUMATORI
Circa il 20% dei fumatori sviluppa la
BPCO
Circa il 30% di fumatori (> 10 packyear) oltre i 40 anni presenta una
limitazione al flusso aereo
Fletcher C, Peto R BMJ 1977 1: 1645
Jaen Diaz Ji Bronchopneumol 2003: 39: 554
Zielinski J. Chest 2001 Mar;119 (3): 731
FATTORI DI RISCHIO
Anche l`esposizione al fumo passivo può
contribuire all`insorgenza di sintomi
respiratori e della malattia, aumentando il
carico globale di particelle e gas inalati.
Il fumo passivo è associato allo sviluppo
di BPCO Stadio 0 e Stadio 1.
de Marco at al Thorax 2004; 59:120-125
SOMMARIO
1. Introduzione
2. Definizione e classificazione
3. Aspetti socio-economici
4. Fattori di rischio
5. Patogenesi, anatomia
patologica e fisiopatologia
6. Diagnosi e Trattamento
7. Ricerca futura
PATOGENESI
AGENTI NOCIVI
(fumo di sigaretta, inquinanti,
agenti professionali)
Fattori genetici
Infezioni respiratorie
Altri fattori
BPCO
Particelle e gas
nocivi
Fattori legati
all’ospite
Anti-ossidanti
Infiammazione
polmonare
Stress ossidativo
Anti-proteasi
Proteasi
Meccanismi di
riparazione
BPCO
PATOGENESI
INFIAMMAZIONE
Patologia piccole vie aeree
Distruzione parenchimale
Infiammazione bronchiale
Rimodellamento bronchiale
Perdita attacchi alveolari
Riduzione tono elastico
RIDUZIONE DEL
FLUSSO AEREO
ASMA
BPCO
Allergeni
Fumo di sigaretta
Infiammazione bronchiale
Linfociti T CD4+
Eosinofili
Infiammazione bronchiale
Linfociti T CD8+
Macrofagi, neutrofili
COMPLETAMENTE
REVERSIBILE
RIDUZIONE DEL FLUSSO
AEREO ESPIRATORIO
COMPLETAMENTE
IRREVERSIBILE
CAUSE DI RIDUZIONE DEL FLUSSO
AEREO NELLA BPCO
Irreversibili
• fibrosi ed ostruzione bronchiale
• riduzione del ritorno elastico
• distruzione del supporto alveolare
CAUSE DI RIDUZIONE DEL FLUSSO
AEREO NELLA BPCO
Reversibili
• accumulo bronchiale di cellule
infiammatorie, muco ed essudato
• contrazione della muscolatura liscia nei
bronchi periferici
• iperinsufflazione dinamica durante
l’esercizio fisico
SOMMARIO
1. Introduzione
2. Definizione e classificazione
3. Aspetti socio-economici
4. Fattori di rischio
5. Patogenesi, anatomia
patologica e fisiopatologia
6. Diagnosi e Trattamento
7. Ricerca futura
TRATTAMENTO DELLA BPCO
Obiettivi
Prevenire la progressione della malattia
Migliorare i sintomi
Migliorare la tolleranza allo sforzo
Migliorare lo stato di salute
Prevenire e curare le riacutizzazioni
Prevenire e trattare le complicanze
Ridurre la mortalità
Minimizzare gli effetti collaterali della terapia
Le 4 fasi del trattamento della BPCO
1. Valutazione e monitoraggio
2. Riduzione dei fattori di rischio
3. Trattamento della BPCO
stabilizzata:
-
educazionale
-
farmacologico
-
non farmacologico
4. Trattamento delle
riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
La diagnosi di BPCO si basa
sull’anamnesi di esposizione a fattori di
rischio e sulla presenza di ostruzione
bronchiale non completamente reversibile,
in presenza o meno di sintomi.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
I pazienti con tosse cronica ed espettorato
con una storia di esposizione a fattori di
rischio dovrebbero essere testati per valutare
la presenza di ostruzione bronchiale, anche
in assenza di dispnea.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
La spirometria rappresenta lo strumento
diagnostico meglio standardizzato, più
riproducibile ed obiettivo; esso costituisce il
gold standard nella diagnosi e nella
valutazione della BPCO
Gli operatori sanitari che trattano pazienti
con BPCO dovrebbero avere la possibilità di
eseguire una spirometria senza difficoltà.
MISURA DELLA RIDUZIONE DEL
FLUSSO AEREO ESPIRATORIO
(Spirometria)
Dovrebbero essere sottoposti a
spirometria tutti quei pazienti in cui si
sospetta BPCO. La spirometria
contribuisce ad identificare i pazienti
che soffrono della malattia ad uno
stadio precoce. Dovrebbe inoltre essere
eseguita in tutti quei pazienti che
presentano tosse cronica ed escreato,
anche se non lamentano dispnea.
SPIROMETRIA
Si raccomanda la spirometria nella
popolazione generale come valutazione
generale dell’ individuo e l’ esecuzione
della spirometria a tutti i livelli di
intervento sanitario (Medicina Generale,
ecc.) purchè vengano rispettati i criteri di
esecuzione del test
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Tutti i pazienti con un valore di VEMS
inferiore al 40% del teorico o con segni
clinici di insufficienza respiratoria o di
scompenso cardiaco destro dovrebbero
essere sottoposti ad emogasanalisi
arteriosa per determinare la pressione
parziale dei gas nel sangue
DIAGNOSI DI BPCO
SINTOMI
Tosse
Escreato
Dispnea
ESPOSIZIONE A
FATTORI DI RISCHIO
Tabacco
Agenti occupazionali
Inquinamento indoor/outdoor
SPIROMETRIA
SPIROMETRIA:
NORMALE E BPCO
0
Litri
1
2
FEV1
FVC
FEV1/VC
Normale
4.150
5.200
80%
BPCO
2.350
3.900
60%
3
BPCO di grado II,
moderato
4
FVC
NORMALE
FVC
5
1
2
3
4
5
6
secondi
ALTRI ESAMI 1
1.
Misurazione Volumi Statici : Capacità Vitale Inspiratoria, Capacità
Funzionale Residua, Volume Residuo, Capacità Polmonare Totale.
2.
Test di reversibilità con risposta al broncodilatatore
3.
Test della diffusione del CO per valutazione letto vascolare
4.
Pulsossimetria ed Emogasanalisi arteriosa nei pazienti con VEMS <
40% del valore teorico o con segni di insufficienza respiratoria
5.
Esame emocromo per valutare la presenza di poliglobulia
6.
Rx torace per diagnosi differenziale con altre patologie respiratorie e di
altri organi toraco-mediastinici
7.
Tc ad alta risoluzione (HRCT) per valutazione bolle polmonari
(opzionale)
ALTRI ESAMI 2
8. ECG ed ecocardiografia nei pazienti con
insufficienza respiratoria per valutazione cuore
polmonare
9. Test del cammino o test da sforzo al
cicloergometro per valutazione disabilità in
previsione di una riabilitazione respiratoria
10. Test di valutazione muscoli respiratori: PiMax,
Pressione transdiaframmatica ecc.
11. Polisonnografia per valutazione ipossiemia
notturna e sindrome delle apnee del sonno (overlap
sindrome)
DIAGNOSI DI BPCO
ESAMI RADIOLOGICI
La radiografia del torace è raramente di
rilevanza diagnostica nella BPCO, a meno che
non sia presente una patologia bollosa.
Per tale motivo, la diagnosi di BPCO non si può
basare solo sulla radiografia del torace.
La tomografia computerizzata del torace non è
consigliata quale indagine di routine.
DIAGNOSI DI BPCO
ESAMI RADIOLOGICI
La radiografia del torace non mostra in
genere alterazioni finché l’ostruzione delle
vie aeree non è moderatamente
avanzata. A questo stadio possono
essere presenti alterazioni delle pareti
bronchiali e dei vasi polmonari e aumento
dei volumi polmonari.
ESEMPI DI ANDAMENTI INDIVIDUALI
DI PAZIENTI CON BPCO
20
Età
70
20
Età
B
A
20
Età
70
C
†
70
20
Età
70
D
LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO
DELLA BPCO
1. Valutazione e monitoraggio
2. Riduzione dei fattori di rischio
3. Trattamento della BPCO
stabilizzata:
-
educazionale
-
farmacologico
-
non farmacologico
4. Trattamento delle
riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
TRATTAMENTO DELLA BPCO
Importanti obiettivi per prevenire l’insorgenza e
l’evoluzione della BPCO sono la riduzione
dell’esposizione complessiva al fumo di tabacco,
alle polveri in ambito professionale,
all’inquinamento degli ambienti interni ed esterni
La sospensione dell’abitudine tabagica è
considerata, nella maggior parte delle persone,
l’intervento più efficace ed economicamente più
vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la
BPCO ed arrestarne la progressione (A)
TRATTAMENTO DELLA BPCO
Un breve trattamento per la dipendenza
dall’abitudine tabagica è efficace e dovrebbe
essere almeno proposto ad ogni fumatore (A)
Tre tipi di interventi sono risultati
particolarmente efficaci: i consigli pratici, il
sostegno sociale come parte del trattamento
e fornito al di fuori del trattamento (A)
TRATTAMENTO DELLA BPCO
Sono disponibili diverse terapie
farmacologiche efficaci (A), ed almeno una di
queste dovrebbe essere somministrata in
aggiunta ai consigli pratici se necessario ed
in assenza di controindicazioni
L’evoluzione di molti disturbi respiratori che
insorgono in ambito professionale possono
essere limitati o controllati avvalendosi di
varie strategie volte a ridurre la quantità di
particelle o gas inalati (B)
EFFICACIA DELLA TERAPIA DI SOSTITUZIONE
NICOTINICA SULLA CESSAZIONE DEL
FUMO DI SIGARETTA
TERAPIA
Gomma (48 trials n=16706)
Cerotto (31 trials, n=15777)
Spray (4 trials, n=887
Inalatore (4 trials, n=976)
Microcompressa
(2 trials, n=488)
Totale
ODDS RATIO (95% CI)
1.63 (1.49-1.79)
1.75 (1.57-1.94)
2.27 (1.61-3.20)
2.08 (1.43-3.04)
1.73 (1.07-2.80)
1.71 (1.60-1.83)
(Lancaster T et al. Effectiveness of interventions to help people stop smoking:
findings from the Cochrane Library, BMJ 2000;321;355-358)
TASSI DI CESSAZIONE (%) A 1,2 E 6 MESI CON
TERAPIA DI SOSTITUZIONE NICOTINICA (CEROTTO 22
mg) A SECONDA DEL TIPO DI COUNSELING
80
70
60
50
40
30
20
10
0 1 mese
minimo
individuale
gruppo
2 mesi
6 mesi
(Jorenby DE et al. Jama 1995; 274: 1347-1352)
Declino della funzione polmonare sopra gli 11 anni
secondo il Lung Health Study
2.9
2.8
2.7
2.6
2.5
2.4
2.3
2.2
2.1
2 0
B
85
VEMS % del predetto
A
80
Cessazione definitiva del fumo
Soggetti che smettono di fumare
in modo intermittente
Fumatori correnti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11
Anno
Cessazione definitiva del fumo
75
Soggetti che smettono di fumare
in modo intermittente
70
65
Fumatori correnti
60
0
1
2
3
4
5
6
7
8 9
10
11
Anno
(Anthonisen NR et al. Am J Respir Crit Care Med. 2002; 166: 675-679)
STRATEGIE PER AIUTARE IL PAZIENTE
A SMETTERE DI FUMARE
CHIEDERE: identificare sistematicamente tutti i
fumatori ad ogni visita
INFORMARE: è urgente per tutti i fumatori
smettere di fumare
VALUTARE: determinare il desiderio di compiere
un tentativo per smettere di fumare
ASSISTERE: aiutare il paziente a smettere di
fumare
PREPARARE: organizzare un follow-up
RACCOMANDAZIONI PER LO
SPECIALISTA
LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO
DELLA BPCO
1. Valutazione e monitoraggio
2. Riduzione dei fattori di rischio
3. Trattamento della BPCO
stabilizzata:
-
educazionale
-
farmacologico
-
non farmacologico
4. Trattamento delle
riacutizzazioni e della
insufficienza respiratoria
A CHI VA RIVOLTO L’INTERVENTO
DI EDUCAZIONE
•
•
•
•
Operatori sanitari
Politici ed amministratori
Popolazione generale
Pazienti e familiari
EVIDENZE SULLA EDUCAZIONE
DEL PAZIENTE
• Il ruolo specifico dell’educazione nella BPCO è stato
poco studiato
• L’educazione da sola non migliora i dati funzionali
• La cessazione dal fumo è efficace (A)
• L’educazione migliora la risposta alle riacutizzazioni
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
DI EDUCAZIONE 1
• Caratteristiche della malattia
• Identificazione e controllo dei fattori di
rischio e di aggravamento
• Obiettivi della terapia
• Monitoraggio della malattia
• Utilizzo dei farmaci
• Piano terapeutico scritto
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
DI EDUCAZIONE 2
• Ossigenoterapia
• Ventiloterapia
• Gestione delle attività
quotidiane
• Esplicitazione della preferenze
e delle aspettative
• Contratto educativo
CONTRATTO EDUCATIVO
AD PERSONAM
•
Identificazione dei problemi delle
richieste e delle aspettative;
• Definizione e condivisione degli
obiettivi;
• Valutazione dei risultati.
METODI EDUCATIVI
interventi individuali o di
gruppo
+/sussidi visivi o audiovisivi
+/materiale scritto
+/Internet
BPCO STABILIZZATA
Il trattamento della BPCO stabilizzata dovrebbe
essere caratterizzato da un progressivo
incremento della terapia in relazione alla gravità
della malattia.
L’educazione sanitaria del paziente affetto da
BPCO può migliorare la sua capacità di gestire la
malattia. E’ inoltre utile per raggiungere altri
obiettivi, quale la cessazione dall’abitudine
tabagica (A).
BPCO STABILIZZATA
Nessuno dei farmaci attualmente impiegati
nel trattamento della BPCO si è dimostrato
efficace nel modificare il progressivo
peggioramento della funzione ventilatoria,
caratteristico della malattia (A).
La terapia farmacologica regolare è
importante per migliorare i sintomi e/o ridurre
le riacutizzazioni (A) della malattia, e può
aumentare la sopravvivenza.
BPCO STABILIZZATA
Obiettivi del trattamento:
1. Migliorare le alterazioni funzionali (ostruzione,
iperinflazione polmonare, lavoro respiratorio, scambi
gassosi)
2.
3.
4.
5.
6.
Migliorare i sintomi
Aumentare la tolleranza allo sforzo
Ridurre il numero e la gravità delle riacutizzazioni
Migliorare la qualità della vita
Aumentare la sopravvivenza
BPCO STABILIZZATA
Categorie di farmaci utilizzati:
- Beta-2 agonisti e anticolinergici (A)
- Corticosteroidi inalatori (A)
- Vaccino anti-influenzale (A)
-Teofillina (B)
-Immunomodulatori (B)
-Antiossidanti (B)
-Mucolitici (D)
BPCO STABILIZZATA
Broncodilatatori
I broncodilatatori hanno un ruolo centrale nel trattamento
della BPCO.
La via di somministrazione raccomandata è quella
inalatoria.
I broncodilatatori a lunga durata d’azione sono i farmaci
più efficaci nel trattamento regolare (A) per controllare o
migliorare i sintomi e lo stato di salute.
I beta2-agonisti e gli anticolinergici a lunga durata d’azione
sono i broncodilatatori di prima scelta (A).
BPCO STABILIZZATA
Broncodilatatori
L’aggiunta della teofillina, in
considerazione dei possibili effetti
collaterali e della necessità di
monitoraggio dei livelli plasmatici,
deve essere valutata nel singolo
paziente in termini di rapporto
rischio/beneficio.
BPCO STABILIZZATA
Broncodilatatori
La somministrazione di broncodilatatori a lunga
durata d’azione (formoterolo, salmeterolo,
tiotropio) è più efficace dei farmaci a breve
durata d’azione (A) e può migliorare la
compliance.
L’uso di più broncodilatatori a diverso
meccanismo d’azione migliora l’efficacia del
trattamento (A).
BPCO STABILIZZATA
Corticosteroidi
Il trattamento cronico con corticosteroidi
sistemici ha un rapporto rischio-beneficio
sfavorevole (A), quindi deve essere evitato nei
pazienti con BPCO in fase di stabilità.
La risposta ad un breve trattamento con
corticosteroidi orali non consente di predire la
risposta ai corticosteroidi inalatori (A).
BPCO STABILIZZATA
Broncodilatatori
L’efficacia dei broncodilatatori va valutata sia in termini
di miglioramento funzionale (dell’ostruzione bronchiale
e/o dell’iperinflazione polmonare) che di miglioramento
dei sintomi, della tolleranza allo sforzo e della qualità
della vita (A).
La mancata risposta spirometrica, in presenza
di miglioramento soggettivo (sintomi) , non è motivo
di interruzione del trattamento.
BPCO STABILIZZATA
Corticosteroidi Inalatori
Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori è
indicato nei pazienti con VEMS ≤ 50% del teorico (Stadio
III: grave e Stadio IV: molto grave) con riacutizzazioni
frequenti (3 o più negli ultimi 3 anni) trattate con
corticosteroidi sistemici e/o antibiotici (A).
I corticosteroidi inalatori possono essere considerati
anche in pazienti con BPCO di minore gravità che non
rispondono adeguatamente, in termini clinici o
funzionali, ai broncodilatatori (D).
BPCO STABILIZZATA
Corticosteroidi Inalatori
•Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori dei
pazienti con BPCO grave (Stadio III) o molto grave (Stadio
IV) determina un miglioramento dei sintomi, della funzione
polmonare, della tolleranza allo sforzo e della qualità della
vita, e una riduzione del numero e della gravità delle
riacutizzazioni (A).
•Può inoltre migliorare la sopravvivenza a breve-medio
termine (C).
•Il loro uso va valutato in relazione ai rischi di effetti
collaterali nei pazienti trattati cronicamente a dosi elevate
BPCO STABILIZZATA
Corticosteroidi Inalatori
Nei pazienti in cui sono indicati sia i broncodilatatori a
lunga durata d'azione che i corticosteroidi inalatori, la
somministrazione di questi farmaci in combinazione
mostra effetti additivi rispetto ai singoli componenti su
diversi parametri clinico-funzionali della BPCO (A).
L'uso delle combinazioni precostituite (salmeterolo più
fluticasone, formoterolo più budesonide) può migliorare
l'aderenza al trattamento (C) e favorire l'efficacia del
trattamento
BPCO STABILIZZATA
Altri Trattamenti
La vaccinazione antinfluenzale riduce del 50% la
comparsa di patologie gravi e la mortalità (A).
Antiossidanti, immunomodulatori e vaccino
antipneumococcico possono ridurre la frequenza
di esacerbazioni, tuttavia non vi è sufficiente
evidenza per raccomandarne l’uso.
Per altri farmaci (mucolitici, antitussivi, stimolanti
respiratori, etc) l’evidenza di efficacia è scarsa.
BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Riabilitazione
Ossigenoterapia lungo termine
Ventilazione meccanica a lungo termine
Terapia chirurgica
BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Riabilitazione (1)
• Il trattamento riabilitativo strutturato e’ in grado di determinare
miglioramento di capacita’ di esercizio fisico, dispnea e QoL (A)
indipendentemente dal livello di ostruzione delle vie aeree (B).
• Risultati positivi sono riscontrati in programmi in regime
di degenza , di day-hospital e domiciliare (A). La opzione
migliore può dipendere da fattori legati al paziente.
• L’effetto positivo ottenuto in seguito a Riabilitazione si osserva
in funzione della durata e del numero di sedute e tende a mantenersi
almeno entro 1 anno dal termine del programma (B).
• Ogni ulteriore beneficio in seguito a ripetizione annuale
di Riabilitazione si traduce in un possibile vantaggio in termini
di ricoveri e riacutizzazioni (C).
BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Riabilitazione (2)
• Quando indicato il trial di allenamento agli arti superiori
può produrre un miglioramento funzionale selettivo (B)
• L’effetto positivo dell’allenamento dei muscoli
respiratori appare limitato a pazienti con più
compromessa forza inspiratoria ma puo’ essere
prolungato nel tempo (B)
• Il ruolo della componente educativa del paziente può
riflettere positivi effetti sul “management” del paziente
(B-C)
BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Riabilitazione (3)
•L’uso di ossigeno nei pazienti normossiemici a riposo e
che desaturano durante lo sforzo migliora sintomi e la tolleranza
allo sforzo, tuttavia non vi è evidenza che l’aggiunta di ossigeno
migliori gli effetti della riabilitazione (C).
• Lo stato nutrizionale espresso dal peso corporeo (BMI, IBW)
è un fattore indipendente di influenza sulla sopravvivenza e su
misure di outcome di trattamenti (A).
•L’implementazione nutrizionale non appare una componente
determinante per la sopravvivenza e il miglioramento funzionale
del paziente ©.
PROGRAMMI RIABILITATIVI
“Un programma di riabilitazione deve
prevedere un numero di sessioni minime
efficaci (per quanto noto ad oggi non
inferiore a 12) (B); tuttavia maggiore è la
durata del trattamento più questo risulterà
efficace (Evidenza B)”
BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Terapia chirurgica
• La bullectomia può migliorare sintomi e funzione in casi
altamente selezionati (C)
• La riduzione chirurgica di volume polmonare è
controindicata in pazienti ad alto rischio (FEV1 <20% e/o
DLCO <20% del teorico) (B). Tuttavia, è una terapia che
puo’ aumentare la sopravvivenza in pazienti selezionati
(con predominanza di enfisema ai lobi superiori e
associata a ridotta tolleranza allo sforzo) (B).
• Il trapianto polmonare per enfisema può migliorare QoL
e funzionalità in casi selezionati (C), ma non migliora la
sopravvivenza a lungo termine (C).
BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Ossigenoterapia a lungo termine
• L’ossigenoterapia a lungo termine (≥ 15 ore/die)
nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica
si è dimostrata efficace nell’aumentare
la sopravvivenza (A).
• E’ suggerito un utilizzo più vicino possibile alle 24
ore/die (A).
• L’efficacia della OLT in pazienti con ipossiemia
intermittente (notturna, sforzo) non e’ provato.
•L’ossigenoterapia a lungo termine consente di ridurre i giorni
di ospedalizzazione del 43,5%, le percentuali di ricovero del
23,8% ed il numero di pazienti con almeno
un’ospedalizzazione del 31,2%.
85 - BPCO STABILIZZATA
Terapie Non Farmacologiche
Ventilazione meccanica a lungo termine
NPPV in aggiunta a OLT può migliorare
scambi respiratori, sintomi, QoL,
ma non la sopravvivenza, in
pazienti ipercapnici con BPCO stabile (B)
TRATTAMENTO DELLA BPCO
IN BASE ALLA GRAVITA’
STADIO 0:
A RISCHIO
STADIO I:
BPCO LIEVE
STADIO II:
BPCO MODERATA
STADIO III:
BPCO GRAVE
STADIO IV:
BPCO MOLTO GRAVE
TRATTAMENTO DELLA BPCO
TUTTI GLI STADI
• Evitare i fattori di rischio:
– sospensione dell’abitudine tabagica
– riduzione dell’inquinamento domestico
– riduzione dell’esposizione professionale
• Vaccinazione anti-influenzale
STADIO 0
A RISCHIO
Caratteristiche
Sintomi cronici:
• tosse
• escreato
Spirometria normale
Trattamento raccomandato
STADIO I
LIEVE
Caratteristiche
VEMS/CVF ≤ 70%
VEMS ≥ 80%
Con o senza sintomi
cronici
Trattamento raccomandato
• Broncodilatatori a
breve durata d’azione
solo al bisogno
STADIO II
MODERATA
Caratteristiche
VEMS/CVF ≤ 70%
VEMS ≥ 50% ≤ 80%
Con o senza sintomi
cronici
Trattamento raccomandato
• Broncodilatatori a breve durata
d’azione al bisogno
• Trattamento regolare con uno o
piu’ broncodilatatori a lunga
durata d’azione (A)
• Riabilitazione per un numero
minimo efficace di sessioni (B)
STADIO III
GRAVE
Caratteristiche
VEMS/CVF ≤ 70%
VEMS ≥ 30% ≤ 50%
Con o senza sintomi
cronici
Trattamento raccomandato
• Broncodilatatori a breve
durata d’azione al bisogno
• Trattamento regolare con uno
o più broncodilatatori a lunga
durata d’azione (A)
• Corticosteroidi inalatori (in
pazienti con ripetute riacutizzazioni (> 3 negli ultimi 3
anni) (A)
• Riabilitazione per un numero
minimo efficace di sessioni
(B)
STADIO IV
MOLTO GRAVE
Caratteristiche
•
VEMS/CVF ≤ 70%
VEMS ≤ 30%
o VEMS ≤ 50% con
insufficienza respiratoria
o scompenso cardiaco
destro
•
•
•
•
•
•
Trattamento raccomandato
Trattamento regolare con uno o
piu’ broncodilatatori a lunga
durata d’azione (A)
Corticosteroidi inalatori (in
pazienti con ripetute riacutizzazioni (> 3 negli ultimi 3 anni) (A)
Riabilitazione per un numero
minimo efficace di sessioni (B)
Trattamento complicanze
OLT (in presenza di
insufficienza respiratoria)
Considerare NPPV (in
grave ipercapnia)
Considerare un trattamento
chirurgico
TERAPIA DELLA BPCO AD OGNI
STADIO
Nuova
classificazione
0:A Rischio I: Lieve
II: Moderata
III: Grave
IV: Molto grave
Caratteristiche
• Sintomi cronici
• Esposizione a
fattori di rischio
• Spirometria
normale
• FEV1/CVF < 70%
• 50% > FEV1< 80%
• Con o senza sintomi
• FEV1/CVF < 70%
• 30% > FEV1 < 50%
• Con o senza
sintomi
• FEV1/CVF < 70%
• FEV1 < 30% o presenza di
insufficienza respiratoria
cronica o scompenso cardiaco
destro
• FEV1/CVF < 70%
• FEV1  80%
• Con o senza
sintomi
Evitare I fattori di rischio; vaccinazioni antinfluenzale
+ broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno
+ trattamento regolare con uno o più
broncodilatatori a lunga durata d’azione
+ riabilitazione
+ steroidi per via inalatoria in
caso di ripetute riacutizzazioni
+ O2 terapia a lungo
termine in caso di
insuff. respiratoria
Considera i
trattamenti chirurgici
LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO
DELLA BPCO
1. Valutazione e monitoraggio
2. Riduzione dei fattori di rischio
3. Trattamento della BPCO
stabilizzata:
-
educazionale
-
farmacologico
-
non farmacologico
4. Trattamento delle riacutizzazioni
e dell’ insufficienza respiratoria
RIACUTIZZAZIONI
Definizione
Peggioramento dei sintomi
• tosse
• dispnea
• variazioni qualitative e quantitativi dell’ espettorato
(in caso di viraggio del colore o purulenza considerare eziologia
infettiva)
Criteri accessori
• variazione es. obiettivo polmonare
• febbre
• edemi declivi
RIACUTIZZAZIONI
Le riacutizzazioni che richiedono
l’intervento del medico sono eventi clinici
importanti nella storia della BPCO
La maggior parte delle riacutizzazioni di
BPCO rimane ad eziologia sconosciuta. Le
infezioni sembrano tuttavia avere un ruolo
significativo
ALGORITMO PER IL TRATTAMENTO DELLA
RIACUTIZZAZIONE DELLA BPCO A DOMICILIO
Inizio o aumento dei broncodilatatori
eventuale antibiotico-terapia
Rivalutare entro poche ore
Risoluzione o miglioramento
dei segni e dei sintomi
Nessun miglioramento
Corticosteroidi per via orale
Continua il trattamento
riducendolo quando è possibile
Rivalutare il trattamento
a lungo termine
Rivalutare entro poche ore
Peggioramento dei sintomi
Ospedalizzazione
RIACUTIZZAZIONI
Trattamento domiciliare
(a prescindere dallo stadio di malattia prima
della riacutizzazione)
I broncodilatatori somministrati per via
inalatoria (b2-agonisti e/o anticolinergici), ed i
glucocorticoidi sistemici, preferibilmente
quelli orali, sono i farmaci di scelta per il
trattamento domiciliare delle riacutizzazioni
della BPCO (A)
RIACUTIZZAZIONI
CRITERI DI richiesta di valutazione specialistica o di
OSPEDALIZZAZIONE
• Marcato aumento dell’intensità dei sintomi come ad esempio la
comparsa della dispnea a riposo
• Riacutizzazione nel paziente classificato come COPD grave
• Comparsa di nuovi segni obiettivi (cianosi, edemi periferici)
• Mancata risposta al trattamento od impossibilità di rivalutazione
• Presenza di importanti patologie concomitanti (insufficienza d’organo
grave, diabete, ecc)
• Aritmie di nuova insorgenza
• Dubbio diagnostico
• (Età avanzata)
• Comparsa di disturbo del sensorio
• Non autosufficienza e/o mancato supporto familiare
RIACUTIZZAZIONI
Trattamento delle riacutizzazioni del paziente ospedalizzato
-Valutazione della gravità dei sintomi, valori dei gas ematici, Rx torace;
- Somministrare O2 terapia e ripetere EGA dopo 30 min;
- Broncodilatatori:
•
aumento dose o frequenza
•
associare Beta 2 agonisti ed anticolinergici
•
utilizzare distanziatore o nebulizzatore
•
considerare l’aggiunta di aminofillina e.v.
- Corticosteroidi orali o e.v.;
-Antibioticoterapia (orale od occasionalmente e.v.) in presenza di infezione batterica;
- Considerare NIMV;
In ogni caso:
•
valutazione nutrizione e bilancio idrico
•
considerare l’utilizzazione di eparina s.c.
•
identificare e trattare le possibili co-morbilità (insuff organo, aritmie)
•
monitorare lo stato del paziente
RIACUTIZZAZIONI
I pazienti che presentano riacutizzazioni con
segni clinici di infezione bronchiale (cioè
aumento del volume e viraggio di colore
dell’escreato e/o febbre) possono trarre
beneficio da una terapia antibiotica (B)
I patogeni più frequentemente implicati sono: S.
pneumoniae, H. influenzae, M. catarrhalis . Nei pazienti
con grave compromissione respiratoria di base, oltre ai
precedenti patogeni occorre considerare anche
Enterobacteriaceae (Pseudomonas aeruginosa)
ANTIBIOTICI
RIACUTIZZAZIONI
La scelta dell’antibiotico da utilizzare deve
tener conto delle resistenze batteriche a
livello locale.
TRATTAMENTO DELLA BPCO
RIACUTIZZAZIONE DI BPCO CON
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA
Quadro clinico di riacutizzazione grave
(dispnea, tachipnea, respiro paradosso)
+
PaO2/FiO2 < 300 e/o SaO2 < 90 % in aria
ambiente con o senza acidosi respiratoria
TRATTAMENTO DELLA BPCO
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA
DA RIACUTIZZAZIONE DI BPCO
• Terapia Medica
• Ossigenoterapia
• Assistenza ventilatoria meccanica
invasiva
non invasiva (NIV) :
- a pressione positiva
- a pressione negativa
OSSIGENOTERAPIA
In corso di insufficienza respiratoria acuta
•Il target e’ mantenere una PaO2> 60 mmHg
senza consensualmente aumentare la PaCO2
• I gas andrebbero monitorati 30’ dopo arrivo
in Reparto
• La maschera di Venturi garantisce un più
accurato controllo della Fi02, ma meno
tollerata delle cannule nasali
RIACUTIZZAZIONI
Indicazioni alla Niv
• Dispnea a riposo con uso evidente dei mm
accessori e/o paradosso addominale
•Frequenza respiratoria > 25 a/m
•Acidosi respiratoria pH < 7.35
Dopo ottimizzazione della terapia medica e
dell’ossigenoterapia
RIACUTIZZAZIONI
La ventilazione meccanica non invasiva a
pressione positiva (NPPV) è la tecnica di
assistenza ventilatoria più utilizzata nella
modalità CPAP + Pressione di Supporto nei
pazienti con acidosi respiratoria
RIACUTIZZAZIONI
La ventilazione meccanica non invasiva a pressione
positiva (NPPV):
• migliora i gas ed il pH arteriosi (A);
• riduce la mortalità ospedaliera, la necessità di
intubazione e la durata della degenza ospedaliera
(A);
• favorisce lo svezzamento dal ventilatore (A)
• riduce la mortalità ad un anno (C).
RIACUTIZZAZIONI
La ventilazione meccanica a pressione negativa in
corso di riacutizzazione:
migliora i livelli dei gas ematici e il pH (B);
riduce il tasso di mortalità ospedaliera, la necessità
di ventilazione meccanica invasiva e la degenza
ospedaliera (B);
-è stata proposta in caso di fallimento della NPPV
prima di prendere in considerazione l`indicazione
di intubazione endotracheale (C).
RIACUTIZZAZIONI
CRITERI DI ESCLUSIONE della NPPV
(anche 1 solo criterio)
•Arresto respiratorio
•Instabilità emodinamica (Ipotensione, aritmie
gravi, infarto miocardico)
•Coma, paziente non collaborante
•Secrezioni viscose e/o abbondanti, incapacità di
proteggere le vie aeree
•Recente chirurgia facciale o addominale
•Trauma facciale – Anomalità naso faringea
•Insufficienza multiorgano
RIACUTIZZAZIONI
CRITERI DI ESCLUSIONE della ventilazione a pressione
negativa non invasiva (NPV)
(anche 1 solo criterio)
• Arresto respiratorio
• Instabilità emodinamica (Ipotensione, aritmie
gravi, infarto miocardico)
• Recente chirurgia addominale, pelvica e/o
toracica
• Trauma toracico
• Insufficienza multiorgano
• Presenza di Sindrome delle apnee ostruttive
NIV: SEDE DI APPLICAZIONE
Gravità Intervento
pH > 7,35
Luogo di cura
Degenza ordinaria
Farmaci+Ossigeno
pH 7,35 -7,30
UMR
NIV
+ Terapia Medica
pH <7,30; Paz.
UTIIR
NIV
UTIR se non MOF
UTI se MOF
IOT o NPPV
o INPV
Vigile
pH < 7.25 e/o Alterazione
dello stato neurologico,
Fatica muscolare,
Indicazione alla IOT, MOF
UMR: Unità di Monitoraggio Respiratorio
UTIIR: Unità di Terapia Intensiva Intermedia Respiratoria
UTIR: Unità di Terapia Intensiva Intermedia Respiratoria
FATTORI DETERMINANTI
IL SUCCESSO DELLA NIV
La migliore riuscita della NIV dipende da fattori
locali come il “training” e l’esperienza dello staff,
le risorse disponibili (n° dei letti, personale,
strumentazione) e il sistema di monitoraggio.
Esistono altresi’ criteri “predittivi” di possibile
fallimento della NIV (i.e. mancato miglioramento
del pH dopo 1 h di ventilazione – presenza di
comorbidita’- scarsa tolleranza- stato funzionale
respiratorio gravemente compromesso)
INDICAZIONI PER L’INTUBAZIONE
• Arresto respiratorio
• Instabilità emodinamica (Ipotensione, aritmie gravi, infarto
miocardico)
• Coma, paziente non collaborante
• Secrezioni viscose e/o abbondanti, incapacità di
proteggere le vie aeree
• Recente chirurgia facciale o addominale
• Trauma facciale – Anomalità naso faringea
• Insufficienza multiorgano
• FALLIMENTO NIV
(peggioramento clinico/gasanalitico entro 1-2 ore
o mancato miglioramento dopo 4-6 ore)
RUOLO DELLA COMORBILITA’
-Contribuisce a determinare l`alterazione della
qualità di vita (B)
-Costituisce un fattore prognostico negativo (B)
-Determina un incremento dei costi legati alla
durata di ospedalizzazione (B)
www.goldcopd.it
News ed eventi GOLD/BPCO;
Archivio eventi;
Newsletter e servizi;
Archivio newsletter;
Possibilità di registrarsi: per
essere informati sulle attività e
gli eventi relativi alla BPCO;
Videoanimazioni: Spirometria,
BPCO, ecc.
Aggiornamento informazioni
scientifiche ed organizzative;
Messaggistica e scambio in
tempo reale di informazioni;
Links per dare visibilità e
diffusione;
Webseminars ed e-learning.
www.goldcopd.it
Area Medici e Operatori
Sanitari:
Materiale divulgativo:
Documenti Linee Guida;
Slide Kit aggiornato;
Lezioni in videostreaming;
Animazioni divulgative;
Informazioni on-line;
Forum.
Area Pazienti:
Guida: -Che cos’è la BPCO
- Cosa fare in caso
di BPCO
Faq sulla BPCO;
Spirometria per la diagnosi
della BPCO;
Animazioni divulgative;
Possibilità di contattare
l’esperto;
Forum Pubblico.
WORLD COPD DAY
17 Novembre 2004
POTREBBE TRATTARSI DI BPCO?
Sai cos’è la BPCO? E’ la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, una
malattia dei polmoni molto frequente, anche se molti pazienti ne sono
affetti senza saperlo.
Rispondi alle domande e scopri se sei affetto da BPCO.
1. Hai tosse frequente?
2. Hai frequentemente catarro nei bronchi?
3. Fai fatica a respirare rispetto ai tuoi coetanei?
4. Hai più di 40 anni?
5. Sei un fumatore o lo sei stato?
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
Se hai risposto sì a tre o più domande potresti essere affetto da BPCO,
chiedi al tuo medico se ritiene necessario che tu faccia una spirometria.
Una diagnosi precoce di BPCO è fondamentale nel prevenire un
aggravamento di questa malattia.
Slovenia
Turkey
Germany
Australia
Brazil
United States
Ireland
Moldova
Yugoslavia
Canada
Portugal
Thailand
Norway
Greece
Guatemala
France
Taiwan ROC
Malta
China
South Africa
Nepal
Peru
Korea
Costa Rica
Croatia
Tatarstan Republic
United Arab Emirates
Poland
Bangladesh
Hong Kong China
New Zealand
Argentina
Austria
Mexico
United Kingdom
Italy
Saudi Arabia
Latvia
Egypt
Venezuela
Chile
Japan
Netherlands
Russia
Republic of Georgia
Macedonia
Canada Iceland
Denmark
Lithuania
Belgium
Slovakia
Singapore
Romania Columbia
Spain
Ukraine
India
Vietnam
Kyrgyzstan
Sweden Albania
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