IL GHEPARDO A cura di Sciola Sofia SCHEDA INFORMATIVA Regno: animale Phylum: Chordata Subphylum: Vertebrata Classe: Mammalia Ordine: Carnivora Subordine: Feliformia Famiglia: Felidae Subfamiglia: Felinae Genere: Acinonyx Specie: Acinonyx jubatus Nome comune: Ghepardo HABITAT Il ghepardo vive nelle savane e praterie aride e aperte. È presente in Africa (a sud del Sahara) e, in numero esiguo, nella penisola arabica. Il ghepardo è il mammifero più veloce della terra raggiungendo i 103 km/h su distanze di centinaia di metri e quanto sia veloce lo si può dedurre dal fatto che un cavallo da corsa riesce a malapena a superare i 70 km/h. CARATTERISTICHE FISICHE Ha un caratteristico mantello maculato caratterizzato da uno sfondo di colore bianco giallino con numerose macchie rotonde o ovali scure; solo la gola e l'addome sono privi di macchie. L'ultimo tratto della coda è caratterizzata da quattro / sei anelli neri e da una ciocca bianca alla fine. Una particolarità della coda è che nel ghepardo funziona come un timone durante la corsa, soprattutto durante le brusche virate. La testa del ghepardo è piccola in proporzione al resto del corpo, con un muso caratterizzato da due strisce nere che corrono parallele al naso, quasi come se fossero delle lacrime, che vanno dagli occhi fino alla mascella. Si pensa che questa particolarità gli permetta di non rimanere abbagliato dal sole durante la corsa. E' molto elegante con un corpo snello, slanciato e con zampe molto lunghe e robuste. La testa del ghepardo è piccola in proporzione al resto del corpo, con un muso caratterizzato da due strisce nere che corrono parallele al naso. Hanno la vista particolarmente sviluppata. COME VIVONO? Le femmine di ghepardo sono solitarie e vivono con i loro piccoli. I maschi vivono in genere con altri 2-3 esemplari che possono essere fratelli, ma non necessariamente. UN GRANDE CACCIATORE Essendo un animale diurno caccia la mattina presto ed il tardo pomeriggio. La sua tecnica di caccia è la seguente: si apposta su di una altura o su un albero e scruta l'orizzonte per individuare la preda; si avvicina cautamente fino a circa cinquanta metri cercando di non spaventarla quindi scatta e la atterra di solito dopo un breve inseguimento FINE