Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
Istruzione e Formazione
Tecnica Superiore
La riorganizzazione del sistema
Benedetta
Torchia
Roseto, marzo 2009
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
Gli esiti della prima fase sperimentale
annualità 1998-2004
Le esperienze realizzate nel corso dell’ultimo decennio hanno dimostrato che
gli elementi qualificanti e funzionali al successo dell’intervento sono:

la progettazione integrata con i soggetti del mercato del lavoro;

l’integrazione tra sistemi;

una buona progettazione dello stage quale strumento privilegiato per
sviluppare competenze di base, trasversali e tecnico professionali;

la presenza di misure individualizzate di accompagnamento al lavoro.
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I RISULTATI
A livello di sistema:

Diffusione della cultura della progettazione per UC

Sperimentazione degli standard
A livello di singola attività corsuale:

Elevato gradimento dei corsisti

Risposta ad una pluralità di obiettivi formativi

Discreto impatto occupazionale

Consistente periodo di stage
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I PUNTI DEBOLI

Carattere ancora sperimentale della filiera

“Seconda scelta” rispetto ad altri percorsi

Elevato tasso di abbandono

Persistente debolezza dei meccanismi di riconoscimento dei crediti
Hanno condotto ad una riflessione sul sistema
in direzione di:
Maggiore stabilità e visibilità dell’offerta
AGGREGAZIONI TERRITORIALI
I POLI
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LE DIVERSE TIPOLOGIE DI POLI
Dizioni - norme - finalità
Diverse iniziative legislative hanno definito molteplici soggetti:
- i Campus o Poli formativi;
- i Poli formativi IFTS;
- i Poli tecnico – professionali.
Obiettivo comune: favorire in modo efficace il raccordo scuola
ed impresa, università e territorio all’insegna di forti connotazioni
settoriali.
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Campus/Polo formativo
Riferimenti normativi: Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226
“Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo
del sistema educativo di istruzione e formazione”
(art. 1, comma 15) - In base al decreto i percorsi dei licei possono raccordarsi con
i percorsi di istruzione e formazione professionale “ costituendo, insieme, un centro
polivalente denominato “Campus” o “Polo formativo”.
Le convenzioni prevedono modalità di gestione e coordinamento delle attività che
assicurino la rappresentanza delle istituzioni scolastiche e formative interessate,
delle associazioni imprenditoriali del settore economico e tecnologico di riferimento
e degli enti locali.
Con questa norma il concetto di Polo entra nella normativa scolastica, con
l’ingresso delle rappresentanze delle associazioni imprenditoriali di settore e
degli Enti locali.
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I Poli IFTS
Conferenza unificata - Seduta del 25 novembre 2004 - Accordo tra Governo,
Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, per la programmazione dei
percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore per il triennio 2004-2006 e
delle relative misure di sistema.
Allegato n. 1 – Linee Guida per la programmazione dei percorsi IFTS e delle misure
per l’integrazione dei sistemi formativi 2004/2006
Poli formativi per l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore con
l'indicazione del settore di riferimento, attraverso i quali le Regioni, secondo le
indicazioni della propria programmazione in ambito di alta formazione, attivano
corsi IFTS, con priorità per aree e settori del proprio territorio nelle quali siano
individuate particolari esigenze connesse all'innovazione tecnologica e alla ricerca,
in collaborazione con Università, imprese, Istituti Superiori, Organismi di
formazione e Centri di ricerca.
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La seconda fase: i POLI

Programmazione triennale

Diverse strategie regionali per l’identificazione dei POLI

120 POLI già costituiti

Le azioni previste all’interno dei POLI

Gli elementi di continuità e discontinuità rispetto agli IFTS (orizzonte
temporale, partenariato plurimo, ruolo e apporto diversificato, ampliamento
dei beneficiari finali, integrazione come moltiplicatore di risorse)
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I Poli tecnico-professionali
Legge 2 aprile 2007, n. 40
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7
Art. 13 - Disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione
dell'autonomia scolastica.
Comma 2 – Poli Tecnico Professionali e Istituti Tecnici Superiori
Fatta salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e nel rispetto delle competenze degli enti locali e delle
regioni, possono essere costituiti, in ambito provinciale o sub-provinciale, "poli tecnico-professionali" tra
gli istituti tecnici e gli istituti professionali, le strutture della formazione professionale accreditate ai sensi
dell'articolo 1, comma 624, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e le strutture che operano
nell'ambito del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore denominate “Istituti tecnici
superiori" nel quadro della riorganizzazione di cui all'articolo 1, comma 631, della legge 27
dicembre 2006, n. 296. I "poli" sono costituiti sulla base della programmazione dell'offerta formativa,
comprensiva della formazione tecnica superiore, delle regioni, che concorrono alla loro realizzazione in
relazione alla partecipazione delle strutture formative di competenza regionale. I "poli", di natura
consortile, sono costituiti (…) con il fine di promuovere in modo stabile e organico la diffusione della
cultura scientifica e tecnica e di sostenere le misure per la crescita sociale, economica e produttiva del
Paese.
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I Poli tecnico-professionali
Fattori positivi percepiti dagli attori:

Promozione del raccordo stabile sul territorio tra tutte le tipologie di operatori a
vocazione tecnico-professionale per diffondere la cultura scientifica e tecnica

Sostegno delle misure per la crescita sociale, economica e produttiva del tessuto
locale;
Fattori percepiti come questioni ancora aperte:

Ruolo effettivo e spazio di concertazione con le imprese e le università anche nelle
loro articolazioni di centri di ricerca

Modelli di governance del sistema rispetto al territorio stesso
(chi e come gestisce l’”idea”)

Rapporto tra i Poli tecnico professionali e gli “analoghi” Poli già istituiti in base alla
normativa ( Poli IFTS e Poli formativi di cui al decreto legislativo 226/05)
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Dai Poli agli ITS
DPCM – recante Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e
formazione tecnica superiore e la Costituzione degli Istituti Tecnici Superiori
(25 gennaio 2008) pubblicato in G.U. l’11 aprile 2008
Allegato A – Linee Guida per la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori
Allegato B – Istituti Tecnici Superiori: schema di statuto
Allegato C – I piani di intervento territoriali
Previsti:
•
Interventi IFTS a titolarità regionale
•
Interventi di istruzione e formazione tecnica superiore nell’ambito degli
ITS fatta salva la competenza esclusiva delle Regioni
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I piani territoriali
Adottatati ogni triennio dalle Regioni nell’ambito della
programmazione con riferimento a indirizzi della programmazione
nazionale
Frutto della concertazione istituzionale anche su proposta provinciale e
confronto con parti sociali
Criteri di selezione delle candidature per ITS
Criteri per la selezione dei progetti per le azioni di adeguamento
Contributo del MPI per l’anno 2007 ripartito tra Regioni che hanno
avviato i POLI - secondo popolazione 20-34 anni (ISTAT)
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Aspetti comuni: IFTS/interventi ITS
Obiettivi
ancoraggio fabbisogni formativi;
individualizzazione percorsi;
favorire partecipazione anche di adulti occupati;
rispondere a standard di qualificazione europea.
Ogni semestre:
Standard formativi minimi
- ore di attività teorica/pratica/laboratorio
Stage:
- 30% monte ore
Curriculi:
- declinazione delle competenze in relazione a
indicatori della UE e a titoli e qualifiche (EQF)
Struttura percorsi:
- organizzata in UC come insieme di competenze
Docenti
- 50% mondo del lavoro/professioni
Misure di supporto:
- crediti/certificazione- accreditamento (da e verso)
Titoli:
- validi per l’accesso a pubblici concorsi
Classificazione:
- ISCED 4 + riferimento tecnici intermedi Istat
Conduzione scientifica:
- Comitato di progetto
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ITS
Obiettivo:
offerta stabile, visibile, continuativa ma non
cristallizzata
Modello organizzativo:
Fondazione di partecipazione
Indicazione del settore di riferimento
Personalità giuridica autonoma sotto controllo
amministrativo del Prefetto della Provincia
Titolo:
Diploma di tecnico superiore
Settori:
6 aree tecnologiche:
- efficienza energetica,
- mobilità sostenibile,
- nuove tecnologie per la vita,
- nuove tecnologie per il made in Italy,
- tecnologie innovative per i beni e attività culturali,
- tecnologie per l’informazione e la comunicazione
Durata:
4 semestri 1.800 – 2.000 ore
Titolo di accesso:
Diploma scuola secondaria superiore
Verifiche finali:
commissioni d’esame – verifica competenze acquisite
(scuola/università/impresa/ente formazione)
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ITS – Fondazione di partecipazione
Personalità giuridica autonoma – definito lo schema di statuto
Soggetti fondatori
1. Istituto tecnico o professionale - nella provincia
2. Struttura formativa accreditata per alta formazione - nella provincia
3. Un’impresa del settore cui si riferisce l’indirizzo istituto tecnico o
professionale
4. Dipartimento universitario o altro organismo della ricerca scientifica o
tecnologica
5. Un Ente Locale (comune, provincia, città metropolitana, comunità montana)
Organizzazione:
Tipologia attività su base di piani triennali:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1.
2.
3.
4.
5.
Consiglio di indirizzo
Giunta esecutiva
Presidente
Comitato tecnico scientifico
Assemblea di partecipazione
Revisore dei conti
Ricognizione sui fabbisogni formativi
Progettazione IFTS
Accompagnamento al lavoro
Aggiornamento personale
Orientamento giovani
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ITS
La riflessione in atto sulle aree/ambiti di riferimento
Estensione (proposta MIUR attraverso Ansas)
aree tecnologiche ITS definite sulla base dei settori di sviluppo del
Programma Industria 2015 e delle aree tecnologiche aggiuntive di cui al
Disegno di Legge n. 1195:








Efficienza energetica
Mobilità sostenibile
Nuove tecnologie della vita
Nuove tecnologie per il made in Italy (alimentare, casa,
moda,meccanica)
Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali
Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione
Nuove tecnologie per l’ambiente*
Industria Areospaziale*
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
ITS
La riflessione in atto sulle aree/ambiti di riferimento
Efficienza energetica
Nuove tecnologie per la generazione di energia
Riduzione dell’intensità energetica
Nuovi processi e prodotti ad elevata efficienza energetica
Mobilità sostenibile
Sistemi innovativi per la mobilità delle persone
Sistemi innovativi per la mobilità delle merci
Innovazione ed ITS (Intelligent Transportation System)
Nuovi sistemi di produzione per mezzi di trasporto e/o relative
infrastrutture (modulari, ecologici, ergonomici, sicuri, efficienti ed
economici)
Nuove tecnologie della vita
Nuove tecnologie nei servizi per il benessere e cura della persona:
Tecnologie e nuovi strumenti per il benessere e cura della persona
Tecnologie e strumenti innovativi per diagnostica e terapia
Nuovi processi produttivi in ambito biologico e biotecnologico
Tecnologie innovative per i beni e le
attività culturali - Turismo
Sistemi innovativi per la conservazione, monitoraggio e restauro degli
artefatti.
Piattaforme avanzate innovative per la fruizione e valorizzazione del
patrimonio culturale, paesaggistico, enogastronomico e aziendale.
Piattaforme, sistemi e modelli di business innovativi per la tutela, messa in
sicurezza e gestione sostenibile dei luoghi “culturali”.
Sistemi, materiali e impianti innovativi per il restauro e la riqualificazione
di edifici e luoghi vincolati di elevato interesse culturale.
Nuovi modelli produttivi, nuove modalità fruitive: piattaforme innovative
per la gestione del ciclo produttivo del contenuto culturale e la creazione di
nuove modalità fruitive, diffusive e di nuovi format narrativi.
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
ITS
La riflessione in atto sulle aree/ambiti di riferimento
Made in Italy
Soluzioni innovative per la filiera del sistema alimentare:
Produzione
Trasformazione
Conservazione
Distribuzione
Commercializzazione
Soluzioni innovative per il sistema casa:
Domotica e Building automation
Arredo
Bioedilizia
Soluzioni innovative per il sistema moda:
Design
Filati e tessuti
Abbigliamento
Calzature
Tessuti tecnici
Comunicazione e marketing della moda
Soluzioni innovative per il sistema meccanica:
Robotica e robomeccatronica
Automazione industriale
Automotive
Azionamenti elettrici
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
ITS
La riflessione in atto sulle aree/ambiti di riferimento
Tecnologie della
informazione e della
comunicazione**
Innovazioni nelle TIC:
 Sviluppo software
Comunicazione e multimedia
Sistemi e tecnologie informatiche
Telecomunciazioni
Applicazioni informatiche
Nuove tecnologie per
l’ambiente**
Sistemi
Industria Aerospaziale**
Nuove
innovativi per il monitoraggio e la gestione dell’ambiente e del territorio
Sistemi innovativi per la gestione e l’utilizzo efficiente delle risorse idriche
Uso sostenibile delle risorse naturali e sistemi innovativi nella gestione del ciclo dei
rifiuti
tecnologie per la progettazione e costruzione di velivoli aerei e spaziali
Sistemi innovativi di comunicazione connesse al trasporto aereo, civile e militare, e
all'esplorazione dello spazio
Nuove tecnologie per la progettazione e produzione di materiali, attrezzature e sistemi
connessi al trasporto aereo, civile e militare, e all'esplorazione dello spazio
Tecnologie e sistemi innovativi per la manutenzione di velivoli aerei e spaziali
Tecnologie e sistemi innovativi per i servizi meteorologici civili e militari
** DISEGNO DI LEGGE N. 1195 Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di
energia (trasmesso al Senato il 7 novembre 2008) Articolo 5 – Riforma degli interventi di reindustrializzazione, agevolazioni a
favore di ricerca, sviluppo e innovazione e altre forme di incentivi
Comma 11. Allo scopo di assicurare lo sviluppo dei progetti di innovazione industriale a favore della crescita e della competitività
del sistema produttivo, nel rispetto degli obiettivi della Strategia di Lisbona stabiliti dal Consiglio europeo dei Capi di Stato e di
Governo del 16 e 17 giugno 2005, in aggiunta alle aree o distretti tecnologiche di cui alla lettera c) del comma 10, sono
individuate quelle relative all’Information and communication technology, all’industria aerospaziale e all’ambiente
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Industria 2015
Progetti del PII EFFICIENZA ENERGETICA
 26 gennaio 2009: emanato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico con la
graduatoria dei programmi ammissibili per il bando relativo al progetto di innovazione
industriale per l'"Efficienza energetica".
Sono stati ammessi a finanziamento 30 progetti di ricerca e innovazione sugli 86 presentati.
 I progetti ammessi agli incentivi coinvolgeranno 234 imprese, 160 enti di ricerca e
attiveranno circa 500 milioni di investimenti in attività di ricerca e sviluppo.
Progetti del PII MOBILITA' SOSTENIBILE
 23 gennaio 2009 emanato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico con la
graduatoria dei programmi ammissibili per il bando relativo al progetto di innovazione
industriale per la Mobilità sostenibile
Sono stati ammessi a finanziamento 22 progetti di ricerca e innovazione
BANDO PII NUOVE TECNOLOGIE PER IL MADE IN ITALY
Chiusa la prima fase il 1° dicembre u.s.
Il 1° dicembre scorso si è chiusa la prima fase di presentazione relativa ai progetti di massima “Nuove
Tecnologie per il Made in Italy”.
Sono stati presentati 429 progetti i cui partenariati includono più di 3000 imprese e 1000 centri di
ricerca. Gli investimenti previsti ammontano a 3,7 miliardi di euro. Significativa la partecipazione delle
piccole e medie imprese, che complessivamente partecipano agli investimenti per una cifra che supera
i 2 miliardi di euro, a fronte del miliardo previsto dalle grandi imprese.
L’investimento degli organismi di ricerca invece è pari a 546 milioni.
Le proposte di massima che otterranno un giudizio positivo saranno ammesse alla seconda fase di
presentazione dei programmi definitivi.
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IFTS
Obiettivo:
rispondere a fabbisogni formativi riferiti a settori
produttivi individuati per ogni triennio e individuati
in seno Conferenza Unificata
Modello organizzativo:
Associazione di 4 soggetti
Titolo:
Certificazione di specializzazione di tecnico superiore ***
Durata:
2 semestri 800 – 1.000 ore
Titolo di accesso:
Diploma scuola secondaria superiore
Diploma professionale di tecnico (decreto 17 ottobre
2005 n. 226)
Ammissione al V anno dei licei
Titolo assolvimento obbligo di istruzione (decreto
MPI del 22/08/2007 n. 139)
Verifiche finali:
commissioni d’esame –
(scuola/università/impresa/ente formazione)
Le Regioni definiscono modalità per la costituzione
delle commissioni e le indicazioni generali per la
verifica finale delle competenze acquisite e la relativa
certificazione
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
Risultati di apprendimento percorsi IFTS nel sistema EQF
Livello 5
Conoscenze
Abilità
Competenze
I risultati
dell’apprendimento
relativi al livello 5
Conoscenza teorica e
pratica esauriente e
specializzata in un
ambito di lavoro o di
studio e
consapevolezza dei
limiti di tale conoscenza
Una gamma esauriente
di abilità cognitive e
pratiche necessarie a
dare soluzioni creative
a problemi astratti
Saper gestire e
sorvegliare nel contesto
di attività lavorative o
di studio esposte a
cambiamenti
imprevedibili,
esaminare e sviluppare
le prestazioni proprie e
di altri
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente
Risultati di apprendimento percorsi IFTS (triennali) nel sistema EQF
Livello 6
Conoscenze
Abilità
Competenze
I risultati
dell’apprendimento
relativi al livello 6
Conoscenze avanzate
in un ambito di
lavoro o di studio,
che presuppongano
una comprensione
critica di teorie e
principi
Abilità avanzate che
dimostrino
padronanza e
innovazione
necessarie a risolvere
i problemi complessi
ed imprevedibili in un
ambito specializzato
di lavoro o di studio
Gestire attività o
progetti
tecnico/professionali
complessi
assumendo la
responsabilità di
decisioni in contesti
di lavoro o di studio
imprevedibili;
assumere la
responsabilità di
gestire lo sviluppo
professionale di
persone e gruppi.
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