la conoscenza del
processo
evolutivo è
sufficientemente
ampia,
… ed è il risultato
di un percorso
conoscitivo molto
recente …..
Conoscenza e cultura
Insieme di conoscenze che concorrono a
formare la personalità e ad affinare le
capacità di un individuo.
Insieme delle conoscenze letterarie,
scientifiche, artistiche e delle istituzioni
sociali e politiche di un popolo o di una
sua componente sociale in un dato
momento storico
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html
L'insieme delle credenze, tradizioni,
norme sociali, conoscenze pratiche,
prodotti, propri di un popolo in un
determinato periodo storico.
Cultura di massa: insieme di nozioni,
valori e modelli di comportamento indotti
dai mass media
Cultura materiale, gli oggetti, i manufatti,
gli attrezzi di una data popolazione
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Cultura è anche conoscere i processi evolutivi e
Le conoscenze sull’evoluzione dell’uomo sono
state acquisite negli ultimi 150 anni ………
E questa conoscenza stravolge i nostri comuni
punti di riferimento
Il contesto attuale
Col XX secolo, l’incapacità della
scienza di controllare i problemi
sociali, economici ed ecologici ha
modificato la concezione dell’uomo,
del progresso e della scienza.
L’umanità può essere percepita in
modo negativo come una minaccia
planetaria.
Oggi, l’attenzione dei mass media nei
riguardi della ricerca non significa
necessariamente adesione e condivisione
delle nuove scoperte.
Per molti non si tratta infatti di affermare i
continui successi nello sviluppo delle
conoscenze, quanto piuttosto di discuterne il
significato, evidenziando problematiche in
ambiti differenti quali la morale, l’etica, la
religione, ecc.
Aggiungere il problema delle vaccinazioni …
e altro …
In particolare alcuni sviluppi delle
indagini, ad esempio sul DNA e sulle
sue possibili manipolazioni, hanno
contribuito a sollevare discussioni e
contrapposizioni fortissime.
Clonazione, OGM, staminali …. sono
parole e sigle entrate nel gergo comune
più per gli atteggiamenti conflittuali che
hanno sollevato, piuttosto che per i
risultati scientifici raggiunti.
Livelli integrati e distinti riguardano
l’atteggiamento nei riguardi della ricerca:
1- viene spesso associata alle catastrofi
ecologiche quale diretta conseguenza
dell’inquinamento oggi esistente sul nostro
pianeta;
2- viene considerata priva delle
necessarie garanzie sugli effetti che nuove
scoperte possono indurre sui singoli
individui;
3- stravolge l’organizzazione
filosofica e “razionale” della realtà,
con particolare riferimento alla
posizione dell’uomo nell’ambito della
natura (evoluzione);
4- è ricondotta alla teoria della
falsificazione perché impossibilitata al
raggiungimento della verità asoluta.
Quest’ultimo aspetto riassume in sé tutti i
quattro punti ponendo la ricerca nella condizione
di perdere significato e veridicità agli occhi di
molti.
L’impostazione di Raimond Popper (1902-1994)
evidenzia il procedere delle ricerca scientifica e i
successivi cambiamenti delle varie teorie. Ad un
modello ne segue, col tempo, uno nuovo che
amplia la conoscenza.
L’atteggiamento filosofico della falsificazione non
indebolisce la ricerca, piuttosto la rafforza.
Quale ricerca per quale cultura
E’ evidente che ogni teoria va definita
e ridefinita di continuo con indagini
sperimentali.
La teoria sull’evoluzione dell’uomo è,
ad esempio, rafforzata dalla continua
scoperta di fossili, dagli studi
molecolari, da indagini radiometriche,
da approcci connessi col progresso
delle conoscenze tecnologiche, ecc.
NE CONSEGUE CHE
- condividere una teoria significa
indagare il particolare e procedere a
piccoli passi.
- la prerogativa della ricerca
scientifica è comprendere i particolari
contenuti all’interno di un più
generale campo del quale non sono
noti i limiti.
Cerca risposte a domande semplici: cos’è un
atomo, un elettrone, …. una proteina, un cristallo,
un fossile …
In questo modo l’acquisizione di informazioni
successive mina prima o poi il sistema generale
precostituito.
Per questo motivo la ricerca diventa
spesso un fattore di rottura,
tanto da sembrare spesso
dissacralizzante.
La ricerca raggiungerà obiettivi tanto
maggiori quanto maggiore sarà la
capacità di essere al di fuori di schemi
di controllo e di vincoli predefiniti.
Per questo motivo la ricerca
rappresenta un fattore fondamentale di
sviluppo del sapere soltanto se
assume una connotazione laica,
privata di ogni riferimento ideologico
di qualsiasi natura esso sia.
La laicità è uno stato mentale particolare.
E’ un po’ come per gli antropologi:
- annientare se stessi per comprendere
gli altri, vivendo gli usi e i costumi di
popoli differenti, in un contesto sociale
diverso da quello di origine;
- comportarsi come loro facendo cose
che non avresti mai immaginato di fare.
Oggi sappiamo che l’evoluzione
dell’uomo è una realtà, anche se
attorno a questa certezza si
addensano polemiche e critiche.
Sul tema delle origini dell’uomo si
imposta, infatti, uno dei contrasti più
forti tra caso e programma,
evoluzione e fissismo, relativo e
assoluto.
Jacques Monot (1910-1976):
Il caso e la necessità (Oscar
Mondadori, 2001 ristampa)
Oppure:
Vincolo e possibilità?
La galleria degli antenati
Paranthropus
boisei
Paranthropus
aethiopicus
Paranthropus
robustus
Australopithecus
afarensis
Lucy
Homo neanderthalensis
Homo heidelbergensis
Arago
Sima de los
Huesos
Homo antecessor
Gran Dolina
Ardipithecus ramidus
ramidus
Grotta Guattari
Australopithecus africanus
Nariokotome
Homo ergaster - Homo erectus
Australopithecu
s bahrelgazhali
Ardipithecus
ramidus kadabba
Australopithecus garhi
Cro Magnon
Australopithecus
anamensis
Homo sapiens
Homo rudolfensis - Homo habilis
Uomo moderno
Homo georgicus
Millenium
Man
Orrorin
tugenensis
Kenyanthropus
platyops
Homo erectus asiatici – Pitecantropi - Sinantropi
Dmanissi
35.000
100.000
Zhoukoudian
500.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
2.000.000
Età in anni
1.000.000
Sangiran
Sahelanthropus
tchadensis
Un po’ di storia del pensiero
scientifico
La comprensione dell’evoluzione,
compresa quella umana, è una
realtà scientifica recente, seppur
talvolta con qualche errore di
interpretazione e qualche
sopravalutazione e trova la sua
origine nel
metodo sperimentale
Soltanto nel ‘500 si attua la
grande rivoluzione conoscitiva
che trova
la sua origine nel metodo
Sperimentale
Che significa chiedere alla natura
le prove di quanto vado
affermando
Il metodo sperimentale non è
soltanto pura azione tecnica e
materiale, quanto piuttosto il risultato
di un preciso atteggiamento
filosofico per lo sviluppo della
conoscenza.
Prima del modo greco la cultura
si avvale di una carica ideologica
che pone l’uomo all’interno di un
sistema assoluto e inamovibile.
Non è possibile conoscere quale fosse il
modo di pensare dei primi uomini, alle
origini della nostra cultura.
Possiamo soltanto avanzare qualche
ipotesi ………
?
Possiamo ipotizzare che
un consistente rafforzamento
dell’identità di gruppo conduce ad
una forte etnia
L’organizzazione sociale si avvale di
una carica ideologica e spirituale che
pone l’uomo all’interno di un sistema
assoluto e inamovibile.
Definizione delle modalità di appartenenza al gruppo
Percorsi di identificazione e Riti di iniziazione
Facilitazione dei
percorsi sociali
solidarietà sociale
SEGNI
Colore, forme,
costumi, decoro,
caste, ritualità,
ecc.
Assoluto
comportamentale
morale
Sembrare e non essere: tradizione e fissismo
… nasce così il mito
?
La razionalità
del mondo
greco
Aristotele, 384-322 a.C
Platone, 427-342 a.C.
Il logos
… il mito
?
Platone, 427-342 a.C.
Aristotele, 384-322 a.C
La razionalità del mondo greco
non pone in essere il corretto
rapporto materia/mente
Materia e Mente
sono disgiunte, poste su piani
separati di indagine.
Si impone il primato
ASSOLUTO delle IDEE,
considerate perfette e
inalienabili.
Manca in questa fase dello sviluppo della
conoscenza la corretta percezione del
rapporto materia/mente.
Le due cose sono disgiunte tanto da
creare piani separati di indagine che
portano al primato del mondo delle idee,
perfette e inalienabili, in contrasto con la
realtà della natura considerata imperfetta
e degenerativa.
Per meglio esprimere questo concetto ricordo la
mostra EUREKA, allestita qualche anno fa presso
il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Si ripropone l’importanza delle scoperte
scientifiche del mondo antico, con particolare
riferimento a quello greco. L’esaltazione delle
scoperte di quell’epoca è più che mai legittimo.
Ma perché si è arrivati quasi all’oblio di quelle
conoscenze?
Perché nulla è successo per più di 1.500 anni?
Pur avendo scoperto tante cose, hanno
fallito nell’affermazione laica del loro
pensiero e del loro percorso conoscitivo.
La sopravalutazione della “razionalità”
filosofica ha relegato il tutto nell’ambito
delle curiosità, non più di tanto
significative per una visone sempre diretta
verso un fine (teleologismo),
atteggiamento che prevale in quel periodo
come nei secoli successivi.
.. bisogna aspettare il 1500 per la vera
grande rivoluzione che trova
la sua origine nel
metodo sperimentale
… e la ricerca assume una
dimensione ed una credibilità
del tutto nuova
Galileo Galilei, 1564-1642
Il metodo sperimentale
Il logos
… il mito
?
La natura certifica se una
affermazione è vera o falsa
mente/natura/materia
trovano un connubio
indissolubile, una
pacificazione e un
reciproco rispetto per
l’avanzamento del
sapere
E il RINASCIMENTO
diventa una grande
fucina spericolata
col primato della laicità
Finalmente, alla ragione si
affianca il metodo sperimentale:
per affermare una verità bisogna
essere in grado di sostenerla
con la sperimentazione.
In questo periodo
troviamo un’ampia
gamma di scienziati tra i
quali si possono
ricordare, oltre a Galileo,
Copernico (1473- 1543) e
Keplero (1571-1630).
Galileo Galilei, 1564-1642
E’ una fase di grande attività
conoscitiva che investe ogni
ambito del sapere.
Chiunque osservi i disegni di
Leonardo da Vinci si accorge
quanto sia dettagliata la
descrizione anatomica,
possibile solo grazie a
numerose dissezioni non
certo condivisibili a quel
tempo.
Le scoperte di nuovi
continenti aiutano a
sviluppare l’attenzione
nei riguardi della
natura.
Nascono le prime
grandi raccolte,
i gabinetti delle
curiosità.
Il giardino
dei
Semplici
Si aprono così le porte di un
mondo tutto nuovo
Si procede alla classificazione sistematica
di piante
insetti
animali
Carl von Linné
(1707-1778) col suo
Systema Naturae
(1734) perviene alla
prima sistematica
classificazione degli
esseri viventi.
La conseguenza dello
studio particolareggiato
del mondo biologico è
lo sviluppo delle prime
ipotesi su una sua
origine comune.
Lo studio degli strati
geologici, contenenti
una infinità di fossili
appartenenti a specie
estinte, rafforza questa
idea.
Cronologia dei fossili
L’idea di una unica origine comporta
una ridefinizione dell’entità del tempo
trascorso.
Infatti ci vuole tempo, tanto tempo per
consentire alla natura di aver
prodotto l’ampia gamma della
biodiversità esistente.
Una idea differente
da quella del
Vescovo inglese
James Ussher
secondo il quale il
mondo ebbe inizio
alle ore 18,00 del 22
ottobre del 4004 a.C.
E così già Jean-Baptiste
Monet Chevalier de
Lamark (1744-1829)
elabora una prima teoria
evoluzionistica per
cause esterne.
Charles Darwin
(1809-1882)
Egli impersonifica un
modo del tutto nuovo
di considerare il
posto dell’uomo nella
natura.
E poi di seguito
Gregor Mendel 1822-1884
Prima legge: Segregazione dei
caratteri
Seconda legge: Segregazione
indipendente dei caratteri
Abbiamo individuato due facce della stessa medaglia:
-Il procedere evolutivo (il
fenomeno, ossia la
memoria biologica)
- Le capacità cognitive
dell’uomo in grado di
comprenderla (relazione
causa-effetto, ossia la
memoria individuale)
evoluzione
La memoria individuale
ottiene risultati utili più
rapidamente di quella
biologica
tempo
Così nasce la VERA CULTURA e nuove
discipline prendono forma
Chimica, Fisica, Biologia, Geologia,
Scienze Naturali, Paleontologia umana,
Genetica, Biotecnologie, Anatomia,
Informatica, …… sono il risultato di
questo rinnovamento ….
…. e cambiano il nostro pensiero oltre
che la nostra vita.
E tra queste discipline scientifiche,
tra le più recenti di tutte, rientrano a
pieno titolo anche la
Paleoantropologia e la Paleontologia
umana.
Sono discipline giovani che non
hanno più di 150 anni, che si
caratterizzano per la loro valenza
multidisciplinare.
Non è quindi casuale che il cranio che ha dato
il nome al gruppo dei Neandertaliani sia stato
ritrovato in Germania nel 1856, tre anni prima
della pubblicazione di Darwin: On the Origin
of Species by Means of Natural Selection.
E ricostruisco la mia VERA storia
L’evoluzione
dell’uomo è
confermata:
- dalla scoperta
dei fossili,
- dagli studi
molecolari,
- dallo studio
del progresso
tecnologico e
culturale.
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