REGIONE ABRUZZO PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA OSSERVAZIONI PERVENUTE AL DOCUMENTO INERENTE LE POSSIBILI EVOLUZIONI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN REGIONE ABRUZZO CONTRODEDUZIONI PROPOSTE DALL’ASSESSORATO AL TAVOLO DI COORDINAMENTO 13 Ottobre 2006 1 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti OSSERVAZIONI PERVENUTE Sono pervenute le seguenti osservazioni: Provincia dell’Aquila Provincia di Pescara CIRSU A.C.I.A.M Avezzano Ambiente Spa Consorzio C.I.V.E.T.A. Ente ambito pescarese Comune di L’Aquila Comune di Ofegna Regione Abruzzo Italia Nostra - Lanciano Legambiente WWF Associaz.“Sistema Ambiente” Confindustria Abruzzo Coldiretti Abruzzo 2 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ASPETTI SALIENTI DELLE OSSERVAZIONI ASSETTO ISTITUZIONALE – CRITERI COSTITUZIONE ATO RUOLI E FUNZIONI PROBLEMATICHE ATTINENTI LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE PROBLEMATICHE ATTINENTI LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SCELTA DEGLI SCENARI GESTIONALI DI RIFERIMENTO ASPETTI TECNICO IMPIANTISTICI PROBLEMATICHE AMBIENTALI E REGOLAMENTARI Regione Abruzzo 3 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ASSETTO ISTITUZIONALE, CRITERI COSTITUZIONE ATO, RUOLI E FUNZIONI E’ avanzata la richiesta di tener conto delle indicazioni a livello territoriale Si evidenzia l’attuale criticità derivante dalla frammentazione dei servizi che ostacola i processi di definizione del sistema integrato prospettato dal Piano Necessità di definizione di criteri e modalità di individuazione del gestore unico Si richiede che l’intera problematica della gestione dei rifiuti sia ricondotta nell’ambito delle competenze degli ATO delle acque. Considerare, oltre gli impianti privati esistenti, quelli che potranno essere in futuro realizzati sul territorio. Invito ad estendere la partecipazione dei portatori di interesse anche alla fase attuativa. Regione Abruzzo 4 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti PROBLEMATICHE ATTINENTI LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE Richiesta di maggiore incidenza contenimento della produzione delle previsioni di Richiesta di sviluppare azioni per supportare il raggiungimento degli obiettivi di recupero e di sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti Tener conto della crescita dei rifiuti registrata in Regione nel dimensionamento impiantistico. Si propone premialità per Comuni virtuosi non solo dal punto di vista del recupero ma anche per quanto attiene i bassi livelli di produzione. Regione Abruzzo 5 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti PROBLEMATICHE ATTINENTI LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI Richiesta di orientare chiaramente il sistema gestionale verso RD spinta, riciclaggio, riuso. Generale consenso è espresso verso la proposta di Piano di prevedere una domiciliarizzazione dei servizi di raccolta; Richiesta di estensione dei servizi domiciliari alle frazioni minori oltre che alle principali (carta e organico). Si chiedono le ragioni della non considerazione di talune tipologie di servizi domiciliari (es vetro, plastica) quali scelte fondanti della proposta di riorganizzazione Richiesta di considerare il complesso dei materiali oggetto di RD sia per quanto attiene recupero che necessità di corretto trattamento Richiesta di approfondimento su RD multimateriale Considerazioni sulle efficienze di intercettazione delle RD che determinerebbero comunque una “pericolosa” presenza residua di talune componenti (plastiche in particolare) Regione Abruzzo 6 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti SCELTA DEGLI SCENARI GESTIONALI DI RIFERIMENTO Contestazione della scelta di “priorità al recupero energetico” e di orientamento verso la combustione di CDR operazione questa che “camufferebbe” la volontà di procedere ad un recupero energetico spinto. Invito a considerare destino del bioessiccato coerentemente con le previsioni normative (recupero energetico anziché discarica) Previsione di recupero energetico per tutti iflussi residui dai trattamenti Regione Abruzzo 7 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti SCELTA DEGLI SCENARI GESTIONALI DI RIFERIMENTO Valutare possibilità di destino integrativo di CDR a impianti non dedicati al fine di contenere fabbisogno di nuovo impianto e smaltimento in discarica Considerazione critiche sull’impiego di CDR in cementifici in assenza di un efficace sistema di controllo Considerazioni crtiche sull’ipotesi di destinare quota dei rifiuti residui a recupero energetico in impianti dedicati da realizzare in regione (criticità ambientali, sanitarie, necessità di ricorso a discarica, tempi di realizzazione, costi, … ). Non si condivide che per ogni singolo ATO si ipotizzi 1 impianto di produzione di CDR ed un impianto di selezione/stabilizzazione o compostaggio di qualità; gli impianti di riciclaggio e recupero devono essere preferiti rispetto alla produzione di CDR. Regione Abruzzo 8 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ASPETTI TECNICO IMPIANTISTICI Sono avanzate da taluni Consorzi specifiche richieste in ordine alle funzioni dell’impiantistica esistente Proposta di individuazione di impianti con specifiche funzioni (es. trattamento del percolato dalle discariche regionali). Proposta di ricorso a tecnologie di trattamento innovativo soprattutto per quanto attiene il trattamento termico e recupero energetico Messa in discussione dell’ipotesi di utilizzo di CDR in cementifici – non se ne capisce la ragione stanti le caratteristiche del processo produttivo; si chiede se siano in atto interventi di adeguamento degli impianti Criterio per il dimensionamento del destino di CDR ai cementifici (perché 60 – 70.000) Regione Abruzzo 9 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti PROBLEMATICHE AMBIENTALI E REGOLAMENTARI Richiesta di regolamentazione quali quantitativa per i diversi impieghi della FOS (coperture discariche e risanamento ambientale) Prevedere compensazioni ambientali a favore dei territori sede di impianto Si avanza la candidatura ad ospitare un impianto di discarica per rifiuti non pericolosi in area di cava attualmente in coltivazione. Regione Abruzzo 10