Politiche e programmi europei
per l’ambiente, l’energia, la
mobilità sostenibile e la
Società dell’informazione
Rimini, 19 dicembre 2006
La politica ambientale
nell’Unione europea
La politica ambientale nell’Unione europea
Cronistoria dell’azione europea in materia ambientale
(1/4)
La crescita costante dei danni all’ambiente ha spinto
l’Europa a fare della protezione dell’ambiente una delle
maggiori sfide per la Comunità.
La politica ambientale deve contribuire al perseguimento di
quattro obiettivi: la qualità dell’ambiente; la protezione della
salute umana; l’utilizzazione accorta delle risorse naturali;
misure internazionali per risolvere i problemi dell’ambiente.
La politica ambientale nell’Unione europea
Cronistoria dell’azione europea in materia ambientale
(2/4)
• Trattato di Roma (1957): non prevede alcuna
disposizione in tema di politica ambientale ma solo un
velato riferimento al miglioramento del tenore di vita.
• Vertice di Parigi (1972): i Capi di Stato o di Governo della
Comunità riconoscono la necessità di accompagnare la
crescita economica ad un miglioramento della qualità della
vita nonché ad una protezione dell’ambiente e delle risorse
naturali. Segue l’emanazione di circa 200 atti legislativi.
La politica ambientale nell’Unione europea
Cronistoria dell’azione europea in materia ambientale
(3/4)
• Atto unico europeo (1986): nel trattato CEE viene inserito
un titolo specifico dedicato all’ambiente. Alla Comunità è
riconosciuta la competenza concorrente di legiferare in
materia ambientale.
• Trattato sull’Unione europea (1992): l’azione in materia
ambientale acquisisce lo status di “politica” comunitaria e
viene introdotto il concetto di tutela ambientale come
parametro per la definizione e attuazione di tutte le
politiche e azioni della Comunità.
La politica ambientale nell’Unione europea
Cronistoria dell’azione europea in materia ambientale
(4/4)
• Carta dei diritti fondamentali (2000): conferisce all’Unione
europea il compito di assicurare la tutela dell’ambiente nel
rispetto del principio dello sviluppo sostenibile.
• Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa (2004):
ribadisce l’importanza della tutela dell’ambiente nell’ambito
dell’Unione europea e fissa tra i suoi obiettivi lo sviluppo
sostenibile dell’Europa e del Pianeta.
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (1/7)
Adottato nel 2001, il 6°PAA rappresenta uno dei documenti
programmatici più significativi in tema di ambiente.
Definisce le priorità e gli obiettivi della politica ambientale
fino al 2010 (e oltre) in 4 settori di azione prioritaria:
cambiamento climatico, natura e biodiversità, ambiente e
salute, gestione delle risorse naturali e dei rifiuti.
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (2/7)
• Cambiamento climatico: l’obiettivo è ridurre dell’8% le
emissioni dei gas ad effetto serra rispetto ai livelli del 1990,
entro il 2008 - 2012, e del 20-40% entro il 2020
incentivando il risparmio energetico, integrando questo
tema nelle varie politiche comunitarie, sfruttando le fonti
energetiche rinnovabili, promuovendo accordi con
l’industria e la ricerca, fornendo ai cittadini migliori
informazioni su questi temi.
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (3/7)
• Natura e biodiversità: l’obiettivo è la salvaguardia delle
risorse naturali e della biodiversità attraverso azioni di
coordinamento a livello comunitario, studio e protezione
degli animali e delle piante, tutela e ripristino dei paesaggi,
miglioramento dei controlli, dell’etichettatura e della
tracciabilità degli OGM, l’elaborazione di programmi di
raccolta di dati sulla tutela della natura e la biodiversità.
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (4/7)
• Ambiente e salute: l’obiettivo è potenziare la ricerca nel
campo della salute e dell’ambiente; sviluppare un nuovo
sistema di valutazione e gestione del rischio delle sostanze
chimiche; vietare o limitare l’uso dei pesticidi più pericolosi;
garantire l’applicazione della legislazione sulle acque, sulla
qualità dell’aria e definire una strategia inerente
l’inquinamento atmosferico; adottare ed applicare la
direttiva sull’inquinamento acustico.
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (5/7)
• Gestione delle risorse naturali e dei rifiuti: l’obiettivo è
migliorare l’efficienza delle risorse e diminuire la
produzione di rifiuti del 20% entro il 2010 e del 50% entro il
2050 attraverso: una strategia per la gestione sostenibile
delle risorse; l’introduzione di oneri fiscali; l’inserimento
delle considerazioni di efficienza delle risorse nella politica
integrata dei prodotti, nei programmi di etichettatura
ecologica, nei sistemi di valutazione ambientale e di
gestione dei rifiuti.
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (6/7)
Per realizzare tali priorità vengono proposti i seguenti assi
di azione strategica:
• migliorare l’applicazione della legislazione vigente;
• collaborare con il mercato;
• coinvolgere i cittadini modificandone i comportamenti;
La politica ambientale nell’Unione europea
Il Sesto programma di azione per l’ambiente (6°PAA) Ambiente 2010: il nostro futuro la nostra scelta (7/7)
• aumentare l’integrazione della componente ambientale
nelle altre politiche comunitarie;
• tener conto dell’ambiente nelle decisioni in materia di
assetto e gestione territoriale.
LIFE PLUS 2007-2013
Proposta di programma
LIFE PLUS 2007-2013
Introduzione
La Commissione europea ha presentato una proposta di
programma per l’istituzione di uno strumento finanziario,
denominato LIFE PLUS (lo strumento finanziario per
l’ambiente - promuovere l’Unione sostenibile) che,
conformemente alle prospettive finanziarie del periodo
2007 - 2013, promuove una crescita economica sostenibile
(ovvero rispettosa dell’ambiente), nonché la gestione e la
preservazione delle risorse naturali, comprese quelle
agricole.
LIFE PLUS 2007-2013
Obiettivo generale
Contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo
della politica e della normativa comunitaria in materia di
ambiente, compresa l’integrazione dell’ambiente in altre
politiche, contribuendo in tal modo allo sviluppo sostenibile.
LIFE PLUS favorisce inoltre l’attuazione del Sesto
programma comunitario di azione in materia di ambiente
(6°PAA) e finanzia misure e progetti con valore aggiunto
europeo negli Stati membri.
LIFE PLUS 2007-2013
Obiettivi specifici del 6°PAA: (1/2)
• migliorare la qualità dell’ambiente e combattere
l’inquinamento;
• stabilizzare le concentrazioni dei gas serra nell’atmosfera
per evitare pericolose interferenze con il sistema climatico;
• tutelare, conservare, ripristinare e migliorare il
funzionamento degli habitat naturali e della flora e della
fauna selvatiche allo scopo di arrestare la desertificazione
e la perdita di biodiversità;
LIFE PLUS 2007-2013
Obiettivi specifici del 6°PAA (2/2):
• promuovere una migliore gestione delle risorse e dei
rifiuti e incoraggiare il passaggio a modelli di produzione e
consumo più sostenibili;
• elaborare approcci strategici per quanto riguarda la
formulazione, l’attuazione e l’integrazione delle politiche, ivi
compreso il miglioramento della governance ambientale e
le azioni di sensibilizzazione.
LIFE PLUS 2007-2013
Settore di intervento: (1/5)
LIFE PLUS è articolato in tre componenti:
1. Natura e Biodiversità:
-
contribuisce all’attuazione della politica e della
normativa comunitarie in materia di natura e
biodiversità e sostiene lo sviluppo della rete Natura
2000;
-
contribuisce a consolidare la base delle conoscenze
per la formulazione, la valutazione ex ante ed ex post, e
il monitoraggio della politica e della normativa
comunitarie in materia di natura e biodiversità;
LIFE PLUS 2007-2013
Settore di intervento: (2/5)
- fornisce un sostegno alla messa a punto e all’attuazione
di approcci/strumenti strategici per il monitoraggio e la
valutazione ex ante della natura e della biodiversità e di
fattori/pressioni/risposte che esercitano un impatto su di
esse;
- fornisce un sostegno al miglioramento della governance
ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei
soggetti interessati, comprese le ONG.
LIFE PLUS 2007-2013
Settore di intervento: (3/5)
2. Politica e goverance ambientale:
-
contribuisce a consolidare la base delle conoscenze
per la formulazione, la valutazione ex ante ed ex post e
il monitoraggio della politica e della legislazione
ambientale;
-
fornisce un sostegno alla messa a punto e
all’attuazione di approcci per il monitoraggio e la
valutazione ex ante dello stato dell’ambiente e di
fattori/pressioni/risposte che esercitano un impatto su di
esso;
LIFE PLUS 2007-2013
Settore di intervento: (4/5)
- agevola l’attuazione della politica comunitaria in materia
di ambiente, soprattutto a livello locale e regionale;
- fornisce un sostegno al miglioramento della governance
ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei
soggetti interessati, comprese le ONG, al processo di
consultazione e all’attuazione delle politiche.
LIFE PLUS 2007-2013
Settore di intervento: (5/5)
3. Informazione e comunicazione:
-
assicura la diffusione delle informazioni e sensibilizza alle
tematiche ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi
boschivi;
-
fornisce un sostegno alle misure di accompagnamento,
quali informazione, azioni e campagne di comunicazione,
conferenze e formazione, inclusa la formazione in materia
di prevenzione degli incendi boschivi.
LIFE PLUS 2007-2013
Tipologia di azioni finanziabili: (1/2)
Progetti transnazionali che prevedano le seguenti tipologie di
azioni:
• azioni di sviluppo delle conoscenze (studi, indagini,
elaborazione di modelli, sviluppo di metodologie comuni,
indicatori e parametri di valutazione);
• azioni di assistenza allo sviluppo di capacità e competenze
(progetti pilota, elaborazione e pubblicazione di linee guida,
attività di formazione e seminari, creazione di piattaforme
tecnologiche e database);
LIFE PLUS 2007-2013
Tipologia di azioni finanziabili: (2/2)
• azioni di scambio di buone prassi e creazione di reti
(creazione di piattaforme di scambio di buone prassi e di reti
tra esperti, organizzazione di gruppi di lavoro);
• attività di comunicazione (campagne di sensibilizzazione,
conferenze/seminari, campagne informative, help desk);
• azioni di supporto alla governance in materia ambientale,
ovvero supporto ad ONG e altri soggetti coinvolti nel processo
decisionale.
LIFE PLUS 2007-2013
Destinatari
Autorità nazionali, regionali e locali; organismi specializzati
previsti dalla legislazione comunitaria; organizzazioni
internazionali, ONG.
Stati eleggibili
Stati membri (compresi la Bulgaria e la Romania), Paesi
candidati (Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia,
Turchia), Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Paesi balcanici
(Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia).
LIFE PLUS 2007-2013
Stanziamento
1.854.372.000 euro.
Livello di co-finanziamento
Contributo comunitario che copre fino al 50% dei costi del
progetto. Solo nel caso di progetti “Natura e Biodiversità”, il cofinanziamento può arrivare a coprire fino al 75% delle spese
ammissibili.
LIFE PLUS 2007-2013
Durata:
2007 - 2013
Referente:
DG Ambiente
Programma quadro per la
competitività e l’innovazione
(PIC) 2007-2013
PIC 2007-2013
Introduzione
Il PIC riunirà una serie di programmi attualmente in vigore
che convergeranno in tre principali programmi specifici:
1. il programma per l’innovazione e l’imprenditorialità;
2. il programma di sostegno alla politica in materia di
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
(TIC);
3. il programma Energia intelligente - Europa (EIE).
PIC 2007-2013
Gli obiettivi
• Promuovere la competitività delle imprese, in particolare
delle PMI.
• Sostenere l’innovazione, compresa quella nel settore
ambientale.
• Favorire lo sviluppo di una Società dell’informazione che
sia competitiva, innovativa e pienamente integrata.
• Potenziare l’efficienza energetica e favorire la diffusione
di fonti energetiche nuove e rinnovabili in tutti i campi.
La politica energetica
nell’Unione europea
La politica energetica nell’Unione europea
L’azione europea in materia di energia (1/4)
L’energia è un fattore essenziale per la competitività e lo
sviluppo economico dell’Europa. L’obiettivo principale
dell’attuale politica energetica comunitaria è garantire la
sicurezza nell’approvvigionamento di energia, ad un
prezzo sostenibile per tutti i consumatori, nel rispetto
dell’ambiente e della promozione di una concorrenza sana
sul mercato europeo dell’energia.
La politica energetica nell’Unione europea
L’azione europea in materia di energia (2/4)
Le Istituzioni comunitarie agiscono principalmente sui
seguenti fronti di azione:
• la creazione di un mercato unico dell’energia. L’Unione
ha adottato diverse misure volte a garantire un’apertura
completa dei mercati del gas e dell’elettricità, ma il livello di
liberalizzazione resta molto variabile da uno Stato membro
all’altro;
La politica energetica nell’Unione europea
L’azione europea in materia di energia (3/4)
• la diversificazione delle fonti energetiche. L’obiettivo è far
sì che le fonti energetiche rinnovabili (RES) coprano, entro
il 2010, il 12% del fabbisogno energetico dell’Unione
europea e il 22% del fabbisogno di elettricità. Le RES sono
essenziali per superare la dipendenza energetica dai Paesi
terzi;
• la creazione di reti transeuropee. Scopo delle reti è
creare sistemi energetici e di trasporto comuni e
interoperabili, promuovendo al contempo la coesione
economica e sociale;
La politica energetica nell’Unione europea
L’azione europea in materia di energia (4/4)
• lo sviluppo energetico sostenibile e compatibile con la
tutela dell’ambiente, compreso il settore dei trasporti e
quello dell’edilizia. Poiché il 40% dell’energia riguarda il
settore dei trasporti, responsabile del 28% delle emissioni
di CO2, sono state adottate misure volte a promuovere i
biocarburanti (Dir. 2003/30/CE e 2003/96/CE). Per quanto
riguarda l’edilizia, la direttiva sul rendimento energetico
degli edifici concerne una metodologia comune per le
norme minime di rendimento energetico (Dir. 2002/91/CE).
La politica energetica nell’Unione europea
Il Libro verde “Una strategia europea per un’energia
sostenibile, competitiva e sicura” (1/4)
Con questo Libro verde, pubblicato nel 2006, la
Commissione desidera dare forma ad una vera politica
energetica europea di fronte alle numerose sfide in termini
di approvvigionamento e di effetti sulla crescita e
sull’ambiente in Europa, tra le quali: la dipendenza
crescente dalle importazioni, la volatilità del prezzo degli
idrocarburi, il cambiamento climatico, l’aumento della
domanda e gli ostacoli sul mercato interno dell’energia.
La politica energetica nell’Unione europea
Il Libro verde “Una strategia europea per un’energia
sostenibile, competitiva e sicura” (2/4)
La nuova politica energetica europea si articolerà su tre
obiettivi principali:
• la sostenibilità, per lottare contro il cambiamento
climatico, promuovendo le RES e l’efficienza energetica;
• la competitività, per migliorare l’efficacia della rete
europea tramite la realizzazione del mercato interno
dell’energia;
• la sicurezza dell’approvvigionamento, per coordinare
meglio l’offerta e la domanda interne di energia dell’Unione
europea e nel contesto internazionale.
La politica energetica nell’Unione europea
Il Libro verde “Una strategia europea per un’energia
sostenibile, competitiva e sicura” (3/4)
Il Libro verde individua inoltre sei settori di azione prioritari:
• il completamento del mercato interno dell’energia elettrica
e del gas;
• la sicurezza dell’approvvigionamento energetico;
• un mix energetico più sostenibile, efficiente e
diversificato;
La politica energetica nell’Unione europea
Il Libro verde “Una strategia europea per un’energia
sostenibile, competitiva e sicura” (4/4)
• la lotta al cambiamento climatico;
• la ricerca e l’innovazione al servizio della politica
energetica;
• una politica energetica esterna coerente.
PIC 2007-2013 – Programma specifico
Energia intelligente – Europa (EIE)
All’interno del PIC, il programma Energia intelligente –
Europa si pone i seguenti obiettivi:
• incoraggiare l’efficienza energetica e l’uso razionale delle
risorse energetiche;
• promuovere le fonti d’energia nuove e rinnovabili e
incoraggiare la diversificazione energetica;
• promuovere l’efficienza energetica e l’uso di fonti
d’energia nuove e rinnovabili nei trasporti.
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
Obiettivi operativi (1/2)
• Migliorare la sostenibilità ambientale, sviluppare il
potenziale energetico delle città e delle regioni e
monitorare l’incidenza delle misure adottate dall’Unione
europea e dagli Stati membri.
• Sostenere, in tutti gli Stati membri, gli investimenti in
tecnologie nuove e altamente redditizie in termini di
efficienza energetica, uso di fonti d’energia rinnovabili e
diversificazione energetica, anche nel settore dei trasporti.
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
Obiettivi operativi (2/2)
• Eliminare gli ostacoli non tecnologici che frenano
l’adozione di strumenti efficienti per la produzione e il
consumo di energia, attraverso: il miglioramento delle
capacità delle istituzioni locali e regionali in questo settore;
la sensibilizzazione dell’opinione pubblica; gli scambi di
esperienze e di know-how tra i principali soggetti
interessati, le imprese ed i cittadini in generale; la
diffusione delle migliori prassi e tecnologie disponibili.
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
4 Settori di intervento specifici
• Efficienza energetica e uso razionale delle risorse, in
particolare nei settori industriale ed edilizio (SAVE).
• Fonti d’energia nuove e rinnovabili per la produzione
centralizzata e decentrata di elettricità, di calore e di freddo
(ALTENER).
• Energia e trasporti (STEER).
• Iniziative orizzontali, ovvero misure che riguardano due o
più dei settori specifici.
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
Tipologia di azioni finanziabili (1/2)
• Progetti di promozione e diffusione ovvero:
- studi strategici basati su analisi condivise e sul
monitoraggio regolare dell’evoluzione del mercato e delle
tendenze in materia energetica;
- creazione, estensione o riorganizzazione di strutture e di
strumenti per lo sviluppo energetico sostenibile;
- iniziative promozionali volte ad accelerare ulteriormente
la penetrazione sul mercato di sistemi e attrezzature
energetici sostenibili;
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
Tipologia di azioni finanziabili (2/2)
- sviluppo di strutture di informazione, istruzione e
formazione, uso dei risultati, promozione e diffusione del
know-how e delle migliori prassi;
- monitoraggio dell’attuazione e dell’incidenza dei
provvedimenti legislativi e di sostegno comunitari.
• Progetti di prima applicazione commerciale di tecnologie
d’interesse europeo appena collaudate, processi o prodotti
innovativi.
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
Destinatari
Soggetti pubblici e pubblici e privati attivi nel settore.
Stati eleggibili
Stati membri (compresi la Bulgaria e la Romania), Paesi
candidati effettivi e potenziali (Albania, Bosnia-Erzegovina,
Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia,
Montenegro, Serbia,Turchia), Islanda, Liechtenstein,
Norvegia.
PIC 2007-2013 – Programma specifico EIE
Stanziamento
3.621.300.000 euro, assegnati a tutto il programma CIP. Di
questa cifra, all’incirca 727 milioni di euro sono assegnati
al programma EIE.
Livello di co-finanziamento: non definito
Durata: 2007 - 2013
Referente: DG Impresa e industria
La politica comunitaria in
materia di mobilità sostenibile
La politica comunitaria in tema di mobilità sostenibile
L’azione europea in materia di mobilità sostenibile
(1/5)
La politica europea dei trasporti punta a una mobilità
sostenibile che sappia conciliare la competitività
dell’Europa e il benessere dei cittadini, garantendo una
maggiore sicurezza e protezione e più diritti. La politica in
questo settore è una componente fondamentale della
strategia di Lisbona e contribuisce alla coesione sociale e
territoriale dell’Unione europea.
La politica comunitaria in tema di mobilità sostenibile
L’azione europea in materia di mobilità sostenibile
(2/5)
• Trattato di Roma (1957): la politica dei trasporti è una
delle prime politiche comuni della Comunità,
principalmente finalizzata ad eliminare gli ostacoli alle
frontiere tra gli Stati membri e a contribuire alla libera
circolazione delle persone e delle merci.
• Trattato dell’Unione europea (1992): ha rafforzato le basi
politiche, istituzionali e di bilancio, introducendo anche il
concetto di rete transeuropea (Transeuropean Network TEN).
La politica comunitaria in tema di mobilità sostenibile
L’azione europea in materia di mobilità sostenibile
(3/5)
• Anni ’90: emergono diverse problematiche: la crescita
disuguale dei modi di trasporto (es. il trasporto su strada
assorbe il 44% del trasporto merci e il 79% del trasporto
passeggeri); la congestione sui grandi assi stradali e
ferroviari, nelle grandi città e in alcuni aeroporti (es. tra il
1970 ed il 2000 il numero di auto è triplicato); i problemi
ambientali o di salute dei cittadini (le emissioni di gas serra
sono aumentate del 22% nell’ultimo decennio);
l’insicurezza sulle strade.
La politica comunitaria in tema di mobilità sostenibile
L’azione europea in materia di mobilità sostenibile
(4/5)
• Il Libro bianco “La politica europea dei trasporti fino al
2010: il momento delle scelte” (2001): è la risposta alla
strategia di sviluppo sostenibile prevista dal Consiglio
europeo di Göteborg del giugno 2001. Propone quasi
sessanta misure per riequilibrare i modi di trasporto,
rilanciare le ferrovie, promuovere il trasporto marittimo e
fluviale e controllare la crescita del trasporto aereo. Pone al
centro della politica europea dei trasporti gli utenti, i quali
chiedono:
La politica comunitaria in tema di mobilità sostenibile
L’azione europea in materia di mobilità sostenibile
(5/5)
- sistemi di trasporto più rispondenti alle proprie esigenze;
- una tariffazione equa;
- trasporti meno inquinanti, specie nei centri urbani;
- maggiore sicurezza sulle strade.
Il Libro bianco sottolinea inoltre lo sviluppo
dell’intermodalità quale strumento pratico ed efficace per
raggiungere un sistema di trasporto equilibrato.
Marco Polo II
Marco Polo II
Introduzione
Marco Polo II è lo strumento finanziario volto a ridurre la
congestione stradale, a migliorare le prestazioni ambientali
del sistema di trasporto e a potenziare il trasporto
intermodale, contribuendo in tal modo ad un sistema di
trasporti efficace e sostenibile che dia valore aggiunto
all’Unione europea, senza conseguenze negative per la
coesione economica, sociale o territoriale.
Marco Polo II
Obiettivo specifico
Trasferire una parte sostanziale del previsto aumento
aggregato annuo del traffico merci internazionale su strada
(20,5 miliardi di tonnellate/km nel periodo 2007-2013) sul
trasporto marittimo a corto raggio, sul trasporto ferroviario
e per vie d’acqua interne o su una combinazione di modi di
trasporto in cui i percorsi stradali sono i più brevi possibile.
Marco Polo II
Tipologie di azioni finanziabili (1/6)
• Azioni catalizzatrici: azioni innovative volte a superare
importanti barriere strutturali presenti nel mercato del
trasporto merci comunitario, che ostacolano il buon
funzionamento dei mercati, la competitività del trasporto
marittimo a corto raggio, del trasporto ferroviario o per vie
d’acqua interne e/o l’efficienza della catena dei trasporti
che fa ricorso a tali modi, inclusa la modifica o la creazione
delle infrastrutture ausiliarie.
La durata massima dell’azione coperta da contributo
comunitario è di 62 mesi.
Marco Polo II
Tipologie di azioni finanziabili (2/6)
• Azioni per le autostrade del mare: azioni volte a
incoraggiare il trasporto marittimo a corto raggio delle
merci mediante servizi intermodali molto frequenti capaci di
movimentare volumi molto elevati di merci, compresi i
servizi combinati di trasporto merci passeggeri o una
combinazione fra trasporto marittimo a corto raggio e altri
modi di trasporto in cui i percorsi stradali siano i più brevi
possibile. All’interno dell’Unione europea queste azioni
utilizzano le reti transeuropee.
La durata massima dell’azione coperta da contributo
comunitario è di 62 mesi.
Marco Polo II
Tipologie di azioni finanziabili (3/6)
• Azioni di trasferimento fra modi: azioni volte a trasferire il
traffico dalla strada al trasporto marittimo a corto raggio, al
trasporto ferroviario e per vie d’acqua interne o a una
combinazione di modi di trasporto in cui i percorsi stradali
siano i più brevi possibile.
La durata massima dell’azione coperta da contributo
comunitario è di 38 mesi.
Marco Polo II
Tipologie di azioni finanziabili (4/6)
• Azioni per la riduzione del traffico: azioni volte a integrare
il trasporto nelle logistiche di produzione per evitare il
trasporto su strada di un’elevata percentuale di merci,
senza ripercussioni negative sulle capacità globali di
produzione e sull’occupazione. Possono comprendere la
modifica o la creazione di infrastrutture ausiliarie e di
impianti. Le azioni devono condurre a una riduzione del
traffico pari almeno al 10% del volume attuale di merci.
La durata massima dell’azione coperta da contributo
comunitario è di 62 mesi.
Marco Polo II
Tipologie di azioni finanziabili (5/6)
• Azioni comuni di apprendimento: azioni volte a migliorare
la cooperazione al fine di ottimizzare in maniera strutturale
i metodi e le procedure di lavoro nella catena del trasporto
merci, tenuto conto delle esigenze logistiche.
La durata massima dell’azione coperta da contributo
comunitario è di 26 mesi.
Marco Polo II
Tipologie di azioni finanziabili (6/6)
Le azioni catalizzatrici e le azioni per le autostrade del
mare devono presentare carattere innovativo a livello
europeo in termini di logistica, tecnologia, metodi,
attrezzature, prodotti, infrastrutture o servizi forniti.
Le azioni per la riduzione del traffico devono essere
innovative a livello europeo in termini di integrazione della
logistica di produzione nella logistica dei trasporti.
Marco Polo II
Stanziamento
450.000.000 euro
Livello di co-finanziamento
Fino al 35% delle spese ad eccezione delle azioni comuni di
apprendimento, per le quali il contributo comunitario può
arrivare fino al 50%.
Per azioni catalizzatrici, autostrade del mare e azioni per la
riduzione del traffico sono considerate ammissibili anche le
spese per le misure preparatorie e quelle per le infrastrutture
ausiliarie.
Marco Polo II
Soglie minime di finanziamento (1/2)
- Azioni catalizzatrici: € 2.000.000.
- Autostrade del mare: € 2.500.000, corrispondenti al
trasferimento modale di 1,25 miliardi di tonnellate/km o suo
equivalente volumetrico.
- Azioni di trasferimento fra modi: € 500.000, corrispondenti al
trasferimento modale di 250 milioni di tonnellate/km o suo
equivalente volumetrico.
Marco Polo II
Soglie minime di finanziamento (2/2)
- Azioni per la riduzione del traffico: € 1.000.000 corrispondenti
al trasferimento modale di 500 milioni di tonnellate/km o 25
milioni di veicoli/km.
- Azioni comuni di apprendimento: la soglia minima indicativa
della sovvenzione è di € 250.000.
Marco Polo II
Destinatari
Almeno 2 imprese, stabilite in almeno due diversi Stati membri
(oppure uno Stato membro e un Paese terzo vicino), che
operano nel settore dei trasporti.
Stati eleggibili
Stati membri (compresi la Bulgaria e la Romania), Paesi
candidati (Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia,
Turchia), Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Paesi balcanici
(Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia).
Marco Polo II
Durata:
2007 - 2013
Referente:
DG Energia e Trasporti
La politica comunitaria in tema
di Società dell’informazione
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
L’azione europea in tema di Società dell’informazione
(1/4)
Uno degli obiettivi dell’Unione europea è assicurarsi che le
imprese, le amministrazioni pubbliche e i cittadini europei
continuino a svolgere un ruolo guida nello sviluppo
dell’economia globale basata sulla conoscenza e
sull’informazione, partecipandovi a pieno titolo.
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
L’azione europea in tema di Società dell’informazione
(2/4)
La politica delle Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione (TIC) si pone tre obiettivi:
1. promuovere la ricerca per lo sviluppo e l’impiego di
nuove TIC;
2. istituire e conservare un quadro di norme e di standard
che stimolino la concorrenza;
3. promuovere lo sviluppo di applicazioni e di contenuti,
sostenendo iniziative volte ad incoraggiare i cittadini
europei a fruire della Società dell’informazione e a
parteciparvi.
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
L’azione europea in tema di Società dell’informazione
(3/4)
• Nel 1984 vengono avviate le prime iniziative di ricerca e
sviluppo nel settore delle TIC (1984 programma ESPRIT,
programmi sulle applicazioni telematiche, programma
RACE, per le tecnologie avanzate di telecomunicazione).
• Nel 1987, con il Libro verde sulla liberalizzazione delle
telecomunicazioni, viene varata la politica delle
telecomunicazioni.
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
L’azione europea in tema di Società dell’informazione
(4/4)
• Nel 1993 il Libro Bianco “Crescita, competitività e
occupazione” evidenzia il ruolo decisivo delle TIC nel
favorire la crescita economica, la competitività
internazionale delle imprese e la crescita occupazionale.
• Nel 1999 la Commissione adotta la Comunicazione
“eEurope – Una società dell’informazione per tutti”.
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
Dall’iniziativa eEurope all’iniziativa i2010 - Una società
europea dell’informazione per la crescita e
l’occupazione (1/3)
Il successo delle iniziative eEurope 2000 e eEurope 2005
ha portato nel 2005 all’adozione di nuovo quadro
strategico: i2010 - Una società europea dell’informazione
per la crescita e l’occupazione.
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
Dall’iniziativa eEurope all’iniziativa i2010 - Una società
europea dell’informazione per la crescita e
l’occupazione (2/3)
i2010 è il nuovo quadro strategico della Commissione
europea per la società dell'informazione e i media ed è
imperniato su tre priorità:
• il completamento di uno spazio europeo unico
dell’informazione che incoraggi un mercato interno aperto
e competitivo per la società dell’informazione e i media;
La politica comunitaria in tema di Società dell’informazione
Dall’iniziativa eEurope all’iniziativa i2010 - Una società
europea dell’informazione per la crescita e
l’occupazione (3/3)
• il potenziamento dell’innovazione e degli investimenti
nella ricerca sulle TIC;
• una Società europea dell’informazione basata
sull’inclusione che dia la priorità al miglioramento dei
servizi pubblici e della qualità della vita.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
All’interno del PIC, il programma di sostegno alla politica in
materia di TIC si pone i seguenti obiettivi:
• sviluppare lo spazio unico europeo dell’informazione e
rafforzare il mercato interno dei prodotti e servizi TIC e dei
prodotti e servizi basati sulle TIC;
• stimolare l’innovazione incoraggiando maggiori
investimenti in queste tecnologie;
• creare una Società dell’informazione aperta a tutti,
sviluppando servizi più efficienti ed efficaci in settori di
interesse generale.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Settori di intervento (1/3)
1. Spazio unico europeo dell’informazione:
- accesso semplice ed agevole da parte dei cittadini ai
servizi basati sull’uso delle TIC;
- creazione di servizi digitali interoperabili, sicuri e affidabili;
- sviluppo di contenuti digitali in più lingue e multiculturali;
- analisi e raccolta dati sullo sviluppo, la disponibilità e l’uso
dei servizi di comunicazione digitale.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Settori di intervento (2/3)
2. Utilizzo delle TIC e maggiori investimenti tecnologici per
favorire l’innovazione:
- innovazione di processi, servizi e prodotti, con particolare
riferimento alle PMI e ai servizi pubblici;
- cooperazione tra settore pubblico e privato per favorire
l’innovazione e gli investimenti;
- diffusione delle informazioni sui vantaggi offerti dalle TIC
ai cittadini e alle imprese.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Settori di intervento (3/3)
3. Società dell’informazione aperta a tutti, servizi più
efficienti ed efficaci e miglioramento della qualità della
vita:
-
maggiore accessibilità delle TIC e diffusione
dell’alfabetizzazione informatica;
-
accrescimento della fiducia nelle TIC e miglioramento
dell’assistenza agli utenti;
-
miglioramento della qualità, efficienza e disponibilità di
servizi elettronici in settori di interesse generale.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Tipologia di azioni finanziabili (1/3)
• Progetti, ovvero i progetti d’attuazione, i progetti pilota e i
progetti di prima applicazione commerciale che
consentano il trasferimento tecnologico e la diffusione delle
tecnologie mature per essere lanciate sul mercato.
Per questo tipo di azioni, il contributo comunitario
corrisponde a sovvenzioni.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Tipologia di azioni finanziabili (2/3)
• Azioni relative alle migliori pratiche, ovvero azioni
finalizzate a diffondere le conoscenze e condividere le
esperienze nell’Unione europea all’interno di
raggruppamenti specializzati collegati mediante reti
tematiche.
Il contributo comunitario è limitato ai costi diretti giudicati
necessari o appropriati per raggiungere gli obiettivi specifici
dell’azione.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Tipologia di azioni finanziabili (3/3)
• Reti tematiche, ovvero reti che riuniscono diversi soggetti
interessati attorno ad un obiettivo determinato, in modo da
facilitare le attività di coordinamento e il trasferimento di
conoscenze. Possono essere collegate alle “Azioni relative
alle migliori pratiche”.
Il sostegno alle attività tematiche riguarda i costi addizionali
rimborsabili relativi al coordinamento e all’attuazione della
rete.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Destinatari
Soggetti pubblici e pubblici e privati attivi nel settore.
Stati eleggibili
Stati membri (compresi la Bulgaria e la Romania), Paesi
candidati effettivi e potenziali (Albania, Bosnia-Erzegovina,
Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia,
Montenegro, Serbia,Turchia), Islanda, Liechtenstein,
Norvegia.
PIC 2007-2013 - Programma specifico di sostegno
alla politica in materia di TIC
Stanziamento
3.621.300.000 euro, assegnati a tutto il programma CIP. Di
questa cifra, all’incirca 728 milioni di euro verranno
assegnati al Programma specifico di sostegno alla politica
in materia di TIC.
Livello di co-finanziamento: non definito
Durata: 2007 - 2013
Referente: DG Impresa e industria
eContentPlus 2005-2008
eContentPlus 2005-2008
Obiettivo generale
Rendere i contenuti digitali in Europa più accessibili,
utilizzabili e sfruttabili, facilitando la creazione e la
diffusione di informazioni, in settori di pubblico interesse, a
livello comunitario.
eContentPlus 2005-2008
Obiettivi specifici
• Creare le condizioni per un accesso più ampio ai
contenuti digitali, per un loro maggiore utilizzo e per una
loro più alta redditività.
• Aumentare gli investimenti del settore e ampliare l’offerta
di servizi di qualità basati sui contenuti digitali, facilitando la
diffusione di conoscenze, informazioni e migliori prassi.
• Rafforzare la cooperazione nel settore dei contenuti
digitali e sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori.
eContentPlus 2005-2008
Settori di intervento (1/2)
• Settore pubblico: si tratta di informazione prodotta dal
settore pubblico.
• Informazione geografica: si tratta di informazione
collegata ad una specifica località e prodotta da/per il
settore pubblico, con notevole rilevanza sul piano
economico (trasporti e servizi di telefonia mobile) e
pubblico (gestione delle calamità naturali e politiche
ambientali).
eContentPlus 2005-2008
Settori di intervento (2/2)
• Contenuti educativi: si tratta di contenuti educativi
esistenti in formato digitale.
• Contenuti culturali e scientifico/accademici: si tratta di
collezioni di dati digitali relativi alla gestione di archivi,
biblioteche o musei.
eContentPlus 2005-2008
Tipologie di azioni finanziabili
• Progetti destinati a migliorare i prodotti, i processi e i
servizi esistenti.
• Iniziative per la diffusione delle migliori prassi.
• Costituzione di reti tematiche fra i soggetti interessati, per
facilitare le attività di coordinamento e di trasferimento di
conoscenze e buone prassi.
eContentPlus 2005-2008
Stanziamento
149.000.000 euro
Livello di co-finanziamento
Contributo comunitario di norma non superiore al 50% dei
costi totali del progetto.
eContentPlus 2005-2008
Destinatari
Soggetti giuridici di varia natura: operatori commerciali ed
industriali di contenuti, istituti per l’insegnamento delle lingue,
centri di traduzione, autorità locali, ecc.
Stati eleggibili
Stati membri, Bulgaria e Romania, Paesi EFTA (Islanda,
Norvegia, Liechtenstein, Svizzera), Paesi candidati
all’adesione (Croazia, ex Repubblica jugoslava di
Macedonia, Turchia).
eContentPlus 2005-2008
Durata:
2005 - 2008
Referente:
DG Società dell’informazione
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