S.I. A U T O M A T I Z Z A I •SISTEMA INFORMATIVO •PROCESSO DECISIONALE •DECISIONE 1 PROCESSO DECISIONALE 1. MODELLO DELLA RAZIONALITÀ DEDUTTIVA BASATO SU CALCOLI DI OTTIMIZZAZIONE Una strategia di ottimizzazione è definita quando il problema è molto strutturato cioè le alternative sono finite e definite Una regola di ottimizzazione prescrive di scegliere, tra le N alternative, quella che porta al decisore l’utilità massima 2 PROCESSO DECISIONALE 2. MODELLO DELLA RAZIONALITÀ EURISTICA BASATO SULLA RICERCA DI SOLUZIONI SATISFYNG Una strategia euristica si afferma in presenza di problemi poco strutturati in quanto gli obiettivi rilevanti sono molti e poco comparabili le alternative sono potenzialmente infinite Si tratta di una strategia di ricerca e di apprendimento che prevede la possibilità da parte del decisore di modificare tutte le ipotesi nel corso del processo per effetto del controllo empirico 3 PROCESSO DECISIONALE 3. MODELLI DELLA RAZIONALITÀ AUTOMATICA E NON CALCOLATIVA Prevedono l’adozione di azioni umane ed economiche guidate da logiche decisionali non calcolative, che non implicano previsioni di costi e benefici Le fonti principali di tali regole sono “l’esperienza passata” e le “convenzioni” 4 DECISIONE In funzione del grado di strutturazione, chiarezza, ripetitività del problema, si distinguono DECISIONI: PROGRAMMATE – decisioni ripetitive e di routine per le quali si dispone di una precisa procedura di risposta NON PROGRAMMATE – non esiste una precisa procedura di risposta in quanto il problema è nuovo, complesso, scarsamente definito Le TECNICHE di decisione, ovvero gli strumenti a supporto del processo decisionale, possono essere analizzate secondo un criterio di evoluzione temporale 5 CONFIGURAZIONI DI BASE DEI SISTEMI DECISIONALI Dimensioni Tecniche utilizzate Grado di accentramento Composizione degli organi decisionali Alternative Sistemi tradizionali Sistemi accentrati Sistemi verticali Sistemi avanzati Sistemi decentrati Sistemi trasversali Decisioni individuali Decisioni di gruppo 6 ASSETTO ORGANIZZATIVO FABBISOGNO INFORMATIVO SISTEMA INFORMATIVO 7 SISTEMA INFORMATIVO VARIABILI CRITICHE PER LA PROGETTAZIONE DEL S.I.: 1. Frequenza delle decisioni – flussi informativi periodici e flussi informativi continui 2. Articolazione della base informativa (database) disponibile per le decisioni – database “locali” relativamente indipendenti e database “globali/unitari/integrati” 3. Grado di formalizzazione dei flussi informativi 4. Tecniche decisionali utilizzate – distinte in funzione delle loro capacità di elaborare le informazioni Grado di incertezza dei compiti Livello di interdipendenza tra le unità decisionali 8 LE COMPONENTI DEL SISTEMA INFORMATIVO MEZZI TECNICI DATI RISORSE UMANE SISTEMA INFORMATIVO PROCEDURE INFORMAZIONI 9 LE COMPONENTI DEL SISTEMA INFORMATIVO 1. Un patrimonio di dati 2. Un insieme di procedure per per l’acquisizione ed il trattamento di dati e per la produzione di informazioni 3. Un insieme di persone che sovraintendono a tali procedure 4. Un insieme di mezzi e strumenti necessari al trattamento, trasferimento, archiviazione, di dati e informazioni 10 11 A COSA SERVE IL SISTEMA INFORMATIVO INPUT DATI che descrivono i fenomeni da rappresentare S. I. OUTPUT INFORMAZIONI destinate a soddisfare con efficacia ed efficienza le esigenze conoscitive interne ed esterne d’azienda 12 COERENZA DEL SIA Coerenza esterna Coerenza interna Principio di efficacia del SIA Principio di efficienza del SIA Si riferisce alla rispondenza dell’output del SI alle aspettative dei destinatari dell’informazione. A parità di risultati prodotti dal SI deve essere ricercata quella combinazione di risorse interne che assuma il valore minimo. 13 Esigenze informative •interne •esterne PROCESSO INFORMATIVO DATI Raccolta dei dati MEZZI TECNICI Classificazione dei dati RISORSE UMANE Elaborazione dei dati Comunicazione dei dati Interpretazione dei dati EFFICIENZA INFORMAZIONI 14 MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO Il modello del sistema di controllo (Forrester, 1961) Il S.I. costituisce un sottosistema del più vasto “sistema di controllo” delle attività critiche aziendali. Svolge un ruolo di standardizzazione nella rilevazione e nella misurazione dei fenomeni aziendali che interessano più centri di controllo. S.I. L’insieme dei centri di controllo e di decisione costituiscono il “sistema di controllo” dell’azienda. Rete informativa intesa al supporto di tutti i centri di controllo e di decisione. Processo di conversione di decisioni in azioni. 15 MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO Il modello di scomposizione in relazione alle attività supportate (Anthony, 1967) 1. Attività strategiche o di pianificazione strategica Processo decisionale sugli obiettivi di medio/lungo termine, sui loro cambiamenti, sulle risorse da acquisire e usare per il loro raggiungimento, sulle politiche da seguire nell’impiego di tali risorse. 2. Attività tattiche o di programmazione e controllo Processi mediante i quali i dirigenti si assicurano che le risorse disponibili vengano usate efficacemente ed efficientemente per il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa. 3. Attività operative esecuzione di tutti quei compiti che permettono lo svolgimento delle 16 attività caratteristiche MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO Il modello delle decisioni programmate e non programmate (Simon, 1960) Mentre Anthony correla le differenze tra le attività da svolgere con il livello gerarchico a cui si collocano le persone nella struttura aziendale, Simon lega le diversità alla programmabilità o meno delle decisioni, e per conseguenza, alle attività da svolgere. Pertanto ad ogni livello della struttura ogni persona e chiamata a svolgere un mix di compiti che comportano una combinazione di attività completamente strutturate, parzialmente strutturate e difficilmente strutturabili. 17 MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO CONCLUSIONE In una azienda esistono classi di attività differenti che richiedono supporti informativi differenti. Il S.I. può essere inteso come l’insieme dei supporti necessari per le diverse classi di attività. I supporti informativi per ciascuna classe di attività sono differenti tra loro in relazione sia al contenuto dell’attività da supportare (Anthony), sia alle modalità secondo le quali ogni attività viene abitualmente svolta (Simon). 18 MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO Il modello dei tre sottosistemi (McFarlan, Nolan, Norton, 1973) 1. Sistema Informativo Operativo 2. Sistema Informativo Direzionale 3. Sistema Informativo Strategico 19 dall’esterno decisioni operative dai processi operativi interni DATI per i processi decisionali interni INFORMAZIONI decisioni tattiche decisioni strategiche per l’esterno 20