Cos’è la biodiversità?
 La biodiversità o diversità
biologica indica la ricchezza
di individui, di specie e di
comunità da esse formate
che popolano il nostro
pianeta. Le specie
individuate fino ad ora sono
circa 15 milioni ma questo
dato non è definitivo in
quanto gli ambienti da
esplorare sono ancora
tantissimi.
Ordine tra le diverse specie
 La tassonomia o sistematica  Il primo sistema di
è la disciplina che si occupa
classificazione si deve al greco
dell’identificazione e
Aristotele, creatore di una
“scala della natura” che
dell’ordinamento di tutte le
poneva al primo posto l’uomo
specie viventi: costituisce
e all’ultimo le piante
quindi lo studio ordinato
considerate le più distanti da
della biodiversità. I biologi
quest’ultimo. Solo con il
quindi non ordinano gli
naturalista svedese Carlo
organismi solo secondo le
Linneo nasce un sistema di
loro somiglianze di forma e
classificazione usato ancora
funzione ma si basano anche oggi che identifica in maniera
su i loro reali rapporti di
chiara ed equivocabile un
affinità.
sistema di categorie nelle
quali raggruppare le specie
secondo vari livelli di affinità.
La nomenclatura binomia
 Prende il nome di nomenclatura binomia il sistema per indicare ogni
specie con un nome doppio. Ogni specie ha un nome comune e un nome
scientifico ma non esistono due specie con lo stesso nome scientifico. Il
primo nome designa il genere, un gruppo di organismi simili al quale la
specie appartiene; il secondo è esclusivo di quella specie. La lingua
utilizzata per designare genere e specie è il latino e si usa il corsivo.
Le categorie sistematiche
 Il sistema di classificazione dei viventi è formato da sette categorie
sistematiche principali: specie, genere, famiglia, ordine, classe,
phylum e regno. Queste raggruppano e ordinano tutti gli
organismi conosciuti, viventi ed estinti. Partendo dalla specie per
arrivare al regno, le categorie tassonomiche sono poste in ordine
ascendente, dal particolare (specie) al generale (regno). Ogni
categoria tassonomica contiene uno o più elementi della categoria
sottostante ma bisogna considerare che le categorie sistematiche
superiori al genere possono essere insufficienti a classificare la
complessità di certi gruppi di organismi; in questi casi vengono
introdotte categorie intermedie come il subphylum, la
superfamiglia o la sottoclasse.
Come individuare un olotipo
 Per inserire un organismo in una categoria, occorre
confrontare le sue caratteristiche con quelle di organismi
simili, servendosi di alcune discipline biologiche: anatomia,
fisiologia, embriologia, biochimica e genetica. Quando un
tassonomo identifica una nuova specie, crea un nuovo genere
sulla base di un solo individuo ‘ tipico’ chiamato olotipo.
Sulla base di questo campione originale la specie viene
descritta e classificata. Se una specie appena scoperta non
condivide le proprie caratteristiche con nessuna specie
appartenente a generi già esistenti, significa che il naturalista
si è imbattuto in un nuovo genere.
Classificazione e storia evolutiva
 La classificazione dei viventi si basa su rapporti di affinità e
diversità, cioè i loro legami di parentela. Vuol dire quindi che due
specie appartenenti allo stesso genere devono avere un antenato
comune piuttosto recente dal quale esse hanno avuto origine.
 Gli alberi evolutivi sono i
grafici che rappresentano i
legami evolutivi alla cui base
c’è la paleontologia: lo studio
dei fossili permette di
acquistare informazioni
sugli organismi del passato
che sono progenitori di
quelli attuali. Si pensa che
alla base della classificazione
ci siano le somiglianze tra
organismi ma non è così
perché queste ultime non
sono sempre utili a fini
classificatori anzi,
soprattutto il contrario.
 La classificazione degli
esseri è basata sul rapporto
tra analogia e omologia.
Sono detti omologhi gli
organismi che hanno la
stessa origine embriologica
quindi condividono la
medesima funzione.
Organismi analoghi invece
sono somiglianti per forma
e funzione ma presentano
un’origine embriologica
differente.
La classificazione dei diversi domini
 Batteri, archibatteri ed eucarioti rappresentano i tre grandi
gruppi di domini: i primi due comprendono organismi
unicellulari procarioti, il terzo organismi eucarioti. Queste
differenze nascono dalla struttura delle molecole di RNA e
della parete cellulare.
 Tra gli eucarioti
distinguiamo
quattro grandi
regni: protisti,
funghi, piante e
animali.
 Per classificare
meglio le specie ci
si basa su una
sistematica
molecolare.
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La classificazione della biodiversità