Corso di formazione Istituto Nazionale di Fisica Nucleare 3 – 4 GIUGNO 2013 Rag. Giovanni Ciuca e-mail: [email protected] mobile: 333/9352840 fisso: 0862/314532 1 LA NUOVA DISCIPLINA I.V.A. D.P.R. 26 Ottobre 1972, n. 633 e successive modifiche e integrazioni 2 ARTICOLO 1 - DPR 26/10/1972, N. 633 ISTITUTIVO DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO DEFINIZIONE L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO DI APPLICA SULLE CESSIONI DI BENI E LE PRESTAZIONI DI SERVIZI EFFETTUATE NEL TERRITORIO DELLO STATO NELL’ESERCIZIO DI IMPRESE O NELL’ESERCIZIO DI ARTI O PROFESSIONI E SULLE IMPORTAZIONI DA CHIUNQUE EFFETTUATE. 3 PRESUPPOSTI PER L’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA IVA • PRESUPPOSTO SOGGETTIVO – IL SOGGETTO ATTIVO DEVE ESSERE UN IMPRENDITORE (ART. 4) O UN ARTISTA O UN PROFESSIONISTA (ART. 5); • PRESUPPOSTO OGGETTIVO – OGGETTO DELLA OPERAZIONE DEVE ESSERE UNA CESSIONE DI BENI ART. 2) O UNA PRESTAZIONE DI SERVIZI (ART.3); • PRESUPPOSTO TERRITORIALE – L'OPERAZIONE DEVE CONSIDERARSI EFFETTUATA NEL TERRITORIO DELLO STATO (ART.7) Ovvero • QUANDO VENGONO EFFETTUATE DELLE IMPORTAZIONI (ART.1 e 67) Se l’operazione rientra nel campo iva si applica la normativa iva e quindi gli adempimenti formali e sostanziali ( fatturazione, registrazione, liquidazione, versamento, dichiarazione , rimborso ) 4 PRESUPPOSTI NECESSARI CONGIUNTAMENTE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO IL REQUISITO E’ SODDISFATTO 1 – REQUISITO OGGETTIVO SI NO L’OPERAZIONE E’ ESTRANEA ALL’I.V.A. VERIFICO IL REQUISITO SUCCESSIVO 2 – REQUISITO SOGGETTIVO SI VERIFICO IL REQUISITO SUCCESSIVO NO L’OPERAZIONE E’ ESTRANEA AL CAMPO I.V.A. 3 – REQUISITO TERRITORIALE SI L’OPERAZIONE PUO’ ESSERE NO IMPONIBILE L’OPERAZIONE RIENTRA NEL CAMPO IVA NON IMPONIBILE ESENTE L’OPERAZIONE E’ NON SOGGETTA AD IVA IN ITALIA L’OPERAZIONE E’ ESTRANEA AL CAMPO IVA IN ITALIA, MA RILEVANTE IN ALTRO PAESE TIPOLOGIA - OPERAZIONI IVA • • • • • OPERAZIONI IMPONIBILI – Sono “OPERAZIONI IMPONIBILI” le cessioni di beni e le prestazioni di servizi le quali, sussistendo i requisiti soggettivo, oggettivo e della territorialità, soggiacciono all'IVA con l'applicazione delle aliquote previste dall'art. 16 del D.P.R. 26/10/72 n. 633 (4%-10%-rispettivamente: tab.”A” parte II^ e parte III^; 21% aliquota ordinaria). OPERAZIONI NON IMPONIBILI – Sono “NON IMPONIBILI" alcune cessioni di beni ed alcune prestazioni di servizi per le quali, pur sussistendo tutti i requisiti per comprendere tali operazioni nell'ambito dell’IVA, la legge ne prevede espressamente l'intassabilità. (es. artt. 8-8bis-9-71-72) OPERAZIONI ESENTI – Sono considerate “ESENTI" solo le operazioni previste tali dall'art.10 del D.P.R. 633. Anche in questo caso, pur in presenza dei requisiti per l'applicazione dell'imposta, la legge prevede l'intassabilità, facendo salvi, comunque, tutti gli obblighi formali previsti dal decreto istitutivo dell'IVA. OPERAZIONI NON SOGGETTE – cioè tutte quelle operazioni che, in via generale, la mancanza di uno dei presupposti, o per disposizione di norma ne prevede espressamente l'intassabilità. (es. artt. 2-3-4-7-74) OPERAZIONI ESCLUSE – Le operazioni di cui all’art.15 co. 1 nn.1-2-3-4-5 e comma 2. 6 REGISTRI OBBLIGATORI • REGISTRO DELLE FATTURE EMESSE (art. 23) nel quale annotare le fatture emesse per prestazioni/cessioni, comprese le auto-fatture, entro 15 giorni, nell’ordine della loro numerazione e con riferimento alla data della loro emissione. (evidenza il debito Iva del Contribuente) • REGISTRO DEI CORRISPETTIVI (artt. 22 e 24) nel quale annotare tutte le operazioni previste dall’art. 22, entro il giorno successivo non festivo dei corrispettivi riscossi il giorno precedente. (evidenza il debito Iva del Contribuente) • REGISTRO DEGLI ACQUISTI (art. 25) nel quale annotare in ordine progressivo di operazione, le fatture, le bollette doganali e le autofatture di acquisto di beni e servizi utilizzati nell’esercizio di impresa, arte o professione. (evidenza il credito Iva del Contribuente) • REGISTRO DEI TRASFERIMENTI (art. 50 co. 5 DL.331/93) (art. 53 co.3 dpr 633/72) nel quale annotare i beni inviati o ricevuti a titolo non traslativo della proprietà o presunzioni di acquisto o cessione (es. c/vendita, c/lavorazione). • REGISTRO DEGLI EDITORI (art.1 co. 2 D.M. 9/4/93) nel quale annotare distintamente per ogni titolo i dati relativi alle copie di quotidiani, periodici, libri consegnate o spedite. (evidenza il debito Iva del Contribuente) 7 ATTIVITA’ SVOLTA DA ENTI NON COMMERCIALI art. 4, co. 4 e co. 5 lett. i), DPR 633/1972 • Enti Pubblici: • sono soggetti passivi IVA solo quando effettuano in via non occasionale operazioni commerciali o agricole. (art. 49 T.U. 1592/1933 e art. 66 DPR 382/80) • per le operazioni effettuate nell’ambito della propria attività istituzionale restano estranei all’ambito di applicazione del tributo. “non costituiscono esercizio dell’attività commerciale”: l’esercizio di funzioni statali da parte di enti pubblici (art.74 co. 2 lett. a) DPR 917/86) • ECCEZIONE: Acquisti intracomunitari di beni e servizi. (D.L. 331/1993) e successive modifiche ed integrazioni 8 MOMENTO DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI ESIGIBILITA’ DELL’IMPOSTA (ART. 6 COMMA 1) • REGOLA GENERALE: • BENI IMMOBILI: Data stipula contratto. • • BENI MOBILI: Consegna o spedizione del bene. PRESTAZIONI DI SERVIZI: Momento del pagamento del corrispettivo. Per le prestazioni di tipo ripetitivo, il termine è fissato al 31 dicembre a condizione che non comportino versamento di acconti o pagamenti parziali nel medesimo periodo di monitoraggio. • DEROGA PER LE CESSIONI INTERNE: • Se anteriormente agli eventi sopra indicati viene emessa fattura o pagato in tutto o in parte il corrispettivo, l’operazione si considera effettuata al momento della fatturazione o pagamento. Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei soggetti di cui al comma 5, (Stato ed Enti pubblici) l’imposta diviene esigibile all’atto del pagamento dei relativi corrispettivi.(circ. 328/E 24-12-1997) • 9 PRINCIPALI ATTIVITA’ COMMERCIALI UNIVERSITA’ • • • • • • • • • Prestazioni di ricerca per conto di Enti pubblici e privati Contratti - commesse per la ricerca con la Comunità Europea Prestazioni didattiche e di consulenza per conto di Enti pubblici e privati Prestazioni per analisi, controlli, tarature, prove, esperienze ecc. Proventi per sponsorizzazioni e pubblicità commerciale Proventi derivanti dall’organizzazione di convegni, congressi, corsi Proventi derivanti da attività editoriale Prestazioni rese nell’esercizio di attività sanitarie Proventi derivante da attività agricola 10 PRESUPPOSTO DELLA TERRITORIALITA’ (Art. 7 - DPR 633/72) DEFINIZIONE DEL TERRITORIO DELLO STATO E DELLA COMUNITA’ DEFINISCE IL CONFINE AI FINI DELLA TERRITORIALITA’ DELL’IMPOSTA STATO: (COMMA 1 LETT A) TERRITORIO DELLA REPUBBLICA ITALIANA COMUNITA’: ARTICOLI: 5, 6 E 7 DIRETTIVA 2006/112/CE CAMPO DI APPLICAZIONE UE TERRITORIO DEI 27 STATI MEMBRI ESCLUSIONI – LETTERA B) NN. 1-4-BIS CON ESCLUSIONE DEI COMUNI DI LIVIGNO, CAMPIONE D’ ITALIA E ACQUE TERRITORIALI DEL LAGO DI LUGANO ART. 7 LETT. A) – FATTURA NON IMPONIBILE VEDI NORMA DOGANALE DI ESPORTAZIONE (ART. 8, 8-BIS, 9) OVVERO IMPORTAZIONI (ART. 67) PER LA GRECIA: IL MONTE ATHOS PER LA GERMANIA: L’ISOLA DI HELGOLAND E TERRITORIO DI BUSINGEN PER LA FRANCIA: I DIPARTIMENTI DI OLTREMARE (GUADALUPA, GUYANA FRANCESE MARTINICA, REUNION) PER LA SPAGNA: CUETA, MELILLA E LE ISOLE CANARIE INCLUSIONI – LETTERA C) TERRITORI EXTRA: SAN MARINO – VATICANO (ART. 71) – FATTURA NON IMPONIBILE VEDI NORMA DOGANALE ESPORTAZIONE (ART. 8, 8-BIS, 9) OVVERO IMPORTAZIONI (ART.67) PER LA FRANCIA: IL PRINCIPATO DI MONACO PER LA GRAN BRETAGNA: L’ISOLA DI MAN PER L’ISOLA DI CIPRO: AKROTIRI E DHEKELIA DAL 01/05/2004 11 DOMICILIO – RESIDENZA E STABILE ORGANIZZAZIONE CONCETTO DOMICILIO RESIDENZA STABILE ORGANIZZAZIONE PERSONE FISICHE (ART. 43 C.C.) LUOGO IN CUI RISULTA STABILITA LA SEDE PRINCIPALE DEGLI AFFARI ED INTERESSI LUOGO IN CUI RISULTA STABILITA LA DIMORA ABITUALE, DI REGOLA DESUMIBILE DALL’ISCRIZIONE ALL’ANAGRAFE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE SOGGETTI DIVERSI (ART. 7 DPR 633/72) LUOGO IN CUI SI TROVA LA SEDE LEGALE LUOGO IN CUI SI TROVA LA SEDE EFFETTIVA SEDE FISSA DEGLI AFFARI IN CUI VIENE SVOLTA IN TUTTO O IN PARTE L’ ATTIVITA’ IMPRENDITORIALE TERMINOLOGIA AI FINI IVA PRESTATORE: si intende il soggetto che pone in essere una prestazione di servizio; COMMITTENTE: si intende il soggetto che riceve una prestazione di servizio; CEDENTE: si intende il soggetto che cede / vende un bene materiale; CESSIONARIO: si intende il soggetto che riceve / acquista un bene materiale 12 TERRITORIALITÀ NELLE CESSIONE DI BENI L’ ARTICOLO 7, 2° COMMA DEL DPR 633/72 : “2 Le cessioni di beni si considerano effettuate nel territorio dello Stato se hanno per oggetto beni immobili ovvero beni mobili nazionali, comunitari o vincolati al regime della temporanea importazione, esistenti nel territorio dello stesso ovvero beni mobili spediti da altro Stato membro, installati, montati o assiemati nel territorio dello Stato dal fornitore o per suo conto. Si considerano altresì effettuate nel territorio dello Stato le cessioni di beni nei confronti di passeggeri nel corso di un trasporto intracomunitario a mezzo di navi, aeromobili o treni, se il trasporto ha inizio nel territorio dello Stato; si considera intracomunitario il trasporto con luogo di partenza e di arrivo siti in Stati membri diversi e luogo di partenza quello di primo punto di imbarco dei passeggeri, luogo di arrivo quello dell'ultimo punto di sbarco. “ 13 TERRITORIALITÀ NELLE CESSIONE DI BENI IMMOBILI (DEVONO ESSERE UBICATI NEL TERRITORIO DELLO STATO) BENI MOBILI NAZIONALI (PRODOTTI O PERFEZIONATI NELLO STATO ED ESISTENTI NEL TERRITORIO STESSO) BENI COMUNITARI (BENI INTRODOTTI NELLO STATO E PROVENIENTI DA ALTRO PAESE UE O IVI IMMESSI IN LIBERA PRATICA) BENI VINCOLATI AL REGIME DI TEMPORANEA IMPORTAZIONE (BENI DI PROVENIENZA EXTRAUE INTRODOTTI NELLO STATO PER ESSERE ASSOGGETTATI A LAVORAZIONI TRASFORMAZIONI ECC. ED ESSERE SUCCESSIVAMENTE RIESPORTATI) BENI MOBILI SPEDITI DA ALTRO STATO MEMBRO UE PER ESSERE INSTALLATI MONTATI O ASSIEMATI NEL TERRITORIO DELLO STATO DAL FORNITORE O PER SUO CONTO (PRINCIPIO STABILITO DALLA VI DIRETTIVA UE, L’OPERAZIONE RILEVA NELLA SUA INTEREZZA COME FORNITURA NELLO STATO ANCHE SE IN ESECUZIONE DI UN CONTRATTO D’APPALTO) LE CESSIONI DI BENI NEI CONFRONTI DI PASSEGGERI NEL CORSO DI UN TRASPORTO COMUNITARIO SE IL TRASPORTO HA INIZIO NEL TERRITORIO DELLO STATO 14 Prospetto cessione di beni Ambito territoriale di applicazione CESSIONE DI BENI IMMOBILI LUOGO TIPO DI BENE RILEVANZA AL REGIME IVA ESISTENTI IN ITALIA (1) ===== SI ESISTENTI ALL’ESTERO (1) ===== NO ESISTENTI IN ITALIA (1) MOBILI SI BENI COMUNITARI (3) SI BENI IN REGIME DI TEMPORANEA IMPORTAZIONE (4) SI ESISTENTI SU NAVE, AEREO, TRENO CON INIZIO TRASPORTO IN ITALIA BENI CEDUTI A PASSEGGERI NEL CORSO DI UN TRASPORTO INTRACOMUNITARIO SI SPEDITI DA ALTRO PAESE U.E. BENI INSTALLATI MONTATI O ASSIEMATI IN ITALIA DAL FORNITORE O PER SUO CONTO SI ESISTENTI ALL’ESTERO (1) (1) (2) (3) (4) BENI NAZIONALI (2) ===== NO CONDIZIONI: Indipendentemente dalla cittadinanza delle parti e luogo di stipula del contratto. BENI NAZIONALI: Beni prodotti in Italia (o il cui completamento è avvenuto in Italia) BENI COMUNITARI: Beni di provenienza dai Paesi U.E. BENI IN REGIME DI TEMPORANEA IMPORTAZIONE: Beni di provenienza estera, introdotti in Italia per essere lavorati e poi riesportati, e beni destinati al traffico internazionale. 15 TABELLA RIASSUNTIVA – TERRITORIALITA’ DEI SERVIZI SU BENI IMMOBILI PRESTATORE ITALIA ITALIA UE – EXTRA UE UE – EXTRA UE UE – EXTRA UE COMMITTENTE ITALIA UE – EXTRA UE (SOGGETTO PASSIVO) ITALIA UE – EXTRA UE ITALIA (SOGGETTO PRIVATO) LUOGO DELL’ IMMOBILE ITALIA ADEMPIMENTI OPERAZIONE RILEVANTE ITALIA: PRESTATORE EMETTE FATTURA CON IVA UE – EXTRA UE OPERAZIONE FUORI CAMPO IVA IN ITALIA E RILEVANTE NEL PAESE LUOGO IMMOBILE: PRESTATORE EMETTE FATTURA SENZA IVA ITALIA OPERAZIONE SOGGETTA AD IVA IN ITALIA: COMMITTENTE EMETTE AUTOFATTURA OVVERO INTEGRAZIONE ITALIA OPERAZIONE SOGGETTA IVA IN ITALIA: COMMITTENTE EMETTE AUTOFATTURA OVVERO INTEGRAZIONE ITALIA OPERAZIONE SOGGETTA IVA IN ITALIA: PRESTATORE NOMINA RAPPRESENTATE FISCALE O IDENTIFICAZIONE DIRETTA 16 Principio di territorialità per le prestazioni di servizi (da art. 7-ter ad art. 7-septies) • seconda direttiva Iva n. 67/228/CEE/1967: luogo di utilizzazione del servizio • sesta direttiva Iva n. 77/388/1977: luogo del prestatore del servizio • direttiva n. 2008/8/CEE del 12 febbraio 2008 ha profondamente modificato la territorialità Iva dei servizi: luogo del committente del servizio Principi generali della riforma 2010: • servizi Business to consumer (B2C): tassazione nel paese del fornitore/prestatore se il cliente non è imprenditore, commerciante o professionista (art. 7-ter, primo comma, lett. b) • servizi Business to Business (B2B): tassazione nel paese del committente soggetto passivo Iva in Italia con il reverse charge/integrazione (art. 7-ter, primo comma, lett. a) Di conseguenza: il fornitore deve sempre individuare preventivamente la posizione Iva del committente, sia esso italiano, comunitario o stabilito fuori dalla UE 17 PRESUPPOSTO TERRITORIALE – ART. 7-TER DPR 633/1972 TIPOPOLOGIA COMMITTENTI art. 7-ter, comma 2, lettera a) Soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professioni titolari di partita IVA. (Università – Commerciale) art. 7-ter, comma 2, lettera a) Persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni titolari di partita IVA . art. 7-ter, comma 2, lettera b) Enti non commerciali esercenti anche attività commerciali o agricole titolari di partita IVA. (Università – Istituzionale) QUALIFICAZIONE COMMITTENTI LUOGO DI TASSAZIONE REGOLA GENERALE Sono considerati sempre soggetti passivi IVA per i servizi ricevuti (b2b). art. 7-ter, comma 1, lettera a) La tassazione avviene nel luogo ove il committente è stabilito ai fini IVA e dove si verifica il consumo effettivo del servizio: si applica a tutte le tipologie di prestazioni di servizi ad eccezione dei casi di deroga. Sono considerati sempre soggetti passivi IVA solo per i servizi ricevuti nello svolgimento della loro attività IVA (b2b) – e non per gli acquisti destinati all’uso personale (b2c). art. 7-ter, comma 1, lettera a) La tassazione avviene nel luogo ove il committente è stabilito ai fini IVA e dove si verifica il consumo effettivo del servizio: si applica a tutte le tipologie di prestazioni di servizi ad eccezione dei casi di deroga. Sono considerati sempre soggetti passivi IVA per tutti i servizi ricevuti indipendentemente dalla destinazione dell’acquisto (alla sfera istituzionale o commerciale) - (b2b). art. 7-ter, comma 1, lettera a) La tassazione avviene nel luogo ove il committente è stabilito ai fini IVA e dove si verifica il consumo effettivo del servizio: si applica a tutte le tipologie di prestazioni di servizi ad eccezione dei casi di deroga. 18 PRESUPPOSTO TERRITORIALE – ART. 7-TER DPR 633/1972 (segue) TIPOPOLOGIA COMMITTENTI QUALIFICAZIONE COMMITTENTI art. 7-ter, comma 2, lettera c) Enti non commerciali esercenti solo attività istituzionali titolari di partita IVA. Sono considerati sempre soggetti passivi IVA per tutti i servizi ricevuti anche per la sfera istituzionale (b2b). art. 7-ter, comma 1, lettera a) La tassazione avviene nel luogo ove il committente è stabilito ai fini IVA e dove si verifica il consumo effettivo del servizio: si applica a tutte le tipologie di prestazioni di servizi ad eccezione dei casi di deroga. Non sono considerati soggetti passivi IVA per tutti i servizi ricevuti (b2c). art. 7-ter, comma 1, lettera b) La tassazione avviene nel luogo ove il prestatore è stabilito ai fini IVA: si applica a tutte le tipologie di prestazioni di servizi nei confronti di committenti non soggetti passivi. Non sono considerati soggetti passivi IVA per tutti i servizi ricevuti (b2c). art. 7-ter, comma 1, lettera b) La tassazione avviene nel luogo ove il prestatore è stabilito ai fini IVA: si applica a tutte le tipologie di prestazioni di servizi nei confronti di committenti non soggetti passivi. art. 7-ter, comma 2, lettera c) Enti non commerciali esercenti solo attività istituzionali non titolari di partita IVA (identificati nella Comunità Europea. art. 7-ter, comma 2, lettera b) Privati consumatori non esercenti impresa, arte o professione. LUOGO DI TASSAZIONE REGOLA GENERALE 19 REGOLA GENERALE PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO TERRITORIALITA’ IVA IN ITALIA Soggetto Passivo (UE e extra UE) NO LUOGO DI RESIDENZA O DOMICILIO DEL COMMITTENTE (fattura fuori campo Iva art. 7-ter) non costituisce volume d’affari Soggetto Privato (UE e extra UE) SI LUOGO DI RESIDENZA O DOMICILIO DEL PRESTATORE (fattura con Iva italiana) SI LUOGO DI RESIDENZA O DOMICILIO DEL COMMITTENTE (integrazione per U.E.) (autofattura per Extra-U.E.) Università Soggetto passivo ambito commerciale Soggetto Passivo (UE e extra UE) REGOLA GENERALE Università ambito Commerciale Università ambito Istituzionale SI LUOGO DI RESIDENZA O DOMICILIO DEL COMMITTENTE (integrazione per U.E.) (autofattura per Extra-U.E.) 20 EMISSIONE FATTURA – SERVIZI GENERIGI 7-TER EMISSIONE DELLA FATTURA – SERVIZI GENERICI PRESTATORE ITALIA U.E. EXTRA-UE COMMITTENTE UE O EXTRA UE ITALIA ITALIA TERRITORIALITA’ IVA FUORI CAMPO IVA ITALIA ITALIA ADEMPIMENTI Il prestatore nazionale emette fattura nei confronti del committente comunitario o extra-comunitario, anche se il servizio è extra-territoriale (art.21,co.6-bis, dpr 633/72), entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione ai sensi dell’art.21, co.4, lettere c) e d), del dpr 633/72, riportando sul documento l’annotazione “inversione contabile” (committente Ue) od “operazione non soggetta” (committente extra – Ue) Il committente nazionale integra la fattura ricevuta dal prestatore Ue, ex art.46 del DL 331/1993. Se non riceve la fattura entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, deve emettere autofattura entro il giorno 15 del terzo mese, annotandola entro il mese di emissione e con riferimento al mese precedente. Il destinatario del servizio (nazionale) emette autofattura ex art. 21, co.4, lett. d)9 del dpr 633/72, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione; nell’autofattura emessa ex art. 17, commi 2 e 21, comma 6-ter, deve riportare l’annotazione “auto fatturazione” 21 ART. 7 QUATER DPR 633/72 disposizioni relative a particolari prestazioni di servizi Non rilevanti Intrastat Decreto MEF 22/2/2010 DEROGHE ASSOLUTE ALLA REGOLA GENERALE APPLICABILI AI SERVIZI IN MODO OGGETTIVO - NON RILEVA LO STATUS DEL COMMITTENTE (NON SI TORNA ALL’ART. 7-TER) SI APPLICANO SIA NEI RAPPORTI B2B CHE B2C • Prestazioni alberghiere: Sono comprese anche le forniture di alloggio in campi vacanze o terreni attrezzati per campeggio. • Prestazioni relative a beni immobili: sono comprese: concessione di diritti di utilizzazione di immobili; prestazioni tendenti a preparare o coordinare l’esecuzione di lavori edili (es. le prestazioni fornite dagli architetti e dagli uffici di sorveglianza). • Perizie: consistono in prestazioni essenzialmente dirette ad individuare oggettivamente concreti elementi di fatto concernenti beni mobili materiali ed immobili, in relazione al loro valore, quantità, qualità, ecc. anche se assumono particolare rilevanza cognizioni o calcoli tecnico-scientifici (R.M.14/1/1981 n. 422280 e R.M. 23/5/2002 n.153) • Servizi: sono compresi i servizi prestati dagli organizzatori di dette attività nonché le relative prestazioni accessorie. • Promozione: le attività di promozione (seminari formativi,eventi promozionali, tour promozionali per giornalisti rientrano fra i servizi culturali,scientifici,didattici e ricreativi (Ris.21/8/2007 n.230/E; organizzazione di saloni nautici (Corte di Giustizia sent. C-114/05) e conferenze (Ris.131/2006). • Ristorazione e catering: se sono rese a bordo di nave, aereo o treno nel corso della parte di un trasporto di passeggeri effettuata all’interno della Comunità, si considerano soggette ad Iva in Italia se il luogo di partenza è situato in Italia. 22 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-QUATER lett. A RIFERIMENTO NORMATIVO ART. 7 QUATER CO. 1 lett. a) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO SERVIZI RELATIVI A BENI IMMOBILI, COMPRESE LE PERIZIE, LE PRESTAZIONI DI AGENZIA E LE PRESTAZIONI INERENTI ALLA PREPARAZIONE E AL CORDINAMENTO DELL’ESECUZIONE DEI LAVORI IMMOBILIARI, LA FORNITURA I DI ALLOGGIO NEL SETTORE ALBERGHIERO O IN SETTORI CON FUNZIONI ANALOGHE, IVI INCLUSA QUELLA DI ALLOGGI IN CAMPI DI VACANZA O IN TERRENI ATTREZZATI PER IL CAMPEGGIO PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO IMMOBILE UBICATO NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI IMMOBILE UBICATO FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO NO 23 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-QUATER lett. B RIFERIMENTO NORMATIVO ART. 7 - QUATER CO. 1 lett. b) D.P.R. 633/72 ART. 7 - QUATER CO. 1 lett. b) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO SERVIZI DI TRASPORTO PASSEGGERI SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SERVIZI DI TRASPORTO PASSEGGERI SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO CRITERIO DISTANZA PERCORSA NEL TERRITORIO DELLO STATO DISTANZA PERCORSA FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI NO 24 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-QUATER lett. C RIFERIMENTO NORMATIVO ART. 7-QUARTER CO. 1 lett. c) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO SERVIZI DI RISTORAZIONE E CATERING CON ESCLUSIONE DI QUELLI EFFETTUATI NEL CORSO DI UN TRASPORTO PASSEGGERI ALL’INTERNO DELLA COMUNITÀ PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO PRESTAZIONE REALIZZATA NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO PRESTAZIONE REALIZZATA FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO NO 25 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-QUATER lett. D RIFERIMENTO NORMATIVO ART. 7-QUARTER CO. 1 lett. d) D.P.R. 633/72 ART. 7-QUARTER CO. 1 lett. d) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTATORE DEL SERVIZIO SERVIZI DI RISTORAZIONE E CATERING EFFETTUATI NEL CORSO DI UN TRASPORTO PASSEGGERI ALL’INTERNO DELLA COMUNITA’ SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SERVIZI DI RISTORAZIONE E CATERING EFFETTUATI NEL CORSO DI UN TRASPORTO PASSEGGERI ALL’INTERNO DELLA COMUNITA’ SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE DEL SERVIZIO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO CRITERIO LUOGO DI PARTENZA NEL TERRITORIO DELLO STATO LUOGO DI PARTENZA FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI NO 26 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-QUATER lett. E RIFERIMENTO NORMATIVO ART. 7-QUARTER CO. 1 lett. e) D.P.R. 633/72 ART. 7-QUARTER CO. 1 lett. e) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO SERVIZI DI LOCAZIONE, ANCHE FINANZIARIA, NOLEGGIO E SIMILI, A BREVE TERMINE DI MEZZI DI TRASPORTO SERVIZI DI LOCAZIONE, ANCHE FINANZIARIA, NOLEGGIO E SIMILI, A BREVE TERMINE DI MEZZI DI TRASPORTO PRESTATORE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO MESSI A DISPOSIZIONE DEL DESTINATARIO NEL TERRITORIO DELLO STATO E UTILIZZATI NELLA COMUNITA’ OVVERO MESSI A DISPOSIZIONE FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ E UTILIZZATI NEL TERRITORIO DELLO STATO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO MESSI A DISPOSIZIONE DEL DESTINATARIO NEL TERRITORIO DELLO STATO E UTILIZZATI FUORI DALLA COMUNITA’ OVVERO MESSI A DISPOSIZIONE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ CON ESCLUSIONE DEL TERRITORIO DELLO STATO E UTILIZZATI NELLA COMUNITA’. MESSI A DISPOSIZIONE FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ E UTILIZZATI FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI NO 27 ART. 7 QUINQUIES DPR 633/72 disposizioni relative a particolari prestazioni di servizi Non rilevanti Intrastat Decreto MEF 22/2/2010 DEROGHE ASSOLUTE ALLA REGOLA GENERALE APPLICABILI AI SERVIZI IN MODO OGGETTIVO - NON RILEVA LO STATUS DEL COMMITTENTE (NON SI TORNA ALL’ART. 7-TER) SI APPLICANO SIA NEI RAPPORTI B2B CHE B2C Prestazioni di servizi relative ad attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili, ivi comprese fiere ed esposizioni, prestazioni degli organizzatori e prestazioni accessorie : Nel 2010 rileva il luogo di esecuzione. Dal 2011 il principio sarà mantenuto solo per il B2C e varrà per il B2B limitatamente alle prestazioni di servizi per l’accesso alle manifestazioni culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative (ex didattiche), ricreative e simili. Deroghe alle regole generali nel B2B : art. 7-quinquies Prestazioni di servizi relative ad attività di formazione in aula Fino al 31.12.2009 : sdoppiamento fra le lettere b) e d) dell’art. 7 co. 4 Dal 2010 : nell’elencazione scompare l’espresso riferimento alle “prestazioni didattiche”, ma si ritiene che la formazione in aula rientri nelle fattispecie delle prestazioni culturali, scientifiche, educative. 28 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7- QUINQUIES (DEROGA ASSOLUTA) servizi culturali, artistici, scientifici, sportivi, educativi, fiere ed esposizioni, ecc. (B2B-B2C) è così riassumibile: PRESTATORE Italiano Soggetto passivo COMMITTENTE IVA Italiano Soggetto passivo Paese del committente (regola generale) SÌ UE-Extra UE Soggetti passivi Paese del committente (regola generale) NO Prestazione svolta nel territorio dello Stato SÌ Prestazione svolta all’estero NO Italiano Soggetto passivo Paese del committente (regola generale) SÌ (1) UE-Extra UE Soggetti passivi Paese del committente (regola generale) NO Prestazione svolta nel territorio dello Stato SÌ (2) Prestazione svolta all’estero NO IT-UE-Extra UE Privato UE-Extra UE Soggetti passivi CRITERIO IT-UE-Extra UE Privato 1) Il committente italiano assoggetterà la prestazione ad IVA in Italia mediante il meccanismo del reverse-charge, integrazione o auto fatturazione ai sensi dell’art. 17 comma 2, DPR n. 633/72. 2) Il soggetto estero deve identificarsi ai sensi dell’art. 35-ter, D.P.R. n. 633/72 o nominare un rappresentante fiscale per assolvere l’imposta in Italia. 29 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7- QUINQUIES (DEROGA ASSOLUTA) Prestazioni di ACCESSO ai servizi culturali, artistici, scientifici, sportivi, educativi, fiere ed esposizioni, ecc. (B2B-B2C) è così riassumibile: PRESTATORE Italiano UE-Extra UE Soggetto passivo COMMITTENTE Italiano UE - Extra UE Soggetto passivo o privato CRITERIO IVA Prestazione svolta nel territorio dello Stato SÌ Prestazione svolta all’estero NO ART. 7 SEXIES DPR 633/72 DEROGHE RELATIVE ALLA REGOLA GENERALE SI APPLICANO LIMITATAMENTE AI SERVIZI RESI A PRIVATI CONSUMATORI U.E. ED EXTRA-U.E. SERVIZI APPLICABILI SOLO NEL CASO IN CUI IL COMMITTENTE NON SIA SOGGETTO IVA (B2C) VICEVERSA SE IL COMMITTENTE E’ SOGGETTO IVA (B2B) SI TORNA ALLA REGOLA DEL 7 TER Deroga alla regola generale nel (B2C) - Si considerano effettuate nel territorio dello Stato : • • • • Intermediazioni su prestazioni territoriali in Italia; Trasporto di beni diverso dal trasporto intracomunitario, in proporzione alla distanza percorsa in Italia; Lavorazioni e perizie su beni mobili se eseguite in Italia; Noleggi e leasing non a breve termine (oltre 30 gg.) se rese da soggetti stabiliti in Italia e utilizzate nella UE ovvero se rese da soggetti stabiliti fuori dalla UE ma utilizzate in Italia; Servizi resi tramite mezzi elettronici da soggetti Extra-U.E. • Prestazioni di telecomunicazione e teleradiodiffusione rese da prestatori italiani a committenti U.E. se utilizzate nella U.E. ovvero da prestatori Extra-U.E. se utilizzate in Italia. PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. A RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO ART. 7-SEXIES CO. 1 lett. a) D.P.R. 633/72 PRESTAZIONI DI INTERMEDIAZIONE SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO CRITERIO SEMPRE MAI PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI NO OPERAZIONE INTERMEDIATA REALIZZATA NEL TERRITORIO DELLO STATO SI OPERAZIONE INTERMEDIATA FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO NO 32 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. B RIFERIMENTO NORMATIVO ART.7-SEXIES CO. 1 lett. b) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO TRASPORTO DI BENI DIVERSI DAI TRASPORTI INTRACOMUNITARI PRESTATORE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SEMPRE SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO MAI COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI NO DISTANZA PERCORSA NEL TERRITORIO DELLO STATO SI DISTANZA PERCORSA FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO NO 33 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. C RIFERIMENTO NORMATIVO ART. 7-SEXIES CO. 1 lett. c) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO TRASPORTO INTRACOMUNITARIO DI BENI PRESTATORE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SEMPRE SI SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO MAI NO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO LUOGO DI PARTENZA NEL TERRITORIO DELLO STATO SI LUOGO DI PARTENZA FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO NO 34 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. D RIFERIMENTO NORMATIVO ART.7-SEXIES CO. 1 lett. d) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTAZIONI DI LAVORAZIONE, NONCHÉ LE PERIZIE, RELATIVE A BENI MOBILI MATERIALI E LE OPERAZIONI RESE IN ATTIVITÀ ACCESSORIE AI TRASPORTI, QUALI QUELLE DI CARICO, SCARICO MOVIMENTAZIONI E SIMILI PRESTATORE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SEMPRE SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO MAI COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO ESECUZIONE NEL TERRITORIO DELLO STATO ESECUZIONE FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI NO SI NO 35 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. E RIFERIMENTO NORMATIVO ART.7-SEXIES CO. 1 lett. e) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTAZIONI DI SERVIZI DI LOCAZIONE ANCHE FINANZIARIA, NOLEGGIO E SIMILI, NON A BREVE TERMINE, DI MEZZI DI TRASPORTO PRESTATORE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE FUORI DAL TERRITORIO DELLA UE COMMITTENTE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO CRITERIO SEMPRE SI MAI NO UTILIZZAZIONE DEL MEZZO DI TRASPORTO NELLA UE SI UTILIZZAZIONE DEL MEZZO DI TRASPORTO FUORI DALLA UE NO UTILIZZAZIONE DEL MEZZO DI TRASPORTO IN ITALIA COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA UTILIZZAZIONE DEL MEZZO DI TRASPORTO FUORI ITALIA SI NO 36 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. F RIFERIMENTO NORMATIVO ART.7SEXIES CO. 1 lett. f) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTAZIONI DI SERVIZI RESI TRAMITE MEZZI ELETTRONICI PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SEMPRE SI SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NELLA UE SEMPRE COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE FUORI DELLA UE (ART. 7-SEPTIES CO. 1 lett. i) D.P.R. 633/72) MAI SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE FUORI DAL TERRITORIO DELLA UE SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO MAI NO IL COMMITTENTE È’ DOMICILIATO NEL TERRITORIO DELLO STATO O IVI RESIDENTE SENZA DOMICILIO ALL’ESTERO IL COMMITTENTE E’ DOMICILIATO O RESIDENTE ALL’ESTERO SI NO SI NO 37 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEXIES lett. G RIFERIMENTO NORMATIVO ART.7-SEXIES CO. 1 lett. g) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTAZIONI DI TELECOMUNICAZIONE E TELERADIODIFFUSIONE PRESTATORE DEL SERVIZIO COMMITTENTE DEL SERVIZIO CRITERIO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE ITALIA SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE U.E. UTILIZZAZIONE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ SI COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE U.E. UTILIZZAZIONE FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ NO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO STABILITO FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO SOGGETTO PASSIVO STABILITO FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO SEMPRE SI MAI NO UTILIZZAZIONE NEL TERRITORIO DELLO STATO UTILIZZAZIONE FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO SI NO 38 ART. 7 SEPTIES DPR 633/72 DEROGHE RELATIVE ALLA REGOLA GENERALE SI APPLICANO LIMITATAMENTE AI SERVIZI RESI A PRIVATI CONSUMATORI U.E. ED EXTRA-U.E. SERVIZI APPLICABILI SOLO NEL CASO IN CUI IL COMMITTENTE NON SIA SOGGETTO IVA (B2C) VICEVERSA SE IL COMMITTENTE E’ SOGGETTO IVA (B2B) SI TORNA ALLA REGOLA DEL 7 TER non si considerano effettuate nel territorio dello Stato le seguenti prestazioni di servizi, quando sono rese a committenti non soggetti passivi domiciliati e residenti fuori della Comunità: • Prestazioni di cessioni e concessioni di diritti d’autore, brevetti, diritti di licenza, marchi di fabbrica e di commercio e altri diritti analoghi; • Prestazioni pubblicitarie; • Prestazioni fornite da consulenti, ingegneri, uffici studi, avvocati, periti contabili e altre prestazioni analoghe, nonché quelle di elaborazione e fornitura di informazioni; • Operazioni bancarie, finanziarie ed assicurative, comprese le operazioni di riassicurazione ed escluse le locazioni di casseforti; • Messa a disposizione di personale; • Prestazioni derivanti da contratti di locazione di beni mobili materiali diversi dai mezzi di trasporto; • Concessione dell’accesso ai sistemi di gas o di energia elettrica, il servizio di trasporto o di trasmissione mediante gli stessi e la fornitura di altri servizi direttamente collegati; • Servizi di telecomunicazione e di teleradiodiffusione; • Servizi prestati per via elettronica; • Prestazioni di servizi inerenti all’obbligo di non esercitare interamente o parzialmente un’attività o un diritto di cui alle lettere precedenti. 39 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEPTIES RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTATORE DEL SERVIZIO a) LE PRESTAZIONI DI CESSIONE, CONCESSIONI, LICENZE E SIMILI RELATIVE A DIRITTI DI AUTORE, AD INVENZIONI INDUSTRIALI, MODELLI, DISEGNI, PROCESSI, FORMULE E SIMILI E QUELLE RELATIVE A MARCHI E INSEGNE; b) LE PRESTAZIONI PUBBLICITARIE; c) LE PRESTAZIONI DI CONSULENZA E ASSISTENZA TECNICA O LEGALE, NONCHÉ QUELLE DI ERBORAZIONE SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO E FORNITURA DI DATI E SIMILI; d) LE OPERAZIONI BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE, COMPRESE LE OPERAZIONI DI RIASSICURAZIONE ED ESCLUSE LE ART.7-SEPTIES CO. 1 D.P.R. 633/72 TRASPORTO; g) LA CONCESSIONE DELL’ACCESSO AI SISTEMI DI GAS NATURALE O DI ENERGIA ELETTRICA, IL SERVIZIO DI TRASPORTO O DI TRASMISSIONE MEDIANTE GLI STESSI E LA FORNITURA DI ALTRI SERVIZI SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO SOGGETTO PASSIVO NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ LOCAZIONI DI CASSEFORTI; e) LE PRESTAZIONI DI MESSA A DISPOSIZIONE DEL PERSONALE; f) LE PRESTAZIONI DERIVANTI DA CONTRATTI DI LOCAZIONE, ANCHE FINANZIARIA NOLEGGIO E SIMILI DI BENI MOBILI MATERIALI DIVERSI DAI MEZZI DI COMMITTENTE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ CRITERIO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA SI SEMPRE NO MAI SI SEMPRE MAI NO DIRETTAMENTE COLLEGATI; L) LE PRESTAZIONI DI SERVIZI INERENTI ALL’OBBLIGO DI NON ESERCITARE INTERAMENTE O PARZIALMENTE UN’ATTIVITÀ O UN DIRITTO DI CUI ALLE LETTERE PRECEDENTI (*) (*) Le prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici, le prestazioni di telecomunicazione e di radio telediffusione, richiamate all’art. 7-SEPTIES, CO.1, lett. h) e i) del DPR n. 633 del 1972 sono state esaminate insieme alle disposizioni di cui all’art. 7-SEXIES CO.1, lett. f) e g) del DPR n. 633 del 1972 40 PROSPETTO SINOTTICO ART. 7-SEPTIES lett. H RIFERIMENTO NORMATIVO ART.7SEPTIES CO. 1 lett. h) D.P.R. 633/72 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PRESTAZIONI DI TELECOMUNICAZIONE E TELERADIODIFFUSIONE PRESTATORE DEL SERVIZIO SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE O NON RESIDENTE NEL TERRITORIO DELLO STATO COMMITTENTE DEL SERVIZIO COMMITTENTE NON SOGGETTO PASSIVO RESIDENTE FUORI DAL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ CRITERIO PRESUPPOSTO TERRITORIALE IN ITALIA UTILIZZAZIONE NEL TERRITORIO DELLO STATO SI UTILIZZAZIONE FUORI DAL TERRITORIO DELLO STATO NO 41 IL CONTENUTO DELLA “NUOVA” FATTURA – ART.21 COMMA 2 DPR 633/72 Per ciascuna tipologia di operazione rientrante nel campo Iva (imponibile, non imponibile, esente, non soggetta) deve essere emessa fattura contenente i seguenti elementi. • • • • • • • • • • data di emissione; numero progressivo che la identifichi in modo univoco; ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; numero di partita IVA del soggetto cedente o prestatore; ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; numero di partita IVA del soggetto cessionario o committente ovvero, in caso di soggetto passivo UE, numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato di stabilimento; nel caso in cui il cessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell’esercizio d’impresa, arte o professione, codice fiscale; natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell’operazione; corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono ex art. 15, comma 1, n. 2); corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono; aliquota, ammontare dell’imposta e dell’imponibile con arrotondamento al centesimo di euro; 42 LE ANNOTAZIONI PER PARTICOLARI TIPOLOGIE DI OPERAZIONI ART. 21 COMMA 6 • • • • • • • cessioni di beni in transito o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale, non soggette ad IVA ex art. 7-bis, comma 1, va riportata l’annotazione “operazione non soggetta”; operazioni non imponibili ex artt. 8, 8-bis, 9 e 38-quater, va riportata l’annotazione “operazione non imponibile”; operazioni esenti ex art. 10, ad eccezione di quelle indicate al n. 6 (ossia, operazioni relative all'esercizio del lotto, lotterie nazionali, giochi di abilità e concorsi pronostici riservati allo Stato, ecc.), va riportata l’annotazione “operazione esente”; operazioni soggette al regime del margine di cui al DL n. 41/95, va riportata l’annotazione “regime del margine – beni usati”, “regime del margine – oggetti d’arte” o “regime del margine – oggetti di antiquariato o da collezione”; operazioni effettuate dalle agenzie di viaggio e turismo soggette al regime del margine ex art. 74-ter, va riportata l’annotazione “regime del margine – agenzie di viaggio”. Ai sensi del nuovo comma 6-bis del citato art. 21, anche per le operazioni rese da soggetti passivi italiani, per le quali l’IVA non è dovuta in Italia ai sensi degli artt. da 7 a 7-septies, è necessario emettere la fattura riportando, in luogo dell’imposta, una specifica annotazione, eventualmente indicando la relativa norma comunitaria o nazionale. 43 LE ANNOTAZIONI PER PARTICOLARI TIPOLOGIE DI OPERAZIONI ART. 21 COMMA 6 SEGUE • In particolare, per le: • cessioni di beni / prestazioni di servizi, diverse da quelle di cui all’art. 10, comma 1, nn. da 1) a 4), effettuate nei confronti di soggetti passivi UE, che è debitore dell’imposta in altro Stato Ue va riportata l’annotazione “inversione contabile”; • cessioni di beni / prestazioni di servizi effettuate nei confronti di soggetti extraUE, va riportata l’annotazione “operazione non soggetta”. • Qualora l’obbligo di emissione della fattura ricada ai sensi dell’art. 17, comma 2, primo periodo, in capo all’acquirente / committente, la stessa (come di consueto) va emessa in un unico esemplare. In tal caso il nuovo comma 6-ter del citato art. 21, prevede che sulla fattura emessa dall’acquirente / committente “in virtù di un obbligo proprio” va indicata l’annotazione “autofatturazione”. • 44 FATTURA ELETTRONICA (ART. 21 DPR 633/72) DECRETO MEF 03/04/2013, N. 55 L’art. 21 comma 1 DPR 633/72 definisce le caratteristiche che deve possedere la fattura in formato elettronico e le condizioni per la sua emissione. • Per fattura elettronica s’intende la fattura che è stata emessa in qualunque formato elettronico (formato xml, ma anche messaggio di posta elettronica con allegato pdf della fattura, fax ricevuto su pc) • La fattura elettronica è equiparata alla fattura cartacea • Il ricorso alla fattura elettronica è subordinato all’accettazione da parte del destinatario. Non è necessaria l’accettazione scritta, ma sono sufficienti comportamenti concludenti come la contabilizzazione o il pagamento della fattura. • La fattura elettronica si considera emessa al momento della trasmissione o della messa a disposizione del cessionario o committente 45 FATTURA ELETTRONICA (ART. 21 DPR 633/72) • • • Il soggetto passivo ha l’obbligo di garantire l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione L’autenticità dell’origine e dell’integrità del contenuto, oltre che dall’apposizione della firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente e dai Sistemi EDI (Electronic Data Interchange) di trasmissione elettronica dei dati, può essere garantita da sistemi di controllo di gestione in grado di assicurare un collegamento affidabile tra la fattura elettronica e l’operazione ad essa riferibile. Un esempio di controllo di gestione è la verifica della corrispondenza dei documenti giustificativi: ordine di acquisto, contratto, documento di trasporto e ricevuta di pagamento. Le fatture elettroniche devono essere conservate con modalità elettronica entro quindici giorni dalla loro emissione; entro tale termine devono essere apposte firma digitale e marca temporale. Si prevede altresì che le fatture create in formato elettronico (create elettronicamente ma che non possono definirsi fatture elettroniche per la mancanza della loro accettazione da parte del destinatario) e quelle cartacee possono essere conservate elettronicamente. 46 FATTURA ELETTRONICA (ART. 21 DPR 633/72) - REQUISITI • • Autenticità dell’origine: Prova dell’identità del fornitore o del prestatore o dell’emittente della fattura: garanzia fornita con emissione di firma elettronica avanzata, trasmissione EDI o controlli di gestione idonei. • • Integrità del contenuto: Nessuna modifica dal momento dell’emissione a quello di conservazione. • • Leggibilità nel tempo: A prescindere dal formato originale con cui la fattura è stata emessa e conservata. 47 VOLUME D’AFFARI (ART. 20, CO. 1) È stata, soppressa l’esclusione – originariamente inserita dall’art. 1, co. 1, del D.Lgs. n. 18/2010 – delle prestazioni di servizi rese a soggetti stabiliti in un altro Stato membro della Comunità, non soggette ad Iva ai sensi dell’art. 7-ter del DPR n. 633/1972. Tali operazioni non rilevano, tuttavia, ai fini dell’acquisizione dello status di esportatore abituale, in virtù della modifica all’art. 1, co. 1, lett. a), del D.L. n. 746/1983, operata dall’art. 1, co. 329, della Legge n. 228/2012 (c.d. Legge di Stabilità 2013). 48 VOLUME D’AFFARI (ART. 20, CO. 1) Pertanto, dal 1°gennaio 2013: Il nuovo art.21 comma 6-bis prescrive che i soggetti passivi d’imposta stabiliti nel territorio dello Stato debbano emettere fattura anche per determinate tipologie di operazioni ancorché non soggette all’imposta sul valore aggiunto in base a quanto stabilito dagli articoli da 7 a 7-septies indicando in luogo dell’ammontare dell’imposta le annotazioni: Operazioni UE = “Inversione contabile” Operazioni Extra-Ue = “Operazione non soggetta” Quindi dal volume d’affari vengono escluse solamente: a) Le cessioni di beni ammortizzabili b) I passaggi di beni e servizi tra attività gestite separatamente (art.36 dpr 633/1972) 49 FATTURAZIONE: L’I.V.A. E L’IMPOSTA DI BOLLO • L’Iva e l’imposta di bollo sono tributi alternativi, pertanto di norma le fatture, le notule, le quietanze ed ogni altro documento inerente operazioni soggette ad IVA ai sensi dell’art. 21 del DPR 633/1972, sono esenti dall’imposta di bollo prevista dall’art. 6 della Tabella del DPR 642/1972. • L’art. 13 della succitata Tariffa assoggetta ad imposta di bollo in misura fissa di euro 1,81 ( a decorrere dal 1° luglio 2005, prima era pari a euro 1,29), le fatture, le note, i conti e i documenti similari, relativi ad addebiti o ad accrediti, anche non sottoscritti, purché spediti o consegnati a terzi. • Va segnalato che la citata disposizione, prevede che l’imposta di bollo non sia dovuta quando la somma riportata nel documento non supera l’importo di euro 77,47 anche se l’operazione è esente ( ex art. 10 ) oppure fuori campo di applicazione dell’IVA (ex art. 15 ). (vedi tabella allegata) 50 REGISTRAZIONE DELLE OPERAZIONI • REGISTRAZIONE DEI CORRISPETTIVI (art. 24): devono essere annotati entro il giorno successivo non festivo all’incasso per tipologia di operazione. Esponendo l’ Iva per i corrispettivi imponibili. Le fatture eventualmente emesse vengono conglobate nel corrispettivo giornaliero indicandone i numeri, in alternativa, possono essere annotate nel registro delle fatture. • REGISTRAZIONE FATTURE ATTIVE E AUTOFATTURE (art. 23): possono essere annotate entro 15 giorni dall’emissione nell’ordine della loro numerazione ma, ai fini della liquidazione, in riferimento alla data di emissione. (comprese le fatture con Iva differita) • REGISTRAZIONE DEGLI ACQUISTI (art. 25): devono essere numerate in ordine progressivo, • comprese le bollette doganali e le autofatture anteriormente alla liquidazione periodica ovvero alla dichiarazione annuale nel quale è esercitato il diritto alla detrazione. Il diritto alla detrazione può essere esercitato al più tardi, con la dichiarazione relativa al 2° anno successivo a quello in cui il diritto stesso è sorto ed alle stesse condizioni esistenti al momento della nascita del diritto medesimo. (n.b. ai fine della dichiarazione Iva è opportuno classificare tutte la fatture di acquisto in: Beni ammortizzabili -Beni di consumo -Altri acquisti e importazioni). REGISTRO UNICO ANALITICO ovvero RIEPILOGATIVO DI SEZIONALI 51 AUTOFATTURA (ART. 17 COMMA 2 DPR 633/72) • • • • • • • L’AUTOFATTURA E’ IL DOCUMENTO EMESSO DA CHI ACQUISTA UN BENE O RICEVE UNA PRESTAZIONE. DEVE EMETTERE L’AUTOFATTURA: a) chi acquista da un non residente non identificato direttamente o privo di stabile organizzazione o di rappresentante fiscale in Italia; anche per operazioni non imponibili o esenti; da emettersi in unico esemplare da annotarsi sia nel registro delle fatture emesse sia nel registro degli acquisti. L’imponibile di tale operazione non concorre a formare il volume d’affari. b) chi acquista beni e servizi da produttori agricoli o ittici in regime di esonero: da emettersi in duplice copia di cui una inviata al cedente/prestatore agricolo o ittico e l’altra, numerata e annotata nel registro acquisti. c) chi non riceve fattura o fattura irregolare, entro 4 mesi dall’effettuazione dell’operazione. d) chi non riceve fattura di acquisto intracomunitario. e) chi acquista rottami e carta da macero. 52 DETRAZIONE I.V.A. (ART. 19, 19-BIS, 19-BIS-1, 19-BIS-2, 19-TER DPR 633/72) E DLGS. 2/9/1997, N. 313 – CIRC. 24/12/1997, N.328/E • • • • • • • • LA DETRAZIONE PUO’ ESSERE EFFETTUATA AL MASSIMO CON LA DICHIARAZIONE RELATIVA AL SECONDO ANNO SUCCESSIVO A QUELLO IN CUI SI E’ VERIFICATA L’ESIGIBILITA’ DELL’IMPOSTA MA ALLE STESSE CONDIZIONI IN CUI IL DIRITTO E’ SORTO. LA DETRAZIONE E’ SUBORDINATA ALLE SEGUENTI REGOLE: a) Esistenza dell’acquisto di beni o servizi sostenuti nell’esercizio d’impresa, arte o professione (art. 19 c.1) (es. fattura, bolletta doganale) b) Inerenza dell’acquisto di beni o servizi relativi all’attività effettivamente svolta (art. 19 c.1) c) Assenza di indetraibilità oggettive (art. 19 bis 1) d) Afferenza ad operazioni che non siano “esenti”o “non soggette” (art. 19 c.2) tranne quelle non soggette espressamente previste dalla legge (art. 19 c.3) e) Necessità che sia verificato il momento dell’esigibilità dell’imposta “immediata” o “differita” (art. 19 c.1) f) Determinazione di criteri oggettivi e coerenti per acquisti promicui con operazioni imponili, esenti, non soggetti o estranei all’esercizio d’impresa (art. 19 c.4) 53 • g) In caso di effettuazione di attività esenti (non singole operazioni) e di altre attività (vedi tabella Ateco 2007, dal 1/1/2008) la detrazione va operata applicando il pro-rata (provvisorio, salvo conguaglio a fine anno) (art. 19 c.5 e 19 bis) • PER LA DETERMINAZIONE PRO-RATA DI DETRAIBILITA’ IMPOSTARE IL SEGUENTE RAPPORTO: OPERAZIONI IMPONIBILI + OPERAZIONI NON IMPONIBILI + OPERAZIONI NON TERRITORIALI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- X 100 = ___% DETRAIBILITA’ IMPORTO TOTALE NUMERATORE + OPERAZIONI ESENTI • • • • • • • • SONO ESCLUSE DAL PRESENTE RAPPORTO: 1) LE CESSIONI DI BENI MATERIALI E IMMATERIALI AMMORTIZZABILI 2) I PASSAGGI DEI BENI ALL’INTERNO DELLA STESSA IMPRESA (ART. 36 C.5) 3) LE OPERAZIONI ESENTI INDICATE AI NUMERI DA 1 A 9 DELL’ART. 10 4) OPERAZIONI ESENTI N. 27-QUINQUIES ART. 10 5) OPERAZIONI DI CUI ALL’ART. 2 CO. 3 LETT. a), b) d) ed f) SONO INVECE INCLUSE LE OPERAZIONI NON SOGGETTE PER CARENZA DEL PRESUPPOSTO TERRITORIALE (ART. 19 COMMA 3 LETT. B) 54 LIQUIDAZIONE PERIODICA E VERSAMENTO IVA • LA LIQUIDAZIONE CONSISTE NELLA SOMMA ALGEBRICA TRA IVA A DEBITO DA UN LATO, IVA DETRAIBILE ED EVENTUALE ECCEDENZA DETRAIBILE DEL PERIODO PRECEDENTE, DALL’ALTRO. • • IVA A DEBITO > IVA A CREDITO: VERSAMENTO ENTRO IL 16 MESE SUCCESSIVO IVA A CREDITO < IVA A DEBITO: DA RIPORTARE IN DETRAZIONE MESE SUCCESSIVO • PERTANTO: • TOTALE GENERALE IVA A DEBITO MENO IVA AD ESIGIBILITA’ DIFFERITA DEL PERIODO PIU’ IVA AD ESIGIBILITA’ DIFFERITA DI PERIODI PRECEDENTI MENO IVA DETRAIBILE SU ACQUISTI DEL PERIODO MENO IVA DETRAIBILE DIFFERITA DEL PERIODO PIU’ IVA DETRAIBILE DIFFERITA DA PERIODI PRECEDENTI = TOTALE DEBITO ovvero CREDITO (N.B. eventuale debito di €. 25,82 non versato da riportare al mese successivo) • 55 Pur essendo determinata e computata su ogni singola operazione, l’IVA è versata all’Erario cumulativamente, con riferimento a tutte le operazioni intercorse in un determinato periodo di riferimento La liquidazione dell’IVA da versare viene effettuata confrontando periodicamente l’imposta relativa alle operazioni effettuate (a debito) con quella detraibile relativa agli acquisti (credito) Iva su cessioni/prestazioni (DEBITO) CONFRONTO ALGEBRICO Iva su acquisti (CREDITO) PREVALE IL CREDITO PREVALE IL DEBITO mensile, per i contribuenti ordinari mensile, per i contribuenti ordinari Riporto del credito nella liquidazione successiva Riporto del credito nella liquidazione successiva Le operazioni di liquidazione e versamento dell’imposta, nell’Ateneo sono effettuate di norma dall’Amministrazione Centrale, in quanto l’Università degli Studi, pur essendo articolata in più Centri di Costo, dal punto di vista giuridico - tributario è un unico “soggetto passivo” e pertanto, titolare di un’unica partita IVA. Ciò ha come conseguenza l’accentramento di una serie di operazioni IVA, che per legge non possono essere diversamente gestite. 56 NORMATIVA ELENCHI BLACK - LIST Art. 1, comma 1 D.L. 25/03/2010, n. 40 convertito dalla Legge 22/5/2010, n. 73 Norma istitutiva DM 30 MARZO 2010 Disposizioni applicative Provvedimento 28 MAGGIO 2010, N.85352 Direttore Agenzia entrate Approvazione dei modelli e istruzioni Provvedimento 5 LUGLIO 2010 Direttore Agenzia entrate Approvazione delle specifiche tecniche per la comunicazione DM 27 LUGLIO 2010 Elenco Paesi a fiscalità privilegiata 57 GENERALITA’ Decorrenza dell’obbligo 1°luglio 2010 Primo adempimento Entro il 2 novembre 2010 (31 ottobre - domenica: 1° novembre festivo) Periodicità Mensile - Trimestrale Scadenza presentazione Trimestrale: entro la fine del quarto mese del trimestre di riferimento; Mensile:entro la fine del mese successivo al periodo di riferimento. 58 SOGGETTI OBBLIGATI: • Sono obbligati alla presentazione telematica del nuovo modello tutti i soggetti passivi all'imposta sul valore aggiunto, che hanno rapporti con operatori economici aventi sede, residenza o domicilio nei Paesi c.d. black list, di cui al decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999, e al decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze 21 novembre 2001. OPERAZIONI RILEVANTI AI FINI DELLA COMUNICAZIONE: • Ai fini della comunicazione rilevano tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi c.d. black list. Pertanto nel nuovo modello vanno indicate: • • • • Le cessioni di beni; Le prestazioni di servizi rese; Gli acquisti di beni; Le prestazioni di servizio ricevute. • Ciascuna operazione andrà indicata specificando la quota-parte riferibile ad operazioni imponibili, non imponibili, esenti o non soggette ad Iva. 59 • Il D.L. 40/2010 ha precisato che nelle comunicazioni dovranno essere inserite, in quanto rilevanti, tutte le operazioni “registrate o soggette a registrazione Iva”. Quindi rientreranno: • • • • • • LE CESSIONI di beni in transito o soggetti a vigilanza doganale non soggette a Iva in Italia ai sensi dell’art. 7-bis, comma 1, D.p.r. 633/1972; LE PRESTAZIONI di servizi “generiche” RESE a soggetti Iva comunitari non soggette a Iva in Italia ai sensi dell’art. 7-ter, comma 1, D.p.r. 633/1972; LE OPERAZIONI NON IMPONIBILI di cui agli artt. 8, 8-bis, 9 e 38-quater, D.p.r. 633/1972; LE PRESTAZIONI di servizi ricevute da committenti italiani, autofatturate e registrate dal committente quale che sia lo Stato di stabilimento del prestatore del servizio; LE OPERAZIONI PASSIVE contemplate dai nuovi artt. 7-quater e 7-quinquies, D.p.r. 633/1972, rimanendo escluse dalla comunicazione le operazioni attive effettuate ai sensi dei medesimi articoli in quanto possono non essere fatturate. La comunicazione è esclusa per le operazioni effettuate nei confronti di privati. 60 I DATI DA INDICARE NEL MODELLO: • • • • • • • • • • Nel modello di comunicazione, oltre al frontespizio, andrà compilato il quadro A per ciascun operatore residente in uno stato a fiscalità privilegiata con cui la società abbia intrattenuto rapporti commerciali. Dovranno essere indicati i seguenti dati informativi: codice fiscale e partita IVA del soggetto passivo tenuto alla comunicazione; numero del codice fiscale attribuito al soggetto con il quale è intercorsa l'operazione dallo Stato in cui il medesimo è stabilito, residente o domiciliato, ovvero, in mancanza, altro codice identificativo; in caso di controparte persona fisica, ditta, cognome, nome, luogo e data di nascita, domicilio fiscale nello Stato in cui la medesima è stabilita, residente o domiciliata; in caso di controparte diversa dalle persone fisiche, denominazione o ragione sociale, sede legale o, in mancanza, sede amministrativa nello Stato in cui la medesima è stabilita, residente o domiciliata; periodo di riferimento della comunicazione; per ciascuna controparte, l'importo complessivo delle operazioni attive e passive effettuate, distinto tra operazioni imponibili, non imponibili, esenti e non soggette agli effetti dell'imposta sul valore aggiunto, al netto delle relative note di variazione; per ciascuna controparte, relativamente alle operazioni imponibili, l'importo complessivo della relativa imposta; per ciascuna controparte, per le note di variazione emesse e ricevute relative ad annualità precedenti, l'importo complessivo delle operazioni e della relativa imposta. • Molti di questi elementi (in particolare data e stato di nascita delle persone fisiche) non sono generalmente in possesso dei contribuenti (talvolta neppure è noto se la l’operatore estero opera come ditta individuale o sotto forma societaria) i quali dovranno attivarsi tempestivamente per ottenerli prima della scadenza prevista per l'invio. • È opportuno, d'ora in poi, inviare la richiesta di tali dati insieme all'ordine o alla conferma d'ordine. 61 PAESI BLACK - LIST ART. 1, DM 30/3/2010 Stati o territori individuati da: • • D.M. 4 maggio 1999 D.M. 21novembre 2001 In assenza di disposizioni in senso contrario e tenuto conto delle istruzioni alla compilazione, sufficiente che uno Stato sia compreso in una delle due liste affinché scatti l’obbligo di monitoraggio, a prescindere dalle ipotesi di inclusione o esclusione di carattere soggettivo previsto nei decreti relativamente ad alcuni Stati. ESCONO DAGLI ELENCHI: • • • Cipro Malta Corea del Sud (decreto Min. Economia e Finanze 27/07/2010) Rimangono: • • • San Marino Lussemburgo Svizzera 62 PERIODICITA’ Art. 2, DM 30/3/2010 Il modello di comunicazione è presentato con riferimento: a) a periodi trimestrali, per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni, (Cessione di beni; acquisti di beni; servizi resi; servizi ricevuti) un ammontare totale trimestrale non superiore a 50.000,00 euro; b) a periodi mensili, in tutti gli altri casi. Prima presentazione I soggetti che hanno iniziato l'attività da meno di quattro trimestri trasmettono la comunicazione trimestralmente, sempreché si trovino nella condizione di cui alla lettera a), nei trimestri già trascorsi regola valida anche per la prima applicazione dell’obbligo. 63 Campo di applicazione Art. 1, c. 1, D.L. 40/2010 “per contrastare l‟evasione fiscale … i soggetti passivi all‟ imposta sul valore aggiunto … comunicano tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi cosiddetti blacklist”. Si ritiene quindi, in assenza di specifiche posizioni dell’Agenzia, che debbano essere escluse dalla comunicazione tutte le operazioni che riguardano esclusivamente la sfera istituzionale degli enti non commerciali. Infatti il termine “soggetti passivi” deve essere letto nell’ottica generale Iva e non in quella introdotta dall’art. 7-ter del Dpr 633/72 ai soli fini delle regole sulla territorialità per le prestazioni di servizi. 64 Campo di applicazione Art. 4, c. 2, DM 30/3/2010 “Nel modello di comunicazione sono incluse le operazioni registrate o soggette a registrazione, ai sensi delle disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto, nel periodo di riferimento” 65 Campo di applicazione Necessità di due requisiti 1. Deve trattarsi di operazioni rilevanti ai fini dell’Iva in quanto cessioni di beni o prestazioni di servizi ( sussistenza del requisito oggettivo) 2. Deve trattarsi (nel contempo) di operazioni per le quali vige l’obbligo di registrazione ai fini dell’Iva 66 Campo di applicazione Necessità requisito oggettivo l’obbligo di riepilogare anche le operazioni “non soggette agli effetti dell‟ imposta sul valore aggiunto”, di cui all’art. 4, c. 1, lett. f) del D.M. 30 marzo 2010, va interpretato come riferito alle operazioni comunque dotate del requisito oggettivo. (per esempio: sono escluse le somme corrisposte/ricevute a titolo di risarcimento di un danno) 67 Campo di applicazione Necessità obbligo di registrazione In quanto non soggette all’obbligo di registrazione sono escluse dagli elenchi: 1. Le prestazioni di servizi “generiche” rese nei confronti di operatori stabiliti in Stati black list situati al di fuori del territorio comunitario (se non registrate) 2. Le cessioni di beni effettuate all’estero, prive del requisito territoriale 68 Campo di applicazione Esempio Necessità obbligo di registrazione Esempio: • Prestazione alberghiera effettuata in Paese black list L’operazione è fuori campo Iva in Italia per carenza del requisito territoriale e non vi è alcun obbligo di registrazione l’operazione non va inclusa negli elenchi. • Prestazione “generica” ricevuta da operatore black list L’operazione è territorialmente rilevante in Italia ex art.7-ter del DPR63/72, rispetto ad essa vi è l’obbligo di auto-fatturazione l’operazione va inclusa negli elenchi. 69 Campo di applicazione Dubbi applicativi Importazioni Nelle istruzioni al modello di comunicazione si legge che fra le operazioni attive da comunicare vanno incluse anche le esportazioni, mentre nel novero delle operazioni passive sottoposte alla medesima incombenza, non si fa menzione delle importazioni. Sarebbero escluse dalla comunicazione le importazioni di beni 70 SANZIONI APPLICABILI: • In merito all’apparato sanzionatorio, si evidenzia che la mancata comunicazione delle predette operazioni ovvero la comunicazione con dati incompleti o non veritieri comporta l’applicazione del doppio della sanzione ex art. 11, D.Lgs. n. 471/97 (da € 258 a € 2.065). • La sanzione pertanto andrà da un minimo di 516 € ad un massimo di 4.130 €. • A tale fattispecie non è applicabile il c.d. cumulo giuridico ex art. 12, D.Lgs. n. 472/97: se vengono commesse violazioni diverse, anche se originate da un’unica azione od omissione, o violazioni riferite a più periodi d’imposta, non sarà possibile beneficiare della sanzione unica, aumentata rispettivamente sino al doppio o sino al triplo. Ciascun errore rileverà, invece, quale violazione a se stante, punita con la sanzione minima di 516 euro. 71 72 73 74