Cap. IV Interferenza 1. L’interferenza 2. Il principio di Huygens 3. L’esperienza di Young 4. L’interferometro di Michelson 5. Interferenza su lamine sottili esperimenti di interferenza 1801 L’esperimento di Young diaframma 2 fenditure aperte schermo frange scure sorgente puntiforme S fenditure luce + luce = buio! 1. L’interferenza ovvero: il trionfo dell’ottica ondulatoria (Young, 1802) Considerazioni introduttive Consideriamo due onde piane monocromatiche: E1 (z, t ) E01cos(k1z 1t 1 ) E2 (z, t ) E02cos( k2 z 2t 2 ) per il principio di sovrapposizione: Eris (z, t ) E(z, t ) E1 (z, t ) E2 (z, t ) ovvero: Eris (z, t ) E01cos(k1 z 1t 1 ) E02cos(k2 z 2t 2 ) l’interferenza - dimostrazione si noti,riguardo al periodo temporale T 2 E1 (t ) E01cos(1t 1 ) T1 E2 (t ) E02cos(2t 2 ) T2 Eris (t ) E1 (t ) E2 (t ) T = m.c.m.(T1, T2) l’interferenza - dimostrazione quindi l’intensità luminosa associata a Eris è: I S T 1 T T 0 1 S (t ) dt T T E2 0 Z dt T = m.c.m.(T1, T2) ovvero: T T T T 1 ( E1 E2 ) 2 1 1 1 2 2 2 I dt E2 dt E1E2 dt E1 dt T 0 Z Z T 0 T 0 T 0 2 E01E02 I1 I 2 Z T T cos(k z t ) cos(k z t ) dt 1 1 1 2 2 0 Si può dimostrare che se 1 2 l'integrale si annulla: I I1 I 2 se 1 2 2 l’interferenza - dimostrazione prendiamo invece 1 = 2 = (segue: k1= k2 = k) poniamo: kz t 1 fase dell'onda 1 e kz t 2 kz t 1 2 1 fase relativa ovvero: kz t 2 avremo quindi: E1 (z, t ) E01cos(k1 z 1t 1 ) cos E2 (z, t ) E02cos(k2 z 2t 2 ) cos inoltre: d dt 2 dtT l’interferenza - dimostrazione con le sostituzioni: E1 (z, t ) E01cos(k1 z 1t 1 ) cos E2 (z, t ) E02cos(k2 z 2t 2 ) cos d dt 2 dtT l’integrale per l’intensità luminosa diventa: 2 E01E02 I I1 I 2 Z T 2 E01E02 I1 I 2 Z 2 T cos(k z t ) cos(k z t ) dt 1 1 1 0 2 cos cos( ) d 0 2 2 2 l’interferenza 2 E01E02 I I1 I 2 Z 2 2 cos cos( ) d 0 sviluppando il cos(A+B) e considerando che: cosα sinα T 0, cos 2α T 1 2 si ha: E01E02 E01 E02 I I1 I 2 cos I1 I 2 cos Z Z Z ovvero: I I1 I 2 2 I1I 2 cos con 2 1 interferenza di due onde monocromatiche l’interferenza si noti: I I1 I 2 2 I1I 2 cos I1 I 2 in particolare, se I1 = I2 = I0 si ha: I 2I 0 2I 0 cos 2I 0 (1 cos) I interferenza di due onde con uguale ampiezza I = Imax = 4I0 se = ±2m onde in fase 4I0 I = 2Io se = ±(2m+1/2) onde in quadratura 2I0 -5 -3 - 3 5 I = Imin = 0 se = ±(2m+1) onde in opposizione di fase l’interferenza I 2I 0 =0 onde in fase 2 I 0 cos 2I 0 (1 cos) = /2 onde in quadratura = onde in opposizione di fase E1 t E2 t 4I0 2I0 Eris I=0 t interferenza costruttiva interferenza distruttiva l’interferenza I 2I 0 2 I 0 cos 2I 0 (1 cos) importante! kz t 2 kz t 1 costante in t si ha interferenza onde mutuamente coerenti (coerenza temporale) l’intensità si ridistribuisce altrimenti, se: = variabile in t no interferenza onde incoerenti I I1 I 2 l’interferenza I 2I0 2 I 0 cos 2 I 0 (1 cos ) kz t 2 kz t 1 quindi: variabile in t significa 1 2 ovvero: 1) Radiazione con due o più frequenze diverse: 1 2 3 …. 2) Radiazione con uno spettro continuo di frequenze I() I() Inoltre, si noti che abbiamo assunto: kz t 2 kz t 1 2 1 le onde però possono provenire da origini diverse: kz2 t 2 kz1 t 1 2 1 k z2 z1 z1 S1 S2 z2 z s ovvero, presentare una differenza di cammino geometrico s: k z s t 2 kz1 t 1 2 1 ks z1 S1 S2 z z2 Si noti che, data la differenza di cammino geometrico s: k z s t 2 kz1 t 1 2 1 ks si definisce cammino ottico il termine: l ks 2 s Considerazioni sul cammino ottico per un’onda la fase in un certo punto dipende dal cammino ottico: E(z, t ) E0cos(kz t ) E(z, t ) E0cos[k ( z s) t ] z nel vuoto: s E(z, t ) E0cos(k ' z t ) l ks 2 s λ0 E(z, t ) E0cos[k ' ( z s) t ] n z s nel mezzo: l ' k ' s 2 2 s ns λ' λ0 effetti di interferenza 3. L’esperimento di Young diaframma 2 fenditure 1 fenditura aperte aperta schermo frange scure sorgente puntiforme S fenditure luce + luce = buio! L’esperimento di Young in opposizione di fase l’interpretazione ondulatoria BUIO diaframma Onda piana S1 D onde sferiche P mutuamente coerenti S2 schermo L’esperimento di Young l’interpretazione ondulatoria diaframma Onda piana S1 P D LUCE S2 schermo in fase L’esperimento di Young l’interpretazione ondulatoria diaframma P s Onda piana s’ S1 D S2 schermo s le due onde arrivano in P con una differenza di percorso geometrico s: s = s’ - s Dsin se << 1 l’esperimento di Young I diaframma E1 s s’ S1 D S2 buio E luce onde sferiche E2 luce buio luce buio luce buio s = s’ - s = Dsin E luce buio s E E1 (t ) E2 (t ) buio E0 s E “cammino ottico” cos( ks t ) 0 cos( ks' t ) s' E0 cos(ks t ) cos(ks' t ) L 2 ovvero: l D sin θ luce l = k(s - s’) I 2 I 0 2 I 0cosl 2 I 0 (1 cosl ) l’esperimento di Young I diaframma onde sferiche s E S1 1 D S2 s E 2 s’ buio E luce buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce I l’esperimento di Young s S1 s = Dsin S2 s’ D y s L buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce 2 I 2 I 0 (1 cosl ) 2 I 0 1 cos D sin θ 4 I 0cos 2 D sin θ I = 4I0 se s 2m 2 I sin θ m 4I 0 D 2 (2m 1) sin θ 2 D I = 0 se s (2m 1) m 0, 1, 2, 3, . . . . 0 2D D 3 2D 2 D 5 2D sin I l’esperimento di Young s S1 y L sin s’ D S2 y s L buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce si noti la distanza fra due massimi (minimi) consecutivi sullo schermo: (sin ) λ D λ y L D I L D 4I 0 0 L 2D L D 3L 2D 2 L D 5 L 2D y I l’esperimento di Young s S1 λ y L D s’ D S2 y s L ad esempio: I L 1 m buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce buio luce L D 4I 0 λ 500 nm D 1 mm y L 0 D L 2D L D 3L 2D 0.500 10 1 0.5 mm 10 6 3 2 L D 5 L 2D y l’esperimento di Young avvicinamento dello schermo e struttura compatta tramite l’uso di una lente I buio luce diaframma s buio S1 D S2 s’ luce buio luce buio luce buio luce buio luce l’esperimento di Young effetto di uno spostamento della sorgente puntiforme I buio luce buio diaframma s S3 S1 S0 S2 S4 s’ sorgenti estese non danno interferenza alla Young la radiazione da sorgenti estese non ha coerenza spaziale luce buio s’ luce buio luce buio luce buio buio luce luce buio buio luce buio luce buio luce buio luce luce l’esperimento di Young effetto di una sorgente puntiforme non monocromatica I 2 I 0 (1 cosl ) 4 I 0cos 2 D sin θ I = 4I0 se s 2m 2 I = 0 se s (2m 1) I 4I 0 2 m 0, 1, 2, 3, . . . . 0 la posizione e larghezza delle frange dipende dalla lunghezza d’onda 1 2 D D 21 D 2 2 D sin l’esperimento di Young effetto di una sorgente puntiforme non monocromatica I 2 I 0 (1 cosl ) 4 I 0cos 2 D sin θ 2I0 S1 sorgente bianca frangia bianca D 4I0 S S2 s I solo se << c’è interferenza alla Young la radiazione deve avere sufficiente coerenza temporale 0 1 2 D D 21 D 2 2 D sin 4. L’interferometro di Michelson specchio fisso I I0 s 2 0 λ 3λ 2 2λ 5λ 2 s 2( s' s) s specchio semiriflettente specchio mobile S s 2m 2 I = I0 s (2m 1) 2 I=0 s’ I 2 I 0 (1 cosl ) l 2 s linterferometro di Michelson quello che conta è il cammino ottico specchio fisso s l n sB s2A[s'2((ss'ls)) nl ] specchio semiriflettente S (2m 1) sBA 2 II=I00 s’ considerazioni sul cammino ottico per un’onda monocromatica la fase dipende dal cammino ottico: E(z, t ) E0cos(kz t ) E(z, t ) E0cos[k ( z s) t ] z nel vuoto: s E(z, t ) E0cos(k ' z t ) l ks 2 s λ0 E(z, t ) E0cos[k ' ( z s) t ] n z s nel mezzo: 2 2 l ' k ' s s ns λ' λ0 linterferometro di Michelson applicazioni all’ingegneria ambientale e civile x S interferometro specchio (mobile) diga controllo di posizione con risoluzione x < 4 linterferometro di Michelson applicazioni all’ingegneria ambientale e civile Dal sito del’ESA: ...Quando nel '95 ERS-1 è stato raggiunto da ERS-2, ci siamo trovati in orbita due satelliti identici e ne abbiamo approfittato per mettere a punto una tecnica del tutto nuova per l'osservazione della Terra: una tecnica basata sull'interferometria. I due satelliti hanno a bordo uno strumento, il SAR, che permette di "mappare" la superficie terrestre con grande accuratezza, fino ad arrivare a scoprire spostamenti verticali del terreno dell’ordine di qualche millimetro, per esempio nel caso di terremoti, aree vulcaniche e aree di subsidenza. In pratica, il SAR è un'antenna che manda delle microonde (radiazione di lunghezza d'onda di circa 6 cm) verso la Terra e ne acquisisce l'eco. Riepilogo: l’interferenza I I1 I 2 2 I1I 2 cos I S1 D S2 s diaframma P s2 2 (n1s1 n2 s2 ) 2 1 λ0 I1 I 2 I s 1) l’esperienza di Young s1 con 2 2 2 s ( s1 s2 ) Dsin λ0 λ0 λ0 2 s 2m 2 I = 0 se s (2m 1) IMAX se Riepilogo: l’interferenza I I1 I 2 2 I1I 2 cos con 2 (n1s1 n2 s2 ) 2 1 λ0 più in generale: interferenza tra due sorgenti puntiformi I1 I 2 I s S1 D S2 P s1 s s2 2 2 2 s ( s1 s2 ) Dsin λ0 λ0 λ0 2 s 2m 2 I = 0 se s (2m 1) IMAX se Riepilogo: l’interferenza I I1 I 2 2 I1I 2 cos 2) l’interferometro di Michelson con 2 (n1s1 n2 s2 ) 2 1 λ0 I1 I 2 I0 4 2 2 s 2( s1 s2 ) λ0 λ0 s1 S s2 2 s 2m 2 I = 0 se s (2m 1) IMAX se Esercizio numerico 5.1 Si immagini di voler realizzare un esperimento di Young con luce di lunghezza d’onda 0 = 0.632 m e lo schermo a L = 2 m dalle fenditure. Calcolare quanto devono essere distanti le fenditure perché due massimi successivi sullo schermo distino 1 mm. l’esperienza di Young D S2 P s1 S1 s I s2 L Esercizio numerico 5.2 Un interferometro di Young a due fenditure distanti D = 1 mm è illuminato da un’onda piana monocromatica con 0 = 0.6 m che si propaga nella direzione x normale allo schermo. In tali condizioni si ha in O un massimo di intensità. Calcolare il valore minimo di cui si deve inclinare il fronte d’onda rispetto a x perché in O si abbia un minimo di intensità. S1 s1 D O s2 S2 s s1 D s2 O Esercizio numerico 5.3 Due fasci paralleli, provenienti dalla stessa sorgente monocromatica S (0 = 5890 Å) vengono fatti passare attraverso due tubi vuoti di uguale lunghezza l = 20 cm e quindi interferiscono producendo sullo schermo un sistema di frange di interferenza. Se uno dei due tubi viene riempito d’aria la frangia centrale si sposta nella posizione che prima occupava la 98 -esima frangia. Determinare l’indice di rifrazione dell’aria. L S Prova di esame del corso di Fisica 4 A.A. 2002/3 5.4 In un esperimento di interferenza alla Young effettuato con un’onda piana con lunghezza d’onda nel vuoto 0 = 632 nm, si pone una lastra di vetro a facce piane e parallele di spessore t e indice di rifrazione n = 1.45 davanti a una delle due fenditure. Calcolare il più piccolo valore di t affinché si abbia in O un minimo di intensità. t O Modello di interferenza su lamina sottile (incidenza quasi-normale) + vedi cap. 3 luce monocromatica D n1 C A n ’ B n1 d s ABC n AD n1 2 AB n AC sin n1 2 AB n 2 AB sin ' sin n1 2 AB n 2 AB sin ' n sin ' 2 AB n(1 sin 2' ) 2 AB n cos 2' 2nd cos' 2 2 quindi: s (2nd cos' ) λ0 λ0 ma: E0' i sin θ i θ r E0i sin θ i θ r (7) E’i sfasato di rispetto a Ei se n2 > n1 relazione di Fresnel per i campi // E0i // E0' i tgθi θ r tgθi θ r (8) E’i sfasato di rispetto a Ei se n2 < n1 per (i + r)</2 linterferenza su lamina sottile quindi, diversamente dal solito: 2ndcos' 2m 2 interferenza distruttiva frangia scura 2ndcos' (2m 1) 2 interferenza costruttiva frangia chiara a d costante non dipendono dalla posizione sulla lamina luce monocromatica D n C A ’ frange di uguale inclinazione B d interferenza su lamine sottili: d costante non dipende dalla posizione ma da : funziona anche con sorgenti estese 2ndcos' (2m 1) 2 frangia chiara 2ndcos' 2m 2 frangia scura luce monocromatica chiara n1 scura n chiara n1 d interferenza su lamine sottili fissando : incidenza quasi-normale dm s 2ndcos' 2nd 0 2n d (2m 1) frangia scura 0 4n frangia chiara lamine a spessore variabile: frange di ugual spessore una frangia ogni /2 n1 5 0 4 n n 3 0 4 n 1 0 4 n n1 misure di spessore in pellicole trasparenti misure di riscontro superfici piane 0 interferenza su lamine sottili misure di riscontro superfici piane interferenza su lamine sottili incidenza quasi-normale Applicazioni: rivestimenti anti-riflesso interferenza distruttiva n1 = 1 Attenzione! condizione di frangia scura perché n2 > n 1 0 4 n per obiettivi fotografici, occhiali, celle solari (nSi = 3.5) n2 < n < n1 n2 > n si ottiene R < 0.1% interferenza su lamine sottili incidenza quasi-normale sorgenti non monocromatiche (luce bianca) d (2m 1) 0 4n frangia chiara i colori dell’iride in sequenza aria olio, benzina n1 acqua n n1 pellicole a spessore variabile 0 interferenza su lamine sottili aria acqua saponata aria aria olio, benzina acqua Riepilogo: l’interferenza I I1 I 2 2 I1I 2 cos con 3) lamine sottili 2 (n1s1 n2 s2 ) 2 1 λ0 + luce monocromatica D n1 C A n2 n1 s 2n2dcos' ’ d B I = 0 se s 2n d cos ' 2m 2 2 IMAX se s 2n d cos ' (2m 1) 2 n1, n2 2 Riepilogo: l’interferenza I I1 I 2 2 I1I 2 cos con 2 (n1s1 n2 s2 ) 2 1 λ0 3b) lamine sottili - incidenza normale n1 n2 luce monocromatica 5 0 4n n1 s 2n2dcos ' 2n2d 3 0 4n 1 0 4n B 1 λ n2 2 I = 0 se d m IMAX se d (2m 1) n1, n2 1 λ n2 4 Riepilogo: l’interferenza I I1 I 2 2 I1I 2 cos esperimento di Young due sorgenti puntiformi due onde piane interferometro di Michelson con 2 s 2 1 λ0 I = 0 se s Dsin (2m 1) IMAX se s Dsin 2m I = 0 se s 2n d cos ' 2m riflessione su lamine sottili 2 λ0 2 λ0 2 IMAX se s 2n d cos ' (2m 1) 2 n1, n2 incidenza normale I = 0 se d m λ0 2 λ0 2 1 λ0 n2 2 IMAX se d (2m 1) 1 λ0 n2 4 coerenza temporale Attenzione! Si ricordi che: alcuni degli effetti descritti si verificano solo per luce monocromatica, ovvero a condizione che: ω 1 1 tc tm I() spettro di potenza con: tc tempo di coerenza tm tempo di osservazione (misura) Cioè con radiazione con sufficiente coerenza temporale Esercizio numerico 5.5 Due lastrine di vetro rettangolari con facce piane e parallele, poste una sull’altra, formano un piccolo angolo fra di loro. Illuminate con luce monocromatica di lunghezza d’onda 0 = 6328 Å ad incidenza normale mostrano in riflessione N = 10 frange di interferenza per centimetro di lunghezza. Determinare l’angolo . Esercizio numerico 5.6 Una pellicola di acqua saponata in aria dello spessore d = 2900 Å viene illuminata con luce bianca incidente normalmente. Assumendo per l’indice di rifrazione della pellicola n = 1.33, determinare il colore che predominerà nella luce riflessa. 5.7 In un esperimento di interferenza su lamine sottili sul modello degli anelli di Newton il raggio di curvatura della lente è R =5.0 m e il suo diametro è D = 20 mm. Sul sistema incide normalmente luce con = 589 nm. Calcolare quanti anelli (frange) luminosi si producono (a) in aria, e (b) se tutto il sistema è immerso in acqua. r d