Capitolo 6 Produzione e tasso di cambio nel breve periodo Organizzazione della lezione Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta L’equazione della domanda aggregata La determinazione della produzione nel breve periodo L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD L’equilibrio di breve periodo del mercato delle attività: la curva AA Equilibrio economico di breve periodo in un’economia aperta: l’uso congiunto delle curve DD e AA Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-2 Organizzazione della lezione Politiche monetarie e fiscali di carattere temporaneo Alcuni problemi nell’attuazione delle politiche commerciali Politiche monetarie e fiscali di carattere permanente Politiche macroeconomiche e saldo delle partite correnti Aggiustamento graduale e dinamica delle partite correnti Sommario Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-3 Introduzione Variazioni macroeconomiche che modificano tassi di cambio, tassi di interesse e livello dei prezzi possono influenzare anche la produzione. • Introdurremo una teoria sull’aggiustamento della produzione a seguito di variazioni della domanda, in presenza di prezzi dei beni che si aggiustano lentamente. Verrà utilizzato un modello di breve periodo del mercato dei beni in un’economia aperta al fine di analizzare gli effetti su produzione e saldo delle partite correnti degli strumenti di politica economica. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-4 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta La domanda aggregata • La quantità di beni e servizi di un paese domandata nel mondo da famiglie ed imprese. La domanda aggregata per la produzione di un’economia è la somma di quattro componenti: • • • • domanda di consumi (C) domanda di investimenti (I) domanda di acquisti pubblici (G) saldo delle partite correnti (CA) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-5 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta Le determinanti della domanda di consumi • La domanda di consumi aumenta all’aumentare del reddito disponibile (ossia del reddito nazionale al netto delle imposte) a livello aggregato: C = C(Yd) – L’aumento della domanda di consumi è inferiore all’aumento del reddito disponibile perché una parte del reddito aggiuntivo viene risparmiata. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-6 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta Le determinanti del saldo delle partite correnti • Il saldo delle partite correnti (CA) è visto come la differenza tra le esportazioni di un paese (EX) e la domanda nazionale di beni di importazione (IM). • Il saldo delle partite correnti CA è determinato principalmente da due fattori: – il tasso di cambio reale della valuta interna nei confronti delle valute estere (q = EP*/P) – il reddito disponibile interno (Yd) CA = CA(EP*/P, Yd) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-7 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta Come il tasso di cambio reale influenza il saldo delle partite correnti: CA=EX-IM • Un incremento di q provoca l’aumento di EX e migliora il saldo delle partite correnti del paese interno CA. – Ogni unità di prodotto interno acquista ora un numero minore di unità di produzione estera, pertanto i consumatori esteri domandano maggiormente le esportazioni interne. • Un incremento di q può aumentare o ridurre IM e produce un effetto ambiguo su CA: perchè? – IM denota il valore delle importazioni misurate in termini di produzione interna. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-8 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta Variazioni del tasso di cambio reale generano due effetti: • effetto di volume – l’effetto della riallocazione della spesa di consumo interna ed estera tra i beni prodotti all’interno o all’estero; • effetto di valore – esso modifica il valore della produzione interna per un dato volume delle importazioni. Il miglioramento o il peggioramento del saldo CA dipende da quale dei due effetti generati dalla variazione del tasso di cambio reale prevalga. Assumiamo che l’effetto di volume prevalga sempre sull’effetto di valore: condizione di Marshall-Lerner Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-9 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta Come le variazioni del reddito disponibile influenzano il saldo delle partite correnti • Un incremento del reddito disponibile (Yd) peggiora il saldo CA: perché? • Un incremento di Yd induce i consumatori ad espandere la loro spesa per tutti i beni, e quindi le importazioni aumentano. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-10 Le determinanti della domanda aggregata in un’economia aperta Tabella 6-1: fattori che determinano il saldo delle partite correnti Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-11 L’equazione della domanda aggregata Combinando le quattro componenti della domanda aggregata si ottiene la domanda aggregata complessiva: D = C(Y – T) + I + G + CA(EP*/P, Y – T) Tale equazione mostra che la domanda aggregata può essere scritta come: D = D(EP*/P, Y – T, I, G) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-12 L’equazione della domanda aggregata Il tasso di cambio reale e la domanda aggregata • Un incremento di q determina l’aumento di CA e quindi di D. – Rende i beni ed i servizi nazionali meno costosi relativamente a quelli esteri. – Sposta sia la spesa interna che quella estera dai beni di produzione estera a quelli di produzione interna. – Un deprezzamento reale della valuta interna determina l’incremento della domanda aggregata di beni prodotti internamente. – Un apprezzamento reale riduce la domanda aggregata di beni prodotti internamente. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-13 L’equazione della domanda aggregata Reddito reale e domanda aggregata • Gli effetti del reddito reale sono più complicati. • Un aumento del reddito reale interno comporta l’incremento della domanda aggregata di beni prodotti internamente. • Una riduzione del reddito reale interno provoca il decremento della domanda aggregata di beni prodotti internamente. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-14 L’equazione della domanda aggregata Figura 6-1: domanda aggregata in funzione del reddito Domanda aggregata, D Funzione della domanda aggregata D(EP*/P, Y – T, I, G) 45° Produzione (reddito reale), Y Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-15 Determinazione della produzione nel breve periodo Il mercato dei beni è in equilibrio nel breve periodo se la produzione reale, Y, eguaglia la domanda aggregata di beni e servizi prodotti internamente: Y = D(EP*/P, Y – T, I, G) (6-1) Da cosa differisce questa espressione da quella che abbiamo visto in contabilità nazionale per il PNL? Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-16 Determinazione della produzione nel breve periodo Figura 6-2: la determinazione della produzione nel breve periodo Domanda aggregata, D Domanda aggregata = produzione aggregata, D = Y Domanda aggregata D1 1 3 Y1 Y3 2 45° Y2 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Produzione, Y Slide 6-17 L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD Produzione, tasso di cambio ed equilibro del mercato dei beni • Fissato il livello dei prezzi interni ed esteri, un incremento del tasso di cambio nominale rende più costosi i beni ed i servizi prodotti all’estero relativamente a quelli prodotti localmente (caduta dei prezzi relativi). – Qualsiasi aumento di q determina lo spostamento verso l’alto della funzione di domanda aggregata e l’espansione della produzione. – Qualsiasi riduzione di q causa la contrazione della produzione. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-18 L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD Figura 6-3: effetto sulla produzione del deprezzamento della valuta con prezzi dei prodotti fissati Domanda aggregata, D D=Y Deprezzamento della valuta 2 Domanda aggregata (E2) Domanda aggregata (E1) 1 45° Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Y2 Produzione, Y Slide 6-19 L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD Derivazione della curva DD • Curva DD – Mostra tutte le possibili combinazioni di produzione e tasso di cambio tali che il mercato dei beni è in equilibrio (domanda aggregata = produzione aggregata). – E’ inclinata positivamente perché un aumento del tasso di cambio determina l’espansione della produzione, per P e P* dati. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-20 L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD Figura 6-4: derivazione della curva DD Domanda aggregata, D D=Y Domanda aggregata (E2) Domanda aggregata (E1) Tasso di cambio, E Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Produzione, Y DD E2 E1 Y2 2 1 Y1 Y2 Produzione, Y Slide 6-21 L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD Fattori che determinano lo spostamento della curva DD: • • • • • • • Spesa pubblica Imposte Investimenti Livello dei prezzi interno Livello dei prezzi estero Consumo interno Riallocazioni della domanda tra beni esteri e beni interni Uno shock che genera l’aumento (riduzione) della domanda aggregata per i beni prodotti internamente sposta la curva DD verso destra (sinistra). Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-22 L’equilibrio del mercato dei beni nel breve periodo: la curva DD Figura 6-5: spesa pubblica e posizione della curva DD Domanda aggregata, D Aumento della spesa pubblica D=Y D(E0P*/P, Y – T, I, G2) Curve della domanda aggregata D(E0P*/P, Y – T, I, G1) Y1 Tasso di cambio, E Y2 Produzione, Y DD1 DD2 E0 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. 1 2 Y1 Y2 Produzione, Y Slide 6-23 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA La curva AA • Mostra tutte le possibili combinazioni di tasso di cambio e produzione tali da garantire l’equilibrio nel mercato monetario nazionale e nel mercato valutario. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-24 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA Produzione, tasso di cambio ed equilibrio del mercato delle attività • Combiniamo la condizione di parità dei tassi di interesse • con il mercato monetario al fine di derivare l’equilibrio del mercato delle attività nel breve periodo. La condizione di parità dei tassi di interesse, che descrive l’equilibrio del mercato valutario, è la seguente: R = R* + (Ee – E)/E in cui: Ee è il tasso di cambio atteso futuro R è il tasso di interesse sui depositi in valuta interna R* è il tasso di interesse sui depositi in valuta estera Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-25 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA • Il valore di R che soddisfa la condizione di parità dei tassi di interesse deve anche realizzare l’eguaglianza tra l’offerta interna reale di moneta e la domanda aggregata reale di moneta: Ms/P = L(R, Y) • La domanda aggregata reale di moneta L(R, Y) aumenta al ridursi del tasso di interesse in quanto una riduzione di R rende meno conveniente detenere attività fruttifere. • La domanda aggregata reale di moneta L(R, Y) aumenta all’aumentare della produzione. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-26 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA Figura 6-6: produzione e tasso di cambio nell’equilibrio del mercato delle attività Tasso di cambio, E Mercato valutario E1 E2 0 Mercato monetario 1' 2' R1 R2 Rendimento dei depositi in valuta estera (espresso Tasso di in valuta nazionale) interesse, R L(R, Y1) L(R, Y2) MS P Scorte monetarie domestiche reali 1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. 2 Aumento della Offerta reale produzione di moneta Slide 6-27 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA Affinché il mercato delle attività rimanga in equilibrio: • un aumento della produzione nazionale deve essere accompagnato dall’apprezzamento della valuta nazionale. Perché? - la valuta nazionale si apprezza in misura tale che l’incremento del tasso a cui ci si attende il suo deprezzamento nel futuro bilancia l’incremento nel differenziale a favore del tasso di interesse sul deposito in valuta interna • una riduzione della produzione nazionale deve essere accompagnata dal deprezzamento della valuta nazionale. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-28 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA Derivazione della curva AA • Combina tassi di cambio e livelli di produzione tali da mantenere in equilibrio mercato monetario e mercato dei cambi (per dati livelli delle altre variabili). • E’ inclinata negativamente perché un incremento della produzione determina l’aumento del tasso di interesse interno e l’apprezzamento della valuta interna (dalla UIP). Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-29 L’equilibrio di breve periodo nel mercato delle attività: la curva AA Figura 6-7: la curva AA Tasso di cambio, E 1 E1 2 E2 AA Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Y2 Produzione, Y Slide 6-30 L’equilibrio nel mercato delle attività: la curva AA Fattori che determinano lo spostamento della curva AA: • • • • • offerta interna di moneta: Ms sale, AA sale livello interno dei prezzi: P sale, AA scende tasso di cambio atteso futuro: Ee sale, AA sale tasso di interesse estero: R* sale, AA sale variazioni della curva di domanda aggregata reale di moneta: Md sale, AA scende. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-31 Equilibrio di breve periodo in un’economia aperta: l’uso congiunto delle DD e AA L’equilibrio di breve periodo di un’economia nel suo complesso richiede l’equilibrio simultaneo nel mercato dei beni e nel mercato delle attività. • Vale a dire che deve giacere sia sulla DD che sulla AA. • Siamo in BP (P e P* dati) con R* e Ee dati. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-32 Equilibrio di breve periodo in un’economia aperta: l’uso congiunto delle DD e AA Figura 6-8: equilibrio di breve periodo: l’intersezione tra DD e AA Tasso di cambio, E DD 1 E1 Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Produzione, Y Slide 6-33 Equilibrio di breve periodo in un’economia aperta: l’uso congiunto delle DD e AA Figura 6-9: modalità di raggiungimento dell’equilibrio di breve periodo dell’economia Tasso di cambio, E DD E2 E3 2 3 1 E1 AA Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Produzione, Y Slide 6-34 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo Consideriamo due tipi di manovre: • politica monetaria – opera attraverso variazioni dell’offerta di moneta. • politica fiscale – opera attraverso variazioni della spesa pubblica o delle imposte. • Sono politiche a carattere temporaneo quelle che il settore privato si attende vengano abbandonate in un futuro prossimo e che non influenzano il tasso di cambio atteso di lungo periodo. • Assumiamo che tali politiche non influenzino il tasso di interesse ed il livello dei prezzi esteri. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-35 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo La politica monetaria • Un incremento dell’offerta di moneta (ossia una politica monetaria espansionistica) aumenta il livello di produzione dell’economia. – L’incremento dell’offerta di moneta crea un eccesso di offerta di moneta il quale riduce il tasso di interesse interno. – Conseguentemente, la valuta interna si deprezza (ossia i prodotti nazionali diventano meno costosi in relazione a quelli esteri) e aumenta la domanda aggregata. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-36 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo Figura 6-10: effetti di un incremento temporaneo dell’offerta di moneta Tasso di cambio, E DD 2 E2 1 E1 AA2 AA1 Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Y2 Produzione, Y Slide 6-37 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo La politica fiscale • Un incremento della spesa pubblica, una riduzione delle imposte o una qualsiasi combinazione dei due provvedimenti (ossia una politica fiscale espansionistica) aumenta il livello di produzione. – L’aumento del livello di produzione determina l’incremento della domanda di scorte monetarie reali per transazioni, provocando quindi l’aumento del tasso di interesse. – Conseguentemente, la valuta interna si apprezza. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-38 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo Figura 6-11: effetti di una espansione fiscale temporanea Tasso di cambio, E DD1 DD2 1 E1 2 E2 AA Y1 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Y2 Produzione, Y Slide 6-39 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo Politiche di mantenimento della piena occupazione • Shock temporanei che conducono alla recessione possono essere contrastati tramite politiche monetarie o fiscali espansionistiche. – Shock temporanei che generano sovraoccupazione possono essere contrastati tramite politiche monetarie o fiscali restrittive. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-40 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo Figura 6-12: mantenimento della piena occupazione a seguito della caduta temporanea della domanda mondiale di prodotti interni Tasso di cambio, E DD2 DD1 E3 3 2 E2 AA2 1 E1 AA1 Y2 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Yf Produzione, Y Slide 6-41 Politiche monetarie e fiscali a carattere temporaneo Figura 6-13: politiche di mantenimento della piena occupazione a seguito dell’incremento della domanda di moneta Tasso di cambio, E DD1 DD2 E1 1 2 E2 AA1 3 E3 AA2 Y2 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Yf Produzione, Y Slide 6-42 Alcuni problemi nell’attuazione delle politiche monetarie Problemi legati agli interventi di politica economica: • effetti distorti sull’inflazione – Inflazione elevata, non accompagnata da benefici sulla produzione media, conseguente alle politiche di governo volte a prevenire la recessione • difficoltà di identificare le fonti degli shock economici • difficoltà di identificare la durata degli shock economici • impatto della politica fiscale sui conti pubblici • ritardo con cui le politiche diventano operative Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-43 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Una politica permanente non influenza soltanto il valore corrente dello strumento di politica economica, ma anche il tasso di cambio di lungo periodo. • Ciò modifica le aspettative sui tassi di cambio futuri. L’incremento permanente dell’offerta di moneta • Un incremento permanente dell’offerta di moneta determina l’aumento proporzionale dei tassi di cambio attesi futuri. – Conseguentemente, lo spostamento verso l’alto della curva AA è maggiore rispetto al caso di un pari, ma temporaneo, incremento dell’offerta di moneta (confronta il punto 2 con il punto 3 nella figura 6-14). Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-44 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Figura 6-14: effetti di breve periodo di un incremento permanente dell’offerta di moneta Tasso di cambio, E DD1 2 E2 3 1 E1 AA2 AA1 Yf Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Y2 Produzione, Y Slide 6-45 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Aggiustamento indotto da un incremento permanente dell’offerta di moneta • L’incremento permanente dell’offerta di moneta provoca l’aumento del livello di produzione di piena occupazione. – Ne consegue che il livello dei prezzi aumenta per riportare l’economia alla piena occupazione. • La figura 6-15 mostra l’aggiustamento verso la piena occupazione. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-46 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Figura 6-15: aggiustamento di lungo periodo indotto da incremento permanente dell’offerta di moneta Tasso di cambio, E DD2 DD1 2 E2 E3 E1 3 AA2 1 AA3 AA1 Yf Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Y2 Produzione, Y Slide 6-47 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Un’espansione fiscale a carattere permanente • Un’espansione fiscale a carattere permanente modifica il tasso di cambio atteso di lungo periodo. – Se l’economia inizialmente si trova sul suo equilibrio di lungo periodo, una politica fiscale a carattere permanente non produce effetti sul livello di produzione. – Essa causa un balzo immediato e permanente del tasso di cambio che bilancia esattamente l’effetto diretto della politica fiscale sulla domanda aggregata. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-48 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Figura 6-16: effetti di un’espansione fiscale permanente Tasso di cambio, E DD1 DD2 E1 1 3 AA1 2 E2 AA2 Yf Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Produzione, Y Slide 6-49 Politiche monetarie e fiscali a carattere permanente Aggiustamento indotto da un incremento permanente della spesa pubblica • L’incremento permanente dell’offerta di moneta provoca l’aumento del livello di produzione al quale segue l’aumento del tasso di interesse R. – Ne consegue che dalla parità dei tassi di interesse il tasso di cambio si apprezza. • Aumento dei tassi di interesse e apprezzamento generano entrambi una riduzione della domanda dei beni nazionali, compensando l’effetto della spesa pubblica su domanda e produzione. Le esportazioni nette diminuiscono sia per effetto dell’apprezzamento sia a causa dell’aumento della produzione. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-50 Politiche macroeconomiche e saldo delle partite correnti Curva XX • Mostra le combinazioni di tasso di cambio e livello di produzione per le quali il saldo delle partite correnti CA è uguale ad un dato livello desiderato: X=CA(EP*/P, Y-T). • E’ inclinata negativamente in quanto un aumento del livello di produzione incoraggia la spesa in beni di importazione e quindi peggiora il saldo delle partite correnti (se non accompagnato dal deprezzamento della valuta). • E’ meno inclinato della curva DD. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-51 Politiche macroeconomiche e saldo delle partite correnti • L’espansione monetaria determina nel breve periodo il miglioramento del saldo delle partite correnti (punto 2 nella figura 6-17). • L’espansione fiscale peggiora il saldo delle partite correnti. – Se temporanea, determina lo spostamento della DD verso destra (punto 3 nella figura 6-17). – Se permanente, determina lo spostamento sia della AA che della DD (punto 4 nella figura 6-17). Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-52 Politiche macroeconomiche e saldo delle partite correnti Figura 6-17: l’influenza delle politiche macroeconomiche sul saldo delle partite correnti Tasso di cambio, E DD XX 2 1 E1 3 4 Yf Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Produzione, Y Slide 6-53 Aggiustamento graduale e dinamica delle partite correnti La curva J • Se importazioni ed esportazioni si aggiustano gradualmente a seguito di variazioni del tasso di cambio reale, il saldo delle partite correnti può reagire ad un deprezzamento reale seguendo un andamento a forma di “J”, ossia peggiorando per poi migliorare. – Il deprezzamento della valuta può produrre un effetto iniziale di contrazione della produzione ed, in tal caso, si amplierà l’overshooting del tasso di cambio. • Descrive il ritardo con cui il deprezzamento reale di una valuta migliora il saldo delle partite correnti. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 6-54 Aggiustamento graduale e dinamica delle partite correnti Figura 6-18: la curva J Saldo delle partite correnti (in unità di produzione interna) Effetto di lungo periodo sul saldo delle partite correnti di un deprezzamento reale 1 3 2 Tempo Momento del deprezzamento Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. e inizio dell’effetto J Termine dell’effetto J Slide 6-55